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4.5Linee Guida per l’insediamento e la gestione di Aree Produttive SostenibiliDescrizione del requisitoAree produttive di nuova realizzazioneLa normativa di riferimento per valutare le ipotesi ubicative delle Aree Industriali Sostenibili e laprogettazione delle stesse, essendo dette ipotesi concepite come proposte ex novo, è la Direttiva2001/42/CE, altrimenti detta Direttiva VAS (Valutazione Ambientale Strategica, il cui acronimoinglese è SEA). La VAS, disciplinata nel nostro ordinamento con il D.Lgs. 152/06 parte II, è unprocesso sistematico inteso a valutare le conseguenze sul piano ambientale delle politiche, piani oiniziative proposte nell’ambito di programmi nazionali, regionali e locali in modo che queste sianoincluse e affrontate, alla pari delle considerazioni di ordine economico e sociale, fin dalle primefasi strategiche del processo decisionale. In altre parole, la VAS assolve al compito di verificarela coerenza delle proposte programmatiche e di governance con gli obiettivi di sostenibilità, adifferenza della Valutazione di Impatto Ambientale (ex D.Lgs. 152/06 parte II) che si applica asingoli progetti di opere.Il risultato dell’applicazione della direttiva VAS deve configurarsi come parte di una più generaleapplicazione e riordino della governance ambientale del territorio. La VAS è intesa come processoche affianca il piano sin dalle fasi iniziali e non come una procedura esterna che aggiunge ungiudizio di compatibilità ambientale in una fase avanzata del processo.Le fasi del processo in cui si articola la valutazione sono le seguenti:1 elaborazione di un Rapporto di Valutazione Iniziale;2 realizzazione delle consultazioni;3 valutazione del Rapporto di Valutazione Iniziale e dei risultati delle consultazioni effettuatenell’iter decisionale.Aree produttive esistentiIl Soggetto Gestore deve realizzare le seguenti azioni:Azione 1: definire la dimensione territoriale ed istituzionale di riferimento: il Sistema LocaleIntegratoIl Soggetto Gestore deve applicare la governance proposta a livello comunitario, descritta nel LibroBianco del 2001 (COM(2001) 428), correlandola con la definizione accurata del territorio diriferimento e con la sua micro-ripartizione. Il binomio governance-territorio è fondamentale e influenzamolti indicatori nelle analisi dei fenomeni sociali, economici ed ambientali.E’ necessario definire una nuova aggregazione spaziale (Aree Comunali, Patti Territoriali, ComunitàMontane, Aree Parco, PTCP, Sistemi Locali del Lavoro, Distretti, ecc.) dell’area geograficasu cui insistono i fenomeni sociali, economici ed ambientali derivati dalle attività presenti nell’areaindustriale in modo da identificare gli elementi di sostenibilità. Naturalmente tale riaggregazione,che investe la dimensione istituzionale, deve interessare la componente sociale, economica54

4.5. Valutazione Iniziale e Analisi di Sostenibilitàe quella ambientale.Il sistema territoriale di riferimento che noi definiamo Sistema Locale Integrato (SLI) è identificatodal Soggetto Gestore attraverso la sovrapposizione del:1. Sistema Locale del Lavoro (SLL);2. Area Vasta di ricaduta ambientale.4.51. I Sistemi Locali del Lavoro sono aggregazioni di Comuni che derivano da una ricerca condottada Istat ed Irpet, in collaborazione con l’Università di Newcastle Upon Tyne, a partire dai datirelativi al pendolarismo dei componenti delle famiglie per motivi di lavoro, ricavati dagli appositiquesiti posti nel Censimento Generale della Popolazione del 1991. L’obiettivo di base è la costruzionedi una griglia sul territorio determinata dai movimenti della popolazione per motivi di lavoro.L’ambito territoriale che ne deriva rappresenta l’area geografica in cui maggiormente si addensanoquei movimenti.In questo modo si aggregano unità amministrative elementari (Comuni) individuate sul territoriodalle relazioni socio-economiche. I criteri adottati per la definizione dei Sistemi Locali del Lavorosono i seguenti:• autocontenimento;• contiguità;• relazione spazio-tempo.Con il termine “autocontenimento” si intende un territorio dove si concentrano attività produttivee di servizi in quantità tali da offrire opportunità di lavoro e residenziali alla maggior parte dellapopolazione insediata. L’autocontenimento si valuta attraverso la capacità di un territorio di comprendereal proprio interno la maggior parte delle relazioni umane che intervengono fra le sedi dilavoro e le località di residenza. Il vincolo di “contiguità”, invece, significa che i Comuni contenutiall’interno di un SLL devono essere contigui, mentre con la dicitura “relazione spazio-tempo”si intende la distanza e tempo di percorrenza tra la località di residenza e la località di lavoro; taleconcetto è relativo ed è strettamente connesso alla presenza di servizi efficienti.È bene sottolineare che i Sistemi Locali del Lavoro, così come i Distretti Industriali determinatidall’Istat (che discendono dai SLL), sono scevri da vincoli amministrativi. Un SLL, quindi, puòessere formato da Comuni appartenenti a Province o Regioni diverse. Analogamente a quanto accadequindi per i Distretti Industriali, la classificazione per Regione avviene secondo il comunecapoluogo del SLL, individuato attraverso successive selezioni, in base alla numerosità di personeche vi si dirigono per motivi di lavoro.2. L’Area Vasta di ricaduta ambientale è il territorio che subisce le modificazioni (impatti) negativeo positive derivanti dalle attività presenti nell’area industriale oggetto di studio. Gli aspetti ambientalidell’area industriale possono essere generati:55

4.5L<strong>in</strong>ee Guida per l’<strong>in</strong>sediamento e la gestione di Aree Produttive SostenibiliDescrizione del requisitoAree produttive di nuova realizzazioneLa normativa di riferimento per valutare le ipotesi ubicative delle Aree Industriali Sostenibili e laprogettazione delle stesse, essendo dette ipotesi concepite come proposte ex novo, è la Direttiva2001/42/CE, altrimenti detta Direttiva VAS (Valutazione Ambientale Strategica, il cui acronimo<strong>in</strong>glese è SEA). La VAS, discipl<strong>in</strong>ata nel nostro ord<strong>in</strong>amento con il D.Lgs. 152/06 parte II, è unprocesso sistematico <strong>in</strong>teso a valutare le conseguenze sul piano ambientale delle politiche, piani o<strong>in</strong>iziative proposte nell’ambito di programmi nazionali, regionali e locali <strong>in</strong> modo che queste siano<strong>in</strong>cluse e affrontate, alla pari delle considerazioni di ord<strong>in</strong>e economico e sociale, f<strong>in</strong> dalle primefasi strategiche del processo decisionale. In altre parole, la VAS assolve al compito di verificarela coerenza delle proposte programmatiche e di governance con gli obiettivi di sostenibilità, adifferenza della Valutazione di Impatto Ambientale (ex D.Lgs. 152/06 parte II) che si applica as<strong>in</strong>goli progetti di opere.Il risultato dell’applicazione della direttiva VAS deve configurarsi come parte di una più generaleapplicazione e riord<strong>in</strong>o della governance ambientale del territorio. La VAS è <strong>in</strong>tesa come processoche affianca il piano s<strong>in</strong> dalle fasi <strong>in</strong>iziali e non come una procedura esterna che aggiunge ungiudizio di compatibilità ambientale <strong>in</strong> una fase avanzata del processo.Le fasi del processo <strong>in</strong> cui si articola la valutazione sono le seguenti:1 elaborazione di un Rapporto di Valutazione Iniziale;2 realizzazione delle consultazioni;3 valutazione del Rapporto di Valutazione Iniziale e dei risultati delle consultazioni effettuatenell’iter decisionale.Aree produttive esistentiIl Soggetto Gestore deve realizzare le seguenti azioni:Azione 1: def<strong>in</strong>ire la dimensione territoriale ed istituzionale di riferimento: il Sistema LocaleIntegratoIl Soggetto Gestore deve applicare la governance proposta a livello comunitario, descritta nel LibroBianco del 2001 (COM(2001) 428), correlandola con la def<strong>in</strong>izione accurata del territorio diriferimento e con la sua micro-ripartizione. Il b<strong>in</strong>omio governance-territorio è fondamentale e <strong>in</strong>fluenzamolti <strong>in</strong>dicatori nelle analisi dei fenomeni sociali, economici ed ambientali.E’ necessario def<strong>in</strong>ire una nuova aggregazione spaziale (Aree Comunali, Patti Territoriali, ComunitàMontane, Aree Parco, PTCP, Sistemi Locali del Lavoro, Distretti, ecc.) dell’area geograficasu cui <strong>in</strong>sistono i fenomeni sociali, economici ed ambientali derivati dalle attività presenti nell’area<strong>in</strong>dustriale <strong>in</strong> modo da identificare gli elementi di sostenibilità. Naturalmente tale riaggregazione,che <strong>in</strong>veste la dimensione istituzionale, deve <strong>in</strong>teressare la componente sociale, economica54

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