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13.07.2015 Views

La prospettiva di non poter più condurre una normalevita sessuale, è la problematica di maggior riscontro. Infatti,durante l’intervento chirurgico, vengono inevitabilmenteresecati i nervi erettori.La funzione di Vita Continua in questi casi è di illustrareal paiente le alternative che, grazie alla ricerca, permettonoil recupero di una vita sessuale normale. Esistono duealternative principali:1. il paziente prima di iniziare il rapporto sessuale si praticauna iniezione sottocutanea nei corpi cavernosi del pene diun farmaco vasodilatatore (prostaglandina). Questo permettel’erezione del pene per una durata di circa 2-4 ore.2. al paziente viene inserita chirurgicamente una protesiall’interno del pene; tramite un “interruttore” posto nelloscroto questa può essere azionata protesi per ottenerel’erezioneL’attività di assistenza socio-sanitaria è svolta anchetramite colloqui collettivi con una psicologa-sessuologa; inquesti gruppi viene coinvolto sempre il partner. Durantequesti colloqui ogni paziente parla dei propri problemi e siconfronta con gli altri pazienti per cercare una possibilesoluzione.Questa associazione si occupa anche di prevenzione:grazie ad una campagna informativa sulla macroemataturiaè riuscita nel 2001 a smistare 400 nuovi pazienti, a cuihanno fatto seguito 14 ricoveri per cistectomia oprostatectomia. Quattordici persone che oggi possonoritornare a vivere.51

CONCLUSIONINella stesura di questa tesi ho potuto appurarel’importanza del ruolo svolto dall’infermiere. In unasituazione così particolare, come l’essere portatori diurostomia, l’infermiere diventa un punto di riferimento siaper quanto riguarda l’aspetto tecnico della gestionedell’urostomia, sia sotto l’aspetto relazionale.Da questo approfondimento è emersa la notevoleimportanza rivestita dal disegno pre-operatorio, senza ilquale il paziente rischia di dover affrontare numerosecomplicanze nel post-operatorio; il malposizionamento puòportare infatti a una cattiva qualità di vita, e adun’aumentata probabilità di sviluppo di patologie stomaliquali retrazione, stenosi, dermatiti, ernia e prolassoperistomale.Altro aspetto molto importante è l’informazione preoperatoria;dalla letteratura è infatti evidente l’aumentodell’insorgenza di problemi psicologici e gestionali inpazienti che non hanno ricevuto un’adeguata informazione.L’infermiere assume una posizione rilevante instaurandoun rapporto di fiducia col paziente e può essere moltod’aiuto nel chiarire tutti gli eventuali dubbi e preoccupazionie nell’istruire correttamente il paziente, e l’ipotetico caregiver,riguardo la gestione dell’urostomia.52

CONCLUSIONINella stesura di questa tesi ho potuto appurarel’importanza del <strong>ruolo</strong> svolto dall’infermiere. In unas<strong>it</strong>uazione così particolare, come l’essere portatori diurostomia, l’infermiere diventa un punto di riferimento siaper quanto riguarda l’aspetto tecnico della gestionedell’urostomia, sia sotto l’aspetto relazionale.Da questo approfondimento è emersa la notevoleimportanza rivest<strong>it</strong>a dal disegno pre-operatorio, senza <strong>il</strong>quale <strong>il</strong> paziente rischia di dover affrontare numerosecomplicanze nel post-operatorio; <strong>il</strong> malposizionamento puòportare infatti a una cattiva qual<strong>it</strong>à di v<strong>it</strong>a, e adun’aumentata probab<strong>il</strong><strong>it</strong>à di sv<strong>il</strong>uppo di patologie stomaliquali retrazione, stenosi, dermat<strong>it</strong>i, ernia e prolassoperistomale.Altro aspetto molto importante è l’informazione preoperatoria;dalla letteratura è infatti evidente l’aumentodell’insorgenza di problemi psicologici e gestionali inpazienti che non hanno ricevuto un’adeguata informazione.L’infermiere assume una posizione r<strong>il</strong>evante instaurandoun rapporto di fiducia col paziente e può essere moltod’aiuto nel chiarire tutti gli eventuali dubbi e preoccupazionie nell’istruire correttamente <strong>il</strong> paziente, e l’ipotetico caregiver,riguardo la gestione dell’urostomia.52

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