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L<strong>in</strong>ee Guida per l’<strong>in</strong>sediamento e la gestione di Aree Produttive Sostenibili41 imprese delle quali 19 del settore chimico (plastica, gomma e derivati) ed 11 del settore metalmeccanico.Il trattamento biologico delle acque di scarico avviene nell’impianto di Pisticci Scalo. E’ presenteanche un altro impianto, non ancora funzionante, a Macchia di Ferrand<strong>in</strong>a, con una capacità di500.000 abitanti equivalenti.In generale il processo di depurazione biologica avviene secondo il seguente schema:1. Sollevamento:Il liquame viene addotto a gravità <strong>in</strong> un bac<strong>in</strong>o di sollevamento provvisto di elettropompe di tiposommergibile, adatte al sollevamento di acque di scarico urbano. Nel bac<strong>in</strong>o è praticato uno sforodi troppo pieno, così da by-passare le portate eccedenti quelle di progetto e consentire il by-passtotale dell’impianto, per semplice arresto delle pompe.2. Grigliatura:I liquami sollevati passano al vaglio di una griglia manuale con luce tra le barre di 20 mm. Questaha lo scopo di trattenere quei solidi grossolani che nell’impianto provocherebbero <strong>in</strong>tasamenti neicollegamenti idraulici.3. Ossidazione – Nitrificazione:Il ciclo depurativo prescelto per l’abbattimento del prelievo organico è <strong>in</strong> questo caso basato sulprocedimento a fanghi attivi a carico medio-basso. I parametri di dimensionamento del bac<strong>in</strong>o diaerazione sono sufficientemente ampi, aff<strong>in</strong>ché siano raggiunti con sicurezza i limiti depurativiimposti. Nel bac<strong>in</strong>o di ossidazione sono <strong>in</strong>stallati dei diffusori a bolle f<strong>in</strong>i <strong>in</strong> grado di erogare l’ossigenonecessario per la vita della biomassa a cui è affidato il compito di degradazione della sostanzaorganica. Il funzionamento della soffiante è <strong>in</strong>termittente, <strong>in</strong> relazione al quantitativo diossigeno da <strong>in</strong>trodurre, a sua volta condizionato dall’<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento dell’affluente. La sequenza ditempi di marcia e di fermo è programmabile mediante appositi temporizzatori <strong>in</strong>stallati nel quadrodi comando. L’elevato rapporto potenza <strong>in</strong>stallata/volume assicura un <strong>in</strong>tenso mescolamento ditutta la massa liquida, evitando che si form<strong>in</strong>o depositi sul fondo del bac<strong>in</strong>o.4. Sedimentazione f<strong>in</strong>ale e ricircolo fanghi:Nel bac<strong>in</strong>o di sedimentazione f<strong>in</strong>ale avviene la separazione dei due componenti della miscela acquafango. Il fango depositato sul fondo viene ricircolato nel bac<strong>in</strong>o di ossidazione per mantenervila concentrazione prestabilita e per attivare la formazione di nuove cellule. Il liquame, ormai depurato,viene immesso allo scarico e alla clorazione. All’efficienza della sedimentazione f<strong>in</strong>ale èpertanto strettamente legato il rispetto dei limiti richiesti per il contenuto dei solidi sospesi nell’effluente.5. Clorazione:La dis<strong>in</strong>fezione dei liquami avviene <strong>in</strong> un bac<strong>in</strong>o che deve permettere un tempo di contatto adeguatoanche <strong>in</strong> condizioni di portata più elevata.A3-8

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