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13.07.2015 Views

Risposta emotivaLa risposta emotiva dei familiari appare differenterispetto a quella dei pazienti.Infatti si ha una diminuzionedella depressione e del rifiuto iniziali con il progredire delperiodo post-operatorio e aumentano d’altra parte in ugualmodo sia l’indifferenza che l’accettazione.Rapporti sociali e di lavoroPer quanto riguarda i rapporti con gli altri e conl’ambiente di lavoro si assiste dopo il periodo iniziale postoperatorioad una ripresa che è sufficientemente elevata perquanto riguarda i rapporti lavorativi (solo il 15% circa deipazienti riferisce di avere abbandonato il lavoro anche dopopiù di un anno dall’intervento) mentre per quanto riguarda irapporti sociali vi è una ripresa, ma non completa (circa il30% dei pazienti afferma di aver diminuito i rapporti socialianche ad oltre un anno dall’intervento). Tale modificazionedei rapporti sociali è soprattutto dovuta ad una riduzione deirapporti extrafamiliari rispetto a quelli con i familiari.Attività sessualeUn’altra area di particolare problematizzazione cherimane pressoché stabile anche dopo oltre un annodall’intervento, è costituita dall’attività sessuale che risultasostanzialmente modificata, ridotta o assente nel 40% deipazienti.31

Stima di séLa criticità dell’adattamento post-operatorio viene ancheevidenziata dall’andamento della valutazione soggettiva chei pazienti danno di se stessi durante il periodo postoperatorio.Se da un lato i pazienti si abituano a piùappropriate abitudini igieniche personali e di vita quotidianae ad una migliore utilizzazione della protesi, riacquistandocosì un sufficiente grado di autonomia ed efficienza nellavoro e nelle attività quotidiane, d’altro lato tale recuperonon è mai completo e passata la reazione catastroficainiziale, spesso favorita da una mancata informazione epreparazione prima dell’intervento, resta un residuo senso divalutazione pessimistica ed un senso svalutativo nei riguardidella propria condizione personale.Abitudini igienicheUn’analisi più dettagliata delle problematiche relativealle abitudini igieniche personali evidenzia che esse sonosostanzialmente ricollegate dai pazienti alla mancanza diadeguata preparazione e informazione, aspetto questo delprocesso di riabilitazione che non dovrebbe esaurirsi conuna più o meno episodica e superficiale spiegazioneeffettuata in reparto subito dopo l’intervento operatorio.In effetti le conseguenze di un’efficiente guida e di unorientamento diventano più evidenti e più prevalenti proprionel periodo post-operatorio iniziale. Allorché il paziente sitrova a dover fronteggiare in maniera spesso inaspettata unaserie di situazioni di vita reale alle quali non sa far fronte inmodo autonomo. Nei primi tre mesi circa la metà dei32

Stima di séLa cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à dell’adattamento post-operatorio viene ancheevidenziata dall’andamento della valutazione soggettiva chei pazienti danno di se stessi durante <strong>il</strong> periodo postoperatorio.Se da un lato i pazienti si ab<strong>it</strong>uano a piùappropriate ab<strong>it</strong>udini igieniche personali e di v<strong>it</strong>a quotidianae ad una migliore ut<strong>il</strong>izzazione della protesi, riacquistandocosì un sufficiente grado di autonomia ed efficienza nellavoro e nelle attiv<strong>it</strong>à quotidiane, d’altro lato tale recuperonon è mai completo e passata la reazione catastroficainiziale, spesso favor<strong>it</strong>a da una mancata informazione epreparazione prima dell’intervento, resta un residuo senso divalutazione pessimistica ed un senso svalutativo nei riguardidella propria condizione personale.Ab<strong>it</strong>udini igienicheUn’analisi più dettagliata delle problematiche relativealle ab<strong>it</strong>udini igieniche personali evidenzia che esse sonosostanzialmente ricollegate dai pazienti alla mancanza diadeguata preparazione e informazione, aspetto questo delprocesso di riab<strong>il</strong><strong>it</strong>azione che non dovrebbe esaurirsi conuna più o meno episodica e superficiale spiegazioneeffettuata in reparto sub<strong>it</strong>o dopo l’intervento operatorio.In effetti le conseguenze di un’efficiente guida e di unorientamento diventano più evidenti e più prevalenti proprionel periodo post-operatorio iniziale. Allorché <strong>il</strong> paziente s<strong>it</strong>rova a dover fronteggiare in maniera spesso inaspettata unaserie di s<strong>it</strong>uazioni di v<strong>it</strong>a reale alle quali non sa far fronte inmodo autonomo. Nei primi tre mesi circa la metà dei32

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