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focus>Forumeconomia & management 5 - 2012negli studi di architettura c’è spazio per il manager?© RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATIFREYRIE Le relazioni personali sono la base tradizionaledel mestiere: il Consiglio nazionale sta avviandoun progetto denominato SeeArch per fare sì chei nostri iscritti siano in grado di ampliare la base potenzialedella clientela, mediante un database di architettiaperto al mercato, consultabile attraverso chiavi di ricerca.Attualmente il sistema di relazioni è su una base localemolto limitata (Comune e Provincia), incapace diuscire dagli stretti confini geografici e dai meri rapportiparentali e amicali.GUIDI Nel tempo abbiamo sviluppato un networkdi relazioni interessante sia con i clienti sia con ipartner nei progetti che abbiamo sviluppato. La dimensione,anche in questo caso, ci aiuta: tanti progetti, tanterelazioni. Abbiamo cercato da subito di strutturare questerelazioni per farne sistema: i vantaggi sono evidentiper lo sviluppo del business e per la velocità nel trovarerisposte ai temi che dobbiamo affrontare. Nel 2011 abbiamoanche intrapreso la strada della rete di impresa costituendocon altri professionisti la prima rete di impresaitaliana – CRESCENDO – dedicata alla consulenza e allaprogettazione.MIGLIORE Il network con altri progettisti o con leuniversità è interessantissimo. È chiaro, però, cheper beneficiare di un network si deve avere sempre piùuna propria specificità, per essere riconosciuti portatoridi un’expertise particolare. Proprio in virtù di un’expertiseparticolare, noi siamo chiamati anche da altri architetti.Con i consulenti, invece, devi avere una forza di proposizione.Per esempio, per il museo Intesa SanPaolosiamo stati chiamati da Armando Testa per curare laparte di exhibit e interior design. Un’ulteriore expertiseche abbiamo affinato nel tempo è quella della regia dell’interoprocesso.MURGIA Un terzo dei miei clienti sono architetti,colleghi con cui sviluppo e co-firmo molti progetti.Per quanto riguarda i consulenti ho messo insiemeuna squadra allargata con cui collaboro abitualmente. Perle imprese di costruzioni la questione è più complicata:con alcune lavoro da anni, soprattutto nel retail; nel privatospesso i clienti hanno già un’impresa di riferimento;nel mondo corporate vale invece, in generale, la leggedel minor costo.PIZZI Il network di relazioni con altri studi professionaliè oggi indispensabile per affrontarequegli aspetti di complessità di cui si parlava all’inizio.L’aggiornamento continuo passa anche attraverso la condivisionedi esperienze e la messa in comune di proceduree regole operative comuni. Anche con il mondodelle imprese e dei produttori di componenti e manufattioccorre che le informazioni siano sempre più strutturatein modo da consolidare un linguaggio comune fondatosulla conoscenza effettiva della natura di ogni singolasoluzione proposta e sperimentata. Sotto quest’ultimoversante aggiungerei l’apporto positivo della ricercauniversitaria di ingegneria e di architettura, quale motoredi sviluppo in direzione dell’innovazione e di nuovepossibilità espressive.VIEL Abbiamo instaurato rapporti di lunga datacon i professionisti, sia interni sia esterni allostudio, che lavorano con noi e imparano con noi a sostenereuna prestazione di alta qualità e di standard internazionale.Concludiamo il forum con alcune riflessioni, sullequali avremo modo di continuare il confronto e ildibattito.Ω Per gli architetti l’imprenditorialità non è sempre unascelta intenzionale e consapevole. Essere architetti èuna scelta mentre essere imprenditori emerge comeuna necessità e, nella migliore delle ipotesi, una logicaconseguenza di determinate ambizioni professionali.Complice la formazione universitaria di architettura,strettamente “architettonica” e quasi per nulla“manageriale”, non è nemmeno detto che l’attivitàdell’architetto venga riconosciuta come anche attivitàdi impresa e che l’architetto si riconosca nel ruolo diimprenditore. Tuttavia, l’architetto che avvia il propriostudio accetta il cosiddetto rischio di impresa, che èproprio l’elemento caratterizzante l’attività dell’imprenditore.Questo è vero a maggior ragione in Italia,dove il sogno della maggior parte dei professionisti èdi aprire il proprio studio, come dimostra la micro dimensionemedia degli studi. Un altro tema interessanteè poi legato alla scelta che si pone a ogni imprenditore,in qualsiasi business operi, a un certopunto della sua attività: è molto difficile che i fondato-44

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