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L'INFERMIERE: VITTIMA O SOPRAVVISSUTO - Counselling-care.it

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Primo assioma è: “Non si può non comuni<strong>care</strong>”.Watzlawick afferma che non può esistere qualcosa che sia un non-comportamento; tuttinoi, necessariamente, che lo vogliamo o no, mettiamo in atto dei comportamenti. Quindi:“…se si accetta che l’intero comportamento in una s<strong>it</strong>uazione di interazione ha valore dimessaggio, vale a dire è comunicazione, ne consegue che comunque ci si sforzi, non si puònon comuni<strong>care</strong>”. La comunicazione è il mezzo che ci fa stare in relazione con gli altri,mettendo in comune emozioni, sentimenti, pensieri,esperienze, azioni. Ci regoliamo e cicomportiamo con gli altri in base ai messaggi che ci scambiamo in continuazione e cheinfluenzano reciprocamente il nostro modo di essere e di agire. 95Secondo assioma: “Si comunica sia con il canale verbale che non verbale”Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione, in modo che ilsecondo classifica il primo ed è quindi metacomunicazione. Perciò si intende che unacomunicazione non soltanto trasmette informazione, ma al tempo stesso, impone uncomportamento. Molto spesso è il messaggio di relazione che prende il sopravvento suquello di contenuto. 96 Il canale non verbale è il più potente, attraverso di esso passa il 90%di ciò che vogliamo comuni<strong>care</strong>. E’ il canale che esprime con gesti, tono e inflessione dellavoce, postura e contatto fisico ed oculare, le nostre emozioni, anche le più profonde, chenon riusciamo ad esprimere a parole.Terzo assioma: “ La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze dicomunicazione tra i comunicanti”La “punteggiatura”, cioè l’interpretazione soggettiva che si dà di un messaggio, condizionapesantemente, in realtà, il proprio modo di essere, di autodefinirsi e di rapportarsi con glialtri. Questo assioma indica la necess<strong>it</strong>à di tenere contemporaneamente presente icomportamenti di tutti i comunicanti. Infatti possiamo dire che ogni comportamento di unasequenza è lo stimolo per l’evento che segue e, allo stesso tempo, la risposta o il rinforzoper quello precedente. Così ogni comportamento è causato e causa il comportamento altrui.95 Corso di formazione “Efficacia e cooperazione nella relazione d’aiuto” Padova 10-11 Ottobre 2008.96 M.Bernardi, A. Condolf: ”Psicologia per l’operatore sociale”, 1998, p.105.LIII

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