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ALLEGATO 1 LE AREE INDUSTRIALI PARTNER......................... A1-1Area industriale di Frosinone...............................................................A1-3Area industriale della Maiella...............................................................A1-7Area industriale di Molfetta................................................................A1-11Area industriale di MongrandoA1-15Area industriale di Padova..................................................................A1-19Area industriale di Prato.....................................................................A1-23Area industriale di Rieti ......................................................................A1-27Area industriale di Rovigo ..................................................................A1-31ALLEGATO 2 INDICATORI DI SOSTENIBILITÀ DELL’AREA ..... A2-1ALLEGATO 3INFRASTRUTTURE E SERVIZI CENTRALIZZATIDI AREA INDUSTRIALE ........................................... A3-1INTRODUZIONE ...............................................................A3-31 AMBITO AMBIENTALE...............................................................A3-41.1 Acqua .........................................................................................A3-41.1.1 Approvvigionamento idrico: il riciclo delle acquetramite il riutilizzo nel processo produttivo ..............A3-41.1.2 Scarichi idrici: la rimozione dell’inquinamentodalle acque reflue ..........................................................A3-61.2 Aria...........................................................................................A3-131.2.1 La riduzione delle emissioni in atmosfera:esempi di Best Available Tecniques ..........................A3-141.2.2 La mobilità sostenibile.................................................A3-191.3 Rifiuti .......................................................................................A3-201.3.1 La chiusura dei cicli di materiali ................................A3-211.4 Risorse energetiche .................................................................A3-231.4.1 Energia da fonti rinnovabili: il fotovoltaicoe l’eolico applicati alle aree industriali ......................A3-241.5 Paesaggio..................................................................................A3-252 AMBITO ECONOMICO..............................................................A3-273 AMBITO SOCIALE ......................................................................A3-298
1. Stato dell’arte1.1 Lo sviluppo degli Eco-Industrial ParkIl settore industriale è tradizionalmente responsabile di ripercussioni negative sull’ambiente, conseguentiall’adozione di modelli di produzione insostenibili. Lo sfruttamento eccessivo di materieprime, l’utilizzo di risorse energetiche non rinnovabili, l’emissione di sostanze inquinanti e la produzionedi rifiuti hanno costituito fino ad oggi un punto di debolezza per il comparto produttivo emanifatturiero.L’approccio suggerito dall’Ecologia Industriale offre una valida alternativa per realizzare gli o-biettivi di sostenibilità in campo industriale, adottando il principio di precauzione e prevenzionedall’inquinamento ed abbandonando l’approccio end-of-pipe tipico dei sistemi produttivi tradizionalidi tipo lineare.Non esiste una definizione univoca di Ecologia Industriale. Le radici di tale disciplina possonoessere rintracciate negli anni ‘60, quando vennero svolte le prime analisi sui sistemi produttivi. Aricevere su di sé l’attenzione mondiale fu però nel 1989 una ricerca della General Motors, condottadagli scienziati Frosch e Gallopoulos, i quali elaborarono la metafora di ecosistema industriale.Allenby nel 1992 suggerisce di considerare l’Ecologia Industriale uno strumento per raggiungeree mantenere lo sviluppo sostenibile. Tale strumento “consiste in una visione sistemica dell’attivitàeconomica umana e delle sue interazioni con i sistemi biologici, chimici e fisici, con l’obiettivoultimo di stabilire e mantenere la specie umana a livelli che siano sostenibili indefinitamente purcontinuando l’evoluzione tecnologica, economica e culturale”. Uno dei maggiori promotori dell’-Ecologia Industriale, Robert A. Frosh, sostiene inoltre che tale disciplina “è basata su una sempliceanalogia con gli ecosistemi ecologici naturali (…). La struttura di sistema dell’ecologia naturalee la struttura di un sistema industriale, o di un sistema economico, sono estremamente simili”.Sulla necessità di imitare gli ecosistemi naturali interviene anche Tibbs con un interessante contributo:“L’Ecologia Industriale coinvolge la progettazione delle infrastrutture industriali come sefossero una serie di ecosistemi artificiali interconnessi che si interfacciano con l’ecosistema globalenaturale (…). Essa prende in considerazione lo schema dell’ambiente naturale come modelloper risolvere problemi ambientali e creare un nuovo paradigma per il sistema industriale nel processoproduttivo”. Tibbs, nello stesso documento, descrive gli obiettivi che l’Ecologia Industrialesi propone di raggiungere: “interpretare e adattare la comprensione del sistema naturale e applicarloalla progettazione di un sistema artificiale, per cercare di ottenere un modello di industrializzazioneche non sia solo molto efficiente, ma anche intrinsecamente adattato alla tolleranza e allecaratteristiche del sistema naturale”. Per Lowe un ulteriore obiettivo è quello di “rendere il piùpossibile ciclici i sistemi industriali per realizzare un sistema a circuito chiuso, che preveda una9
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ALLEGATO 1 LE AREE INDUSTRIALI PARTNER......................... A1-1Area <strong>in</strong>dustriale di Fros<strong>in</strong>one...............................................................A1-3Area <strong>in</strong>dustriale della Maiella...............................................................A1-7Area <strong>in</strong>dustriale di Molfetta................................................................A1-11Area <strong>in</strong>dustriale di MongrandoA1-15Area <strong>in</strong>dustriale di Padova..................................................................A1-19Area <strong>in</strong>dustriale di Prato.....................................................................A1-23Area <strong>in</strong>dustriale di Rieti ......................................................................A1-27Area <strong>in</strong>dustriale di Rovigo ..................................................................A1-31ALLEGATO 2 INDICATORI DI SOSTENIBILITÀ DELL’AREA ..... A2-1ALLEGATO 3INFRASTRUTTURE E SERVIZI CENTRALIZZATIDI AREA INDUSTRIALE ........................................... A3-1INTRODUZIONE ...............................................................A3-31 AMBITO AMBIENTALE...............................................................A3-41.1 Acqua .........................................................................................A3-41.1.1 Approvvigionamento idrico: il riciclo delle acquetramite il riutilizzo nel processo produttivo ..............A3-41.1.2 Scarichi idrici: la rimozione dell’<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amentodalle acque reflue ..........................................................A3-61.2 Aria...........................................................................................A3-131.2.1 La riduzione delle emissioni <strong>in</strong> atmosfera:esempi di Best Available Tecniques ..........................A3-141.2.2 La mobilità sostenibile.................................................A3-191.3 Rifiuti .......................................................................................A3-201.3.1 La chiusura dei cicli di materiali ................................A3-211.4 Risorse energetiche .................................................................A3-231.4.1 Energia da fonti r<strong>in</strong>novabili: il fotovoltaicoe l’eolico applicati alle aree <strong>in</strong>dustriali ......................A3-241.5 Paesaggio..................................................................................A3-252 AMBITO ECONOMICO..............................................................A3-273 AMBITO SOCIALE ......................................................................A3-298