1L<strong>in</strong>ee Guida per l’<strong>in</strong>sediamento e la gestione di Aree Produttive Sostenibilitali ed economici. Tali L<strong>in</strong>ee Guida hanno un carattere sperimentale, <strong>in</strong> modo che possano esseresuccessivamente <strong>in</strong>tegrate e progressivamente applicate. sulla base delle esperienze realizzate edal confronto con gli enti locali e le categorie <strong>in</strong>teressate.Molto importante è anche l’esperienza della Prov<strong>in</strong>cia di Bologna la quale ha avviato un progettosperimentale per la qualificazione dei propri ambiti produttivi come APEA partendo da un casopilota, <strong>in</strong>dividuato nell’Area Produttiva sovracomunale di Ponte Rizzoli (Comune di Ozzano dell’Emilia),ed approvando successivamente nel 2006 le “L<strong>in</strong>ee guida per la realizzazione delle AreeProduttive Ecologicamente Attrezzate della Prov<strong>in</strong>cia di Bologna”. Vengono def<strong>in</strong>iti gli obiettiviprestazionali da perseguire e le pr<strong>in</strong>cipali azioni da effettuare nella progettazione urbanistica,ambientale ed edilizia, <strong>in</strong>sieme alle modalità e alle pr<strong>in</strong>cipali azioni necessarie per attuare efficacementeuna gestione comune dei servizi e delle <strong>in</strong>frastrutture per l’<strong>in</strong>tero ambito. In particolare,sono stati <strong>in</strong>dividuati 28 obiettivi prestazionali da perseguire nella progettazione, riqualificazionee gestione delle APEA, organizzati secondo 10 temi (o componenti ambientali). Per ogni obiettivosono def<strong>in</strong>ite le azioni operative volte al suo raggiungimento e per ogni azione una specifica, ovverola descrizione tecnico-qualitativa e, dove possibile, anche quantitativa, secondo uno schemaad albero. Ogni azione, alla quale è associato lo strumento urbanistico di attuazione, è classificata<strong>in</strong> funzione del livello di attuazione (urbanistico, edilizio, gestionale) e del livello di priorità(molto elevata, elevata, media).La Prov<strong>in</strong>cia di Modena ha <strong>in</strong>trapreso un percorso per la qualificazione dei propri ambiti produttiviattraverso la sperimentazione di alcuni casi pilota nelle aree Pip 9 e 10 del Comune di Modenae <strong>in</strong> un’area di Castelfranco, redigendo nel 2006 le “L<strong>in</strong>ee guida per la progettazione e realizzazionedelle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate del Consorzio Attività Produttive Aree eServizi di Modena”, sviluppate sulla base di un protocollo d’<strong>in</strong>tesa sottoscritto con la Prov<strong>in</strong>cia diModena. Tali L<strong>in</strong>ee Guida vogliono <strong>in</strong>dividuare una metodologia per il raggiungimento degli o-biettivi della APEA, attraverso strumenti quali le forme di gestione, i sistemi tecnologici e i servizicomuni, nonché def<strong>in</strong>ire precisi requisiti urbanistici, territoriali, edilizi ed ambientali di eccellenza,promuovendo qu<strong>in</strong>di la sostenibilità ambientale ed economica e sottol<strong>in</strong>eando l’importanzadella sostenibilità sociale. Realizzando queste aree di nuova concezione, <strong>in</strong>fatti, si fornisce anchel’opportunità di mettere <strong>in</strong> pratica la cosiddetta “responsabilità sociale delle imprese” ovvero“l’<strong>in</strong>tegrazione volontaria da parte delle imprese delle preoccupazioni sociali e ambientali nelleloro attività commerciali e nelle loro relazioni con le parti <strong>in</strong>teressate”.Un’esperienza <strong>in</strong>teressante è <strong>in</strong>oltre rappresentata dal Progetto Ecoland, approvato dal PIC InterregIII C Est, strumento comunitario per la coesione economica e sociale, volto alla creazione diun network europeo per la def<strong>in</strong>izione di una metodologia comune per promuovere nuove s<strong>in</strong>ergietra tutela ambientale, coesione sociale, sviluppo locale ed economico. Il progetto, coord<strong>in</strong>ato daSipro, Agenzia per lo sviluppo della Prov<strong>in</strong>cia di Ferrara, <strong>in</strong>sieme ad altre agenzie di sviluppo12
1. Stato dell’arteitaliane, irlandesi, spagnole, ungheresi ed enti locali spagnoli, si è posto l’obiettivo di sperimentareun modello <strong>in</strong>novativo per la progettazione e gestione di Aree produttive Tecnologicamente edEcologicamente Attrezzate (Technologically Environmentally Equipped Areas, TEEA) caratterizzateda <strong>in</strong>frastrutture tecnologiche <strong>in</strong>novative. Nel 2006 sono state def<strong>in</strong>ite le L<strong>in</strong>ee Guida“Manuale delle tecniche, esperienze e metodi sviluppati nell’ambito del progetto Interreg Ecoland”,al f<strong>in</strong>e di ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive e fornire agli imprenditoriservizi <strong>in</strong>novativi, adeguati alle loro esigenze di crescita e di competitività. Il progetto è basatosullo sviluppo di alcuni casi pilota, alcuni dei quali nella Prov<strong>in</strong>cia di Ferrara.Non mancano <strong>in</strong>oltre esperienze di partecipazione italiana ad altri progetti comunitari per lo sviluppoe progettazione sostenibile delle aree <strong>in</strong>dustriali.1Bibliografia essenziale(sono disponibili ulteriori riferimenti nei documenti riportati di seguito)Paul<strong>in</strong>e Deutz, David Gibbs, Eco-<strong>in</strong>dustrial Development and Economic Development: IndustrialEcology or Place Promotion?, Bus<strong>in</strong>ess Strategy and the Environment 13, pp. 347-362, 2004David Gibbs, Paul<strong>in</strong>e Deutz, Amy Proctor, Susta<strong>in</strong>ability and the Local Economy: The Role ofEco-<strong>in</strong>dustrial Parks, paper presented to the conference Ecosites and Eco-Centres <strong>in</strong> Europe,Brussels, 19 June 2002David Gibbs, Paul<strong>in</strong>e Deutz, Implement<strong>in</strong>g <strong>in</strong>dustrial ecology? Plann<strong>in</strong>g for eco-<strong>in</strong>dustrial parks<strong>in</strong> the USA, Geoforum 36, pp. 452-464, 2005David Gibbs, Paul<strong>in</strong>e Deutz, Amy Proctor, Industrial Ecology and Eco-<strong>in</strong>dustrial Development: APotential Paradigm for Local and Regional Development?, Regional Studies, Vol. 39.2, pp. 171-183, April 2005Amy Proctor, Regional restructur<strong>in</strong>g for susta<strong>in</strong>able development: the potential role of ecosites,paper presented to the Regional Studies Association conference ‘Re<strong>in</strong>vent<strong>in</strong>g Regions <strong>in</strong> theGlobal Economy, Pisa, Italy, 12-15 April 2003Mar<strong>in</strong>o Cavallo, Valeria Stacch<strong>in</strong>i (a cura di), La qualificazione degli <strong>in</strong>sediamenti <strong>in</strong>dustriali.Verso la costruzione di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, CLUEB, 2007Gabriele Boll<strong>in</strong>i, Luca Borsari, Valeria Stacch<strong>in</strong>i (a cura di), Insediamenti Industriali e Sostenibilità.L<strong>in</strong>ee guida per la realizzazione delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate della Prov<strong>in</strong>ciadi Bologna, Al<strong>in</strong>ea Editrice, 2007Giunta Regione Marche, Dipartimento Territorio e Ambiente, Posizione di Funzione AutoritàAmbientale Regionale, L<strong>in</strong>ee Guida per le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate della RegioneMarche, 200513