L'INFERMIERE: VITTIMA O SOPRAVVISSUTO - Counselling-care.it
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uona capacità creativa e la resilienza. In termini più pratici, questi concetti,, chesottendono le potenzialità espressive della persona matura, connotano l’operatore, di unpervasivo senso di responsabilità che lo porta ad essere identificato sempre di più comelavoratore della conoscenza, persona che gestisce informazioni, idee, abilità(L.Edvinsson).L’ASSERTIVITA’E’ un termine che proviene dal latino, asserere, che significa asserire, cioè affermare conconvinzione e tenacia. Per definire il comportamento assertivo, lo si può immaginare comeil punto centrale di un continuum che presenta, alle due estremità, il comportamentoaggressivo e quello passivo. 71 Come comportamento passivo s’intende quello di unapersona che mette da parte le proprie esigenze, i propri diritti, subisce le situazioni senzaapparenti reazioni. Il comportamento aggressivo appartiene alla persona che cerca di farein modo che le proprie esigenze ed i propri diritti vengano soddisfatti ad ogni costo, senzatenere in considerazione le opinioni e le necessità altrui. Il comportamento assertivoappartiene a colui che considera importanti le proprie esigenze, i propri diritti, bisogni edesideri e cerca di soddisfarli. Riconosce le proprie e le altrui libertà, non si facondizionare da pregiudizi e da influenze ambientali. L’assertività è dunque la capacitàd’identificare ed esprimere i propri bisogni e i propri diritti, le proprie sensazioni positive onegative, comunicare in modo aperto, onesto, diretto, senza violare i diritti ed i limiti altrui.Comportarsi in maniera assertiva vuol dire apprezzarsi per ciò che si è, riconoscendo anchei propri limiti, avere stima di se stessi, assumersi la responsabilità delle proprie scelte divita. 72 Per sviluppare un giusto processo assertivo serve accrescere alcuni principi quali: laconsapevolezza, l’attenzione, l’autostima, la reciprocità e la fiducia.- La consapevolezza è l’elemento fondamentale per creare quel meraviglioso processoche è la comunicazione assertiva. La consapevolezza sottende al principio che ognunocomunica ciò che sa e ciò che è.71 E.Giusti: “Training dell’assertività – mai dire sì quando si vorrebbe dire no!” Sovera Edizioni , 1992.72 B. Celani : “Counseling Psicologico e Autostima” art. http://psicologia.piùchepuoi.it (2009).XLII
- L’attenzione è intesa come essere attenti nella comunicazione; in questo caso l’attenzionepuò essere anche indirizzata sui propri comportamenti nella relazione, o dell’osservazionedell’altro o dell’ambiente più allargato.- L’autostima permette di avere fiducia in noi stessi, d’essere efficaci nelle relazioniinterpersonali . Corrisponde alla misura con la quale una persona si accetta e si approva.-La reciprocità, la capacità di concentrarsi comunicando le propri idee agli altri, cipermetterà di realizzare i nostri progetti condividendoli con gli altri, sviluppandoriconoscimento e sentimenti di accettazione reciproca.- La fiducia pone le basi per sviluppare un progetto con un’altra persona e attivare queisentimenti di reciprocità e accettazione esposti prima. 73In sintesi, si può dire che l’assertività, tenendo presenti i propri obiettivi ed interessi, è lamanifestazione più immediata e diretta di emozioni, sentimenti, esigenze e convinzionipersonali. (Giannantonio- Boldorini, 2007).L’ AUTOEFFICACIA PERCEPITAIl concetto di autoefficacia (self-efficacy) si deve a Bandura e può essere definito come laconvinzione personale di poter eseguire con successo i comportamenti richiesti in una datasituazione o di produrre determinati conseguimenti. L’ autoefficacia percepita influenza gliobbiettivi che il soggetto si pone ed è a sua volta influenzata dalle prestazioni e dalleinterpretazioni passate e presenti. La nozione di autoefficacia si fonda sulla stima chel’individuo a delle sue abilità di riuscire in un determinato compito e si forma anche inbase a previe esperienze di successo e all’osservazione di comportamenti altrui (esperienzavicaria). Una valutazione ragionevolmente accurata delle proprie capacità svolge un ruoloimportante nel funzionamento di successo. Anzi, i giudizi di efficacia più funzionali sonoprobabilmente quelli che eccedono leggermente ciò che si è in grado di fare. Taliautovalutazioni conducono le persone ad intraprendere compiti realisticamente stimolanti eforniscono la motivazione per il progressivo auto-sviluppo delle proprie capacità. 7473 D. Di Lauro: “L’Assertività- comunicare in modo chiaro ed efficace”, 2008, p.11-16.74 E. Giusti, A. Testi: “L’Autoefficacia-vincere quasi sempre con le 3 A” 2006.XLIII
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- L’attenzione è intesa come essere attenti nella comunicazione; in questo caso l’attenzionepuò essere anche indirizzata sui propri comportamenti nella relazione, o dell’osservazionedell’altro o dell’ambiente più allargato.- L’autostima permette di avere fiducia in noi stessi, d’essere efficaci nelle relazioniinterpersonali . Corrisponde alla misura con la quale una persona si accetta e si approva.-La reciproc<strong>it</strong>à, la capac<strong>it</strong>à di concentrarsi comunicando le propri idee agli altri, cipermetterà di realizzare i nostri progetti condividendoli con gli altri, sviluppandoriconoscimento e sentimenti di accettazione reciproca.- La fiducia pone le basi per sviluppare un progetto con un’altra persona e attivare queisentimenti di reciproc<strong>it</strong>à e accettazione esposti prima. 73In sintesi, si può dire che l’assertiv<strong>it</strong>à, tenendo presenti i propri obiettivi ed interessi, è lamanifestazione più immediata e diretta di emozioni, sentimenti, esigenze e convinzionipersonali. (Giannantonio- Boldorini, 2007).L’ AUTOEFFICACIA PERCEPITAIl concetto di autoefficacia (self-efficacy) si deve a Bandura e può essere defin<strong>it</strong>o come laconvinzione personale di poter eseguire con successo i comportamenti richiesti in una datas<strong>it</strong>uazione o di produrre determinati conseguimenti. L’ autoefficacia percep<strong>it</strong>a influenza gliobbiettivi che il soggetto si pone ed è a sua volta influenzata dalle prestazioni e dalleinterpretazioni passate e presenti. La nozione di autoefficacia si fonda sulla stima chel’individuo a delle sue abil<strong>it</strong>à di riuscire in un determinato comp<strong>it</strong>o e si forma anche inbase a previe esperienze di successo e all’osservazione di comportamenti altrui (esperienzavicaria). Una valutazione ragionevolmente accurata delle proprie capac<strong>it</strong>à svolge un ruoloimportante nel funzionamento di successo. Anzi, i giudizi di efficacia più funzionali sonoprobabilmente quelli che eccedono leggermente ciò che si è in grado di fare. Taliautovalutazioni conducono le persone ad intraprendere comp<strong>it</strong>i realisticamente stimolanti eforniscono la motivazione per il progressivo auto-sviluppo delle proprie capac<strong>it</strong>à. 7473 D. Di Lauro: “L’Assertiv<strong>it</strong>à- comuni<strong>care</strong> in modo chiaro ed efficace”, 2008, p.11-16.74 E. Giusti, A. Testi: “L’Autoefficacia-vincere quasi sempre con le 3 A” 2006.XLIII