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202 - Dipartimento di Economia e Statistica

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144Esercizio_SD01: il termine “me<strong>di</strong>a” è tradotto in inglese con “mean”, ma anche con “average”.a) Scoprite l’etimologia del termine “average”;b) In inglese, il termine “mean” oltre ad in<strong>di</strong>care una me<strong>di</strong>a generica, ha anche una connotazione negativa.Perché?La centralità è il concetto più facilmente riscontrabile in una <strong>di</strong>stribuzione ed ha dato luogo a numerose definizionioperative che, a scopo esemplificativo, <strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo in tre gruppi:1) Le me<strong>di</strong>e lasche in cui l’in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> centralità coincide con una delle modalità effettivamente riscontrate nellarilevazione (ovvero è funzione <strong>di</strong> una o due <strong>di</strong> esse) che si <strong>di</strong>stingue per un qualche aspetto rilevante ai fini dellarappresentatività della <strong>di</strong>stribuzione: la moda, la me<strong>di</strong>ana, i quantili, il valore massimo, il valore minimo.2) Le me<strong>di</strong>e ferme (o analitiche) ottenute con il concorso esplicito <strong>di</strong> tutte le modalità verificatesi nella rilevazione:la me<strong>di</strong>a aritmetica e le me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> potenze.3) Le me<strong>di</strong>e revisionate che coinvolgono tutte le modalità ricadenti in un certo intervallo laddove, su quelleesterne, si effettuano mo<strong>di</strong>fiche o sostituzioni quando non siano ad<strong>di</strong>rittura soppresse.3.1.1 La modaE’ l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> posizione più facile da calcolare, ma anche quello più grezzo. Si identifica con la modalitàcorrispondente alla maggiore frequenza relativa (o con l’ascissa del punto <strong>di</strong> massima densità <strong>di</strong> frequenza nelcaso <strong>di</strong> variabili continue) e può essere locale o globale: una moda locale M jsi determina quando una modalitàha una frequenza relativa più alta rispetto alla modalità che imme<strong>di</strong>atamente la segue e la precede nel dominio(purché la scala <strong>di</strong> misurazione sia almeno or<strong>di</strong>nale):{ } = { ≤ = … }M = x f ≤ f ≥ f ; M M f f ; i , , kj j j− 1 j j+1 o j i j 12La frequenza relativa maggiore determina la moda globale: M oper cui una <strong>di</strong>stribuzione può avere più modelocali e una o più mode globali. Il calcolo avviene in due fasi: prima si determinano le frequenze localmente oglobalmente maggiori e poi si considerano “mode” le modalità ad esse corrispondenti; attenzione a non fermarsialla prima fase e considerare “moda” la frequenza maggiore: è un errore visto che la moda deve essere unamodalità. Il senso <strong>di</strong> questo in<strong>di</strong>ce è che la <strong>di</strong>stribuzione possa essere rappresentata -su tutto l’arco dei valoridallamodalità che si è ripetuta più spesso.Esempi:a) Classificazione del molare destro per numero <strong>di</strong> b) Valutazioni espresse da un gruppo <strong>di</strong> 100 giu<strong>di</strong>cicanali su 1000 soggetti sulla qualità <strong>di</strong> una confezione.N. <strong>di</strong> canali Soggetti Valutazioni Giu<strong>di</strong>ci1 2Ottimo 152 914Buono 293 76Sufficiente 194 8Me<strong>di</strong>ocre 251000Pessimo 12100Nel primo caso esiste una sola moda ed è rappresentativa visto che riguarda più del 91% dei soggetti; nel secondo la <strong>di</strong>stribuzione ha duemode locali della stessa importanza (29% e 25%), ma per giu<strong>di</strong>zi abbastanza <strong>di</strong>scosti. Ne consegue che la moda globale “buono” è sìdeterminabile analiticamente, ma non logicamente dato che la sua tipicità non può estendersi oltre l’ambito delle valutazioni non sfavorevoli.Esercizio_SD02: presenze nei governi <strong>di</strong> alcuni partiti (9 legislature).a) Calcolare la moda per le partecipazioni al governo e per le presenze conministri;b) Ha senso calcolare la moda per il rapporto M/P?Partito Partecipazioni Ministro M/PDC 45 78 1.73PSDI 26 19 0.73PLI 14 7 0.50PRI 22 10 0.45PSI 19 32 1.68Per calcolare la moda non è necessario usare tutte le informazioni: le modalità non entrano infatti nella sua formulache è basata sul confronto delle frequenze; questo è un vantaggio per la rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> calcolo, ma è anche un limite e nonsorprende perciò che in certe occasioni la moda possa dare in<strong>di</strong>cazioni inaccettabili.

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