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qui montecampione n° 3 ottobre-novembre-dicembre 2009

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Lettere al DirettoreMi arriva non direttamente ma giratami dalC.d.A. del Consorzio che ne è, con altri, illogico destinatario, una lettera o più esattamenteuna petizione, firmata da un certo numero dicondomini di Valgrande.Son ben lieto di pubblicarla per dare la maggiorepubblicità possibile a questo serissimo problemadenunciato dagli scriventi.Con la presente gli abitanti del condominio Valgrandesegnalano una problematica molto seria relativaalla tran<strong>qui</strong>llità personale e al disturbo della <strong>qui</strong>etepubblica in tutte le ore del giorno.L'uso indiscriminato dei giochi collocati nello spazioverde del condominio in oggetto, nonché l'ubicazionedegli stessi giochi a ridosso delle abitazioni creadisturbo a chi vi abita privandolo della possibilitàdi fruire di uno spazio proprio: sia sul terrazzo, chefuori nello spazio pubblico. La situazione diventaulteriormente caotica, quando oltre ai giochi collocatiin sede, lo spazio verde diventa un campo dagioco per esercitare il football, sia da persone adulteche da ragazzi e bambini. Non sono di effetto avvisidi carta, normalmente stracciati, che raccomandanol'uso moderato sia in merito a urli e schiamazziche al rispetto degli orari.Si chiede, pertanto, la risoluzione del problemaregolamentando l'uso dei giochi e dello spazio verde,disciplinandone l'orario di accesso, vietando l'usodel gioco al pallone, urla e rumori assordanti chedisturbano la <strong>qui</strong>ete pubblica, specialmente nelle oredestinate al riposo delle persone.A tal proposito si richiama l'art. 7 del regolamentodi Polizia Urbana - desunto dal D.M.2/4/1968 - nellaparte in cui espressamente vieta sul suolodi dominiopubblico, ovvero di dominio privato ma gravato diservitù di uso pubblico, nonché nelle aree di proprietàprivata non recintate, in assenza di chiaraindicazione, di:“g) praticare giochi di qualsivoglia genere sulle stradepubbliche o aperte al pubblico transito, compresii marciapiedi e i portici, quando possono arrecareintralcio o disturbo, ovvero costituire pericolo per séo per gli altri o procurare danni;h) utilizzare gli impianti o le attrezzature destinateal gioco dei bambini da parte di chi abbia superatoi 12 anni di età ovvero i 150 cm di altezza”.In attesa di riscontro alla presente e nella certezzadi una adeguata soluzione al problema da partedelle persone a ciò preposte, si ringrazia per l'attenzione.Cordiali saluti.Seguono una decina di firme di proprietari diValgrandeAl preciso impegno di trovarvi soluzione, responsabilmenteassunto dal consigliere Birnbaum nel suoarticolo “L'albero della collaborazione è semprepiù rigoglioso” che potete leggere in questo stessonumero del giornale, io voglio far giungere a tuttii firmatari della lettera la mia più autentica solidarietà.Per esperienza diretta non <strong>qui</strong> a Monte ma doveabito per tutto l'anno, so bene quanto disturbo efastidio procuri questo stato di cose se non viene, esubito, regolamentato a dovere.Purtroppo però è un problema più grosso di quantonon si possa credere. Sarebbe tutto molto più semplicese la colpa fosse unicamente dei bambini chepur avendo l'abitudine, cosa logica se vogliamo, difar chiasso, di tenere un tono di voce molto elevato,addirittura di gridare, quando giocano, non lo farebbero,o quanto meno cercherebbero di frenarsi, sequalcuno lo insegnasse loro.Invece molti, troppi genitori di oggi che non sirendono conto di avere il bellissimo, faticoso maappagante diritto-dovere di educare i propri figli,non lo fanno.Forse perché preferiscono... mettersi a giocare apallone anche loro.18

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