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La principessa Natalia Guicciardini-Strozzi è l'ultima discendente ...

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DI ROBERTO IOVINO[INCONTRI]<strong>Natalia</strong>NIPOTINA DELLAIl sorriso <strong>è</strong> più simpatico, spontaneo, naturale.Ma forse, suggestionati dalle piùrecenti rivelazioni, ci sembra di scorgerenella conformazione delle labbra e, più in generale,nel viso, dai tratti nobili, una certa somiglianza.<strong>Natalia</strong> <strong>Strozzi</strong>, <strong>principessa</strong> trentenne,appartenente al nobile casato <strong>Guicciardini</strong>-<strong>Strozzi</strong>,<strong>è</strong> indicata, insieme con la sorellaventicinquenne Irina, come l’ultima <strong>discendente</strong>di Lisa Ghirardini, la Giocondadi Leonardo da Vinci.«È bene», spiega <strong>Natalia</strong> <strong>Strozzi</strong>, «chiariresubito che gli storici non dicono che siamo leuniche discendenti. Dicono solo che lo siamo.Per la precisione, siamo la quindicesimagenerazione per linea femminile. Lisa Ghirardiniebbe cinque figli, noi discendiamoda uno di loro che sposò una Mozzi delGarbo, famiglia da cui proviene la nostranonna paterna. Nel volto della nonna sipuò notare una certa somiglianza».<strong>La</strong> scoperta <strong>è</strong> recente, anche se i documentisono antichi: «In effetti, per noi della famiglianon <strong>è</strong> stata una sorpresa. Le prove sononel nostro archivio. Lo storico Vasari scrisseche nell’archivio Mozzi c’era un quadro diLeonardo, un dipinto di Lisa, andatoperduto. Recentemente, lostorico Domenico Savini ha studiatola nostra discendenza e ha resonota questa notizia. Aggiungoche le polemiche intorno alla figuradella Gioconda sono iniziatenel 1911, dopo il furto al Louvre.Prima, l’attribuzione non era statamessa in dubbio e del resto il Vasarine aveva scritto già all’epoca».Gioconda<strong>La</strong> <strong>principessa</strong> <strong>Natalia</strong> <strong>Strozzi</strong>,con un vestito d’epocarinascimentale, sorridealla sua celeberrima antenataCLUB3<strong>La</strong> <strong>principessa</strong> <strong>Natalia</strong> <strong>Guicciardini</strong>-<strong>Strozzi</strong> <strong>è</strong>l’ultima <strong>discendente</strong> della Monna Lisa di LeonardoChe effetto le fa essere la <strong>discendente</strong>della Gioconda?«Lisa <strong>è</strong> certamente la donna più famosa delmondo. È una bella eredità. Un personaggioin più che si aggiunge ai tanti nomi illustri dellanostra famiglia: ricordo il <strong>Guicciardini</strong>,Winston Churchill e, infine, San Stanislao Kostka,antenato per parte della nonna maternache era di nobile famiglia polacca. San Stanislaoera venerato da Giovanni Paolo II».Lei ha pubblicato un libro, Facile da ricordare- album di ricordi di una giovane artista,autobiografico. In genere le memoriesi scrivono in età matura. Cosa l’ha18 19DICEMBRE 2007 DICEMBRE 2007CLUB3


[INCONTRI]“Per anni ho danzatoe ho avuto ilpiacere di lavorarecon Nureiev.Un’esperienzaimportante perla mia vita”<strong>Natalia</strong>Nobiltà, oggi, <strong>è</strong> coscienzadei propri antenati chehanno scritto la storiaspinta a questa avventura?«È stata una necessità personale,a chiusura della mia carrieradi ballerina. Ho danzato per anni,ho avuto il piacere di lavorareanche con Nureiev. È stato importante per lamia vita e quando ho deciso di ritirarmi mi <strong>è</strong>sembrato bello scriverne qualcosa perché rimanessetraccia di una mia grande passione».Nel libro, corredato da una ricca collezionedi fotografie, i ricordi della <strong>principessa</strong> <strong>Strozzi</strong>coinvolgono nomi importanti del nostrotempo, dall’ex primo ministro inglese TonyBlair (ospite abituale della loro casa toscana inestate) ad Alberto Sordi, da Rudolf Nureiev aMaurice Bejart, da Veronique e Gregory Pecka Giancarlo Menotti. Un certo spazio <strong>è</strong> doverosamentededicato alla casa di famiglia aCusona: «È lì che curiamo la nostra produzionedi vini. Nel 1994 abbiamo festeggiato i milleanni della tenuta. All’inizio avevamo solo lavernaccia, citata da Dante nel Purgatorio e daBoccaccio nel Decameron. Anche Michelangeloil Giovane, nel 1643, l’ha celebrata neisuoi versi: «E nella nobil terra alta e turrita/del bel San Gimignan facemmo gita./ Ed hapiù torri altissime da terra/ e un campanilch’<strong>è</strong> forse cento braccia,/ ma i terrazzani altruifan sempre guerra/ con una traditorialor Vernaccia,/ che danno a bere a chiunquevi giunge,/ che bacia, lecca, morde, picca epunge». Oggi alla vernaccia abbiamo aggiuntoaltri vini, lavoriamo su 23 etichette».Si occupa direttamente di vini?«Sono anche sommelier, ma in realtà bevomolto poco. Seguo, quando ho tempo, irapporti con il mercatoestero, ma il mio la-<strong>Strozzi</strong> colsuo libro, “Facile daricordare”, e nellacantina dei suoi vinivoro principale <strong>è</strong>quello dell’attrice.Chiuso con le scarpettea punta, mi dedicoalla prosa che era una passione coltivatagià da piccola. Ho fatto alcuni film: ricordouna pellicola girata in Sicilia su Santa Rosalianel 2003. Ho appena terminato le recite diMandragola. <strong>La</strong>voro spesso all’estero grazieal fatto che parlo cinque lingue. A breve faròun cortometraggio a Ischia sul problema delriscaldamento della Terra».Cosa vuol dire essere una nobile oggi?«Significa essere coscienti del fatto che ipropri antenati hanno contribuito a scriverela storia. Niente di più. È una responsabilità,ma non comporta differenza nei rapporti sociali.In famiglia mi hanno insegnato due regole:rispetto per gli altri e umiltà». 20DICEMBRE 2007CLUB3

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