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L'INFERMIERE: VITTIMA O SOPRAVVISSUTO - Counselling-care.it

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IL SILENZIOIn una relazione di reciproc<strong>it</strong>à come quella della comunicazione, oltre all’ascolto, diventadi grande importanza il silenzio. Il silenzio è ricco di significati e spesso diventa unaesplic<strong>it</strong>a richiesta di aiuto. E’ in grado di spaventarci e ci trova impreparati, il silenzio ci fapaura, tendiamo a riempirlo in ogni modo. Esso va di pari passo con l’ascolto e ne fa parte,bisogna consentire a chi ci è di fronte di avere spazio per i suoi pensieri, di poter trovaretempo e modi per esprimere ciò che sente. La formazione al silenzio ha inizio alla presa dicontatto con se stessi per scoprire ed incontrare la propria interior<strong>it</strong>à “ Le pause di silenzio,in un colloquio, hanno una misteriosa solenn<strong>it</strong>à: concedono alle frasi dette di riposare dalloro significato, e a entrambi gli interlocutori di riascoltare in silenzio e di approfondirenella loro eco, sia che dicano gioia, sia che dicano dolore (…)” 99 . Il silenzio diventaquindi una forma di rispetto verso l’altro, è uno spazio entro il quale si possonoracchiudere molte domande e preparare altrettante risposte. E’ un tempo per se stessi, cimette in contatto con il nostro mondo interno, e ci rende possibile un modo personale eprofondo di vivere il rapporto con noi stessi e gli altri. Il silenzio è paragonabile ad unrifugio in cui noi troviamo il modo per proteggerci dai disturbi ambientali, è un riparosicuro in cui possiamo elaborare i nostri pensieri per poi esternarli con seren<strong>it</strong>à. Cosìinteso, il silenzio appare come una dimensione spir<strong>it</strong>uale della persona e come unacondizione per promuovere l’un<strong>it</strong>à e l’utilizzo di tutte le risorse interiori. 10099 J. Dugger: “Le tecniche di ascolto”, Franco Angeli, Milano, 1999.100 G.Artioli, R.Montanari, A.Saffioti: “ Counseling e professione infermieristica”, 2004, p.51.LVI

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