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Analisi e progettazione organizzativa di un Servizio per le ...

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denti; <strong>le</strong> strategie d’intervento nei riguar<strong>di</strong> della tossico<strong>di</strong>pendenzasono assenti o spontaneistiche.2) Negli anni ’80 si <strong>di</strong>ffonde la concezione <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenzacome forma d’autoterapia a fronte <strong>di</strong> <strong>un</strong> sottostante<strong>di</strong>sagio psichico.La proposta terapeutica, <strong>di</strong> conseguenza, si struttura in interventisempre più specifici attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> <strong>per</strong>sona<strong>le</strong>specializzato.La com<strong>un</strong>ità terapeutica è ass<strong>un</strong>ta, in questa fase, comerisposta e<strong>le</strong>ttiva.I trattamenti si pongono come obiettivo la tota<strong>le</strong> remissionedel sintomo dentro <strong>un</strong>’idea <strong>di</strong> reversibilità, <strong>per</strong> la maggiorparte dei casi, del comportamento tossicomanico.Il decennio ’80 corrisponde ad <strong>un</strong>a fase d’osservazione e stu<strong>di</strong>odel fenomeno e <strong>di</strong> s<strong>per</strong>imentazione <strong>di</strong> strategie d’intervento<strong>di</strong>versificate, in <strong>un</strong>a realtà all’interno della qua<strong>le</strong> potevanocoesistere concezioni molto <strong>di</strong>verse tra loro e modellid’intervento eterogenei.3) Negli anni ’90 si struttura il concetto <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenzacome patologia cronica ad andamento reci<strong>di</strong>vante da trattarein modo specialistico.Decade l’obiettivo generalizzato della guarigione sostituitodalla ricerca, in ogni singolo caso, della massima con<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> benessere possibi<strong>le</strong>.In questi anni si assiste ad <strong>un</strong>a ricca produzione teorica chepropone, sul versante scientifico, <strong>di</strong>versi modelli interpretativicirca l’eziologia e <strong>le</strong> possibilità <strong>di</strong> trattamento della tossico<strong>di</strong>pendenzamentre, sul versante o<strong>per</strong>ativo, si <strong>di</strong>ffondonomodelli d’intervento maggiormente centrati sul sintomo, aforte impronta pragmatica e quin<strong>di</strong> più standar<strong>di</strong>zzati.Si può ipotizzare che questa tendenza sia stata determinatada vari fattori, quali l’evento AIDS, lo stesso follow-up relativoagli interventi s<strong>per</strong>imentati che metteva in evidenza ilcarattere reci<strong>di</strong>vante della tossico<strong>di</strong>pendenza pur a frontedell’impiego <strong>di</strong> risorse umane e finanziarie ri<strong>le</strong>vanti, la tendenzaalla cronicizzazione della patologia messa in risaltodal progressivo invecchiamento dell’utenza.4) Attualmente, anni 2000, è in corso <strong>un</strong>’ulteriore trasformazionecultura<strong>le</strong>; non si parla più <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza ma <strong>di</strong><strong>di</strong>pendenza patologica allargando il campo <strong>di</strong> interesseanche ad altre forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza non necessariamente<strong>le</strong>gate all’uso <strong>di</strong> sostanze <strong>le</strong>gali o il<strong>le</strong>gali.L’eroina non è più la sostanza principe, anche se è ancora lapiù usata, <strong>le</strong> droghe eccitanti quali la cocaina ed i derivatianfetaminici sono sempre più <strong>di</strong>ffuse e utilizzate in associazionecon l’eroina.Anche la tipologia dell’utenza che accede ai servizi è cambiata;oggi chi abusa o è <strong>di</strong>pendente da sostanze è, nellamaggioranza dei casi <strong>un</strong>a <strong>per</strong>sona che lavora, ha <strong>un</strong> buonlivello <strong>di</strong> istruzione ed è sufficientemente integrato nel contestosocia<strong>le</strong>.Il tossico<strong>di</strong>pendente classico “da strada” come eravamo abituatia vedere negli anni ’80 va scomparendo.Il rapporto con la sostanza, con l’eccezione forse dei cannabinoi<strong>di</strong>,non rientra più in <strong>un</strong>a ritualità <strong>di</strong> gruppo, ma è <strong>di</strong>ventato<strong>un</strong> fatto privato; lo scambio <strong>di</strong> siringhe è praticamentescomparso anche come conseguenza del<strong>le</strong> campagne <strong>di</strong> prevenzionedell’AIDS; sia la cocaina sia l’eroina vengono preferibilmentesniffate e la via endovenosa è sempre menousata.Questo nuovo paziente in definitiva è meno visibi<strong>le</strong> da <strong>un</strong>p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista socia<strong>le</strong>, crea meno allarme, infatti non sentiamoparlare più <strong>di</strong> “emergenza droga”, utilizza più sostanzecontemporaneamente, cerca <strong>di</strong> controllarne gli effetti edaspira ad <strong>un</strong> uso compatibi<strong>le</strong> con la sua vita socia<strong>le</strong> e lavorativa.Per concludere, <strong>un</strong> ultimo aspetto sta assumendo sempre piùri<strong>le</strong>vanza: la contemporanea presenza <strong>di</strong> significative patologiepsichiatriche associate all’uso, abuso o <strong>di</strong>pendenza dasostanze; quella che com<strong>un</strong>emente viene definita doppia <strong>di</strong>agnosi.È possibi<strong>le</strong> che i servizi siano <strong>di</strong>ventati più es<strong>per</strong>ti nel riconoscerequeste patologie, come è possibi<strong>le</strong> che effettivamentequesta tipologia <strong>di</strong> utenti sia in progressivo aumento.In questi pazienti è spesso <strong>di</strong>ffici<strong>le</strong> stabilire quanto della sintomatologiapresentata è da correlare alla sostanza ass<strong>un</strong>ta equanto alla patologia psichiatrica e se il <strong>di</strong>sturbo psichiatricosia antecedente quin<strong>di</strong> solo slatentizzato dalla sostanza o nesia la <strong>di</strong>retta conseguenza.Sono pazienti molto <strong>di</strong>fficili da trattare, richiedono <strong>un</strong> grandeconsumo <strong>di</strong> risorse ed <strong>un</strong> capillare lavoro <strong>di</strong> integrazione frai servizi coinvolti.Le “vision” <strong>di</strong>verse del prob<strong>le</strong>ma tossico<strong>di</strong>pendenza nelcorso degli stessi anni, hanno specularmene prodotto, da <strong>un</strong>p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista <strong>le</strong>gislativo, <strong>di</strong>sposizioni continuamente oscillantifra due posizioni estreme: da <strong>un</strong> lato il tossico<strong>di</strong>pendente,visto come <strong>un</strong> potenzia<strong>le</strong> <strong>per</strong>icolo, genera l’accentuazione<strong>di</strong> tutti gli aspetti repressivi e p<strong>un</strong>itivi; all’estremo oppostolo stesso, visto come <strong>un</strong> malato, produce interventi terapeuticipreva<strong>le</strong>ntemente me<strong>di</strong>calizzanti.Costante <strong>di</strong> tutti i provve<strong>di</strong>menti è il tentativo, spesso nonesplicitato, <strong>di</strong> ottenere il controllo socia<strong>le</strong> del fenomeno.La <strong>le</strong>gge 685 del 1975 depenalizza l’uso <strong>per</strong>sona<strong>le</strong> <strong>di</strong> sostanzestupefacenti e istituisce i Centri Me<strong>di</strong>ci e d’AssistenzaSocia<strong>le</strong> assegnando ad essi compiti <strong>di</strong> prevenzione, cura eriabilitazione degli stati <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza.Questo provve<strong>di</strong>mento annulla l’approccio repressivo, precedentementeampiamente rappresentato, nei confronti delfenomeno e da l’avvio ad <strong>un</strong>’attività istituziona<strong>le</strong> volta a controllaree a trattare la prob<strong>le</strong>matica tossicomanica attraversogli strumenti dell’assistenza e della cura.Un secondo evento <strong>le</strong>gislativo importante è rappresentatodalla <strong>le</strong>gge 162 del 1990 e successivo DPR 309/90.Questo provve<strong>di</strong>mento riconosce ufficialmente alla tossico<strong>di</strong>pendenzalo status <strong>di</strong> patologia ma reintroduce il concetto <strong>di</strong>p<strong>un</strong>ibilità sia pure in <strong>un</strong>’accezione <strong>di</strong>versa rispetto al passato,traducendolo cioè in termini <strong>di</strong> obbligatorietà della cura.Le successive revisioni della normativa (referendum abrogativo)vedono decadere nuovamente il principio <strong>di</strong> p<strong>un</strong>ibilità,esaltano il mandato <strong>di</strong> controllo socia<strong>le</strong> (teoria della riduzionedel danno) e danno il via alla riorganizzazione dei servizipubblici (Ser.T.) in senso multispecialistico (D.M. 444/1990).A rendere ancora più variegato l’<strong>un</strong>iverso della tossico<strong>di</strong>pendenzaha contribuito poi la traduzione pratica del<strong>le</strong> <strong>di</strong>sposizioni<strong>le</strong>gislative nel<strong>le</strong> realtà locali.Tutti i piani politici strategici <strong>di</strong> settore realizzati, anche sesorretti da cinque pilastri fondamentali quali: la repressionedell’offerta <strong>di</strong> droga, la terapia e la riabilitazione dei soggettitossico<strong>di</strong>pendenti, la prevenzione del fenomeno, l’inserimentolavorativo e la riduzione del danno, sono risultati estremamente<strong>di</strong>fferenti in relazione al peso che ciasc<strong>un</strong>a realtà hadato ad ogn<strong>un</strong>o dei pilastri.La quantità <strong>di</strong> denaro <strong>di</strong>sponibi<strong>le</strong>, in relazione al numero <strong>di</strong>pazienti in trattamento, ha inoltre creato costrizioni importanti,nella gestione quoti<strong>di</strong>ana del prob<strong>le</strong>ma, tali da annullare,in tal<strong>un</strong>i casi, gli stessi obiettivi del piano politico strategico.Situazione in TrentinoLe politiche in Trentino sulla tossico<strong>di</strong>pendenza trovano <strong>un</strong>aprima formulazione ufficia<strong>le</strong> nel<strong>le</strong> <strong>le</strong>gge provincia<strong>le</strong> n. 34 del29/10/1983.14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................7


La Gi<strong>un</strong>ta provincia<strong>le</strong>, con questa <strong>le</strong>gge, definisce <strong>le</strong> norme<strong>di</strong> prevenzione, cura e riabilitazione degli stati <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenzae alcolismo, in armonia con quanto precedentementestabilito dalla normativa naziona<strong>le</strong> con il <strong>di</strong>spositivo n.685 del 22/12/1975, e si propone <strong>di</strong> raggi<strong>un</strong>gere i seguentiobiettivi:a) “la conoscenza della realtà socio economica, cultura<strong>le</strong> esanitaria in relazione ai fenomeni del<strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenzee dell’alcolismo, nonché la rimozione del<strong>le</strong> cause che lideterminano;b) l’elaborazione e l’attuazione <strong>di</strong> interventi finalizzati allaprevenzione, cura e riabilitazione degli stati <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza,nell’ambito del<strong>le</strong> previsioni del piano sanitario<strong>di</strong> cui all’articolo 5 della <strong>le</strong>gge provincia<strong>le</strong> n. 33 ed incoor<strong>di</strong>namento con <strong>le</strong> altre iniziative <strong>per</strong> la lotta al<strong>le</strong> cause<strong>di</strong> emarginazione e <strong>di</strong>sadattamento;c) lo sviluppo <strong>di</strong> <strong>un</strong>’adeguata coscienza sanitaria in materia<strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza, alcolismo tabagismo e abuso <strong>di</strong> psicofarmaci;d) la programmazione e attuazione <strong>di</strong> iniziative <strong>per</strong> la formazionee l’aggiornamento degli o<strong>per</strong>atori addetti ai settori<strong>di</strong> attività <strong>di</strong> cui al<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere precedenti”.È evidente che la Gi<strong>un</strong>ta provincia<strong>le</strong> ritiene, in questo <strong>per</strong>iodo,la tossico<strong>di</strong>pendenza espressione <strong>di</strong> emarginazione e<strong>di</strong>sadattamento e considera la conoscenza del<strong>le</strong> cause implicitein questa forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio giovani<strong>le</strong>, <strong>un</strong> fattore determinante<strong>per</strong> la rimozione del<strong>le</strong> stesse.L’obiettivo ultimo degli interventi terapeutici è la comp<strong>le</strong>tarisoluzione del fenomeno.Gli enti e gli organismi coinvolti in questo sforzo sono molteplici,i servizi della Provincia, <strong>le</strong> <strong>un</strong>ità sanitarie locali, icom<strong>un</strong>i e <strong>le</strong> circoscrizioni, <strong>le</strong> strutture scolastiche e <strong>le</strong> associazioni<strong>di</strong> volontariato; viene costituito <strong>un</strong> “Comitato provincia<strong>le</strong><strong>per</strong> la prevenzione del<strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenze e dell’alcolismo”che raccoglie rappresentanti <strong>di</strong> tutte <strong>le</strong> realtàcoinvolte, con il compito <strong>di</strong> esprimere pareri e formulareproposte <strong>di</strong> miglioramento.Al<strong>le</strong> <strong>un</strong>ità sanitarie locali viene dato il mandato <strong>di</strong>:• propaganda, prevenzione ed educazione contro l’usodella droga ed ogni altra forma <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza;• cura e riabilitazione degli stati <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza;• raccolta <strong>di</strong> e<strong>le</strong>menti informativi ed epidemiologici;• istituzione dei “Centri me<strong>di</strong>ci e <strong>di</strong> assistenza socia<strong>le</strong>”,come previsto dalla 685 del 1975;• promozione e costituzione <strong>di</strong> com<strong>un</strong>ità terapeutiche oaltre simili istituzioni;• favorire l’apporto del volontariato al raggi<strong>un</strong>gimento del<strong>le</strong>finalità <strong>di</strong> prevenzione e riabilitazione.Nell’articolo 14 questa <strong>le</strong>gge, come norma transitoria, affidai compiti assegnati ai centri me<strong>di</strong>ci e <strong>di</strong> assistenza socia<strong>le</strong>dalla 685, al Centro Anti Droga come già previsto dalla deliberazionedella Gi<strong>un</strong>ta provincia<strong>le</strong> n. 2289 del 1 apri<strong>le</strong> 1977.Il Centro Anti Droga assume quin<strong>di</strong>, come emanazione <strong>di</strong>rettadella Provincia, i compiti previsti dalla <strong>le</strong>gislazione naziona<strong>le</strong><strong>per</strong> i servizi pubblici, e mantiene, come associazionedel privato socia<strong>le</strong>, la gestione della com<strong>un</strong>ità terapeutica <strong>di</strong>Camparta.In sostanza con la <strong>le</strong>gge provincia<strong>le</strong> 34 il Centro Anti Drogaacquisisce <strong>un</strong> ruolo determinante in tutte <strong>le</strong> iniziative <strong>di</strong> contrastatodella tossico<strong>di</strong>pendenza in Trentino.Il modello <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> quest’associazione del privatosocia<strong>le</strong> è esplicitato negli atti del convegno tenuto a S.Miche<strong>le</strong> all’A<strong>di</strong>ge il 23-24 marzo 1988 e riferito all’es<strong>per</strong>ienzanella tossico<strong>di</strong>pendenza in Trentino dal 1974 al 1988.“La costituzione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>ità terapeutica in <strong>un</strong> dato territorio,ha innanzi tutto <strong>un</strong> valore emb<strong>le</strong>matico, alternativo amitiche attese e ciniche rin<strong>un</strong>zie. Essa esprime la tensioneverso <strong>un</strong> possibi<strong>le</strong> mutamento, <strong>un</strong>a testimonianza <strong>di</strong> fiduciaverso i giovani sofferenti, alternativa alla rassegnata acquiescenzaverso i comportamenti devianti <strong>di</strong> <strong>un</strong>a società chesmorza tutto: la paura e l’in<strong>di</strong>gnazione, la rabbia e la s<strong>per</strong>anzae che sa rispondere solo con misure <strong>di</strong> contenimento <strong>di</strong>dubbio significato”.La com<strong>un</strong>ità terapeutica si pone allora come <strong>un</strong> modello <strong>di</strong>intervento “sano” in contrapposizione alla “società malata”che sta fuori e che risponde solo con misure <strong>di</strong> contenimento<strong>di</strong> dubbio significato.Il trattamento terapeutico si fonda sulla relazione umana; èfinalizzato al riconoscimento, al coinvolgimento ed alla partecipazioneaffettiva più e prima che relaziona<strong>le</strong>, cioè allacomprensione psicologica del soggetto. Il modello d’ispirazionepsicoanalitica a cui ci riferiamo è quello che ipotizzache <strong>di</strong>etro al sintomo ci sia l’angoscia. Un’angoscia che nonha <strong>per</strong>messo la strutturazione <strong>di</strong> <strong>un</strong> Io. A Camparta non esistené è mai esistito <strong>un</strong> regolamento scritto. L’organizzazione <strong>di</strong>base prevede alc<strong>un</strong>e rego<strong>le</strong> fondamentali: la motivazione delragazzo, la residenza in Trentino, il suo arrivo attraverso ilCentro Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Assistenza Socia<strong>le</strong>. La droga è <strong>di</strong>struttiva,<strong>di</strong>sumanizzante, è <strong>un</strong> illusione da impotenti, <strong>un</strong>’evasione prodottadalla <strong>di</strong>s<strong>per</strong>azione <strong>di</strong> sé, dalla frammentazione e dallapratica mal tol<strong>le</strong>rata <strong>di</strong> costruirsi come <strong>per</strong>sona adulta. Campartacerca <strong>di</strong> rispondere a queste carenze senza sostituirsi alsoggetto, aiutandolo ad affrontare la fatica, cercando <strong>di</strong> essereportatrice <strong>di</strong> s<strong>per</strong>anza, <strong>di</strong> <strong>di</strong>silludere, <strong>di</strong> sostituire la <strong>di</strong>pendenzadalla droga con <strong>un</strong>’altra <strong>di</strong>pendenza accettata, misuratae transitoria, ma non assoluta <strong>per</strong>ché valorizza il soggetto.La tossico<strong>di</strong>pendenza quin<strong>di</strong>, secondo la visione <strong>di</strong> quest’associazionein questo momento storico, è preva<strong>le</strong>ntemente <strong>un</strong>prob<strong>le</strong>ma interno al soggetto, è il frutto <strong>di</strong> <strong>un</strong>a crescita psicologicaerrata, in <strong>un</strong> contesto socia<strong>le</strong> che non aiuta e può esseresu<strong>per</strong>ata passando attraverso <strong>un</strong> <strong>per</strong>corso terapeutico <strong>di</strong>tipo psicanalitico che prevede <strong>un</strong>a fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza misuratae transitoria dalla com<strong>un</strong>ità terapeutica.La Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento, affidando il monopoliodegli interventi al Centro Anti Droga, <strong>di</strong> fatto ne assume lafilosofia <strong>di</strong> fondo.Negli anni successivi si assisterà ad <strong>un</strong>a proliferazione del<strong>le</strong>com<strong>un</strong>ità terapeutiche e del<strong>le</strong> associazioni del privato socia<strong>le</strong>;si svilup<strong>per</strong>anno significativi “<strong>di</strong>stinguo” nella modalità <strong>di</strong>approccio al trattamento dei pazienti fra <strong>le</strong> <strong>di</strong>verse strutturecom<strong>un</strong>itarie senza <strong>per</strong>ò mo<strong>di</strong>ficare la vision del prob<strong>le</strong>ma el’assetto organizzativo comp<strong>le</strong>ssivo.Il DPR 309/90, il successivo referendum abrogativo ed ilD.M. 444 introducono anche in Trentino alc<strong>un</strong>i e<strong>le</strong>mentinuovi e significativi nel panorama della tossico<strong>di</strong>pendenza.La Gi<strong>un</strong>ta provincia<strong>le</strong> con la deliberazione n. 7541 del14/06/1991 adegua la pianta organica del Centro me<strong>di</strong>co e <strong>di</strong>assistenza socia<strong>le</strong> secondo <strong>le</strong> in<strong>di</strong>cazioni del D.M. 444/1990con la specifica che “il <strong>per</strong>sona<strong>le</strong> me<strong>di</strong>co è impiegato sullabase <strong>di</strong> appositi rapporti <strong>di</strong> consu<strong>le</strong>nza con gli interessati e laUSL <strong>di</strong> appartenenza“.Quest’assetto organizzativo in pratica si traduce in rapporti <strong>di</strong>convenzione part-time con <strong>di</strong>versi me<strong>di</strong>ci <strong>per</strong> poche ore settimana,mentre <strong>le</strong> professionalità <strong>di</strong> area psico-socia<strong>le</strong> sonoass<strong>un</strong>te in pianta stabi<strong>le</strong>.Con la deliberazione n. 8250 del 19/05/1992 si trasforma ilCentro Me<strong>di</strong>co e <strong>di</strong> Assistenza Socia<strong>le</strong> in Ser.T., mantenendoimmutate la sede, l’organico e l’assetto f<strong>un</strong>ziona<strong>le</strong>.14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................8


La deliberazione <strong>di</strong> Gi<strong>un</strong>ta n. 10132 del 09/08/1996, definisce<strong>le</strong> linee guida provinciali <strong>per</strong> il trattamento della <strong>di</strong>pendenzada oppiacei con farmaci sostitutivi.In questo documento si prende atto del<strong>le</strong> <strong>di</strong>sposizioni previstea riguardo dalla 309/90; vengono recepite <strong>le</strong> linee guidadella circolare del 30 settembre 1994 n. 20 e si aggi<strong>un</strong>gonoalc<strong>un</strong>e <strong>di</strong>sposizioni relative al dosaggio del metadone <strong>di</strong> dubbiavali<strong>di</strong>tà giuri<strong>di</strong>ca.A fronte <strong>di</strong> vibrate proteste sol<strong>le</strong>vate da varie parti, la Gi<strong>un</strong>taprovincia<strong>le</strong> con la deliberazione n. 4590 <strong>di</strong> data 04/06/1999annulla <strong>le</strong> precedenti <strong>di</strong>sposizioni e affida la determinazionedel dosaggi del farmaco al “giu<strong>di</strong>zio del singolo me<strong>di</strong>co cheha in carico il paziente tossico<strong>di</strong>pendente, in relazione alcaso specifico e secondo i criteri <strong>di</strong> efficacia dettati dalla <strong>le</strong>tteraturame<strong>di</strong>ca”.Nel gennaio 1999 la conferenza <strong>per</strong>manente <strong>per</strong> i rapporti fralo stato e <strong>le</strong> regioni e <strong>le</strong> province autonome <strong>di</strong> Trento e Bolzanovara l’Accordo stato regioni <strong>per</strong> la riorganizzazione delsistema <strong>di</strong> assistenza ai tossico<strong>di</strong>pendenti.I principi ispiratori <strong>di</strong> questo provve<strong>di</strong>mento, sono <strong>di</strong>ametralmenteopposti a quelli della <strong>le</strong>gge naziona<strong>le</strong> n. 685 e conseguente<strong>le</strong>gge provincia<strong>le</strong> n. 34 <strong>per</strong> cui con la deliberazione n.1642 del 30/06/2000 la Gi<strong>un</strong>ta: recepisce l’accordo statoregioni; revoca tutte <strong>le</strong> deliberazioni precedenti in materia; siriserva <strong>di</strong> specificare con successivi <strong>di</strong>stinti provve<strong>di</strong>menti <strong>le</strong>competenze in or<strong>di</strong>ne alla programmazione degli interventi,alla valutazione dei risultati ed alla formazione <strong>di</strong> nuovo <strong>per</strong>sona<strong>le</strong>e demanda all’Azienda Provincia<strong>le</strong> <strong>per</strong> i Servizi Sanitari(APSS) lo svolgimento degli altri compiti ad essa assegnatidal citato accordo.Alla Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento rimane la competenza <strong>di</strong>determinare <strong>le</strong> tariffe con riferimento al<strong>le</strong> tipologie standarddel<strong>le</strong> prestazioni definite dall’Azienda sanitaria, nonché programmareannualmente, avuto riguardo al fabbisogno stimatodall’Azienda sanitaria come necessario e sufficiente, i limitimassimi <strong>di</strong> spesa sostenibi<strong>le</strong> a carico del fondo sanitarioprovincia<strong>le</strong> <strong>per</strong> ciasc<strong>un</strong>a struttura pubblica o privata accre<strong>di</strong>tataovvero <strong>per</strong> gruppi <strong>di</strong> strutture.La delibera n. 2703 del 19/10/2001 definisce il piano o<strong>per</strong>ativo<strong>per</strong> gli interventi <strong>di</strong> promozione della salute, <strong>di</strong> prevenzionee <strong>di</strong> cura e riabilitazione in relazione all’uso e all’abuso<strong>di</strong> sostanze e alla <strong>di</strong>pendenza patologica da sostanze.Questo documento contiene alc<strong>un</strong>i concetti molto importanti:… (omissis) nel<strong>le</strong> azioni volte al recu<strong>per</strong>o, al mantenimentoe al miglioramento della salute, l’ottica deve essere semprequella <strong>di</strong> <strong>un</strong>a visione globa<strong>le</strong> dei bisogni della <strong>per</strong>sona e parimentila risposta, sebbene possa essere tecnicamente <strong>di</strong>versificata,deve mirare al benessere comp<strong>le</strong>ssivo della <strong>per</strong>sona.Detto altrimenti ciò significa che il sistema sanitario non può<strong>un</strong>icamente farsi carico <strong>di</strong> erogare prestazioni, bensì <strong>di</strong> assicurarel’insieme integrato <strong>di</strong> quel<strong>le</strong> prestazioni valide, necessariee sufficienti ad <strong>un</strong> rea<strong>le</strong> comp<strong>le</strong>ssivo guadagno <strong>di</strong> salute<strong>per</strong> la <strong>per</strong>sona.Il paziente è quin<strong>di</strong> al centro dell’interesse e la valutazionecomp<strong>le</strong>ssiva degli interventi <strong>di</strong>venta <strong>un</strong> e<strong>le</strong>mento primario.La delibera inoltre in<strong>di</strong>ca quali sono <strong>le</strong> azioni necessarie chela Provincia intende realizzare <strong>per</strong> dare concretezza ai principiispiratori dell’accordo stato regioni recepiti con il provve<strong>di</strong>mentoprecedente, e a tal riguardo specifica:Per <strong>un</strong>a esatta comprensione del significato e della portatadei progetti del piano, pare opport<strong>un</strong>o offrire <strong>un</strong>a chiave <strong>di</strong><strong>le</strong>ttura. Innanzitutto, se l’approccio è globa<strong>le</strong>, paral<strong>le</strong>lamentegli interventi devono essere improntati ad <strong>un</strong>a logica <strong>di</strong> sistema.Un sistema si configura come la coo<strong>per</strong>azione, in vista <strong>di</strong><strong>un</strong> determinato fine, <strong>di</strong> più soggetti che, sebbene investiti <strong>di</strong>ruoli e competenze <strong>di</strong>stinti, sono tra loro inter<strong>di</strong>pendenti. Mala caratteristica fondamenta<strong>le</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> sistema è che il con<strong>di</strong>zionamentoreciproco tra <strong>le</strong> azioni <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong>o dei soggettiviene consapevolmente considerato <strong>un</strong> processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>namicoaggiustamento degli interventi rispetto agli obiettivi <strong>per</strong>seguiti.Nei progetti si <strong>di</strong>stinguono tre or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> soggetti con propriepeculiari competenze e f<strong>un</strong>zioni:• in primo luogo <strong>le</strong> strutture o<strong>per</strong>ative pubbliche e privateche erogano <strong>le</strong> prestazioni secondo criteri tecnico scientificie metodologie clinico assistenziali loro propri (livellogestiona<strong>le</strong> o<strong>per</strong>ativo);• quin<strong>di</strong> <strong>le</strong> strutture <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione azienda<strong>le</strong> che assicurano laintegrazione f<strong>un</strong>ziona<strong>le</strong> del<strong>le</strong> attività in <strong>un</strong> quadro <strong>di</strong> coerenteazione comp<strong>le</strong>ssiva (livello gestiona<strong>le</strong> strategico);• infine <strong>le</strong> strutture provinciali che, sulla scorta della valutazionedel<strong>le</strong> necessità e degli esiti comp<strong>le</strong>ssivamente ri<strong>le</strong>vati,promuovono la collaborazione interistituziona<strong>le</strong> ein<strong>di</strong>viduano i macro obiettivi (livello politico programmatorio).I progetti successivamente declinati sono:N. 1 Istituzione <strong>di</strong> <strong>un</strong> comitato tecnico scientifico.Obiettivo: fornire gli obiettivi e gli in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>per</strong> ilsistema <strong>di</strong> prevenzione, cura e riabilitazione in relazioneall’uso e all’abuso <strong>di</strong> sostanze e alla <strong>di</strong>pendenza patologicada sostanze e valutare i risultati conseguiti dal sistema.N. 2 Attivazione <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong>pendenze patologiche.Obiettivo: ottimizzare l’efficacia e l’efficienza del sistema <strong>di</strong>prevenzione in materia <strong>di</strong> uso e abuso <strong>di</strong> sostanze nonché <strong>di</strong>cura e riabilitazione del<strong>le</strong> <strong>per</strong>sone con <strong>di</strong>pendenza patologicada sostanze, garantendo la regia, il coor<strong>di</strong>namento, lagestione omogenea e raccordata <strong>di</strong> tutte <strong>le</strong> attività rientrantiin questo settore.N. 3 Strutturazione dell’offerta del privato socia<strong>le</strong> <strong>per</strong> lacura e la riabilitazione nell’ambito del<strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenzee sua integrazione nel sistema <strong>di</strong> assistenza.Obiettivo: razionalizzare e qualificare l’offerta <strong>di</strong> servizi edel<strong>le</strong> strutture <strong>per</strong> la cura e la riabilitazione del<strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenze,forniti dal settore del privato socia<strong>le</strong> in rapportoconvenziona<strong>le</strong> con l’Azienda provincia<strong>le</strong> <strong>per</strong> i servizi sanitari.N. 4 Formazione e aggiornamento degli o<strong>per</strong>atori.Obiettivo: mettere in grado i servizi preposti alla prevenzione,alla cura e al recu<strong>per</strong>o del<strong>le</strong> <strong>per</strong>sone con <strong>di</strong>pendenzepatologiche <strong>di</strong> rispondere in maniera efficace e mirata al<strong>le</strong>reali esigenze manifestate.N. 5 Educazione sanitaria e socia<strong>le</strong>.Obiettivo: rafforzare <strong>le</strong> azioni <strong>di</strong> informazione e <strong>di</strong> educazionesanitaria e socia<strong>le</strong> rivolte in particolare ai giovani in meritoall’uso e all’abuso <strong>di</strong> sostanze e al<strong>le</strong> prob<strong>le</strong>matiche <strong>per</strong>sonalie sociali <strong>le</strong>gate alla <strong>di</strong>pendenza patologica da sostanze.L’Azienda sanitaria con deliberazione interna n. 1557 del19/12/2001 adotta il regolamento del Dipartimento f<strong>un</strong>ziona<strong>le</strong>del<strong>le</strong> Dipendenze Patologiche, in quanto obbligo previstodalla deliberazione <strong>di</strong> Gi<strong>un</strong>ta ma non attiva il <strong>di</strong>partimento.La Provincia con la delibera n. 3063 del 06/12/2002 declinala strutturazione dell’offerta del privato socia<strong>le</strong> e la sua integrazionenel sistema <strong>di</strong> assistenza e dà mandato all’Azienda14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................9


provincia<strong>le</strong> <strong>per</strong> i servizi sanitari <strong>di</strong> assumere gli atti competenti<strong>per</strong> l’applicazione del<strong>le</strong> <strong>di</strong>rettive impartite.In questo documento: viene esaltato il “rifiuto del concetto <strong>di</strong>irrecu<strong>per</strong>abilità“, è riproposto il concetto <strong>di</strong> “recu<strong>per</strong>o tota<strong>le</strong>del<strong>le</strong> <strong>per</strong>sone <strong>di</strong>pendenti da sostanze d’abuso” me<strong>di</strong>anteinterventi multi <strong>di</strong>sciplinari validati da criteri non auto referenziali.Gli enti ausiliari convenzionati sono inseriti nel<strong>le</strong> attività d’analisidel<strong>le</strong> esigenze e della domanda comp<strong>le</strong>ssiva <strong>di</strong> prestazionie nella definizione del<strong>le</strong> strategie generali <strong>di</strong> azione delDipartimento del<strong>le</strong> <strong>di</strong>pendenze patologiche; “favorisconol’integrazione del<strong>le</strong> proprie prestazioni nell’ambito del sistemaprovincia<strong>le</strong> <strong>di</strong> assistenza <strong>per</strong>seguendo i possibili accor<strong>di</strong>atti a <strong>di</strong>fferenziare e specializzare l’offerta assistenzia<strong>le</strong> <strong>di</strong>ciasc<strong>un</strong>o”.L’Azienda provincia<strong>le</strong> <strong>per</strong> i servizi sanitari determina ognianno, d’intesa con gli enti e <strong>le</strong> associazioni convenzionate ilnumero <strong>di</strong> posti presso <strong>le</strong> com<strong>un</strong>ità terapeutiche impegnandosi“al loro finanziamento e alla loro co<strong>per</strong>tura in via prioritaria”.Il Ser.T. rimane “la struttura pubblica con compiti <strong>di</strong> accoglienza,<strong>di</strong>agnosi, presa in carico, definizione <strong>di</strong> programmiterapeutici riabilitativi ambulatoriali <strong>per</strong>sonalizzati, effettuazione<strong>di</strong> terapie farmacologiche e <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> sostegno econsu<strong>le</strong>nza, assicura l’offerta <strong>di</strong> <strong>per</strong>corsi riabilitativi e <strong>di</strong> reinserimentosocia<strong>le</strong> e lavorativo, avva<strong>le</strong>ndosi del<strong>le</strong> risorse istituzionalie del privato socia<strong>le</strong> e, nel<strong>le</strong> fasi <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o terapeutico,prioritariamente, degli enti ausiliari convenzionati. Ata<strong>le</strong> scopo il Ser.T. garantisce agli assistiti e al<strong>le</strong> famiglie lapiena conoscenza dei programmi <strong>di</strong> cura e riabilitazionepresso <strong>le</strong> com<strong>un</strong>ità.Gli enti ausiliari convenzionati collaborano alla definizionedel<strong>le</strong> modalità più favorevoli <strong>per</strong> <strong>un</strong> efficace inserimentodegli assistiti nei <strong>per</strong>corsi <strong>di</strong> riabilitazione e l’Azienda siassume gli oneri degli assistiti “iscritti al servizio sanitarioprovincia<strong>le</strong> <strong>di</strong>rettamente ammessi dagli enti ausiliari convenzionati”.Gli enti ausiliari partecipano alla valutazione degli esiti degliinterventi comp<strong>le</strong>ssivamente <strong>di</strong>sposti dal sistema provincia<strong>le</strong><strong>di</strong> assistenza.Il Dipartimento <strong>di</strong>pendenze patologiche e <strong>le</strong> Com<strong>un</strong>ità terapeutichesono impegnate a definire protocolli o<strong>per</strong>ativi voltiad in<strong>di</strong>viduare “<strong>le</strong> tipologie <strong>di</strong> offerta terapeutica <strong>di</strong> competenzadel<strong>le</strong> <strong>di</strong>verse com<strong>un</strong>ità con i relativi in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato”.In riferimento a quest’ultimo p<strong>un</strong>to, con deliberazione n.1792 del 25/07/2003 la Gi<strong>un</strong>ta provincia<strong>le</strong> approva il documentoelaborato dal gruppo tecnico (Azienda e Com<strong>un</strong>itàterapeutiche convenzionate) e approva <strong>le</strong> linee guida, <strong>di</strong>seguito interamente riportato, <strong>per</strong> la stipula del<strong>le</strong> convenzionicon gli Enti ausiliari.2.1.1. Differenziazione dell’offerta del<strong>le</strong> Com<strong>un</strong>ità Terapeutichee protocollo <strong>per</strong> l’inserimento dei pazienti<strong>Analisi</strong> <strong>organizzativa</strong>L’attua<strong>le</strong> popolazione dei tossico<strong>di</strong>pendenti può essere sud<strong>di</strong>visain due gruppi:1. Gruppo A) “Bassa Evolutività”: pazienti inquadrabili in<strong>un</strong>a fase pre contemplativa o contemplativa secondo laclassificazione proposta da Carlo C. Di C<strong>le</strong>mente (Università<strong>di</strong> Baltimora, Maryland USA); pazienti con prob<strong>le</strong>mipsichiatrici associati tali da rendere non praticabi<strong>le</strong> <strong>un</strong><strong>per</strong>corso <strong>di</strong> cambiamento volontario della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>tossico<strong>di</strong>pendenza; pazienti con prob<strong>le</strong>mi <strong>di</strong> <strong>per</strong>sonalitàe/o sociali tali da rendere non praticabi<strong>le</strong>, al momento, <strong>un</strong><strong>per</strong>corso <strong>di</strong> cambiamento volontario della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>tossico<strong>di</strong>pendenza;2. Gruppo B) “Alta Evolutività”: pazienti <strong>per</strong> cui è ipotizzabi<strong>le</strong><strong>un</strong> cambiamento volontario della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza.Per i pazienti del gruppo A i progetti terapeutici sono finalizzatial raggi<strong>un</strong>gimento dei seguenti obiettivi: aumento dellaqualità della vita, riduzione del<strong>le</strong> attività il<strong>le</strong>gali, riduzionedel rischio <strong>di</strong> overdose, riduzione dei comportamenti arischio <strong>di</strong> patologie correlati allo stato <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza,aumento dell’attività lavorativa.Per i pazienti del gruppo B l’obiettivo terapeutico globa<strong>le</strong> èfinalizzato al su<strong>per</strong>amento della con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenzaattraverso gli sta<strong>di</strong> del cambiamento volontario quali:la stabilizzazione del sintomo, l’induzione del cambiamento,la gestione del cambiamento e l’eventua<strong>le</strong> gestione del<strong>le</strong>ricadute.I pazienti tossico<strong>di</strong>pendenti possono essere ulteriormentesud<strong>di</strong>visi secondo <strong>un</strong> altro criterio:3. Gruppo C): pazienti <strong>per</strong> cui la <strong>di</strong>agnosi preva<strong>le</strong>nte è <strong>di</strong>abuso e/o <strong>di</strong>pendenza da sostanze secondo i criteri delDSM IV, a loro volta sud<strong>di</strong>visi in gruppo A (Bassa Evolutività)e gruppo B (Alta Evolutività), <strong>per</strong> cui in definitivaavremo <strong>un</strong>a coorte inquadrata come CA ed <strong>un</strong>a come CB;4. Gruppo D): pazienti in cui, accanto alla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza,è presente <strong>un</strong>a significativa patologia psichiatrica<strong>per</strong> cui è in<strong>di</strong>spensabi<strong>le</strong> progettare <strong>un</strong> <strong>per</strong>corsoterapeutico particolare. Anche questa tipologia <strong>di</strong> pazientipuò essere a sua volta inquadrata come A (Bassa Evolutività)o B (Alta Evolutività) <strong>per</strong> cui in definitiva avremo<strong>un</strong>a coorte inquadrata come DA ed <strong>un</strong>a come DB.Al momento la rete assistenzia<strong>le</strong> presente sul territorio Trentinofornisce <strong>le</strong> seguenti tipologie <strong>di</strong> risposte:1. Ser.T., programmi ambulatoriali <strong>per</strong> tutte <strong>le</strong> tipologie <strong>di</strong>pazienti;2. Com<strong>un</strong>ità Terapeutica Voce Amica, accettazione e programmiterapeutici <strong>per</strong> i pazienti <strong>di</strong> tipo CA;3. Com<strong>un</strong>ità Terapeutica Centro Anti Droga, programmi terapeutici<strong>per</strong> i pazienti <strong>di</strong> tipo CB;4. Com<strong>un</strong>ità Terapeutica Progetto Uomo, programmi terapeutici<strong>per</strong> i pazienti <strong>di</strong> tipo CB;5. Com<strong>un</strong>ità Terapeutica Giano, programmi terapeutici <strong>per</strong> ipazienti <strong>di</strong> tipo DB.In sintesi manca <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>ità terapeutica che accetti ipazienti <strong>di</strong> tipologia DA, che sono quin<strong>di</strong> inviati presso realtàfuori provincia, e ci sono due strutture che accettano la stessatipologia <strong>di</strong> pazienti (CB).Progettazione <strong>organizzativa</strong>Il Ser.T., come servizio pubblico, eroga programmi terapeuticiambulatoriali <strong>per</strong> tutte <strong>le</strong> tipologie <strong>di</strong> pazienti.Una struttura com<strong>un</strong>itaria si specializza nell’accettazione enegli interventi terapeutici residenziali rivolti ai pazienti conBassa Evolutività senza ri<strong>le</strong>vanti prob<strong>le</strong>mi psichiatrici associati(tipologia CA). A tal proposito si ritiene doveroso p<strong>un</strong>tualizzareche bassa evolutività non significa bassa sogliaterapeutica in quanto trattare pazienti comp<strong>le</strong>ssi e con scarsao nulla motivazione al cambiamento, è cosa molto <strong>di</strong>ffici<strong>le</strong>,richiede <strong>un</strong>’alta professionalità agli o<strong>per</strong>atori e <strong>un</strong> e<strong>le</strong>vatoconsumo <strong>di</strong> risorse.14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................10


Una struttura com<strong>un</strong>itaria si specializza nei programmi terapeuticiresidenziali rivolti ai pazienti ad Alta Evolutività chenon presentano ri<strong>le</strong>vante comorbilità psichiatrica (tipologiaCB).Una struttura com<strong>un</strong>itaria si specializza nei programmi terapeuticiresidenziali rivolti ai pazienti a Bassa Evolutività conri<strong>le</strong>vanti prob<strong>le</strong>mi psichiatrici (tipologia DA).Una struttura com<strong>un</strong>itaria si specializza nei programmi terapeuticiresidenziali rivolti ai pazienti a Alta Evolutività anchein presenza <strong>di</strong> ri<strong>le</strong>vanti prob<strong>le</strong>matiche psichiatriche (tipologiaDB).La nuova organizzazione risulta quin<strong>di</strong> la seguente:Tossico<strong>di</strong>pendentisenza doppia <strong>di</strong>agnosiTossico<strong>di</strong>pendenticon doppia <strong>di</strong>agnosiBassa evolutività CT 1 CT. 3Voce AmicaCentro Trentino<strong>di</strong> SolidarietàAccoglienza GianoAlta evolutività CT 2 CT 4Centro Anti Droga Centro Trentino<strong>di</strong> SolidarietàProgetto GianoModalità <strong>di</strong> accettazione ed eventua<strong>le</strong> trasferimento deipazienti da <strong>un</strong>a struttura com<strong>un</strong>itaria all’altraPercorso 1) L’invio avviene tramite il Ser.T.Il paziente è ritenuto dall’équipe multi <strong>di</strong>sciplinare a BassaEvolutività: viene inserito presso la struttura com<strong>un</strong>itaria corrispondente(struttura 1 o 3 a seconda della presenza o meno<strong>di</strong> comorbilità psichiatrica).La com<strong>un</strong>ità terapeutica:• non può rifiutare il paziente se rientra nei posti programmati,salvo che <strong>per</strong> motivate ed accertate motivazioni sanitarieche devono essere esplicitate in <strong>un</strong>a relazione dainviare al Ser.T.;• si impegna a definire <strong>un</strong> progetto terapeutico residenzia<strong>le</strong>e ad inviarlo al Ser.T. <strong>di</strong> provenienza;• si impegna a rivalutare in <strong>un</strong> incontro allargato, dopo tremesi, fra l’o<strong>per</strong>atore Ser.T. che segue il follow up com<strong>un</strong>itarioe <strong>un</strong> o<strong>per</strong>atore della com<strong>un</strong>ità che ospita il paziente,se esistono ancora <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> Bassa Evolutività chehanno determinato l’invio o se la situazione clinica delpaziente si è mo<strong>di</strong>ficata. Qualora si ipotizzi <strong>un</strong> passaggioad <strong>un</strong>’altra struttura com<strong>un</strong>itaria viene invitato all’incontroanche <strong>un</strong> o<strong>per</strong>atore della stessa.Il paziente viene ritenuto dall’équipe multi <strong>di</strong>sciplinare adAlta Evolutività, viene inserito presso la struttura com<strong>un</strong>itariacorrispondente (struttura 2 o 4 a seconda della presenza omeno <strong>di</strong> comorbilità psichiatrica).La com<strong>un</strong>ità terapeutica:• non può rifiutare il paziente se rientra nei posti programmati,salvo che <strong>per</strong> motivate ed accertate motivazioni sanitarieche devono essere esplicitate in <strong>un</strong>a relazione dainviare al Ser.T.;• si impegna a definire <strong>un</strong> progetto terapeutico residenzia<strong>le</strong>e ad inviarlo al Ser.T. <strong>di</strong> provenienza;• si impegna a rivalutare in <strong>un</strong> incontro allargato, dopo tremesi, fra l’o<strong>per</strong>atore Ser.T. che segue il follow up com<strong>un</strong>itarioe <strong>un</strong> o<strong>per</strong>atore della com<strong>un</strong>ità che ospita il paziente,se esistono ancora <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni che hanno determinatol’invio o se la situazione clinica del paziente si è mo<strong>di</strong>ficata.Qualora si ipotizzi <strong>un</strong> passaggio ad <strong>un</strong>’altra strutturacom<strong>un</strong>itaria viene invitato all’incontro anche <strong>un</strong> o<strong>per</strong>atoredella stessa.Al termine del programma si impegna ad inviare al Ser.T. <strong>un</strong>arelazione conclusiva scritta.Percorso 2) ingresso autonomo del paziente nella strutturacom<strong>un</strong>itariaIl Ser.T. si impegna a rilasciare entro tre giorni la certificazione<strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza se il paziente è noto; entro tre giorni,dal comp<strong>le</strong>tamento del<strong>le</strong> indagini cliniche che consentono<strong>un</strong>a <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza secondo i criteri delDSM IV, se il paziente non è noto.La com<strong>un</strong>ità terapeutica:• si impegna a definire <strong>un</strong> progetto terapeutico residenzia<strong>le</strong>e ad inviarlo al Ser.T. <strong>di</strong> provenienza;• si impegna a rivalutare in <strong>un</strong> incontro allargato, dopo tremesi, fra l’o<strong>per</strong>atore Ser.T. che segue il follow up com<strong>un</strong>itarioe <strong>un</strong> o<strong>per</strong>atore della com<strong>un</strong>ità che ospita il paziente,se esistono ancora <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni che hanno determinatol’invio o se la situazione clinica del paziente è mo<strong>di</strong>ficata.Qualora si ipotizzi <strong>un</strong> passaggio ad <strong>un</strong>’altra strutturacom<strong>un</strong>itaria viene invitato all’incontro anche <strong>un</strong> o<strong>per</strong>atoredella stessa.Al termine del programma o all’interruzione dello stesso, siimpegna ad inviare al Ser.T. <strong>un</strong>a relazione conclusiva scritta.E<strong>le</strong>mento fondamenta<strong>le</strong> <strong>per</strong> il f<strong>un</strong>zionamento dell’interosistema <strong>di</strong> assistenza è che <strong>le</strong> Com<strong>un</strong>ità Terapeutiche possanoavere risorse finanziarie necessarie <strong>per</strong> il loro f<strong>un</strong>zionamento,secondo i requisiti <strong>di</strong> qualità, in rapporto ad <strong>un</strong> range<strong>di</strong> posti <strong>le</strong>tto.Pertanto, ogni Ente Accre<strong>di</strong>tato si impegna, in sede <strong>di</strong> contrattazioneseparata con l’APSS, a definire il range <strong>di</strong> o<strong>per</strong>atività(esempio 15-25 posti <strong>le</strong>tto) ottimali <strong>per</strong> la sua struttura ead inviare entro il 28 febbraio dell’anno successivo <strong>un</strong> reportstatistico annua<strong>le</strong>.Qualora la struttura, nel corso dell’anno <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà della convenzione,verrà utilizzata nel range previsto e concordato <strong>di</strong>posti <strong>le</strong>tto, il finanziamento verrà calcolato globalmentecome se il numero massimo <strong>di</strong> posti <strong>le</strong>tto programmati fosserostati sempre occupati da utenti.2.2. La vision della tossico<strong>di</strong>pendenzaIpotizzare <strong>un</strong> modello organizzativo <strong>di</strong> <strong>un</strong> servizio e/o <strong>di</strong> <strong>un</strong><strong>di</strong>partimento, qual<strong>un</strong>que esso sia, comporta il confronto conl’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> pensiero che orienta l’approccio verso <strong>un</strong> determinatofenomeno, in altre paro<strong>le</strong> con la concezione comp<strong>le</strong>ssivadel prob<strong>le</strong>ma e del modo in cui affrontarlo.Ci sembra interessante la definizione <strong>di</strong> “cultura” come“sistema conoscitivo implicito caratterizzante <strong>un</strong>a determinatastruttura <strong>organizzativa</strong> che viene utilizzato e con<strong>di</strong>viso piùo meno esplicitamente dal<strong>le</strong> <strong>per</strong>sone che vi agiscono professionalmente.Ta<strong>le</strong> sistema conoscitivo è informato dal comp<strong>le</strong>sso<strong>di</strong> opinioni, valori, cre<strong>di</strong>, concetti, in altre paro<strong>le</strong> dall’insieme<strong>di</strong> rappresentazioni, consce od inconsce, su ruolo,compiti, norme, f<strong>un</strong>zioni, obiettivi della struttura in cui sio<strong>per</strong>a” (Mucelli, Masci, 1996).Questa definizione, riconoscendo la presenza dell’e<strong>le</strong>mentoirraziona<strong>le</strong>, evidenzia con efficacia la comp<strong>le</strong>ssa matrice sucui si costruisce <strong>un</strong> modello cultura<strong>le</strong> e appare, in tal senso,14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................11


particolarmente adatta ad introdurre <strong>un</strong>a rif<strong>le</strong>ssione sulla cultura<strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>Servizio</strong> particolarmente sol<strong>le</strong>citato da aspetti emotivi,come quello <strong>per</strong> <strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenze.In sintesi è estremamente importante tener sempre presenteche <strong>di</strong>etro all’organizzazione <strong>di</strong> <strong>un</strong> servizio <strong>per</strong> <strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenzec’è la cultura degli o<strong>per</strong>atori che vi lavorano, che,a sua volta racchiude <strong>un</strong> modello interpretativo della tossico<strong>di</strong>pendenzae <strong>un</strong>’idea della cura.L’organizzazione <strong>di</strong> <strong>un</strong> servizio <strong>di</strong>pende <strong>per</strong>ò anche da <strong>un</strong>mandato <strong>le</strong>gislativo, che possiamo considerare come il rif<strong>le</strong>sso<strong>di</strong> <strong>un</strong>a cultura col<strong>le</strong>ttiva dentro alla qua<strong>le</strong> c’è <strong>un</strong> climaemotivo fatto <strong>di</strong> umori, paure, fantasie e pulsioni.Tutto ciò comporta che l’attività del servizio <strong>per</strong> <strong>le</strong> <strong>di</strong>pendenzenon può essere pensata solo come la traduzione o<strong>per</strong>ativa<strong>di</strong> acquisizioni realizzate in ambito scientifico, ma anchecome il tentativo <strong>di</strong> rispondere a istanze <strong>di</strong> controllo emotivoe socia<strong>le</strong> della col<strong>le</strong>ttività.Lo stesso <strong>di</strong>battito sulla tossico<strong>di</strong>pendenza, del resto, più che<strong>le</strong> <strong>di</strong>scipline scientifiche ha visto coinvolte <strong>le</strong> sfere dell’etica,della filosofia, della <strong>le</strong>gge caratterizzandosi spesso <strong>per</strong> la tendenzaa mettere a confronto posizioni ideologiche tra lorocontrapposte.Ri<strong>per</strong>correndo l’evoluzione che ha interessato la tossico<strong>di</strong>pendenzadal suo primo imporsi come fenomeno socia<strong>le</strong> adoggi appare evidente che la <strong>per</strong>cezione <strong>di</strong> questa prob<strong>le</strong>maticae <strong>le</strong> concezioni riguardanti il modo in cui trattarla nonhanno mai potuto prescindere dall’intensità dell’impattoemotivo da essa suscitato nella realtà socia<strong>le</strong>.Alc<strong>un</strong>i fattori hanno contribuito e tuttora contribuiscono arendere la tossico<strong>di</strong>pendenza così emotivamente <strong>di</strong>sturbante epiù <strong>di</strong> altre prob<strong>le</strong>matiche <strong>di</strong>fficilmente valutabi<strong>le</strong> attraversoparametri riconducibili ad <strong>un</strong> quadro interpretativo asettico.Una circostanza che può spiegare la prima reazione socia<strong>le</strong><strong>di</strong> <strong>di</strong>sorientamento è rappresentata dalla sua recente comparsa(in Italia negli anni ’70), che <strong>di</strong>fferenzia la tossico<strong>di</strong>pendenzada altre forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio psichico o marginalità conosciuteanche in passato.Il carattere <strong>di</strong> auto <strong>di</strong>struttività insito nell’uso <strong>di</strong> sostanzetanto più temibi<strong>le</strong> <strong>per</strong>ché coinvolge il mondo giovani<strong>le</strong>, lavisibilità del fenomeno, la stretta associazione tra tossico<strong>di</strong>pendenzae devianza, l’evento Aids, e con esso l’irruzionedell’idea della morte e del contagio, hanno contribuito agenerare e mantenere e<strong>le</strong>vati livelli <strong>di</strong> ansia determinando<strong>un</strong>a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> allarme socia<strong>le</strong>.Nel tentativo <strong>di</strong> dare <strong>un</strong>a spiegazione rassicurante del fenomeno,nel tempo si sono sviluppati vari approcci terapeuticicon caratteristiche più o meno magiche e salvifiche.Attualmente <strong>per</strong> ammissione <strong>un</strong>anime non esiste “la soluzione”valida <strong>per</strong> tutti i tossico<strong>di</strong>pendenti e i vari approcci terapeuticisono fortemente influenzati sia dal tipo <strong>di</strong> formazionespecifica degli o<strong>per</strong>atori coinvolti sia dai <strong>per</strong>sonali convincimenticonseguenti all’analisi della <strong>le</strong>tteratura in merito.2.3. Le elaborazioni teoricheLe elaborazioni teoriche sviluppate nel tempo e, conseguentemente<strong>le</strong> strategie <strong>per</strong> <strong>un</strong> intervento terapeutico, si<strong>di</strong>stribuiscono in <strong>un</strong>’ampia curva gaussiana <strong>per</strong> cui paradossalmentesi potrebbe <strong>di</strong>re che esistono tante variazioni<strong>di</strong> possibilità terapeutiche quanti sono i soggetti tossico<strong>di</strong>pendenti.Semplificando al massimo <strong>per</strong>ò si può in<strong>di</strong>viduare ad <strong>un</strong>estremo della curva la concezione della tossico<strong>di</strong>pendenzacome <strong>un</strong> prob<strong>le</strong>ma preva<strong>le</strong>ntemente biologico ed all’altroestremo la visione della stessa come sociopatia.La concezione biologica si rifà ai lavori <strong>di</strong> Do<strong>le</strong> e Nyswander.Il p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> partenza <strong>di</strong> questi due ricercatori è che il tossico<strong>di</strong>pendentecon l’ass<strong>un</strong>zione costante dello stupefacente ha<strong>di</strong> fatto creato <strong>un</strong> danno cronico a livello del Sistema NervosoCentra<strong>le</strong>.Lo squilibrio neurochimico dei me<strong>di</strong>atori cerebrali prodottidalla sostanza induce <strong>un</strong> intenso desiderio <strong>di</strong> riprovarne glieffetti (craving).Il craving è d<strong>un</strong>que l’aspetto patognomonico della tossico<strong>di</strong>pendenzain<strong>di</strong>pendentemente da variabili in<strong>di</strong>viduali o sociali.Su quest’ipotesi interpretativa si è sviluppato tutto <strong>un</strong> filone <strong>di</strong>ricerca <strong>per</strong> documentare attraverso qua<strong>le</strong> processo certesostanze, dotate <strong>di</strong> specifiche azioni farmacologiche, siano ingrado <strong>di</strong> indurre dopo <strong>un</strong> uso ripetuto <strong>un</strong>a con<strong>di</strong>zione neurochimicata<strong>le</strong> da sostenere il craving e da giustificare <strong>le</strong> ricadute.Date <strong>le</strong> premesse, il primo e più importante intervento terapeuticoche appare raziona<strong>le</strong> e possibi<strong>le</strong> è quello <strong>di</strong> sostituirela sostanza stupefacente, il<strong>le</strong>ga<strong>le</strong>, poco maneggevo<strong>le</strong>, piùtossica a causa del<strong>le</strong> sostanze <strong>di</strong> taglio e del<strong>le</strong> manipolazionida strada, con <strong>un</strong>a sostanza <strong>le</strong>ga<strong>le</strong>, più maneggevo<strong>le</strong>, più stabi<strong>le</strong>nel plasma e somministrabi<strong>le</strong> in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza<strong>per</strong>ché sotto controllo me<strong>di</strong>co.In questo quadro <strong>un</strong>a terapia farmacologia del<strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenzenon può essere considerata come <strong>un</strong>a semplicechemioterapia, quasi che il farmaco abbia la f<strong>un</strong>zione <strong>di</strong> sra<strong>di</strong>care,nel più breve tempo possibi<strong>le</strong>, <strong>un</strong>’agente patogenoche si è inse<strong>di</strong>ato nel soggetto; bensì essa può s<strong>per</strong>are <strong>di</strong> conseguirerisultati positivi solo nella misura in cui il farmaco èin grado <strong>di</strong> favorire quel processo <strong>di</strong> stabilizzazione che, alpari del processo <strong>di</strong> acquisizione della <strong>di</strong>pendenza, è il risultato<strong>di</strong> <strong>un</strong>a comp<strong>le</strong>ssa interazione tra azioni proprie dellasostanza, pre<strong>di</strong>sposizioni genetiche e meccanismi adattatividell’organismo.La visione della tossico<strong>di</strong>pendenza come sociopatia dà scarsaimportanza alla patogenesi biologica.La tossico<strong>di</strong>pendenza ha <strong>le</strong> sue ra<strong>di</strong>ci nel contesto dellasocietà e nella carenza <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> riferimento <strong>per</strong> l’in<strong>di</strong>viduoe <strong>per</strong> la famiglia; è in tali realtà che bisogna o<strong>per</strong>are <strong>per</strong> ripristinare<strong>un</strong> modello più “sano” <strong>di</strong> approccio alla vita.Il tentativo e quello <strong>di</strong> contrapporre ad <strong>un</strong>a “com<strong>un</strong>ità socia<strong>le</strong>ammalata” <strong>un</strong>a “com<strong>un</strong>ità sana” in cui ridefinire ruoli,valori, obiettivi <strong>di</strong> vita.La risposta preva<strong>le</strong>nte è la com<strong>un</strong>ità terapeutica volta ad educareil soggetto tossico<strong>di</strong>pendente ed a ricostruire la sua <strong>per</strong>sonalitàframmentata ed onnipotente.L’obiettivo dei vari programmi terapeutici com<strong>un</strong>itari è raggi<strong>un</strong>gere<strong>un</strong>a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “drug-free” nel più breve tempopossibi<strong>le</strong> ed <strong>un</strong> livello ta<strong>le</strong> <strong>di</strong> maturazione <strong>per</strong>sona<strong>le</strong> da consentireal soggetto tossico<strong>di</strong>pendente <strong>di</strong> non far più uso <strong>di</strong>alc<strong>un</strong>a sostanza stupefacente.La terapia farmacologica allora è accettata con il solo scopo<strong>di</strong> <strong>un</strong>a rapida risoluzione della sindrome da astinenza mentrela <strong>per</strong>sistenza <strong>di</strong> <strong>un</strong> trattamento farmacologico nel tempo èvista come <strong>un</strong>a forma <strong>di</strong> cronicizzazione iatrogena.Con<strong>di</strong>zione in<strong>di</strong>spensabi<strong>le</strong> è la “motivazione al cambiamento”espressamente <strong>di</strong>chiarata e gestita dal soggetto.Fra questi due estremi oggi è ben delineata <strong>un</strong>a visione piùcomp<strong>le</strong>ssa della tossico<strong>di</strong>pendenza dove, accanto all’eventobiologico, sono da tempo emerse componenti psicologiche esociali che hanno portato a definire <strong>un</strong> possibi<strong>le</strong> modello <strong>un</strong>itario:il modello bio-psico-socia<strong>le</strong>.14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................12


Secondo questa visione, fatta propria dall’OrganizzazioneMon<strong>di</strong>a<strong>le</strong> della Sanità, la Tossico<strong>di</strong>pendenza è <strong>un</strong>a malattiacronica ad andamento reci<strong>di</strong>vante (Brain Disease) ad eziopatogenesimulti assia<strong>le</strong> <strong>per</strong> cui in ogni paziente tossico<strong>di</strong>pendentedeve essere ricercato quanto del<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> componentipartecipa alla costituzione del sintomo tossicomanico.Date queste premesse, allora, l’end-point <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong> progettoterapeutico varia, essendo <strong>per</strong> alc<strong>un</strong>i il raggi<strong>un</strong>gimento <strong>di</strong><strong>un</strong>a rapida con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> drug-free come primo passo <strong>per</strong> losviluppo <strong>di</strong> <strong>un</strong> cambiamento più stabi<strong>le</strong>, <strong>per</strong> altri la stabilizzazionedel sintomo ed <strong>un</strong> miglioramento del<strong>le</strong> con<strong>di</strong>zionigenerali <strong>di</strong> vita, processo in<strong>di</strong>spensabi<strong>le</strong> <strong>per</strong> l’induzione, neltempo, <strong>di</strong> <strong>un</strong>a fase <strong>di</strong> cambiamento volontario.Questo modello interpretativo prescinde da <strong>un</strong> approccioideologico alla tossico<strong>di</strong>pendenza e cerca costantemente <strong>di</strong>separare gli strumenti utilizzabili (com<strong>un</strong>ità terapeutiche,sostegno farmacologico, sostegno psico-socia<strong>le</strong> ecc.) dagliobiettivi del progetto terapeutico possibi<strong>le</strong> <strong>per</strong> quel pazientein quel momento storico.Solo se si riesce concettualmente a tenere separati gli strumentidai fini è possibi<strong>le</strong>, secondo questo approccio, avere lalibertà <strong>di</strong> pensiero necessaria <strong>per</strong> in<strong>di</strong>viduare i reali bisogni inogni singolo paziente e pre<strong>di</strong>sporre <strong>le</strong> soluzioni effettivamenterealizzabili.Il su<strong>per</strong>amento della tossico<strong>di</strong>pendenza è <strong>le</strong>gato quin<strong>di</strong> ad <strong>un</strong>comp<strong>le</strong>sso processo <strong>di</strong> cambiamento volontario, in cui il singolopaziente necessariamente ha <strong>un</strong>a parte attiva.In assenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni che rendono attuabi<strong>le</strong> <strong>un</strong> processo<strong>di</strong> cambiamento volontario, gli interventi sono finalizzati alcontrollo socia<strong>le</strong> del fenomeno, al miglioramento del<strong>le</strong> con<strong>di</strong>zionigenerali <strong>di</strong> vita, alla riduzione del rischio <strong>di</strong> morte <strong>per</strong>overdose, alla riduzione del<strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni che rendono probabili<strong>le</strong> attività criminali <strong>le</strong>gate al mondo della tossico<strong>di</strong>pendenzae non ultimo all’aumento dell’attività lavorativa.Conoscere il pensiero preva<strong>le</strong>nte negli o<strong>per</strong>atori rende piùagevo<strong>le</strong> la definizione della vision del servizio e la sua allocazionenell’organizzazione genera<strong>le</strong> della rete assistenzia<strong>le</strong>.In Trentino, al momento, solo il servizio pubblico ha esplicitatoin <strong>un</strong> documento, la carta dei servizi, la vision adottatache si identifica con l’approccio bio-psico socia<strong>le</strong>.2.4. Razionalizzazione del<strong>le</strong> risorseLa razionalizzazione del<strong>le</strong> risorse è <strong>un</strong> passo necessario consideratoche la rete assistenzia<strong>le</strong> o<strong>per</strong>a con risorse definite.Il censimento p<strong>un</strong>tua<strong>le</strong> del<strong>le</strong> strutture presenti sul territorio el’assegnazione <strong>di</strong> specifiche mission ai vari soggetti coinvoltiè <strong>un</strong>a con<strong>di</strong>zione necessaria <strong>per</strong> evitare <strong>le</strong> duplicazioni e <strong>le</strong>sovrapposizioni degli interventi e <strong>per</strong> evitare che i servizipubblici, <strong>le</strong> organizzazioni private accre<strong>di</strong>tate e <strong>le</strong> associazioni<strong>di</strong> volontariato non siano pure fotocopie tra loro.In assenza <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>di</strong>segno organizzativo <strong>di</strong> questo genere lacaratteristica principa<strong>le</strong> che <strong>le</strong>ga tutti i soggetti è che ogn<strong>un</strong>olavora <strong>per</strong> proprio conto, senza coor<strong>di</strong>namento, senza col<strong>le</strong>gamentise non episo<strong>di</strong>ci.È possibi<strong>le</strong> allora che si creino rapporti tesi non solo tra servizipubblici e privati, ma anche tra pubblico e pubblico eprivato e privato.Quando poi, eccezionalmente, si creano contrapposizioniideologiche che coinvolgono l’intera col<strong>le</strong>ttività degli o<strong>per</strong>atoriprofessionali impegnati in <strong>un</strong>a determinata realtà si struttura<strong>un</strong>a <strong>di</strong>namica particolarmente rischiosa, in quanto<strong>di</strong>venta ri<strong>le</strong>vante la battaglia su chi ha ragione o torto facendopassare in secondo piano l’in<strong>di</strong>viduo tossico<strong>di</strong>pendente ela patologia <strong>di</strong> cui è portatore.È necessario quin<strong>di</strong> provvedere a specializzare i servizi, finalizzandolia rispondere al<strong>le</strong> esigenze espresse da quel territoriotenendo conto della loro preparazione, inclinazione ointeresse preva<strong>le</strong>nte.Tenuto conto <strong>di</strong> ogni singolo obiettivo specifico del pianopolitico strategico genera<strong>le</strong>, il passo successivo è la stipula <strong>di</strong>protocolli o<strong>per</strong>ativi che definiscano in modo chiaro qua<strong>le</strong>parte viene assegnata al servizio e/o istituzione e come questasi raccorda con <strong>le</strong> altre nell’ambito <strong>di</strong> <strong>un</strong> lavoro <strong>di</strong> rete.I protocolli inoltre devono essere pubblici in modo da facilitarel’accesso alla rete assistenzia<strong>le</strong> dell’utenza.Una rete a<strong>per</strong>ta ha maggiori possibilità <strong>di</strong> agganciare e trattenere<strong>un</strong>’utenza sempre più variegata.Definito “chi fa che cosa” nell’ambito del singolo obiettivo<strong>di</strong>venta necessario concordare quali saranno i parametri <strong>di</strong>qualità che verranno richiesti <strong>per</strong> la valutazione del risultatogenera<strong>le</strong> e riferito a ciasc<strong>un</strong> ente e/o istituzione coinvolto nelprogetto, ciò al fine <strong>di</strong> su<strong>per</strong>are la logica dell’auto referenzialità.In Trentino oggi è attivo <strong>un</strong> Ser.T. presente sul territorio contre se<strong>di</strong>: Trento (sede centra<strong>le</strong>) Rovereto e Riva del Garda.Le se<strong>di</strong> sono a<strong>per</strong>te sei giorni su sette e nei giorni festivi lacontinuità assistenzia<strong>le</strong> degli utenti, in trattamento con farmacisostitutivi, è garantita dal<strong>le</strong> U.O. <strong>di</strong> Pronto Soccorso <strong>di</strong>tutti gli ospedali.Questa soluzione si è <strong>di</strong>mostrata nel tempo la più idoneaconsiderata la particolare struttura del territorio della provincia<strong>di</strong> Trento.Le Com<strong>un</strong>ità terapeutiche iscritte all’albo sono 6 <strong>di</strong> cui 4 convenzionatecon l’Azienda provincia<strong>le</strong> <strong>per</strong> i Servizi sanitari.Le Case Circondariali sono due: Trento e Rovereto.Le Coo<strong>per</strong>ative <strong>di</strong> reinserimento lavorativo che normalmenteassumono pazienti tossico<strong>di</strong>pendenti sono 11 su tutto il territorioprovincia<strong>le</strong>.Le Associazioni <strong>di</strong> volontariato maggiormente coinvolte nelfenomeno tossico<strong>di</strong>pendenza sono 16.Tra<strong>di</strong>zionalmente il <strong>Servizio</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> Tossico<strong>di</strong>pendenze è separatodal <strong>Servizio</strong> che si occupa <strong>di</strong> alcool <strong>di</strong>pendenza.Il <strong>Servizio</strong> <strong>di</strong> Educazione alla salute è collocato in <strong>un</strong>’altraDirezione Centra<strong>le</strong> dell’Azienda Provincia<strong>le</strong> <strong>per</strong> i ServiziSanitari e lavora in stretta collaborazione con il <strong>Servizio</strong> <strong>per</strong><strong>le</strong> Tossico<strong>di</strong>pendenze.2.5. Conoscere la tipologia dei pazienti presenti nella realtàloca<strong>le</strong>La tossico<strong>di</strong>pendenza può avere del<strong>le</strong> manifestazioni <strong>di</strong>versenel<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> realtà, è influenzata: dal<strong>le</strong> caratteristiche culturalilocali, dalla scolarizzazione, dalla presenza o menod’opport<strong>un</strong>ità lavorative e/o assistenziali, dalla maggiore ominore <strong>di</strong>ffusione del<strong>le</strong> sostanze e dai tratti caratteriali delsingolo paziente.Tutte queste variabili determinano <strong>un</strong>a tipologia <strong>di</strong> utenzapreva<strong>le</strong>nte che, in <strong>un</strong>a determinata realtà, accede ai servizi ene con<strong>di</strong>ziona quin<strong>di</strong> il modello organizzativo <strong>per</strong> due or<strong>di</strong>ni<strong>di</strong> ragioni:• <strong>per</strong> pre<strong>di</strong>sporre trattamenti <strong>di</strong>fferenziati (in questo caso lafinalità è <strong>di</strong> tipo clinico);• <strong>per</strong> modulare l’assetto organizzativo (in questo caso lafinalità è <strong>di</strong> tipo organizzativo).14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................13


Stante queste considerazioni ne deriva che risulta in<strong>di</strong>spensabi<strong>le</strong>pre<strong>di</strong>sporre dei flussi informativi in grado <strong>di</strong> fornireciclicamente dati epidemiologici significativi e pre<strong>di</strong>sporre<strong>un</strong> osservatorio specialistico <strong>per</strong> la loro <strong>le</strong>ttura.Il <strong>Servizio</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> Tossico<strong>di</strong>pendenze ha attivato dal 2000 <strong>un</strong>ostrumento informatico “Ippocrate“ <strong>per</strong> la ri<strong>le</strong>vazione intempo rea<strong>le</strong> dei dati statistici e <strong>di</strong> attività e pubblica annualmente<strong>un</strong>a relazione cons<strong>un</strong>tiva sul fenomeno.Non sono al momento accessibili i dati relativi all’attivitàautonoma del privato socia<strong>le</strong>.Per quanto riguarda l’analisi del fenomeno a livello loca<strong>le</strong> sifa riferimento all’obiettivo n. 1 della Deliberazione PAT n.2703 ed alla recente pubblicazione a cura della ProvinciaAutonoma <strong>di</strong> Trento del documento <strong>per</strong> la salute n. 14: <strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenzein Trentino - tendenze e strategie.2.6. Valutazione dei risultatiLe strutture coinvolte in <strong>un</strong>a rete <strong>di</strong> assistenza ai tossico<strong>di</strong>pendentisono organizzazioni socio-sanitarie comp<strong>le</strong>sse:hanno a <strong>di</strong>sposizione risorse definite (input) che, elaboratecon l’immissione <strong>di</strong> valore aggi<strong>un</strong>to, dato dal “know how”dei professionisti e dall’assetto organizzativo (processi), produconointerventi che si concretizzano nei progetti terapeutici(output).I progetti terapeutici sono proposti all’utenza che afferisce ela risultante fra il progetto terapeutico proposto, il paziente ela realtà in cui entrambi gli attori vivono determina il risultatoterapeutico (outcome).L’outcome quin<strong>di</strong> è dato dalla comp<strong>le</strong>ssa interazione fra l’attivitàdel servizio, la tipologia dei pazienti e l’ambiente socia<strong>le</strong>,cultura<strong>le</strong> e politico <strong>di</strong> contesto.Date queste premesse, ne consegue che <strong>un</strong>o stesso progettoterapeutico presentato a soggetti <strong>di</strong>versi produce outcome<strong>di</strong>fferenti e lo stesso servizio <strong>di</strong>slocato in ambienti socio culturali<strong>di</strong>versi produce outcome <strong>di</strong>fferenti.Una griglia <strong>per</strong> la valutazione dei risultati quin<strong>di</strong> deve innanzituttoseparare nettamente l’output che dà il grado <strong>di</strong> efficienzadella struttura, dall’outcome che esprime il grado <strong>di</strong>efficacia.EfficienzaCon il termine efficienza <strong>di</strong> <strong>un</strong>a struttura socio sanitaria, siintende la capacità <strong>di</strong> produrre interventi utili, ad accrescerelo stato <strong>di</strong> salute o ad evitare nuova patologia, con il minorimpiego <strong>di</strong> risorse possibili.La sottolineatura dell’aggettivo “utili” significa che:• ogni prestazione che il servizio eroga è stata preventivamenteanalizzata nella logica dell’evidence based ed èritenuta valida <strong>per</strong> la realizzazione degli interventi erogati;• è stato formalizzato <strong>un</strong> accordo fra i professionisti su qua<strong>le</strong>prestazione viene registrata in <strong>un</strong>a determinata situazioneclinica.Un aggregato <strong>di</strong> prestazioni, <strong>le</strong>gate da <strong>un</strong>a logica sequenzia<strong>le</strong>e finalizzate ad <strong>un</strong> obiettivo esplicito e con<strong>di</strong>viso con l’utente,costituisce <strong>un</strong> intervento specifico.Nel<strong>le</strong> strutture che o<strong>per</strong>ano nel campo del<strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenze,essendo <strong>per</strong> definizione servizi multi <strong>di</strong>sciplinari,avremo interventi specifici d’area psicologica, socia<strong>le</strong> e sanitaria.Un insieme coor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> interventi d’area, con obiettivi e criteri<strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> risultato definiti, costituisce il progettoterapeutico in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong> che il servizio presenta al paziente.Stante queste premesse l’efficienza <strong>di</strong> <strong>un</strong>’organizzazionesocio sanitaria che si occupa <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza si misuranella capacità della stessa <strong>di</strong> produrre progetti terapeuticiutili ad accrescere lo stato <strong>di</strong> salute o ad evitare nuova patologiacon il minor impiego <strong>di</strong> risorse possibili.L’efficienza <strong>di</strong> <strong>un</strong>a struttura si sud<strong>di</strong>vide in:• efficienza produttiva, esprime il rapporto esistente tra <strong>le</strong>risorse impiegate ed il numero <strong>di</strong> prestazioni utili erogate,quin<strong>di</strong> è <strong>un</strong>a caratteristica interna dell’organizzazione;• efficienza allocativa, esprime la <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> del bisognocomp<strong>le</strong>ssivo <strong>di</strong> prestazioni utili, erogate da <strong>un</strong>a determinatastruttura, quin<strong>di</strong> è <strong>un</strong>a caratteristica dell’organizzazionerapportata alla rete assistenzia<strong>le</strong>.EfficaciaIn qualsiasi organizzazione la valutazione dell’efficacia èintesa come la determinazione dei risultati conseguiti con<strong>un</strong>a specifica attività, intrapresa <strong>per</strong> raggi<strong>un</strong>gere <strong>un</strong> obbiettivo<strong>di</strong>chiarato, a cui è stato assegnato <strong>un</strong> determinato valore.In <strong>un</strong>a organizzazione socio-sanitaria, con la valutazionedell’efficacia (output) si vuo<strong>le</strong> verificare se gli interventi attuatihanno prodotto i risultati s<strong>per</strong>ati, se hanno sod<strong>di</strong>sfatto iclienti utenti e se hanno mo<strong>di</strong>ficato in senso positivo o negativo<strong>un</strong>a determinata situazione.Nel valutare i progetti terapeutici attuati con i tossico<strong>di</strong>pendenti<strong>per</strong>ò, come <strong>per</strong> qualsiasi altro campo d’intervento incui l’obiettivo è teso a mo<strong>di</strong>ficare comportamenti e stili <strong>di</strong>vita, è importante aver ben presente che non è sempre possibi<strong>le</strong>identificare <strong>un</strong>a sicura correlazione <strong>di</strong> causa-effetto fra iltrattamento effettuato ed i risultati riscontrati; infatti, moltospesso, il trattamento in esame si somma a tutta <strong>un</strong>a serie <strong>di</strong>interventi antecedenti ed è influenzato da molteplici variabiliambientali.Alla luce <strong>di</strong> quanto sopra è chiaro che, nella valutazione dell’outcomenel<strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenze, non possiamo applicarela stessa metodologia che utilizziamo <strong>per</strong> documentare l’efficacia<strong>di</strong> <strong>un</strong> determinato farmaco in <strong>un</strong>a specifica patologia,situazione in cui il rapporto causa-effetto è chiaro.La particolarità <strong>di</strong> questo settore impone <strong>di</strong> separare l’esitospecifico <strong>di</strong> <strong>un</strong> determinato intervento d’area, ad esempio<strong>un</strong>a terapia farmacologica o <strong>un</strong>a psicoterapia, in cui più evidenteè il rapporto causa-effetto; dall’esito globa<strong>le</strong> del progettoterapeutico che, aspirando al <strong>un</strong> cambiamento <strong>di</strong> <strong>un</strong>comportamento o <strong>di</strong> <strong>un</strong>o sti<strong>le</strong> <strong>di</strong> vita, è più soggetto a<strong>di</strong>nfluenze esterne al progetto non governabili.Efficacia dei progetti terapeutici nel settore del<strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenzeIn <strong>un</strong> approccio bio-psico-socia<strong>le</strong> della tossico<strong>di</strong>pendenza, lasituazione ottima<strong>le</strong> vede o<strong>per</strong>are congi<strong>un</strong>tamente ed integrati:gli interventi dei me<strong>di</strong>ci, degli infermieri professionali,degli assistenti sociali e degli psicologi, <strong>per</strong> cui i singoli interventid’area devono essere amalgamati in <strong>un</strong> progetto comp<strong>le</strong>ssivod’équipe in cui convergono <strong>le</strong> finalità dei singoliinterventi d’area.È possibi<strong>le</strong> che in alc<strong>un</strong>i progetti terapeutici non sia necessarioil contemporaneo intervento <strong>di</strong> tutte <strong>le</strong> figure professionali,in quanto non richiesto dal paziente o non ritenuto uti<strong>le</strong>dall’équipe <strong>per</strong> raggi<strong>un</strong>gere l’obiettivo definito e concordatocon l’utente.Anche in questi casi <strong>per</strong>ò la responsabilità del progetto comp<strong>le</strong>ssivodeve essere dell’équipe multi <strong>di</strong>sciplinare e deveessere formalizzata in <strong>un</strong>a ri<strong>un</strong>ione specificamente de<strong>di</strong>cata.Affidare la titolarità <strong>di</strong> tutti i progetti terapeutici ad <strong>un</strong>’équipe14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................14


multi <strong>di</strong>sciplinare, è <strong>un</strong>o strumento <strong>di</strong> tutela sia del pazientesia degli o<strong>per</strong>atori; riduce infatti la possibilità <strong>di</strong> “fughe terapeutiche”e <strong>di</strong> burn out.Come accennato precedentemente <strong>un</strong>o stesso progetto terapeuticogenera outcome <strong>di</strong>versi se applicato a pazienti con<strong>di</strong>fferenti caratteristiche, <strong>per</strong> cui risulta in<strong>di</strong>spensabi<strong>le</strong> arrivaread identificare del<strong>le</strong> coorti sufficientemente omogenee <strong>di</strong>pazienti.I criteri utilizzati <strong>per</strong> la valutazione <strong>di</strong> <strong>un</strong> progetto terapeuticodevono com<strong>un</strong>que essere esplicitati e con<strong>di</strong>visi dalpaziente ed il risultato raggi<strong>un</strong>to deve essere inteso come lospecchio dello sta<strong>di</strong>o del cambiamento che servizio e utenteinsieme hanno ottenuto.Al momento in Trentino il Ser.T. sta s<strong>per</strong>imentando <strong>un</strong> modello<strong>per</strong> la valutazione dell’efficienza produttiva ed allocativa edell’efficacia dei progetti terapeutici erogati.2.7. Controllo della spesaAnni fa la prerogativa <strong>di</strong> molte strutture pubbliche, <strong>di</strong> qualsiasigenere, era quella <strong>di</strong> produrre servizi o prodotti senzaporre attenzione al rapporto fina<strong>le</strong> tra risorse impiegate erisultati ottenuti. Il mutamento degli scenari organizzativiaziendali nel settore pubblico, il cambiamento dell’otticapolitico-amministrativa nella gestione del “pubblico” hannoprogressivamente imposto ai <strong>di</strong>rigenti <strong>di</strong> Unità O<strong>per</strong>ative e/oServizi <strong>di</strong> pensare e gestire <strong>le</strong> proprie realtà con criteri nuovi.È importante allora pre<strong>di</strong>sporre dei sistemi <strong>per</strong> monitorare ilrapporto esistente fra il costo della struttura, del progetto terapeuticoerogato, dell’intervento d’area specifico e <strong>per</strong>sinodella singola prestazione e l’efficacia degli stessi.Al momento, al Ser.T. è in fase <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>un</strong> progetto <strong>per</strong> l’analisidei costi benefici nel settore del<strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenze.B. Progettazione <strong>organizzativa</strong> del <strong>Servizio</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenze<strong>di</strong> TrentoLa <strong>progettazione</strong> <strong>organizzativa</strong> si declina nella ricerca del<strong>le</strong>soluzioni possibili che consentono <strong>di</strong> ottenere determinaticomportamenti <strong>di</strong> lavoro finalizzati al raggi<strong>un</strong>gimento del<strong>le</strong>aspettative che <strong>le</strong> parti interessate ripongono sia sulla rete assistenzia<strong>le</strong>nel suo comp<strong>le</strong>sso, sia su ogni singolo servizio.È bene tener presente che <strong>le</strong> parti interessate nel settore del<strong>le</strong><strong>di</strong>pendenze sono multiformi e <strong>le</strong> aspettative, tutte più o meno<strong>le</strong>gittime, possono essere <strong>di</strong> conseguenza <strong>di</strong>ametralmenteopposte <strong>per</strong> cui <strong>di</strong>venta in<strong>di</strong>spensabi<strong>le</strong> concordare con glistakeholders <strong>di</strong> riferimento quali aspettative sono da considerareprioritarie.1. Progettazione <strong>organizzativa</strong> <strong>di</strong> <strong>un</strong> Ser.T. in <strong>un</strong>a logicaazienda<strong>le</strong>1.1. La missionLa missione esplicitata nel regolamento interno dell’APSS <strong>di</strong>Trento è conforme a quanto previsto in quasi tutte <strong>le</strong> ASL:assistere la popolazione <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenti e <strong>le</strong> loro famiglie,<strong>per</strong>seguendo la prevenzione del fenomeno e il comp<strong>le</strong>torecu<strong>per</strong>o dei soggetti alla società.I Servizi <strong>per</strong> <strong>le</strong> Tossico<strong>di</strong>pendenze <strong>per</strong>ò, in tutto il territorionaziona<strong>le</strong>, sono spesso al centro dell’attenzione <strong>di</strong> portatorid’interessi, tra cui i pazienti/clienti, gli amministratori, i politicie i gruppi <strong>di</strong> pressione in genera<strong>le</strong> che hanno spessovisioni comp<strong>le</strong>tamente opposte su come missioni <strong>di</strong> questotipo debbano essere declinate nello specifico.La necessità <strong>di</strong> ricomporre posizioni ideologiche contrapposte,ha indotto l’amministrazione centra<strong>le</strong> ad emanare <strong>un</strong>ospecifico provve<strong>di</strong>mento <strong>le</strong>gislativo: l’Accordo Stato Regionidel 21/01/1999, che stabilisce, nel dettaglio, quali sono <strong>le</strong>prestazioni che i Ser.T. devono garantire <strong>per</strong> o<strong>per</strong>are.“Fatta salva l’emanazione <strong>di</strong> norme specifiche in materiad’accre<strong>di</strong>tamento, tra <strong>le</strong> prestazioni che il servizio (Ser.T.)dovrebbe garantire <strong>per</strong> poter o<strong>per</strong>are, devono essere comprese<strong>le</strong> seguenti:• pronta accoglienza e <strong>di</strong>agnosi;• terapie farmacologiche specifiche, sostitutive e non, compresoil monitoraggio clinico e laboratoristico;• attività <strong>di</strong> screening prevenzione e partecipazione allacura del<strong>le</strong> patologie correlate all’uso <strong>di</strong> sostanze;• psico<strong>di</strong>agnosi e attività <strong>di</strong> sostegno e <strong>di</strong> co<strong>un</strong>seling;• attività <strong>di</strong> riabilitazione;• focal point della ricerca epidemiologica e socia<strong>le</strong>;• partecipazione all’attività del <strong>di</strong>partimento”.L’organizzazione del <strong>Servizio</strong> tossico<strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> Trento<strong>per</strong>mette l’erogazione <strong>di</strong> tutte <strong>le</strong> prestazioni previste dall’AccordoStato Regioni.La carta dei servizi è il documento attraverso il qua<strong>le</strong> questeattività sono rese pubbliche.1.2. La visionCome detto precedentemente la “filosofia” <strong>di</strong> <strong>un</strong> servizio èdata dalla risultanza <strong>di</strong> due componenti: la cultura degli o<strong>per</strong>atoriche vi lavorano e la cultura col<strong>le</strong>ttiva che si esprimeattraverso i provve<strong>di</strong>menti <strong>le</strong>gislativi.Al momento la “cultura col<strong>le</strong>ttiva” più recente fa riferimentosempre al su citato accodo stato regioni che, nella parte de<strong>di</strong>cataai principi ispiratori del<strong>le</strong> attività assistenziali, testualmenterecita:”Al centro dell’interesse dei servizi deve esserci la <strong>per</strong>sonaqua<strong>le</strong> soggetto portatore <strong>di</strong> <strong>un</strong> bisogno, in<strong>di</strong>pendentemente da<strong>un</strong>’effettiva richiesta <strong>di</strong> intervento terapeutico, ancor menodalla possibilità <strong>di</strong> effettuare <strong>un</strong> trattamento drug-free e dalla<strong>di</strong>sponibilità a recarsi presso la sede del servizio. L’obiettivogenera<strong>le</strong> è quello <strong>di</strong> tutelare la salute del soggetto (globalmenteintesa), <strong>un</strong> compito che comprende <strong>un</strong>a lista <strong>di</strong> possibiliobiettivi specifici, da quello – più ambizioso e non sempreimme<strong>di</strong>atamente <strong>per</strong>seguibi<strong>le</strong> – <strong>di</strong> <strong>un</strong>a comp<strong>le</strong>ta riabilitazionea quello più limitato, ma non <strong>per</strong> questo da trascurare, dell’induzione<strong>di</strong> <strong>un</strong>o sti<strong>le</strong> <strong>di</strong> vita meno rischioso. Ugualmente nonè adeguata la <strong>per</strong>sistenza del concetto <strong>di</strong> irrecu<strong>per</strong>abilità: qual<strong>un</strong>queutente deve ricevere, ovviamente sotto <strong>di</strong>verse forme,tutto l’aiuto possibi<strong>le</strong> con <strong>un</strong> serio lavoro che gli consenta <strong>di</strong>raggi<strong>un</strong>gere <strong>un</strong>a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>per</strong>sona<strong>le</strong> benessere”.La visione preva<strong>le</strong>nte degli o<strong>per</strong>atori <strong>di</strong> questo Ser.T. si identificacon l’approccio bio-psico-socia<strong>le</strong> precedentementeillustrato. Questa filosofia d’intervento è esplicitata nellacarta dei servizi, a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti i clienti/utenti.Nella pratica quoti<strong>di</strong>ana i valori espressi dalla cultura col<strong>le</strong>ttivapossono integrarsi o contrastare con i valori propri <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong>o<strong>per</strong>atore, la risultanza è <strong>un</strong> comp<strong>le</strong>sso d’opinioni, incontinua evoluzione, che ciclicamente necessita <strong>di</strong> essereridefinito, o quanto meno portato ad <strong>un</strong> livello cosciente.L’assetto organizzativo, al riguardo, prevede <strong>un</strong> tempo istitu-14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................15


ziona<strong>le</strong> specificamente de<strong>di</strong>cato: sono previsti cioè, ognianno, <strong>un</strong><strong>di</strong>ci incontri <strong>di</strong> formazione interna de<strong>di</strong>cati alla revisionedella vision attraverso <strong>le</strong>zioni magistrali monotematichee/o presentazione <strong>di</strong> casi clinici particolari.1.3. La scelta <strong>organizzativa</strong>La scelta <strong>organizzativa</strong> prevede cinque componenti fondamentali:il vertice strategico, il nuc<strong>le</strong>o o<strong>per</strong>ativo, la lineainterme<strong>di</strong>a, lo staff <strong>di</strong> supporto e la struttura tecnico/amministrativa.Il vertice strategico è im<strong>per</strong>sonato dalla figura del responsabi<strong>le</strong>che: assicura che l’U.O. assolva al<strong>le</strong> finalità previste dalmandato istituziona<strong>le</strong>, risponde, <strong>per</strong> quanto <strong>di</strong> competenza,al<strong>le</strong> richieste dei gruppi <strong>di</strong> interesse (stakeholders), su<strong>per</strong>visional’organizzazione, gestisce <strong>le</strong> relazioni con l’ambienteesterno e formula <strong>le</strong> strategie generali allineandosi con <strong>le</strong>in<strong>di</strong>cazioni dell’APSS.L’équipe multi <strong>di</strong>sciplinare rappresenta il nuc<strong>le</strong>o o<strong>per</strong>ativo <strong>di</strong>base.L’équipe è formata dal me<strong>di</strong>co, dall’infermiere professiona<strong>le</strong>,dallo psicologo e dall’assistente socia<strong>le</strong>.L’équipe è il contesto all’interno del qua<strong>le</strong> sono elaborati edattuati i <strong>di</strong>versi interventi rivolti all’utenza che, <strong>di</strong> norma, sistrutturano attraverso tre fasi strettamente correlate fra loro:l’accoglienza, la valutazione e la presa in carico.L’attività d’accoglienza si riferisce a tutte <strong>le</strong> <strong>per</strong>sone che accedonoal servizio <strong>per</strong> sé o <strong>per</strong> altri, portando <strong>un</strong>a generica ospecifica richiesta d’aiuto <strong>le</strong>gata alla tossico<strong>di</strong>pendenza.La <strong>per</strong>sona che si rivolge al servizio <strong>per</strong> la prima volta o dopo<strong>un</strong> <strong>per</strong>iodo d’assenza, è accolta senza tempi d’attesa.La scelta <strong>di</strong> accogliere tempestivamente la richiesta d’aiuto èfinalizzata a rendere il più agevo<strong>le</strong> possibi<strong>le</strong> il primo contattoe nello stesso tempo vuo<strong>le</strong> veicolare l’immagine <strong>di</strong> <strong>un</strong> servizioricettivo e facilmente accessibi<strong>le</strong>.Nello spazio dell’accoglienza si raccolgono e si com<strong>un</strong>icanoinformazioni.Nello specifico gli obiettivi del primo contatto consistononella raccolta e prima <strong>le</strong>ttura della domanda, nell’acquisizioned’alc<strong>un</strong>i dati preliminari utili <strong>per</strong> <strong>un</strong>‘inizia<strong>le</strong> e provvisorioinquadramento del prob<strong>le</strong>ma portato, nell’in<strong>di</strong>cazione degliinterventi sia farmacologici sia psico sociali attivabili fin dasubito ed infine nella presentazione del<strong>le</strong> ulteriori opport<strong>un</strong>itàche il servizio può offrire.I dati raccolti sono <strong>di</strong>scussi all’interno dell’équipe multi <strong>di</strong>sciplinaree, sulla base degli e<strong>le</strong>menti emersi, si stabilisce se equali interventi attivare ed i possibili tempi d’attuazione deglistessi.Di norma dopo il primo contatto si apre <strong>un</strong>a fase valutativa<strong>di</strong>agnosticache, a seconda della peculiarità e priorità presentatedalla situazione considerata, può vedere impegnatecontemporaneamente o in tempi <strong>di</strong>versi <strong>un</strong>a o più figure professionali.La fase della valutazione può essere definita come l’insiemed’attività che consente <strong>un</strong>a conoscenza più approfon<strong>di</strong>ta delcaso e che <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> formulare <strong>un</strong>’ipotesi <strong>di</strong> trattamento<strong>per</strong>sonalizzato sui bisogni del singolo utente.La valutazione psicologica è finalizzata a produrre ipotesi<strong>di</strong>agnostiche inerenti l’organizzazione <strong>di</strong> <strong>per</strong>sonalità delpaziente, la psico <strong>di</strong>namica del<strong>le</strong> sue relazioni familiari ed ilsignificato soggettivo dell’es<strong>per</strong>ienza tossicomanica; è inoltrevolta ad in<strong>di</strong>viduare <strong>le</strong> risorse psicologiche mobilitabili ai finidel cambiamento.La valutazione socia<strong>le</strong> <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> cogliere il livello d’integrazione,il grado <strong>di</strong> conservazione e/o compromissione del<strong>le</strong>abilità sociali nell’ambito dei <strong>di</strong>fferenti contesti <strong>di</strong> vita deipazienti e gli eventuali prob<strong>le</strong>mi giuri<strong>di</strong>ci connessi alla tossico<strong>di</strong>pendenza.La valutazione me<strong>di</strong>ca <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> formulare <strong>un</strong>a <strong>di</strong>agnosi,secondo i criteri del DSM IV, <strong>di</strong> abuso o <strong>di</strong>pendenza dasostanze e <strong>di</strong> avere <strong>un</strong> quadro sufficientemente chiaro sullasituazione clinica genera<strong>le</strong> e sulla presenza o meno <strong>di</strong> <strong>un</strong>acomorbilità psichiatrica.La fase della presa in carico comporta la definizione e l’avvio<strong>di</strong> <strong>un</strong> progetto terapeutico coerente con la valutazione <strong>di</strong>agnosticae rispondente alla domanda d’aiuto del soggetto.Il progetto terapeutico è sempre concordato con l’utenteseguendo <strong>un</strong>a norma contrattua<strong>le</strong>, intendendo con ciò laricerca <strong>di</strong> <strong>un</strong> attivo coinvolgimento del paziente non solo sulpiano del consenso, ma anche rispetto alla definizione degliobiettivi, dei reciproci impegni e dei criteri <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> risultato.In questa prospettiva la <strong>di</strong>mensione tempora<strong>le</strong> assume <strong>un</strong>ava<strong>le</strong>nza terapeutica particolarmente significativa <strong>per</strong> <strong>di</strong>versiaspetti.È solo in <strong>un</strong> arco <strong>di</strong> tempo me<strong>di</strong>o l<strong>un</strong>go che l’inizia<strong>le</strong> domandad’aiuto del tossico<strong>di</strong>pendente, solitamente urgente e voltaall’intervento farmacologico, può evolvere in <strong>un</strong>a richiestapiù elaborata che consente <strong>di</strong> attuare progetti terapeutici piùarticolati.Paral<strong>le</strong>lamente è solo nel tempo che è possibi<strong>le</strong> verificare l’efficaciadel<strong>le</strong> scelte terapeutiche adottate in ogni specificasituazione.Perio<strong>di</strong>camente l’équipe multi <strong>di</strong>sciplinare <strong>di</strong>scute l’evoluzionedegli interventi programmati attivando <strong>un</strong> processo <strong>di</strong>continua riformulazione degli obiettivi, in relazione all’esitodegli interventi messi in atto e del<strong>le</strong> risorse in quel momentoattivabili.Nella realtà del <strong>Servizio</strong> <strong>per</strong> <strong>le</strong> Tossico<strong>di</strong>pendenze del Trentinosono presenti quattro équipe multi <strong>di</strong>sciplinari territoriali:due a Trento, convenzionalmente in<strong>di</strong>cate come Trento est eTrento Ovest, <strong>un</strong>a a Rovereto e <strong>un</strong>a a Riva del Garda.Sono altresì effettive altre due équipe che o<strong>per</strong>ano esclusivamentenel<strong>le</strong> Case Circondariali <strong>di</strong> Trento e Rovereto.Le équipe territoriali hanno incontri <strong>di</strong> verifica settimanalimentre <strong>per</strong> <strong>le</strong> équipe che o<strong>per</strong>ano all’interno del<strong>le</strong> case circondarialigli incontri sono quin<strong>di</strong>cinali.Tutti gli o<strong>per</strong>atori sono dotati <strong>di</strong> <strong>un</strong> termina<strong>le</strong> informatico col<strong>le</strong>gatoin rete (intranet), i dati relativi ad ogni paziente sonoraccolti e organizzati in <strong>un</strong>a cartella informatizzata che mettea <strong>di</strong>sposizione, in tempo rea<strong>le</strong>, tutti i dati a tutti gli o<strong>per</strong>atoriabilitati.Un server, gestito dal <strong>Servizio</strong> Sistemi Informativi dell’APSS,f<strong>un</strong>ziona da banca dati centralizzata (al<strong>le</strong>gati 1 e 2).La linea interme<strong>di</strong>a è costituita dai coor<strong>di</strong>natori d’area.Per ogni figura professiona<strong>le</strong>, me<strong>di</strong>ci, psicologi, assistentisociali, infermieri ed amministrativi, è stato nominato formalmente<strong>un</strong> coor<strong>di</strong>natore d’area.Questa figura rappresenta la linea <strong>di</strong> congi<strong>un</strong>zione e <strong>di</strong>com<strong>un</strong>icazione bi<strong>di</strong>reziona<strong>le</strong> fra il vertice strategico e <strong>le</strong> <strong>di</strong>fferentifigure professionali.Ciasc<strong>un</strong> coor<strong>di</strong>natore d’area ha il compito <strong>di</strong> presiedere <strong>le</strong>ri<strong>un</strong>ioni quin<strong>di</strong>cinali d’area in cui: vengono valutati i risultatiin termini <strong>di</strong> output, ri<strong>le</strong>vati automaticamente dal sistema <strong>di</strong>controllo <strong>di</strong> gestione informatizzato, relativo a ciasc<strong>un</strong>a figuraprofessiona<strong>le</strong> e/o o<strong>per</strong>atore; vengono raccolte <strong>le</strong> osservazionie <strong>le</strong> proposte finalizzate al miglioramento continuo del14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................16


Al<strong>le</strong>gato 1 - L’équipe multi <strong>di</strong>sciplinare rappresenta la strutturao<strong>per</strong>ativa <strong>di</strong> baseÉquipeTrento EstÉquipeRoveretoÉquipecarcereSede centra<strong>le</strong>Trento, via Gocciadoro 47ÉquipecarcereÉquipeTrento OvestÉquipeRivaservizio, viene pre<strong>di</strong>sposto il miglior assetto organizzativopossibi<strong>le</strong> compatibi<strong>le</strong> con <strong>le</strong> risorse presenti (orario, turni <strong>di</strong>guar<strong>di</strong>a, piano ferie, aggiornamenti ecc.).I report <strong>di</strong> attività e <strong>le</strong> eventuali proposte <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica <strong>organizzativa</strong>vengono <strong>di</strong>scusse nel<strong>le</strong> ri<strong>un</strong>ioni dello staff <strong>di</strong> supporto.Lo staff <strong>di</strong> supporto o tavolo dei coor<strong>di</strong>natori è il cuore pulsantedel sistema, da <strong>un</strong> p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista organizzativo, <strong>un</strong>astruttura che lavora congi<strong>un</strong>tamente con il vertice strategico;vi fanno parte il responsabi<strong>le</strong> e i coor<strong>di</strong>natori d’area, si ri<strong>un</strong>isce<strong>un</strong>a volta al mese.Nel<strong>le</strong> ri<strong>un</strong>ioni ogni coor<strong>di</strong>natore d’area riporta i risultati riferitialla sua figura professiona<strong>le</strong> in termini <strong>di</strong> output, <strong>le</strong> osservazionie/o esigenze dell’area e <strong>le</strong> eventuali mo<strong>di</strong>fiche organizzativeproposte.Il ruolo <strong>di</strong> questa struttura è quello <strong>di</strong>: monitorare l’andamentodel servizio in termini <strong>di</strong> efficienza ed efficacia, integraree coor<strong>di</strong>nare <strong>le</strong> varie proposte <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche organizzativerispettando la vision ed il mandato istituziona<strong>le</strong> del servizioin <strong>un</strong>a logica <strong>di</strong> miglioramento continuo della qualità.La responsabilità decisiona<strong>le</strong> rimane al vertice strategicoanche se, in queste ri<strong>un</strong>ioni, sono esplicitate <strong>le</strong> motivazioniche giustificano gli atti e si cerca <strong>di</strong> raggi<strong>un</strong>gere sempre lacon<strong>di</strong>visione sul<strong>le</strong> scelte strategiche.Ovviamente sarà poi compito dei coor<strong>di</strong>natori d’area renderepartecipi, a cascata, i singoli o<strong>per</strong>atori sul<strong>le</strong> novità deliberatee ri<strong>le</strong>varne gli effetti che <strong>le</strong> stesse producono attuandocosì <strong>un</strong> <strong>per</strong>corso circolare d’adattamento continuo.La struttura tecnico/amministrativa ha f<strong>un</strong>zioni <strong>di</strong> supportoal<strong>le</strong> altre componenti ed è composta da due tipi <strong>di</strong> o<strong>per</strong>atori:gli amministrativi e gli o<strong>per</strong>atori tecnici.Questi soggetti non sono <strong>di</strong>rettamente coinvolti nei processid’erogazione del<strong>le</strong> prestazioni rivolte all’utenza, ma fornisconoservizi traversali che rendono possibi<strong>le</strong> la realizzazione<strong>di</strong> molte attività specifiche del Ser.T.Al<strong>le</strong>gato 2 - Come lavora l’équipe1.4. Differenziazione IntegrazioneValutazionesocia<strong>le</strong>AttuazioneSìAccoglienzaValutazioneme<strong>di</strong>caÉquipeProgetto terapeuticoPresentazionee<strong>di</strong>scussionecon ilpazienteValutazionepsicologicaNoIn <strong>un</strong> Ser.T. o<strong>per</strong>ano <strong>di</strong>verse figure professionali: i me<strong>di</strong>ci, gliinfermieri, gli psicologi, gli assistenti sociali e gli amministrativi.Ogn<strong>un</strong>a <strong>di</strong> queste figure eroga del<strong>le</strong> prestazioni particolaried ha <strong>un</strong>a sua <strong>di</strong>fferenziazione professiona<strong>le</strong> e cultura<strong>le</strong>.La necessità <strong>di</strong> chiarire i ruoli che ciasc<strong>un</strong>a figura professiona<strong>le</strong>svolge nell’ambito del servizio ha richiesto <strong>un</strong>a precisadefinizione del<strong>le</strong> prestazioni e degli interventi specialisticid’area.Contestualmente il servizio si è impegnato ad elaborare <strong>un</strong>sistema interno <strong>di</strong> controllo <strong>di</strong> gestione in modo da potergovernare il carico <strong>di</strong> lavoro ed il grado <strong>di</strong> efficienza allocativarapportata al<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> aree professionali.Il fabbisogno <strong>di</strong> integrazione dei singoli o<strong>per</strong>atori, che ovviamenteè <strong>un</strong> processo <strong>di</strong>namico, trova la sua risposta nella ri<strong>un</strong>ionesettimana<strong>le</strong> d’équipe in cui gli interventi d’area messiin campo dai <strong>di</strong>versi professionisti vengono assemblati nelprogetto terapeutico comp<strong>le</strong>ssivo orientato verso <strong>un</strong> obiettivochiaro e concordato con l’utente.In questa ri<strong>un</strong>ione particolare attenzione viene posta al significatoche <strong>un</strong> intervento d’area assume nel contesto piùampio del progetto terapeutico sia riferito al vissuto delpaziente/utente sia riferito all’o<strong>per</strong>are del<strong>le</strong> altre figure professionalicoinvolte.14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................17


Il bisogno <strong>di</strong> integrazione riguarda <strong>per</strong>ò anche l’organizzazionenel suo comp<strong>le</strong>sso in quanto l’analisi dei risultati prodottie/o il mo<strong>di</strong>ficarsi <strong>di</strong> alc<strong>un</strong>i e<strong>le</strong>menti dell’input, ad esempiol’aumento o la <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> <strong>un</strong>’<strong>un</strong>ità <strong>di</strong> <strong>per</strong>sona<strong>le</strong>,comporta inevitabilmente continui aggiustamenti organizzativi.Inoltre, l’evoluzione cultura<strong>le</strong> <strong>di</strong> ogni singolo o<strong>per</strong>atore oanche la norma<strong>le</strong> routine genera momenti <strong>di</strong> rif<strong>le</strong>ssione orichieste <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche soprattutto in quel<strong>le</strong> aree <strong>di</strong> attivitàcaratterizzate dalla sovrapposizione o non chiara definizionedei rispettivi ambiti <strong>di</strong> competenza.Per rispondere a questi bisogni si attivano due strumenti: <strong>le</strong>ri<strong>un</strong>ioni mono professionali d’area, a cadenza quin<strong>di</strong>cina<strong>le</strong>della durata <strong>di</strong> due ore, e <strong>le</strong> ri<strong>un</strong>ioni del tavolo dei coor<strong>di</strong>natoria cadenza mensi<strong>le</strong>.1.5. Controllo <strong>di</strong> gestionePensare <strong>di</strong> applicare la metodologia del Total QualitàManagement al sistema <strong>di</strong> erogazione dei servizi <strong>per</strong> <strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenzeè senz’altro cosa estremamente interessantee uti<strong>le</strong>, ma non vi è dubbio che la comp<strong>le</strong>ssità da affrontareè molto alta e <strong>le</strong> soluzioni da ricercare non sempreimme<strong>di</strong>ate.I dubbi sulla fattibilità <strong>di</strong> <strong>un</strong>a avventura <strong>di</strong> questo genere sonomolti; dal nostro p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> vista i fattori interferenti più importantiderivano: dal tipo <strong>di</strong> servizio da erogare in relazione allaparticolare utenza e dalla scelta terapeutica <strong>di</strong> fondo, <strong>di</strong> ogniagenzia che fa parte della rete dei servizi.Come si può intuire, la strada <strong>per</strong> riconvertire i servizi e l’interosistema del<strong>le</strong> <strong>di</strong>pendenze patologiche su logiche <strong>di</strong>TQM è ancora molto l<strong>un</strong>ga; <strong>per</strong> quanto riguarda questoSer.T. si è deciso <strong>di</strong> partire prestando attenzione: al<strong>le</strong> risorseimpiegate (input), alla correttezza scientifica ed all’appropriatezzadel<strong>le</strong> metodologie produttive (processi), airisultati in termini <strong>di</strong> prestazioni erogate (output) <strong>per</strong> passaresuccessivamente ad <strong>un</strong>a prima analisi degli esiti dei trattamenti(outcome).Una volta chiariti alc<strong>un</strong>i e<strong>le</strong>menti determinanti l’input, ovveroil numero degli o<strong>per</strong>atori sud<strong>di</strong>visi <strong>per</strong> qualifica professiona<strong>le</strong>,il numero del<strong>le</strong> se<strong>di</strong> <strong>di</strong> attività del servizio, il numerodegli uffici messi a <strong>di</strong>sposizione, il numero del<strong>le</strong> scrivanie<strong>di</strong>sponibili e, non ultimo, il numero <strong>di</strong> <strong>per</strong>sonal computer, siè provveduto alla costituzione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a rete (intranet) che col<strong>le</strong>gatutte <strong>le</strong> postazioni con <strong>un</strong> server centra<strong>le</strong>.Successivamente è stato realizzato <strong>un</strong> software specifico, lacartella clinica informatizzata “Ippocrate”, qua<strong>le</strong> strumentoagi<strong>le</strong> e con<strong>di</strong>viso <strong>per</strong> la raccolta <strong>di</strong> tutti dati relativi a ognipaziente. La struttura <strong>di</strong> questa cartella <strong>per</strong>mette a ciasc<strong>un</strong>o<strong>per</strong>atore <strong>di</strong> inserire <strong>le</strong> prestazioni, gli interventi d’area effettuatied i progetti terapeutici comp<strong>le</strong>ssivi realizzati, con ilrispettivo co<strong>di</strong>ce identificativo e relativa descrizione, o<strong>per</strong>andoesattamente come su <strong>un</strong> supporto cartaceo.Ciasc<strong>un</strong>a figura professiona<strong>le</strong> ha, in questa cartella informatizzata,<strong>un</strong>a parte <strong>di</strong> competenza sia nella raccolta del<strong>le</strong>informazioni generali utili <strong>per</strong> <strong>un</strong> inquadramento <strong>di</strong>agnosticodel singolo utente, sia nella valutazione prognostica e <strong>di</strong>risultato specifica.Il ruolo <strong>di</strong> integrazione dell’équipe nella definizione del progettoterapeutico <strong>per</strong>sonalizzato, composto dai singoli interventid’area, ha <strong>un</strong>a sua specifica configurazione.Questo software inoltre consente <strong>di</strong> ricavare, in tempo rea<strong>le</strong>,l’output del<strong>le</strong> prestazioni e dei trattamenti e fornire informazionistatistiche significative sulla tipologia <strong>di</strong> utenza cheaccede al servizio.I dati statistici raccolti sono in linea con <strong>le</strong> in<strong>di</strong>cazioni dell’OEDT(Osservatorio Europeo Droghe e Tossico<strong>di</strong>pendenze).L’attenzione alla coerenza scientifica del<strong>le</strong> metodologie produttiveimpiegate, ovvero i processi <strong>di</strong> produzione, ha portatoalla segmentazione dell’attività comp<strong>le</strong>ssiva del servizionel<strong>le</strong> sue componenti e<strong>le</strong>mentari e si è proceduto, <strong>per</strong> <strong>le</strong> piùimportanti, alla definizione <strong>di</strong> specifici protocolli o<strong>per</strong>ativid’intervento che naturalmente vanno considerati come strumentiin continua evoluzione.1.5.1. <strong>Analisi</strong> <strong>di</strong> procedura <strong>per</strong> la valutazione dell’efficienzaL’efficienza produttiva è il rapporto fra il numero <strong>di</strong> interventierogati e il numero <strong>di</strong> risorse impiegate <strong>per</strong> area (numero <strong>di</strong>o<strong>per</strong>atori).Nel dettaglio è data dall’analisi comparata dei seguenti dati:• numero <strong>di</strong> prestazioni totali erogate dall’area/numero <strong>di</strong>o<strong>per</strong>atori in servizio. Questo rapporto dà il numero me<strong>di</strong>o<strong>di</strong> prestazioni erogate da ciasc<strong>un</strong> o<strong>per</strong>atore;• numero <strong>di</strong> interventi d’area erogati/numero <strong>di</strong> o<strong>per</strong>atori inservizio. Questo rapporto dà il numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> interventid’area erogati da ciasc<strong>un</strong> o<strong>per</strong>atore;• numero <strong>di</strong> pazienti in carico totali/numero <strong>di</strong> o<strong>per</strong>atori inservizio. Questo rapporto dà il numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> pazientiin carico <strong>per</strong> o<strong>per</strong>atore.All’interno dell’area me<strong>di</strong>ca, socia<strong>le</strong> e psicologica il contributo<strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong> o<strong>per</strong>atore è dato dall’analisi comparata deiseguenti dati:• numero <strong>di</strong> prestazioni in<strong>di</strong>viduali/numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> prestazionid’area × 100. Questo dato esprime la variazione, inpiù o in meno, del contributo in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong> rispetto allame<strong>di</strong>a del servizio;• numero <strong>di</strong> interventi d’area in<strong>di</strong>viduali/numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong>interventi d’area × 100. Questo dato esprime la variazione,in più o in meno, del contributo in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong> rispetto allame<strong>di</strong>a del servizio;• numero <strong>di</strong> pazienti in carico in<strong>di</strong>viduali/numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong>pazienti in carico × 100. Questo dato esprime la variazione,in più o in meno, del contributo in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong> rispettoalla me<strong>di</strong>a del servizio.Si parla <strong>di</strong> analisi comparata <strong>per</strong>ché il dato ri<strong>le</strong>vato in <strong>un</strong>adel<strong>le</strong> variabili presa in considerazione deve essere compatibi<strong>le</strong>con <strong>le</strong> altre.All’interno dell’area degli I.P. la valutazione al momento èlimitata al<strong>le</strong> so<strong>le</strong> prestazioni non essendo ancora definiti gliinterventi d’area.L’obiettivo <strong>di</strong> questo monitoraggio è la <strong>di</strong>stribuzione omogeneadei carichi <strong>di</strong> lavoro su ciasc<strong>un</strong> o<strong>per</strong>atore <strong>per</strong> area.Questo dato è in<strong>di</strong>spensabi<strong>le</strong> <strong>per</strong> poter negoziare la dotazioned’organico del servizio rapportata agli interventi specificid’area e comp<strong>le</strong>ssivi della struttura nella negoziazione <strong>di</strong>budget con la <strong>di</strong>rezione sovrastante.Altro dato da ri<strong>le</strong>vare è il numero <strong>di</strong> ore <strong>di</strong> assistenza <strong>di</strong>rettaal paziente. Ogni professionista tutte <strong>le</strong> volte che eroga <strong>un</strong>aprestazione specialistica ad <strong>un</strong> paziente registra nel <strong>di</strong>ario clinicodella cartella informatizzata la prestazione, la descrizio-14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................18


ne <strong>di</strong> quanto fatto ed il tempo occorso <strong>per</strong> la sua realizzazionee trascrizione. L’applicativo Ippocrate consente in temporea<strong>le</strong> <strong>di</strong> sa<strong>per</strong>e <strong>per</strong> ciasc<strong>un</strong> o<strong>per</strong>atore, in <strong>un</strong> dato intervallo <strong>di</strong>date, il numero, la tipologia del<strong>le</strong> prestazioni erogate ed iltempo speso.Questo dato viene poi rapportato ai carichi <strong>di</strong> lavoro in<strong>di</strong>vidualidefiniti nel<strong>le</strong> schede <strong>per</strong>sonali elaborate ad inizio anno<strong>per</strong> documentare se ciasc<strong>un</strong> o<strong>per</strong>atore può eseguire tutti gliincarichi che gli sono stati affidati o se questi devono esseremo<strong>di</strong>ficati.Limitatamente all’area comparto il numero <strong>di</strong> ore me<strong>di</strong>a/settimana,(escludendo <strong>le</strong> ferie ecc.) è 28, con <strong>un</strong> massimo <strong>di</strong> 36contrattuali.Per la <strong>di</strong>rigenza esiste <strong>un</strong> maggior grado <strong>di</strong> f<strong>le</strong>ssibilità, l’impegnoorario minimo previsto in sede contrattua<strong>le</strong> è <strong>di</strong> 38ore settimanali che <strong>per</strong>ò può essere su<strong>per</strong>ato <strong>per</strong> la realizzazionedegli incarichi compresi fra i progetti incentivabili delbudget.Nel dettaglio: se, ad esempio, <strong>un</strong> o<strong>per</strong>atore impiega 15 ore settimanali<strong>per</strong> <strong>le</strong> attività <strong>di</strong> assistenza <strong>di</strong>retta del paziente, documentatedal<strong>le</strong> variabili <strong>di</strong> cui sopra, a queste bisogna aggi<strong>un</strong>gerel’impegno orario necessario <strong>per</strong> eseguire gli altri incarichi concordatinella scheda in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong> sottoscritta all’inizio dell’anno.Il monitoraggio dell’efficienza del servizio è compito specificodei coor<strong>di</strong>natori d’area, l’analisi dei dati deve essere con<strong>di</strong>visacon il singolo o<strong>per</strong>atore in <strong>un</strong>a ri<strong>un</strong>ione d’area e presentataalla <strong>di</strong>rigenza, nel<strong>le</strong> ri<strong>un</strong>ioni <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento specificamentede<strong>di</strong>cate. Per quanto riguarda l’analisi dei costi, almomento si fa riferimento ai report trimestrali del <strong>Servizio</strong>controllo <strong>di</strong> gestione dell’APSS.L’applicativo Ippocrate consente <strong>per</strong>ò <strong>di</strong> sa<strong>per</strong>e il numero e latipologia del<strong>le</strong> prestazioni, degli interventi d’area e dei progettiterapeutici erogati al singolo paziente in <strong>un</strong> intervallo <strong>di</strong>date; è possibi<strong>le</strong> quin<strong>di</strong> elaborare <strong>un</strong> costo tariffato <strong>per</strong> singolopaziente.Co<strong>di</strong>ce Prestazione Co<strong>di</strong>ceinternoProvincia<strong>le</strong>M = me<strong>di</strong>ciM1 Visita me<strong>di</strong>ca internistica 1 a visita 89,7M2 Visita me<strong>di</strong>ca internistica <strong>di</strong> controllo 89,01M3 Visita psichiatrica 1 a visita 94,19,01M4 Visita psichiatrica <strong>di</strong> controllo 94,12,1M5 Psicoterapia in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong> 94,3M6 Psicoterapia familiare 94,42M7 Certificazione <strong>di</strong> Tossico<strong>di</strong>pendenza 89,01M8 Relazione me<strong>di</strong>ca su casi specifici 89,7M9 Co<strong>un</strong>seling sul paziente 94,09M10 Co<strong>un</strong>seling su i familiari 94,08,6M11 Colloquio motivaziona<strong>le</strong> 94,09M12 Colloquio informativo 94,09M14 Visita <strong>di</strong> consu<strong>le</strong>nza 89,7M15 Visita domiciliare 89,7M16 Accettazione/invio altro Ser.T. 89,01M17 Intervento <strong>di</strong> rete Non esisteM18 Controllo terapia 89,7M19 Interventi <strong>di</strong> prevenzione primaria a singoli 94,09M20 Interventi <strong>di</strong> prevenzione primaria a gruppi 94,08,6M21 Interventi <strong>di</strong>dattici Non esisteIP = infermieri professionaliIP1 Co<strong>un</strong>seling sul paziente 94,09IP2 Co<strong>un</strong>seling sui familiari 94,08,6IP3 Colloquio motivaziona<strong>le</strong> 94,09IP4 Colloquio informativo 94,09IP6 Accettazione/invio altro Ser.T. Non esisteIP7 Test urinari 90,18,3IP8 Somministrazione <strong>di</strong> farmaci 94,65IP9 Affido <strong>di</strong> farmaci 94,65IP10 Me<strong>di</strong>cazione 96,59IP11 Controllo parametri vitali Non esisteIP12 Terapia iniettiva 99,29IP13 Assistenza visita internistica Non esisteIP14 Assistenza visita ginecologica Non esisteIP15 Raccolta/invio materiali biologici 91,49,3IP16 Monitoraggio induzione terapia Non esisteP = psicologiP1 Primo colloquio 94,09P2 Colloquio clinico in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong> 94,09P3 Psicoterapia in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong> 94,3P4 Colloquio clinico <strong>di</strong> coppia 94,42P5 Psicoterapia <strong>di</strong> coppia 94,42P6 Colloquio clinico familiare 94,44P7 Psicoterapia familiare 94,44P8 Colloquio clinico congi<strong>un</strong>to 94,09P9 Psicoterapia congi<strong>un</strong>ta 94,3P10 Intervento <strong>di</strong> gruppo 94,44P11 Psicoterapia <strong>di</strong> gruppo 94,44P13 Somministrazione <strong>di</strong> test 94,08,5P14 Consu<strong>le</strong>nza in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong> op. esterni 94,09P15 Consu<strong>le</strong>nza <strong>di</strong> gruppo op. esterni 94,08,6P17 Interventi <strong>di</strong>dattici Non esisteP18 Refertazione test psico<strong>di</strong>agnostico 94,01,2P22 Relazione art.75 e 90 DPR 309/90 Non esisteP23 Intervento <strong>di</strong> rete Non esisteP24 Relazione psicologia su casi specifici Non esisteA = assistenti socialiA1 Intervento <strong>di</strong> segretariato socia<strong>le</strong> Non esisteA2 Interventi <strong>di</strong> prev. e prom. socia<strong>le</strong> in sede Non esisteA3 Attività <strong>di</strong> consu<strong>le</strong>nza Non esisteA4 Intervento <strong>di</strong> rete in sede Non esisteA5 Colloquio <strong>di</strong> cons. e valut. dell’utenza Non esisteA6 Colloquio <strong>di</strong> cons. e valut. della rete familiare Non esisteA7 Colloquio <strong>di</strong> sostegno e riabilit. all’utenza Non esisteA8 Colloquio <strong>di</strong> sostegno e riabilit. rete familiare Non esisteA9 Visita domiciliare Non esisteA10 Interventi <strong>di</strong>dattici Non esisteA11 Relazioni art 75 e 90 DPR 309/90 Non esisteA12 Interventi <strong>di</strong> prev. e prom. socia<strong>le</strong> fuori sede Non esisteA13 Attività <strong>di</strong> consu<strong>le</strong>nza fuori sede Non esisteA14 Intervento <strong>di</strong> rete fuori sede Non esisteA15 Primo colloquio (accoglienza) Non esisteOP = O<strong>per</strong>atori tecniciOO.P.1 F<strong>un</strong>zioni <strong>di</strong> portiereNon esisteO.P.2 F<strong>un</strong>zioni <strong>di</strong> centralinista Non esisteO.P. F<strong>un</strong>zioni <strong>di</strong> supporto agli amministrativi Non esisteAMM = AmministrativiGestione burocratica attività del servizioNon esiste14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................19


1.6. Valutazione dei risultatiCome detto precedentemente, in qualsiasi organizzazione lavalutazione dell’outcome è intesa come la determinazionedei risultati conseguiti con <strong>un</strong>a specifica attività, intrapresa<strong>per</strong> raggi<strong>un</strong>gere <strong>un</strong> obbiettivo <strong>di</strong>chiarato, a cui è stato assegnato<strong>un</strong> determinato valore.In <strong>un</strong>a organizzazione socio-sanitaria, con la valutazionedell’outcome si vuo<strong>le</strong> verificare se gli interventi attuati hannoprodotto i risultati s<strong>per</strong>ati, se hanno sod<strong>di</strong>sfatto i clienti utentie se hanno mo<strong>di</strong>ficato in senso positivo o negativo <strong>un</strong>adeterminata situazione.Nel valutare i progetti terapeutici attuati con i tossico<strong>di</strong>pendenti<strong>per</strong>ò, come <strong>per</strong> qualsiasi altro campo d’intervento incui l’obiettivo è teso a mo<strong>di</strong>ficare comportamenti e stili <strong>di</strong>vita, è importante aver ben presente che non è sempre possibi<strong>le</strong>identificare <strong>un</strong>a sicura correlazione <strong>di</strong> causa-effetto fra iltrattamento effettuato ed i risultati riscontrati; infatti, moltospesso, il trattamento in esame si somma a tutta <strong>un</strong>a serie <strong>di</strong>interventi antecedenti ed è influenzato da molteplici variabiliambientali.Alla luce <strong>di</strong> quanto sopra e come già riportato nell’articolo, èchiaro che, nella valutazione dell’outcome nel<strong>le</strong> tossico<strong>di</strong>pendenze,non possiamo applicare la stessa metodologia cheutilizziamo <strong>per</strong> documentare l’efficacia <strong>di</strong> <strong>un</strong> determinatofarmaco in <strong>un</strong>a specifica patologia, situazione in cui il rapportocausa-effetto, è chiaro.La particolarità <strong>di</strong> questo settore impone <strong>di</strong> separare l’esitospecifico <strong>di</strong> <strong>un</strong> determinato intervento d’area, ad esempio<strong>un</strong>a terapia farmacologica o <strong>un</strong>a psicoterapia, in cui più evidenteè il rapporto causa-effetto; dall’esito globa<strong>le</strong> del progettoterapeutico che, aspirando ad <strong>un</strong> cambiamento <strong>di</strong> <strong>un</strong>comportamento o <strong>di</strong> <strong>un</strong>o sti<strong>le</strong> <strong>di</strong> vita è più soggetto a<strong>di</strong>nfluenze esterne al progetto non governabili.La valutazione degli interventi d’area quin<strong>di</strong> risponde maggiormenteal rapporto causa-effetto <strong>per</strong> cui <strong>di</strong>venta più agevo<strong>le</strong>definire degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato atten<strong>di</strong>bili mentre la valutazionegloba<strong>le</strong> del progetto terapeutico deve essere intesacome lo specchio dello sta<strong>di</strong>o del cambiamento che servizio eutente insieme hanno raggi<strong>un</strong>to e <strong>per</strong>tanto deve essere limitataal segmento <strong>di</strong> <strong>per</strong>corso considerato dall’intervallo <strong>di</strong> date.Nel nostro modello, la griglia <strong>per</strong> la valutazione dell’outcome,nel tentativo <strong>di</strong> ridurre al massimo l’interferenza dei fattoriesterni interferenti e non controllabili, prevede l’analisidel<strong>le</strong> seguenti variabili:• il prodotto offerto, ovvero <strong>le</strong> tipologie dei progetti terapeuticierogati;• gli obiettivi che il singolo progetto terapeutico si propone<strong>di</strong> raggi<strong>un</strong>gere;• <strong>le</strong> caratteristiche del servizio erogante;• la tipologia <strong>di</strong> utenza a cui è rivolto il progetto terapeutico;• <strong>le</strong> caratteristiche culturali e politiche della realtà in cuio<strong>per</strong>a.Nel<strong>le</strong> “caratteristiche culturali e politiche” sono compresitutti i riferimenti <strong>le</strong>gislativi, strutturali ed organizzativi checaratterizzano la struttura che eroga i progetti terapeutici e larealtà in cui o<strong>per</strong>a.Struttura del prodottoLe prestazioniPer arrivare a definire la struttura del prodotto “progetto terapeutico”siamo partiti dai suoi costituenti e<strong>le</strong>mentari ovvero<strong>le</strong> prestazioni che ciasc<strong>un</strong>a figura professiona<strong>le</strong> o<strong>per</strong>ante nelservizio eroga secondo i dettami dell’evidence based.Tutte <strong>le</strong> prestazioni sono state co<strong>di</strong>ficate ed è stato pre<strong>di</strong>sposto<strong>un</strong> sistema informativo (Ippocrate) che consente, a ciasc<strong>un</strong>o<strong>per</strong>atore, <strong>di</strong> registrare in tempo rea<strong>le</strong>, sul record in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong>del paziente, la prestazione fornita, il relativo commentoesplicativo ed il tempo richiesto <strong>per</strong> la sua realizzazione.L’o<strong>per</strong>atore, nella registrazione della prestazione, inserisce iltempo effettivo impiegato <strong>per</strong> erogare la prestazione e <strong>per</strong>registrarla nella cartella informatizzata.Il sistema informativo utilizzato consente, in tempo rea<strong>le</strong>, <strong>di</strong>conoscere il numero, la tipologia della prestazione ed iltempo de<strong>di</strong>cato al paziente sud<strong>di</strong>viso <strong>per</strong> o<strong>per</strong>atore e/o utentenell’intervallo <strong>di</strong> date richiesto.Recentemente è stato realizzato il sistema <strong>di</strong> conversione <strong>di</strong>queste prestazioni con la griglia elaborata nel progetto SESIT.Gli interventi d’areaUn aggregato <strong>di</strong> prestazioni, <strong>le</strong>gate da <strong>un</strong>a logica sequenzia<strong>le</strong>e finalizzate ad <strong>un</strong> obiettivo esplicito e con<strong>di</strong>viso, costituisce<strong>un</strong> intervento d’area.Nel Ser.T., che <strong>per</strong> definizione è <strong>un</strong> servizio multi <strong>di</strong>sciplinare,abbiamo interventi d’area psicologica, socia<strong>le</strong> e sanitaria.Area psicologicaAccoglienza e valutazione psicologicaSostegno psicologico in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong>Sostegno psicologico familiareSostegno psicologico <strong>di</strong> coppiaSostegno psicologico <strong>di</strong> gruppoPsicoterapia in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong>Psicoterapia familiarePsicoterapia <strong>di</strong> coppiaPsicoterapia <strong>di</strong> gruppoArea socia<strong>le</strong>Definizione e follow up inserimento lavorativoDefinizione e follow up inserimento in C.T.Definizione e follow up detenzioneDefinizione e follow up art. 75 e 121Accoglienza e valutazione socia<strong>le</strong>Sostegno socia<strong>le</strong> in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong>Sostegno socia<strong>le</strong> familiareSostegno socia<strong>le</strong> <strong>di</strong> coppiaSostegno socia<strong>le</strong> <strong>di</strong> gruppoDefinizione e follow up misure alternative alla detenzioneIdentificare gli obiettivi specifici e i criteri <strong>di</strong> valutazione deirisultati negli intereventi d’area psico socia<strong>le</strong> è risultato <strong>di</strong>ffici<strong>le</strong><strong>per</strong>ché molte sono <strong>le</strong> variabili che entrano in gioco; <strong>per</strong>ovviare parzialmente a queste <strong>di</strong>fficoltà si è pensato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduaredei fattori prognostici da ricercare, in ogni singolopaziente, prima e dopo l’intervento d’area.Naturalmente riconosciamo che questo strumento è grossolanoe necessiterà in futuro <strong>di</strong> <strong>un</strong> ulteriore approfon<strong>di</strong>mento.Fattori prognostici <strong>di</strong> compliance ad <strong>un</strong> progetto terapeuticoArea psicologicaCapacità <strong>di</strong> riconoscere il <strong>di</strong>sagioCapacità <strong>di</strong> prob<strong>le</strong>matizzare/scomporre il <strong>di</strong>sagioCapacità <strong>di</strong> ipotizzare <strong>un</strong> cambiamento della risposta adottata a <strong>di</strong>fesaCapacità <strong>di</strong> <strong>per</strong>correre <strong>un</strong> <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> cambiamentoCapacità <strong>di</strong> gestire <strong>le</strong> eventuali ricadute in senso evolutivo14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................20


Area socia<strong>le</strong>Stabilità familiareStabilità affettivaStabilità relaziona<strong>le</strong>Stabilità lavorativaCapacità <strong>di</strong> gestire eventuali costrizioni giu<strong>di</strong>ziarieSe, a giu<strong>di</strong>zio clinico dell’o<strong>per</strong>atore che effettua l’interventod’area, ci sono stati significativi miglioramenti <strong>di</strong> <strong>un</strong>o o piùfattori prognostici a seguito del trattamento effettuato, si assegneràallo stesso <strong>un</strong> risultato positivo.In caso contrario si assegnerà <strong>un</strong> risultato parzialmente positivoo negativo.È in fase <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o l’introduzione <strong>di</strong> test psico<strong>di</strong>agnostici nelprocesso valutativo al fine <strong>di</strong> acquisire e<strong>le</strong>menti più oggettivi<strong>di</strong> analisi dei fattori prognostici ante e post trattamento.Per quanto riguarda l’area sanitaria è stato più faci<strong>le</strong> in<strong>di</strong>viduareobiettivi specifici <strong>per</strong> ogni singolo intervento terapeutico(Tab. 1).Per ogni intervento d’area sanitaria inoltre sono stati definitigli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> risultato postivi e negativi.Per maggiori dettagli a riguardo si rimanda al<strong>le</strong> linee guidaspecifiche <strong>per</strong> tipologia <strong>di</strong> trattamento sanitario e, a titolo d’esempio,si riporta quanto previsto <strong>per</strong> <strong>le</strong> terapie con metadonea me<strong>di</strong>o termine (Tab. 2).La cartella clinica informatizzata consente <strong>di</strong> elaborare il numero,la tipologia e l’esito degli interventi d’area sud<strong>di</strong>visi <strong>per</strong> servizio,o<strong>per</strong>atore e paziente in <strong>un</strong> dato intervallo <strong>di</strong> tempo.Criteri <strong>di</strong> qualitàI criteri <strong>di</strong> qualità definiscono <strong>le</strong> caratteristiche del servizioerogante e sono con<strong>di</strong>zionate da <strong>un</strong>a serie <strong>di</strong> variabili <strong>le</strong>gateal tipo <strong>di</strong> organizzazione scelta ed al<strong>le</strong> caratteristichesociali culturali e politiche della realtà in cui la strutturao<strong>per</strong>a (Tab. 3).Il controllo sulla corrispondenza fra l’erogato ed il <strong>di</strong>chiaratoviene fatto con ri<strong>le</strong>vazioni a campione ad intervalli <strong>di</strong> tempovariabili; particolare attenzione viene riservata ai reclami presentatidai pazienti. È stata messa a <strong>di</strong>sposizione dei pazienti,in tutte <strong>le</strong> se<strong>di</strong> Ser.T., <strong>un</strong> cassetta <strong>per</strong> suggerimenti e reclamie viene data risposta a tutte <strong>le</strong> osservazioni presentate.I progetti terapeuticiIn <strong>un</strong> approccio bio-psico-socia<strong>le</strong> della tossico<strong>di</strong>pendenza, lasituazione ottima<strong>le</strong> vede o<strong>per</strong>are congi<strong>un</strong>tamente ed integrati:gli interventi dei me<strong>di</strong>ci, degli infermieri professionali,degli assistenti sociali e degli psicologi, <strong>per</strong> cui i singoli interventid’area devono essere amalgamati in <strong>un</strong> progetto comp<strong>le</strong>ssivod’équipe in cui convergono <strong>le</strong> finalità dei singoliinterventi d’area.È possibi<strong>le</strong> che in alc<strong>un</strong>i progetti terapeutici non sia necessarioil contemporaneo intervento <strong>di</strong> tutte <strong>le</strong> figure professionali,in quanto non richiesto dal paziente o non ritenuto uti<strong>le</strong>dall’équipe <strong>per</strong> raggi<strong>un</strong>gere l’obiettivo definito e concordatocon l’utente.Anche in questi casi <strong>per</strong>ò la responsabilità del progetto comp<strong>le</strong>ssivoè dell’équipe multi <strong>di</strong>sciplinare e deve essere definitanella ri<strong>un</strong>ione settimana<strong>le</strong> specificamente de<strong>di</strong>cata.Tab. 1 - Area sanitariaProgetto terapeuticoObiettivoMB1 (metadone a breve termine 1) Finalizzato alla <strong>di</strong>sintossicazioneMB2 (metadone a breve termine 2) Finalizzato a proseguimento pgt in C.T.MB3 (metadone a breve termine 3) Finalizzato all’aggancio del pazienteMM1 (metadone a me<strong>di</strong>o termine 1) Finalizzato alla stabilizzazione/valutazioneMM2 (metadone a me<strong>di</strong>o termine 2) Finalizzato all’induzione cambiamentoMM3 (metadone a me<strong>di</strong>o termine 3) Finalizzato all’aggancio prol<strong>un</strong>gatoML1 (metadone a l<strong>un</strong>go termine 1) Finalizzato all’evoluzione in drug freeML2 (metadone a l<strong>un</strong>go termine 2) Finalizzato agli obiettivi <strong>di</strong> bassa evolutivitàML3 (metadone a l<strong>un</strong>go termine 3) Finalizzato al monitoraggio della gravidanzaBU1 Buprenorfina breve termine Finalizzato alla <strong>di</strong>sintossicazioneBU2 Buprenorfina me<strong>di</strong>o termine Finalizzato alla stabilizzazione/valutazioneBU3 Buprenorfina l<strong>un</strong>go termine Finalizzato all’induzione del cambiamentoPF Terapia psico farmacologia Finalizzato al contenimento <strong>di</strong> patologie psichiatriche associateNAL Naltrexone Finalizzato alla stabilizzazione del drug freeSS Sintomatici Finalizzato alla <strong>di</strong>sintossicazione rapidaTab. 2 - Terapie “me<strong>di</strong>o termine” (30-180 gg)Criteri <strong>di</strong> inclusione Obiettivo In<strong>di</strong>catoriMM1 Pazienti che necessitano <strong>di</strong> <strong>un</strong>a fase Valutazione me<strong>di</strong>ca e/o psico socia<strong>le</strong> Successo processo valutativo eseguito<strong>di</strong> valutazione prol<strong>un</strong>gata che non sarebbe possibi<strong>le</strong> senza la Insuccesso processo valutativo non eseguitostabilizzazione del sintomo tossicomanico e/o incomp<strong>le</strong>toMM2 Pazienti che necessitano <strong>di</strong> Disintossicazione <strong>per</strong> prosecuzione Successo negatività dei metabolici urinari<strong>un</strong> intervento farmacologico prol<strong>un</strong>gato in regime <strong>di</strong> drug-free e/ o passaggio nell’80% dopo 8 settimanein previsione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> drug- free ad altro intervento farmacologico Insuccesso positività dei metabolici urinari> del 20%MM3 Paziente che, malgrado il co<strong>un</strong>seling, Aggancio al servizio Successo adesione > del 50% degli accessinon accetta altri PgtprevistiInsuccesso adesione < al 50% degli accessiprevisti14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................21


Tab. 3 - Criteri <strong>di</strong> qualitàRequisito <strong>di</strong> qualità In<strong>di</strong>catore StandardInterventi sanitari1. Accessibilità a) Orari <strong>di</strong> svolgimento del<strong>le</strong> Esistenza <strong>di</strong> fasce orarie notificate e rispettateprestazionialmeno nell’80% dei casib) Reclami dei clienti Non su<strong>per</strong>iori al 20%2. Documentabilità a) Scheda scritta Nel 100% dei casib) Leggibilità Nel 100% dei casic) Rintracciabilità Nel 100% dei casi3. Personalizzazione a) Tempo <strong>per</strong> il paziente Tempo della prestazione definitob) Interattività tra professionisti Équipe de<strong>di</strong>cata su note scritte almeno ogni30 gg <strong>per</strong> il 30% dei pazientic) Adeguato alla patologia Nel 100% dei casiInterventi psicologici1. Definiti rispetto ad obiettivi a) Predefinizione <strong>di</strong> <strong>un</strong> piano terapeutico Almeno nel 90% dei casib) Obiettivo concordato Almeno nel 90% dei casic) Previsione <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> congruità Almeno nel 90% dei casi2. Aumento <strong>di</strong> compliance a) Riduzione <strong>di</strong> drop-out nei pazienti Interruzioni in corso non su<strong>per</strong>iori al 40%nei primi sei mesib) Adesione agli app<strong>un</strong>tamenti Almeno nel 60% dei casiprogrammatic) Casi in trattamento da 6 mesi Rispettivamente 50%3. Definiti rispetto al setting a) Tempo/luogo/o<strong>per</strong>atore Almeno nel 90% dei casib) Previsione dei tempi all’inizio Almeno nel 90% dei casiInterventi sociali1. Definiti rispetto ad obiettivi a) Protocolli o<strong>per</strong>ativi del<strong>le</strong> pratiche Almeno il 60% del lavoro deveche il servizio offrerientrare nel<strong>le</strong> attività previsteb) Semplicità della procedura burocratica Realizzabi<strong>le</strong> in 1-2 giorni2. Connessione alla rete dei servizi a) Esistenza <strong>di</strong> protocolli tra servizi Almeno nel 60% dei casib) Esistenza <strong>di</strong> momenti <strong>di</strong> valutazione Almeno nel 60% dei casicol<strong>le</strong>gia<strong>le</strong>c) Esistenza <strong>di</strong> griglie <strong>di</strong> valutazione Almeno nel 60% dei casidei risultati3. Connessione con il progetto a) Verifiche con cadenze previste Almeno nel 40% dei casiterapeutico b) Grado <strong>di</strong> realizzazione del progetto Almeno nel 40% dei casiterapeuticoAffidare la titolarità <strong>di</strong> tutti i progetti terapeutici all’équipe multi<strong>di</strong>sciplinare anche quando <strong>le</strong> singo<strong>le</strong> professionalità, non sonocoinvolte <strong>di</strong>rettamente sul caso è, a nostro parere, <strong>un</strong>o strumento<strong>di</strong> tutela sia del paziente sia dell’o<strong>per</strong>atore: riduce infattila possibilità <strong>di</strong> “fughe terapeutiche” e <strong>di</strong> burn out.Come accennato precedentemente <strong>un</strong>o stesso progetto terapeuticogenera outcome <strong>di</strong>versi se applicato a pazienti con<strong>di</strong>fferenti caratteristiche, <strong>per</strong> cui risulta in<strong>di</strong>spensabi<strong>le</strong> identificaredel<strong>le</strong> coorti sufficientemente omogenee.Un progetto terapeutico <strong>di</strong> Accoglienza-aggancio-valutazioneviene a<strong>per</strong>to <strong>per</strong> tutti i pazienti incidenti e/o rientranti <strong>per</strong>i quali è necessario <strong>un</strong> <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> osservazione <strong>per</strong> l’elaborazionecongi<strong>un</strong>ta <strong>di</strong> <strong>un</strong> nuovo progetto terapeutico.Naturalmente, se necessari, gli interventi d’area in particolarmodo <strong>per</strong> l’area sanitaria, vengono attivati imme<strong>di</strong>atamentesenza tempi d’attesa.Un primo tentativo <strong>di</strong> classificazione che valorizzi la <strong>di</strong>sponibilità/possibilitàdel paziente ad assumere <strong>un</strong> ruolo attivonella realizzazione del progetto terapeutico ci ha portato asud<strong>di</strong>videre l’utenza almeno in due tipologie:• Pazienti <strong>per</strong> i quali è ipotizzabi<strong>le</strong> <strong>un</strong> <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> cambiamentovolontario della condotta tossicomanica (Alta Evolutività);• Pazienti <strong>per</strong> i quali, al momento, non è <strong>per</strong>seguibi<strong>le</strong> <strong>un</strong>cambiamento volontario della condotta tossicomanica(Bassa Evolutività).Definizione e valutazione dei programmi terapeutici (PT)Obiettivo In<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> risultato positivo In<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> risultato negativoAccoglienza-aggancio-valutazione Il paziente continua a frequentare Il paziente frequenta il servizio da più <strong>di</strong> treSi apre <strong>per</strong> tutti i pazienti incidenti il servizio mesi ma non evolve la domandae/o rientranti <strong>per</strong> i quali non è ancorachiara la domanda o <strong>per</strong> i qualisi rendono necessari ulterioriapprofon<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>agnostico-valutativi14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................22


Pazienti ad alta Evolutività: <strong>per</strong> i quali cioè è ipotizzabi<strong>le</strong> <strong>un</strong> cambiamento volontario della con<strong>di</strong>zione tossicomanicaObiettivo In<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> risultato positivo In<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> risultato negativoStabilizzazione del sintomo Almeno la riduzione del 50% dell’uso Non mantiene costantementeSi ritiene opport<strong>un</strong>o ricercare <strong>un</strong>a stabilizzazione <strong>di</strong> sostanze la riduzione dell’usodell’uso <strong>di</strong> sostanze come con<strong>di</strong>zione necessariaad avviare <strong>un</strong> <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> cambiamentoInduzione del cambiamento Almeno la riduzione del 90% dell’uso Non mantiene costantementeSi ritiene ci siano <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>per</strong> avviare <strong>di</strong> sostanze e l’attivazione <strong>di</strong> interventi la riduzione dell’uso e non accettafattivamente <strong>un</strong>a fase <strong>di</strong> cambiamento volontario. integrati <strong>di</strong> valutazione del caso gli interventi integratiCon<strong>di</strong>zione in<strong>di</strong>spensabi<strong>le</strong> è l’accettazione da parte (fattori prognostici <strong>di</strong> area)del paziente <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> valutazione multiassia<strong>le</strong>in cui andranno identificati gli e<strong>le</strong>menti prob<strong>le</strong>maticisu cui l’équipe ed il paziente intendono lavoraree che andranno rivalutati alla conclusione del progettoterapeuticoGestione del cambiamento Con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> drug free e interventi Non mantiene costantementeComp<strong>le</strong>tata la fase valutativa multiassia<strong>le</strong> è in corso integrati finalizzati al su<strong>per</strong>amento la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> drug-free e non accetta<strong>un</strong> programma con<strong>di</strong>viso finalizzato al su<strong>per</strong>amento dei fattori prognostici prob<strong>le</strong>matici gli interventi integrati<strong>di</strong> specifici no<strong>di</strong> prob<strong>le</strong>matici in<strong>di</strong>viduatiin<strong>di</strong>viduati nella valutazionenella valutazione multi<strong>di</strong>sciplinaremulti<strong>di</strong>sciplinareGestione del<strong>le</strong> ricadute Evoluzione più rapida del<strong>le</strong> fasi Non evolve verso fasi più impegnativeRipresa dell’uso <strong>di</strong> sostanze durantesuin<strong>di</strong>cate rispetto al precedenteo dopo aver concluso il <strong>per</strong>corso terapeuticocontattoPazienti a bassa Evolutività: rentrano nella “bassa evolutività”i pazienti:• in fase pre contemplativa o contemplativa, coloro cioè chenon riconoscono <strong>di</strong> avere <strong>un</strong> prob<strong>le</strong>ma e non intendonoaffrontarlo;• con prob<strong>le</strong>mi psichiatrici associati tali da rendere non praticabi<strong>le</strong><strong>un</strong> <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> cambiamento volontario;• con prob<strong>le</strong>mi <strong>di</strong> <strong>per</strong>sonalità e/o sociali tali da rendere nonpraticabi<strong>le</strong> <strong>un</strong> <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> cambiamento volontario.Obiettivo In<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> risultato positivo In<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> risultato negativoAumento della qualità della vita Migliorate <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio Assenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> miglioramentoSi in<strong>di</strong>viduano gli e<strong>le</strong>menti <strong>per</strong>sonali <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagiosanitario, socia<strong>le</strong> e/o psicologicosanitario e/o socia<strong>le</strong> e/o psicologico che si voglionomigliorare con l’intervento terapeuticoRiduzione del<strong>le</strong> attività il<strong>le</strong>gali Riduzione/assenza <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>menti Assenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> miglioramentoSi in<strong>di</strong>viduano <strong>le</strong> situazioni anche potenzialmente giu<strong>di</strong>ziariil<strong>le</strong>gali che si vogliono migliorare con l’interventoterapeuticoRiduzione del rischio <strong>di</strong> overdose Migliorato il controllo dell’uso Assenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> miglioramentoSi in<strong>di</strong>viduano <strong>le</strong> motivazioni che rendono probabi<strong>le</strong> <strong>di</strong> sostanze<strong>un</strong>’overdoseRiduzione dei comportamenti a rischio Sti<strong>le</strong> <strong>di</strong> vita compatibi<strong>le</strong> con il Assenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> miglioramentoSi in<strong>di</strong>viduano i comportamenti che si voglionoco<strong>un</strong>seling sanitariomigliorareAumento attività lavorativa Aumentate <strong>le</strong> giornate <strong>di</strong> lavoro Assenza <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> miglioramentoSi in<strong>di</strong>viduano <strong>le</strong> possibili risorse lavorative attivabiliConclusioniQuesto modello <strong>di</strong> valutazione dell’outcome è attualmente infase <strong>di</strong> s<strong>per</strong>imentazione, nell’analisi statistica del 2004/2005saremo in grado <strong>di</strong> fornire i primi dati parziali.Fino ad oggi ha portato sicuramente ad <strong>un</strong> aumento dell’attenzione,da parte <strong>di</strong> tutti gli o<strong>per</strong>atori Ser.T., all’integrazionedei singoli interventi d’area nel progetto terapeutico comp<strong>le</strong>ssivoproposto al paziente e ad <strong>un</strong>a maggiore chiarezza edefinizione <strong>di</strong> che cosa si sta facendo o si vuo<strong>le</strong> raggi<strong>un</strong>gerecon il progetto terapeutico in atto.Questo, a nostro parere, è già <strong>un</strong> buon risultato.Il confronto fra gli obiettivi <strong>di</strong>chiarati ed i risultati ottenuti ciauguriamo possa fornire inoltre utili informazioni sul livello<strong>di</strong> outcome raggi<strong>un</strong>to dal servizio.14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................23


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I lavorisono qui sud<strong>di</strong>visi in sette aree tematiche: epidemiologia,prevenzione, management, inquadramento <strong>di</strong>agnostico,trattamento, riabilitazione e valutazione, al fine <strong>di</strong> comprendere,approfon<strong>di</strong>re e analizzare i <strong>di</strong>versi settori edambiti caratteristici del lavoro <strong>di</strong> contrasto al<strong>le</strong> forme <strong>di</strong><strong>di</strong>pendenza.Le tecniche terapeutiche e <strong>di</strong> prevenzione, i <strong>di</strong>versi approccialla tematica e l’apporto globa<strong>le</strong> fornito alla <strong>di</strong>scussione suiprincipali capitoli del <strong>di</strong>battito scientifico attua<strong>le</strong> fanno <strong>di</strong>questo testo <strong>un</strong>o strumento comp<strong>le</strong>to e aggiornato in materia<strong>di</strong> abuso e <strong>di</strong>pendenza.Le es<strong>per</strong>ienze alla base dei testi qui presentati rivisti eampliati, nascono all’interno sia <strong>di</strong> servizi pubblici sia <strong>di</strong> istituzioniprivate che o<strong>per</strong>ano in tutte <strong>le</strong> regioni italiane e possono,<strong>per</strong>tanto, considerarsi rappresentative della comp<strong>le</strong>ssitàe della <strong>di</strong>ffusione del sistema <strong>di</strong> intervento e cura del<strong>le</strong><strong>di</strong>pendenze patologiche sul territorio naziona<strong>le</strong>.Giovanni Strepparola, Me<strong>di</strong>co specialista in Psicologiame<strong>di</strong>ca, è Responsabi<strong>le</strong> dell’Osservatorio Territoria<strong>le</strong> Droghee Tossico-<strong>di</strong>pendenze del Dipartimento del<strong>le</strong> Dipendenzedell’Asl provincia <strong>di</strong> Milano 2.Cesare Di Carlo, Me<strong>di</strong>co specialista in Igiene e Me<strong>di</strong>cinapreventiva, è Direttore del Ser.T. <strong>di</strong> Giulianova (TE).14/2005•Mission...............................................................................................................................................................................................24

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