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L'INFERMIERE: VITTIMA O SOPRAVVISSUTO - Counselling-care.it

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andare e il contenersi; il reagire e l’agire di propria iniziativa, l’assumere il controllo edessere controllati, in risposta agli eventi esterni come anche alle variazioni interne nelleproprie inclinazioni” 35 La tendenza all’azione caratteristica della tristezza comprende, adesempio, il sentirsi impotenti che denota l’incapac<strong>it</strong>à di sfruttare le opportun<strong>it</strong>à pos<strong>it</strong>ivepresentate dall’evento o di affrontare quelle negative; l’ ipoattivazione ( il sentirsi apatici,senza alcun interesse ). La tristezza con la rabbia, la paura e la felic<strong>it</strong>à, sono emozionifondamentali. L’aggettivo “fondamentale” sottolinea il fatto che “nell’uomo queste quattrorisposte emozionali mediano in maniera efficace il rapporto tra organismo e ambientepermettendo un continuo confronto tra le esigenze biologiche e le esigenze socialidell’individuo” 36 La tristezza tende a susc<strong>it</strong>are l’aiuto e il conforto degli altri. Un voltotriste fa nascere in noi, il desiderio di aiutarlo. “ L’espressione della tristezza è un richiamoautomatico per l’empatia e relazioni amichevoli” 37 La tristezza sembra un’emozionesocialmente desiderabile, necessaria, specialmente quando si tratta di una grave perd<strong>it</strong>a.Nel lutto, le espressioni pubbliche di dolore e di tristezza sono previste o addir<strong>it</strong>turaincoraggiate. 38 Pensiamo ad un reparto di degenza ospedaliera dove tutto ciò accade quasiogni giorno. Sono diverse le modal<strong>it</strong>à per esprimere la tristezza. Alcuni la manifestano inmodo realistico accettando la perd<strong>it</strong>a ed elaborando il lutto, ma altri, facendo appuntoriferimento a ciò che dice Parkers, rivelano in modo piuttosto visibile il loro doloreesternando emozioni che vanno al di là della semplice tristezza, che implica rassegnazioneed apatia, ma mostrando momenti di autentica disperazione un<strong>it</strong>a a vere e proprieesplosioni di rabbia, perché non si accetta la realtà, specie se la perd<strong>it</strong>a è stata improvvisa enon si è avuto il tempo per prepararsi ad essa.LA PAURALa paura è una delle emozioni primarie importanti per la sopravvivenza. E’ un campanellod’allarme, una reazione di fronte ad un pericolo. Per l’uomo la paura riveste un valoreambivalente, oscilla tra istinto ed elaborazione culturale e si colloca nel cuore della nostrav<strong>it</strong>a psichica divenendo un determinante fattore di cresc<strong>it</strong>a o d’involuzione. “Ci serve perstrutturare il nostro mondo e la nostra v<strong>it</strong>a. Chi dice di non avere paura è semplicemente35 A. Garrese: “ I volti della tristezza: un’analisi psicologica” ed<strong>it</strong>o da Liguori. p. 86.36 D. Galati “ Le emozioni primarie” Bollati, Boringhieri, Torino 1993, p.41.37 C.E. Izard “ The Psycology of emotion” c<strong>it</strong>. p.198.38 C. M. Parkers, “ Il lutto. Studio sul cordolio negli adulti “ Feltrinelli, Milano 1981.XXV

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