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GREGORIANA 16 - Pontifical Gregorian University

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INAUGURAZIONEDELL’ANNO ACCADEMICO42002-2003Tutta la comunità universitaria era rappresentata: personale docente,personale non docente e studenti hanno voluto essere presenti, comeogni anno, per iniziare un nuovo cammino. Fra le autorità presenti iRettori di altri Atenei pontifici e statali, il delegato del Padre Generaledella Compagnia di Gesù P. Guillermo Rodríguez-Izquierdo, S.E. Rev.maMons. Rino Fisichella, Rettore della Pontificia Università Lateranense,S.E. Rev.ma Mons. Justo Mullor Garcia, Presidente della Pontificia AccademiaEcclesiastica e numerosi Ambasciatori del Corpo Diplomaticoaccreditato presso la Santa sede e l’Assessore alle Politiche della Programmazionee Pianificazione del Territorio, Roberto Morassut, delComune di Roma.È un appuntamento, questo, che ci vede tutti partecipi uniti nello spiritoamichevole, quasi familiare che contraddistingue coloro che guardanonella stessa direzione e che collaborano per un obiettivo comune.A questo ci siamo sentiti richiamati dal Padre Rettore, che nella sua omeliaci ha invitati a tenere come nostro riferimento la Sapienza di Diosoprattutto in un particolare momento storico, come quello che stiamovivendo, nel quale guerra e tensione sono ormai indiscusse protagonistedel panorama internazionale.“Nostro impegno – come ha ricordato Marzia Blarasin rappresentandogli studenti nel suo saluto al Rettore – è quello di approfittare del tempoche passiamo in <strong>Gregorian</strong>a per la nostra formazione scientifica masoprattutto umana, ricordando che l’occasione di studiare in un’Universitàcome la nostra è un dono di Dio e che come tale va accolto e fattofruttificare”. Significativo il fatto che la nostra celebrazione, si è svoltaproprio nel giorno in cui Sua Santità Giovanni Paolo II ha incontrato SuaBeatitudine Teoctist Patriarca di Romania; il Vangelo è stato cantatoprima in italiano e poi in rumeno, come segno d’unione ed impegnosulla strada dell’unità, a cui tutti auspichiamo.Le varie lingue che hanno animato la Santa Messa ci ricordano la nostraappartenenza alla Chiesa Universale, della quale come Università siamosplendida icona con <strong>16</strong>0 Paesi rappresentati dagli studenti che giungonoa Roma per essere formati e, a loro volta, diventare formatori nellaChiesa di domani; guardando alla nostra realtà così multiculturale, possiamovedere chiaramente come lo Spirito riesca ad unire non nascondendole differenze ma valorizzandole per l’arricchimento di ciascuno.In questa Messa dello Spirito Santo abbiamo chiesto l’aiuto per cercaredi collaborare, con il nostro lavoro, alla ricerca della verità; per nonSabato 12 ottobreci siamo riunitinella Chiesadi Sant’Ignazioper celebrarel’inizio dell’annoaccademico2002-2003.La gradinata della chiesa di Sant’Ignazio gremita di studential termine della celebrazione.venir meno al nostro proposito è necessario che al lavoro sui libri sia affiancata una profonda vita di preghiera personale e di comunitàuniversitaria unita dallo Spirito al servizio della Chiesa e del mondo. La liturgia è stata curata dal seminario Redemptoris Mater,e guidata dal Maestro delle Cerimonie dell’Università P. Arturo Elberti, S.J., mentre i canti sono stati eseguiti dalla Congregazione deiLegionari di Cristo, dal Pontificio Collegio Francese, dall’Almo Collegio Capranica e dal Collegio Internazionale del Gesù.È con questi propositi che ricominciamo la vita accademica, salutando quelli che hanno terminato gli studi, per portare nel mondoi frutti del loro lavoro e dando il benvenuto a tutte le matricole che ora cominciano, affinché riescano in poco tempo a sentire la<strong>Gregorian</strong>a come un luogo dove crescere nella conoscenza, ma anche nell’amicizia e nella comunione, ingredienti indispensabiliper l’integrale formazione di ognuno.Laura DalfolloSaluto iniziale“EminenzeEccellenzeSigg. AmbasciatoriP. Delegato del P. GeneraleAutorità Religiose e civiliAmici e benefattoriIllustri colleghiGentili collaboratori ecari studenti...… grazie a tutti voi per la presenza. Grazieagli studenti per il saluto. Grazie per esservenuti ad accompagnarci in un momentosolenne della vita universitaria.Oggi la comunità universitaria della <strong>Gregorian</strong>asi raduna in preghiera per iniziareun nuovo anno accademico, il 452º dallafondazione del Collegio Romano.Lo facciamo nella memoria di un annopassato. La relazione annuale che vienedistribuita evoca le molte attività dispiegatedalle varie componenti accademiche,amministrative, servizi tutti così importantiper l’unica missione. In particolareun saluto ai nuovi docenti, collaboratori,studenti, ma anche a chi ci ha lasciato e unpensiero a chi è stato chiamato dalSignore nella dimora eterna. Al librostampato l’onere e l’onore di riconoscerecosì tanto impegno, spesso svolto nelnascondimento e con scarsa ricompensaumana. Per questo a tutti un grazie sincero.Guardando in avanti ad un nuovoanno accademico, invochiamo dunque loSpirito Santo. Conosciamo alcune delleAlcuni membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede.sfide formidabili che il mondo ci ripropone,l’incertezza e la confusione, ilricorso alla violenza e all’oppressione,l’ingiustizia e le prevaricazioni; ma anchemolti segni di bontà e di speranza. La sfidadella pace, della fame, dell’economia chesi vuole dominante e si mostra fragile, diun mondo che sembra assomigliare allanave ubriaca, col timone inceppato e dovela rotta si è persa. Vogliamo riaffermarecon la preghiera la nostra convinzionedell’importanza della mediazione culturaleche costituisce il cammino con cui lafides querit intellectum e l’intellectusquaerit fidem. E vogliamo impegnarci ascoprire il disegno di Dio su di noi e sull’Universitànel momento presente.OmeliaSabato, 12 ottobre 2002Matteo 19,22-33; Proverbi 8,22-36Invochiamo dunque lo Spirito Santo all’iniziodi questo nuovo anno accademico.Di fronte alle sfide formidabili che ilmondo ci propone, all’incertezza e la confusione,a segni di bontà e di speranza, inun tempo che sembra affetto dalla sindromedella nave ubriaca col timoneinceppato e avendo smarrito la mappa, sipresentano a noi risposte che oscillano tral’arroganza di Prometeo e la disperazionedi Sisifo. Il primo convinto di poter conquistareil mondo con le sue forze, ilsecondo che si scopre impotente e condannatoa ripetere errori del passato.Illusione e disperazione: sono queste ledue uniche alternative che si rimandanol’un l’altra come in uno specchio che faoscillare tra esaltazione e depressione erivela un volto al tempo stesso narcisista edisperato.In questo contesto vogliamo riascoltarel’esortazione del libro dei Proverbi, il suoinvito ad incontrare il maestro, che nelbrano evangelico diviene incontro personaledel Signore con il giovane ricco, cheegli guarda con amore. Vogliamo riproporreal Signore quella sua domanda che5


INAUGURAZIONEDELL’ANNO ACCADEMICO2002-2003cosa dobbiamo fare? come individui, maancor più come Università, con urgenza,inquietudine, con speranza, con tutta lasua radicalità, nel modo più onesto elibero possibile.Più che su cambi esterni e organizzativi,sappiamo che è importante, anzi indispensabile,poter contare su un “cuorenuovo”, il cuore nuovo che lo Spirito puòcreare in noi e per cui oggi invochiamo ilsoffio di Dio.È lo Spirito che può creare in noi un cuorecapace di aprirsi alle dimensioni di trascendenzama anche di immanenza, peruscire da noi stessi, ma anche per penetrarenel più intimo della nostra vita, delmondo che ci ospita e degli altri chevogliamo amare.Ci affidiamo allo Spirito, a quella sua “vulnerabilità”che lo fa sensibile, attento,ricettivo all’ascolto, ma anche, coraggioso,responsabile e creativo.Il solenne momento della preghiera eucaristica.Tutta la formazione, nostra e di coloro chesiamo chiamati a guidare nel cammino dicrescita avviene secondo questi due vettori.Imparare ed insegnare a ricevere eimparare ed insegnare ad operare, adimpegnarsi, a decidere; imparare adaprirsi ad una tradizione che ci viene consegnata,ma elaborare un progetto chevogliamo, dobbiamo creare... nova etvetera.È il soffio di Dio che viene continuamentein noi a promuovere e a confermare,senza dividere quei due movimenti dellalibertà che costituiscono il nostro cuore,Professori e studenti concelebranti, tutti unitinello stesso “Nome”.lo spirito umano: un movimento di ascesacon cui passiamo dal finito all’infinito, daltemporale all’eterno, dal concreto all’universale,e il movimento discendente concui si dà forma all’intuizione aperta sull’infinito,nello specifico del momento storicoche viviamo.Matteo 19,22-33Il brano del vangelo di Matteo ci sfida acompiere un passo nel primo movimento,che ci solleva dai nostri interessi, cistrappa a noi stessi, ci situa nel disegno diDio; ci ripropone l’esigenza della Chiamata,della voce e del dono che riceviamodall’alto. Vogliamo essere attenti, vulnerabiliall’ascolto...Conosciamo il dialogo evangelico tra Gesùe il giovane ricco.Lo vogliamo riascoltare come individui,ma anche come comunità e come istituzioneuniversitaria.Che cosa devo fare di buono / per ottenerela vita eterna? Fare. Ottenere.Gesù accoglie la richiesta, il desiderio ma,come sempre, allarga, riorienta e trasformala domanda e la trasforma ripartendodal semplice ed essenziale: icomandamenti.“Ho sempre osservato tutte queste cose;che mi manca ancora?”.Domanda imprudente, che può aprire aorizzonti inaspettati e radicali.“Se vuoi essere perfetto, và, prendi l’iniziativa,il rischio di lasciare il conosciutoper lo sconosciuto, il certo per l’incerto,vendi quello che possiedi, dallo aipoveri e avrai un tesoro nel cielo; poivieni e seguimi”.È un orizzonte nuovo che si apre, unmondo non di possesso ma di amicizia edi sequela, capovolgimento di molti criteri;perché è donando che ci si arricchisce,dimenticandosi che ci si ritrova.Il Magnifico Rettore saluta S.E. Rev.ma Mons.Rino Fisichella, Magnifico Rettore della PontificiaUniversità Lateranense, e S.E. Rev.maMons. Justo Mullor Garcia, Presidente dellaPontificia Accademia Ecclesiastica.Proverbi 8,22-36Il libro dei Proverbi con l’elogio dellasapienza ci guida sul sentiero di comeinfondere nella vita l’ispirazione che vienedall’alto, come incarnare nel concreto,nella storia, nella vita, nel tessuto istituzionalee organizzativo, la chiamata.Il movimento verso l’ideale, il tesoro che ènei cieli vuole, deve farsi visibile divenire,principio attivo e guida del nostro operare.La volontà riaffermata di donaretutto di se stessi non può rimanere nelmondo delle buone intenzioni. È laP. Guillermo Rodríguez-Izquierdo, delegato delPadre Generale della Compagnia di Gesù, ilMagnifico Rettore e P. Francisco Egaña, S.J.,Vice-Rettore Universitario.sapienza che come architetto ordina ilmondo, dispone ogni cosa come il fondamentodi ciò che è, e dà unità alle nostreazioni frammentarie e disperse.Quando fissava i cieli ero là, quandotracciava un cerchio sull’abisso;quando stabiliva al mare i sui limiti...ero con lui come architetto.Il Concilio ci ricordava in Gaudium etSpes: “Con l’esercizio appassionato dell’ingegnolungo i secoli l’uomo ha fattocertamente dei progressi nelle scienzeempiriche, nelle tecniche e nelle disciplineliberali. Nell’epoca nostra, poi, haconseguito successi notevoli particolarmentenella investigazione e nel dominiodel mondo materiale. E tuttavia egliha sempre cercato e trovato una veritàpiù profonda. L’epoca nostra, piùancora che i secoli passati, ha bisognodi questa sapienza per umanizzaretutte le sue nuove scoperte. È in peri-67


Il Magnifico Rettore tiene la sua omelia.INAUGURAZIONEDELL’ANNO ACCADEMICO2002-2003colo, di fatto, il futuro del mondo, ameno che non vengano suscitatiuomini più saggi... E molte nazioni,economicamente più povere rispetto adaltre, ma più ricche di saggezza,potranno aiutare potentemente le altre”(GS 15).Beati quelli che seguono le mie vie... chitrova me trova la vita e ottiene favore dalSignore.Ci aspetta un altro anno di lavoro, intensocome sempre, un viaggio, sempre riccoma non facile.Ci aspetta quest’anno un lavoro di pianificazionedell’università che è occasione dirinnovato impegno, di approfondimentodelle opzioni e di scelte.La sapienza è uno dei doni dello Spirito:quel dono architettonico che solo ci può edeve guidare nel cogliere ed entrare neldisegno di Dio, nel momento della nostraLa studentessa Marzia Blarasin, a nome di tutti gli studenti, pronunciaun breve discorso di saluto.storia, nelle esigenze del mondo... nellafame materiale e spirituale che ci circonda.Abbiamo bisogno di questa sapienza e lachiediamo.Il Signore non vuole che andiamo via tristi.Ci vuol dare la vita, la speranza.Quaranta anni fa (1962), ieri (11 ottobre),si apriva il Concilio Vaticano II.Vorrei fare nostre alcune parole di GiovanniXXIII nel discorso di apertura. Cerchiamodi ascoltarle non come parole diun cronista, di uno scienziato empiricoche misura e che potrebbe smentire converifiche quanto affermato, ascoltiamolecon la semplicità e la penetrazione dellosguardo di fede, che guarda al futuro e saancora sperare: “A noi sembra di doverdissentire da codesti profeti di sventura,che annunziano eventi sempreinfausti, quasi che incombesse la finedel mondo. Nel presente momento storicola Provvidenza ci sta conducendoad un nuovo ordine di rapporti umani,che, per opera degli uomini e per lo piùal di là della loro stessa aspettativa, sivolgono sempre più verso il compimentodi disegni superiori e inattesi; etutto, anche le umane avversità, disponeper il maggior bene della Chiesa”(Giovanni XXIII, Discorso di apertura delConcilio Vaticano II, 11 ottobre 1962).ConclusioneL’Università si prepara ad affrontare unlavoro che è anche una sfida attraversouna Pianificazione strategica con l’aiuto dialcuni esperti anche esterni. Ci sonodavanti alcune conferme, ma forse anchealcune decisioni difficili. Come portarenel concreto dell’operare e nelle stessestrutture, le esigenze delle nuove situazionidel mondo, della Chiesa, della Compagniadi Gesù, della <strong>Gregorian</strong>a? È moltoimportante che questo lavoro sia condottocon responsabilità attraverso l’apporto ditutti, secondo il ruolo e le capacità di ciascuno.Il P. Kolvenbach in un recente discorsosulla dimensione intellettuale del ministerodella Compagnia di Gesù ci ha ricordatoche:Papa in occasione del Giubileo degliuniversitari. L’amore di Dio che noninclude l’amore del prossimo è una piafrode. Noi e gli studenti dobbiamo continuamentechiederci se le nostre scelteci conducono all’ideale di servizio propostodal vangelo: “Chi vuol esseregrande tra voi si farà vostro servitore”(Mc 10,43).Continuiamo a chiederci se prepariamostudenti ad una attiva partecipazionenella Chiesa e nella comunità locale. Ilnostro modello formativo prende sulserio lo sviluppo intellettuale e spiritualedegli studenti, con una visione digiusto servizio alla comunità.La nostra istituzione educativa è capacedi divenire un luogo dove il nuovomondo interdipendente è, non solopresente ma adeguatamente compreso.Siamo e vogliamo continuare adessere istituzioni locali ed internazionali.Intendiamo entrare in un processo didialogo collaborativo con uomini edonne che partecipano alle nostrepreoccupazioni, e questo dialogo devesituarsi nell’esperienza di verità e diricerca di comprensione che hanno plasmatola nostra vita professionale, maanche le convinzioni che orientano lanostra vita, come esseri umani.Ancora oggi le caratteristiche del dialogodella salvezza restano la pietra diparagone del dialogo che cerchiamo diinstaurare tra noi e con il mondo che cicirconda: un dialogo che è aperto dall’iniziativaDivina, partito dalla bontà edalla carità; un dialogo mai commisuratoai meriti di coloro cui è rivolto o airisultati conseguiti; un dialogo che nonobbliga, ma si muove nel rispetto dellaUn momento conviviale, dopo la celebrazione, nel Collegio di San Roberto Bellarmino,in Via del Seminario.libertà personale e civile; un dialogoreso possibile a tutti, senza discriminazione,universale; un dialogo che conoscela gradualità, gli umili inizi, insegnandocia vivere la lentezza dellamaturazione psicologica e che devesempre ricominciare, più da noi che dacoloro cui è rivolto.Il Cardinale Re, alla celebrazione di SanRoberto, ci ha esortato: “Sulle orme diSan Roberto Bellarmino questa Universitàha ancora, all’inizio del terzo millennio,un grande servizio da rendere alla Chiesacon la collaborazione di quanti, religiosi elaici, danno il loro contributo di insegnamentoo comunque di sostegno”.E ora in virtù delle facoltà concessemi,dichiaro aperto l’Anno Accademico 2002-2003, 452º dalla fondazione del CollegioRomano.8Ogni ricerca serve ad approfondire lafede, e la fede, per sua natura, richiedecomprensione, intelligenza.Religione e cultura secolare devonoessere aperte ai reciproci contenuti.Quell’umanesimo che ha caratterizzatoil ministero della Compagnia, non èmai compiuto. È il nuovo umanesimoalla cui elaborazione ci ha invitato il9


10ULA CONFERENZAINTERNAZIONALESUL TRAFFICODEGLI ESSERI UMANIna conferenzainternazionale dal titolo“La Schiavitù del 21º Secolo -La Dimensione dei dirittiumani in rapporto al trafficodegli esseri umani”, si è tenutail 15 e <strong>16</strong> maggio presso laPontificia Università<strong>Gregorian</strong>a. La conferenza,che si è rivelata un notevolesuccesso, è stata organizzata incollaborazione con esponentidel Corpo Diplomaticoaccreditati presso la SantaSede, con la stessa Università<strong>Gregorian</strong>a, con il PontificioConsiglio per la Giustizia e laPace, con il PontificioConsiglio per la Cura Pastoraledegli Immigrati e degliItineranti e con la Urbi et OrbiCommunications. L’evento èstato reso possibile, inoltre,grazie agli sforzidell’Ambasciatore degli StatiUniti presso la Santa Sede, SuaEccellenza Jim Nicholson.Dal momento del suogiuramento comeAmbasciatore, nel settembre2001, egli si è prodigatoimmediatamentenell’affrontare il graveproblema del traffico degliesseri umani.Tale impegno, e laConferenza che ha generato, èstato motivato dal desiderio daparte dell’AmbasciatoreNicholson di condividere lapreoccupazione morale dellaterribile piaga di questamoderna tratta degli schiaviche affligge così tanti paesi nelmondo. Il problema deltraffico degli esseri umani è unargomento di estremointeresse anche per GiovanniPaolo II. Nel 1998 il Papa haaffermato che: “Gli sforzi peropporsi ad ogni forma ditraffico di esseri umanimostrano chiaramente che, sec’è la determinazione politica,è possibile colpire le cause deimalesseri che troppo spessostravolgono il voltodell’uomo”. Oltre all’impegnoattivo e al sostegno dellaConferenza tramite membri divari Pontifici Consigli, il SantoPadre ha inviato, quali suoirappresentanti personali, SuaEccellenza l’Arcivescovo JeanLouis Tauran, Segretario per leRelazioni con gli Stati e ilSegretario di Stato Vaticano,Sua Eminenza Angelo Sodano.L’Arcivescovo Tauran haletto ai partecipanti unamissiva speciale di Sua Santità.Il Santo Padre, in questomessaggio, esprimeva lapropria ammirazione per laconferenza e inviava la suabenedizione a coloro chelavorano per la soppressionedel traffico degli esseri umani.I due giorni di conferenza sisono svolti con la formazionedi dieci diverse sessioni chehanno coinvolto più di70 esperti nel campo deltraffico degli essere umani.Gli argomenti delle sessionicostituiscono un’indicazioneprecisa della complessità dellamateria. Alcuni dei temi trattatisono stati: “La definizione delproblema”, “Il ruolo deimedia”, “La necessità di unamaggiore consapevolezza perevitare il vittimismo”,“Salvataggio e protezione”,“Il ruolo delle comunitàreligiose”, “Lariabilitazione/reintegrazionenella società delle vittime deltraffico di esseri umani”.A l termine dellaConferenza si è svolto unincontro al fine di raccoglierei risultati delle varie sessioni.Le conclusioni a cui sonogiunti gli esperti, insieme congli atti e gli interventi delConvegno, saranno pubblicatie distribuiti ai partecipanti eagli interessati. La conferenzasi è incentrata essenzialmentesulla dimensione dei dirittiumani nel traffico degli esseriumani. Essa ha visto lapartecipazione di esperti,accademici, vittime, funzionarigovernativi, religiosi,organizzazioni nongovernative, la stampa e moltialtri che sono stati in qualchemodo colpiti da questa nuovaforma di schiavitù del21º secolo.Fonti congressuali americaneindicano che più di 700.000persone l’anno sono vittimedel traffico di esseri umani el’OrganizzazioneInternazionale sulle Migrazionicalcola che tale trafficocostituisce un’industria cheproduce da 5 a 7 miliardi didollari l’anno. In parolesemplici, nel mondo modernola schiavitù esiste ancora e larecente conferenza hacostituito un passo avantiverso la ricerca efficace di unasoluzione a tale gravissima ecomplicata questione.La conferenza ha altresìevidenziato con successo lacomponente della “domanda”del traffico di esseri umani. Unaltro importante fattorecausale in questa forma dischiavitù moderna è che iconsumatori finali dei servizidelle vittime spesso ignoranoche tali soggetti sono ridottialla schiavitù.I risultati della secondarelazione annuale delDipartimento di Statoamericano sul traffico dellepersone, che affronta taleproblema in 89 Paesi delmondo, nel periodo tra aprile2001 e marzo 2002, mostrache i trafficanti “utilizzanoagenzie fraudolente di ricercalavoro, di viaggi, di moda ematrimoniali per attiraregiovani uomini e donne” eimmetterli nelle loro retiillegali di prostituzione. Fannospesso ricorso a minacce eviolenze per terrorizzare econtrollare le vittime e percostringerle al lavoro nero neisettori dell’abbigliamento,dell’agricoltura e del lavorodomestico. Ciò instaura unclima di terrore nelle vittime erende difficilissimo far cessarela domanda del traffico diesseri umani. Gli utenti finalidi tali servizi lavorativi hannola responsabilità morale diassicurarsi che i proprilavoratori non siano vittime ditale azione criminale.I partecipanti e gli espertidella conferenza sono giunti aRoma in rappresentanza dioltre 30 nazioni e di tutti ecinque i continenti. Propriotale diversa provenienza sta atestimoniare che il problema èsentito a livello mondiale. Tuttele persone presenti allaConferenza, a prescinderedalle loro diverse estrazioni e8 settembre 2000. Il Santo Padre incontra Anna Enonja, provenientedalla Nigeria e uscita dal mondo della prostituzione grazie all’aiuto delsacerdote Don Oreste Benzi. Una delle immagini simbolo della schiavitùa cui sono ridotti molti esseri umani ma anche della possibilità di esserneliberati.opinioni, sono arrivateinsieme, a Roma, non solo perdiscutere del traffico degliesseri umani, ma soprattuttoper ribadire che, finché non siriuscirà a sradicare totalmentetale piaga in tutte le suemanifestazioni, tutti possiamoe dobbiamo fornire unsostegno maggiore alle suevittime.Nell’enfasi delladimensione dei diritti umani intale ambito, la Conferenza haavuto successonell’identificare l’esigenza diprevenire l’azione di crearealtre vittime e, in caso ciò nonfosse possibile, di salvare eaiutare le stesse vittime areinserirsi nella società.La Conferenza ha cercatoinfatti di dare risalto a tuttiquei gruppi ecclesiastici olaici, locali o internazionali,che in tutto il mondo hannosostenuto la dignità umanadelle vittime del traffico degliesseri umani. Comeampiamente riportato dallastampa internazionale, questaconferenza, per la prima volta,è riuscita a riunire un gruppocosì ampio e variegato alloscopo di analizzare ecooperare nell’ambitospecifico.La conferenza ha agevolatonotevolissime opportunità dicollegamento fra militanti ditutto il mondo e si è chiusacon la speranza che iprogressi compiuti in questadue giorni potrannosopravvivere grazie alla futurainterazione dei suoiprotagonisti. Infatti, è solo conun’azione collettiva di tutte lenazioni del mondo che ladeplorevole realtà del trafficodegli esseri umani potràessere definitivamentesconfitta.Nathan MacklinStagista nel Dipartimento di Statonell’Ambasciata degli Stati Unitid’America presso la Santa Sede(Traduzione dall’inglese diPaolo Basile)11


Festa di San Roberto Bellarmino“Modellodi scienziato,esempio di Santità”<strong>16</strong>Il 14 maggio scorsosi è celebrata la festadi San RobertoBellarmino allaPontificia Università<strong>Gregorian</strong>a.La Santa Messa èstata presiedutada S.Em. Rev.mail CardinaleGiovanni Battista Re,Prefetto dellaCongrezione deiVescovi, concelebratadai sacerdotimembridell’Università,con lapartecipazionedi alunni,ex-alunni,professori,dipendenti ed amicidella PontificiaUniversità<strong>Gregorian</strong>a.La celebrazione hasignificato unmomentodi gioia profonda egratitudinesincera per l’annoaccademico2001-2002.Due grandi protagonisti dell’anno accademicosono stati festeggiati in questogiorno felice: Don Recaredo José SalvadorContelles che ha ricevuto il “PremioBellarmino” per la sua tesi in Teologia;Don Jurandir Coronado Aguillar per lasua opera presso la Facoltà di StoriaEcclesiastica. Grati al Signore, e a SanRoberto Bellarmino per la sua costanteintercessione a nostro favore, e radunatiattorno alla mensa di fraternità, abbiamoaccolto tutti l’opportunità offertaci dalSignore, segnalata in particolar modo daSua Eminenza nella sua omelia, di rifletteresulla vita di San Roberto Bellarmino,Patrono della nostra Università.La santità, unica meta di tutti gli uomini,e la vita vissuta in cerca di essa, è stato iltema centrale dell’omelia, analizzando inparticolare la vita di San Roberto Bellarmino.“La sua vita fu caratterizzata da unprofondo amore per lo studio, ma amòsoprattutto la santità”. “San Roberto erapienamente consapevole della propriaerudizione immensa, ma non si vantava diessa... anzi, la mise al servizio degli altri”.Da questa frase vorremmo operare unariflessione. La prima cosa è l’uso dellaparola “ma”, per introdurre la santitàquale principio guida della vita di SanRoberto Bellarmino. Il “ma” potrebbeindicare una dicotomia tra amore per lostudio, da una parte, ed amore e camminosofferto verso la santità, dall’altra.Se fosse questa l’interpretazione giustaavrebbe davvero poco senso la scelta diquesti come patrono della nostra Università.Poco sensata, invero, sarebbe l’esistenzadi un’università cattolica, qualorasussistesse una tale dicotomia.Si deve capire la prima affermazionesollecitazionedel Cardinale Re, alla lucedella seconda.L’affermazione della consapevolezza diSan Roberto Bellarmino della propriaerudizione immensa è da intendersi comericonoscimento del fatto che San Robertostesso riconobbe nel suo intelletto undono di Dio. Lo sviluppo dell’intelletto, ilcui frutto è l’erudizione immensa, nonè per lui che un dovere davanti a Coluiche gli ha dato tale dono. Il porre lasua erudizione immensa al servizio deglialtri, inoltre, è conseguenza naturale ditale riconoscimento e, in quanto donodi Dio, o andava messa al servizio deglialtri, o andava persa, poiché ogni talentonascosto è un talento sprecato(cfr. Mt 25,14 ff.), e, come affermavaGesù, “chi non raccoglie con medisperde” (Lc 11,23). San Roberto Bellarminoamò la vita intellettuale, la vissenella fede e la mise al servizio dellaChiesa. Per lui, la santità non si opponevaallo studio, bensì la informava, dirigeva eperfezionava, poiché “la verità è unasola”(cfr. Lettera Enciclica Fides et RatioIII.34 et passim).Questo è un esempio per noi tutti alla<strong>Gregorian</strong>a che stiamo vivendo la crescitadella vita intellettuale allo scopo di rendereun servizio alla Chiesa. Per noi tutti,il “tempo gregoriano” della vita è tempodi formazione intellettuale nello spirito diapertura alla verità, alla ricerca delsapere informato dalla carità quale verasapienza (cfr. AUGUSTINUS, De civitate DeiIX.xxi). Molti di noi andranno a svolgeredelle missioni al di fuori dell’accademia.Alcuni di noi, finiti i propri studi formativi,andranno ad insegnare, altri ancorasvolgeranno una missione di testimonianzacristiana nell’ambito del lavoroquotidiano.Noi tutti, però, rimarremo uniti nelloSpirito di Gesù, unico vero Maestro, e delsuo servo, nostro Santo Patrono, RobertoBellarmino, nostro amico nella sapienza.Preghiamo perché, spinti dal suo esempio,possiamo offrire i nostri studi, edinvero tutte le nostre attività da questogiorno fino a che piaccia al SignoreNostro Gesù Cristo, Ad Maiorem DeiGloriam.Christopher R. AltieriS.Em. il Card. Giovanni Battista Re incensa l’altare nel quadriportico, accompagnato dal diacono e dalMaestro delle Cerimonie dell’Università P. Arturo Elberti, S.J.Foto di Fr. Miguel Vaño, S.J.17


18UNA TESISULLE CHIESESORELLEIl <strong>16</strong> maggio scorso, l’aula delle tesi della Pontificia Università<strong>Gregorian</strong>a è stata teatro della presentazione della Tesi di dottoratosul tema: “Le Chiese Sorelle nella Teologia di Yves Congar”,discussa al Pontificio Istituto Orientale nel maggio del 2000 dallaMissionaria Ecumenica Sr. Mariangela Giovanna Congiu.La presentazione è stata promossa da Monsignor Lino Lozza– Segretario della Rivista UNITAS – che ha assunto il ruolodi Coordinatore; hanno poi preso la parola i docenti: il Direttoredella tesi, Prof. Edward Farrugia, S.J., docente di teologiadogmatica e patrologia orientale nel P.I.O. e docente di ecumenismopresso varie facoltà teologiche italiane; Prof. VincenzoPoggi, S.J., docente emerito di Storia del Cristianesimo nelVicino Oriente nel P.I.O.; il Prof. Giovanni Cereti, l’Arch. Greco-Ortodosso Matteos Psomá, Rappresentante della Sacra ArchidiocesiOrtodossa d’Italia; è intervenuto anche il Pastore uscentedella Chiesa Evangelica Luterana di Roma Hans Michael Uhl.Il Coordinatore ha centrato l’attenzione sulla “eccezionalità”della tesi sia per la sua vastità, sia per l’originalità dell’argomento,sia per il fatto che è stata scritta da una suora; ha, quindi,dato la parola al Prof. E. Farrugia, il quale ha messo in evidenzal’importanza della teologia orientale, specialmente quella sulleChiese Sorelle, invitando a leggere la sua Prefazione alla tesipubblicata nel 2001, nella quale così si esprime: “È la stessaautrice che, nello spirito della sua Famiglia Ecumenica, fondatada Monsignor Giulio Penitenti (alunno del P.I.O. nel 1944 edeceduto a Roma nel 1978) ha voluto ricalcare le orme di questogrande Domenicano (Yves Congar), partito alla scoperta dell’Oriente...Per concludere, la Congiu non ha tralasciato nessunapossibilità di impossessarsi del patrimonio di Congar, accompagnatada una lettura proficua delle opere di lui e su di lui... Dallavoro della Congiu, è emerso chiaramente che Congar ha favoritodecisamente il passaggio dell’immagine dei ‘due polmoni’,analoga a quella delle Chiese Sorelle, nella consapevolezza dellaChiesa, considerando che egli era uno dei pochi, in tempi difficili,a parlare di ecumenismo. Questo lavoro, infine, aiuta nonsolo a far conoscere un grande Domenicano, ma anche a farconoscere meglio Orientali e Occidentali e, dunque, ad arricchirsireciprocamente”.Il Prof. Vincenzo Poggi ha ricordato le origini dell’espressione“Chiese Sorelle”, risalendo al principe Max von Sachsen, fratellodel re di Baviera; Don Giovanni Cereti ha illustrato il pregio dell’argomentoaffrontato, invitando l’autrice a fare una sintesi dellavoro in modo che possa essere letto agevolmente; l’Arch. MatteoPsomà ha visto nella tesi uno strumento per favorire la comunionetra le Chiese Sorelle.Il Prof. Yannis Spiteris, O.F.M.Capp. – docente associato di TeologiaBizantina e Greca al P.I.O. e secondo direttore della tesi –non è potuto intervenire, ma ha espresso il suo giudizio inalcune pagine che ha voluto si leggessero in aula, scrivendo tral’altro: “Si può dire che, praticamente, in questa tesi si trattaquasi tutta la teologia di Congar vista in maniera comparativa traoriente e occidente. La studentessa, infatti, non tratta solo inmodo stretto dell’ecclesiologia delle Chiese Sorelle di tradizioneorientale e occidentale in quanto tali, ma presenta anche unavisione parallela della loro teologia... Ciò fa particolarmente piacereperché Sr. Mariangela appartiene alla benemerita congregazionereligiosa che ha come carisma principale il dedicarsiall’incremento dell’ecumenismo”.La tesi si compone – oltre che dell’Introduzione generale edella Biografia di Yves Congar – di cinque capitoli: il primo,Fenomenologia delle Chiese Sorelle, introduce ad una loroconoscenza nei vari aspetti, soprattutto per quanto riguarda laloro posizione ecclesiale di priorità rispetto alle altre Confessionicristiane dopo la Chiesa Cattolica. I tre capitoli successiviriguardano le Chiese Sorelle nell’ecclesiologia di Yves Congar,prima, durante e dopo il Vaticano II; la tesi si conclude con unaValutazione critica dell’opera di Yves Congar.M.G.C.UNA NUOVA VIA PER IL DIALOGO:L’ISTITUTO DI STUDISU RELIGIONI E CULTUREALLA <strong>GREGORIANA</strong>IN COLLABORAZIONECON IL CENTRO “CARDINAL BEA” PER GLI STUDI GIUDAICIE LA BIBLIOTECA SIDICL’Istituto di Studi su Religioni e Culture è una nuova iniziativadella Pontificia Università <strong>Gregorian</strong>a, intrapresa dietro raccomandazionedella 34ª Congregazione Generale della Compagniadi Gesù.Si tratta di una iniziativa in collaborazione con le diverse istituzionidel Consorzio <strong>Gregorian</strong>o, nonché con altre università efacoltà della Compagnia di Gesù nel mondo, con le quali ci saràuno scambio di professori invitati nonché programmi per loscambio di studenti.Grazie alla presenza di professori e studenti di altre tradizionireligiose, l’Istituto è in grado di offrire un’esperienza viva di dialogoe una comprensione più concreta delle altre tradizioni.QUALI SONO LE FINALITÀ DELL’ISTITUTO?Prestare un servizio alla Chiesa formando personecapaci di impegnarsi nel dialogo... specialmente nelle areedi pluralismo religioso in cui i cristiani possono essere in minoranza,e sempre più anche in Europa e nell’America Settentrionale,dove credenti di altre confessioni religiose costituisconominoranze in costante aumento.Prestare un servizio analogo a persone di altra fede religiosa...che desiderino approfondire la loro conoscenza deicristiani e della loro fede, in modo da promuovere lo sviluppodi rapporti più cordiali fra le diverse comunità religiose.Offrire una formazione più ampia agli studenti di altrefacoltà... dando loro modo di avere una conoscenza e comprensionepiù adeguata e consapevole delle religioni del mondo,nella speranza che ciò possa arricchire i loro studi e il loroapostolato.Offrire una base istituzionale e un forum accademico...per attività correlate al dialogo interreligioso. Da molti annil’Università <strong>Gregorian</strong>a ha stipulato accordi di collaborazionee di scambio accademico con università in Israele, Tunisia,Turchia, Corea, Iran, India, Giappone, Indonesia, Gran Bretagnae Stati Uniti.PROGRAMMA DEGLI STUDIComprende un programma di base comune a tutti gli studenti euna specializzazione adeguata al contesto nel quale lo studenteprevede di lavorare:Programma di base comune: antropologia culturale, psicologia,sociologia e filosofia della religione; teologia delle religioni;teoria e prassi del dialogo interreligioso; corsi introduttivi allepiù importanti tradizioni religiose dell’Occidente e dell’Oriente.Indirizzi di specializzazione: Giudaismo (presso il Centro“Cardinal Bea” per gli Studi Giudaici); Induismo e Buddhismo;Islam; Cristianesimo.In genere, gli studenti non-cristiani vogliono specializzarsi nellostudio del Cristianesimo. A loro viene proposto uno specialeprogramma introduttivo perché possano trarre profitto anche dacorsi ordinari di altre facoltà.In considerazione dell’importanza che riveste, per coloro chelavoreranno attivamente nel campo del dialogo, l’acquisizionedi solide basi teologiche, gli studenti potranno integrare la loroformazione teologica con corsi scelti fra quelli della Facoltàdi Teologia.GRADI ACCADEMICIL’Istituto attribuisce il grado accademico di Magistero in Studidelle Religioni e delle Culture o Master of Arts in the Study ofReligions and Cultures dopo 2 anni di studio, dopo un esamefinale generale e la presentazione e difesa di una tesi.Gli studenti qualificati potranno anche conseguire un Diplomadopo un anno di studio.Per essere ammessi ai programmi dei gradi accademici sirichiede: un diploma universitario di Baccalaureato o equipollente;per gli studenti cristiani, una solida preparazione teologica;per gli studenti di altre religioni, una formazione nellostudio delle rispettive tradizioni religiose o nello studio delCristianesimo.LINGUEPrima dell’iscrizione, gli studenti che intendono conseguire ungrado accademico dovranno frequentare un corso base di linguaitaliana. L’insegnamento si terrà sia in italiano che in inglese.Saranno offerti corsi di lingua presso l’Università a seconda degliindirizzi scelti.INFORMAZIONI PRATICHELe iscrizioni all’Anno Accademico 2002-2003 sono aperte dal18 Settembre 2002. Le lezioni sono iniziate il 9 Ottobre 2002.Per ulteriori informazioni si prega di contattare:P. Daniel Madigan, S.J. (Direttore) madigan@unigre.itDott. Ambrogio Bongiovanni bongiovanni@unigre.ithttp://www.unigre.it19


Attivitàdell’Istitutodi Scienze ReligioseFocus26Il <strong>16</strong> maggio si è svolto l’annuale seminario dell’itinerariodi Teologia dell’esistenza cristiana, su “Diaconia alla verità:Società moderna e nuove religiosità”, che, dopo l’incontrodell’anno precedente, che aveva realizzato un confronto traalcuni dei più significativi movimenti ecclesiali, ha intesoquest’anno confrontarsi con le nuove realtà religioseextraecclesiali che pongono inquietanti interrogativi, comeha messo nettamente in risalto la Prof.ssa Cecilia GattoTrocchi, suscitando, nello stesso tempo, “inedite speranzeriguardo agli spazi che si aprono per l’evangelizzazione”(Don Michele Fuss).Il 23 maggio, infine, la presentazione del volume dellastudiosa Rosetta Stella, dal titolo “D’un tratto del tutto.Una femminista alle prese con Dio”, a cui è intervenutoanche S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Pittau ed ha presenziatoS.E. Rev.ma Mons. Marchetto, Segretario del PontificioConsiglio per i Migranti, ha fornito l’occasione per l’organizzazionedi una tavola rotonda sulla “rivoluzione in teologia”,introdotta dai nuovi apporti della riflessione femminilea questioni che, tradizionalmente, sono state quasisempre affrontate da uomini.È certamente difficile tracciare un bilancio complessivodi tutte le attività menzionate, ma è, tuttavia, possibilesottolineare due aspetti che sono risultati senz’altro positivi.In primo luogo, l’apporto degli esperti esterni ed ilconfronto delle loro posizioni con quelle dei docenti dell’ISRha consentito di pervenire ad approfondimenti rilevantiche, a loro volta, configurano nuovi quesiti che richiederanno,successivamente, ulteriori spazi di riflessione.Inoltre, in tutti i casi si è registrata una vivace partecipazionedel pubblico al dibattito e ciò, da una parte, indical’attualità e l’importanza delle tematiche, mentre, dall’altra,riguardo agli studenti dell’ISR intervenuti, ha consentito diattuare modalità di apprendimento e di rielaborazione personale,che non si sarebbero potute ottenere con le solelezioni frontali.Giorgia SalatielloUn’etica per la leadership ecclesialeIl 20 maggio si è svolto nella nostra Università il IV Colloquio diTeologia Morale con la partecipazione di James Keenan, S.J.,docente presso la Weston Jesuit School of Theology di Cambridge(U.S.A.) che ha recentemente pubblicato Practice What YouPreach: Virtues, Ethics and Power in the Lives of PastoralMinisters and Their Congregations, da cui il tema del confrontoche ha coinvolto diversi studenti del II e III ciclo. A partire daalcuni casi il relatore ha indicato l’urgenza di una riflessione sulruolo dell’etica nelle procedure interne alla vita della Chiesa. Ladiscussione tra i partecipanti è avvenuta nei gruppi secondo diecipiste offerte dallo stesso Keenan: il diritto/dovere di discuteresulla modalità delle decisioni ecclesiali, il problema del segreto,le delazioni, la mistificazione, la necessità dell’unità ecclesiale, lacensura previa, i timori dei cattolici sulla prevenzione AIDS/HIV,la vulnerabilità delle religiose nella Chiesa, il principio di sussidiarietà,la virtù dell’umiltà. Il confronto tra i partecipanti equello successivo in assembleaha permesso di focalizzarel’obiettivo del dibattito:l’esigenza di elaborare unacriteriologia per le proceduredecisionali all’internodella Chiesa stessa. Questosarà possibile nella misurain cui maturerà un maggioresenso di responsabilitàdei membri della comunitàecclesiale. La possibilitàdi riflettere, a questo livello,sulle problematiche implicatein questa maturazione èl’invito aperto dal Colloquioe ci si augura che abbia unseguito nell’allargamentodella discussione ad altriambiti di ricerca.P. Giulio Parnofiello, S.J.Lavori estivi 2002Durante i mesi estivi l’Università ha approfittato dell’occasione,come ormai fa da diversi anni, per sistemare alcuni spazial suo interno. In particolare quest’anno, sempre grazie alcostante impegno del Sig. Eugenio Biris, Responsabile dei ServiziGenerali e del Sig. Marjan Rebernik, Responsabile della Manutenzione,sono state ristrutturate le seguenti aree: l’interno dell’edificioFrascara nel suo complesso (ivi comprese le Aule del1º e 2º piano) e i servizi igienici per uomini e donne situati alpianterreno degli edifici Centrale e Lucchesi. Data la generositàdella Comunità P.U.G., inoltre, che ha donato all’Università l’usodi un’area riservata al terzo piano dell’Edificio Centrale, anchedetta “zona”, è stata risistemata, ricavandone, tramite la chiusuradi un corridoio e altri lavori, lo spazio necessario allacostruzione di altri uffici per i Professori. La Comunità ha altresìprovveduto alla sostituzione di tutte le vecchie finestre di legnodell’edificio Frascara con moderni infissi in alluminio e allestitoa norma l’impianto elettrico della propria cucina presso l’edificioCentrale. In corrispondenza di uno dei corridoi centrali delquinto piano della Traspontina, infine, zona riservata agli Ufficidei Docenti, sono state disposte cassette per la posta indirizzataai Professori dagli studenti. Le ditte che hanno eseguito i suddettilavori e che ringraziamo per l’impegno profuso e la competenzadimostrata, sono state nell’ordine: Lapis & Lapis dell’Arch.Roberto Cruciani, Costantino Hardarag e compagni, Arch. Orazi.P. Gerardo Arango, S.J.27


IL CONVEGNO “ECCLESIA ET LABOR”Il giorno 9 maggio 2002 la PontificiaUniersità <strong>Gregorian</strong>a, in collaborazionecon il Gruppo MIND e la Bancadi Roma, ha organizzato un convegnodal titolo “Ecclesia et Labor - Diritti,Doveri e Responsabilità sui rapporti dilavoro e gli Istituti religiosi”.L’iniziativa è sorta dalla necessità semprepiù frequente per gli Istituti religiosiappunto e, in genere, per le struttureche fanno riferimento alla ChiesaCattolica, di dover risolvere problemiamministrativi di grande complessità,soprattutto in materia di gestione dellerisorse umane e degli adempimentirelativi.Per esaminare la vasta problematicaconnessa a questi temi e individuarelinee comuni di soluzione alle tantedifficoltà che si incontrano nel lavoroquotidiano al servizio della Chiesa,l’Università <strong>Gregorian</strong>a ha invitato, pertale conferenza, svoltasi durante l’interagiornata, esperti delle disciplinelaburistiche, sindacali, previdenziali eorganizzative, i quali hanno presentatoi temi di attualità e risposto alledomande degli intervenuti.Dopo il saluto inaugurale da parte delRettore P. Franco Imoda, S.J., i relatorisono stati nell’ordine: il Rev. P. SergioBernal, S.J., Decano della Facoltà diScienze Sociali della P.U.G., EttorePaparazzo, Avvocato in Roma e consulenteaziendale, Paola Libbi, Avvocatessain Roma, il Prof. Riccardo Izzi,consulente aziendale e docente inmateria sindacale e del lavoro, ilDott. Pasquale Santomassimo, Direttoredell’Area Istituzionale della Bancadi Roma, il Dott. Fabio Trizzino, DirettoreGenerale dell’Istituto Nazionaledella Previdenza Sociale, PiergiorgioSposato, Avvocato in Roma, il Dott.Giampiero Longo, Responsabile dell’Areaaziende Roma centro dell’INAILe, infine, il Dott. Basilio Mussolin, Assistentedel Presidente per le RelazioniSindacali della Confcommercio.Il tutto è stato coordinato dall’Avv.Rocco Sorace, Presidente MIND, dalRev. P. Gerardo Arango, S.J., Vice-Rettore Amministrativo della P.U.G. edal Sig. Marjan Rebernik, funzionariodella P.U.G. Il Convegno, a cui hannopartecipato molti economi, gestori eamministratori di varie case e Istitutireligiosi, sia di Roma, sia provenientida altre regioni italiane, si è chiusocon la soddisfazione di tutti gli intervenutie con la speranza che possa avereun seguito.P. Gerardo Arango, S.J.L’Avv. Basilio Mussolin.L’Avv. Rocco Sorace.Il Prof. Riccardo Izzi.L’Avv. Ettore Paparazzo.Il Dott. Pasquale Santomassimo,della Banca di Roma.Il P. Sergio Bernal, S.J., Decano della Facoltà di Scienze Sociali, l’Avv. Rocco Sorace, il Magnifico Rettore e l’Avv. Ettore Paparazzo.L’Avv. Ettore Paparazzo e il P. Gerardo Arango, S.J., Vice-Rettore Amministrativo.2829


Ricordando TorontoMoltissimi gli studenti della <strong>Gregorian</strong>ache hanno partecipatoalla Giornata Mondiale della Gioventù30Ciò che i giovani hanno vissuto aToronto è stata una ricca esperienza difede, un evento che tradizionalmente sicelebra a livello mondiale ogni dueanni e che è arrivato al suo XVII radunointernazionale. Il primo veroincontro del nuovo millennio, dopol’esperienza vissuta a Roma nel grandeGiubileo dell’anno Duemila. Diciassetteincontri, dunque, gremiti sempreda migliaia di giovani che affrontanoviaggi anche lunghi e faticosi per ritrovarsiinsieme.Molti anche glistudenti chesingolarmente oin gruppo vihanno partecipato.A questigiovani il SantoPadre ha detto,ancora una volta,“non abbiatepaura di essereevangelizzatoridi altri giovani”,e lo ha fatto,ancora di piùquesta volta,con la sua stessatestimonianza di Papa anziano che,nonostante tutte le difficoltà anche fisichee, con la forza che viene da Dio,riesce ancora a dire con entusiasmoche seguire Gesù è la cosa più bella delmondo a qualunque età.Di questa ultima Giornata Mondialedella Gioventù si parlerà ancora e,direi, che ci vuole un po’ di tempoprima di poterne approfondire lagrandezza del messaggio che lascia nelcuore dei giovani, e non solo. Ciò chevorrei ora sottolineare è la continuitàdi tutte le G.M.G. dal loro inizio adoggi. È vero che ogni incontro non èmai uguale: diverso il messaggio,diverse le iniziative, e, soprattutto,diverso il contesto della chiesa localein cui si celebra, però, mi sembra chesi possano scorgere tre pilastri cheGiovanni Paolo II ha voluto comesostegno di questi raduni, proprio perchénon rimangano solo eventi, marestino come una esperienza profondadi fede.Il primo pilastro è quello che chiameremol’aspetto kerigmatico della Giornata,cioè l’annuncio specifico di GesùCristo e del suo Vangelo. Questoaspetto si caratterizza specialmentecon le catechesi che centinaia divescovi provenienti da tutto il mondoimpartiscono ai loro giovani. Tante linguediverse contenenti lo stessoannuncio di salvezza: che Gesù è il Salvatoredel mondo, il Signore della storiae delle storie personali di ciascuno.Il secondo pilastro è quello dell’ecclesialità.Sembrerà strano, ma questi incontrisono per i giovani una via privilegiataper conoscere meglio i propri pastori.In una delle prime giornate mondiali,ricordo che proprio il Santo Padredisse che in queste occasioni: “I giovaniconoscono meglio i loro vescovi,ma anche i vescoviconosconomeglio i proprigiovani”. Lapaternità deipastori, che magarii giovanihanno visto soloil giorno dellapropria cresima,in questeoccasioni diventapiù confidenzialee fiduciosa.Possonoparlare col Vescovodei lorodubbi, delle loroaspettative e vederlo come realepunto di riferimento nella loro vita spirituale.È impressionante, poi, peralcuni giovani di chiese particolarirecentissime, a cui appartengonopochi fedeli cattolici, sentirsi parte diun mondo più ampio.Non sono soli e questo li rende piùcoraggiosi nella testimonianza e nellescelte quotidiane che opereranno neiloro paesi di origine. Ancora: in questaecclesialità i giovani scoprono che ladifferenza non è una minaccia, ma unaricchezza, e che il loro cammino non èl’unico cammino valido per raggiungereCristo, ma che esistono millemodi suscitati dallo Spirito Santo pervivere il Vangelo. Insito in questosecondo aspetto c’è, naturalmente,l’incontro col Papa, il Pastore dellaChiesa universale, a cui i giovani sisentono così affettuosamente legati,ma che non è, come spesso erroneamentesi pensa, lo scopo di questegiornate.Il terzo pilastro è quello della missionarietà.I giovani in questi incontri siritrovano insieme per guardare alSignore e per guardare con Lui almondo. Le strutture istituzionali dellaChiesa non possono arrivare dovunque,il Papa lo sa bene, e la testimonianzadei giovani nei loro luoghi diaggregazione, di studio o di lavoro, èessenziale.Nel cuore di Giovanni Paolo II c’èla certezza, che nasce dalla speranzacristiana, che questi giovani possonodiventare evangelizzatori di altrigiovani.Questa è la speranza della Chiesa,affinché in ogni giovane cuore siapiantato il seme di gioia e salvezza delCristo e ognuno di loro sia, in unmondo dalle mille contraddizioni etenebre, sale e luce. I frutti di questoincontro canadese si dovranno ancoravedere, di certo c’è già l’entusiasmoche si legge negli occhi di chi vi hapartecipato: questa è una conquistache le giovani generazioni si tramandano,da una giornata all’altra. Molti diloro devono ancora disfare il propriozaino ma hanno già il desiderio dipoter vivere il prossimo appuntamentoa Colonia nel 2005.A tutti loro l’augurio di buon viaggio,non solo per le prossime G.M.G., maper quello più importante della vitaalla scoperta di Gesù Cristo.Marco Cardinali31


IL CALENDA... EVENTI:conferenze, congressi e incontrialla <strong>Gregorian</strong>aa cura diGrazia Mastrobuono e Marco CardinaliNOMINE, PREMI E ONORIFICENZE32MaggioDONNE E TEOLOGIA23 maggio - È stato presentato nell’AulaMagna di Palazzo Frascara il libro di RosettaStella D’un tratto del tutto. Una femministaalle prese con Dio, o della rivoluzionein teologia. Sono intervenuti S.E. Rev.maMons. Giuseppe Pittau, S.J., il Prof. SandroBarlone e il Prof. Piersandro Vanzan.CONFERENZA MONDIALEDRBF25 maggio - Si è tenuta nell’Aula Magna delFrascara la Conferenza mondiale dellaDispute Resolution Board Foundation con66 delegati provenienti da 17 nazioni fra cuiVietnam ed Etiopia.Giugno37º COLLOQUIODI DIRITTO CANONICO3-7 giugno - La Facoltà di Diritto Canonicodella P.U.G. e il Centro di SpiritualitàMater Divinae Gratiae, di Brescia ha organizzato,dal 3 al 7 di giugno, il 37º Colloquiodi Diritto Canonico. Il Colloquio riuniscei professori e gli ex-alunni dellaFacoltà, costituendo per entrambi i gruppiun corso di aggiornamento e formazionepermanente. Durante l’incontro sono statepresentate alcune relazioni di professoridella Facoltà, di carattere sia teoricoche pratico su problematiche generali oparticolari, seguite dalle discussioni neidiversi gruppi linguistici e lo scambioed approfondimento nelle adunanzegenerali. Oltre questo, alcuni tra i miglioridottorandi dell’anno accademico appenatrascorso hanno presentato il tema delleloro tesi.CORSO DELLA E.T.C.12-13 giugno - Si è tenuto nell’Aula didatticadel Palazzo Frascara della <strong>Gregorian</strong>a ilcorso dal titolo: “Le principali strategie diconsultazione delle banche dati biomedichee recupero del documento”, organizzatodalla Ebsco Training Center, istituzioneattenta alla formazione nel campo editorialee ai continui cambiamenti del mondo dellavoro e alle sue evoluzioni tecnologiche.L’obiettivo del corso era fornire un quadrogenerale delle principali Banche Dati Biomedichee la metodologia per il loro correttoed efficace utilizzo e reperimento delleinformazioni dotate della massima evidenzascientifica, ed era rivolto a bibliotecari eresponsabili di biblioteche e tutti coloro chehanno l’intenzione di raggiungere l’informazioneonline in modo agevole ed efficace.GIORNALISTI JUGOSLAVIALLA P.U.G.27 giugno - Nell’ottica delle relazioni ecumenichecon la Chiesa Ortodossa e con laRepubblica Federale di Jugoslavia, ungruppo di giornalisti ortodossi ha visitato la<strong>Gregorian</strong>a. Dopo essere stati ricevuti dalMagnifico Rettore, il gruppo ha fatto visitaalla Biblioteca e alla sede dell’Editrice <strong>Gregorian</strong>a.EX-ALUNNIAgosto5-8 agosto - La Facoltà di Diritto Canonicoha di nuovo invitato i suoi ex-alunni nordamericania partecipare ad un corso diaggiornamento dal 5 all’8 agosto. Questa èstata la terza riunione, che ha luogo ognidue anni, al Center for Continuing Formationdi Saint Mary’s Seminary and <strong>University</strong>a Baltimore negli Stati Uniti. I Professoridella <strong>Gregorian</strong>a, Ghirlanda, De Paolis,Hilbert, Ferme, Sugawara e Conn, hannotenuto conferenze su vari temi attuali.Settembre 2002LA FESTA IN GIARDINO26 settembre - L’Ufficio del personale dellaP.U.G. ha organizzato la celebrazione eucaristicae un pranzo con tombola finale presso ilcortile della cucina della Comunità, cortesementepreparato da Fratello Luigi Ingrosso,S.J., per salutare i dipendenti giunti al riposoestivo. La Sig.ra Maria Rosa Geraci si è notevolmenteprodigata per offrire a noi tutti unosquisito banchetto. Per un giorno almenosiamo stati tutti contagiati dall’euforia collettivache ha colpito i forzati della <strong>Gregorian</strong>a.Un autentico reportage fotografico è statorealizzato da Fratello Miguel Vaño, S.J., ilquale ha pensato bene di immortalare questastupenda giornata. Fra gli eventi degni di notaricordiamo, infine, che si è approfittato dell’occasionefestosa per salutare uno dei nostripiù anziani compagni di lavoro, il quale, dopouna vita (40 anni e passa!) dedicata al serviziodella nostra Istituzione, ha deciso digodersi il meritato riposo in pensione. Il suonome è Vittorio Fantechi al quale ci sentiamodi dire semplicemente: Grazie!P. Gerardo Arango, S.J.BeatificazioniBeato Jan Beyzym (1850-1912)Polonia, Kraków, 18 agosto 2002 - DonGiovanni Balicki nacque il 25 gennaio1869 a Staromieście, oggi quartiere diRzeszów. Cresciuto in un ambiente familiareassai religioso, decise di consacrarsia Dio. Dopo l’esame di maturità entrò nelseminario diocesano di Przemyśl. Ordinatosacerdote, per un anno svolse il serviziopastorale nella parrocchia di Polna efu poi mandato a Roma per continuare glistudi specialistici, conclusi con la laureain teologia presso la Pontificia Università<strong>Gregorian</strong>a.Al suo ritorno in diocesi fu nominato professoredi teologia dogmatica nel seminariodiocesano. La sua missione di professorefu pervasa da fede profonda edall’amore per la Verità. Nella preghiera,soprattutto, trovò la sapienza e la lucedello Spirito Santo. Negli anni 1928-1934svolse la funzione di rettore del seminario.Morì a Przemyśl, il 15 marzo 1948, infama di santità.Don Giovanni Balicki dedicò a Dio e agliuomini tutti i suoi anni della vita sacerdotale,come professore ed educatore deinuovi sacerdoti, come predicatore stimatoda molti, come confessore carismatico ecome pastore in ricerca delle pecore che,per diversi motivi, si erano allontanate dalgregge di Cristo.Don Balicki, sacerdote umile della diocesidi Przemyśl, è un magnifico esempio pertutti fedeli anche del nostro tempo, inmodo particolare per i sacerdoti. Egliinsegna come unire la vita contemplativacon l’apostolato, come aiutare il prossimonelle sue necessità materiali e spirituali,come conquistare la santità evangelizzandoil mondo.Nominee OnorificenzeGiovanni Paolo II ha nominato ArcivescovoMetropolita di Milano (Italia)S.Em. Rev.ma il Card. Dionigi Tettamanzi,finora Arcivescovo di Genova, già Professoredi Teologia Morale alla <strong>Gregorian</strong>a.Sua Santità Giovanni Paolo II ha nominatoil Rev.do P. Stephen Pisano, S.J., Rettoredel Pontificio Istituto Biblico.Il Santo Padre ha nominato Consultoredella Congregazione per la Dottrina dellaFede il Rev.do P. Kevin Flannery, S.J.,Decano della Facoltà di Filosofia dellaPontificia Università <strong>Gregorian</strong>a, Roma.Il Santo Padre ha nominato P. JaredWicks, S.J., Consultore del Pontificio Consiglioper la Promozione dell’Unità deiCristiani.Il 21 giugno scorso l’Ambasciatore diFrancia presso la Santa Sede, S.E. PierreMorel ha consegnato al Magnifico Rettoredella nostra Università, P. FrancoImoda, S.J., a nome del Presidente dellaRepubblica Francese Jacques Chirac,l’onorificenza delle insegne della Légiond’honneur, alla presenza di dieci Senatorifrancesi in visita all’Università <strong>Gregorian</strong>a.I seguenti professorisono stati promossi a:Professori Straordinari:P. José Martinez-de-Toda, P. AlbertoGutiérrez.Professori Aggiunti:Prof. Antonio Baggio, P. Joseph Carola,P. Thomas Casey, P. Giulio Cipollone,P. Donath Hercsik, P. Mark Lewis, P. JavierLópez, P. Martín Morales, P. KeithPecklers.I seguenti professorisono diventatiProfessori Emeriti:P. Gualberto Gismondi, P. Ernest Martínez.33


NOMINE, PREMI E ONORIFICENZETESI DI DOTTORATOa cura di Daniela TotinoLISTA DELLE TESI DIFESE DAL 1º GIUGNO AL 30 SETTEMBRE 200234Nomine episcopaliex-alunni:Giovanni Paolo II ha nominato Ausiliaredell’arcidiocesi di Guadalajara (Messico)S.E. Rev.ma Mons. Rafael Martínez Sáinz,Vicario generale della medesima arcidiocesi,assegnandogli la sede titolare vescoviledi Dura (Teologia dogmatica e DottrinaSociale).Il Santo Padre ha nominato Ausiliare diPaderborn (Germania) il Rev.do Karl-Heinz Wiesemann, del clero della medesimaarcidiocesi, finora Prevosto dellaparrocchia dei Santi Pietro ed Andrea aBrilon, assegnandogli la sede titolarevescovile di Macriana Minore (Teologia).Il Santo Padre ha nominato Ausiliare delladiocesi di San Diego (U.S.A.) il Rev.do SalvatoreCordileone, del clero della medesimadiocesi, finora Officiale del SupremoTribunale della Segnatura Apostolica,assegnandogli la sede titolare vescovile diNatchez (Teologia).Il Santo Padre ha nominato Ausiliare dell’arcidiocesidi Durban (Sud Africa) ilRev.do Jabulani Nxumalo, O.M.I., ConsigliereGenerale della sua Congregazione,assegnandogli la sede titolare vescovile diFico (Missiologia e Sacra Scrittura).Giovanni Paolo II ha nominato Vescovo diRoseau (Dominica), il Rev.do GabrielMalzaire, del clero dell’Arcidiocesi diCastries (Teologia).Giovanni Paolo II ha nominato ArcivescovoMetropolita di San José de CostaRica (Costa Rica) S.E. Rev.ma Mons. HugoBarrantes Ureña, finora Vescovo di Puntarenas(Diritto Canonico).Giovanni Paolo II ha nominato Vescovodi Barinas (Venezuela) S.E. Rev.maMons. Ramón Antonio Linares Sandoval,finora Vescovo di Puerto Cabello (DirittoCanonico).Il Santo Padre ha nominato Vescovo diVillavicencio (Colombia) S.E. Rev.maMons. Octavio Ruiz Arenas, finora Vescovotitolare di Troina ed Ausiliare di Bogotá(Teologia).Il Papa ha nominato Vescovo Coadiutoredi Leeds (Inghilterra) S.E. Rev.ma Mons.Arthur Roche, finora Vescovo titolare diRusticiana ed Ausiliare di Westminster(Teologia Spirituale).Il Santo Padre ha nominato Vescovo di SãoRaimundo Nonato (Brasile) il Rev.doPedro Brito Guimarães, del clero delladiocesi di Oeiras-Floriano, Rettore delSeminario Maggiore Regionale di Teresina(Teologia).Giovanni Paolo II ha nominato ArcivescovoMetropolita di Maringá (Brasile)S.E. João Braz de Aviz, finora Vescovo diPonta Grossa (Teologia).Giovanni Paolo II ha nominato Vescovodi Nova Iguaçu (Brasile) S.E. Rev.maMons. Luciano Bergamin, C.R.L., finoraVescovo titolare di Ottabia e Ausiliare diSanto Amaro (Teologia).Il Santo Padre ha nominato Vescovo diOrense (Spagna) S.E. Rev.ma Mons. LuisQuinteiro Fiuza, finora Vescovo titolare diFuerteventura ed Ausiliare di Santiago deCompostela (Filosofia).Giovanni Paolo II ha concesso il Suoassenso all’elezione canonicamente fattadal Sinodo dei Vescovi della Chiesa Antiochenadei Maroniti, riunitosi a Bkerké dal2 all’8 giugno 2002, del Rev.do MansourHobeika, Parroco di Bouar (Eparchiapropria del Patriarca maronita), allasede Vescovile di Zahleh dei Maroniti,Libano (PIO).Giovanni Paolo II ha nominato Vescovo diCoatzcoalcos (Messico) il Rev.do SacerdoteRutilo Muñoz Zamora, del clero delladiocesi di Veracruz, finora Vicario per laPastorale e parroco (Teologia Spirituale).PremiIl Rev.do P. Giovanni Magnani, S.J., havinto il “Premio selezione” del Premio letterariointernazionale Feudo di Maida perl’opera in due volumi “Religione e Religioni:il monoteismo dalla monolatria almonoteismo profetico”, Editrice PontificiaUniversità <strong>Gregorian</strong>a, iscritta alla sezione“Letteratura religiosa”.BARADA Zulma RosaEconomia de la confianza: contratos yre-valorizacion de factores productivos.Una aplicación al sector agropecuario enla Pampa Húmeda (Argentina),atendiendo a sus dificultades peculiares.(Scienze Sociali, R.P. CARBONELLDE MASY Rafael, S.J., 8191)BISOGNIN DavideFrancesco Gonzaga, Ministro generale deiFrati Minori e vescovo (1579-<strong>16</strong>20).(Storia Ecclesiastica, Rev. MEZZADRILuigi, 8199)CARDOSO Joao S.O uso do promome de primeira pessoanos escritos de Ludwig Wittgenstein epossível relação com a ontologia.(Filosofia, HUBER Carlo, S.J., 8<strong>16</strong>5)CHUECAS SALDIAS Ignacio JavierY la Reina de Sabávio toda la Sabiduríade Salomón. Un estudio sincrónico deltext de 1 Reyes 10,1-13). (Teologia,R.P. CONROY Charles, M.S.C., 8213)DANCZAK AndrzejLa questione dello stato intermedio nellateologia cattolica negli anni 1962-1999.(Teologia, R.P. LADARIA Luis F., S.J.,8125)DI TEUFFENBACH BAR AlessandraDie Bedeutung des “subsistit in” (LG 8).Zum Selbstverständnis der KatholischenKirche. (Teologia, R.P. BECKERKarl J., S.J., 8201)FRANCIA VincenzoL’iconografia dell’Immacolata Concezionenella pittura rinascimentale italiana.(Teologia, R.P. DE FIORES Stefano,S.M.M., 8208)GHEORGHIU Elena IuliaLa religiosità nelle associazioni giovaniliecclesiali della Romania post-comunista.Ricerca sociologica sulla religiositàdi persone che desiderano la rinascitadel cristianesimo nell’epoca attuale.(Scienze sociali, R.P. SCARVAGLIERIGiuseppe, O.F.M.Cap., 8121)HARI KUSTONO AntoniusAbimelech and the Tragic End of hisKingship. A Narrative-Theological Studyof Judges 8:33-9:57. (Teologia,R.P. CONROY Charles, M.S.C., 8212)KACHAPPILLY JamesGrace as the Sanctifying Self-Gift of theHoly Spirit in the Writings of EdwardSchillebeeckx. (Teologia, R.P. ROSATOPhilip J., S.J., 8224)KOCUR MiroslavNational and Religious Identity in Gal3:23-29 and Rom 10:12-21. (Teologia,R.P. VANNI Ugo, S.J., 8195)KOWALSKI TelesforL’opera messianica di Gesù nella teologiamatteana alla luce di Khrussw,Didaskw e Qerapeuw. (Teologia,Rev. GRILLI Massimo, 8204)KRZEWICKI JaroslawLa celebrazione del matrimonio in Italia ein Polonia. Studio comparativo di dirittopubblico ecclesiastico. (Diritto Canonico,R.P. FERRARI DA PASSANO Paolo C., S.J.,8223)KURIAN SibyThe General Characteristics of theSacraments of the Church in the Writingsof Yves Congar. (Teologia, R.P. ROSATOPhilip J., S.J., 8221)LE GAL FredericLa folie saine et sauve. Pour unethéologie catholique de la foliesainte.(Teologia, R.P. SALMANNElmar, O.S.B., 8190)LENZ Matias MartinhoMovimentos Sociais no contexto deGlobalização. O Movimento dosTrabalhadores Rurais sem Terra (MST):identidade e contribução para a reformaagrária e a Igreja no Brasil. (ScienzeSociali, R.P. CARBONELL DE MASYRafael, S.J., 8214)LOMBARDA GiovanniLa santità vissuta come “LocusTheologicus”. (Teologia, R.P. SALMANNElmar, O.S.B., 8211)MARCOS Francisco Evaristo“Estote ergo vos perfecti, sicut Patervester caelestis perfectus est”. Doutrinateológica sobre a perfeição do Pai divinoe do Cristão segundo os comentários deSanto Agostinho de Hipona ao Evangelhode Mateus. (Teologia, R.P. PASTORFélix, S.J., 8222)MONFORTON Jeffrey M.Hospice Care and Redemptive Suffering:A Pastoral Challenge. (Spiritualità,Prof.ssa ORSUTO Donna L., 8227)35


TESI DI DOTTORATOUniversità... in costruzionePianificazione strategicaalla <strong>Gregorian</strong>a36NAFFAH JosephLa Solidarité dans le Livre de Ruth.(Teologia, R.P. BRETON Santiago, S.J.,8209)POOVATHINKAL Shaji MatthewLet Your Face Shine, O, God. TheologicalCrisis and Call to Commitment in thePsalms of Asaph. (Teologia, R.P. SIMIANYOFRE Horacio, S.J., 8226)POSADZY AndrzejRegno di Cristo - Regno di Dio.L’interpretazione di 1 Cor 15,20-28 neldibattito teologico del Novecento.(Teologia, R.P. BRODEUR Scott, S.J.,8206)SAMPAIO DE OLIVEIRA AndrèL’autonomia (status “sui iuris”) delleChiese Orientali in piena comunione conla Sede Apostolica, secondo il Codice deiCanoni delle Chiese Orientali. (DirittoCanonico, Mons. SALACHAS Dimitri,8229)SANABRIA CEPEDA Victor HugoLa metafísica de la muerte según MauriceBlondel. (Filosofia, Mons. BABOLINSante, 8182)SEIDEL UlrikeGotteserfahrung und Sendung bei EdithStein. Eine theologisch-missiologischeUntersuchung. (Missiologia, R.P. ROESTCROLLIUS Arij A., S.J., 8200)SIERRA PARRA José AbelLa “promesa” en Paul Ricoeur. (Filosofia,R.P. GILBERT Paul, S.J., 8210)SIGNORETTO MartinoMetafora e didattica in Prv. 1-9.(Teologia, Prof.ssa CALDUCH BENAGESNuria, M.S.F.N. 8225)TAMANTI RobertoLa pena di morte tra etica della vita eautorità dello Stato. Riflessioni su untema classico della teologia morale allaluce del vangelo della vita in relazionealla competenza dello Stato. (Teologia,R.P. SCHMITZ Philipp, S.J., 82<strong>16</strong>)ZAPATA FONSECA Martin EnriqueTeológia y ética cristiana. Aportes de lateología latinoamericana para unareflexión de la moral cristiana. (Teologia,R.P. MIRANDA DE ALMEIDA Rogerio,O.S.B., 8196)In questo nuovo anno accademico l’Università si trova di fronte ad una nuova importantesfida quella della pianificazione strategica. Avremo modo di parlarne in modoampio nei prossimi numeri della rivista e in vari altri modi. Ora vogliamo offrire solouno spunto informativo di cosa si intende per pianificazione strategica, in maniera taleche tutti siamo informati di cosa sta accadendo di importante nella vita universitaria.La 34ª Congregazione Generale della Compagnia di Gesù promulgava nel 1995 unDecreto con cui si riaffermava l’impegno della Compagnia nelle opere internazionali diRoma, raccomandando un’approfondita valutazione delle opere unitamente ad unavalutazione del contributo delle singole provincie a queste istituzioni. La stessa Congregazioneraccomandava l’istituzione di una Commissione Interprovinciale Permanenteche assistesse il Padre Generale e il suo delegato nel governo ordinario delle casee delle opere internazionali di Roma. Tale Commissione negli ultimi quattro anni havisitato la nostra Università e offerto in modi diversi, ascolto e consulenze. La pianificazionecorrisponde allo spirito della visione Ignaziana e ai desideri dell’Università.Nell’ultima visita del febbraio 2002 la Commissione sopracitata ha suggerito l’avvio diuna Pianificazione Strategica che con un aiuto esterno potesse essere di valido ausilioper la <strong>Gregorian</strong>a e per la Compagnia.La pianificazione strategica è ormai un processo comune a molte università, e ha comeintento quello di pianificare gli anni a venire sia dal punto di vista accademico che daquello amministrativo e di fornire elementi utili a migliorare la nostra risposta allamissione che è affidata all’Università dalla Chiesa e dalla Compagnia di Gesù. Tale pianificazioneè definita come “l’esercizio continuo e collettivo di previsione nel processointegrato di decisioni (informate) che influiranno sul futuro”.I lavori sono facilitati da un esperto nel campo come il Prof. John Davies, con il qualegià in luglio un gruppo di lavoro si era incontrato per discutere sulla natura della pianificazionestrategica nelle università, come metterla in pratica e sulle principali questionidel momento nell’istruzione superiore e implicazioni per l’Università <strong>Gregorian</strong>a.Da allora, attraverso gruppi di lavoro e sessioni plenarie, si è iniziato a individuarealcune specifiche aree di forza e quelle suscettibili di miglioramento. A tale proposito sisono creati alcuni filoni di lavoro con tematiche specifiche da discutere:1. Visione, Missione, Identità2. Profili accademici; corsi, discipline, studenti3. Insegnamento e apprendimento, Pedagogia4. Educazione continua, Professori, sviluppo5. Ricerca e “scholarship”6. Relazioni con l’ambiente locale, Roma, Consulenze7. Globalizzazione, Internazionalizzazione, AlleanzeSul processo avviato, che riteniamo una sfida decisiva dell’Università, vogliamo offrireinformazioni il più possibile dettagliate in modo che tutta la comunità universitariapossa – anche se in diversi modi – partecipare al progetto. È stata attivata una segreteriadella pianificazione strategica situata al 201 di Palazzo Lucchesi, con il suo CoordinatoreEsecutivo, il P. Daniel McDonald, S.J., e la Segretaria Annalisa Pisu. Stiamo ancheattivandoci per creare nuovi modi di informazione interna ed esterna alfine di poter farconoscere nel modo più ampio possibile questa pianificazione. A tutti auguro un buonlavoro nella certezza che ognuno di noi può veramente offrire molto per costruire ilvolto nuovo della nostra Università <strong>Gregorian</strong>a di domani.P. Franco Imoda, S.J.Magnifico RettoreMaggio 1926 - Lavori di sterroper la costruzione della nuova sededella <strong>Gregorian</strong>a.Giugno 1927 - Lo svolgimentodei lavori di costruzione.Gennaio 1928.37


Ne sapremo di più nel prossimo numero:Inaugurazione della Collezione Libraria del SIDICGiornata di Studio di Teologia FondamentaleSesta Conferenza Europea su “Research and AdvancedTecnology for Digital Libraries”Conferenza sul poeta G.M. Hopkins conla Regis <strong>University</strong> del ColoradoArrivederci a febbraio 2003!Ci auguriamo che vi abbiano fatto piacere questeinformazioni della <strong>Gregorian</strong>a. Vi saremmoprofondamente grati se voleste collaborare allaloro divulgazione fornendoci gli indirizzi di altriex-alunni della <strong>Gregorian</strong>a ai quali spedirle.Coloro che desiderassero contribuire allapubblicazione della rivista, possono farloinviando un’offerta a:We hope that you enjoy our bulletin. Pleasesend us the addresses of other alumni of the<strong>Gregorian</strong>, and in this way cooperate in itsdistribution. If you wish to make a contribution tothe publication of this review, you may do so bysending your donation to:Esperamos que este boletín sea de su agrado. Leagradeceríamos profundamente si pudieracolaborar con la divulgación del mismo,facilitándonos las direcciones postales de otros exalumnos de la <strong>Gregorian</strong>a a quienes se lopodríamos hacer llegar. Quienes deseen haceruna contribución con la publicación de la revistapodrán hacerla enviando una oferta a:38Nous souhaitons que ce bulletin vous aura faitplaisir. Nous vous serions reconnaissants debien vouloir collaborer à sa diffusion en nousfournissant les adresses d’autres anciens étudiantsde la P.U.G. à qui nous pourrions l’expédier.Toute contribution bénévole aux frais d’édition,dont nous vous remercions à l’avance, serait àenvoyer à:Hoffentlich machen Ihnen diese Nachrichten ausder <strong>Gregorian</strong>a Freude. Es ist für uns eine großeHilfe, wenn Sie uns Adressen von anderenehemaligen Studenten der <strong>Gregorian</strong>a zuschicken.So können wir auch mit ihnen wieder Verbindungaufnehmen. Falls Sie uns bei der Veröffentlichungdieser Mitteilungen unterstützen möchten, schickenSie bitte Ihre Spende an:Pontificia Università<strong>Gregorian</strong>aMonte dei Paschi di SienaAgenzia 41Via della Pigna, 13/ac/c n. 360/10ABI 01030 - CAB 03241Causale: Ufficio Ex-Alunni

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