Giros Notizie n. 28 - GIROS - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle ...

Giros Notizie n. 28 - GIROS - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle ... Giros Notizie n. 28 - GIROS - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle ...

<strong>GIROS</strong> NOTIZIENotiziario <strong>per</strong> i sociAnno 1997- N o 7Redazione, impaginazione estampa a cura di:Mauro BiagioliPaolo GrünangerGiuliano PacificoMarcello PierucciniStefano FarusiGrafica co<strong>per</strong>tina:Patrizia CiniG.I.R.O.S.<strong>Gruppo</strong> <strong>Italiano</strong> <strong>Ricerca</strong> Orchidee Spontaneehttp://astr17pi.difi.unipi.it/Orchids/<strong>Giros</strong>.htmlSede legale:Via Testi, 7 - 48018 FAENZA (RA)Tel.0546/30833 (Paolo Liverani)Segreteria:Via Rosi, 21 - 55100 LUCCA (LU)Tel.0583/492169 (Marcello Pieruccini)Quota sociale 1995: L.30.000da versare sul c.c.p. n. 13552559 intestato a:<strong>Gruppo</strong> Micologico M. Danesi A.M.B.55029 - Ponte a Moriano - (LU)NOTA DELLA REDAZIO-NE:Ringraziamo i soci che hanno contribuitoal<strong>la</strong> realizzazione di questonumero di “<strong>GIROS</strong><strong>Notizie</strong>”.Rinnoviamo l’invito a col<strong>la</strong>borarareal<strong>la</strong> stesura dei notiziari inviando al<strong>la</strong>redazione articoli e suggerimenti.Cariche sociali <strong>per</strong> il triennio 1997/1999:Consiglio Direttivo:Paolo Liverani (Presidente)Bruno Barsel<strong>la</strong> (Vicepresidente)Marcello Pieruccini (Segretario)Stivi Betti (Tesoriere)M. Elisabetta Aloisi Masel<strong>la</strong>Mauro BiagioliRomano ZacchiniSindaci Revisori:C<strong>la</strong>udio MerliniRo<strong>la</strong>ndo RomoliniFulvio Fiesoli


<strong>GIROS</strong> <strong>Notizie</strong>1997 - n. 7SommarioIl G.I.R.O.S. a Creta, di Giovanni Spagnoli e LeonardoDami<strong>la</strong>noEscursioni al Sil<strong>la</strong>ro e al Bardello (Emilia Romagna),di Franco CandiUna veloce escursione in Slovenia, di Paolo Liverani<strong>Notizie</strong> in breve1171819


Il <strong>GIROS</strong> a Creta (23 marzo/7 aprile 1997)di Giovanni Spagnoli e Leonardo Dami<strong>la</strong>noNota del<strong>la</strong> redazione:Abbiamo pensato di dedicare ampio spazio all’escursione del<strong>GIROS</strong> a Creta, iso<strong>la</strong> che rappresenta una meta ambita <strong>per</strong> ogniappassionato di orchidee. Abbiamo creduto opportuno riunire in unaso<strong>la</strong> le due memorie che ci sono <strong>per</strong>venute, <strong>per</strong> evitare inutili appe -santimenti e ripetizioni. Ci siamo <strong>per</strong>ò sforzati di rispettare l’imposta -zione data da Spagnoli, con <strong>la</strong> narrazione del<strong>la</strong> cronaca quotidianaanche più propriamente “turistica” (con re<strong>la</strong>tivi cenni geografici, sto -rici, archeologici). Nel contempo abbiamo <strong>la</strong>sciato tutte le notazioni diDami<strong>la</strong>no re<strong>la</strong>tive alle singole località, con varie osservazioni natura -listiche e note sui tipi di vegetazione e di suolo, scarne ma utilissime<strong>per</strong> capire l’ecologia delle singole specie e <strong>per</strong> orientare i futuri visi -tatori. Le parti “narrative” sono quindi di Giovanni Spagnoli, cheovviamente scrive in prima <strong>per</strong>sona ; ad esse si alternano, giorno <strong>per</strong>giorno, le sintetiche note di Leonardo Dami<strong>la</strong>no. Oltre agli Autori, rin -graziamo gli altri soci partecipanti all’escursione che ci hanno man -dato ottimo e cospicuo materiale fotografico a corredo illustrativo.ACE – Aceras anthropophorumAES – Ophrys aescu<strong>la</strong>piiANT – Orchis anatolicaARG – Ophrys argolicaBAR – Barlia robertianaBAS – Ophrys basilissaBOM – Ophrys bombyljfloraBOR – Orchis boryiCOL – Orchis collinaCRE – Ophrys creticaCRT – Ophrys cretensisEPI – Ophrys episcopalisFLE – Ophrys fleischmanniiSigle utilizzate <strong>per</strong> Ie specie trovate:FUS – Ophrys fuscaGOR – Ophrys gortyniaHEL – Ophrys heldreichiiHER – Ophiys heraeHOL – Ophrys holosericaIRI – Ophrys iricolorITA – Ophrys italicaKAR – Ophrys karpathensisLAC – Ophrys <strong>la</strong>cteaLAX – Ophrys <strong>la</strong>xifloraLUT – Ophyys luteaMAM – Ophrys mammosaOME – Ophrys omegaifera1


SIT – Ophrys sitiacaSPE – Ophrys speculumSPR – Ophrys spruneriTEN – Ophrys tenthredinjferaS.BER – Serapias bergoniiS.ION – Serapias ionicaS.LIN – Serapias linguaS.ORI – Serapias orientalisS.PAR – Serapias parvifloraPYR– Anacamptis pyramidalisSLM – Orchis simiaSTC – Orchis sitiacaPAP – Orchis papilionaceaPAU – Orchis paucifloraQUA – Orchis quadripunctataCreta è <strong>la</strong> quinta iso<strong>la</strong> del Mediterraneo in ordine di grandezza(8261 km 2 ), dopo Sicilia, Sardegna, Corsica e Cipro. Di forma allungatada ovest a est (260 km di lunghezza <strong>per</strong> 12-60 km di <strong>la</strong>rgbezza),sorge a circa 100 km dal Peloponneso, 200 dalle coste anatoliche e 300dal Nordafrica. E’ un’iso<strong>la</strong> con notevoli massicci montuosi: i principalisono i Monti Bianchi (Levka Ori, m 2452) ad ovest, l’Ida (Psiloritis,m 2456) al centro e i Monti Dikti (m 2148) ad est. L’idea di effettuareun’escursione orchidologica nell’iso<strong>la</strong> risale ad antica data: ricordo diaverne par<strong>la</strong>to col nostro Presidente Liverani molti anni prima del<strong>la</strong>costituzione del <strong>GIROS</strong>. E finalmente <strong>la</strong> possibilità di “fare i cretini”– come noi scherzosamente chiamavamo una spedizione sull’iso<strong>la</strong> diMinosse – ha avuto <strong>la</strong> sua realizzazione nel<strong>la</strong> decorsa primavera 1997.Quel<strong>la</strong> che segue vuol essere <strong>la</strong> cronaca del<strong>la</strong> spedizione, accettabilmentefedele, <strong>per</strong> quanto compatibile con le inevitabili <strong>la</strong>cune del<strong>la</strong>memoria, dovute aI tempo trascorso e alle diverse es<strong>per</strong>ienze <strong>per</strong>sonalidei singoli componenti del gruppo.23-24 marzoCi siamo imbarcati da Ancona alle 18,40 de1 23 marzo, a mezzo diconfortevole e veloce nave di linea del<strong>la</strong> compagnia greca “Su<strong>per</strong>fastFerries”. Presenti, oltre al sottoscritto: Paolo Liverani e <strong>la</strong> gentilesignora Yvonne, Leonardo Dami<strong>la</strong>no e Romano Zacchini con dueamici di Bologna, Armando Girotti e Simonetta Ban, quest’ultima aconoscenza del<strong>la</strong> lingua greca, e quindi preziosa interprete <strong>per</strong> tutto ilviaggio. Siamo arrivati a Patrasso, dopo una traversata rego<strong>la</strong>re, versole 17,30 del 24 marzo. Siamo partiti subito <strong>per</strong> avvicinarsi al Pireo,2


distante circa 200 km, da dove il giorno dopo avremmo preso il traghetto<strong>per</strong> Creta. A Corinto, dove abbiamo effettuato ii primo <strong>per</strong>nottamento,abbiamo conosciuto <strong>la</strong> cucina ellenica in un locale affacciatosul golfo. Molto apprezzato, specialmente da Leonardo, il “tsatsiki”,una crema di yogurt, aglio e cetriolo, che avremmo trovato costantementein tavo<strong>la</strong> a complemento di ogni pasto. E poi, dopo <strong>la</strong> cena, iltradizionale “rachì”, una grappa che non figura sui menu – <strong>per</strong>ché <strong>la</strong>sua fabbricazione è proibita – ma che tutti distil<strong>la</strong>no, possiedono,gustano ed offrono.25 marzoLa mattina seguente abbiamo preso i primi contatti con <strong>la</strong> naturacircostante, avendo tempo<strong>per</strong> l’imbarco. Gli spostamentiavvenivano con treauto al seguito: quel<strong>la</strong> diLeo-nardo, a cui facevocompagnia io, quel<strong>la</strong> diPaolo con Yvonne, e <strong>la</strong>terza dei tre bolognesi. Laprima ricerca è stata velocee assai proficua: spostaticisull’istmo di Corinto,anche <strong>per</strong> godere del<strong>la</strong>vista dell’ardito Canale,scendemmo su un vastoterreno incolto lungo il <strong>la</strong>tosud-est. Qui trovammo unodei più estesi popo<strong>la</strong>mentidi O.speculum mai visti inprecedenza, Sar- d e g n acompresa: le piante sicaratterizzavano <strong>per</strong> il<strong>la</strong>bello di un bel celestebluastro scuro, che poteva3Il Presidente al <strong>la</strong>vorofoto di Ro<strong>la</strong>ndo Romolini


eggere il confronto con quello dei rarissimi esemp<strong>la</strong>ri a noi notidell’Argentario. Corinto, nei pressi del canale: Arenaria, Thyme<strong>la</strong>eatartonraira, Ruco<strong>la</strong> sativa, Sarcopterium spinosum, SPE (1 doppio<strong>la</strong>b., 1 senza <strong>la</strong>b.), IRI, PAP. Nel<strong>la</strong> stessa mattina sul<strong>la</strong> strada <strong>per</strong>Epidauro abbiamo trovato numerose piante di Fritil<strong>la</strong>ria graeca, confiori molto più piccoli di quelli di altre specie note, e con tepali <strong>per</strong> lopiù ornati al centro da una fascia longitudinale gial<strong>la</strong> su fondo brunoporpora. Strada CorintoEpidauro, km 18-19. Quercia spinosa, olivastro,fillirea, Euphorbia spinosa, Fritil<strong>la</strong>ria graeca, Muscari sp,Leopoldia a fiori azzurri. SPE, LUT, QUA, AES.Ne pomeriggio ci siamo spostati verso Atene, e in serata ci siamoimbarcati al Pireo su un piroscafo delle “Minoan Lines”” verso Creta.26 marzoLa mattina dopo siamo sbarcati ad lraklion, porto principale diCreta, e dopo qualche difficoltà a trovare <strong>la</strong> giusta direzione, abbiamopreso<strong>la</strong> strada di Cnosso. Qui non ho resistito al fascino esercitato dairesti dell’antica città minoica, che ho visitato insieme ad alcuni volonterosiin un tempo piuttosto breve, ma sufficiente <strong>per</strong> farsi un’ideadegli scavi e soprattutto dei “pesanti” restauri effettuati dall’archeologoinglese Arthur Evans. Knossos, area archeologica. Mandorli nani infiore, diversi pavoni semiliberi che vo<strong>la</strong>no sui pini.Ripresa <strong>la</strong> strada <strong>per</strong> Iraklion, ci siamo diretti a sud-ovest versoAgia Varvara (S. Barbara). Tra questa località e Avgeniki abbiamofatto <strong>la</strong> prima sosta orchidologica nell’iso<strong>la</strong>,trovando un ricco insediamentosul <strong>la</strong>to destro del<strong>la</strong> strada: tra le orchidee più belle e caratteristichericordo Ophrys cretica, dal <strong>la</strong>bello vellutato color vio<strong>la</strong> scuro,quasi nerastro, con ornamentazioni bianche e vio<strong>la</strong>cee più o meno e<strong>la</strong>borate(come nel<strong>la</strong> ssp. karpathensis) che interessano anche <strong>la</strong> cavitàstigmatica e sembrano a volte riprodurre espressioni quasi umane, digrande suggestione. Un’altra specie tipica presente è Ophrys spruneri,dai lobi <strong>la</strong>terali del <strong>la</strong>bello piegati obliquamente in basso; tra le altrespecie ricordiamo Ophrys mammosa e cretensis (l’omologo iso<strong>la</strong>no diO.sphegodes), un ibrido fra queste ultime, e Orchis collina (molto4


Ophrys creticafoto di Leonardo Dami<strong>la</strong>noabbondante in tutta l’iso<strong>la</strong>). Agia Varvara,margine uliveto pochi km prima del paese.2 poiane (Buteo buteo) in volo p<strong>la</strong>nato.Arenaria. Phlomis fruticosa, ginestra spinosa,elicriso, S a rcopterium spinosum,Anemone heldreichii, Anemone coronaria.COL, 1TA. PAP, LAC, BOM, MAM ,CRE,KAR, FUS, IRI, LUT minor, SPR, CRT?.Giunti ad Agii Deka (I Dieci Santi), chesarebbe stata <strong>la</strong> nostra base o<strong>per</strong>ativa fino al31 marzo, ci siamo sistemati in alcune stanzein affitto annesse al<strong>la</strong> trattoria del simpaticoDimitrios, che spiccicava qualche paro<strong>la</strong> d’italiano (d’altra partenon abbiamo mai avuto problemi con <strong>la</strong> lingua,grazie al<strong>la</strong> nostra Simonetta). Quindi asud del paese abbiamo incontrato un’altratipica Ophrys cretese: O.heldreichii, moltosimile a O.scolopax ma con gibbosità <strong>la</strong>bel<strong>la</strong>ria forma di lunghe corna incurvate versol’esterno. Agii Deka: diverse rondini involo. P<strong>la</strong>tanos, valle del Geropotamos.Calcare. Pero a foglie di mandorlo, elicrisoprofumato, S a rcopterium spinosum,Urginea, Oxalis pes-caprae, Salvia vio<strong>la</strong>,Iris sisyrinchium, G<strong>la</strong>diolus italicus. BAR,COL, ITA, KAR, TEN, LUT, LUT minor, BOM, HEL, SIT?, S.PAR?,S.BER. Gortys-Gortina, zona archeologica. Echium angustifolium afiori rossi, Cerinthe major a fiori tutti gialli, Urginea, nessuna orchidea.27 marzoLa mattina, risalendo verso Agia Varvara, poco prima del paeseabbiamo fatto una sosta proficua (<strong>per</strong> <strong>la</strong> quantità di orchidee) in localitàPanassos. Panassos, zona campo sportivo abbandonato. Arenaria,foglie fossili, chiocciole allungate. Sarcopterium spinosum, Anemone5Ophrys heldreichiifoto di Ro<strong>la</strong>ndo Romolini


c o ronaria, Calycotome villosa, Cistus incanus ssp. c re t i c u s ,Thyme<strong>la</strong>ea hirsuta, elicriso profumato, Oxalis pes-caprae,Hermodactylus tuberosus. LAC, COL, PAU, ITA, PAP, KAR, IRI,FUS piccole (a volte con bordo giallo), OME, MAM, HEL, SPR,BOM, LUT, TEN, S.BER, CRT (3 piante con fiori molto piccoli, <strong>la</strong>b.6-9×6-7 mm).Ci siamo poi diretti verso ovest a Kamares e oltre, traversando iversanti meridionali del massiccio dell’Ida, dalle cui vette innevatesoffiava un pulviscolo gelido. Abbiamo raggiunto Ardaktos, nel<strong>la</strong>regione a sud di Rethimno, dove abbiamo trovato un prato intero diBarlia robertiana (con diversi esemp<strong>la</strong>ri albini) con molti Anemonecoronaria vio<strong>la</strong>cei, celesti e rosso sangue (questi ultimi bellissimi).Kamares, uliveto semiabbandonato presso una go<strong>la</strong>. Calcare marnoso.Euphorbia characias, Asphodeline lutea, lupino selvatico blu. BAR,QUA, LAC, COL, TEN, LUT, CRT, KAR. Ardaktos. calcare marnoso.Sarcopterium spinosum, Iris sisyrinchium, Anemone coronaria.BAR,, COL (1 albina), PAP, LAC, BOM, KAR, TEN, HEL, S.BER.Tornati a Kamares abbiamo preso versosud in direzione di Grigoria, dove, 500 mprima del paese, sul <strong>la</strong>to sinistro del<strong>la</strong> strada,abbiamo trovato una ricca ma circoscrittapopo<strong>la</strong>zione di orchidee in stato displendida fioritura e vitalità. Siamo quinditornati al<strong>la</strong> base riattraversando <strong>la</strong> piana delGemopotamos, non prima di aver fatto unacapatina al mare, sul<strong>la</strong> spiaggia di Mata<strong>la</strong>,centro balneare sul<strong>la</strong> costa orientale del<strong>la</strong>baia di Mesarà. Grigoria. Uliveti e querciaspinosa (Q.coccifera). Scisti. 2 ballerinebianche (Motacil<strong>la</strong> alba) lungo <strong>la</strong> strada sterrata. Phlomis fruticosa,Anemone coronaria vio<strong>la</strong> e rosso papavero, Anemone heldreichii, lupinoselvatico azzurro chiaro. BAR, QUA, COL, ITA, SPR, HEL, TEN,LUT, OME, KAR, S.BER. Mata<strong>la</strong>. Sabbia di arenaria. Adonis aestiva -lis, Ononis natrix, Echium angustifolium, Salvia vio<strong>la</strong>.La sera Armando è andato all’aeroporto di lraklio a ricevereRo<strong>la</strong>ndo Romolini con <strong>la</strong> gentile signora Teresa e <strong>la</strong> figlia Irene, giun-6Ophrys sprunerifoto di Paolo Liverani


ti in volo da Firenze e da quel momento aggregati al<strong>la</strong> spedizione.<strong>28</strong> marzoIl <strong>28</strong> marzo era in programma un’escursione nei dintomi di Festo,ed io, come al solito, ho approfittato dell’occasione <strong>per</strong> visitare i ruderidi quell’antica città; abbiamo inoltre constatato <strong>la</strong> presenza di dueottime località di ricerca di orchidee, <strong>la</strong> prima sul versante nord del<strong>la</strong>zona archeologica, l’altra su un colle a nord-ovest del<strong>la</strong> stessa. In partico<strong>la</strong>retra gli esemp<strong>la</strong>ri notevoli ricordo una sottospecie di O. fusca(cinereophy<strong>la</strong>, molto simile al<strong>la</strong> siciliana O.pallida) e O.gortynia, unaO.sphegodes priva quasi di gibbe <strong>la</strong>terali e con ornamentazione formatada due linee longitudinali parallele e spesso disunite. Nei dintornidi Festo, altra località molto interessante è Agia Triada, dove tra l’altroabbiamo rinvenuto una Orchis simia con due infiorescenze gemel<strong>la</strong>riunite. Festos 1, uliveti del versante nord, sotto l’area archeologica.Phlomis fruticosa, Anemone coronaria vio<strong>la</strong> e lil<strong>la</strong>, papaveri,A r i s a rum vulgare, Scrophu<strong>la</strong>ria lucida, Echium angustifolium,Thyme<strong>la</strong>ea hirsuta, Pallenis spinosa. BAR, COL, ITA (1 con fogliemacu<strong>la</strong>te), SIM, LAX, FUS (cinereophy<strong>la</strong>?<strong>la</strong>b. ricurvo 10×5 - 6 mm), LUT, BOM,KAR, MAM ?, PYR, S.BER. Festos 2, collinacalcarea marnosa argillosa al di sopradell’area archeologica. Ranunculus asiati -cus, Iris sisyrinchium, Anemone coronania,Tragopogon porrifolius, G<strong>la</strong>diolus, Anagynisfoetida. BAR, PYR, COL, PAP, ITA,SIM, LUT, BOM, CRE, KAR, OME, IRI(alcune a fiori piccoli), MAM, GOR,FUS×LUT?. Agia Triada, calcare marnosoargilloso.1 saltimpalo (Saxico<strong>la</strong> torquata)maschio, alcune allodole nei campi, diversigheppi (Falco tinninculus) sorvo<strong>la</strong>no i campi facendo spesso lo “spiritosanto”, imitati da una poiana. Sarcopterium spinosum, Iris sisyrin -chium, Ranunculus asiaticus, Psoralea bituminosa, G<strong>la</strong>diolus italicus,Anchusa azurea, Phlomis fruticosa, Mandragora autumnalis. COL,7Serapias ionicafoto di Romano Zacchini


ITA, SIM (1 con doppia spiga), LUT, PAP, IRI, EPI, GOR, KAR,MAM, SPR, BOM, TEN, S.BER, S.ORI, S.ION.Verso sera siamo andati a Mata<strong>la</strong>, dove avevamo appuntamento con<strong>la</strong> Dott.ssa Chryssou<strong>la</strong> Alibertis, autrice con il marito di un’interessantemonografia <strong>sulle</strong> orchidee di Creta. Ci ha ricevuto in una sa<strong>la</strong> dell’albergoche li ospitava temporaneamente, essendo al<strong>la</strong> guida di unacomitiva di studio: l’incontro è stato affabile e fruttuoso, in quanto <strong>la</strong>Alibertis ci ha dato preziosi consigli <strong>per</strong> <strong>la</strong> ricerca di stazioni partico<strong>la</strong>rmenteinteressanti sull’iso<strong>la</strong>. Siamo tornati al<strong>la</strong> base dopo un’appetitosacena in un locale caratteristico di Mata<strong>la</strong>, a base di “souf<strong>la</strong>kì”(spiedini di carne di maiale) e “mousakà” (sformato di verdura concarne e patate) con l’immancabile “tsatsiki”, seguiti dal dolce “bak<strong>la</strong>vàs”(pasta sfoglia e miele liquefatto) e dal “rachì” finale.29 marzoCi siamo spostati ad ovest, nel<strong>la</strong> provincia di Rethimno. Dopo unasosta su una collinetta battuta da un impetuoso e gelido vento di nordest,a 10 km dal capoluogo in vista del<strong>la</strong> Costa settentrionale, siamotornati verso l’interno dell’iso<strong>la</strong>, a sud. Kria Visi, 10 km da Rethimno.Uliveto. Lupino selvatico blu. BAR, COL, PAP, CRE, LUT, S.BER.Dopo alcune soste lungo <strong>la</strong> strada, presso Agios Vasilios (SanBasilio) abbiamo trovato in un uliveto numerose Orchis boryi, somigliantia piccole O.morio con sepali vio<strong>la</strong>ceia nervature bruno-verdastre e s<strong>per</strong>onerivolto in basso, lungo quanto l’ovario.Poco distante una delle più spettaco<strong>la</strong>riorchidee di Creta: Ophrys episcopalis, diforma simile a O.holoserica, ma con fioripiù grandi e <strong>la</strong>bello rosso bruno a bordispesso ripiegati in avanti. Tra gli altri esemp<strong>la</strong>ripresenti, una Ophrys cretica con lobi<strong>la</strong>terali simili a quelli di O.spruneri. StradaSpili-Armeni, pochi km dopo il bivio <strong>per</strong>Agios Vasilios. Calcare duro aff i o r a n t e .Gariga bassa a ginestra spinosa gial<strong>la</strong>8Ophrys episcopalisfoto di Giovanni Spagnoli


(Genista acanthoc<strong>la</strong>da?) e S a rcopterium spinosum con P r a s i u mmajus, Iris cretensis (unguicu<strong>la</strong>ris), Dracunculus vulgaris. ACE, LAC(alcune i<strong>per</strong>cromiche: TRI?), PAP, ITA, LUT, HEL, TEN, FUS <strong>la</strong>b.grande con bordo giallo-rossastro (12×11 mm), FUS <strong>la</strong>b. piccolo ecurvo (8,5×55mm), 2 TEN×BOM. Agios Vasilios 1, <strong>per</strong>iferia dclpaese. Calcare duro affiorante. Phlomis fruticosa, Euphorbia chara -cias, Cistus salvifolius, Anagallis arvensis, Iris sisyrinchium, Iris cre -tensis, Ranunculus asiaticus, Anemone heldreichii, Anemone corona -ria vio<strong>la</strong>. BAR, PAP, CRT ,CRE, TEN, LUT, HOL. Agios Vasilios 2,circa 1 km prima del paese. Uliveto con 20-25 BOR inizio fioritura.Gariga soprastantc con calcare duro affiorante: ginestra spinosa gial<strong>la</strong>,Phlomis fruticosa, Sarcopterium spinosum. ITA, PAP, LAC, LUTminor, TEN, HOL?, HEL, EPI (<strong>la</strong>b. 18×16 mm), S.BER.Siamo quindi scesi verso sud-est, fermandoci a piu riprese nel<strong>la</strong>zona di Spili, molto ricca di orchidee; fra l’altro abbiamo trovato pocoprima del paese una O.fusca con 2 fiori “siamesi”, uniti con re<strong>la</strong>tivabrattea unica. Molte altre popo<strong>la</strong>zioni di orchidee erano presenti lungo<strong>la</strong> tortuosa strada cbe traversa <strong>la</strong> montagna a sud di Spili fino aKerames, in vista dcl mare. Spili, poco prima del’abitato. MAM, HEL,FUS, CRE, OME, QUA. Mixorama, sul<strong>la</strong> strada <strong>per</strong> Karines. Calcare.In alto boschi di quercia spinosa con Thymme<strong>la</strong>ea tartonraira ssp.argentea e Asphodeline lutea. Più in basso (m 700-800) uliveti bruciaticon Phlomis fruticosa, Sarcopterium spinosum, Cyc<strong>la</strong>men creticum,Iris cretensis, Scrophu<strong>la</strong>ria lucida. FUS medie e piccole, TEN, CRT,SPR, HEL. Strada <strong>per</strong> Kerames prima del passo di Kendas.Rocciaverde. Molte PAU, dopo il passo prima di Drimiskos. Rocciacalcarea. Gariga bassa con 2 specie di ginestra, Sarcopterium spino -sum, Trifolium uniflorum, Urginea maritima, asfodelo. BAR, PAP,LAC, ITA, COL, BOM, LUT, FUS piccole e grandi, IRI, HEL, TEN,CRE, CRT, S.BER. Kerames. Roccia scistosa. Sarcopterium spinosum,Psoralea bituminosa, Feru<strong>la</strong> communis, G<strong>la</strong>diolus italicus. BAR,COL, ITA, S.BER abbondantissima. Costa di Kerames, a livello delmare (5-10 m). Carrubo, olivastro, ginestra spinosa gial<strong>la</strong>, Sarcopteriumspinosum. PYR, PAP, BOM, HEL, S.PAR?9


30 marzoIl giorno di Pasqua è stato dedicato a un’escursione nelle bassemontagne che separano a sud <strong>la</strong> piana di Agii Deka dal<strong>la</strong> costa meridionale.Passando <strong>per</strong> Agios Kirillos (S.Cirillo), ci siamo poi fermatipresso Andiskari su una collina ricca di fossili del quaternario e moltoricca di orchidee: tra queste alcuni esemp<strong>la</strong>ridi Ophrys mammosa probabilmcnte eranoda ascriversi a O.pseudomammosa. Tornandoindietro e dirigendoci verso Miamou,su uno scosceso pendio a destra del<strong>la</strong> stradaabbiamo trovato – con sommo giubilo –Ophrys fleischmannii, inutilmente cercatain precedenza: si tratta di un’ofride cheassomiglia a O.omegajfera, ma presentauna taglia alquanto minore e un’abbondantepeluria di un delizioso color grigio topo,con riflessi bluastri. Nello stesso sito tral’altro erano presenti delle Serapias bergo -nii albine e una Ophrys lutea dal <strong>la</strong>bello insolitamentc grande. Plora,presso Andiskari. Calcare marnoso con fossili di echinodermi. Ulivetie gariga con timo arbustivo, Iris sisyninchium, Tragopogon porrifo -lius, Mandragora autumnalis. BAR, PYR, ACE, COL, ITA, PAP,LAC, S.BER, HEL, LUT, BOM, TEN, MAM, CRE, IRI, FUS grande,OME (diverse esili con 1-2 fiori grandi in zona ombrosa con muschio,h 15 cm, <strong>la</strong>b. 17×14 mm, spianato 23×31 mm). Strada Agios Kirillos -Miamou. Scisto marrone. S a rcopterium spinosum, Urg i n e a ,Mandragora autumnalis, Trifolium uniflorum. BAR, COL, ITA, LAC,PA P, S.BER, S.PAR albina, TEN, BOM, LUT (<strong>la</strong>b 11× 9m m ) ,LUTminor, HEL, CRE (anche var. rosea), OME, IRI, FLE. Timbaki.Lungo <strong>la</strong> strada 1 Dracunculus vulgaris fiorito (le foglie comincianoad appassire quando inizia <strong>la</strong> fioritura). Kami<strong>la</strong>ri. Uliveto abbandonato.Elicriso, timo arbustivo, Ranunculus asiaticus, Iris sisyrinchium.BAR, PYR, SIM, COL, ITA, LUT minor, BOM, CRE, IRI, S.BER,S.ORI.La sera abbiamo festeggiato <strong>la</strong> Pasqua con un’omerica spaghettata,10Ophrys fleischmanniifoto di Giovanni Spagnoli


artefice lo “chef” Romano, con invito esteso – ed accettato con entusiasmo– a Dimitrios e famiglia. Prima di levare il campo da AgiiDeka, approfittando di un pomeriggio piovoso, mi ero assicurato unavisita ai ruderi del<strong>la</strong> vicina Gortina, antica città dorica, divenuta dopo<strong>la</strong> conquista romana dell’iso<strong>la</strong> nel I sec. a.C. importante centro amministrativoe popo<strong>la</strong>re fino al IV sec. d.C. Su una parete dei resti del <strong>la</strong>tonord del suo teatro (odeion) è murata una lunghissima iscrizione (600righe) in dorico-cretese, risalente al V sec. a.C. e considerata il primocodice legis<strong>la</strong>tivo d’Europa. Successivamente, quando <strong>la</strong> religione cristianafu introdotta nell’iso<strong>la</strong> sotto l’im<strong>per</strong>atore Decio (250 d.C.) daTito, discepolo di S. Paolo, Gortina vanterà i primi martiri: i DieciSanti, che diedero il nome al nostro centro base (Agii Deka, appunto).Tuttora <strong>la</strong> religione praticata a Creta è quel<strong>la</strong> cristiana, di rito grecoortodosso.Ne sono testimonianza un’enorme quantità di chiese, disseminateovunque e che fanno spicco con le loro cupolette rotondeco<strong>per</strong>te di tegole rosse, che risaltano sul candore immaco<strong>la</strong>to delleintere costruzioni. Inoltre su tutte le strade dell’iso<strong>la</strong> si incontranorego<strong>la</strong>rmente miriadi di edicole votive: da quelle più semplici e povere,contenenti appena un’icona e qualche vaso di fiori in una picco<strong>la</strong>urna di ferro, a quelle più ricche ed e<strong>la</strong>borate, quasi vere e proprie chiesemurate in miniatura.31 marzoLa mattina abbiamo <strong>la</strong>sciato Agii Deka con rotta verso <strong>la</strong> parteorientale dell’iso<strong>la</strong>. Al valico del<strong>la</strong> strada fra Martha e Kato Vianos erapresente un’interessante stazione con, tra l’altro, Ophrys fleischmanniie vari esemp<strong>la</strong>ri di Orchis anatolica a fiori minuti, sepali patenti elungo s<strong>per</strong>one rivolto in alto. Abbiamo quindi fatto una breve sostalogistica ad Ano Vianos, dove si è cercato invano di risolvere il misterodi una fontanel<strong>la</strong> con un rubinetto che veniva fuori (non si sa come)dall’interno di un grosso p<strong>la</strong>tano. Ripresa <strong>la</strong> marcia verso est, siamoentrati nel<strong>la</strong> provincia di Lassithi, <strong>per</strong>correndo <strong>la</strong> strada costiera sulmar Libico tra Mirtos e Ierapetra: qui, tagliando verso nord nel puntopiù stretto dell’iso<strong>la</strong>, abbiamo in breve raggiunto Pahia Ammos, affacciatasul golfo di Mirabellou, nel mare di Creta: qui abbiamo preso11


alloggio in camere d’affitto gestite dal<strong>la</strong> Signora Maria Dialektaki. Lagiornata si è conclusa con un’escursione sul<strong>la</strong> litoranea verso AgiosNiko<strong>la</strong>os (S. Nico<strong>la</strong>); presso Kalo Horio abbiamo trovato – tra le altre– una Ophrys omegaifera senza l’“omega” biancastro, delle Ophrysiricolor a macchie azzurre partico<strong>la</strong>rmente bril<strong>la</strong>nti, una Ophrys fuscacon fiori a macchie biancastre. Strada Martha-Ano Vianos. Terrenosedimentario arenaceo-marnoso. Gariga con ginestre spinose(Calycotome e Genista ?), Daphne sericea, Cistus incanus ssp. creti -cus, Iris cretensis, diversi coleotteri meloidi neri e grandi, 1 raganel<strong>la</strong>(Hy<strong>la</strong> sp.). ACE, BAR, QUA (1 albina), ANT(×QUA?), COL, PAP,ITA, TEN, LUT, BOM, KAR, FLE, HEL, CRT, FUS. Costa tra Mirtose Ierapetra. Affioramenti di gesso. Gariga con molto Cistus parviflo -rus. Kalo Horio. Bosco di Pinus brutia, Quercus coccifera e Ceratoniasiliqua con lentisco, mirto e salvia. Nel sottobosco Fritil<strong>la</strong>ria graeca eCyc<strong>la</strong>men creticum. COL, IRI, CRT, HEL, OME esili con un solofiore, FUS piccole e ricurve.1 aprileLa mattina ci siamo diretti verso l’estremità orientate del golfo,nel<strong>la</strong> zona di Mohlos, dove tra <strong>la</strong> bassa vegetazione costiera abbiamonotato delle Ophrys iricolor a fiori giganteschi (<strong>la</strong>bello lungo fino a 2,6cm) e altre con forme teratologiche (alcuni fiori con sepali a colorazione<strong>la</strong>belloide, altri mancanti di una metà longitudinale del <strong>la</strong>bello).Sopra <strong>la</strong> litoranea attiravano l’attenzione grandi chiazze gialle diranuncoli. Tornati indietro, ci siamo poi inerpicati <strong>per</strong> una strada sterrataverso Monastiraki, da dove si sono dirette le nostre ricerche all’intorno.Mohlos: vicino al mare: arenaria rossastra con Malcolmiaflexuosa, Limonium sp. e Trifolium uniflorum. 10-30 m slm: BAR,COL, PYR, S.BER, MAM, IRI, LUT, CRE, BOM, TEN. 80-100 mslm: calcare con sedimenti scistosi. (ginestra spinosa gial<strong>la</strong>, timo arbustivo,elicriso, g<strong>la</strong>diolo, Euphorbia characias, Ranunculus asiaticus,Prasium majus, Cistus incanus ssp. creticus. BAR, COL, ANT (tuttepiccole, alcun con <strong>la</strong>b. parz. ripiegato: ×STC?, S.BER, CRE, HEL,LUT minor, BOM, IRI, EPI (<strong>la</strong>b. 17×15 mm, gibbe 5 mm, grosso apicolo).Monastiraki: strada bianca, 1 km dall’origine dal<strong>la</strong> litoranea.12


Margine uliveti con carrubi, timo arbustivo, Cistus incanus ssp. creti -cus. COL, ITA, PAP, LUT minor, FUS piccole, MAM, OME, CRE (1doppio <strong>la</strong>b.), KAR, BOM, S.BER, S.ORI, S.ION, CRE×FUS (=O.×barbarae, 3). Stretta go<strong>la</strong> al<strong>la</strong> base del monte Thriptis con antichimulini ad acqua in serie. Molti corvidi in volo (gracchi?), un gheppio.Carrubi, mirti, lentischi, salvia lil<strong>la</strong>, ruta, oleandro, asparago con fogliesparse lunghe e sottili, Euphorbia characias, Asphodeline lutea,Cyc<strong>la</strong>men creticum, Aristolochia cretica con fiori di 10-12 cm con duespecie di ditteri imprigionati al loro interno.2 aprileGiornata interamente dedicata al<strong>la</strong> visita del grande altopiano carsicodi Lassithi,che sorge a 800 m circa in mezzo ad una cerchia dimontagne tra le quali svetta it Dikti, co<strong>per</strong>to di neve. Abbiamo fattososta ad Agios Niko<strong>la</strong>os <strong>per</strong> rifornimenti e acquisti di souvenir; poi, daNeapolis abbiamo raggiunto Agios Georgios (S. Giorgio), al marginedel piano. L’altopiano di Lassithi in passato si caratterizzava <strong>per</strong> <strong>la</strong> presenzadi molte ruote a vento (fino a 10000), che azionavano i pozzi <strong>per</strong>l’irrigazione del fertile terreno su cui si coltiva ottima frutta e verdura:oggi le ruote sono rimaste ben pocbe, sostituite dai più pratici motoridiesel. A proposito, l’agricoltura è, insieme al turismo, una delle principatirisorse dell’economia di Creta, con vaste su<strong>per</strong>fici a coltura diolivi e viti; anche <strong>la</strong> pastorizia rimane diffusa, pur limitata all’allevamentodegli ovini. Sull’altopiano trovammo poche orchidee, mapotemmo ammirare bellissimi esemp<strong>la</strong>ni di Quercus coccifera, Iaquercia spinosa che forma anche boschi <strong>per</strong> ampi tratti ai bordi del pianoro.Tale Fagacea è abbondante in tutta l’iso<strong>la</strong>, e costituisce quasil’unica rappresentante spontanea del genere Quercus. Abbiamo visitato<strong>la</strong> grotta di Giove (Dikteon Andron), da sempre conosciuta comeluogo di nascita di Zeus: luogo assai umido, a dire il vero, nel quale <strong>per</strong>non buscarsi i reumatismi bisognava davvero essere Dei immortali!Lassithi. Diversi grandi rapaci alti nel cielo, probabilmente grifoni(testa poco sporgente, ali leggermente inclinate a V). Nel<strong>la</strong> zona del<strong>la</strong>grotta di Giove Daphne sericea, Iris creticus, una crucifera rosa picco<strong>la</strong>(Malcolmia ?), LUT, ANT.13


3 aprileLa comitiva si è divisa in due gruppi: i bolognesi con Leonardo e iRomolini si sono diretti fino a Vai, presso l’estrema punta nord-orientaledi Creta, mentre i coniugi Liverani ed io abbiamo ripreso versoovest <strong>la</strong> litoranea. Dopo una rapida visita alle rovine di Gournia, vicinoa Pahia Ammos, abbiamo preso <strong>la</strong> strada di Kalo Horio risalendofino al valico di Ka<strong>la</strong>mafka, da dove si gode una bellissima panoramicasu due mari, il Libico a sud e il Mar di Creta a nord. Ci siamo resisubito conto di esserci imbattuti in una delle più ricche e vaste coloniedi orchidee dell’isota. Ka<strong>la</strong>msfka, valico. Calcare. Pineta bruciata.Cistus parvjflorus, Hermodactylus tuberosus. BAR, PAP, COL, ITA,LAC, ANT (1 albina), STC (molto più robusta di ANT con fiori piùgrandi e <strong>la</strong>b. ripiegato), BOM, LUT, LUT minor, FUS picco<strong>la</strong> (bilunu<strong>la</strong>ta?),CRE, CRT, IRL, TEN, BAS fiori grandi, FLE, OME (eOME×FLE?), PYR, HEL, MAM, GOR, S.BER. Moni Toplou, pressoil monastero. Arenania con inclusioni sferiche. Elicriso, Cistus parvi -florus, Vio<strong>la</strong> scorpiuroides, PYR. Vai. Scisti grigi-rossastri. Garigabassa con rari carrubi e ginepri fenici. Ginestra spinosa gial<strong>la</strong>, Pistacialentiscus, Urginea maritima, Cistus parviflorus, Cistus incanus ssp.c reticus, Cistus salvifolius, Helianthemum sanguineum, Prasiummajus, Euphorbia spinosa, Teucrium brevifolium, Malcolmia chia(fiori rosa più piccoli di M.flexuosa, 7-8 mm, siliqua 4-5 cm), Irismonophyl<strong>la</strong> (fiori simlli a quelli di I.sisyrinchium ma molto più piccoli,una so<strong>la</strong> foglia), LUT. Palmizio di Phoenix theophrastii sul<strong>la</strong> rivadel mare.Nel pomeriggio, riuniti i due gruppi, abbiamo <strong>la</strong>sciato PahiaAmmos e in serata siamo giunti ad Iraklion, <strong>la</strong> nostra ultima base cretese.Ci siamo sistemati all’Hotel Evans, così chiamato dal nome dell’archeologoche aveva o<strong>per</strong>ato a Cnosso agli inizi del secolo.4 aprileDi buon’ora Leonardo ha accompagnato all’aeroporto i Romolini,che dovevano ripartire; più tardi abbiamo dedicato <strong>la</strong> mattinata al<strong>la</strong>14


visita del porto di Iraklion, e in partico<strong>la</strong>re all’arsenale e al<strong>la</strong> fortezza,imponenti vestigia del<strong>la</strong> dominazione veneziana, durata dal 1204 al1669, quando <strong>la</strong> città, che allora veniva chiamata Candia, dopo unassedio ventennale cadde in mano dei Turchi. Quindi abbiamo visitatoil Museo Archeologico, che contiene le più importanti collezioni dire<strong>per</strong>ti delle civiltà che nei millenni si sono avvicendate a Creta, dalneolitico (6500-<strong>28</strong>00 a.C.) alle epoche minoica (<strong>28</strong>00-1450 a.C.),micenea (1450-l000 a.C.) e romana (69 a.C.-395 d.C.). Iraklion, arsenaleveneziano. Ruderi delle mura co<strong>per</strong>ti da Hyoscyamus aureus(giallo vivo) e da Hyoscyamus albus (giallo crema pallido) fioriti.La sera a cena abbiamo gustato un piatto tipico, partico<strong>la</strong>rmenteappropriato a noi del GlROS: il “gyros” appunto, costituito da fette dimaiale arrostito rifi<strong>la</strong>te da un grande ammasso di carne fusiforme infi<strong>la</strong>tosu uno spiedo verticale, fatto ruotare e cuocere a riverbero da unafonte di calore <strong>la</strong>terale. Le fette vengono servite involte in una sorta difocaccia accartocciata, insieme a una massa di patate fritte in listelli.5 aprileUltimo giorno di <strong>per</strong>manenza sull’iso<strong>la</strong>, ho visitato con i coniugiLiverani il Museo Storico Etnologico, con interessanti re<strong>per</strong>ti delleepoche bizantina (395-824 e 961-1204), araba (824-961), veneziana(1204-1669) e turca (1669-1898). Vi è conservata anche un’ampiadocumentazione del<strong>la</strong> lotta <strong>per</strong> l’indipendenza dall’im<strong>per</strong>o ottomano,capeggiata da Elevterios Venizelos (1898-1908 ; dal 1912 Creta èentrata a far parte del<strong>la</strong> nazione greca). Non mancano infine documentidel <strong>per</strong>iodo di occupazione tedesca (1941-1945), testimoniato anchedai ruderi del<strong>la</strong> Chiesa di S.Pietro, distrutta dai bombardamenti del1941 e mai più ricostruita. Leonardo e i bolognesi invece hanno preferitodedicare l’ultimo giorno ad una lunga escursione nel<strong>la</strong> parte occidentaledell’iso<strong>la</strong>, nel<strong>la</strong> provincia di Hania (Canea), in vista delleMontagne Bianche (Lefka Ori), co<strong>per</strong>te di moltissima neve. Peniso<strong>la</strong>di Akrotiri, a nord-est di Hania. Grandi rondoni maggiori (Apus melba)dal ventre bianco in volo, nei campi molte cappel<strong>la</strong>cce (Galerida cri -stata). Tra l’aeroporto e il monastero di Agia Triada: corbezzolo, lentisco,elicriso, <strong>la</strong>vanda selvatica poco profumata, Cistus parviflorus15


(raro), Cistus incanus ssp. creticus, Cistus salvifolius, Dracunculusvulgaris, Hy<strong>per</strong>icum (fiori piccoli e terminali di 1 cm circa, fustorosso, foglie piccole e lucide), Tragopogon porrifolius, Leopoldiacomosa, Tulipa bakeri, BAR, COL, LUT, TEN, BOM, FUS picco<strong>la</strong>,FLE, EPI, HEL, S.LIN, S.BER. Tra Hania e Vrisses, sul<strong>la</strong> vecchia stradanazionale: Maheri: calcare duro, pascolo eccessivo. Sarcopteriumspinosum, Phlomis fruticosa, Euphorbia dendroides, HEL, EPI,S.BER. Agii Pantes: boschi di cipresso orizzontale, in parte bruciati.Ptilostemon chamaepeuce non fiorito <strong>sulle</strong> rocce calcaree, Vicia lil<strong>la</strong>con infiorescenza circo<strong>la</strong>re, PYR, CRT con 1 P. chlorantha.Alle 19 ci siamo imbarcati su una nave delle Minoan Lines, ma <strong>la</strong>partenza non è avvenuta prima delle 23 a causa dello stato agitato delmare, che non consentiva l’uscita dal porto in condizioni di sicurezza.La traversata è stata un po’ movimentata, ma senza eccessivi problemi:alle ore 10 del<strong>la</strong> mattina dopo siamo sbarcati al Pireo.6 aprileLa partenza da Patrasso era prevista <strong>per</strong> le 18,40, <strong>per</strong> cui abbiamodeciso di fare un’escursione nel Peloponneso, pur con qualche <strong>per</strong>plessità,non avendo notizie sui siti da visitare. Attraversato il canale diCorinto, nel<strong>la</strong> tarda mattinata siamo giunti a Micene. La tentazione divisitare i ruderi del<strong>la</strong> città degli Atridi èstata irresistibile <strong>per</strong> me e <strong>per</strong> Leonardo:varcata così <strong>la</strong> Porta dci Leoni, siamosaliti in cima all’acropoli, mentre glialtri si dedicavano al<strong>la</strong> ricerca di orchideesu una collinetta ai piedi del sitoarcheologico. Ridiscesi dall’acropoli, ilvolto raggiante con cui Paolo ci venivaincontro ci ha fatto intuire che qualcosadi entusiasmante era successo. Infattil’occhio infallibile del<strong>la</strong> signora Yvonneaveva ancora fatto centro, individuandoalcuni esemp<strong>la</strong>ri in piena fioritura del<strong>la</strong>splendida Ophrys argolica, che po<strong>la</strong>-16Ophrys argolicafoto di Giovanni Spagnoli


izzò <strong>la</strong> nostra attenzione e le nostre macchine fotografiche <strong>per</strong> oltreun’ora. La conclusione del viaggio non poteva essere migliore!Micene, zona archeologica. Calcare. Coppia di lucertole (il maschiocon go<strong>la</strong> azzurra, <strong>la</strong> femmina con strie nere longitudinali sul corpo).Phlomis fruticosa, timo arbustivo, asfodelo, Vicia vio<strong>la</strong>, Lamium bianco,Ornithogalum, ARG, SPE, LUT minor.Escursioni al Sil<strong>la</strong>ro e al Bardello(Emilia Romagna)di Franco CandiNei giorni precedenti l’Assemblea <strong>GIROS</strong> del 18 maggio 1997 aBologna, si sono svolte le previste escursioni dalle colline appenninichealle aree umide del Ravennate, delle quali si dà di seguito brevere<strong>la</strong>zione, con re<strong>la</strong>tivi ritrovamenti di orchidee (legenda: B = in boccio;IF = inizio fioritura; PF = piena fioritura ; FF = fine fioritura; SF= sfiorite).Valle del Sil<strong>la</strong>ro, 16/5/97. Sotto l’es<strong>per</strong>ta guida di Nico<strong>la</strong> Centurioneeravamo circa una trentina di partecipanti in una mattinata calda eumida, accompagnati dalle Guardie provinciali Andrea e Sergio, aiquali va il nostro sentito ringraziamento. Trovate: Orchis fragrans IF,Orchis purpurea SF, Listera ovata PF, Anacamptis pyramidalis PF,Serapias lingua PF, Cepha<strong>la</strong>nthera longifolia PF, Epipactis muelleriB, Ophrys apifera PF e var. aurita PF, Ophrys holoserica PF, Ophrysbertolonii PF, Ophrys insectifera FF, Gymnadenia conopsea B, Ophrysholoserica × bertolonii PF. A mezzogiorno tutti a mangiare un’ottimagramigna con salsiccia preparata sul campo da Romano. Nel pomeriggiosiamo andati <strong>sulle</strong> balze del contrafforte pliocenico dove vegetauna picco<strong>la</strong> stazione di Ophrys tetraloniae, <strong>per</strong>ò non ancora fiorite.Zona umida del Bardello, 17/5/97. Il gruppo era di circa quaranta<strong>per</strong>sone, <strong>la</strong> mattinata ancora calda e afosa, le fioriture abbondanti.Abbiamo trovato: Orchis <strong>la</strong>xiflora FF, Orchis elegans PF, Orchis palu -stris tantissime PF, Anacamptis pyramidalis molte B e poche IF,17


tico<strong>la</strong>rmente gradito l’assaggio di albicocche varietà Yvonne Liverani),ci siamo spostati in una zona asciutta, con presenza di Quercus sp.,Populus sp. e arbusti vari, dove abbiamo trovato Epipactis tremolsii eE.atrorubens, inoltre l’ibrido fra le due e un’altra Epipactis a fiori piccoli(E.<strong>per</strong>sica?). La giornata è stata quindi davvero fruttuosa, graziesoprattutto al<strong>la</strong> disponibilità dell’amico Amelio Pezzetta, nostra ottimaguida e compagno di escursione.<strong>Notizie</strong> in breveII 27 agosto 1997 si è svolta <strong>la</strong> ormai consueta escursione del<strong>GIROS</strong> a Campigna, sull’Appennino Forlivese. La partecipazioneanche quest’anno è stata notevole (oltre 40 <strong>per</strong>sone tra soci, familiari eamici, con rappresentanza da Mi<strong>la</strong>no a Taranto). Sono state visitate leEpipactis del<strong>la</strong> faggeta di Piancancelli (E.gracilis, helleborine, lepto -chi<strong>la</strong>, microphyl<strong>la</strong>, con ibridi e variabilità al solito molto problematichee interessanti). Al pranzo c’è stata <strong>la</strong> sorpresa di una magniflcazuppa lucchese alle erbe portata da Stivi Betti e debitamente onoratadai quaranta, al pari di dolci, dolcetti, Chianti e grappe speciali ... tuttebelle abitudini i cui responsabili non finiremo mai di ringraziare. Menopiacevole <strong>la</strong> sorpresa che ci ha fatto il tempo, con tuoni e grandine sulpiù bello ... fortuna che non è durato molto. Abbiamo quindi visitatonell;abetaia le Epipactis purpurata (in piena fioritura); c’era pure qualcheesemp<strong>la</strong>re ancora in fiore di Epipactis f<strong>la</strong>minia, <strong>la</strong> specie descrittada Roberto Savelli, indimenticabile amico e socio fondatore delGlROS, purtroppo scomparso. Per vedere questa specie e prendernemateriale da studio era presente anche il Prof. Grünanger di Mi<strong>la</strong>nocon <strong>la</strong> gentile Signora. Una giornata positiva sotto tutti punti di vista,che ha chiuso – come è ormai tradizione di ogni anno – le riunioni/escursionidi studio <strong>per</strong> il 1997.Il 21 settembre 1997 si è svolto a Pian di Mugnone (Fiesole) ilConsiglio <strong>GIROS</strong>, il cui verbale è stato già inviato ai soci.Ricordiamo solo che:– Candi ha presentato il distintivo del <strong>GIROS</strong> in argento, che sarà19


disponibile <strong>per</strong> tutti i soci a partire dall’assemblea del 16 novembre aFaenza (costo L.20000).– Remolini comunica che in occasione di tale assemblea sarà disponibileil libro “Le orchidee del territorio fieso<strong>la</strong>no”, che anche in seguitopotrà essere richiesto unicamente al<strong>la</strong> sezione <strong>GIROS</strong> di Firenze oal <strong>Gruppo</strong> Naturalistico Pian di Mugnone.– Prosegue l’organizzazione dell’assembiea-raduno del 18-24 maggio1998 a Terme di Sardara (Cagliari): fra l’altro saranno presenti (coninteressanti comunicazioni scientifiche) due graditi ospiti stranieni,Richard Lorenz e Rémy Souche.20

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