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Cavriago - Aicod

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ANNO XLVII - APRILE 2004 N.2PERIODICO BIMESTRALE DELL’AMMINISTRAZIONECOMUNALE DI CAVRIAGO - DIR. RESP. GIUSEPPE GUIDETTIAUT. TRIB. DI REGGIO E. N. 288 DEL 16/10/1970SPED. IN ABB. POST. 50% - OMAGGIO2


PRIMO PIANOL’ambiente,un’opportunità per crescerePiazza ZantiDa molti anni ormai l’AmministrazioneComunale di <strong>Cavriago</strong>ha cercato di attuare unapolitica di rispetto e valorizzazionedell’ambiente, nella convinzioneche la corretta gestionedelle problematiche ambientalirappresenti un fattorestrategico di primaria importanza.La tutela dell’ambiente deve infattiessere vissuta non comeun limite, ma piuttosto comeun’opportunità di crescita, siaeconomica sia sociale, che forniscetutte le necessarie garanzieper una migliore qualitàdella vita e per la salvaguardiadel patrimonio pubblico e privato.Negli ultimi anni le nostre sceltehanno indubbiamente modificatol’ambiente di <strong>Cavriago</strong>:abbiamo cominciato dalla salvaguardiadell’area idrica diQuercioli, incidendo in modosignificativo sulla presenza nelnostro comune di insediamenti4produttivi; abbiamo completatol’opera di realizzazione dellanuova rete fognaria sul territoriocomunale; abbiamo raggiuntolivelli elevati di raccoltadifferenziata dei rifiuti (oltre il50%); abbiamo dato il via allarinaturazione di aree verdi diparticolare interesse già esistentie alla creazione di nuove;sono stati messi a puntoimportanti strumenti di conoscenzadell’ambiente (i censimentidel verde pubblico e pri-


vato, il rapporto sulla qualitàdell’ambiente a <strong>Cavriago</strong>) e diregolamentazione e tutela delpatrimonio (i Regolamenti Comunali);sono state realizzateinfrastrutture di importanzaprovinciale (le tangenziali) conriflessi immediati sulla qualitàdella vita dei cittadini; abbiamoaderito al progetto nazionalesulle città delle bambine e deibambini (ottenendo il riconoscimentodal Ministero nel1999) e abbiamo adottato ilPiano Urbano del Traffico chemodificherà ancora l’aspettodel nostro paese e il modo dicircolare all’interno dell’abitato.Da ultimo abbiamo deciso direndere organico l’approccioalla tutela dell’ambiente, adottandoun Sistema di GestioneAmbientale, che ci ha permessodi ottenere, nell’ottobre del2001, la Certificazione alla normainternazionale UNI EN ISO14001 del Sistema di GestioneAmbientale del Comune, e all’iniziodel 2004 la registrazioneEMAS del nostro territorio,cioè l’applicazione del RegolamentoComunitario 761/2001.Il progetto che abbiamo cercatodi realizzare, grazie ancheal grande impegno profuso dalnostro staff tecnico, è quello ditrasformare il nostro Comunein una organizzazione modernache mette in atto una politicae una azione che pone alcentro del proprio operato tuttigli aspetti ambientali diretti eindiretti.Oggi il nostro Comune è impegnatoall’interno di gruppi dilavoro sperimentali, anche a livellonazionale, per mettere apunto nuovi strumenti di contabilitàambientale.Per la prima volta, e tra i primiin Italia, abbiamo approvato ilBilancio Ambientale di Previsionecon l’obiettivo di sviscerare,ampliare e chiarire i contenutiambientali del Bilancio Tradizionale.In questo modo tutte le iniziativetrasversali, gestite dai diversiassessorati in modo indipendente,troveranno nellostrumento del Bilancio Ambientaleuna lettura unitaria,fornendo indicazioni importantiper rendere coerenti le azionidi politica ambientale portateavanti dal nostro Comune.Assieme ad altre realtà territorialiitaliane stiamo sperimentandosistemi e indicatori ambientalie abbiamo attivatol’Agenda 21 locale come importantestrumento di partecipazioneattiva dei cittadini allescelte di politica ambientale delComune.Il nostro obiettivo era riuscirea dimostrare ai nostri cittadiniche, quando si parla di ambiente,si gioca a carte scoperte,che le parole debbano essereseguite dai fatti e che questifatti possono essere controllatianno dopo anno.5Il SindacoLoriana PaterliniIl Sindaco Loriana Paterlini


LE CERTIFICAZIONIPrimi nellecertificazioniIl Comune di <strong>Cavriago</strong> è uncomune certificato ISO14001. Da alcuni mesi ha ottenuto,3° Comune in Italia, laregistrazione EMAS.Superando la terminologia tecnica,proviamo a spiegare checosa significa essere certificati.È un modo nuovo di lavorare,di gestire il territorio in modopiù efficiente ed efficace.Si tratta di partire dalla fotografiadi <strong>Cavriago</strong> e dei temi ambientaliche lo riguardano (acqua,aria, rifiuti, rumore, viabilità,energia, inquinanti chimicie fisici, ecc…) e sviluppare unsistema di gestione ambientaleche tenga conto delle politicheambientali, delle leggi ambientali,dei programmi ambientali,della formazione ambientale,della comunicazioneambientale, del controllo deidati e degli indicatori per garantiree dimostrare un continuomiglioramento.Una volta all’anno il RegistroNavale Italiano (abilitato a livellonazionale a rilasciare le certificazioni)trascorre 2 giorni sulterritorio di <strong>Cavriago</strong> certificandoche tutte le attività sopra riportatevengono svolte correttamentee conformemente allanormativa vigente.La certificazione ambientaleaiuta il comune a:1. tener sotto controllo l’ambienteComune di <strong>Cavriago</strong>2. a migliorare i risultati ambientali3. a essere più efficienti nellagestione dei problemi che riguardanoil territorio4. a garantire al cittadino e alleimprese un governo sostenibiledel territorio5. a spendere meno e spenderemeglio per proteggerel’ambiente6. a ridurre i rischi legati all’inquinamento,aumentando la sicurezzadel territorio e dei cittadini.Comune di <strong>Cavriago</strong>6


I PROGETTI PARTECIPATIIl futuroprogettato insiemeL’anfiteatro nel cortile delle scuole elementari De AmicisProgettare insieme il futuro di<strong>Cavriago</strong>. È stato questo il filoconduttore delle scelte progettualiportate avanti dall’AmministrazioneComunale nel corsodi questa legislatura.La cosiddetta progettazionepartecipata ha infatti il pregio diottenere informazioni utili suisingoli progetti, ma soprattuttofavorisce il coinvolgimento deicittadini nei percorsi che conduconoa scelte significativeper una crescita complessivasui temi del governo e dellasalvaguardia del territorio.Sono numerosi gli esempi diprogetti nati grazie a percorsipartecipati: i nuovi strumentiurbanistici, preceduti da unlavoro di ricerca e di consultazioneportato avanti dall’Istitutodi Ricerche sociali di Milano;il Piano Urbano del Traffico,che ha visto il coinvolgimentodi ragazzi e genitori perla creazione di percorsi sicuriper raggiungere la scuola, inparticolare sono anche staterealizzate le uscite sicure di viadel Cristo e via Guardanavona,e i cortili scolastici.7È evidente che la possibilità diprogettare in modo partecipatoè data anche dall’esistenzaall’interno dell’ufficio tecnicodel Comune di professionalitàin grado di acquisire dati e informazionipreliminari, simulandopoi i risultati che si voglionoraggiungere. Attraverso questetecniche anche il semplicecittadino non dotato di conoscenzespecifiche è in gradodi vedere, e quindi valutare, irisultati di un qualsiasi intervento.


I PROGETTI PARTECIPATIUn agenda perl’ambienteUno scorcio del Parco del Rio di <strong>Cavriago</strong>L’Agenda 21 rappresentaun’ipotetica agenda degli impegniambientali che gli stati,le regioni, le province ed i comuniavranno nel ventunesimosecolo. L’importanza di questostrumento sta nella partecipazioneattiva di tutti nel definiregli impegni da intraprendere.Ormai da alcuni anni esistel’Agenda 21 Provinciale di ReggioEmilia, a cui il comune di<strong>Cavriago</strong> partecipa attivamenteai gruppi di lavoro portandoavanti impegni e azioni nei settoridella mobilità sostenibile equalità dell’aria, del verde pubblico,degli acquisti sostenibili,dei rifiuti, delle risorse idriche.Anche il Comune di <strong>Cavriago</strong>ha pensato di riempireun’agenda 21 comunale conpiccoli impegni e azioni che nasconodal confronto e dallapartecipazione dei cittadini,delle associazioni di volontariato,sportive, di categoria, degli8insegnanti delle scuole, ecc.Nell’ottobre 2002 sono partitigli incontri: il primo tema affrontatoè stato quello dei rifiuti;dalle riflessioni fatte ne è scaturitoun piano d’azione conalcuni impegni per migliorare laraccolta differenziata, ridurre laproduzione di rifiuti, educare ibambini al consumo consapevole.Il prossimo tema che verrà affrontatosarà quello della mobilitàsostenibile.


I PROGETTI PARTECIPATILo stagno nel cortile delle scuole medie progettato dai ragazziLa scuola per losviluppo sosten10


In questi anni il Comune e lascuola dell’obbligo hanno sviluppatodiverse iniziative di progettazionepartecipata in campoambientale, dal piano deltraffico ai cortili scolastici ai rifiuti,ed iniziative di educazioneambientale. Questo lavoro haconsentito al Comune di ottenerenel 1999 dal Ministero dell’Ambienteun riconoscimento,fra i comuni con meno di 10.000abitanti, al concorso nazionale“Città sostenibili delle bambinee dei bambini”.Il progetto, relativo alla realizzazionedell’uscita sicura dascuola in via De Amicis, ha portatoal comune di <strong>Cavriago</strong> 50milioni di vecchie lire, soldi utilizzatiper la sistemazione deicortili scolastici della scuola elementareDe Amicis e Rodari.In particolare i progetti sonostati:• La riqualificazione delle areeesterne del Polo Scolastico diVia del Cristo (comprendente laScuola dell’Infanzia “I Tigli”, laScuola Elementare De Amicis ela Scuola Media), di fatto separateper caratteristiche strutturalima con un progetto contenenteun’unica visione progettuale;• La ristrutturazione dell’areaesterna delle scuole medie conlo scopo di dare alla stessa unavalenza di aula didattica all’aperto,attraverso la creazionedi uno stagno e l’inserimentodi specifiche consociazionibotaniche tali da costituire unafonte di ricerca e sperimentazionescientifica adatta ai proibilegrammi didattici svolti. Tali programmi,svolti all’interno dell’auladi scienze ambientali appositamentepredisposta, configuranol’attività e le strutturequale centro di educazione ambientaleusufruibile dalle scuole;• La sistemazione dell’area dellascuola materna “I Tigli” conattrezzature ludiche che permettono,assieme al gioco, unaattività motoria adeguate all’etàdei ragazzi, e che hanno vistocoinvolti nella progettazione erealizzazione gli stessi genitori;• La nuova sistemazione dell’areaesterna della scuola elementarede Amicis, con arredicomprendenti un anfiteatro enuovi spazi per le attività ludichee motorie dei ragazzi.• Gli studi sul PUT (Piano Urbanodel Traffico), i percorsi casascuola e gli accessi sicuri allescuole, con gli interventi dimessa in sicurezza delle uscitedalle scuole di via del Cristo edi via Guardanavona.• La riqualificazione del cortiledella scuola elementare Rodaricon spazi didattici, ludici e dimovimento.“Facciamo Cerchio”.Un compasso puntato facendocentro sulla scuola, il raggio diapertura è di circa 200 metri.Da qui si traccia un cerchio,l’area delimitata viene considerata“zona di rispetto” per le attivitàche si svolgono al suo interno,soprattutto le attivitàscolastiche, e per il particolaretipo di utenza (bambini, anziani,portatori di handicap ) chela frequenta. È questo il cuoredel progetto “Facciamo cerchio”,realizzato dagli studentidelle scuole.Il progetto si pone l’obiettivo di:• Sensibilizzare e coinvolgere iragazzi nella progettazione eriqualificazione degli spazi urbani,conducendoli ad una conoscenzapiù attenta e approfonditadell’ambiente e del proprio11territorio.• Promuovere la cooperazionefra ragazzi, insegnanti e figureche operano sul territorio favorendola responsabilizzazione ela capacità decisionale nel lavorodi gruppo;• Promuovere il senso civicoattraverso il rispetto e la valorizzazionedel punto di vistadell’altro, favorendo la solidarietàattiva e concreta nei confrontidi coetanei che vivono incondizioni di disagio;• Individuare le attività ed i comportamentiche generano inquinamentoatmosferico, evidenziandogli aspetti negativi dell’inquinamentosulla salute.Il progetto verrà svolto attraverso;• Attività formativa scolasticainterdisciplinare sulla conoscenzaed utilizzo della bicicletta(educazione stradale, piccoleriparazioni, ecc);• Individuazione cartografica esopralluoghi sul territorio peridentificare “punti fermata”, peri genitori che accompagnano ifigli con l’auto e da dove i ragazzipossano proseguire apiedi e raggiungere la scuola,seguendo un percorso sicuro;• Individuazione di parcheggi edidentificazione attraverso utilizzodi logo di “punti amici”, in cuii bambini possano trovare un“appoggio” in caso di necessità(uffici Pubblici, negozi convenzionati,ecc… dove poterfare una telefonata, chiedereaiuto per una piccola riparazionedella bici, ecc);• Progettazione della relativacartellonistica;• Interventi di moderazione deltraffico;• Attività di informazione e sensibilizzazionecon momenti didrammatizzazione, mostre, forum,conferenza stampa, spottelevisivi, simulazioni, giornatedi rinuncia temporanea all’auto,pubblicazioni cartacee e suInternet.


IL BILANCIO AMBIENTALEQuando l’ambiente“finisce abilancio”Andare verso la sostenibilitàsignifica fare chiarezza: sucome gestire l’ambiente ecome promuovere partecipazionee responsabilità.Quali sono oggi gli effetti ambientalidelle politiche territoriali?In altre parole, quanto costal’ambiente, o meglio, quantosta già spendendo ogni singolacollettività per gestirequesti problemi? E quanto dovrà,o dovrebbe spendere infuturo?Alcune stime valutano che, se12a livello nazionale il costo dell’ambientesi aggira intorno al2% del PIL, a livello locale questocosto oscilla tra il 18 e il22%. Problemi e costi che nontraspaiono nei conti pubblici,ancora formulati secondo criteripuramente amministrativi.Come dimostrare e valorizzarequesta spesa nei confrontidei cittadini e dello Stato?Per andare verso la sostenibilità,gli amministratori pubblicihanno bisogno di nuovi e semplicistrumenti, idonei a rilevare,contabilizzare, gestire ecomunicare i costi e i beneficiambientali di tutte le proprieazioni nel territorio. E da questastrumentazione possononascere progetti innovativi,confronti importanti, politichenuove.Per queste ragioni il Comunedi <strong>Cavriago</strong> è stato tra i primiin Italia ad approvare il bilancioambientale locale, che vieneredatto come il bilancio finanziarioin due momenti: il previsionale,dove vengono esplici-


tati gli impegni di spesa perl’anno futuro, ed il consuntivo,dove viene rendicontato quantoeffettivamente speso nell’annoprecedente.Si tratta di un documento cheregistra ciò che avviene all’ambientedi un determinato comunein un anno, ad esempioquanti rifiuti sono stati prodotti,quanta acqua è stata consumata,quanto suolo è rimastoinedificato, se e come èaumentato o diminuito il verde,il livello di inquinamento dell’aria,quanta energia è stataprodotta e consumata, quanterisorse sono state sottratteoppure rese disponibili; ed inoltrepermette di capire quantoè stato speso per investire egestire in queste aree.Il bilancio ambientale localecontiene le politiche ambientalidel Comune e i dati numerici(fisici e/o monetari), e le indicazionicirca i risultati ambientalidelle politiche attuate o daattuare da parte dell’Amministrazionepubblica.Panoramica del Rio Corte Tegge13


LO SVILUPPO SOSTENIBILEUno sguardo rivoltoal futuroLE SCELTE AMBIEN-TALI DEI NUOVISTRUMENTI URBA-NISTICI DEL COMU-NE DI CAVRIAGOIl Comune ha elaborato unnuovo strumento di Pianificazioneche si configura in formadel tutto innovativa rispetto altradizionale Piano RegolatoreGenerale.I nuovi strumenti di pianificazione,fatti in base a quanto prescrittodalla Legge Regionalen.20 del 24/03/2000, sono rappresentatidal:• Piano Strutturale Comunale(PSC);• Regolamento Urbanisticoed Edilizio (RUE)• Piano operativo Comunale(POC).Il principale obiettivo della nuovastrumentazione urbanisticaè quello di garantire la compatibilitàdelle modalità di svilupposocio economico con lostato di equilibrio delle risorseambientali, per garantire allegenerazioni future di non subireinaccettabili condizioni di limitazionedelle disponibilità dirisorse ambientali, nella sicurezzae qualità della vita.La Valutazione preventivadi sostenibilità ambientalee territoriale (VALSAT), introdottadall’art.5 dellaL.R.n.20/2000, è lo strumentofinalizzato a verificare la conformitàdelle scelte di piano agliobiettivi generali della pianificazionee agli obiettivi di sostenibilitàdi sviluppo del territorio,definiti dai piani generali e disettore, e dalle disposizioni vigentiai diversi livelli di governo.In quanto strumento di valutazione,la VALSAT costituiscenon tanto un momento di verifica,quanto uno strumento disupporto delle decisioni, chemigliora la qualità e la coerenzadelle scelte di piano.Come tutti gli strumenti valutativiessa infatti individua preventivamentegli effetti chepossono derivare dall’attuazionedi diverse scelte di piano, epertanto deve consentire di14Uno scorcio dell’abitato di <strong>Cavriago</strong> visto dall’altomotivare le scelte stesse in relazionealla maggiore efficaciarispetto agli obiettivi dichiaratinel processo di pianificazione.E’ pure compito della VALSATl’individuazione delle condizionida porre alle trasformazioni delterritorio, e delle misure di pianificazionevolte ad impedire,mitigare o compensare gli effettinegativi delle scelte.In dettaglio, si possono riportarealcune delle scelte specificheche qualificano il PSC inmodo sostanziale per il rilievostrategico che attribuisconoalle questioni ambientali, facendoneun esempio di strumentoin cui le logiche dellapianificazione ambientale per-


vadono ogni livello delle sceltedi assetto e di governo del territorio:• la Tavola delle Tutele ecompatibilità ambientali,che con una propria serie diperimetrazioni e prescrizioni sisovrappone alla zonizzazioneclassica, costituendo un secondolivello di lettura del territorio,contestuale a quellodelle destinazioni d’uso e degliindici. I contenuti principalidella tavola sono ripresi da unospecifico Titolo della normativadel PSC e del RUE, che concerne:la tutela fluviale; la tutelaidrogeologica; la tutela paesaggistica;la tutela delle potenzialitàe delle emergenzestorico-architettoniche; la tuteladel patrimonio archeologicoe storico (siti oggetto di rinvenimenti,viabilità storica, ecc.);• valutazione delle condizioniidrogeologiche necessarieper le trasformazioni territoriali,con prescrizioni nelle situazioniclassificate ad elevatavulnerabilità idrogeologica (atutela del rischio di inquinamentoper sversamento accidentaledi sostanze inquinantio perdita da reti fognarie);• le prescrizioni per la tuteladelle acque superficiali esotterranee, in base alle diversefunzioni (residenzialesparsa, residenziale urbana,attività produttive);• le prescrizioni relative a zoneclassificate con propensioneal dissesto idrogeologico;• la prevenzione dell’inquinamentoelettromagnetico,attraverso l’individuazionedei corridoi per la localizzazionedelle nuove linee MT e dellefasce di rispetto per il conseguimentodell’obiettivo di qualitàrichiesto dalla L.R.30/2000;• il recepimento nel RUE dellenorme di cui alla Legge quadrosull’inquinamento acusticoe della legge regionalen.15/2001, per l’applicazionedella classificazione acusticadel territorio;• la promozione diffusa dellaqualità ecologica degli interventiedilizi (risparmioenergetico, sicurezza e salubrità;bio-architettura);• i criteri di progettazione delverde negli ambiti di trasformazionee nelle zone di nuovoinsediamento; previsione di pisteciclabili, percorsi earee pedonali organicamenteinseriti nel disegno delleschede di assetto urbanistico;• le modalità di ristrutturazioneo trasferimento di attivitàproduttive inquinanti, localizzateentro ambiti residenziali;• l’eliminazione di meccanismidi duplicazione dellacasa agricola (per lo più abbandonataa favore di un nuovoedificio affiancato) e di urbanizzazionein zona ruralecon formazione di complessiedilizi isolati, attraverso l’incrementodella superficie territorialeminima richiesta per lanuova edificazione da parte diun’azienda agricola.• la differenziazione del territoriorurale in ambiti che, sullabase di un diverso regimenormativo, svolgono ruoli diprotezione ambientale articolatiin base alle caratteristicheintrinseche ed alle relazioni conil contesto:- gli ambiti agricoli di rilievo paesaggistico;- gli ambiti ad alta vocazioneproduttiva agricola;- gli ambiti agricoli periurbani.• la condizione preliminare postadal PSC per lo sviluppo delleprevisioni insediative, checonsiste nell’attuazione degliinterventi di adeguamento dellarete fognaria, già caratterizzatain gran parte dalla separazionedi acque bianche enere;• le prescrizioni relative alledotazioni ecologiche (fascedi rispetto ambientale, infrastruttureecologiche, normatenel RUE);15• il recepimento cartograficodelle linee fondative di tre progettispeciali per il territorio rurale:1 il Parco collinare delGhiardo;2 il Parco urbano del Rio di<strong>Cavriago</strong>;3 il Parco-campagna all’estremitànord-est delterritorio comunale.• la disciplina degli interventiedilizi di recupero nel territoriorurale.• le norme relative al Sistemainsediativo storico, analizzatoattraverso una specificaindagine sugli edifici urbani erurali di interesse storico, cheha identificato e schedato gliedifici inclusi entro i centri storici,gli insediamenti storici minorie numerosi edifici e complessiedilizi in territorio urbanizzatoe rurale.Il parco del Cerchio divia Guardanavona


LA VIABILITÀIl Piano Urbano deltrafficoNel 2000 l’Ufficio Tecnico, avvalendosidella consulenza dellostudio URBAFOR di Torino,ha redatto il Piano Urbano delTraffico.Questo strumento urbanisticoha come fine principale quellodi gestire il territorio e riorganizzarela mobilità nel tessutourbano, in modo da renderepossibile una coesistenza pacificatra pedoni, bici e auto,offrendo quindi una risposta aesigenze spesso conflittualiper perseguire un interessesuperiore.Partendo dai concetti di sostenibilitàe sviluppo sostenibileL’uscita sicura da scuola in via del Cristo“sviluppo che offre servizi ambientali,sociali ed economici dibase a tutti i membri di unacomunità, senza minacciarel’operabilità dei sistemi naturale,edificato e sociale da cuidipende la fornitura di tali servizi”(ICLEI, 1994) sono statedefinite le modalità e gli interventiper una viabilità sostenibile.Il comune di <strong>Cavriago</strong>, in questomodo, si è dotato di unostrumento importante per il ridisegnodella mobilità urbanae per raggiungere importantiobiettivi:1. fluidificare e ridurre il trafficodi attraversamento interno,deviando in modo consistentela circolazione dei veicoli leggerie pesanti sulle assi di tangenziale;2. aumentare la sicurezza abbattendola velocità dei mezzi;3. migliorare la vivibilità urbanae pedonale attraverso lo sviluppodi percorsi ciclo pedonaliPortando indirettamente alla:• riduzione dell’inquinamentoatmosferico;• riduzione dell’inquinamentoacustico;- utilizzazione parsimoniosadel suolo;• tutela dell’aspetto paesaggistico.Il progetto si è composto di unafase di raccolta dati (censimentodel traffico e analisi deiflussi, dati di incidentalità), diuna fase di rielaborazione edinterpretazione degli stessi edella stesura definitiva del piano.Contemporaneamente alla rielaborazioneed interpretazionedei dati sono stati coinvolti tuttii portatori di interesse (associazionidi categoria, di volontariato,sportive….) ed in modoparticolare i cittadini e le scuole.Attraverso l’utilizzo di questionariad hoc è stato chiesto airagazzi delle scuole elementarie medie di <strong>Cavriago</strong> di evidenziarei percorsi da loro più utilizzatie le relative problematichee di discutere con i genitoridelle stesse.16


Grazie alla partecipazione ditutti e al materiale acquisito neidiversi ambiti, l’Amministrazioneha potuto stilare un programmadi interventi ponendosiobiettivi di miglioramento.Il processo partecipato si è dimostratoun ottimo strumentodi supporto decisionale per ilgoverno del territorio. Il percorsodidattico svolto nelle scuoleha trovato l’appoggio e lasoddisfazione di insegnanti,genitori e ragazzi ed è risultatodi estrema utilità per la progettazionecurata dall’UfficioTecnico Comunale. Buona partedegli interventi previsti dalpiano sono stati realizzati nelcorso di questi due anni edhanno comportato consistentiinvestimenti in termini di risorseeconomiche e umane. Inparticolare sono risultati efficacigli interventi di messa in sicurezzadelle strade e degli ingressiscolastici, a questo scoposono state realizzate zonerialzate, cambi di pavimentazione,restringimento di carreggiate.Un esempio di questogenere di progettazione èl’intervento fatto in via del Cristocon la realizzazione dell’uscitasicura da scuola per iragazzi che frequentano il Poloscolastico di questa zona di<strong>Cavriago</strong>.Questo tipo di piano cerca dimediare in modo intelligentetra esigenze comunemente ritenutein contrasto tra loro: ibisogni del traffico, come lavelocità di percorrenza e la fluidità;la sicurezza, di tutti gliutenti della strada, ma soprattuttodelle fasce più deboli,come ciclisti e pedoni; la qualitàdella vita.Organizzazione del trafficoLe scelte organizzative previstenel piano hanno comeobiettivo quello di portare iltraffico direttamente sulle stradeurbane principali, creandodi conseguenza una rete distrade di quartiere tranquille esicure. In questa ottica si è investitosulla grande viabilità, inaccordo con la Provincia e anchecon il Comune di Reggio,creando due grandi arterie discorrimento, una tangenziale asud e una a est del centro abitato.Dai dati del traffico misuratidi recente e raffrontati conquelli del 1999 (prima del completamentodi via Prati Vecchi)si è avuto riscontro positivodegli obbiettivi prefissati, infattiè aumentato il traffico su viaPrati Vecchi ed è diminuitoquello su via Arduini e su altrestrade interne nonostante l’aumentodei mezzi in circolazione.L’Amministrazione Comunale èintervenuta anche con il riordinodella sosta, breve e lunga,favorendo un ricambio soprattuttoin quelle aree a ridossodel centro che risultano particolarmentecongestionate.Interventi di moderazionedella velocità17


I PERCORSI PEDONALISicurezzae rete dei percorsi ciclo pedonaliUn problema che il Piano Urbanodel Traffico affronta è lacarenza di una vera e propriarete pedonale che si sposa aun’eccessiva velocità dei mezzisu diverse strade del paese.Lo scopo delle soluzioni adottatedal PUT è quello di aumentarela sicurezza, senza perquesto impedire alle auto l’accessoal centro del paese.A questo scopo vengono realizzatiinterventi come zone rialzate,cambi di pavimentazione,restringimento di carreggiate.In questo modo viene generalizzatoin gran parte dell’abitatodi <strong>Cavriago</strong> un sistema che,mantenendo la fluidità del traffico,garantisce le condizionipiù favorevoli alla coesistenzatra pedoni, bici e auto. Stessiobiettivi ha anche la realizzazionedelle piste ciclabili in diversezone del paese in sedepropria, a lato delle strade conmanufatti o a lato della stradaattraverso l’utilizzo della segnaleticaorizzontale e la colorazionedella stessa. Ne sonoesempi gli interventi lungo viaRivasi, via Guerra, via Repubblica.Il ciclopedonale su via Ravasimetri lineari170001500013000110009000700050001999 2001 2002 2003ESTENSIONEDEI PERCORSICICLOPEDO-NALIDOTAZIONEPERCORSICICLOPEDONALIPER ABITANTE19metri lineari/abitante2,001,501,000,500,001999 2001 2002 2003


IL TRASPORTO PUBBLICOUn nuovo servizio pergli studentiAnche sul fronte del serviziopubblico, in accordo con l’Act,sono stati fatti dei cambiamenti.La novità principale è statolo spostamento delle fermatedegli autobus dal centro a viaAspromonte, il nuovo servizioper gli studenti nella zona dellaPianella e l’avvio di un programmadi installazione di pensiline.Diverse sono le motivazioniche hanno spinto a spostarela linea degli autobus dalcentro storico, tra questel’espansione che il paese haavuto verso la zona Pianella,spostando gli equilibri soprattuttodal punto di vista dellapopolazione residente, con ilconseguente aumento dei bisogni.In più il centro del paeseè servito anche dalla ferrovia,sempre gestita dall’Act,che offre un servizio analogoa quello dell’autobus.Un’altra importante scelta strategicariguarda la realizzazionedi una linea di metropolitanadi superficie che collega<strong>Cavriago</strong> a Reggio. In questomodo si verificherà un notevolealleggerimento del traffico diauto. Il nostro tratto è statoprogettato ed è in attesa di finanziamentoe rientra in unpiano provinciale in parte giàfinanziato per i tratti ReggioBagnolo e Reggio università -San Lazzaro.20


IL VERDE PUBBLICOTanto verdeper ogni cavriagheseGià alla fine del 1998, il Comunedi <strong>Cavriago</strong> risultava essereuno degli Enti Locali ingrado di offrire alla propria cittadinanzauno standard delverde pubblico tra i più elevati,sia in termini di quantità sia intermini di qualità.Considerando infatti la vicinanzacon il Comune Capoluogoe l’elevato grado diurbanizzazione del territorio,risultava particolarmente significativauna percentuale dicirca l’87% di verde fruibile sultotale del verde pubblico checonsisteva in circa 19 mq diverde per abitante.Nel corso di questi anni il patrimonioverde è andato percosì dire consolidandosi.Questo grazie all’attuazione diinterventi mirati, volti a salvaguardarel’attecchimento deiparchi di più recente creazionee ad aumentarne la fruibilitàattraverso la dotazione o ilpotenziamento delle struttureper il pubblico svago. In questocontesto si spieganoanche altre iniziative, comequella dell’inserimento dellacartellonistica “a simbolidivieto”,(che esplica con unaimmagine i comportamenti vietatie permessi all’interno deiparchi) e la prossima dotazionedi un impianto di illuminazionenel Parco del Rio perconsentirne l’utilizzo in sicurezzaanche nelle ore serali.Tra i progetti di riqualificazionedel verde spicca per importanzae consistenza la nuovadisposizione di Piazza Lenin,che ha sostituito i filari di CedrusAtlantica con alberi edaiuole che hanno trasformatolo spazio in una “Piazza verde”.Una nuova importante dotazionein termini di superficie verdefruibile è rappresentatadal nuovo Parco dello Sportche attualmente offre, oltre agliimpianti ed alle struttureconnesse, circa 60.000 mq diarea verde raggiungibili, oltreche con automezzi, anche a21piedi o in bicicletta grazie al sistemadi piste ciclabili e pedonaliche lo raccorda con ilcentro abitato. Il nuovo PoloSportivo, con la sua grandeestensione, permette unaelevata versatilità delle superficiverdi disponibili che potranno,a seconda delleesigenze, ospitare altri impiantisportivi, manifestazioni, festeed avvenimenti pubblici.Uno scorcio del canale d’Enza


RACCOLTA DIFFERENZIATACAVRIAGO VINCE IL1° PREMIO“MIGLIOR RACCOLTALEGNO”Nell’ambito della 9°edizione del concorso“Comuni Ricicloni2003” promosso daLegambiente<strong>Cavriago</strong>“Comune riciclone”Nel corso dello scorso anno, ilnostro Comune ha ottenuto ilpremio “Comuni Ricicloni2003”. Il concorso, promossoda Legambiente e patrocinatodal Ministero per l’Ambiente,premia le comunità locali chehanno ottenuto i migliori risultatinella gestione e nella raccoltadifferenziata dei rifiuti.<strong>Cavriago</strong> si è guadagnato loscettro di “Comune più ricicloned’Italia” nella categoria “Migliorraccolta legno”, dimostrandoche anche un piccolopaese può raggiungere grandirisultati, tant’è che gli abitantisono arrivati a differenziaresolo nel primo semestre del2003, 690.020 Kg. di legno.È ormai una consuetudine perogni buon cittadino cavriaghese,recarsi all’isola ecologicaper portare, legno, carta, plastica,abiti usati, alluminio, batterie,ferro, beni durevoli, oliminerali e tutto quello che unafamiglia può produrre.Ma c’è anche un servizio porta-portache, con cadenza settimanale,raccoglie a domiciliogli sfalci e le potature che vengonopoi trasportate all’IsolaEcologica per la trasformazionein compost, il quale è poimesso gratuitamente a disposizionedei cittadini stessi.La raccolta differenziata ha fatto vincere a <strong>Cavriago</strong> il Premiodi “Comune riciclone”23


I RIFIUTIUna stazione per la raccolta dei rifiutiRaccolta differnziataIl Comune di <strong>Cavriago</strong> è statoil primo Comune in Provincia adotarsi, una decina di anni fa,di una stazione ecologica comprendenteanche l’impiantoper il compostaggio. Da allorala raccolta differenziata sul territorioha registrato una costantecrescita, dovuta sia all’organizzazioneterritoriale delservizio, sia al fondamentalecontributo dato da questa innovativastruttura. Senza dimenticaretutti coloro che, conil loro lavoro, vi operano inmodo diretto ed indiretto.E’ infatti da ricordare che moleisola ecologtissime iniziative svolte sulcomprensorio, organizzatespecialmente in collaborazionecon le scuole, hanno avutocome punto di riferimento lastazione ecologica. Per tuttiquesti motivi la struttura è stataoggetto in questi anni di continuiinterventi di manutenzionee ristrutturazione che hannopermesso sia di tener testaall’aumento incessante delflusso di rifiuti e di utenti, sia dipermettere la raccolta differenziatadi nuove tipologie dirifiuti.In particolare si è provveduto24a riorganizzare la dislocazionedegli ingressi, degli spazi diraccolta e dei locali per gli addetti;in più, quale ultimo intervento,è stata ricostruita la pavimentazionedell’area di raccoltadella frazione verde.Nel 1994, anno di entrata infunzione della stazione ecologica,le diverse raccolte differenziateammontavano a 7,oggi le tipologie di materiali differenziatisono 16, tra cui spiccanoper importanza proprioquelle delle potature e del legno,che rappresentano rispettivamenteil 34% e il 28% circa


dislocazione geografica dellastazione ecologica - che vieneutilizzata anche da utentinon residenti all’interno del Comune-,alla crescente attivitàdegli insediamenti produttivi sitinel polo industriale della ViaEmilia. In ultima analisi c’è daconsiderare che la capillaritàdella raccolta differenziata, imponedi interessarsi di unasempre più crescente quantitàdi materiali e aumenta diconseguenza il volume dei ridell’interaraccolta differenziata.In particolare il legno vieneraccolto insieme al verde, masuccessivamente separato perpermettere l’ottenimento di uncompost di maggiore qualità.Di contro, la raccolta dei cartaceie del vetro seguono rispettivamenteal terzo e quartoposto con il 21% e 7% circa.I dati quantitativi e qualitativicostantemente monitorati illustranoun quadro estremamentechiaro che pone il Comunedi <strong>Cavriago</strong>, con il suo50% di raccolta differenziataraggiunto già nel 2002, ben aldi sopra della media provinciale(38% circa). Con questi numeri,<strong>Cavriago</strong> si mantiene ben aldi sopra dei parametri fissatidal Decreto Ronchi, che fissala percentuale minima per laraccolta differenziata al 35%.Purtroppo i dati registrano anchegli aspetti negativi. Per<strong>Cavriago</strong> questi sono rappresentatida un elevato trend dicrescita della produzione di rifiutipro-capite che dal 1993 al2002 è passato da 518 a 910icaKg/anno abitante. Questo andamentosi registra in tutta laProvincia reggiana anche se alivelli leggermente inferiori,quasi ad indicare che nonostantele iniziative di sensibilizzazionesvolte per il contenimentodei consumi, non c’ètregua all’aumento degli stessie conseguentemente dei rifiuti.Questo trend è spiegabile invari modi. Si può attribuire all’incrementodella popolazione,alla disponibilità dei nuovi alloggirealizzati in questi anni, allaUn gruppo di volontari dell’Auser2520,6% 21,9%9,0%14,0%28,9%17,6%39,6%25,2%44,0%30,6%fiuti trattati.Le numerose campagne di informazionee sensibilizzazionesvolte nel corso degli anni, riguardantile modalità di raccoltae divisione delle singole frazionidi rifiuto e i problemi adesse correlati, hanno contribuitoenormemente a responsabilizzarela popolazione che harisposto in maniera positiva,permettendo un costante miglioramentodel servizio comunale.Confronto tra l’andamento della percentualedella raccolta differenziata a <strong>Cavriago</strong> e nella Provinciadi Reggio Emilia48,2% 21,8% 50,0% 50,6%35,0%37,9% 41,0% 40,4%<strong>Cavriago</strong>Provincia1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003


LA GESTIONE DELLE ACQUE28


Acqua un benepreziosoper <strong>Cavriago</strong>... e non soloLe politiche e gli obiettivi chel’Amministrazione comunale siè posta in questi anni, sonostate quelle di ottimizzare ilconsumo idrico, limitando almassimo gli sprechi, senza maiconsiderare l’acqua come unbene eterno.RETE FOGNARIAFin dalla metà degli anni settanta,sono stati compiuti infatticonsistenti investimenti nelsettore delle fognature realizzandouna nuova ed indipendenterete per le acque nere.Con la partecipazione dei cittadini,sono stati realizzati ulterioriadeguamenti finalizzatialla separazione della rete traacque bianche e acque nere,ed oggi quest’ultima (completamentedepurata) copre quasitutta l’area urbanizzata.La realizzazione di una retefognaria separata consente dirisparmiare sugli oneri di depurazione,ma non incide sulleproblematiche relative ai deflussisuperficiali. A questo proposito,l’Amministrazione è intervenutaaffinché le acquepiovane delle abitazioni nonvenissero scaricate in fognatura,ma direttamente sul suolo.Inoltre, nel 2003 è stato predispostoil progetto per la ristrutturazionedella rete fognaria diCorte Tegge che sarà realizzatonel tempo con appositi finanziamentie seguirà le fasi diattuazione dei nuovi strumentiurbanistici.PROGETTO PILOTA PER LAGESTIONE INTEGRATADELLE RISORSE IDRICHENel 2001 il Comune di <strong>Cavriago</strong>ha stipulato un accordo volontariodi settore con tutti gliEnti che si occupano a variotitolo delle risorsa idrica, cioè ilComune e la Provincia di ReggioEmilia, la Regione EmiliaRomagna, l’Arpa, il Consorziodi Bonifica, l’Ausl e l’Agac.L’operazione è finalizzata alconseguimento di un maggiorlivello di efficienza produttivadel sistema di gestione dellarisorsa idrica.Il progetto si articola in tre fasi:• La Ricerca: è finalizzata allarealizzazione di un Sistema InformativoTerritoriale in cui farconfluire, organizzare e informatizzarela cartografia esistentee le informazioni tecnichedisponibili, attualmentesuddivise su una pluralità disoggetti. Questi dati verrannocon i valori derivanti da analisie studi complementari, inerentialle caratteristiche del reticoloidrografico superficiale, la retefognaria, i dati pluviometrici eidrometrici, le caratteristicheidrogeologiche del territorio diriferimento.• La sperimentazione: sullabase dei risultati emersi in fasedi ricerca, sono stati programmatigli interventi sperimentalivolti a verificare la validità delleipotesi iniziali. Gli ambiti su cuisi intende lavorare riguardano,da un lato il trattamento degliscarichi di piccoli nuclei o dellecase sparse che non sono presentinella mappatura della fognaturapubblica, dall’altro laESTENSIONE DELLA RETE FOGNARIA NEL COMUNE DI CAVRIAGOAnno rete acque rete acque rete acque rete Totale retenere (ml) bianche (ml) miste (ml) incerta (ml) fognaria (ml)1986 64852003 28923 35679 3744 665 6901129


LA GESTIONE DELLE ACQUEsperimentazione di sistemi diraccolta e riutilizzo delle acquepiovane e il relativo impatto sulbilancio idrico complessivo.• La divulgazione dei risultati:attualmente il gruppo di lavorotecnico sta realizzando un primoelaborato che documenteràil percorso effettuato, lemetodologie utilizzate, i problemigestionali ed organizzativiriscontrati in fase di realizzazionedel progetto, i materialiprodotti, la sintesi critica deirisultati, le indicazioni operativeemerse, le prescrizioni tecnichee possibili linee di sviluppoe ricerca ulteriori.RISPARMIO IDRICO NEGLIEDIFICI:Nelle nuove progettazioni enegli adeguamenti di edificipubblici esistenti sono applicaticriteri e tecniche finalizzate alrisparmio idrico: sciaquoni adoppia cacciata, ghiere frangigetto…Questi espedienti permettonodi tutelare l’ambienteabbattendo anche i costi gestionali.Grazie alle norme previstedagli strumenti urbanisticiqueste tecniche sarannoprescritte anche nella realizzazionedi edifici privati.CONTROLLO QUALI-QUANTITATIVO DEI CON-SUMI IDRICIGrazie alla certficazione ambientale,l’ufficio tecnico controllala qualità delle acque erogatedalla rete degli acquedotti,il quantitativo consumato pertipo di uso (civile, industriale,…), il quantitativo prelevato dafalda ad uso idropotabile e leperdite della rete idrica.Sviluppo della rete fognaria delle acque nere(1986-2003)metri30000250002000015000100005000064851393023916 23916289321986 1996 2001 2002 2003Ripartizione percentuale della rete fognaria in bianca,nera, mista ed incerta, anno 2003rete incerta1%rete acquemiste5%rete acque nere42%rete acque bianche52%30

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