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5.2Linee Guida per l’insediamento e la gestione di Aree Produttive SostenibiliTabella 5.1 - Rifiuti prodotti nel 2005 e relativi impianti di smaltimentoTipologia di rifiuo Quantità [t/anno] Trattamento finaleRaccolta porta a porta 7380Carta e cartone 7120 RiciclaggioPlastica 80 RiciclaggioLegno 180 RiciclaggioRaccolta indifferenziata 2820CDR 615 TermovalorizzatoreCDR fuori specifica* 1220 Discarica/inceneritoreRSU tal quale 765 DiscaricaFrazione organica 80 CompostaggioMetallo ferroso 20 RiciclaggioAltro 120 DiscaricaTotale 10200*CDR fuori specifica: rifiuto secco che differisce dal CDR principalmente per umidità, cloro e ceneriLa modellazione del sistema è stata effettuata attraverso il software GaBi 4, un valido strumentoper la realizzazione di LCA.I quantitativi di rifiuti prodotti e i trattamenti finali a cui sono destinati derivano dall’elaborazionedi dati primari messi a disposizione da ASM, i processi di riciclaggio della plastica, carta e cartone,legno ed acciaio sono stati modellati sulla base di dati di letteratura, la composizione chimicadei rifiuti sulla base di dati pubblicati nel database italiano di LCA (ANPA, 2000), la discarica egli inceneritori attraverso l’utilizzo di dati di impianto (produzione di biogas, elettricità, calore),adattando le emissioni prodotte alla composizione chimica dei rifiuti.Di seguito sono riportati i contributi del sistema a due fondamentali categorie di impatto ambientale,il consumo di energia primaria non rinnovabile e l’effetto serra.La Figura 5.4 mostra il consumo di energia primaria non rinnovabile relativo al sistema di gestionedei rifiuti 1° Macrolotto. Per energia primaria s’intende il potere calorifico presentato dai vettorienergetici nella loro forma naturale (ad esempio petrolio, gas naturale, carbone, uranio) che nonhanno subito alcuna conversione o processo di trasformazione e rappresenta un indicatore dell’efficienzadell’uso delle risorse energetiche naturali.I contributi col segno positivo rappresentano gli impatti ambientali, quelli col segno negativo gliimpatti evitati associati alla produzione di energia elettrica degli inceneritori, alla combustione delbiogas della discarica ed al riciclaggio di carta (e cartone), plastica, legno ed acciaio.Inoltre, se nell’analisi consideriamo anche il contributo dell’energia rinnovabile del legno che nonviene estratto dall’ambiente come conseguenza del riciclaggio della carta e cartone, l’estrazioneevitata di energia rinnovabile è pari a circa 1.2E8 MJ.90
5.2. La Valutazione di Ciclo di Vita4.0E+06MJ5.20.0E+00-4.0E+06RDFselectionplantIncinerators Landfill Composting PE-PaperrecoveryPEWood-Steelrecovery-8.0E+06Paper-1.2E+07Figura 5.4 - Consumo di energia primaria non rinnovabileLa Figura 5.5 mostra il potenziale contributo del sistema all’effetto serra. Il contributo principalederiva dalle emissioni di metano della discarica, solo parzialmente captate dalla rete dell’impianto,nonostante la discarica di Peccioli costituisca sicuramente un esempio di buone prassi di gestione,seguito dalle emissioni di CO 2 fossile proveniente dagli inceneritori. La carta riciclata, invece,rappresenta un notevole contributo positivo, ovvero un impatto evitato.1.2E+068.0E+05kg CO 2 -Equiv.4.0E+050.0E+00-4.0E+05-8.0E+05RDFselectionplantIncinerators Landfill Composting PE-PaperrecoveryPaperWood-SteelrecoveryFigura 5.5 - Contributo all’effetto serra5.2.3 ConclusioniLo studio realizzato ha messo in evidenza alcuni aspetti interessanti. Una valutazione dettagliatadi LCA di un sistema di gestione dei rifiuti di un’area industriale richiede una notevole mole didati (quantità e composizione merceologica dei rifiuti, mezzi e sistemi di raccolta, localizzazionee tipologie degli impianti di trattamento finale, emissioni in aria, acqua e suolo) disaggregati alivello di area industriale.91
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