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QUANTO REALE E' IL POTERE DELLE OPZIONI REALI? Le ...

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6. ConclusioniIl presente lavoro aveva un duplice obiettivo:1. illustrare le potenzialità del ROA come strumento di valutazionealternativo o complementare al NPV, in quanto in grado di catturare ilvalore attribuibile all’incertezza e ad una gestione flessibile di progetti eaziende2. determinare, con particolare riferimento al caso delle imprese Tmt,quale sia ad oggi il potere reale di questa affascinante tecnica divalutazione.Se una risposta alla prima domanda, si ritrovava già nelle prime pagine diquesto lavoro, alcune puntualizzazioni sul secondo punto sono ancoranecessarie per giungere ad una qualche, per quanto personale, conclusione.E’ indubbio che in particolare nel settore Tmt, e ancor più nella fase di startup e di IPO, il ROA ha la capacità di catturare elementi di valore chesfuggono totalmente ai criteri tradizionali. E’ altrettanto ovvio che l’approcciopiù preciso in questo senso è quello che noi abbiamo definito approccio 2) delquale però abbiamo sottolineato le difficoltà implementative. E’ proprio lafondamentale caratteristica di tale approccio di disarticolare il valoredell’azienda in varie opzioni, per lo più composte, che presenta i maggiorielementi di criticità. Infatti, oltre alle difficoltà di pricing delle opzionicomposte, molte delle opzioni in gioco hanno un carattere non esclusivo. Ciòa rigore imporrebbe di calare l’analisi nell’ambito della particolare forma dimercato appropriata per il caso in esame, che sovente risulta esser diversada quella perfettamente competitiva. In questo senso un possibile filone disviluppo consiste nell’integrazione del ROA con la teoria dei giochi (cfr. ad esMartzoukos S.H., E. Zacharias, 2001). L’approccio 1) appare una filosofiaapplicativa del ROA che, anche se meno articolata, è più viabile e comunquerappresenta un compromesso accettabile quantomeno in fasi successive aquella di start up.Alla luce di questa breve sintesi, siamo in grado di dire quanto reale è ilpotere delle opzioni reali? Per rispondere è necessario definire cosa siintende per potere reale? Se per potere reale si intende la capacità di mettereun numero limitato di specialisti del settore in condizioni di effettuarevalutazioni forward looking, allora la risposta è sì. Se invece, per potere realedi uno strumento intendiamo la capacità di quest’ultimo di assumere il ruolo distandard nelle pratiche di valutazione, allora la risposta è no.<strong>Le</strong> ragioni della scarsa diffusione del ROA per la valutazione degliinvestimenti sono state analizzate in profondità da Lander e Pinches (1998) iquali, in sintesi, individuano tre principali fattori di ostacoloall’implementazione e alla diffusione pratica del ROA: i) la scarsacomprensione di tali modelli da parte dei manager e practitioner e ciò a causadelle caratteristiche di complessità matematica dei medesimi; ii) la richiesta,nella modelizzazione, di ipotesi che sono spesso violate nella pratica; iii) lanecessità di ulteriori ipotesi richieste dalla trattabilità matematica di talimodelli.Se i tre suddetti elementi hanno sicuramente rappresentato un ostacolo alladiffusione del ROA a livello di capital budgeting, crediamo che il primo fattore17

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