dai vissuti comuni. Le emozioni possono essere comprate e vendute, attraverso ildivertimento, l’ecc<strong>it</strong>azione la nov<strong>it</strong>à il piacere ecc., i sentimenti debbono invece esserecostru<strong>it</strong>i, e successivamente, difesi. 47 Il sentimento ha durata nel tempo perché è guidatodai nostri valori, dagli scopi che vogliamo raggiungere nella v<strong>it</strong>a. I sentimenti muovono lepersone a scelte e <strong>it</strong>inerari di v<strong>it</strong>a, emerge la loro facoltà intenzionale, che pesca le proprieenergie nel mondo dei valori esistenziali. Intu<strong>it</strong>ivamente si avverte ciò che è pos<strong>it</strong>ivo onegativo per l’individuo e la collettiv<strong>it</strong>à, sulla base di un sentire che è connesso al piacere eal dolore, alle radici stesse, corporee e biologiche della v<strong>it</strong>a.Il sentimento, infatti, oltre che dalle emozioni, è motivato anche da un precisoorientamento cogn<strong>it</strong>ivo sui valori che si attribuiscono all’oggetto, alla persona, allas<strong>it</strong>uazione per i quali si prova un determinato sentimento. L’emozione va racchiusa nellasfera irrazionale nell’ag<strong>it</strong>o di un individuo, mentre al sentimento viene riconosciuta lafacoltà di attribuire valore ad un oggetto, una s<strong>it</strong>uazione, un evento è perciò daconsiderarsi incluso negli ag<strong>it</strong>i della sfera razionale. I sentimenti sono componentiintelligenti delle v<strong>it</strong>a cogn<strong>it</strong>iva, che possono guidare a una più profonda comprensionedelle cose. Perché la v<strong>it</strong>a della mente, e con essa l’intero nostro modo d’essere nel mondo,si nutre di sentimenti.4.2. PERCHE’ L’INFERMIERE DIVENTA “<strong>VITTIMA</strong>” DELLEPROPRIE EMOZIONI?L’infermiere, all’interno del proprio operato, può facilmente diventare “v<strong>it</strong>tima” quando silascia coinvolgere in modo inappropriato dal punto di vista emotivo. Si allontana da séstesso, non sa gestire ed elaborare le emozioni. Si lascia travolgere dagli eventi quotidiani.Diventa per molti aspetti una sorta di individuo “incudine”, sulla sua figura si abbattonoinnumerevoli eventi. Nel suo lavoro sono presenti molti attori: il paziente, i familiari e icolleghi, ognuno con il suo bagaglio di problemi, aspettative ed esigenze. Il professionistadella salute si sente spesso solo di fronte a tante sollec<strong>it</strong>azioni, tende a richiudersi in unisolamento emozionale che inev<strong>it</strong>abilmente si ripercuote su ciò che lo circonda, ma inparticolare su se stesso. Cosa ancor più preoccupante è che spesso, tali vissuti, vengono47 V. Masini: Art. Tratto da “ Gli attentati ai sentimenti“ Counseling psicologico w.w.w.incanta.<strong>it</strong>XXX
portati all’interno dei rapporti personali come gli affetti e le amicizie, che invece dirappresentare un momento di distacco e di evasione, diventano l’occasione di sfogo deidisagi acquis<strong>it</strong>i durante la giornata.4.2.1. EMOTIVAMENTE IN “GABBIA”La “gabbia” come figura metaforica ci riconduce bene all’idea di lim<strong>it</strong>e, un lim<strong>it</strong>e chel’infermiere mette a se stesso se non è in grado di stabilire una giusta distanza emotiva, masoprattutto un giusto grado di autoconsapevolezza nei riguardi di ciò che lo circonda. Unambiente ricco di vissuti, a forte impatto emozionale, se sottostimati, possono trasformarsiin una vera e propria prigione destabilizzante e oppressiva che indurisce ed allontana,favorendo l’instaurarsi del burn-out emotivo. Laddove l’infermiere attiva uncoinvolgimento soggettivamente significativo con il paziente per incrementare il lavoro dicura si può parlare di interpretazione vocazionale della professione infermieristica. 48S<strong>it</strong>uazioni come queste sono difficili da sostenere e in un’ indagine , non pubblicata,condotta da Benner e Wrubel 49 risulta che tra le maggiori preoccupazioni del personaleinfermieristico vi sia l’ipercoinvolgimento emotivo, con il rischio di danneggiare il proprioequilibrio interno. Mettersi in gioco anche sul piano emotivo è utile affinché si crei unarelazione significativa ma ciò non significa sentire dentro di sé il dolore dell’altro, sarebbeun’esperienza insostenibile, soprattutto perché le persone di cui avere cura sono tante. Cosìdiceva Amleto all’amico Orazio “ Tu sei sempre stato uno che tutto sopportando nullasubisce: e con pari animo accoglie i favori e gli schiaffi della fortuna (…) Mostrami unuomo che non sia schiavo delle passioni e me lo porterò chiuso nell’intimo del cuore”.,dando valore alla padronanza di sé, ossia la capac<strong>it</strong>à di resistere alle tempeste emotivecausate, in amb<strong>it</strong>o san<strong>it</strong>ario, dal contatto quotidiano con il dolore e la sofferenza.L’infermiere rischia di diventare oggetto di veri e propri “sequestri” emozionali, perché ègiusto occuparsi dei bisogni dell’utente, ma anche ascoltare le proprie esigenze, i propri48 P. Bowden: “ Caring. Gender-Sens<strong>it</strong>ive Ethics” Routledge, London. P.110.49 P. Benner, J. Wrubel The Primacy of Caring. Stress and Coping in Health and Illness, Addison-Wesley Publishing Co. ,Menlo Park (Calif.) p.373.XXXI
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sforzo per cercare di crescere e mi
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denso di difficoltà e sarebbe util
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6. ALLEGATI - QUESTIONARIOGentile c
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9. Ti riconosci in alcune di queste