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Ambienti confinati: rischi per la salute e sicurezza

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<strong>Ambienti</strong> <strong>confinati</strong>:<strong>rischi</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>salute</strong> e <strong>sicurezza</strong>La normativa di riferimento25/6/2013Dott.ssa Maria Luisa Zanette


Perché parliamo ancora diambienti <strong>confinati</strong> ?Art. 25 del DPR 303/55Art. 15 DPR 164/56Art. 235-236-237-244-246-354 DPR 547/55Dott.ssa Maria Luisa Zanette


Molfetta (3 maggio 2008, 5 morti)


Mineo (11 luglio 2008, 6morti),


Sarroch (26 maggio2009, 3 morti)


Ma anche ....– MONOPOLI 18 AGO 2006 2 vittime– VILLACHIARA 08 SETT 2006 1 vittima– COGOLLO DI TREG. 16 MAR 2007 2 vittime– NOICATTARO 02 APRI 2007 1 vittima– DOZZA IMOLESE 13 AGO 2007 1 vittima– VARAZZE 12 OTT 2007 1 vittima– PORTO MARGHERA 18 GEN 2008 2 vittimee inoltre..


Ambiente ConfinatoSi intende uno spazio circoscritto, caratterizzato dalimitate a<strong>per</strong>ture di accesso e da una venti<strong>la</strong>zionenaturale sfavorevole, in cui può verificarsi un eventoincidentale importante, che può portare ad un infortuniograve o mortale, in presenza di agenti chimici<strong>per</strong>icolosi (ad. es. gas, vapori, polveri) o in carenza diossigenoManuale INAIL 2012approvato commissioneconsultiva <strong>per</strong>manente art.6 Dlgs 81/08


Ambiente ConfinatoLuogo totalmente oparzialmente chiuso, chenon è stato progettato ecostruito <strong>per</strong> essereoccupato in <strong>per</strong>manenza da<strong>per</strong>sone, né destinato adesserlo, ma cheall’occasione, può essereoccupato temporaneamente<strong>per</strong> l’esecuzione di interventi<strong>la</strong>vorativi come l’ispezione,<strong>la</strong> riparazione,manutenzione, pulizia …[OSHA-NIOSH]


Esempi di ambienti <strong>confinati</strong>Alcuni esempi di ambienti<strong>confinati</strong>:• Serbatoi e recipienti• Fogne e tombini• Sotterranei (p.e.metropolitana)• Cisterne su autocarri• Cisterne interrate• vasche di raccolta (acquepiovane o altri reflui)• Vasche di raccolta liquami• Silos• Stive di imbarcazioni


Esempi di ambienti <strong>confinati</strong><strong>Ambienti</strong> che lo potrebberodiventare <strong>confinati</strong>• camere con a<strong>per</strong>ture in alto;• vasche;• depuratori;• camere di combustione nellefornaci e simili;• canalizzazioni varie;• camere non venti<strong>la</strong>te oscarsamente venti<strong>la</strong>te etc.


I <strong>la</strong>vori in ambiente confinatoTipologia dei <strong>la</strong>vori principali in ambienti <strong>confinati</strong>:• pulizia, rimozione di rifiuti o di fanghi (serbatoi, depuratori, fognature,vasche);• ispezione di impianti ed attrezzature (reattori, misce<strong>la</strong>tori, cavodotti);• pulizia e riempimento di serbatoi interrati (benzinai)• instal<strong>la</strong>zione di pompe, motori o di altre apparecchiature (impianti chimici,• vasche, reattori, misce<strong>la</strong>tori, ecc…);• manutenzione, sabbiatura, applicazione rivestimenti;• lettura di strumenti o quadranti;• riparazione (saldatura o taglio);• instal<strong>la</strong>zione, riparazione o ispezione dei cavi (telefono, elettrico o fibraottica);• intercettazione, rivestimento o col<strong>la</strong>udo di sistemi di condotte (acqua oreflui);• costruzione spazi <strong>confinati</strong> (caldaie industriali, forni, vasche interrate);• disinfezioni e disinfestazioni


Alcuni esempi di situazioni di <strong>rischi</strong>o :• Non adeguata rimozione di azoto (N2) o di altro agente a seguito diattività di bonifica in serbatoi• Decomposizione di sostanze organiche con produzione di anidridecarbonica (CO2), metano (CH4), idrogeno solforato (H2S) sepresenti composti solforati• Processi di combustione con riduzione del tasso di O2 sotto il 19%circa• Reazioni di ossidazione all’interno di serbatoi di acciaio e recipienti(formazione di ruggine)• Reazioni tra rifiuti e ossigeno atmosferico• Reazioni di sostanze contenute all’interno di stive di navi, autobotti,cisterne, e simili, con l’ossigeno• Dis<strong>per</strong>sione di agenti estinguenti o refrigeranti come l’anidridecarbonica, azoto o agenti alogenati (halon, freon, argon) inambienti non aerati• <strong>Ambienti</strong> o recipienti in aziende vitivinicole CO2, SO2 N2


Legis<strong>la</strong>zioneIl D. lgs. n. 81 del 9/4/2008, al di là del concetto piùampio di valutazione del <strong>rischi</strong>o che impone ai datoridi <strong>la</strong>voro di valutare tutti i <strong>rischi</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>salute</strong> e<strong>sicurezza</strong> dei <strong>la</strong>voratori, disciplina in modospecifico gli obblighi legati alle <strong>la</strong>vorazioni che sisvolgono in ambienti sospetti di inquinamento o<strong>confinati</strong>Il riferimento:articoli 66 e 121ambienti sospettidi inquinamentoallegato IV, punto 3ambienti <strong>confinati</strong>16


D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVOROArticolo 66 - Lavori in ambienti sospetti diinquinamentoÈ vietato consentire l’accessoldei <strong>la</strong>voratori in pozzineri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale inambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ovesia possibile il ri<strong>la</strong>scio di gas deleteri, senza che sia statapreviamente accertata l’assenza di <strong>per</strong>icolo <strong>per</strong> <strong>la</strong> vita el’integrità fisica dei <strong>la</strong>voratori medesimi, ovvero senzaprevio risanamento dell’atmosferamedianteventi<strong>la</strong>zione o altri mezzi idonei.


D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVOROArticolo 66 - Lavori in ambienti sospetti diinquinamentoQuando possa esservi dubbio sul<strong>la</strong> <strong>per</strong>icolositàdell’atmosfera, i <strong>la</strong>voratori devono essere legaticon cintura di <strong>sicurezza</strong>, vigi<strong>la</strong>ti <strong>per</strong> tutta <strong>la</strong>durata del <strong>la</strong>voro e, ove occorra, forniti diapparecchi di protezione.L’a<strong>per</strong>tura di accesso a detti luoghi deveavere dimensioni tali da poter consentirel’agevole recu<strong>per</strong>o di un <strong>la</strong>voratore privo disensi.


A<strong>per</strong>ture di accessoDimensioni dei passi d’uomo e a<strong>per</strong>ture di accesso allestrutture: Norma UNI EN 124 punto n. 7.3 e le misureantropometriche indicate dal<strong>la</strong> Norma UNI EN 547-3:2009Si ricorda che una <strong>per</strong>sona adulta occupa mediamente lospazio di una elisse avente asse maggiore di 60 cm e asseminore di 45 cm. Tali dimensioni vanno aumentate qualorasi preveda di utilizzare bombole o DPI che aumentino gliingombri .


Art. 66Pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie … ambienti erecipienti, conduttore, caldaie e simili se possibile ri<strong>la</strong>scio gasdeleteriAccertare preventivamente assenza <strong>per</strong>icoloRisanare preventivamente l’atmosfera medianteventi<strong>la</strong>zione o altrui mezzi idoneiSe dubbi sul<strong>la</strong> salubrità dell’atmosferaLavoratori legati con cintura di <strong>sicurezza</strong>Vigi<strong>la</strong>nza nel corso di tutta <strong>la</strong> <strong>la</strong>vorazioneFornitura apparecchi di protezioneAccesso di dimensioni adeguate <strong>per</strong> consentireagevole recu<strong>per</strong>o <strong>la</strong>voratore privo di sensi


D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVOROTITOLO IV - CANTIERI TEMPORANEI O MOBILIArt. 121 Presenza di gas negli scavi1. Quando si eseguono <strong>la</strong>vori entro pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse ingenere, devono essere adottate idonee misure contro i <strong>per</strong>icoli derivantidal<strong>la</strong> presenza di gas o vapori tossici, asfissianti, infiammabili o esplosivi,specie in rapporto al<strong>la</strong> natura geologica del terreno o al<strong>la</strong> vicinanza di fabbriche,depositi, raffinerie, stazioni di compressione e di decompressione, metanodotti econdutture di gas, che possono dar luogo ad infiltrazione di sostanze <strong>per</strong>icolose.2. Quando sia accertata o sia da temere <strong>la</strong> presenza di gas tossici,asfissianti o <strong>la</strong> irrespirabilità dell’aria ambiente e non sia possibileassicurare una efficiente aerazione ed una completa bonifica, i <strong>la</strong>voratoridevono essere provvisti di idonei dispositivi di protezione individuale dellevie respiratore, ed essere muniti di idonei dispositivi di protezioneindividuale collegati ad un idoneo sistema di salvataggio, che deve esseretenuto all’esterno dal <strong>per</strong>sonale addetto al<strong>la</strong> sorveglianza. Questo devemantenersi in continuo collegamento con gli o<strong>per</strong>ai all’interno ed essere in gradodi sollevare prontamente all’esterno il <strong>la</strong>voratore colpito dai gas.


D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SULLAVOROTITOLO IV - CANTIERI TEMPORANEI O MOBILIArt. 121 Presenza di gas negli scavi3. Possono essere ado<strong>per</strong>ate le maschere respiratorie, in luogo diautorespiratori, solo quando, accertate <strong>la</strong> natura e <strong>la</strong> concentrazione deigas o vapori nocivi o asfissianti, esse offrano garanzia di <strong>sicurezza</strong> esempreché sia assicurata una efficace e continua aerazione.4. Quando si sia accertata <strong>la</strong> presenza di gas infiammabili o esplosivi,deve provvedersi al<strong>la</strong> bonifica dell’ambiente mediante idoneaventi<strong>la</strong>zione; deve inoltre vietarsi, anche dopo <strong>la</strong> bonifica, se siano datemere emanazioni di gas <strong>per</strong>icolosi, l’uso di apparecchi a fiamma, di corpiincandescenti e di apparecchi comunque suscettibili di provocare fiamme osurriscaldamenti atti ad incendiare il gas.5. Nei casi previsti dal commi 2, 3 e 4, i <strong>la</strong>voratori devono essere abbinatinell’esecuzione dei <strong>la</strong>vori.


Art. 121Cantieri temporanei e mobili – Scavi e fondazioniPozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse in generese accertata, o da temere, <strong>la</strong> presenza di gas tossici, asfissianti ocomunque aria irrespirabile, qualora non sia possibile assicurareadeguata aerazione e completa bonificaDPI vie respiratorieDPI individuale collegato ad un idoneo mezzo di salvataggiotenuto all’esternoPersonale all’esterno in continuo collegamento con o<strong>per</strong>atoriall’interno, in grado di sollevare prontamente <strong>la</strong>voratoreLavoratori “abbinati” nel corso dei <strong>la</strong>vori


Art. 121Cantieri temporanei e mobili – Scavi e fondazioniPozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse in generese presenza gas o vapori infiammabili o esplosiviBonificare l’ambiente mediante venti<strong>la</strong>zioneVietare l’uso di apparecchi a fiamma, corpi incandescenti osimiliLavoratori “abbinati” nel corso dei <strong>la</strong>vori


D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81ALLEGATO IVREQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO3. Vasche, canalizzazioni, tubazioni, serbatoi, recipienti, silos3.1 Le tubazioni, le canalizzazioni e i recipienti, quali vasche, serbatoie simili, …devono essere provvisti di a<strong>per</strong>ture di accesso aventidimensioni tali da poter consentire l’agevole recu<strong>per</strong>o di un<strong>la</strong>voratore privo di sensi.3.2.1. Prima di disporre l’entrata di <strong>la</strong>voratori in ambienti sospetti diinquinamento, chi sovraintende ai <strong>la</strong>vori deve assicurarsi chenell’interno non esistano gas o vapori nocivi o una tem<strong>per</strong>aturadannosa e deve, qualora vi sia <strong>per</strong>icolo, disporre efficienti <strong>la</strong>vaggi,venti<strong>la</strong>zione o altre misure idonee.3.2.2. Colui che sovraintende deve, inoltre provvedere a far chiuderee bloccare le valvole e gli altri dispositivi dei condotti incomunicazione col recipiente, e a fare intercettare i tratti ditubazione mediante f<strong>la</strong>nge cieche o con altri mezzi equivalenti ed a farapplicare, sui dispositivi di chiusura o di iso<strong>la</strong>mento, un avviso conl’indicazione del divieto di manovrarli.


All. IVp. 3<strong>Ambienti</strong> <strong>confinati</strong> – tubazioni, canalizzazioni e recipientiquali vasche, silos, serbatoi e similiNei quali è necessario entrare <strong>per</strong> o<strong>per</strong>azioni di manutenzione,controllo, pulizia o esercizioA<strong>per</strong>ture che consentono agevole recu<strong>per</strong>o di <strong>la</strong>voratoreprivo di sensiChi sovrintende deve assicurarsi che non siano presenti gas ovapori dannosi o una tem<strong>per</strong>atura dannosaSe sì, disporre <strong>la</strong>vaggi, venti<strong>la</strong>zione o altroChi sovrintende deve fare iso<strong>la</strong>re l’impianto e disporre avviso didivieto manovra dei dispositivi di comunicazione con il recipiente(procedura di lock-out –iso<strong>la</strong>mento del sistema)Segna<strong>la</strong>zione con opportuna cartellonistica delle aree oggetto(procedura di tag-out – segna<strong>la</strong>zione delle aree)Assistenza da parte di altro <strong>la</strong>voratore all’esternopresso l’a<strong>per</strong>tura di accesso


All. IVp. 3<strong>Ambienti</strong> <strong>confinati</strong> – tubazioni, canalizzazioni e recipientiquali vasche, silos, serbatoi e similiNei quali è necessario entrare <strong>per</strong> o<strong>per</strong>azioni di manutenzione,controllo, pulizia o esercizioNon potendo escludere del tutto <strong>la</strong> presenza di gas o vapori nociviNel caso di accesso al fondo disagevoleCintura di <strong>sicurezza</strong> con corda di adeguata lunghezzaEventuale DPI di protezione delle vie respiratorie


All. IVp. 3<strong>Ambienti</strong> <strong>confinati</strong> – tubazioni, canalizzazioni e recipientiquali vasche, silos, serbatoi e similiNei quali è necessario entrare <strong>per</strong> o<strong>per</strong>azioni di manutenzione,controllo, pulizia o esercizioIn presenza di gas, vapori o polveri infiammabili oesplodenti, oltre a quanto già elencatoEsclusione di fiamme libere, corpi incandescenti,attrezzature in materiale ferroso e calzature con chiodiIn caso di utilizzo di <strong>la</strong>mpade queste devono essere di<strong>sicurezza</strong> (antidef<strong>la</strong>granti)


MINISTERO DEL LAVORO EDELLE POLITICHE SOCIALI• Circo<strong>la</strong>re n.42 del 9/12/2010;• Circo<strong>la</strong>re n. 5 del 11/2/2011• Circo<strong>la</strong>re n.13 del 19/4/2011Circo<strong>la</strong>ri che forniscono prime indicazioni o<strong>per</strong>ative sul“Quadro giuridico degli appalti” e prevedono azionicondivise e coordinate tra Direzioni regionali e provincialidel <strong>la</strong>voro e AA.SS.LL


Dal 23 novembre 2011


Norme <strong>per</strong> <strong>la</strong> qualificazionedelle imprese e dei<strong>la</strong>voratori autonomirappresenta una anticipazione di una rego<strong>la</strong>mentazionecomplessiva del sistema di qualificazione delle imprese e dei<strong>la</strong>voratori autonomi, secondo quanto previsto dagli articoli 6,comma 8 lett. g, e 27 del D.Lgs. n. 81/2008Art. 6 - La Commissione consultiva <strong>per</strong>manente <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>salute</strong> e <strong>sicurezza</strong> sul <strong>la</strong>voro ha il compitodi:8. lett. g: definire criteri finalizzati al<strong>la</strong> definizione del sistema di qualificazione delle imprese edei <strong>la</strong>voratori autonomi di cui all’articolo 27. Il sistema … è disciplinato con DPR …Art. 27 - Nell’ambito del<strong>la</strong> Commissione di cui all’art. 6 … individuati settori … e criteri finalizzatial<strong>la</strong> definizione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei <strong>la</strong>voratori autonomi …


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177 disciplina in modo partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> qualificazionedelle imprese e dei <strong>la</strong>voratori autonomi chedevono o<strong>per</strong>are in ambienti sospetti diinquinamento o <strong>confinati</strong> identifica specificatamente le caratteristiche,re<strong>la</strong>tive al<strong>la</strong> <strong>salute</strong> e <strong>sicurezza</strong> del <strong>la</strong>voro, che leimprese che vogliano o<strong>per</strong>are in ambienti sospettidi inquinamento o <strong>confinati</strong> devono possedere


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Il rego<strong>la</strong>mento si compone di 4 articoliArt. 1Art. 2Art. 3Art. 4Finalità ed ambito di applicazioneQualificazione nel settore degliambienti sospetti di inquinamento o<strong>confinati</strong>Procedure di <strong>sicurezza</strong> nel settoredegli ambienti sospetti di inquinamentio <strong>confinati</strong>C<strong>la</strong>uso<strong>la</strong> di invarianza finanziaria


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 1 - Finalità ed ambito di applicazionecomma 2Il rego<strong>la</strong>mento si applica ai <strong>la</strong>vori in<strong>Ambienti</strong> sospetti di inquinamentoArt. 66 Lavori in ambienti sospetti di inquinamentoArt. 121 Presenza di gas negli scavi<strong>Ambienti</strong> <strong>confinati</strong>Allegato IV, punto 3 “Vasche, canalizzazioni, tubazioni,serbatoi, recipienti, silos”di cui al D.Lgs. n. 81/2008


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 2Qualificazione nel settore degli ambienti sospetti diinquinamento o <strong>confinati</strong>Comma 1Qualsiasi attivita' <strong>la</strong>vorativa nel settore degli ambientisospetti di inquinamento o <strong>confinati</strong> puo' essere svoltaunicamente da imprese o <strong>la</strong>voratori autonomiqualificati in ragione del possesso dei seguentirequisiti:a) integrale applicazione delle vigenti disposizioni inmateria di valutazione dei <strong>rischi</strong>, sorveglianza sanitaria emisure di gestione delle emergenze;


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 2Qualificazione nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o<strong>confinati</strong>Comma 1b) integrale e vinco<strong>la</strong>nte applicazione anche del comma 2dell'articolo 21 del decreto legis<strong>la</strong>tivo 9 aprile 2008, n.81, nel caso di imprese familiari e <strong>la</strong>voratori autonomi;Articolo 21 - Disposizioni re<strong>la</strong>tive ai componenti dell’impresa familiare di cuiall’articolo 230-bis del Codice civile e ai <strong>la</strong>voratori autonomi…2. I soggetti di cui al comma 1, re<strong>la</strong>tivamente ai <strong>rischi</strong> propri delle attivitàsvolte e con oneri a proprio carico hanno facoltà di:a) beneficiare del<strong>la</strong> sorveglianza sanitaria secondo le previsioni di cuiall’articolo 41, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali;b) partecipare a corsi di formazione specifici in materia di <strong>salute</strong> e <strong>sicurezza</strong>sul <strong>la</strong>voro, incentrati sui <strong>rischi</strong> propri delle attività svolte, secondo leprevisioni di cui all’articolo 37, fermi restando gli obblighi previsti da normespeciali.


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 2 comma1Qualificazione nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o<strong>confinati</strong>c) presenza di <strong>per</strong>sonale, in <strong>per</strong>centuale non inferiore al30 <strong>per</strong> cento del<strong>la</strong> forza <strong>la</strong>voro, con es<strong>per</strong>ienzaalmeno triennale re<strong>la</strong>tiva a <strong>la</strong>vori in ambienti sospettidi inquinamento o <strong>confinati</strong>, assunta con contratto di<strong>la</strong>voro subordinato a tempo indeterminato….., che ire<strong>la</strong>tivi contratti siano stati preventivamente certificati …Tale es<strong>per</strong>ienza deve essere necessariamente inpossesso dei <strong>la</strong>voratori che svolgono le funzioni dipreposto;


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 2Qualificazione nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o<strong>confinati</strong>d) avvenuta effettuazione di attivita' di informazione eformazione di tutto il <strong>per</strong>sonale, ivi compreso il datore di<strong>la</strong>voro ove impiegato <strong>per</strong> attivita' <strong>la</strong>vorative in ambientisospetti di inquinamento o <strong>confinati</strong>, specificamente miratoal<strong>la</strong> conoscenza dei fattori di <strong>rischi</strong>o propri di tali attivita',oggetto di verifica di apprendimento e aggiornamento.I contenuti e le modalita' del<strong>la</strong> formazione di cui al <strong>per</strong>iodoche precede sono individuati, compatibilmente con leprevisioni di cui agli articoli 34 e 37 del decreto legis<strong>la</strong>tivo 9 aprile 2008,n. 81, entro e non oltre 90 giorni dall'entrata in vigore del presentedecreto, con accordo in Conferenza <strong>per</strong>manente <strong>per</strong> i rapporti tra loStato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentitele parti sociali;


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 2Qualificazione nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o<strong>confinati</strong>e) possesso di dispositivi di protezione individuale,strumentazione e attrezzature di <strong>la</strong>voro idonei al<strong>la</strong>prevenzione dei <strong>rischi</strong> propri delle attivita' <strong>la</strong>vorative inambienti sospetti di inquinamento o <strong>confinati</strong> e avvenutaeffettuazione di attivita' di addestramento all'uso correttodi tali dispositivi, strumentazione e attrezzature,coerentemente con le previsioni di cui agli articoli 66 e121 e all'allegato IV, punto 3, del decreto legis<strong>la</strong>tivo 9aprile 2008, n. 81;DPI protezione vie respiratorie, maschere con opportuni filtri, autorespiratoriImbracatura, cintura di <strong>sicurezza</strong> con “idoneo” sistema di salvataggio devono esserepreventivamente formati ed addestrati all’uso dei sistemi di protezione indicati così comeprevisto dall’art.77 D.Lgs. 81/08 comma 4 punto h e 5.


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 2Qualificazione nel settore degli ambienti sospetti diinquinamento o <strong>confinati</strong>f) avvenuta effettuazione di attivita' di addestramentodi tutto il <strong>per</strong>sonale impiegato <strong>per</strong> le attivita'<strong>la</strong>vorative in ambienti sospetti di inquinamento o<strong>confinati</strong>, ivi compreso il datore di <strong>la</strong>voro,re<strong>la</strong>tivamente al<strong>la</strong> applicazione di procedure di<strong>sicurezza</strong> coerenti con le previsioni di cui agliarticoli 66 e 121 e dell'allegato IV, punto 3, deldecreto legis<strong>la</strong>tivo 9 aprile 2008, n. 81;


Programa Regional de Desarrollo del Sur-SuresteFigura 6. Migrantes en tránsito irregu<strong>la</strong>r por México, 1995-2012 (primer semestre).Miles de eventos.Fuente: Unidad de Política Migratoria, Segob, con base en registros administrativos del Instituto Nacional de Migración,U.S. Department of Home<strong>la</strong>nd Security. Statistical of the Inmigration an Naturalization Service by U.S. Border PatrolEl flujo con destino a México, se dirige a localidades cercanas a <strong>la</strong> costa del Pacífico debido a <strong>la</strong>concentración de asentamientos pob<strong>la</strong>cionales e infraestructura carretera y ferroviaria, que lleva a unmayor dinamismo <strong>la</strong>boral y comercial que el resto de <strong>la</strong> frontera. El flujo se produce principalmente desdeGuatema<strong>la</strong>, por Tecún Umán y El Carmen, para ingresar a Chiapas por Ciudad Hidalgo y Talismán,respectivamente. La Mesil<strong>la</strong> ha cobrado importancia en <strong>la</strong> participación de este flujo.Asimismo, se observan flujos de migrantes guatemaltecos con destino al Soconusco u otras regiones deChiapas, así como a otros estados de México, para buscar trabajo. En los últimos años, ha incrementado elflujo de estos trabajadores a Tapachu<strong>la</strong> y a pequeñas ciudades de <strong>la</strong> línea fronteriza, cruzando casi a diario.VI.5 INFRAESTRUCTURA PRODUCTIVALa RSS presenta una débil conectividad entre los diferentes territorios que <strong>la</strong> conforman debido a falta desistemas carreteros, ausencia de sistemas de transportes apropiados, <strong>la</strong> dis<strong>per</strong>sión de <strong>la</strong> pob<strong>la</strong>ción, los40


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177I requisiti necessari al<strong>la</strong> qualificazione di cui all’art.2 comma 1sono obbligatoriPer le imprese che svolgono i <strong>la</strong>vori “inproprio”Per le imprese e i <strong>la</strong>voratori autonomi chesvolgono i <strong>la</strong>vori in appaltoPer questi vale anche ……


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 1 - Finalità ed ambito di applicazioneComma 3Le disposizioni di cui agli articoli 2, comma 2, e 3, commi 1 e 2,o<strong>per</strong>ano unicamente in caso di affidamento da parte del datore di<strong>la</strong>voro di <strong>la</strong>vori, servizi e forniture all'impresa appaltatrice o a<strong>la</strong>voratori autonomi all'interno del<strong>la</strong> propria azienda o di una singo<strong>la</strong>unita' produttiva del<strong>la</strong> stessa, nonche' nell'ambito dell'intero cicloproduttivo dell'azienda medesima, sempre che abbia <strong>la</strong> disponibilita'giuridica, a norma dell'articolo 26, comma 1, del decreto legis<strong>la</strong>tivo 9aprile 2008, n. 81, dei luoghi in cui si svolge l'appalto o <strong>la</strong> prestazionedi <strong>la</strong>voro autonomo.Unicamente <strong>per</strong> appalti


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 1 - Finalità ed ambito di applicazioneComma 4Restano altresì applicabili, limitatamente alle fattispeciedi cui al comma 3,(appalto) fino al<strong>la</strong> data di entrata invigore del<strong>la</strong> complessiva disciplina del sistema diqualificazione delle imprese.., e fermi restando i requisitigenerali di qualificazione e le procedure di <strong>sicurezza</strong> dicui agli articoli 2 e 3, i criteri di verifica del<strong>la</strong> idoneita'tecnico-professionale prescritti dall'articolo 26,comma 1, lettera a), del medesimo decreto legis<strong>la</strong>tivo.Unicamente <strong>per</strong> appalti


Art. 26, c. 1, lett. a) D.Lgs. n. 81/2008Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’o<strong>per</strong>a o di somministrazione1. Il datore di <strong>la</strong>voro, in caso di affidamento di <strong>la</strong>vori, servizi e forniture all’impresaappaltatrice o a <strong>la</strong>voratori autonomi all’interno del<strong>la</strong> propria azienda, o di una singo<strong>la</strong>unità produttiva del<strong>la</strong> stessa, nonché nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’aziendamedesima, sempre che abbia <strong>la</strong> disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolgel’appalto o <strong>la</strong> prestazione di <strong>la</strong>voro autonomo:a) verifica, con le modalità previste dal Decreto di cui all’articolo 6, comma 8, lettera g),l’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei <strong>la</strong>voratori autonomi inre<strong>la</strong>zione ai <strong>la</strong>vori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contrattod’o<strong>per</strong>a o di somministrazione. Fino al<strong>la</strong> data di entrata in vigore del Decreto di cui al<strong>per</strong>iodo che precede, <strong>la</strong> verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità:1) acquisizione del certificato di iscrizione al<strong>la</strong> camera di commercio, industria eartigianato;2) acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei <strong>la</strong>voratoriautonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensidell’articolo 47(N) del Testo Unico delle disposizioni legis<strong>la</strong>tive e rego<strong>la</strong>mentari inmateria di documentazione amministrativa, di cui al Decreto del Presidente del<strong>la</strong>Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445;


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 2 comma 2In re<strong>la</strong>zione alle attivita' <strong>la</strong>vorative in ambienti sospettidi inquinamento o <strong>confinati</strong> non e‘ e ammesso il ricorso asubappalti, se non autorizzati espressamente daldatore di <strong>la</strong>voro committente e certificati ai sensi delTitolo VIII, Capo I, del decreto legis<strong>la</strong>tivo 10 settembre2003, n. 276, e successive modificazioni e integrazioni.Le disposizioni del presente rego<strong>la</strong>mento si applicanoanche nei riguardi delle imprese o dei <strong>la</strong>voratoriautonomi ai quali le <strong>la</strong>vorazioni vengano subappaltate.Unicamente <strong>per</strong> appalti


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 3 Procedure di <strong>sicurezza</strong> nel settore degli ambienti sospetti diinquinamento o <strong>confinati</strong>Comma 1.Tutti i <strong>la</strong>voratori impiegati dal<strong>la</strong> impresa appaltatrice,compreso il datore di <strong>la</strong>voro ove impiegato nelle medesimeattivita', o i <strong>la</strong>voratori autonomi devono esserepuntualmente e dettagliatamente informati dal datore di<strong>la</strong>voro committente su:- caratteristiche dei luoghi- tutti i <strong>rischi</strong> esistenti negli ambienti, ivi compresi quelliderivanti dai precedenti utilizzi degli ambientidi <strong>la</strong>voro-sulle misure di prevenzione e emergenza adottate(DUVRI O PSC)(Almeno un giorno)


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 3 Procedure di <strong>sicurezza</strong> nel settore degli ambienti sospetti diinquinamento o <strong>confinati</strong>Comma 2.Il datore di <strong>la</strong>voro committente individua un proprioRappresentante (competente e che abbia comunquesvolto le attivita' di informazione, formazione eaddestramento di cui all'articolo 2, c.1,lettere c) ed f), chevigili in funzione di indirizzo e coordinamento delle attivita'svolte dai <strong>la</strong>voratori impiegati dal<strong>la</strong> impresa appaltatrice odai <strong>la</strong>voratori autonomi e limiti il <strong>rischi</strong>o da interferenzadi tali <strong>la</strong>vorazioni con quelle del <strong>per</strong>sonale impiegato daldatore di <strong>la</strong>voro


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 3 Procedure di <strong>sicurezza</strong> nel settore degli ambientisospetti di inquinamento o <strong>confinati</strong>Comma 3.Durante tutte le fasi delle <strong>la</strong>vorazioni in ambienti sospettidi inquinamento o <strong>confinati</strong> deve essere adottata edefficacemente attuata una procedura di <strong>la</strong>vorospecificamente diretta a eliminare o, oveimpossibile, ridurre al minimo i <strong>rischi</strong> propri delleattivita' in ambienti <strong>confinati</strong>, comprensiva del<strong>la</strong>eventuale fase di soccorso e di coordinamento conil sistema di emergenza del Servizio sanitarionazionale e dei Vigili del Fuoco.


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 3 Procedure di <strong>sicurezza</strong> nel settore degli ambientisospetti di inquinamento o <strong>confinati</strong>Comma 3.Tale procedura potra' corrispondere a una buonaprassi, qualora validata dal<strong>la</strong> Commissioneconsultiva <strong>per</strong>manente <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>salute</strong> e <strong>sicurezza</strong> sul<strong>la</strong>voro ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera v),del decreto legis<strong>la</strong>tivo 9 aprile 2008, n. 81.


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Mercoledì 18 aprile 2012, all’interno del<strong>la</strong> CommissioneConsultiva Sicurezza, in riferimento al D.P.R. 177/2011 èstato approvato il documento re<strong>la</strong>tivo alle “BUONE PRASSINEGLI AMBIENTI CONFINATI” un primo importante passoin materia.MANUALE ILLUSTRATO PER LAVORI IN AMBIENTISOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI AI SENSIDELL’ART. 3 COMMA 3 DEL DPR 177/2011Pubblicazione realizzata dalSottogruppo <strong>Ambienti</strong> Confinati del Comitato 1 del<strong>la</strong> Commissione ConsultivaPermanente <strong>per</strong> <strong>la</strong> Salute e Sicurezza sul Lavoro


D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177Art. 3 Procedure di <strong>sicurezza</strong> nel settore degli ambientisospetti di inquinamento o <strong>confinati</strong>Comma 4Il mancato rispetto delle previsioni di cui alpresente rego<strong>la</strong>mento determina il venir menodel<strong>la</strong> qualificazione necessaria <strong>per</strong> o<strong>per</strong>are,direttamente o indirettamente, nel settoredegli ambienti sospetti di inquinamento o<strong>confinati</strong>.


Questioni a<strong>per</strong>te1) Formazione/addestramento … - <strong>per</strong> una piena applicazioneanche ai fini dell’attività di vigi<strong>la</strong>nza, saranno necessarie ulterioreprecisazioni “come l’emanazione di un accordo Stato – Regioni sul<strong>la</strong>specifica attività di formazione.”?2) Sanzioni il comma 4 prevede <strong>la</strong> “sanzione interdittiva “ chi <strong>la</strong> applica ?Eventuali altre mancanze previste dal 177 ma non dall’ 81/08 tipo <strong>la</strong>formazione del rappresentante del committente con es<strong>per</strong>ienza triennale?Le altre vio<strong>la</strong>zioni con articoli 81/08 tipo l’incauto affidamento a dittasenza requisiti il 26 ?Altre regioni hanno istituito dei gruppi regionali <strong>per</strong>affrontare questi problemi o proporre istruzioni o<strong>per</strong>ative….

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