Testo della Mostellaria di Plauto - Francesca Gasperini

Testo della Mostellaria di Plauto - Francesca Gasperini Testo della Mostellaria di Plauto - Francesca Gasperini

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<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>Non fare il rompiscatole. Vattene ai tuoi campi, levati dai pie<strong>di</strong>. PerErcole, non mi farai perdere altro tempo. (Rientra in casa.)GRUMIONESe ne è andato? Se ne infischia <strong>di</strong> quel che gli ho detto? O dèi immortali,io mi rivolgo a voi, vi supplico, che il vecchio padrone ritorni quantoprima, sono già tre anni che è lontano, ritorni prima che tutto vadaperso, e la casa e i campi. Se non fa ritorno lui, in pochi mesi nemmenoquel che resta resterà più. Ora me ne ritorno in campagna. Ma eccolo, ilfiglio del padrone, lo vedo. Era un bravo ragazzo, si è guastato. (Siallontana.)FILOLACHETEFILOLACHETE (uscendo dalla casa paterna)Pensa e ripensa, quanti pensieri ho suscitato nel mio petto e nel miocuore, io, se mai ce l'ho ancora, il cuore; io ho riflettuto e a lungo<strong>di</strong>scusso: l'uomo, quando viene al mondo, a che somiglia? A che cosa èsimile? A che cosa può paragonarsi? Ecco, ho trovato la risposta. Pensoche l'uomo sia, quando nasce, come una casa nuova. E vi spiego perché.Forse a voi non sembrerà verisimile, ma io farò in modo <strong>di</strong> convincervi.Sicuramente riuscirò a <strong>di</strong>mostrarvi che quel che <strong>di</strong>co è vero. E voi, voistessi, lo so, quando avrete ascoltato le mie parole, <strong>di</strong>rete che le cosestanno così, e non <strong>di</strong>versamente. Ascoltate gli argomenti che vi espongo alriguardo perché voglio che ne siate informati quanto me. La casa, nonappena è pronta, tirata a lucido, fatta a regola d'arte, tutti a lodarel'architetto, ad esaltare la costruzione, ognuno se la prende a modelloper la sua, non badano alle spese e alle fatiche. Ma poi, nella casa, civa ad abitare un uomo dappoco, un fiaccone servito da pigroni, sporco esfaticato; ed ecco che nella casa cominciano i guai, perché quel che èbuono è mal tenuto. Capita spesso, anche, che arrivi la tempesta, la qualemanda in briciole le tegole e gli embrici. Il padrone non li cambia, quelbuono a nulla; arrivano rovesci <strong>di</strong> pioggia, infra<strong>di</strong>ciano i muri, l'acquasi infiltra, fa marcire le travi, manda in malora l'opera dell'architetto.La conduzione <strong>della</strong> casa va <strong>di</strong> male in peggio e l'architetto non ne hacolpa, lui. Troppa gente segue questo andazzo, che se può farsi unlavoretto da due sol<strong>di</strong>, loro aspettano, loro, non muovono un <strong>di</strong>to, sinchéi muri crollano. E allora la casa va rifatta <strong>di</strong> bel nuovo. Questi<strong>di</strong>scorsi, io li ho fatti per la casa, ma ora voglio <strong>di</strong>rvi come e perchésono convinto che gli uomini sono come le case. Punto primo: i genitorisono gli architetti dei figli. Gli danno le fondamenta, li fan crescere,curano che vengano su belli e robusti e non stanno a lesinare suimateriali purché nell'apparenza e nella sostanza siano buoni per sé e perla gente. Le spese che fanno, mica le considerano spese. Li educano, liindottrinano in lettere e leggi e <strong>di</strong>ritto. Si dan da fare, spendendo efaticando perché nasca negli altri il desiderio <strong>di</strong> aver figli simili.Sotto le armi, poi, gli danno [...] come scorta e sostegno qualcuno <strong>di</strong>casa. Ed ecco che, a questo punto, cominciano a staccarsi dagliarchitetti, i figli. E, dopo appena un anno <strong>di</strong> servizio, si scopre ilprimo in<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> ciò che sarà <strong>della</strong> casa.Sinché io rimasi presso gli architetti, io mi <strong>di</strong>mostrai onesto e bravo; mapoi, non appena fui libero <strong>di</strong> seguire le mie inclinazioni, mandai inrovina tutte le loro fatiche. Venne l'ignavia, e per me fu come latempesta, e, con l'arrivo suo, mi inondò <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ne e pioggia.Verecon<strong>di</strong>a, virtù, se le portò via. Fatto e <strong>di</strong>sfatto. E dopo, non mi curai<strong>di</strong> rime<strong>di</strong>are. E dopo, al posto <strong>della</strong> pioggia, si presentò l'amore, nel miopetto. E mentre ci restava, nel petto, alluvionò il mio cuore. E ora,tutti insieme, beni e fiducia, fama e virtù e decoro m'hanno piantato inasso. In realtà sono <strong>di</strong>ventato un buono a nulla. Per Polluce, queste travitrasudano, puzzano <strong>di</strong> marcio. No, non credo che la mia casa possa venirriparata, non credo che si possa salvarla dal crollo totale. Quando lefondamenta non reggono più, non c'è nessuno che possa darti aiuto. Mi fa3agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>male il cuore al pensiero <strong>di</strong> quel che sono e <strong>di</strong> quel che ero, quando nellaginnastica, [...] tra i giovani, nessuno era più svelto <strong>di</strong> me. Disco,asta, palla, corsa ed armi, equitazione, riempivano la mia vita,l'appagavano. Per frugalità e resistenza ero <strong>di</strong> esempio agli altri. Anchei migliori mi prendevano come modello <strong>di</strong> vita. E ora, ora che son<strong>di</strong>ventato uno straccio, a chi lo debbo? Solo alla mia testaccia.FILEMAZIO SCAFA FILOLACHETEFILEMAZIOPer Castore, mai l'avevo fatto un bagno freddo così delizioso. Scafa mia,non mi sono mai sentita così lustra.SCAFATutto ti gira bene, come il raccolto <strong>di</strong> quest'anno che è abbondante.FILEMAZIOChe c'entra il raccolto col mio bagno?SCAFANon più che il tuo bagno col raccolto.FILOLACHETEVenere bellissima! È qui la tempesta che mi ha strappato dall'assennatezzasotto cui mi riparavo. Cupido e Amore, allora, sono piovuti nel mio pettoe ormai per me non c'è più rime<strong>di</strong>o. Nel mio cuore le pareti sono marce, lacasa va tutta in rovina.FILEMAZIOScafa mia, per piacere: guarda se mi sta bene questa veste. Vogliopiacergli, a Filolachete, che è la luce dei miei occhi, il mio patrono.SCAFAMa che stai ad agghindarti? Sei bella, tu, hai mo<strong>di</strong> graziosi. Gli amantimica amano la veste, ma quello che c'è sotto.FILOLACHETEChe gli dèi mi aiutino quant'è vero che Scafa ci sa fare. Ne sa <strong>di</strong> cosequesta furbastra. E come li conosce i gusti e gli usi degli innamorati!FILEMAZIOE allora?SCAFAAllora che?FILEMAZIOGuardami, no?, e <strong>di</strong>mmi se mi sta bene.SCAFAMettiti quel che ti pare, ti sta bene tutto, bella come sei.FILOLACHETEBen detto, Scafa, e perciò oggi ti farò un regalo. Mica posso permettereche tu me la lo<strong>di</strong>, la ragazza che mi piace, senza buscarti un premio.FILEMAZIONon voglio che tu mi lisci.SCAFAChe sciocca sei! Ma che cosa preferisci? Esser criticata con bugie o esserlodata secondo verità? Accidenti, io, per me, preferisco che mi <strong>di</strong>ano lo<strong>di</strong>bugiarde piuttosto che critiche sincere, o che gli altri deridano il mioaspetto.FILEMAZIOIo amo la sincerità. Voglio che mi si <strong>di</strong>ca la verità. I bugiar<strong>di</strong>, io nonli sopporto.SCAFAChe tu mi voglia bene, che il tuo Filolachete ti voglia bene quanto seibella.FILOLACHETEMa cosa stai <strong>di</strong>cendo, manigolda? Che razza <strong>di</strong> voto è questo? Che io vogliabene alla ragazza? E perché non hai aggiunto che lei voglia bene a me? No,il regalo non te lo faccio. Sei morta. Te lo sogni il regalo che t'avevopromesso.SCAFA4agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>Mi meraviglio, io, che tu, dritta come sei, esperta e più che esperta,adesso ti metta a far la stupida così stupidamente.FILEMAZIOSe sbaglio, correggimi, te ne prego.SCAFASbagli, per Castore! Perché tu pensi solo a lui, per lui solo sei cosìcompiacente, e tutti gli altri li <strong>di</strong>sprezzi. Un solo amore? Roba dagentildonne, non da meretrici.FILOLACHETEPer<strong>di</strong>o! Che razza <strong>di</strong> mostro si è infilato in casa mia? Che tutti gli dèi ele dee mi faccian morire <strong>di</strong> mala morte se io non la faccio crepare, lavecchia, <strong>di</strong> fame e <strong>di</strong> sete e <strong>di</strong> freddo.FILEMAZIONo, Scafa, non voglio che tu mi <strong>di</strong>a dei brutti consigli.SCAFASei proprio stupida se cre<strong>di</strong> che lui ti sarà amico ed amante per tutta lavita. Io ti avviso: quando sarai vecchia e lui sarà sazio, ti pianterà.FILEMAZIOCredo <strong>di</strong> no.SCAFALe cose, quelle che non cre<strong>di</strong>, succedon più spesso <strong>di</strong> quelle che tiaspetti. In fin dei conti, se dubiti delle mie parole, se ritieni che nonsiano sincere, stattene alla realtà. Ve<strong>di</strong> come sono ridotta. E com'ero unavolta! No, non ero amata [...] meno <strong>di</strong> te, che oggi lo sei, e anch'io netenevo uno, uno solo, il quale poi, quando gli anni mi sbiancarono icapelli, se ne andò piantandomi in asso. Capiterà anche a te, sonoconvinta.FILOLACHETEChe fatica trattenermi! Razza <strong>di</strong> mettimale, vorrei saltarle agli occhi.FILEMAZIOA sue spese mi ha liberato, me sola per lui solo. E io penso <strong>di</strong> doverobbe<strong>di</strong>enza solo a lui.FILOLACHETEPer gli dèi immortali, che donna amabile, che animo pu<strong>di</strong>co! Per Ercole,certo che ho fatto bene se mi sono rovinato per lei.SCAFAPer Castore, tu non capisci niente.FILEMAZIOPerché?SCAFAPerché ti dai da fare per essere amata da lui.FILEMAZIOPerché non dovrei? Ti prego!SCAFASei libera, ormai. Ciò che volevi l'hai avuto. Quello, se non ti ameràpiù, ci rimetterà i sol<strong>di</strong> che ha speso per liberarti.FILOLACHETESono morto! Per Ercole, se non l'accoppo, quella, nella maniera piùatroce... Mi corrompe la donna, lei, quella mezzana, linguaccia <strong>di</strong>impicciona.FILEMAZIONon gli sarò mai grata abbastanza, per quel che ha fatto per me. Scafa,non cercare <strong>di</strong> persuadermi a tenerlo in minor conto.SCAFAQuanto meno rifletti su una cosa: se ti tieni per lui solo, adesso che seinegli anni belli, da vecchia te ne pentirai, e sin troppo.FILOLACHETEIo ora vorrei <strong>di</strong>ventare un'angina per stringerla per il collo e farlacrepare, quella maledetta consigliera.FILEMAZIOIo debbo essergli grata con tutto il cuore, ora che ho ottenuto quel chechiedevo, così come una volta, prima <strong>di</strong> ottenerlo, gli facevo le moine.FILOLACHETEFacciano <strong>di</strong> me quel che vogliono, gli dèi, se per queste tue parole io non5agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>ti libero un'altra volta e non accoppo Scafa!SCAFASe proprio sei convinta che lui ti manterrà in eterno, e che sarà tuo pertutta la vita, bene, pensa che dovrai de<strong>di</strong>carti a lui solo... e annodartii capelli e fatti sposare.FILEMAZIOIl denaro, l'uomo se lo procura grazie alla sua reputazione; io, seconserverò il mio buon nome, sarò ricca quanto basta.FILOLACHETEDovessi vendere mio padre... Per<strong>di</strong>o, lo venderei davvero piuttosto chelasciarti nelle ristrettezze, a men<strong>di</strong>care, mentre resto in vita.SCAFAE gli altri che ti fan la corte? Che ne sarà <strong>di</strong> loro?FILEMAZIOMi vorranno ancor più bene quando vedranno che io sono grata verso chi selo merita.FILOLACHETEAh se mi annunciassero che mio padre ha tirato le cuoia! Come vorrei<strong>di</strong>seredarmi per farla erede <strong>di</strong> tutto!SCAFAQui la pecunia presto sarà finita: giorno e notte si mangia, si beve,nessuno risparmia, siamo quasi all'ingrasso.FILOLACHETEComincerò da te a risparmiare, per Ercole! Per <strong>di</strong>eci giorni filati, tu, acasa mia, starai senza mangiare e senza bere.FILEMAZIOVuoi <strong>di</strong>re qualcosa <strong>di</strong> bello su <strong>di</strong> lui? Parla pure. Ma se non ne parlibene, tu le buscherai.FILOLACHETEPer<strong>di</strong>o! Avessi speso in sacrifici a Giove ciò che ho speso per liberarla,non avrei impiegato meglio il mio denaro. Oh come mi ama dal profondo delcuore! Sono in gamba, io: ho liberato un avvocato pronto a <strong>di</strong>fendere lamia causa.SCAFACapisco bene che te ne infischi <strong>di</strong> tutti, tolto Filolachete. E allora, pernon buscarle per causa sua, io ti voglio assecondare, se proprio ti seiconvinta <strong>di</strong> aver trovato in lui l'uomo <strong>di</strong> tutta la tua vita.FILEMAZIOE adesso, Scafa, passami lo specchio, subito, e lo scrigno dei gioielli.Voglio essere elegante quando verrà Filolachete, la gioia mia.SCAFALo specchio serve alla donna che <strong>di</strong> sé, <strong>della</strong> sua età, non si fida. Ma tuche bisogno ne hai? Sei tu lo specchio più bello <strong>di</strong> te stessa.FILOLACHETEQueste parole, che sono così belle, non le hai dette invano, Scafa. Oggistesso sborserò qualcosa... a te, adorata Filemazio.FILEMAZIOTu, guardami. Sono a posto i miei capelli? Sono aggiustati bene?SCAFAStattene sicura: se sei a posto tu, anche i tuoi capelli sono a posto.FILOLACHETEMa dove la trovo, io, dove la trovo una donna peggiore <strong>di</strong> quella? Ora lalisci, neh, razza <strong>di</strong> briccona, ma prima le davi contro.FILEMAZIOLa cipria, prego.SCAFALa cipria? Che bisogno ne hai?FILEMAZIOPer schiarirmi le gote.SCAFAPadrona mia, è fatica sprecata. Vuoi sbiancare l'avorio con l'inchiostro.FILOLACHETEL'avorio e l'inchiostro, è detto bene. E brava Scafa!FILEMAZIOAllora il rossetto, per favore.SCAFAMacché rossetto. Che bella pensata hai avuto. Vuoi coprire con nuovi6agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>colori un'opera che è già perfetta? All'età tua non c'è bisogno <strong>di</strong>ricorrere ai cosmetici, alla cipria, agli unguenti e simili trucchi.FILEMAZIODammi almeno lo specchio.FILOLACHETEO povero me! Un bacio gli ha dato, allo specchio. Vorrei avere un sassoper rompergli la testa, a quello specchio.SCAFAPren<strong>di</strong>ti questo panno e pulisciti le mani.FILEMAZIOE perché, <strong>di</strong> grazia?SCAFAHai tenuto in mano lo specchio, no?, e io ho paura che le tue manisappiano d'argento. Che a Filolachete non gli venga il dubbio che tu abbiaaccettato dell'argento.FILOLACHETENo, non credo <strong>di</strong> averla mai veduta una ruffiana così furba. Guarda cheidea carina e astuta le è venuta per lo specchio, a quell'imbrogliona!FILEMAZIOE non pensi anche che mi debba spruzzare del profumo?SCAFAMa niente affatto.FILEMAZIOE perché no?SCAFAPer Castore, la donna ha buon profumo quando non sa <strong>di</strong> alcun profumo. Ehsì, le vecchiacce, che si spalmano <strong>di</strong> unguenti, quelle rimesse a nuovo,cadenti e sdentate, che nascondono coi belletti le magagne <strong>della</strong> persona,quelle lì, quando il sudore si mischia alle pomate, puzzano come le salseche il cuoco rimescola in cucina. Non sai <strong>di</strong> cosa puzzino, ma <strong>di</strong> sicuro losenti, che puzzano.FILOLACHETECome se ne intende! Non ce n'è una più esperta. Dice proprio la verità evoi del pubblico - voi, la maggior parte - voi lo sapete bene, già che ciavete a casa quelle vecchiacce <strong>di</strong> mogli che vi hanno comprato a suon <strong>di</strong>dote.FILEMAZIOPresto, Scafa! Guarda se mi stanno bene questi gioielli d'oro e ilmantello.SCAFADi questo non mi debbo interessare.FILEMAZIOE chi allora? Ti prego.SCAFATe lo <strong>di</strong>co subito: Filolachete. Lui non deve comprarti nulla, se nonquello che pensa che ti piaccia. Chi s'innamora d'una meretrice, se necompra l'amore con l'oro e la porpora. Che bisogno c'è <strong>di</strong> mettere inmostra quel che non gli interessa? Con la porpora si nascondono gli anni,con l'oro la bruttezza. Una bella donna sarà sempre più bella nuda chericoperta <strong>di</strong> porpora. E poi non conta nulla l'essere elegante, se la donnaè sgraziata. Mo<strong>di</strong> villani rovinano una bella veste più del fango. Se una èbella, è già sin troppo elegante.FILOLACHETETroppo a lungo son rimasto fuori del gioco. (Alle due donne, forte) E voi,che cosa fate qui?FILEMAZIOMi sto facendo bella per piacerti.FILOLACHETEBella lo sei, e quanto. (A Scafa) Tu fila dentro casa e porta via questiornamenti. Ma tu, Filemazio, mia gioia, mi è venuta una gran voglia <strong>di</strong>bere in tua compagnia.FILEMAZIOE pure a me, insieme con te. Ciò che ti piace, piace pure a me, mia gioia.7agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>FILOLACHETEAh! Per questa parola venti mine son poche.FILEMAZIONo, ti prego: dammene solo <strong>di</strong>eci. Quella parola, te la voglio cedere abuon prezzo.FILOLACHETEOra sono in cre<strong>di</strong>to con te <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci mine. Fa' pure il calcolo: ne ho spesotrenta per riscattarti.FILEMAZIOForse me lo rinfacci?FILOLACHETERinfacciartelo? Qualcuno dovrebbe rinfacciarlo a me, perché non mi era maisuccesso <strong>di</strong> fare un così buon investimento.FILEMAZIOE io? Dato che ti amo, non avrei mai potuto impiegar meglio le mieattenzioni.FILOLACHETEE allora, tra noi due, il conto del dare e dell'avere è perfetto. Mi ami,ti amo. Entrambi siamo sicuri che tutto vada bene. Chi ne gode, goda ineterno il bene suo. Se qualcuno nutre invi<strong>di</strong>a, che nessuno debba maiinvi<strong>di</strong>arlo per qualcosa che gli va dritto.FILEMAZIOPresto, mettiti a tavola. Tu, ragazzo, per favore, porta l'acqua per lemani, sistema qui un tavolino. I da<strong>di</strong>, guarda dove sono. (A Filolachete)Vuoi del profumo?FILOLACHETEA che serve? Sto giacendo vicino al profumo. Ma quello là, quello chearriva con la sua ragazza, non è il mio amico? Ma sì, è Callidamate chearriva con la sua bella. Evviva! Luce dei miei occhi, eccoli che arrivano,i nostri commilitoni: vogliono la loro parte <strong>della</strong> preda.CALLIDAMATE DELFIO FILOLACHETE FILEMAZIOCALLIDAMATE (ai suoi servi)Voglio che veniate a riprendermi da Filolachete, e subito. Ascolta, tu: èun or<strong>di</strong>ne... Ho tagliato la corda, io, là dov'ero, perché mi scocciavo<strong>della</strong> cena e delle chiacchiere. Ora me ne vado da Filolachete a farbaldoria. Là ci accoglieranno felici e contenti. Ecché ti sembra, a te,che io sia sbr... sbr... sbronzo?DELFIOSempre uguale, tu. Con l'abitu<strong>di</strong>ne che ti ritrovi, dovevi...CALLIDAMATEVuoi che io abbracci te, che tu abbracci me?DELFIOSe ti va <strong>di</strong> farlo, fallo.CALLIDAMATESei carina. Guidami, per favore.DELFIOBada <strong>di</strong> non cadere. Dritto!CALLIDAMATELu... lu... luce dei miei occhi, io sono il bimbo tuo, tu sei il miomiele.DELFIOAttento a non sdraiarti sulla strada, prima che arriviamo al triclinio checi aspetta.CALLIDAMATELasciami, lasciami cadere.DELFIOE casca.CALLIDAMATECasco anche con ciò che tengo stretto.DELFIOSe ca<strong>di</strong>, non ca<strong>di</strong> ch'io non cada.CALLIDAMATEMa poi qualcuno ci tira su da terra.8agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>DELFIOÈ sbronzo, l'uomo.CALLIDAMATEChe <strong>di</strong>ci? Sbr... sbr... sbronzo io?DELFIODammi la mano. Non voglio mica che tu vada a sbattere.CALLIDAMATEEcco, tieni.DELFIOForza, vieni con me.CALLIDAMATEDove debbo andare?DELFIOE non lo sai?CALLIDAMATELo so. Mi è venuto in mente: vado a far baldoria.DELFIOMa è proprio qui.CALLIDAMATEAdesso sì che mi ricordo.FILOLACHETE (a Filemazio)Anima mia, se non ti spiace io gli vado incontro. È lui che preferisco tratutti gli amici. E ritorno subito.FILEMAZIOSubito è già tar<strong>di</strong>, per me.CALLIDAMATEEhi, c'è qualcuno qui?FILOLACHETEC'è.CALLIDAMATEEhi, tu, Filolachete! Salute al più amico fra tutti gli uomini.FILOLACHETEChe gli dèi ti proteggano, Callidamate. Mettiti a tavola. Da dove sbuchi?CALLIDAMATEProprio da dove sbuca un uomo sbronzo.FILEMAZIODelfio, cara, perché non vieni a tavola? (A un servo) Dalle qualcosa dabere.CALLIDAMATEIo mi faccio una dormitina.FILOLACHETEEcché fa qualcosa <strong>di</strong> strano, qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso dal solito?DELFIO (A Filemazio)Ma poi, cara, che cosa debbo fare?FILEMAZIOTu lascialo così. (A un servo) Su, svelto, a cominciare da Delfio fapassare in giro il boccale.ATTO IITRANIONE FILOLACHETE CALLIDAMATE DELFIO FILEMAZIO SFERIONETRANIONE (giungendo dal porto, con aria allarmata)Il sommo Giove lo vuole a tutti i costi che io sia perduto, e così il miogiovin signore Filolachete. La speranza è morta, per noi. Per noi non c'èpiù scampo. Manco la Salute in persona, se pure lo volesse, potrebbesalvarci. Al porto, poco fa, che ho veduto? Un gran<strong>di</strong>ssimo monte <strong>di</strong>malanni. È ritornato dall'estero il padrone, e Tranione è liquidato. C'èqualcuno, qui, che voglia guadagnarsi un bel po' <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> facendosimettere alla tortura al posto mio? Dove, dove sono i buscalegnate, gliscassacatene? Dove sono quelli che per tre sol<strong>di</strong> si fan sotto alle torridei nemici, là dove qualcuno finisce trapassato da cinque o <strong>di</strong>eci colpi <strong>di</strong>lancia? Gli darò un miliardo, io, al primo che sia <strong>di</strong>sposto a salire sullacroce, ad una con<strong>di</strong>zione: che venga inchiodato due volte ai pie<strong>di</strong>, duevolte alle braccia. Quando sarà sistemato così, potrà chiedermi il9agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>pagamento a pronta cassa. Ma io, io, sono o non sono un <strong>di</strong>sgraziato, ioche non sto galoppando verso casa?FILOLACHETEArriva, arriva la spesa! C'è Tranione che fa ritorno dal porto.TRANIONEFilolachete!FILOLACHETEChe c'è?TRANIONEC'è che io e tu...FILOLACHETEIo e tu che cosa?TRANIONESiamo morti.FILOLACHETEE perché?TRANIONETuo padre è qui.FILOLACHETEEhi, tu, che cosa mi tocca <strong>di</strong> ascoltare?TRANIONESiamo in trappola. Te l'ho detto: tuo padre è ritornato.FILOLACHETEMa che <strong>di</strong>ci! Chi l'ha visto?TRANIONEIo, ti <strong>di</strong>co.FILOLACHETEGuai a me! E adesso, io, che faccio?TRANIONEAccidenti, mi chie<strong>di</strong> che cosa stai facendo? Te ne stai lì a tavola.FILOLACHETETu, proprio tu, l'hai visto?TRANIONEIo, ti ripeto.FILOLACHETESicuro?TRANIONESicuro, ti <strong>di</strong>co.FILOLACHETESono morto, se <strong>di</strong>ci la verità.TRANIONEChe ci guadagnerei a mentire?FILOLACHETEE io, adesso, che faccio?TRANIONETu comanda. Comanda che qui sgombrino tutto... E quello là che dorme, chiè?FILOLACHETEÈ Callidamate. Tu, Delfio, sveglialo.DELFIOCallidamate, Callidamate, sveglia!CALLIDAMATESono sveglio io. Su, dammi da bere.DELFIOSveglia! Dall'estero è ritornato il padre <strong>di</strong> Filolachete.CALLIDAMATEBenvenuto al padre.FILOLACHETELui sta bene, sta, io sono morto e stramorto.CALLIDAMATEDue volte morto? E come è possibile?FILOLACHETEAlzati, te ne prego. Su, sta arrivando mio padre.CALLIDAMATETuo padre è arrivato? Tu <strong>di</strong>gli che riparta. Ma perché mai è ritornato?FILOLACHETEMo' che faccio? Mio padre è qui che arriva, mi troverà ubriaco, la casapiena <strong>di</strong> gaudenti e <strong>di</strong> ragazze... È inutile mettersi a scavare un pozzo10agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>mentre la gola ti brucia già dalla sete. E così io, qui, adesso, col padreche sta arrivando, mi chiedo, povero me, che cosa fare.TRANIONEE questo invece ha reclinato il capo e se la dorme. Sveglialo!FILOLACHETETi svegli? Te l'ho detto, mio padre tra poco sarà qui.CALLIDAMATETuo padre, <strong>di</strong>ci? presto, a me i sandali, che io impugni la spada! perPolluce, lo faccio fuori io, tuo padre.FILOLACHETETu mi vuoi rovinare tutto.DELFIO (a Callidamate)Sta' zitto, per favore.TRANIONEPrendetelo, questo qui, e portatelo dentro <strong>di</strong> peso. Subito!CALLIDAMATEPer Ercole! Userò voi come un pitale, se non me lo date subito, un pitale.FILOLACHETESono perduto!TRANIONESu coraggio. Lo troverò io il rime<strong>di</strong>o giusto contro la tua paura.FILOLACHETEIo sono una nullità.TRANIONEZitto. Io sto ponzando, per sistemare tutto. Ti basta se io, a tuo padreche arriva, mica lo lascio entrare in casa, anzi, lo faccio scappare ilpiù lontano possibile? Voi, basta che entriate in casa e sbaracchiatetutto. E subito.FILOLACHETEIo dove starò?TRANIONEDove meglio ti pare. Sarai con questa (in<strong>di</strong>ca Filemazio) o con quella(in<strong>di</strong>ca Delfio).DELFIOE se noi ce ne andassimo via?TRANIONENo, Delfio, non un passo. Malgrado tutto questo trambusto, non berrete unsorso <strong>di</strong> meno, in casa.FILOLACHETEAhimè, sto sudando dalla paura, io, se penso dove ci porteranno le tuebelle parole.TRANIONETi deci<strong>di</strong> a star buono e a fare quel che ti comando?FILOLACHETEMi decido.TRANIONEPunto primo: tu, Filemazio, vattene in casa. E anche tu, Delfio.DELFIOTi saremo obbe<strong>di</strong>enti tutte e due.TRANIONECosì voglia il sommo Giove! (A Filolachete) Apri le orecchie, tu; eccoquel che voglio sia fatto a regola d'arte. Anzitutto bada che la casa siaben chiusa; e, dentro, che nessuno <strong>di</strong>ca una parola.FILOLACHETELo farò.TRANIONECome se, in casa, non ci abitasse nessuno.FILOLACHETEVa bene.TRANIONEE nessuno si sogni <strong>di</strong> rispondere quando il vecchio busserà alla porta.FILOLACHETEE nient'altro?TRANIONESì, la chiave a tre denti. Chiuderò io la casa dal <strong>di</strong> fuori.FILOLACHETETranione! La mia persona e le mie speranze sono nelle tue mani.11agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>TRANIONETra l'avvocato e il cliente, chi è il migliore? No, non c'è <strong>di</strong>fferenza. Adun uomo senza qualità - ad ogni uomo, buono o cattivo che sia - è facilerifilare un brutto tiro, e su due pie<strong>di</strong>. Attenzione però: ci vuole un tiposveglio perché i piani giungano in porto sicuri e senza danni, e perchénon ti capiti un castigo <strong>di</strong> quelli che ti tolgon la voglia <strong>di</strong> vivere. Cosìio provvederò a che ritorni limpido e tranquillo tutto ciò che abbiamointorbidato; e che nessun guaio ci caschi... Ma tu, Sferione, perché vienifuori? Sì, sì, va bene. Hai obbe<strong>di</strong>to a puntino.SFERIONEFilolachete mi ha chiesto <strong>di</strong> supplicarti caldamente perché tu faccia ilpossibile per tener lontano suo padre e per impe<strong>di</strong>rgli <strong>di</strong> entrare.TRANIONETu <strong>di</strong>gli così: io farò in modo che non osi nemmeno guardarla, la casa, eche anzi tagli la corda nascondendosi il capo per la fifa. Dammela, lachiave, e rientra, e da dentro chiu<strong>di</strong> la porta. Io la chiuderò da fuori.(Il servo rientra in casa.) Digli pure che venga adesso: oggi gli farò deigiochetti, al vecchio vivo e presente, che, credo, non avrà da morto. Orami piazzo qui, lontano dalla porta. E da qui mi metterò a spiaretutt'intorno, così, quando il vecchio arriverà, potrò mettergli il basto.TEOPROPIDE TRANIONETEOPROPIDEIo provo, o Nettuno, grande riconoscenza verso <strong>di</strong> te, perché haiconsentito che, sia pure a stento, da te giungessi a casa mia. Però, dopotutto questo, se verrai a sapere che ho posato sulle tue onde anche solola punta del piede, tu allora, solo per questo, fammi subito quel chevolevi farmi oggi. Dopo questo giorno qui, lungi, lungi da te la miapersona! Tutto ciò che ti dovevo, te l'ho pagato.TRANIONEO Nettuno, tu l'hai fatta grossa. Hai perduto un'occasione così bella!TEOPROPIDEDopo tre anni ritorno a casa dall'Egitto. Credo che sarò atteso dai mieifamiliari.TRANIONEPer Polluce, nessuno arriverebbe più gra<strong>di</strong>to <strong>di</strong> colui che annunciasse chesei morto.TEOPROPIDEMa che è? La porta, in pieno giorno, è chiusa. Ora mi metto a bussare.(Esegue.) Eh, chi c'è in casa? Non aprite la porta?TRANIONE (facendosi avanti)Che uomo è mai questo che ha osato accostarsi alla nostra casa?TEOPROPIDEMa questo è Tranione, il mio schiavo.TRANIONEO Teopropide, o padrone, salute a te. Sono felice che tu sia arrivato sanoe salvo. Sei stato sempre bene?TEOPROPIDESin qui, sì, come ve<strong>di</strong>.TRANIONEMagnifico.TEOPROPIDEE voi? Siete <strong>di</strong>ventati matti?TRANIONEE perché?TEOPROPIDEPerché sì. Perché vi aggirate qui fuori e in casa non c'è nessuno che stiaa far la guar<strong>di</strong>a e a rispondere. Li ho quasi scassati, i due battenti,bussando coi pie<strong>di</strong>.TRANIONEOh! Tu, questa casa, l'hai forse toccata?12agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>TEOPROPIDEL'ho toccata sì, ti <strong>di</strong>co, ed ho bussato.TRANIONEOh!TEOPROPIDEChe c'è?TRANIONEPer<strong>di</strong>o, hai fatto male.TEOPROPIDEChe storia è questa?TRANIONEChe guaio hai combinato, che <strong>di</strong>sastro: roba da non <strong>di</strong>re!TEOPROPIDEMa cosa mai?TRANIONEScappa, ti prego! Via da questa casa, fuggi, vieni vicino a me. Tu l'haitoccata, la porta?TEOPROPIDEE come potevo bussare senza toccarla?TRANIONEAhimè, tu hai ucciso!TEOPROPIDEQuale mortale ho ucciso?TRANIONETutti i tuoi.TEOPROPIDEPer questo presagio, che tutti gli dèi, tutte le dee ti facciano...TRANIONETemo forte che tu, e tutti questi, non riuscirete mai a purificarvi.TEOPROPIDEE perché mai? O quale novità mi sbatti in faccia?TRANIONE (in<strong>di</strong>cando i servi <strong>di</strong> Teopropide)Ehi, ehi, comandagli, a quei due, che si scostino <strong>di</strong> là.TEOPROPIDEVoi, allontanatevi <strong>di</strong> là.TRANIONENon toccatela, la casa. Toccate invece la terra, anche voi.TEOPROPIDEAccidenti, perché non ti degni <strong>di</strong> spiegarti?TRANIONEIl fatto è che da sette mesi nessuno mette piede in questa casa, da quandonoi l'abbiamo abbandonata.TEOPROPIDEE perché? Spiegati.TRANIONEQui bisogna guardarsi intorno. Non ci sarà qualcuno che ascolta le nostreparole?TEOPROPIDETutto è tranquillo.TRANIONEGuarda ancora.TEOPROPIDENo, non c'è un'anima. E adesso parla.TRANIONEC'è stato un delitto capitale.TEOPROPIDECosa? Non ci capisco nulla.TRANIONEUn delitto, ti <strong>di</strong>co, commesso tempo ad<strong>di</strong>etro, vecchio e antico.TEOPROPIDEAntico?TRANIONESì, però noi lo abbiamo scoperto solo adesso.TEOPROPIDEPer favore! Che delitto? E chi l'ha compiuto?TRANIONEOspite uccise ospite, con le sue mani. Ho idea che il colpevole sia quello13agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>che ti ha venduto la casa.TEOPROPIDEL'ha ucciso?TRANIONEE ha sottratto il suo tesoro. E qui, proprio in questa casa, ha sotterratol'ospite.TEOPROPIDEE per quali motivi voi sospettate tutto questo?TRANIONETi <strong>di</strong>rò, e tu ascolta. Una volta tuo figlio aveva cenato fuori e, quandorientrò, andammo tutti a dormire, e ci assopimmo. Io, per caso, mi eroscordato <strong>di</strong> spegnere la lucerna. E d'improvviso lui lancia un altissimogrido.TEOPROPIDEChi? Forse mio figlio?TRANIONEZitto, tu, ascolta e basta. Quel morto - <strong>di</strong>ce - è venuto a visitarlo insogno.TEOPROPIDEDunque fu in un sogno?TRANIONESì, ma tu ascolta e basta. Quel morto - <strong>di</strong>ce - gli parlò in questo modo...TEOPROPIDENel sogno?TRANIONEStrano, eh, che non abbia parlato ad uno sveglio, lui che era stato uccisogià da sessant'anni! A volte tu mi sembri proprio sciocco [...]TEOPROPIDESto zitto.TRANIONEMa ecco che cosa [...] gli <strong>di</strong>sse: "Io sono Diaponzio, l'ospited'oltremare. Qui abito io. Questa è la casa che mi fu data. Sulle rivedell'Acheronte, l'Orco non ha voluto accogliermi perché prematura fu lamia morte. La mia fiducia fu tra<strong>di</strong>ta, l'ospite qui mi uccise, <strong>di</strong> nascostomi sotterrò, in questa casa, senza funebri onori. Per il mio tesoro,quell'infame! Ora tu vattene da qui, maledetta è questa casa, abitarvi ècosa empia". Non mi basterebbe un anno per raccontarvi quali pro<strong>di</strong>giavvengano lì dentro...TEOPROPIDESsst!TRANIONEPer Ercole, ti prego, cosa sta succedendo?TEOPROPIDELa porta ha cigolato.TRANIONEHa bussato lui!TEOPROPIDEMi s'è gelato il sangue nelle vene. Vivo, mi chiamano i mortinell'Acheronte.TRANIONESono fottuto! Quelli là mi rovinano la favola. Ho una paura che mai!, cheil vecchio mi colga in flagrante.TEOPROPIDEChe cosa stai <strong>di</strong>cendo tra <strong>di</strong> te?TRANIONEVia dalla porta, ti supplico, scappa!TEOPROPIDEScappare dove? E scappa anche tu.TRANIONENon ho paura, io. C'è pace tra me e i morti.(Voce da dentro) Ehi, Tranione!TRANIONENon mi chiamare, tu, se capisci qualcosa. Non ho fatto nulla, io, ho micabussato alla porta [...] Ti prego [...] vattene[...] cos'è che ti agita, Tranione? Con chi stai parlando in <strong>di</strong>sparte?14agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>TRANIONEMa allora eri tu che mi chiamavi? Chi gli dèi mi proteggano, credevo chefosse quel morto che mi chiedesse perché hai bussato alla porta. Ma tustai ancora lì? Non fai quel che ti <strong>di</strong>co?TEOPROPIDEChe debbo fare?TRANIONENon voltarti in<strong>di</strong>etro, scappa e nascon<strong>di</strong>ti la testa.TEOPROPIDEPerché non scappi tu?TRANIONEIo ho fatto la pace con i morti.TEOPROPIDELo so. Ma allora perché avevi tanta paura poco fa?TRANIONENon badare a me, ti <strong>di</strong>co. A me stesso ci penso io. Tu, già che haicominciato, scappa alla maniera <strong>di</strong> chi scappa e prega Ercole.TEOPROPIDEErcole, ti prego! (Esce correndo.)TRANIONELo prego anch'io, vecchio: che oggi ti <strong>di</strong>a il malaugurio. O dèi immortali,invoco il vostro favore penché io, oggi, ho combinato una bellacanagliata.ATTO IIIUSURAIO TRANIONE TEOPROPIDEUSURAIO (tra sé)Non l'avevo mai visto, io, un anno dannato come questo, questo che mi ètoccato, per chi dà danari in prestito. Per tutto il giorno, da mattina asera, me ne sto al foro e non riesco a combinare nemmeno uno straccio <strong>di</strong>contratto.TRANIONEIo adesso sono fottuto una volta per sempre. Arriva l'usuraio che ci haprestato [...] la pecunia per riscattare la ragazza [...] Qui siscoperchia tutto se non gioco d'anticipo, in modo che il vecchio non vengaa sapere. Gli vado incontro. (Vede che Teopropide sta arrivando.) E questoqui, perché mai se ne torna così presto verso casa? Ho paura che abbiasentito qualcosa sulla faccenda. L'abbordo e lo chiamo... Povero me, chefifa! Non c'è nulla <strong>di</strong> peggio <strong>di</strong> una coscienza sporca. E così mitormenta... Sia come sia, continuerò ad intorbidare le acque, lo esige lasituazione. (A Teopropide) Da dove arrivi?TEOPROPIDEL'ho incontrato, io, quel tale che mi ha venduto questa casa.TRANIONEE <strong>di</strong> ciò che ti ho detto su <strong>di</strong> lui, mica gli avrai fatto, parola?TEOPROPIDEPer<strong>di</strong>o, tutto gli ho detto, tutto.TRANIONEPovero me! I miei trucchi, ho paura, sono finiti per sempre.TEOPROPIDEChe cosa stai <strong>di</strong>cendo fra <strong>di</strong> te?TRANIONENiente... Ma tu, per favore, parla: gli hai detto?...TEOPROPIDECerto che glielo ho detto. Tutto quanto.TRANIONEE lui, per l'ospite, confessa?TEOPROPIDEMacché. Quello nega decisamente.TRANIONENega? [...]TEOPROPIDE[...] Te lo <strong>di</strong>rei, se avesse confessato. E adesso, secondo te, che cosa15agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>bisogna fare?TRANIONEChe cosa ne penso? Scegli - te ne supplico per Ercole - un giu<strong>di</strong>ce,d'accordo con quello. Ma bada <strong>di</strong> sceglierne uno che mi presti fede.Vincerai facile facile, come una volpe che si sbafa una pera.USURAIO (tra sé)Eccolo là il servo <strong>di</strong> Filolachete. Ma sì, è Tranione. Quelli lì non misganciano né il capitale né gli interessi.TEOPROPIDE (a Tranione)Ma tu dove vai?TRANIONENiente, non me ne vado in nessun posto. (Tra sé) Guarda come sonosfortunato, <strong>di</strong>sgraziato, venuto al mondo in o<strong>di</strong>o a tutti gli dèi. Quellolà mi abborderà subito, in presenza del padrone. Sì, sono propriosfortunato, mi danno addosso da una parte e dell'altra. Ma io prendol'iniziativa.USURAIOSta venendo verso <strong>di</strong> me. Sono salvo. C'è speranza per la mia pecunia.TRANIONEÈ contento, lui. Ma non ne ha motivo. (Forte) Misargiride, tanti carisaluti.USURAIOAnche a te. E la pecunia?TRANIONEVattene, bestione. Manco arrivi e già mi tiri una stoccata.USURAIODi sicuro questo qui è al verde.TRANIONEDi sicuro questo qui è un indovino.USURAIOPerché non li lasci perdere questi trucchi?TRANIONEPer piacere, che cosa desideri?USURAIOFilolachete, dov'è?TRANIONEMa tu arrivi proprio al momento giusto.USURAIOChe c'è?TRANIONEVieni un po' qua.USURAIOPerché non mi si pagano gli interessi?TRANIONELo so che hai una bella voce. Non c'è bisogno che gri<strong>di</strong>.USURAIOInvece sì che grido, per Ercole!TRANIONEMa fammelo, il favore.USURAIOChe favore debbo farti?TRANIONEIl favore <strong>di</strong> andartene a casa.USURAIOIo andarmene?TRANIONEMa sì. Poi, a mezzogiorno, ritorna.USURAIOMi saranno pagati gli interessi?TRANIONELo saranno. Ma ora vattene.USURAIOE perché? Perché dovrei andare avanti e in<strong>di</strong>etro? Perché fare e <strong>di</strong>sfare?Non è meglio se resto qui sino a mezzogiorno?TRANIONENo, vattene a casa. Per Ercole, parlo sul serio: vattene a casa [...].USURAIOVoglio gli interessi, io. Pagatemi. Perché menate il can per l'aia?16agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>TRANIONEBene, per<strong>di</strong>o, ma bada... Vattene subito, dammi retta.USURAIOAdesso, subito, mi metterò a gridare il suo nome.TRANIONEBene, coraggio! Adesso che hai gridato, sei a posto.USURAIOReclamo il mio. Son già molti giorni che mi pigliate per il naso. Sonomolesto? Datemi la grana e me ne andrò. Con una parola sola puoi evitaretutte le <strong>di</strong>scussioni.TRANIONEPren<strong>di</strong>ti il capitale.USURAIONo, voglio prima gli interessi.TRANIONECosa <strong>di</strong>ci, tu, vergogna del genere umano? Sei venuto qui a fare ilgradasso? Ma fa' quel che è in tuo potere. Lui non dà niente, non deveniente.USURAIONon deve?TRANIONETu, <strong>di</strong> qui, non puoi portar via nemmeno la punta <strong>di</strong> una spiga. O che haipaura che lui se ne vada via dalla città, come un esule, per causa deituoi interessi? Mentre tu sei già in grado <strong>di</strong> riscuotere il capitale?USURAIONo, non chiedo il capitale. Dovete pagarmi, prima <strong>di</strong> tutto, gli interessi.TRANIONENon fare lo scocciatore. Nessuno paga. Arrangiati come cre<strong>di</strong>. Cre<strong>di</strong> <strong>di</strong>essere il solo che fa prestiti ad interesse?USURAIODammi gli interessi, pagami gli interessi, sborsami gli interessi. Me lipagate sull'unghia gli interessi? Mi si sganciano gli interessi?TRANIONEInteressi qui, interessi lì. Non sa <strong>di</strong>re altro che "interessi". Fuori daipie<strong>di</strong>! So io che non l'ho mai vista una bestiaccia più lurida <strong>di</strong> te.USURAIONon crederti, adesso, che con queste parole mi fai paura.TEOPROPIDEScotta la faccenda. Anche da lontano puzza terribilmente <strong>di</strong> bruciato. Cherazza <strong>di</strong> interessi, mi chiedo, sono quelli che vuole?TRANIONEMa ecco suo padre, è arrivato dall'estero da poco. Ti pagherà lui,interessi e capitale. Tu non provarci più a mettermi nei guai. (Tra sé,mentre l'Usuraio va verso Teopropide) Guarda un po' se perde tempo.USURAIOSe sborsa qualcosa, io non <strong>di</strong>co <strong>di</strong> no.TEOPROPIDE (rivolgendosi a Tranione)Tu che mi <strong>di</strong>ci?TRANIONEChe cosa vuoi?TEOPROPIDEQuesto qui, chi è? Che cosa vuole? Perché tira in ballo il mio Filolachetee a te, che sei qui, fa una scenata? Che cosa gli è dovuto?TRANIONEPer Ercole, io ti supplico: da' or<strong>di</strong>ne che gli buttino in faccia lapecunia, a questo bestione.TEOPROPIDEDar or<strong>di</strong>ne?TRANIONESì, <strong>di</strong> prenderlo a schiaffi. Col denaro.USURAIOSchiaffi? Li prendo subito, gli schiaffi d'argento.TEOPROPIDEDi che somma parla?TRANIONEÈ... la piccola somma che Filolachete gli deve.TEOPROPIDE17agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>Piccola quanto?TRANIONESulle quaranta mine. Tu non credere che sia molto.USURAIOÈ veramente poco.TRANIONEHai sentito? Per Ercole, non ti sembra, <strong>di</strong> grazia, il tipo giusto per farl'usuraio, la peggior genia che esista?TEOPROPIDEChi sia, da dove venga, a me non interessa. Una cosa voglio che tu mi<strong>di</strong>ca, una cosa mi preme <strong>di</strong> sapere. E così sento parlare <strong>di</strong> un prestito ainteressi?TRANIONEDigli che pagherai, così si toglie dai pie<strong>di</strong>.TEOPROPIDEDebbo promettergli che pagherò?TRANIONEDevi.TEOPROPIDEIo?TRANIONETu in persona. Diglielo e basta, dammi retta. Via, prometti, te lo or<strong>di</strong>noio.TEOPROPIDETu <strong>di</strong>mmi: che ne avete fatto del denaro?TRANIONEÈ al sicuro, quello.TEOPROPIDESe è al sicuro, pagate voi il debito.TRANIONETuo figlio ha comperato una casa.TEOPROPIDEUna casa?TRANIONEUna casa.TEOPROPIDEEvviva! Patrizza il mio Filolachete. Fa già l'uomo d'affari. Ma <strong>di</strong>mmi: unacasa?TRANIONEUna casa, ripeto. Ma tu lo sai che razza <strong>di</strong> casa?TEOPROPIDECome potrei saperlo?TRANIONEAh!TEOPROPIDEChe c'è?TRANIONENon chiedermi niente.TEOPROPIDEPerché mai?TRANIONEÈ uno specchio, lo splendore fatto casa.TEOPROPIDEPer Ercole, bel colpo. Quanto ci vuol investire?TRANIONEDue talenti, quanti siamo tu e io. Ma <strong>di</strong> caparra ha già dato quarantamine. Le abbiamo prese da questo e date a quello. Ne sai abbastanza?Poiché questa casa (in<strong>di</strong>ca quella del suo padrone) era nello stato che tiho detto, lui subito ne ha comprato un'altra.TEOPROPIDEBene ha fatto, per Ercole.USURAIO (tra sé)Ohi! Mezzogiorno sta arrivando.TRANIONE (a Teopropide)Ti prego, pagalo, che non ci faccia crepare col vomito delle sue ingiurie.Gli spettano quarantaquattro mine, capitale e interessi.18agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>USURAIOÈ proprio così. Non chiedo un soldo <strong>di</strong> più.TRANIONEVorrei vedere che chiedesse un centesimo <strong>di</strong> più.TEOPROPIDE (all'Usuraio)Giovanotto, vieni a trattare con me.USURAIOEcché riscuoto da te?TEOPROPIDERiscuoterai domani.USURAIOMe ne vado. Ne avrò abbastanza se domani avrò. (Si allontana.)TRANIONEChe gli dèi gli man<strong>di</strong>no un colpo, a quello, gli dèi e le dee tuttiinsieme! I miei piani, per un pelo me li rovinava. (A Teopropide) PerPolluce! Non c'è niente <strong>di</strong> peggio <strong>della</strong> maledetta razza strozzinesca!TEOPROPIDEIn che zona sta la casa che mio figlio ha comperato?TRANIONE (tra sé)Adesso sono proprio spacciato!TEOPROPIDERispon<strong>di</strong> o no a quel che ti chiedo?TRANIONERispondo. Mi sto chiedendo che nome abbia mai il padrone.TEOPROPIDEAvanti, sforzati, su.TRANIONE (tra sé)Che combino adesso? E se la buttassi sul nostro vicino? E se <strong>di</strong>cessi [...]che suo figlio ha comprato questa casa qui? Una menzogna servita bellacalda, <strong>di</strong>cono che è la migliore. Quel che suggeriscono gli dèi, bisogna<strong>di</strong>rlo.TEOPROPIDEE allora? Hai trovato?TRANIONE (tra sé)Accidenti a lui!, no, a questo qui. (Forte) Tuo figlio ha comprato la casadel vicino.TEOPROPIDESecondo buona fede?TRANIONEBuona fede sì, se tu la vorrai pagare. Se non vuoi pagare, invece, l'hacomprata in mala fede.TEOPROPIDELa zona, dove ha comprato, non è pregiata.TRANIONEPregiatissima, invece.TEOPROPIDEHo proprio voglia <strong>di</strong> vederla, questa casa. Tu bussa alla porta e chiamaqualcuno, Tranione.TRANIONE (tra sé)Non mi viene in mente cosa <strong>di</strong>re. Sono riportato dalle onde contro gliscogli.TEOPROPIDEE allora? Svelto, fa' venir fuori qualcuno. Digli che ce la facciavisitare.TRANIONEMa tu sai, qui ci sono delle donne; bisogna prima vedere se sono <strong>di</strong>sposteo no.TEOPROPIDEDici una cosa giusta. Bussa e chie<strong>di</strong>. Io aspetterò qui fuori che tu esca.TRANIONE (tra sé)Vecchio, che gli dèi ti radano al suolo! In questo modo stai sabotando imiei piani... Ma bene, benissimo, ecco che esce <strong>di</strong> casa Simone, ilpadrone. Mi metto in <strong>di</strong>sparte, qui, e intanto convoco nella mia testa ilsenato delle mie pensate. Poi, quando avrò trovato il cosafare, gli andròincontro.19agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>SIMONE TRANIONE TEOPROPIDESIMONE (tra sé)Mai mi era capitato, in casa mia, un anno migliore <strong>di</strong> questo. Né mai unamangiata mi è piaciuta <strong>di</strong> più. Mia moglie mi ha servito un pranzodelizioso. E adesso vuole che vada a letto. Non ci penso neppure! L'hocapito subito, io, che non per niente mi serviva un pranzo migliore delsolito. Voleva portarmi a letto, la vecchia. Il sonno, dopopranzo, mi fabene... Via, via! Sono scappato <strong>di</strong> casa <strong>di</strong> nascosto. So bene, adesso, chemia moglie, in casa, scoppia dalla rabbia.TRANIONE (tra sé)Stasera, a questo vecchio, gli si prepara una brutta sera. A cena come aletto, gli andrà male.SIMONEPiù vado rimuginando fra <strong>di</strong> me, più mi persuado che uno, se ha una moglievecchia e con la grana, mica ci ha voglia <strong>di</strong> coricarsi, anzi ha in o<strong>di</strong>ol'idea <strong>di</strong> andare a letto. Così io, adesso, so bene quel che debbo fare.Meglio andare al foro che infilarmi nel mio letto. (Al pubblico) PerPolluce, io non so mica come vi trattino le vostre mogli, ma so bene unacosa: la mia mi tratta male e in futuro me la passerò anche peggio.TRANIONEVecchio mio, se pagherai cara questa fuga, mica potrai dar colpa agli dèi,eh no, potrai dar la colpa solo a te stesso, con ogni ragione. Ma è venutoil momento <strong>di</strong> parlargli, al vecchio. Toccato! Sì, ho pensato a comeraggirarlo, e come allontanar da me il duolo col dolo. Ora vado. (Forte)Simone! Che gli dèi ti coprano <strong>di</strong> doni!SIMONETranione, salute.TRANIONECome stai?SIMONENon male. E tu, che fai?TRANIONESto stringendo la mano a un uomo eccellente.SIMONEMi lo<strong>di</strong> come fa un amico.TRANIONEMa così è giusto.SIMONEPer Ercole, io stringo la mano a un pessimo servo.TEOPROPIDETu, mascalzone, ritorna qui.TRANIONEArrivo subito.SIMONEE ora? Quanto durerà?TRANIONEChe cosa?SIMONELa cosa che suole avvenire là dentro...TRANIONEMa cosa?SIMONELo sai <strong>di</strong> cosa parlo. Bisogna fare proprio così, al modo tuo [...]. Pensaquanto sia breve la vita.TRANIONEAh sì? Ah, ci sono arrivato. Tu parli delle nostre usanze.SIMONEPer Ercole, voi sì vivete come gioventù comanda. Vino, pietanze, pescefino, roba <strong>di</strong> prima scelta. Ve la passate bene!TRANIONENon più. Prima la vita era vita. Adesso, per noi, la pacchia è finita.SIMONEPerché?TRANIONEO Simone, noi siamo già morti, tutti quanti.SIMONE20agina p


tua.<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>Perché non taci? Sinora tutto vi è andato a gonfie vele.TRANIONEMa sì, non lo nego, è andata come <strong>di</strong>ci tu; e noi certamente siamo vissutialla grande, come ci piaceva. Ma ora, Simone, il vento che spingeva lanave è caduto.SIMONEE perché? E percome?TRANIONENel percome peggiore.SIMONEMa la nave non venne tirata al sicuro sulla riva?TRANIONEAhimè!SIMONEChe c'è?TRANIONEPovero me, sono finito.SIMONEPerché?TRANIONEPerché arriva una nave che sfonderà lo scafo <strong>della</strong> nostra.SIMONEIo vorrei che tutto andasse come vuoi tu, Tranione. Ma che cosa succede?TRANIONETi <strong>di</strong>rò. Dall'estero è ritornato il padrone.SIMONEE allora si annuncia [...] l'ergastolo, e poi la croce.TRANIONEPer le ginocchia tue, io ti prego, non far parola con il mio padrone.SIMONEDa me, non aver paura, non saprà nulla.TRANIONESaluto in te il mio patrono.SIMONEDi un cliente così, non me ne faccio nulla.TRANIONEE ora, ecco perché il nostro vecchio mi ha spe<strong>di</strong>to da te.SIMONEPrima rispon<strong>di</strong> alla mia domanda: delle faccende vostre, il vostro vecchioha già fiutato qualcosina?TRANIONENulla <strong>di</strong> nulla.SIMONEIl figlio, lo ha forse strapazzato?TRANIONEC'è il sereno, come fa sereno col bel tempo. Ora mi ha comandato <strong>di</strong>chiederti, con molta premura, se gli è lecito dare un'occhiata in casaSIMONEMa non è in ven<strong>di</strong>ta.TRANIONELo so bene. Ma il vecchio, in casa sua, vuol fare costruire un gineceo,bagni, ambulacro e portico.SIMONEChe cosa si è sognato?TRANIONETi <strong>di</strong>rò. Ha molta fretta <strong>di</strong> sposare il figlio e, per questo, vuole fare unnuovo gineceo. Dice che ha sentito <strong>di</strong> un certo architetto che lodava latua casa, e<strong>di</strong>ficata a regola d'arte. Ora lui vuole prenderla a modello, sela cosa non ti spiace. Tanto più vuole imitarla perché ha sentito che date, anche nei giorni più cal<strong>di</strong> dell'estate, per tutta la giornata c'è unabellissima ombra.SIMONEMacché, macché. Quando c'è ombra da ogni parte, qui il sole picchia damattina a sera. Sta sempre lì, davanti alla porta, manco fosse uncre<strong>di</strong>tore che sollecita. Non c'è ombra <strong>di</strong> un'ombra, qui, se non un poco21agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>giù nel pozzo.TRANIONECosa? Non hai ombra? Ce l'hai almeno un'umbra? Una <strong>di</strong> Sarsina?SIMONENon scocciare. La faccenda sta come ti ho detto.TRANIONEMa lui vuol guardare lo stesso.SIMONEE guar<strong>di</strong>, se ne ha voglia. Se ci sarà qualcosa che gli garba, se la facciacostruire sul mio esempio.TRANIONEAllora vado a chiamarlo?SIMONEVa' e chiamalo.TRANIONE (tra sé, mentre si avvia verso Teopropide)Alessandro Magno e Agatocle? Dicono che compirono gran<strong>di</strong> imprese, queidue. E io, che sono il terzo, e che da solo compio gesta immortali? Questoqui (guarda verso Simone) porta il basto, e anche l'altro vecchio ci ha ilsuo. Mica male questo nuovo mestiere che ho intrapreso. I mulattierimettono il basto ai muli, io agli uomini. È gente da carichi pesanti,porta tutto quello che gli metti addosso. E ora, non so se debboparlargli, a questo. Gli andrò incontro. (Forte) Ehi, Teopropide!TEOPROPIDEBe', chi è che mi chiama?TRANIONEUn servo che al padrone suo è fedele in tutte le maniere.TEOPROPIDEDa dove esci?TRANIONEMi avevi dato un incarico? E io ti porto il risultato.TEOPROPIDEDi grazia, perché ti sei trattenuto là così a lungo?TRANIONEEra occupato, il vecchio. Ho dovuto aspettare.TEOPROPIDECe l'hai sempre quel vizio <strong>di</strong> far tar<strong>di</strong>.TRANIONETi spiace tener presente quel detto che fa: "Soffiare e sorbire insiemenon è facile"? Io non potevo essere là e qua nel medesimo tempo.TEOPROPIDEE ora?TRANIONEVa', guarda, osserva sin che ti pare.TEOPROPIDEAvanti, fammi da guida.TRANIONEEcché sono io che ritardo?TEOPROPIDETi seguo.TRANIONEEccolo là il vecchio che ti aspetta <strong>di</strong>nanzi alla porta. Ma come è tristeper aver venduto la casa!TEOPROPIDEE allora?TRANIONEMi prega perché convinca Filolachete a rivendergliela.TEOPROPIDENon sono d'accordo. Ciascuno miete per se stesso, in campagna. Noi, sel'avessimo comprata rimettendoci, mica potremmo dargliela in<strong>di</strong>etro. Quandoc'è un guadagno, è bene portarselo a casa. All'uomo [...] non si ad<strong>di</strong>ce labeneficenza.TRANIONEMa tu vai piano, [...] ti per<strong>di</strong> in chiacchiere. Seguimi.22agina p


tua.<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>TEOPROPIDEE sia. Sono al tuo servizio.TRANIONEIl vecchio, eccolo là. (A Simone) Ecco, ti ho portato l'uomo che sai.SIMONESono felice, Teopropide, che tu sia ritornato dall'estero sano e salvo.TEOPROPIDEChe gli dèi ti siano benevoli.SIMONEMi <strong>di</strong>ceva, lui, che tu vuoi visitare questa casa.TEOPROPIDESe non <strong>di</strong>sturbo troppo.SIMONENessun <strong>di</strong>sturbo. Entra pure e guarda.TEOPROPIDELe donne, però...SIMONENon farci caso, alle donne. Gira per la casa come cre<strong>di</strong>, come se fosseTEOPROPIDE"Come se"?TRANIONEAttento a non ricordargli, nella tristezza che si ritrova, che haicomprato la casa. Non glielo leggi in faccia come è triste, il vecchio?TEOPROPIDEMi pare <strong>di</strong> sì.TRANIONEE dunque tu non mostrare <strong>di</strong> compiacerti troppo. Non far cenno che haicomprato.TEOPROPIDECapisco. Sì, credo proprio che tu mi <strong>di</strong>a un buon consiglio. E penso che tusia <strong>di</strong> buoni sentimenti.SIMONEEntra, su, e guarda con calma, come ti piace.TEOPROPIDEPenso proprio che tu sia molto gentile.SIMONEVoglio essere tale, per Polluce! Desideri che qualcuno ti introduca?TEOPROPIDEProprio no, non mi piace che qualcuno mi introduca. Comunque vada, meglioperdermi che farmi introdurre da qualcuno.TRANIONEVe<strong>di</strong> come sono il vestibolo e l'ambulacro?TEOPROPIDEPer Polluce, proprio splen<strong>di</strong><strong>di</strong>.TRANIONEGuarda, guarda gli stipiti. Come sono, eh? Soli<strong>di</strong> e spessi.TEOPROPIDEStipiti così belli, credo <strong>di</strong> non averne mai visti.SIMONEQuando li comprai, accidenti, li pagai salati.TRANIONE (a Teopropide)Hai sentito che <strong>di</strong>ce "comprai"? Trattiene le lacrime a stento, mi pare.TEOPROPIDE (a Simone)Quanto li hai pagati?SIMONEHo sborsato tre mine, più il trasporto, per questi due.TEOPROPIDEPer Ercole, sono più scarsi <strong>di</strong> quel che mi pareva a prima vista.SIMONEE perché mai?TEOPROPIDEPerché le tarme li hanno corrosi tutti e due, dalla base in su.TRANIONECredo che il legno sia stato tagliato fuori stagione. E questo gli nuoce.Però sono ancora abbastanza buoni, basta ripassarli con la pece. Mica liha fatti un barbaro <strong>di</strong> artigiano polentone. Nelle porte, hai notato le23agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>connessure?TEOPROPIDEHo visto, sì.TRANIONEGuarda come si amano.TEOPROPIDESi amano?TRANIONEMa sì, volevo <strong>di</strong>re che com... baciano. Va bene così?TEOPROPIDEOgni cosa, più la guardo più mi piace.TRANIONELa ve<strong>di</strong> la pittura? C'è una cornacchia che si fa beffe <strong>di</strong> due avvoltoi.TEOPROPIDENon vedo niente.TRANIONEIo sì che la vedo; tra i due avvoltoi c'è la cornacchia, che li becca unoalla volta. Tu, adesso, guarda verso <strong>di</strong> me, per favore, per poter vederela cornacchia. Ci riesci?TEOPROPIDENo, non vedo nessuna cornacchia.TRANIONEMa guarda lì, dalla vostra parte. Se non riesci a vedere la cornacchia,forse potrai vedere gli avvoltoi.TEOPROPIDENiente <strong>di</strong> niente. Per farla finita con te, qui non ci vedo <strong>di</strong>pinto alcunuccello.TRANIONESuvvia, lascia perdere. Capisco bene, io. Con l'età, non tutti riescono aveder bene.TEOPROPIDELe cose che riesco a vedere, mi piacciono tutte quante, e molto.SIMONEVal la pena, a questo punto, che tu vada più avanti.TEOPROPIDEMi dai un buon consiglio, per Polluce.SIMONE (ad uno schiavo)Ragazzo, guidalo per tutta la casa e per le stanze. Vorrei essere io a<strong>di</strong>ntrodurti, ma c'è un affare che mi attende al foro.TEOPROPIDEAlla larga da un compagno così. Non mi va che qualcuno mi introduca.Comunque sia, meglio perdermi che essere introdotto.SIMONEMa io intendevo nella casa.TEOPROPIDEAllora entro senza alcuna guida.SIMONEEntra pure.TEOPROPIDEAllora vado.TRANIONEUn momento! Lascia che guar<strong>di</strong> se la cagna...TEOPROPIDEE tu sbrigati a guardare.TRANIONEPssst! Pssst! Cagna! Va' sulla forca, vattene in malora! Sei ancora lì?Pssst! Via <strong>di</strong> lì.SIMONENon c'è pericolo. Avanti. È tranquilla come tutte le cagne gravide. Poteteentrare senza paura. Io invece me ne vado al foro.TEOPROPIDECi hai trattati con garbo. Buona camminata. (Simone esce.) Tranione,sbrigati. Fa' che qualcuno la tiri via dalla porta, questa cagna. Anche senon fa paura.TRANIONEMa guardala, guardala, come sta a cuccia tutta buona. Tu, se non vuoi fare24agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>la figura del rompiballe e del fifone...TEOPROPIDECome ti pare. E dunque seguimi da questa parte.TRANIONESta' sicuro che non mi scosto dai tuoi pie<strong>di</strong>. (Entrano in casa.)ATTO IVFANISCOFANISCO (arrivando dalla piazza)I servi che, anche quando non han colpe, temono ugualmente il castigo,sono i più utili ai padroni. Quelli che non han paura <strong>di</strong> niente, e poi sisono meritati un bel castigo, si mettono a fare dei piani da stupi<strong>di</strong>. Siallenano alla corsa e tagliano la corda. Ma se vengono acchiappati, fanprovvista <strong>di</strong> guai, non <strong>di</strong> beni. Da pochi ne fanno tanti [...] se lipreparano. Io, per conto mio [...] Bisogna proprio che la mia pellerimanga com'era e come è, bella liscia, e quin<strong>di</strong> la preservo dalla frusta.Se sto attento a questo, avrò un buon riparo, sicché non piova su <strong>di</strong> metutto quel male che piove sugli altri. Perché il padrone è tale, quale iservi lo vogliono. Sono buoni loro? Lui è buono. Se loro sono cattivi ècattivo anche lui. Il fatto è che a casa nostra ce ne sono dei pessimi, etanti, pro<strong>di</strong>ghi del loro gruzzoletto, tappeti da frustate. Quando lichiamano perché vadano dal padrone: "Non ci vado, non rompere. Lo soperché tu ti affretti, tu vuoi combinare qualcosa... Sì, vuoi andar fuorial pascolo, tu che sei una mula". Ho fatto il mio dovere, io, ed ecco quelche ne ho ricavato. Sono stato fuori e adesso, unico fra tanti servi, vadoincontro al padrone. Domani, quando il padrone verrà a sapere tutto, lipunirà con un nerbo <strong>di</strong> bue. Infine, <strong>della</strong> loro schiena m'importa assaimeno che <strong>della</strong> mia. Frusteranno la frusta, loro, prima che io finisca afar corde.PINACIO FANISCOPINACIOFermati, tu, fermati subito. Vuoi voltarti, Fanisco?FANISCONon scocciare.PINACIOMa guardala, questa scimmia, che fa la sdegnosa! Ti fermi subito o no,sporco parassita?FANISCOParassita? Perché?PINACIOTe lo spiego subito. Di te, con la promessa <strong>della</strong> mangiatoria, chiunquepuò fare quel che gli pare.FANISCOSono come mi piace. Che te ne frega?PINACIOFai la faccia feroce perché il padrone ti vuol bene.FANISCOAhi! Mi fanno male gli occhi.PINACIOPerché?FANISCOIl fumo mi <strong>di</strong>sturba.PINACIOTaci, per favore, tu che come fabbro batti moneta falsa.FANISCONo, non puoi indurmi a coprirti <strong>di</strong> male parole. Tanto il padrone miconosce.PINACIOBisogna pure, per Polluce, che lo conosca, il suo bel materasso.FANISCOSe tu fossi sobrio, non mi <strong>di</strong>resti queste parolacce.25agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>PINACIODovrei trattarti bene mentre tu non fai nulla per me? Ma tu, briccone,vieni con me, avanti.FANISCOPer Ercole, sei pregato <strong>di</strong> smetterla. Basta con queste chiacchiere.PINACIOD'accordo. E busserò alla porta. Ehi, c'è nessuno qui che guar<strong>di</strong> la portadai pericoli? C'è nessuno che apra? No, da questa porta non vien fuorinessuno. Succede così con i buoni a nulla. Ma proprio per questo bisognastar attenti, che non salti fuori qualcuno che me le suoni.TEOPROPIDE TRANIONETRANIONE (esce con Teopropide dalla casa <strong>di</strong> Simone)Che te ne pare dell'affare?TEOPROPIDESono pienamente sod<strong>di</strong>sfatto.TRANIONETi sembra che sia stata pagata troppo?TEOPROPIDENo, per Polluce! Ch'io sappia, mai casa fu buttata via come questa.TRANIONEAllora ti piace?TEOPROPIDEE me lo chie<strong>di</strong>? Per Ercole, mi piace e strapiace.TRANIONEE il gineceo com'è? E il portico?TEOPROPIDEUn pro<strong>di</strong>gio! Sono convinto che non c'è cosa più grande, nemmeno neipubblici e<strong>di</strong>fici.TRANIONEPensa che io e Filolachete ce li siamo misurati tutti, i portici deipubblici e<strong>di</strong>fici.TEOPROPIDEE allora?TRANIONEIl più lungo è questo, e <strong>di</strong> gran lunga.TEOPROPIDEChe bell'affare, dèi immortali! Se uno mi offrisse ora sei talentid'argento, se me li offrisse sull'unghia, per Ercole, non li accetterei.TRANIONEPer Ercole, se tu volessi accettarli, non te lo permetterei.TEOPROPIDECon questo affare, i nostri sol<strong>di</strong> son stati ben investiti.TRANIONEDillo, <strong>di</strong>llo pure. Quest'affare è stato fatto su mio consiglio. L'hospinto io dall'usuraio, a farsi prestare la pecunia che poi abbiamo datoal vicino come caparra.TEOPROPIDEHai salvato la barca. E allora gli dobbiamo ottanta mine, no?TRANIONENon un soldo <strong>di</strong> più.TEOPROPIDEChe le abbia oggi stesso.TRANIONEÈ giusto così, che non ci siano cavilli. Tu versa a me, se cre<strong>di</strong>, io poiverserò a lui.TEOPROPIDESe sborso a te, mi sa che possa nascere un bidone.TRANIONEIo oserei ingannarti? Anche solo per scherzo? A parole o coi fatti?TEOPROPIDEOserei fidarmi, io, a consegnarti qualcosa?TRANIONECosa? Io, da quando sono tuo servo, ti ho mai venduto parole?TEOPROPIDEProprio perché ci sto attento, io, grazie agli dèi e alla mia testa. Sonoabbastanza furbo, se riesco a tenerti d'occhio.TRANIONE26agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>Consento.TEOPROPIDEOra corri in campagna e avverti mio figlio del mio arrivo.TRANIONECome coman<strong>di</strong>, eseguirò.TEOPROPIDEDigli che venga in città, con te, e <strong>di</strong> corsa.TRANIONECosì sia. (Tra sé) Io, adesso, attraverso la porta <strong>di</strong> <strong>di</strong>etro, raggiungo imiei amiconi; gli <strong>di</strong>rò che qui c'è bonaccia e che il vecchio l'ho fattoallontanare. (Esce.)FANISCO TEOPROPIDE PINACIOFANISCO (a Pinacio)Ma qui non si sente più il chiasso dei convitati, che prima non mancavamai. Non sento nemmeno la flautista, e neppure gli altri.TEOPROPIDE (tra sé)Che razza <strong>di</strong> roba è? Questi due, <strong>di</strong>nanzi a casa mia, che cosa vancercando? Che cosa vogliono? Perché spiano la casa?FANISCOIo continuo a bussare. Eilà, apri! Eilà, Tranione, ti deci<strong>di</strong> ad aprire?TEOPROPIDEMa che razza <strong>di</strong> storia è?FANISCOTi sbrighi ad aprire? È per il nostro Callidamate che siamo venuti.TEOPROPIDEVoi, giovanotti, perché fate così? Perché state scassando questa casa?PINACIOTu, vecchio, perché ti impicci in ciò che non ti riguarda?TEOPROPIDEChe non mi riguarda?PINACIOPer caso, ti hanno appena nominato prefetto per curare gli affari altrui,per indagare, guardare, ascoltare...TEOPROPIDEQuella casa lì, lì dove siete voi, è mia.PINACIOChe vai <strong>di</strong>cendo? Ecché Filolachete l'ha già venduta? O questo vecchio cista prendendo per il naso.TEOPROPIDEDico la verità, io. Ma voi, qui, <strong>di</strong> che vi preoccupate?FANISCOTe lo <strong>di</strong>co subito. Qui dentro, a bere, c'è il nostro padrone.TEOPROPIDEBeve, qui dentro, il vostro padrone?FANISCOCosì ho detto.TEOPROPIDERagazzo mio, fai troppo lo spiritoso.PINACIOMa noi gli veniamo incontro.TEOPROPIDEIncontro a chi?PINACIOAl nostro padrone. Ma scusa, quante volte te lo dobbiamo ripetere?TEOPROPIDERagazzo, qui dentro non ci abita nessuno. Perché credo che tu sia un buonragazzo.FANISCOFilolachete, il giovanotto, non abita in questa casa?TEOPROPIDECi abitava, sì, ma se ne è andato da un pezzo.FANISCO (tra sé)Questo vecchio è pazzo <strong>di</strong> sicuro. (A Teopropide) Padre, ti sbagli <strong>di</strong>grosso. Perché se lui non se ne è andato via oggi, o ieri, sono sicuro cheabita proprio qui.TEOPROPIDE27agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>Ma sono sei mesi che qui non ci sta più nessuno.PINACIOMa tu stai sognando.TEOPROPIDEIo?PINACIOTu.TEOPROPIDENon seccare. Lasciami parlare con il ragazzo. No, non ci abita nessuno.FANISCOE invece sì, ci abita. Da ieri l'altro, tre quattro cinque giorni fa, daquando suo padre è andato all'estero, qui non si è mai stati tre giorni <strong>di</strong>fila senza bere.TEOPROPIDEMa cosa <strong>di</strong>ci?FANISCONon c'è stato giorno che si sia smesso, qui, <strong>di</strong> sbevazzare, mangiare,spassarsela alla greca, pagar puttane e suonatrici <strong>di</strong> cetra e <strong>di</strong> flauto.TEOPROPIDEChi faceva queste prodezze?FANISCOFilolachete.TEOPROPIDEQuale Filolachete?FANISCOQuello, mi pare, che è figlio <strong>di</strong> Teopropide.TEOPROPIDEAhimè, sono perduto, se questo qui <strong>di</strong>ce la verità. Continuerò a<strong>di</strong>nterrogarlo. Filolachete, chiunque sia, tu <strong>di</strong>ci che qui continuava a farfesta insieme col tuo padrone?FANISCOSì, ti <strong>di</strong>co.TEOPROPIDERagazzo, tu sei scemo più <strong>di</strong> quel che sembri. Forse ti sei fermato a fareuno spuntino da qualche parte e hai bevuto più del necessario.FANISCOChe cosa?TEOPROPIDEDico così, che tu non sia arrivato per sbaglio a una casa che non c'entra.FANISCOLo so bene dove debbo andare, conosco bene il posto dove son venuto. Abitaqui, Filolachete, il figlio <strong>di</strong> Teopropide, il quale, dopo che suo padre èpartito per affari, ha liberato una flautista.TEOPROPIDEE così Filolachete...FANISCOMa sì, Filemazio.TEOPROPIDEQuanto ha speso?FANISCOTrenta.TEOPROPIDETrenta talenti?FANISCONo, mine, per Apollo!TEOPROPIDEL'ha liberata?FANISCOLiberata. Trenta mine.TEOPROPIDETu mi stai <strong>di</strong>cendo che Filolachete, per trenta mine, la sua amante...FANISCOConfermo.TEOPROPIDEE l'ha liberata?FANISCO28agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>Confermo.TEOPROPIDEE dopo la partenza per l'estero del padre ha continuato a far baldoriainsieme con il tuo padrone?FANISCOConfermo.TEOPROPIDEChe altro? Ha comperato la casa qui vicina?FANISCONon confermo.TEOPROPIDEE ha versato al vicino, per caparra, quaranta mine?FANISCONon confermo neppure questo.TEOPROPIDEAhi, ahi, tu mi ucci<strong>di</strong>.FANISCONo, è lui che ha ucciso suo padre.TEOPROPIDEDici la verità.FANISCOTu sei, vorrei sbagliarmi, un amico del padre, a quanto sembra.TEOPROPIDEAh come è <strong>di</strong>sgraziato il padre <strong>di</strong> cui parli!FANISCOSono niente, le trenta mine, rispetto alle altre spese pazze che ha fatto.TEOPROPIDEHa ucciso suo padre.FANISCOQui c'è un servo tremendo, Tranione. Quello riuscirebbe a far fuori ancheil tesoro <strong>di</strong> Ercole. Per Polluce, provo davvero una gran compassione persuo padre, per quando verrà a sapere queste cose. Un carboncino ardentegli brucerà il cuore a quel poveraccio.TEOPROPIDESe tutte queste cose sono vere.FANISCOChe ci guadagno a raccontarti delle frottole?PINACIO (bussando alla porta)Ehi, voi, chi apre qui?FANISCOMa che bussi a fare, se dentro non c'è nessuno? Ho idea che siano andatialtrove a festeggiare. Muoviamoci, su...TEOPROPIDERagazzo...FANISCO... e ricominciamo a ricercare. Tu seguimi da questa parte.PINACIOTi seguo.TEOPROPIDETe ne vai, ragazzo?FANISCOLa libertà <strong>di</strong>fende la tua schiena. La mia non ha <strong>di</strong>fese se non rispetto eservo il mio padrone. (Si allontana con Pinacio.)TEOPROPIDE SIMONETEOPROPIDE (tra sé)Sono morto, per Ercole! C'è bisogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo? Stando a quel che hosentito, io da qui non sono andato soltanto in Egitto, no, sono andatosino alle terre solitarie alla fine del mondo, tanto che non so nemmenodove mi trovo. Ma presto saprò la verità. Sì, ecco l'uomo da cui miofiglio ha comprato la casa. (Forte) Ehi, che stai facendo?SIMONERientro a casa dal foro.TEOPROPIDEÈ successo qualcosa <strong>di</strong> nuovo oggi al foro?SIMONESì, certo.TEOPROPIDE29agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>Cioè cosa?SIMONEHo visto portar via un morto.TEOPROPIDEOh che novità!SIMONEHo visto portar via un morto e <strong>di</strong>cevamo che prima era vivo.TEOPROPIDETi venisse un accidente!SIMONEE tu, scioperato, perché vai cercando novità?TEOPROPIDEPerché io sono ritornato, proprio oggi, dall'estero.SIMONEHo promesso <strong>di</strong> uscire fuori a cena. Non ti illudere che ti inviti.TEOPROPIDEMa neanche ci penso, per<strong>di</strong>o.SIMONEPerò domani, se qualcun altro non invita... me, verrò a cenare a casa tua.TEOPROPIDENon penso nemmeno a questo. Se non hai <strong>di</strong> meglio da fare, dammi un po' deltuo tempo.SIMONETutto quello che vuoi.TEOPROPIDECh'io sappia, tu hai ricevuto quaranta mine da Filolachete?SIMONENemmeno un soldo, ch'io sappia.TEOPROPIDEE dallo schiavo Tranione?SIMONEMeno ancora.TEOPROPIDEQuelle che ti ha dato per caparra?SIMONEMa che ti stai sognando?TEOPROPIDEIo? Tu piuttosto, che speri così, facendo il tonto, <strong>di</strong> render nullo ilcontratto.SIMONECosa?TEOPROPIDEIl contratto che, in mia assenza, mio figlio ha fatto con te.SIMONEQuello, mentre tu eri via, avrebbe fatto un contratto con me? Qualecontratto? In quale giorno?TEOPROPIDETi son debitore <strong>di</strong> ottanta mine.SIMONEMio debitore? No, per Ercole. Però, se mi devi qualcosa, paga. Bisognarispettarla, la parola data. Non sognarti <strong>di</strong> poter negare.TEOPROPIDENon negherò certo <strong>di</strong> esserti debitore. E pagherò. Ma tu, bada bene <strong>di</strong> nonnegare <strong>di</strong> aver ricevuto da noi quaranta mine.SIMONEPer favore, guardami bene, per Polluce, e rispon<strong>di</strong>mi: quaranta [...] mined'argento? [...]TEOPROPIDETe lo ripeto. Per la tua casa, date [...]SIMONECosì? Avrebbe, quello, comprato la casa da me?* * * * *SIMONETranione <strong>di</strong>ceva che tu intendevi dar moglie a tuo figlio e perciò, <strong>di</strong>ceva,volevi costruire qui, sul tuo.TEOPROPIDE30agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>Io volevo costruire qui?SIMONECosì mi ha detto.TEOPROPIDEAhimè, sono finito. Non ho più voce. Vicino mio, sono morto e stramorto.SIMONEForse che Tranione ha combinato?...TEOPROPIDENo, ha scombinato. Tutto. Indegnissimamente mi ha turlupinato. Oggi e persempre. E ora io ti supplico <strong>di</strong> soccorrermi, <strong>di</strong> aiutarmi.SIMONEChe vuoi?TEOPROPIDEVieni con me, ti prego.SIMONEE sia.TEOPROPIDEPrestami i servizi dei tuoi servi. E qualche frusta.SIMONEPren<strong>di</strong>li pure.TEOPROPIDETi racconterò, nel frattempo, chi è che oggi mi ha conciato per le feste.(Entrano in casa <strong>di</strong> Simone.)ATTO VTRANIONE TEOPROPIDETRANIONE (tra sé)L'uomo che si mostra esitante nel pericolo non vale un fico. E io nonsaprei neanche <strong>di</strong>re che significhi la parola fico... Quando il padrone miha spe<strong>di</strong>to in campagna a rimorchiargli il figlio, io, <strong>di</strong> nascosto,attraverso una viuzza, ho fatto un giro sino al nostro giar<strong>di</strong>no. La portadel giar<strong>di</strong>no, che dà sulla viuzza, io l'ho spalancata e <strong>di</strong> lì ho tiratofuori tutta la banda, uomini e donne. Dopo aver sottratto all'asse<strong>di</strong>o lamia soldataglia, e averla messa al sicuro, delibero <strong>di</strong> convocare il senatodei bisboccianti. Non appena li convoco, mi scacciano dal senato, loro. Eio, quando vedo che vengo tra<strong>di</strong>to in casa mia, faccio, per quel che mi èpossibile, ciò che fanno quelli, e sono tanti, che stanno in un guaio o inun pasticcio: vado avanti ad incasinare le cose sinché <strong>di</strong> tranquillo nonc'è più niente. Lo so, lo so bene che non c'è modo <strong>di</strong> tener nascosta lafaccenda al vecchio. Non c'è amico che [...] Gioco <strong>di</strong> anticipo, lo prendoalla sprovvista, e stipulo un accordo. Ma che sto a perder tempo? Ma chec'è? La porta qui vicina sta cigolando. È il mio padrone, proprio lui.Voglio godermi il suo ragionamento.TEOPROPIDE (ai servi <strong>di</strong> Simone)Statevene lì, sulla soglia, e, non appena vi do una voce, saltate subitofuori. Mettetegli rapidamente le manette. Io, davanti a casa, sarò adaspettarlo, l'uomo che mi ha spellato vivo. Io gli spellerò la schiena,come si deve, e oggi stesso, se campo.TRANIONETutto è scoperchiato. Tranione mio, ora è tempo che tu pensi ai cavolituoi.TEOPROPIDEDebbo prenderlo, quello, giocando <strong>di</strong> fino, non appena arriva. No, nonglielo mostrerò subito, l'amo, lancerò il filo poco a poco. Farò finta <strong>di</strong>non saper niente <strong>di</strong> niente.TRANIONERazza <strong>di</strong> carogna! Non puoi trovarne uno più furbo <strong>di</strong> lui ad Atene. A lui,oggi, nessuno può dargliela a bere più che a un sasso... L'abbordo, lochiamo.TEOPROPIDEVorrei che arrivasse, e subito.TRANIONESe per caso mi cerchi, per Polluce, sono qui, presente alla tua presenza.TEOPROPIDE31agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>Salve, Tranione. Che si fa?TRANIONEVengono dai campi i campagnoli. Sarà subito qui Filolachete.TEOPROPIDEPer Polluce, arrivi da me proprio a proposito. Ho idea che il nostrovicino sia uomo sfrontato e <strong>di</strong>sonesto.TRANIONEPerché?TEOPROPIDEDice, lui, che non vi conosce, voi.TRANIONEDice che non...TEOPROPIDE... e che voi non gli avete dato nemmeno mezzo soldo.TRANIONEVia, tu mi sfotti. Non credo che lui possa negare.TEOPROPIDEE perché mai?TRANIONELo so, tu stai scherzando, ora. Perché lui non nega <strong>di</strong> sicuro.TEOPROPIDEInvece sì che nega. E <strong>di</strong>ce anche che non l'ha venduta a Filolachete, lacasa.TRANIONENo?! E <strong>di</strong>ce anche, <strong>di</strong> grazia, che non gli fu data la pecunia?TEOPROPIDESicuro. E <strong>di</strong>ce anche che confermerà con giuramento, se glielo chiedo, chenon ha venduto la casa e che non ha ricevuto la pecunia [...] È propriocosì che gli ho detto.TRANIONEE lui, che risponde?TEOPROPIDEPromette <strong>di</strong> consegnare tutti i suoi servi perché siano interrogati.TRANIONEBalle. Non li consegna <strong>di</strong> sicuro.TEOPROPIDEInvece sì che li consegna.TRANIONEE se io andassi in tribunale contro <strong>di</strong> lui?TEOPROPIDEAspetta. Credo che tenterò.TRANIONETu cre<strong>di</strong>? È sicuro. Dammelo, quell'uomo.TEOPROPIDEE se io pretendessi subito i suoi servi?TRANIONEBisognerebbe averlo già fatto. Oppure da' l'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> citare quell'uomoper riven<strong>di</strong>care la proprietà <strong>della</strong> casa.TEOPROPIDENo, la prima cosa che pretendo è <strong>di</strong> ottenere gli schiavi per l'inchiesta.TRANIONEPenso proprio che sia la cosa da fare. Intanto io vado ad occupare questoaltare. (Prende posto sull'altare.)TEOPROPIDEE perché?TRANIONENon capisci niente. Perché gli schiavi, che ti consegnerà per l'inchiesta,non possano rifugiarsi qui. Io starò qui <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>o, in modo chel'inchiesta non si inceppi.TEOPROPIDETogliti <strong>di</strong> lì.TRANIONEManco per idea.TEOPROPIDEPer favore, non tenerlo occupato, l'altare.TRANIONEPerché?32agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>TEOPROPIDELo saprai. Perché io voglio proprio questo, che loro si rifugino lì.Ammetti: nel processo, mi sarà molto più facile farlo condannare alpagamento.TRANIONEFa' quel che hai da fare. Ma perché vuoi incasinare la faccenda? Lo saibene che fregatura sono i processi.TEOPROPIDETogliti <strong>di</strong> lì, perché mi pare opportuno consigliarmi con te.TRANIONEAnche <strong>di</strong> qui ti darò i miei consigli. Quando sono seduto io ragionomeglio. E poi i consigli che scendono dai luoghi sacri sono i piùatten<strong>di</strong>bili.TEOPROPIDEMuoviti e non scherzare. Tu, guardami bene in faccia.TRANIONEEcco, ti ho guardato.TEOPROPIDEVe<strong>di</strong>?TRANIONEVedo. Qui, se si mette <strong>di</strong> mezzo un terzo, creperà <strong>di</strong> fame.TEOPROPIDEPerché?TRANIONEChe potrebbe guadagnarci lui? Per Ercole, noi due siamo troppo astuti.TEOPROPIDEIo sono morto.TRANIONEChe ti prende?TEOPROPIDEMe l'hai fatta.TRANIONECome?TEOPROPIDEMi hai proprio spremuto.TRANIONEE tu non sei contento? Hai forse il moccolo al naso?TEOPROPIDENo, non ce l'ho, perché tu dalla mia testa hai spremuto anche il cervello.Eh sì, le vostre malefatte, tutte quante, io le ho scoperte sino allera<strong>di</strong>ci. Anzi, fin sotto le ra<strong>di</strong>ci, per Ercole!TRANIONEPer Polluce! Oggi, se io non consento, nessuno può mettermi nelle tuemani.TEOPROPIDERazza <strong>di</strong> boia, ora faccio portar qui sarmenti e fuoco, tutt'intorno a te.TRANIONENon farlo, prego. Son più saporito a lesso che in arrosto.TEOPROPIDEFarò sì che tu sia citato come esempio.TRANIONEMi pren<strong>di</strong> ad esempio perché piaccio?TEOPROPIDEParla. Mio figlio, quando sono partito, come te l'ho lasciato?TRANIONECon i pie<strong>di</strong> e le mani, con le labbra e gli orecchi, gli occhi e le <strong>di</strong>ta.TEOPROPIDEBen altro ti sto domandando.TRANIONEBen altro ti rispondo, adesso. Ma ecco là, cosa vedo, l'amico <strong>di</strong> tuofiglio, Callidamate, che sta arrivando qui. In sua presenza, se ti servequalcosa, parlane pure con me.CALLIDAMATE TEOPROPIDE TRANIONECALLIDAMATE (tra sé)Dopo una bella dormita, ho sepolto tutta la mia sbornia. Filolachete mi ha33agina p


ora.<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>detto che dall'estero è ritornato suo padre e mi ha spiegato come il suoschiavo lo abbia bidonato al primo incontro. Dice anche che ha paura <strong>di</strong>apparire al cospetto del suo genitore. Ora io sono stato eletto, da tuttala compagnia, come suo unico <strong>di</strong>fensore, per ottenergli il perdono delpadre. Ma eccolo là, proprio a proposito. (Forte) Ti auguro salute,Teopropide, e, poiché sei arrivato sano e salvo dall'estero, me nerallegro. Oggi, qui, tu cenerai insieme con noi. Dimmi <strong>di</strong> sì.TEOPROPIDECallidamate, che gli dèi ti favoriscano. Ti faccio grazia <strong>della</strong> cena.CALLIDAMATENon vuoi venire?TRANIONEAccetta, dài. Se tu non ne hai voglia, ci andrò io.TEOPROPIDETu, pelle da frustate, sfotti anche?TRANIONEPerché mi offro <strong>di</strong> andare a cena al posto tuo?TEOPROPIDENo, non ci andrai. Ti farò mettere in croce, come meriti.CALLIDAMATELascia perdere, via. E vieni da me, a cena...TRANIONEDigli che ci sarai. Ma perché taci?CALLIDAMATEMa tu, perché ti sei rifugiato lì sull'altare?TRANIONEQuesto sciocco mi ha fatto paura, al suo arrivo. (A Teopropide) Tu adesso<strong>di</strong>gli che cosa ho fatto. Eccolo qui l'arbitro fra noi due. Avanti, perTEOPROPIDEDico che ha corrotto il figlio mio.TRANIONEAscolta un po'. Confesso che è caduto in fallo, che in tua assenza hariscattato una ragazza, che ha contratto un mutuo ad interesse, e aggiungoche ha speso tutto quanto. Ma che ha fatto più <strong>di</strong> quel che fanno i figli<strong>di</strong> buona famiglia?TEOPROPIDEPer<strong>di</strong>o, con te bisogna stare in guar<strong>di</strong>a. Sei un avvocato troppo furbo.CALLIDAMATEPermetti che sia io a giu<strong>di</strong>care. (A Tranione) Levati, qui mi metto asedere io.TEOPROPIDEOttimamente. Assumi tu l'incarico <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care.TRANIONEMica c'è una trappola, qui? Fa' in modo che io non abbia a temere per me,che anzi sia tu a temere per te.TEOPROPIDEDelle altre cose poco mi curo, [...] ma non <strong>della</strong> maniera con cui mi habidonato.TRANIONEL'ho fatto a regola d'arte e mi compiaccio <strong>di</strong> averlo fatto. Quelli <strong>della</strong>tua età, con i capelli bianchi, debbono avere un po' <strong>di</strong> sale in zucca.TEOPROPIDEE io adesso che faccio?TRANIONESei amico <strong>di</strong> Difilo e Filemone? Digli in che modo il servo tuo ti habidonato. Gli darai, per le loro comme<strong>di</strong>e, bellissimi esempi <strong>di</strong> bidone.CALLIDAMATEStattene un po' zitto. Permetti che sia io a parlare. (A Teopropide)Ascolta.TEOPROPIDETi ascolto.CALLIDAMATEAnzitutto tu sai che sono amico <strong>di</strong> tuo figlio, il quale si è rivolto a meperché si vergogna <strong>di</strong> comparire al tuo cospetto, dato che sa bene che tusei al corrente <strong>di</strong> tutto ciò che ha combinato. Ora io ti supplico: perdona34agina p


<strong>Plauto</strong><strong>Mostellaria</strong>alla sua stupi<strong>di</strong>tà e alla sua giovinezza. È tuo figlio. Sai bene che allasua età si fanno simili giochi. Tutto ciò che ha fatto, l'ha fatto insiemecon me: noi abbiamo sbagliato. Prestito a interesse, tutte le spese cheabbiam fatto per liberare la sua bella, noi le renderemo, noi lesalderemo, a carico nostro, non tuo.TEOPROPIDENo, non poteva presentarsi a me oratore più irresistibile <strong>di</strong> te. Non sonopiù in collera con lui e nemmeno sdegnato. Dirò <strong>di</strong> più: faccia, in miapresenza, ciò che gli pare, amando e bevendo. Se prova vergogna per quantoha <strong>di</strong>ssipato, la pena per me è sufficiente.CALLIDAMATEE lui si vergogna profondamente.TRANIONEDopo tanta clemenza, che mi succederà?TEOPROPIDETu, immon<strong>di</strong>zia, sarai appeso e <strong>di</strong>strutto a suon <strong>di</strong> bastonate.TRANIONEAnche se provo tanta vergogna?TEOPROPIDEPer Ercole, io stesso ti accopperò, se campo.CALLIDAMATEFa' che il tuo perdono sia totale: fagli la grazia, ti prego, per la suacolpa. Per amor mio!TEOPROPIDERinunciare a punire questo furfante per le sue furfanterie? Piuttosto milascio convincere a tutto.CALLIDAMATETi supplico, perdonalo. [...]TEOPROPIDENon ve<strong>di</strong> com'è insolente, questo pendaglio da forca?CALLIDAMATEPiantala, Tranione, se hai un briciolo <strong>di</strong> cervello.TEOPROPIDEPiantala tu <strong>di</strong> sollecitare il mio perdono. Lo metto a posto, io, a suon <strong>di</strong>bastonate.TRANIONEMa non ce n'è bisogno.CALLIDAMATESuvvia, dammi il permesso <strong>di</strong> pregarti.TEOPROPIDENo, non voglio che tu mi preghi.CALLIDAMATEPer Ercole, ti prego.TEOPROPIDERipeto che non voglio che mi preghi.CALLIDAMATENon vuoi? È inutile. Conce<strong>di</strong>gli il perdono per questa sua unica colpa, tene prego. Fallo per amor mio.TRANIONEPerché rifiuti? Come se già domani non potessi combinartene un'altra.Allora tu potrai, e giustamente, ven<strong>di</strong>carti <strong>di</strong> tutte e due le colpe,questa e quella.CALLIDAMATESu, lascia che io ti supplichi.TEOPROPIDESuvvia, vattene! Vattene impunito. A lui devi <strong>di</strong>r grazie. Spettatori, lacomme<strong>di</strong>a è giunta alla fine. A voi non resta che applau<strong>di</strong>re.35agina p

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