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L'INFERMIERE: VITTIMA O SOPRAVVISSUTO - Counselling-care.it

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“ L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali”. L’interpretazione scientifica diDarwin si basa sulla teoria dell’adattamento, egli sostenne che le emozioni rappresentanola prima risposta di un individuo all’ambiente circostante, permettendo una pronta edefficace risposta dell’organismo in circostanze cr<strong>it</strong>iche e assumendo quindi un’importantesignificato “adattivo” (concetto utilizzato in campo evoluzionistico) legato allasopravvivenza. 23 R<strong>it</strong>enne che molte delle espressioni facciali avessero un significato“adattivo”, utile ad esprimere , senza bisogno di parole, lo stato d’animo del soggetto : adesempio mostrandosi impaur<strong>it</strong>o poteva segnalare una s<strong>it</strong>uazioni di pericolo, utile allasalvaguardia di se stesso e del clan di appartenenza. Darwin, grazie ad alcuni studieffettuati su diverse popolazioni indigene, nel tentativo di stabilire se le emozioni fosseroinnate o acquis<strong>it</strong>e, arrivò alla conclusione che esisteva una base comune nelle espressionicaratteristiche di ogni emozione nei vari popoli e che pertanto bisognava r<strong>it</strong>enere innataquesta capac<strong>it</strong>à. Con le sue intuizioni è stato il primo a creare le basi del concetto diemozioni, a dar loro un significato e un’ interpretazione in termini di util<strong>it</strong>à e dicomunicazione. 24 A suffragare gli studi di Darwin ci fu anche lo psicologo canadese PaulEkman che, insieme a Friesen ed Ellswort si prefissero di studiare: felic<strong>it</strong>à, rabbia, paura,tristezza e sorpresa, in particolare su alcune popolazioni della Papua Nuova Guinea.Insieme scoprirono che una caratteristica importante delle emozioni primarie è data dalfatto che vengono espresse da ogni essere umano in ogni luogo, di qualsiasi cultura edetnia, attraverso modal<strong>it</strong>à simili. Da ciò possiamo notare l’importanza che ha il linguaggionon verbale, che generalmente ha una valenza maggiore di quello verbale, rafforza lacomunicazione, ed è in grado di anticipare quello verbale. Altri ricercatori si sono occupatidi emozioni. James nel 1884, facendo riferimento ai processi neurofisiologici, ha defin<strong>it</strong>ol’emozione come “il sentire” elaborando la “Teoria periferica”, secondo cui un eventoemotivamente coinvolgente darebbe origine ad una serie di reazioni viscerali eneurovegetative che percep<strong>it</strong>e dal soggetto sarebbero all’origine dell’esperienza emotiva.Ecco che l’evento emotigeno non è più semplicemente percep<strong>it</strong>o ma anche emotivamentesent<strong>it</strong>o. 25 Al contrario James e Lange producono una “teoria somatica”, secondo cui “ icambiamenti corporei seguono direttamente la percezione del fatto ecc<strong>it</strong>atorio, e che ilsentimento dei cambiamenti stessi al loro manifestarsi è l’emozione”. Cannon nel 1927 ha23 C. Darwin, “Expression of the emotion in man and animals”, 187224 A. Ragaglini, “Psicologia e scienze dell’educazione”,1998, p. 302-303.25 W. James, “ What is an emotion?”, 1884,9, p.188-205XIX

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