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Allegato-Manuale per la sicurezza in sala ... - Regione Calabria

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Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009IndicePresentazione 31. Introduzione 41.1 Il problema 41.2 La complessità <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria 41.3 Organizzazione Mondiale del<strong>la</strong> Sanità: "Safe Surgery Saves Lives" 52. Obiettivo 62.1 Dest<strong>in</strong>atari del documento ed implementazione 63. Metodologia 83.1 Le attività del M<strong>in</strong>istero del Lavoro del<strong>la</strong> Salute e delle politiche Sociali sul<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong>sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria 83.2 Sviluppo delle raccomandazioni 93.3 Def<strong>in</strong>izioni 94. Obiettivi Specifici lO4.1 Obiettivo l. O<strong>per</strong>are il paziente corretto ed il sito corretto Il4.2 Obiettivo 2. Prevenire <strong>la</strong> ritenzione di materiale estraneo nel sito chirurgico 124.3 Obiettivo 3. Identificare <strong>in</strong> modo corretto i campioni chirurgici 144.4 Obiettivo 4. Preparare e posizionare <strong>in</strong> modo corretto il paziente 154.5 Obiettivo 5. Prevenire i danni da anestesia garantendo le funzioni vitali 164.6 Obiettivo 6. Gestire le vie aeree e <strong>la</strong> funzione respiratoria 184.7 Obiettivo 7. Control<strong>la</strong>re e gestire il rischio emorragico 204.8 Obiettivo 8. Prevenire le reazioni allergiche e gli eventi avversi del<strong>la</strong> terapia farmacologica 214.9 Obiettivo 9. Gestire <strong>in</strong> modo corretto il risveglio ed il controllo posto<strong>per</strong>atorio 234.10 Obiettivo IO. Prevenire il tromboembolismo posto<strong>per</strong>atorio 244.11 Obiettivo Il. Prevenire le <strong>in</strong>fezioni del sito chirurgico 254.12 Obiettivo 12. Promuovere un'efficace comunicazione <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria 284.13 Obiettivo 13. Gestire <strong>in</strong> modo corretto il programma o<strong>per</strong>atorio 314.14 Obiettivo 14. Garantire <strong>la</strong> corretta redazione del registro o<strong>per</strong>atorio 334.15 Obiettivo 15. Garantire una corretta documentazione anestesiologica .344.16 Obiettivo 16. Attivare sistemi di valutazione dell'attività <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria 365. La cbecklist <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria 375.1 Introduzione 385.2 La checklist 385.3 Come applicare <strong>la</strong> checklist 415.4 Le tre fasi del<strong>la</strong> checklist 435.5 Come si usa e come non si usa <strong>la</strong> Checklist: i Video esplicativi .47Bibliografia 48<strong>Allegato</strong> A: Lavoro di New Eng<strong>la</strong>nd Journal of Medic<strong>in</strong>e ..............•..................... 50R<strong>in</strong>graziamenti 61~overnoclInICO~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti2


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009PresentazioneLa gestione dei sistemi sanitari vede oggi il miglioramento del<strong>la</strong> qualità e del<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> del<strong>la</strong>erogazione delle prestazioni previste dai livelli essenziali di assistenza quale elemento fondantenel<strong>la</strong> prospettiva del governo cl<strong>in</strong>ico <strong>in</strong>tegrato, che identifica un approccio globale al<strong>la</strong> gestione deiservizi sanitari, ponendo al centro i bisogni delle <strong>per</strong>sone, nell'ambito di politiche diprogrammazione e gestione dei servizi basate su scelte cl<strong>in</strong>iche che valorizz<strong>in</strong>o il ruolo e <strong>la</strong>responsabilità dei medici e degli altri o<strong>per</strong>atori sanitari.Questa riflessione ben si applica al<strong>la</strong> chirurgia che, <strong>per</strong> volumi di attività e <strong>per</strong> complessità<strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca di tutte le procedure ad essa corre<strong>la</strong>te, richiede azioni e comportamenti pianificati econdivisi, f<strong>in</strong>alizzati a prevenire l'occorrenza di <strong>in</strong>cidenti <strong>per</strong>io<strong>per</strong>atori e <strong>la</strong> buona riuscita degli<strong>in</strong>terventi.In tal senso è fondamentale sviluppare ed attuare una appropriata strategia di formazione rivolta atutti gli o<strong>per</strong>atori co<strong>in</strong>volti nelle attività di chirurgia con l'obiettivo di accrescere sia le abilitàtecniche che quelle cognitivo-comportamentali.Il presente manuale comprende le raccomandazioni e <strong>la</strong> checklist, e<strong>la</strong>borate dall'OrganizzazioneMondiale del<strong>la</strong> Sanità nell'ambito del programma "Safe Surgery Saves Lives" e adattate al contestonazionale. Rappresenta uno strumento costruito nel<strong>la</strong> logica del miglioramento del<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> edel<strong>la</strong> qualità e, <strong>per</strong>tanto, assume partico<strong>la</strong>re rilevanza <strong>la</strong> sua adozione e le conseguenti azioni dimonitoraggio da parte di Regioni, Prov<strong>in</strong>ce Autonome ed Aziende sanitarie. Il manuale è <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ecorredato di un video esplicativo di come si usa e di come non si usa <strong>la</strong> checklist, che potrà essereutilizzato come strumento di <strong>in</strong>formazione e formazione <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori.11Capo del Dipartimento~ovemoclInICO.y <strong>sicurezza</strong> dei pazienti3


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20091. Introduzione1.1 Il problemaIn Italia i volumi di attività chirurgica rappresentano il 40,6% del<strong>la</strong> totalità dei ricoveri <strong>per</strong> acuti: nel2007 sono stati dimessi circa 4 milioni e 600 mi<strong>la</strong> pazienti a seguito di <strong>in</strong>terventi o procedurechirurgiche; tra questi quasi 3 milioni sono stati eseguiti <strong>in</strong> regime ord<strong>in</strong>ario e poco più di unmilione e 600 mi<strong>la</strong> <strong>in</strong> day surgery (1). A livello nazionale, sono stati effettuati numerosi studiepidemiologici sul<strong>la</strong> frequenza delle <strong>in</strong>fezioni del sito chirurgico (2-6), ma ad oggi non esistono datisul più ampio tema dell'<strong>in</strong>cidenza di eventi avversi associati all'assistenza chirurgica; dallees<strong>per</strong>ienze di altri Paesi è stata riportata un'<strong>in</strong>cidenza compresa tra il 3% ed il 16% nelle procedureeseguite nei ricoveri ord<strong>in</strong>ari, con un tasso di mortalità compreso tra lo 0,4 % e lo 0,8 %; <strong>in</strong> talistudi, circa <strong>la</strong> metà degli eventi avversi sono stati considerati prevenibili (7-15).Nonostante <strong>la</strong> difficoltà nel<strong>la</strong> metodologia di misurazione degli eventi avversi e <strong>la</strong> scarsacomparabilità dei dati, anche <strong>per</strong> <strong>la</strong> variabilità del case mix, i risultati riportati dagli studi<strong>in</strong>ternazionali giustificano <strong>la</strong> crescente attenzione al problema, considerato una delle priorità del<strong>la</strong>sanità pubblica nel mondo.1.2 La complessità <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoriaRispetto ad altri settori, <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria si contraddist<strong>in</strong>gue <strong>per</strong> <strong>la</strong> complessità<strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca caratterizzante tutte le procedure chirurgiche, anche quelle più semplici: numero di<strong>per</strong>sone e professionalità co<strong>in</strong>volte, condizioni acute dei pazienti, quantità di <strong>in</strong>formazioni richieste,l'urgenza con cui i processi devono essere eseguiti, l'elevato livello tecnologico, molteplicità dipunti critici del processo che possono provocare gravi danni ai pazienti (dal<strong>la</strong> identificazione delpaziente al<strong>la</strong> correttezza del sito chirurgico, al<strong>la</strong> appropriata sterilizzazione dello strumentario,all'<strong>in</strong>duzione dell'anestesia, ecc.).Partico<strong>la</strong>re rilevanza assumono i processi di comunicazione all'<strong>in</strong>terno dell'équipe o<strong>per</strong>atoria, nel<strong>la</strong>quale il chirurgo, l'anestesista e l'<strong>in</strong>fermiere non <strong>la</strong>vorano iso<strong>la</strong>tamente l'uno dall'altro e devonoassicurare un clima di col<strong>la</strong>borazione tra le diverse professionalità, <strong>in</strong>dispensabile <strong>per</strong> prevenirel'occorrenza di <strong>in</strong>cidenti <strong>per</strong>i-o<strong>per</strong>atori e <strong>per</strong> <strong>la</strong> buona riuscita dell'<strong>in</strong>tervento.governoclIIDCO~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti4


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Nel nostro Paese il problema del<strong>la</strong> carenza di <strong>per</strong>sonale <strong>in</strong>fermieristico ha <strong>in</strong>dotto, talvolta, leaziende sanitarie ad impiegare altre figure professionali, quali l'o<strong>per</strong>atore socio sanitario el'o<strong>per</strong>atore socio sanitario specializzato, co<strong>in</strong>volgendole <strong>in</strong> alcune attività di sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoriatradizionalmente eseguite dagli <strong>in</strong>fermieri, contribuendo ad aumentare il rischio di eventi avversi <strong>in</strong>sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria.Per questo motivo, nell'ottica del miglioramento qualità dell'assistenza, è necessario che lepolitiche <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazienti delle Direzioni Aziendali prevedano anche <strong>la</strong> formalizzazionedegli adeguati <strong>per</strong>corsi formativi e di addestramento <strong>per</strong> i professionisti <strong>in</strong>seriti nelle attività di sa<strong>la</strong>o<strong>per</strong>atoria.1.3 Organizzazione Mondiale del<strong>la</strong> Sanità: "Safe Surgery Saves Lives"Nel maggio del 2004, l'OMS ha avviato <strong>la</strong> World Alliance for Patient Safety <strong>in</strong> risposta al<strong>la</strong>risoluzione dell'assemblea mondiale sanitaria del 2002, <strong>in</strong> cui si chiedeva agli Stati Membri edall'OMS di porre <strong>la</strong> massima attenzione al problema del<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazienti.Ogni anno l'OMS avvia programmi e progetti volti al<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazienti e, tra questi, il temadel<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria è stato <strong>in</strong>dividuato quale importante sfida e priorità globale <strong>per</strong> <strong>la</strong><strong>sicurezza</strong> dei pazienti (second global safety challenge). Il programma "Safe Surgery Saves Lives"mette <strong>in</strong> evidenza <strong>la</strong> stretta re<strong>la</strong>zione <strong>in</strong>tercorrente tra <strong>sicurezza</strong> dell'assistenza chirurgica e viteumane potenzialmente salvate; l'impatto, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di sanità pubblica globale, è enorme se siconsiderano l'immenso volume di procedure chirurgiche erogate nel mondo, il tasso di mortalità,l'<strong>in</strong>cidenza di eventi avversi e <strong>la</strong> evitabilità degli stessi. Per tale scopo, il programma OMS éf<strong>in</strong>alizzato a:fornire direttive sul<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria agli o<strong>per</strong>atori co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> tali attività èdagli amm<strong>in</strong>istratori ospedalieri;def<strong>in</strong>ire un dataset m<strong>in</strong>imo di <strong>in</strong>dicatori <strong>per</strong> il monitoraggio nazionale ed <strong>in</strong>ternazionaledel<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dell' assistenza <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria;<strong>in</strong>dividuare un semplice set di standard <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria da <strong>in</strong>cludere <strong>in</strong> unachecklist da implementare nelle sale o<strong>per</strong>atorie di tutti i Paesi ed <strong>in</strong> diversi sett<strong>in</strong>g;s<strong>per</strong>imentare <strong>la</strong> checklist e gli strumenti <strong>per</strong> <strong>la</strong> sorveglianza da diffondere successivamente<strong>in</strong> tutte le strutture sanitarie del mondo.~ovemo clIDICO.y <strong>sicurezza</strong> dei pazienti5


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Nel 2008 sono state pubblicate e diffuse le l<strong>in</strong>ee guida OMS "Guidel<strong>in</strong>es for Safe Surgery" (16) <strong>per</strong><strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria. Esse si pongono l'obiettivo di migliorare <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> degli <strong>in</strong>terventichirurgici attraverso <strong>la</strong> def<strong>in</strong>izione e <strong>la</strong> promozione di raccomandazioni e standard di <strong>sicurezza</strong> chepossano essere adattati nei diversi Paesi e sett<strong>in</strong>g o<strong>per</strong>ativi, rafforzandone i processi pre-o<strong>per</strong>atori,<strong>in</strong>tra-o<strong>per</strong>atori e post-o<strong>per</strong>atori.Inoltre, sul<strong>la</strong> base di tali raccomandazioni, l'OMS ha costruito una checklist <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong>o<strong>per</strong>atoria a supporto delle équipe o<strong>per</strong>atorie, con <strong>la</strong> f<strong>in</strong>alità di favorire, <strong>in</strong> modo sistematico,l'aderenza all'implementazione degli standard di <strong>sicurezza</strong> raccomandati <strong>per</strong> prevenire gli eventiavversi evitabili. I risultati emersi dal<strong>la</strong> s<strong>per</strong>imentazione condotta <strong>in</strong> otto ospedali di diversi Paesisuggeriscono che l'utilizzo del<strong>la</strong> checklist può migliorare <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazienti e ridurre ilnumero di morti e di complicanze post-o<strong>per</strong>atorie (17).2. ObiettivoMigliorare <strong>la</strong> qualità e <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> degli <strong>in</strong>terventi chirurgici eseguiti nel SSN attraverso1) <strong>la</strong> diffusione di raccomandazioni e standard di <strong>sicurezza</strong> volti a rafforzare i processi preo<strong>per</strong>atori,<strong>in</strong>tra-o<strong>per</strong>atori e post-o<strong>per</strong>atori (capitolo 4)2 ) l'implementazione degli standard di <strong>sicurezza</strong> tramite l'applicazione del<strong>la</strong> Checklist <strong>per</strong> <strong>la</strong><strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria <strong>in</strong> tutte le sale o<strong>per</strong>atorie e nel corso di tutte le procedure chirurgicheeffettuate (capitolo 5).2.1 Dest<strong>in</strong>atari del documento ed implementazioneIl presente documento è rivolto pr<strong>in</strong>cipalmente a:1) direzioni aziendali, uffici di qualità, direttori di dipartimento chirurgico e di anestesia erianimazione, dirigenti <strong>in</strong>fermieristici e tutti i responsabili dell'organizzazione e gestione delle saleo<strong>per</strong>atorie;2) équipe chirurgiche e re<strong>la</strong>tive componenti professionali: chirurghi, anestesisti, <strong>in</strong>fermieri, tecnici ealtro <strong>per</strong>sonale di sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria co<strong>in</strong>volto <strong>in</strong> attività chirurgiche.Le raccomandazioni richiedono un processo di adattamento e contestualizzazione,compatibili alle caratteristiche ed alle esigenze dell'organizzazioneche le adotta.che le renda~overnoclInlCO~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti6


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Le raccomandazioni del presente documento non riguardano i pazienti <strong>in</strong> età pediatrica e le pazientiostetriche; tuttavia, ove <strong>per</strong>t<strong>in</strong>ente, si è ritenuto opportuno fornire alcune <strong>in</strong>dicazioni specifiche <strong>per</strong> ipazienti <strong>in</strong> età pediatri ca.In questo documento non vengono trattati gli aspetti re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> corretta gestione degli impianti edelle tecnologie di sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria, con partico<strong>la</strong>re riferimento al rischio di <strong>in</strong>cendio, che,considerata <strong>la</strong> specificità dell'argomento, saranno oggetto di un successivo documento.Tuttavia è necessario che le Direzioni aziendali, tramite le strutture deputate specificamente algoverno del patrimonio tecnologico biomedico ed <strong>in</strong> partico<strong>la</strong>re il Servizio di Ingegneria Cl<strong>in</strong>ica(SIC), <strong>la</strong>ddove presente, adott<strong>in</strong>o una procedura aziendale proattiva <strong>per</strong> <strong>la</strong> corretta gestione degliimpianti e delle tecnologie di sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria, aspetto fondamentale <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazienti.~ovemocl<strong>in</strong>ICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti7


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20093. Metodologia3.1 Le attività del M<strong>in</strong>istero del Lavoro del<strong>la</strong> Salute e delle politiche Sociali sul<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong>sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoriaPer gestire il problema del<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazienti il M<strong>in</strong>istero del Lavoro del<strong>la</strong> Salute e dellePolitiche Sociali ha avviato le seguenti l<strong>in</strong>ee di attività:1. monitoraggio degli eventi sent<strong>in</strong>el<strong>la</strong>2. e<strong>la</strong>borazione di raccomandazioni;3. e<strong>la</strong>borazione di un manuale <strong>per</strong> l'analisi degli errori e di strategie <strong>per</strong> l'implementazionedel<strong>la</strong> formazione;4. metodologie di co<strong>in</strong>volgimento dei pazienti;5. sistema di monitoraggio delle polizze assicurative.L'e<strong>la</strong>borazione di raccomandazioni da parte del M<strong>in</strong>istero ha l'obiettivo di richiamare l'attenzionedegli o<strong>per</strong>atori sanitari su condizioni cl<strong>in</strong>iche ed assistenziali ad elevato rischio di errore e suprocedure potenzialmente <strong>per</strong>icolose; nel contempo <strong>in</strong>tende fornire strumenti efficaci <strong>per</strong> mettere <strong>in</strong>atto azioni <strong>in</strong> grado di ridurre i rischi e promuovere l'assunzione di responsabilità da parte deglio<strong>per</strong>atori nel favorire il cambiamento del sistema.Nel corso dell'ultimo anno, anche sul<strong>la</strong> base delle <strong>in</strong>dicazioni dell'OMS (second global safetychallenge), è stato <strong>in</strong>dividuato il. tema del<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria, quale area prioritaria di<strong>in</strong>tervento <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazienti e <strong>per</strong>tanto il M<strong>in</strong>istero ha provveduto a:aggiornare il protocollo degli eventi sent<strong>in</strong>el<strong>la</strong> def<strong>in</strong>endo una nuova categoria di eventiavversi: morte o grave danno imprevisti a seguito dell'<strong>in</strong>tervento chirurgico;e<strong>la</strong>borare raccomandazioni specifiche <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria a supportodelle strutture sanitarie SSN e dei professionisti;avviare un programma con l'obiettivo di sviluppare un progetto di formazione<strong>in</strong>terprofessionale sul<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazienti <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria rivolto alle équipeo<strong>per</strong>atorie e che utilizzi le metodologie e gli strumenti ritenuti più efficaci <strong>per</strong> favorireil cambiamento del<strong>la</strong> pratica cl<strong>in</strong>ica. Tale programma è stato affidato al<strong>la</strong> DirezioneGenerale Sanità del<strong>la</strong> <strong>Regione</strong> Lombardia.governo cIlruCO~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti8


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20093.2 Sviluppo delle raccomandazioniAl f<strong>in</strong>e di e<strong>la</strong>borare le presenti raccomandazioni, il M<strong>in</strong>istero ha <strong>in</strong>dividuato le l<strong>in</strong>ee guida prodottenel 2008 dalI' OMS "Guidel<strong>in</strong>es for Surgery" (16) quale documento di riferimento. Tali l<strong>in</strong>ee guida,basate sull'evidenza cl<strong>in</strong>ica o sull'op<strong>in</strong>ione di es<strong>per</strong>ti, sono state adattate al<strong>la</strong> nostra realtà nazionalee sono state aggiunte altre raccomandazioni e<strong>la</strong>borate dal M<strong>in</strong>istero del Lavoro del<strong>la</strong> Salute e dellePolitiche Sociali, anche sul<strong>la</strong> base del consenso degli es<strong>per</strong>ti del gruppo di <strong>la</strong>voro <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong>dei pazienti.3.3 Def<strong>in</strong>izioniÉquipe o<strong>per</strong>atoriaL'équipe o<strong>per</strong>atoria comprende chirurghi, anestesisti, <strong>in</strong>fermieri, tecnici e tutto il <strong>per</strong>sonale di sa<strong>la</strong>o<strong>per</strong>atoria co<strong>in</strong>volto nell'attività chirurgica. La responsabilità del<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> e dell' esito degli<strong>in</strong>terventi chirurgici non è attribuibile al s<strong>in</strong>golo chirurgo, ma a tutti i componenti dell'équipe.Evento avversoEvento <strong>in</strong>atteso corre<strong>la</strong>to al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non<strong>in</strong>tenzionale e <strong>in</strong>desiderabile. Gli eventi avversi possono essere prevenibili o non prevenibili. Unevento avverso attribuibile ad errore è "un evento avverso prevenibile"Interventi chirurgiciSi def<strong>in</strong>iscono <strong>in</strong>terventi chirurgici ''tutte le procedure eseguite <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria che comprendono<strong>in</strong>cisioni, escissioni, manipo<strong>la</strong>zioni o suture di tessuti che solitamente richiedono anestesia locale,regionale o generale o profonda sedazione <strong>per</strong> il controllo del dolore".Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazientiNell'ambito del sistema di monitoraggio degli eventi sent<strong>in</strong>el<strong>la</strong> proposto dal M<strong>in</strong>istero del<strong>la</strong> salutesi <strong>in</strong>tendono tutte le <strong>in</strong>dicazioni, rivolte alle strutture sanitarie e/o ai professionisti, f<strong>in</strong>alizzate al<strong>la</strong>riduzione del rischio di occorrenza di eventi avversi e prodotte da istituzioni del SSN.Sicurezza dei pazientiDimensione del<strong>la</strong> qualità dell'assistenza sanitaria, che garantisce, attraverso l'identificazione,l'analisi e <strong>la</strong> gestione dei rischi e degli <strong>in</strong>cidenti possibili <strong>per</strong> i pazienti, <strong>la</strong> progettazione el'implementazione di sistemi o<strong>per</strong>ativi e processi che m<strong>in</strong>imizzano <strong>la</strong> probabilità di errore, i rischipotenziali e i conseguenti possibili danni ai pazientigoverno clmlco~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti9


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094. Obiettivi SpecificiIntroduzioneLe raccomandazioni riportate <strong>in</strong> questo capitolo sono riferite a 16 obiettivi specifici, che riguardanoimportanti aspetti <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazienti nel processo <strong>per</strong>i-o<strong>per</strong>atorio; i primi IO obiettividerivano dal documento OMS "Guidel<strong>in</strong>es for Safe Surgery" (16), con adattamenti al<strong>la</strong> realtànazionale, mentre i successivi 6 sono stati e<strong>la</strong>borati dal M<strong>in</strong>istero del Lavoro, del<strong>la</strong> Salute e dellePolitiche Sociali, anche con <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione degli es<strong>per</strong>ti del gruppo di <strong>la</strong>voro <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> deipazienti.I sedici obiettivi <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoriaObiettivo lObiettivo 2Obiettivo 3Obiettivo 4Obiettivo 5Obiettivo 6Obiettivo 7Obiettivo 8Obiettivo 9Obiettivo lOObiettivo IlObiettivo 12Obiettivo 13Obiettivo 14Obiettivo 15Obiettivo 16O<strong>per</strong>are il paziente corretto ed il sito correttoPrevenire <strong>la</strong> ritenzione di materiale estraneo nel sito chirurgicoIdentificare <strong>in</strong> modo corretto i campioni chirurgiciPreparare e posizionare <strong>in</strong> modo corretto il pazientePrevenire i danni da anestesia garantendo le funzioni vitaliGestire le vie aeree e <strong>la</strong> funzione respiratoriaControl<strong>la</strong>re e gestire il rischio emorragicoPrevenire le reazioni allergiche e gli eventi avversi del<strong>la</strong> terapiafarmacologicaGestire <strong>in</strong> modo corretto il risveglio ed il controllo posto<strong>per</strong>atorioPrevenire il tromboembolismo posto<strong>per</strong>atorioPrevenire le <strong>in</strong>fezioni del sito chirurgicoPromuovere un' efficace comunicazione <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoriaGestire <strong>in</strong> modo corretto il programma o<strong>per</strong>atorioGarantire <strong>la</strong> corretta redazione del registro o<strong>per</strong>atorioGarantire una corretta documentazione anestesiologicaAttivare sistemi di valutazione dell'attività <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoriaQovemo clInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazientilO


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.1 Obiettivo 1. O<strong>per</strong>are il paziente corretto ed il sito correttoL'errata identificazione dei pazienti o del sito chirurgico è un evento avverso poco frequente,ma quando si verifica può provocare gravi conseguenze al paziente e compromettere seriamente<strong>la</strong> fiducia dei cittad<strong>in</strong>i nei confronti dei professionisti e dell'<strong>in</strong>tero sistema sanitario.Le direzioni aziendali devono adottare una politica aziendale proattiva <strong>per</strong> <strong>la</strong> correttaidentificazione dei pazienti, del sito e del<strong>la</strong> procedura.La strategia aziendale <strong>per</strong> <strong>la</strong> corretta identificazione dei pazienti, del sito e del<strong>la</strong> proceduradeve essere formalizzata dal<strong>la</strong> direzione aziendale con procedura scritta e deve comprendereil monitoraggio dell'implementazione, anche tramite verifica del<strong>la</strong> documentazione cl<strong>in</strong>ica odi sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria (ad esempio consenso <strong>in</strong>formato, checklist o<strong>per</strong>atoria).La procedura aziendale <strong>per</strong> <strong>la</strong> corretta identificazione dei pazienti, del sito e del<strong>la</strong> proceduradeve contenere i pr<strong>in</strong>cipi e le raccomandazioni <strong>in</strong>dicate nel<strong>la</strong> Raccomandazione delM<strong>in</strong>istero del Lavoro, del<strong>la</strong> Salute e delle Politiche Sociali n. 3 <strong>per</strong> <strong>la</strong> corretta identificazionedei pazienti, del sito e del<strong>la</strong> procedura (18), che verrà aggiornata, secondo quanto previsto,anche sul<strong>la</strong> base delle nuove <strong>in</strong>dicazioni ed evidenze disponibili.!! Per evitare sovrapposizioni di azioni, con partico<strong>la</strong>re riferimento al <strong>per</strong>iodo del time aut, sisuggerisce di tenere conto delle <strong>in</strong>dicazioni riportate nel paragrafo 5.3.1 Sostituzione del<strong>la</strong> "Schedapre-o<strong>per</strong>atoria <strong>per</strong> <strong>la</strong> verifica del<strong>la</strong> corretta identificazione del paziente e del sito chirurgico e del<strong>la</strong>procedura" a pag<strong>in</strong>a 41 del presente documento.~ovemoclInICO.~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti11


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.2 Obiettivo 2. Prevenire <strong>la</strong> ritenzione di materiale estraneo nel sito chirurgicoLa ritenzione di materiale estraneo all'<strong>in</strong>terno del sito chirurgico può causare gravi danni aipazienti, quali <strong>in</strong>fezioni, re<strong>in</strong>tervento chirurgico, <strong>per</strong>forazione <strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale, fisto<strong>la</strong> o ostruzione emorte.Le direzioni delle strutture sanitarie devono adottare una politica aziendale proattiva <strong>per</strong> <strong>la</strong>prevenzIOne del<strong>la</strong> ritenzione di garze, strumenti o altro materiale all'<strong>in</strong>terno del sitochirurgico.La strategia aziendale <strong>per</strong> <strong>la</strong> prevenzione del<strong>la</strong> ritenzione di garze, strumenti o altromateriale all'<strong>in</strong>terno del sito chirurgico deve essere formalizzata dal<strong>la</strong> direzione aziendalecon procedura scritta e deve comprendere il monitoraggio dell'implementazione, anchetramite verifica del<strong>la</strong> documentazione cl<strong>in</strong>ica o di sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria.La procedura aziendale <strong>per</strong> <strong>la</strong> prevenzione del<strong>la</strong> ritenzione di garze, strumenti o altromateriale all'<strong>in</strong>terno del sito chirurgico deve contenere i pr<strong>in</strong>cipi e le <strong>in</strong>dicazioni del<strong>la</strong>Raccomandazione n. 2 del M<strong>in</strong>istero del Lavoro, del<strong>la</strong> Salute e delle Politiche Sociali <strong>per</strong>prevenire <strong>la</strong> ritenzione di garze, strumenti o altro materiale all'<strong>in</strong>terno del sito chirurgico(19), che verrà aggiornata, secondo quanto previsto, anche sul<strong>la</strong> base delle nuove <strong>in</strong>dicazionied evidenze disponibili.Il conteggio sistematico di garze, bisturi, aghi e ad ogni altro materiale deve essere effettuatoogni volta che si eseguono <strong>in</strong>terventi chirurgici che comportano l'a<strong>per</strong>tura del<strong>la</strong> cavità<strong>per</strong>itoneale, retro<strong>per</strong>itoneale, pelvica o toracica.Il chirurgo dovrebbe eseguire una sistematica esplorazione del<strong>la</strong> ferita al momento del<strong>la</strong>chiusura di ciascuna cavità anatomica o del sito chirurgico.Il conteggio deve essere effettuato <strong>per</strong> tutte le procedure nelle quali è previsto l'utilizzo digarze e altri strumenti che potrebbero essere ritenuti all'<strong>in</strong>terno del paziente e dovrebbeessere effettuato nelle seguenti fasi :l. prima di <strong>in</strong>iziare l'<strong>in</strong>tervento chirurgico (conta <strong>in</strong>iziale)2. durante l'<strong>in</strong>tervento chirurgico, prima di chiudere una cavità all'<strong>in</strong>terno di un'altracavità3. prima di chiudere <strong>la</strong> ferita4. al<strong>la</strong> chiusura del<strong>la</strong> cute o al term<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> procedura~ovemocIlruCO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti12


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20095. al momento dell'eventuale cambio dell'<strong>in</strong>fermiere o chirurgo responsabiledell'équipeIl conteggio ed il controllo dell'<strong>in</strong>tegrità dello strumentario deve essere effettuato dal<strong>per</strong>sonale <strong>in</strong>fermieristico (strumentista, <strong>in</strong>fermiere di sa<strong>la</strong>) o da o<strong>per</strong>atori di supporto,preposti all'attività di conteggio. Il chirurgo verifica che il conteggio sia stato eseguito e cheil totale di garze utilizzate e rimanenti corrisponda a quello delle garze ricevute prima edurante l'<strong>in</strong>tervento.Il conteggio deve essere registrato, con il nome e <strong>la</strong> qualifica del <strong>per</strong>sonale che lo esegue, especificando chiaramente concordanze o discrepanze del conteggio f<strong>in</strong>ale. Tali risultatidevono essere chiaramente comunicati a tutti i componenti dell'équipe.Tecnologie validate <strong>per</strong> il conteggio automatico, quali garze con codici a barre o conmarcatori a radio frequenza dovrebbero essere tenute <strong>in</strong> considerazione, quando sono .disponibili.~ovemoclInICO.y <strong>sicurezza</strong> dei pazienti13


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 200943 Obiettivo 3. Identificare <strong>in</strong> modo corretto i campioni chirurgiciLa non corretta identificazionedei campioni chirurgici può causare gravi conseguenze aipazienti e <strong>la</strong> prevenzione di tali errori è fondamentale <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazienti.Ogni campione (o campioni multipli dello stesso paziente) deve essere accompagnato da unaapposita richiesta di esame.L'équipe o<strong>per</strong>atoria deve verificare, <strong>per</strong> ogni richiesta di esame, <strong>la</strong> corretta compi<strong>la</strong>zionedel<strong>la</strong> richiesta e <strong>la</strong> corretta etichettatura (sulle pareti e non sul co<strong>per</strong>chio) del contenitore conle seguenti <strong>in</strong>formazioni da riportare su entrambi:l) Identificazione del paziente (nome, cognome, data di nascita, sesso)2) Identificazione del richiedente (unità o<strong>per</strong>ativa, nome, cognome e firma delrichiedente)3) Identificazione del materiale, specificando data del prelievo, tipo di prelievo,localizzazione topografica e <strong>la</strong>teralità del prelievo (es. pro stata lobo destro, rene destro,cute braccio destro, lobo su<strong>per</strong>iore del polmone s<strong>in</strong>istro, ecc)4) Modalità di conservazione del campione (senza fissativo "a fresco" o se Inliquido fissativo)5) Numero di contenitori; <strong>in</strong> caso di prelievi multipli differenziati deve essere riportato ilnumero arabo identificativo del campione, corrispondente a quanto riportato sul<strong>la</strong>richiesta; sul contenitore deve essere riportata l'eventualità di rischio biologico nel casodi materiali provenienti da pazienti con patologie <strong>in</strong>fettive rilevanti.Un o<strong>per</strong>atore dell'équipe deve leggere ad alta voce le <strong>in</strong>formazioni contenute sul<strong>la</strong> richiestadi esame e sul contenitore ed un secondo o<strong>per</strong>atore control<strong>la</strong> e conferma verbalmente(doppio controllo).Le direzioni aziendali, anche sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> Circo<strong>la</strong>re del M<strong>in</strong>istero n. 3 dell' 8 marzo2003, devono e<strong>la</strong>borare ed implementare una procedura scritta <strong>per</strong> <strong>la</strong> corretta modalità ditrasporto, <strong>in</strong>tra ed extraospedaliero, del materiale biologico dal<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria al serviziodi anatomia patologica o altro servizio diagnostico, <strong>in</strong>dicando <strong>la</strong> responsabilità e <strong>la</strong>tracciabilità del processo.~ovemocl<strong>in</strong>iCOY <strong>sicurezza</strong>dei pa~enti14


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.4 Obiettivo 4. Preparare e posizionare <strong>in</strong> modo corretto il pazienteLa non corretta preparazione e/o il non corretto posizionamento può causare gravi conseguenze aipazientiPreparazione del pazienteLa direzione aziendale deve e<strong>la</strong>borare ed implementare un protocollo <strong>per</strong> <strong>la</strong> correttapreparazione dei pazienti, che deve prevedere almeno l'igiene del paziente, <strong>la</strong> tricotomia delsito chirurgico, il digiuno, <strong>la</strong> gestione di protesi (ad esempio protesi dentarie, acustiche ooculistiche), <strong>la</strong> gestione di monililpierc<strong>in</strong>g e cosmetici, l'abbigliamento appropriato <strong>per</strong> <strong>la</strong>sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria e le modalità di <strong>in</strong>vio del paziente <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria.Corretto posizionamento del pazienteLa direzione sanitaria aziendale deve adottare una procedura <strong>per</strong> il corretto posizionamentodei pazienti e <strong>per</strong> le tecniche da adottare nelle diverse tipologie di <strong>in</strong>terventi, con partico<strong>la</strong>reriferimento alle manovre da evitare. La procedura deve anche prevedere un addestramentospecifico degli o<strong>per</strong>atori.Tutti i componenti dell'équipe o<strong>per</strong>atoria condividono <strong>la</strong> responsabilità <strong>per</strong> il correttoposizionamento del paziente, col<strong>la</strong>borano all'identificazione ed esecuzione del<strong>la</strong> posizioneche garantisce <strong>la</strong> migliore esposizione chirurgica <strong>in</strong> re<strong>la</strong>zione al tipo di <strong>in</strong>tervento ed al<strong>la</strong>tecnica chirurgica, compatibilmente con <strong>la</strong> necessità di assicurare <strong>la</strong> sorveglianzaanestesiologica e le condizioni ottimali di omeostasi respiratoria e cardiovasco<strong>la</strong>re, evitandodi procurare danni fisici da compressione e/o stiramento di strutture nervose, artico<strong>la</strong>zionie/o tessuti.L'anestesista deve control<strong>la</strong>re e verificare il corretto posizionamento del capo e assicurare <strong>la</strong><strong>per</strong>vietà delle vie aeree.L'<strong>in</strong>fermiere di sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria deve posizionare il paziente secondo le <strong>in</strong>dicazioni delloo<strong>per</strong>atore e dell'anestesista ed assicurare <strong>la</strong> protezione dei punti di compressione.QOVemOcllfllCO.y <strong>sicurezza</strong> dei pazienti15


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.5 Obiettivo 5. Prevenire i danni da anestesia garantendo le funzioni vitaliUn evento avverso prevenibile nel corso delle manovre anestesiologiche, quale può essere <strong>la</strong>disconnessone del venti<strong>la</strong>tore dal paziente, può avere conseguenze catastrofiche <strong>per</strong> il paziente,come <strong>la</strong> morte o un danno cerebrale. La prevenzione degli eventi avversi corre<strong>la</strong>bili all'anestesiaviene attuata garantendo un adeguato monitoraggio delle funzioni vitaliRequisito fondamentale <strong>per</strong> una anestesia sicura è <strong>la</strong> presenza cont<strong>in</strong>ua di un anestesista <strong>per</strong>l'<strong>in</strong>tera durata dell' anestesia e f<strong>in</strong>o al recu<strong>per</strong>o delle condizioni cl<strong>in</strong>iche che consentono <strong>la</strong>dimissione dal blocco o<strong>per</strong>atorio.Prima di eseguire l'anestesia si deve verificare che i pazienti sottoposti a chirurgia elettivasiano a digiuno. Per l'adulto il digiuno da un pasto rego<strong>la</strong>re è di 8 ore, da un pasto leggero èdi 6 ore; possono essere assunti Iìquidi chiari f<strong>in</strong>o a 2 ore prima dell'anestesia. Per ilbamb<strong>in</strong>o l'ultimo al<strong>la</strong>ttamento al seno deve essere eseguito almeno 4 ore primadell'anestesia, il digiuno da altri tipi di <strong>la</strong>tte deve essere di 6 ore; <strong>per</strong> quanto riguarda i cibisolidi il digiuno da osservare è lo stesso dell'adulto così come <strong>per</strong> quel che riguarda i liquidichiari. I pazienti con reflusso, devono essere trattati preventivamente <strong>per</strong> ridurre <strong>la</strong>secrezione gastrica ed aumentare il pR.Deve essere monitorizzata cont<strong>in</strong>uamente <strong>la</strong> <strong>per</strong>vietà delle vie aeree e <strong>la</strong> venti<strong>la</strong>zione. Ognivolta che viene impiegata <strong>la</strong> venti<strong>la</strong>zione meccanica, deve essere predisposto e collegato ildispositivo di al<strong>la</strong>rme <strong>per</strong> <strong>la</strong> deconnessione del circuito di venti<strong>la</strong>zione dal paziente.Deve essere monitorata durante tutta <strong>la</strong> fase di anestesia <strong>la</strong> concentrazione di ossigeno<strong>in</strong>spirato e un dispositivo di al<strong>la</strong>rme dovrebbe essere tarato su una bassa <strong>per</strong>centuale diossigeno. Inoltre, deve essere utilizzato un dispositivo di protezione <strong>in</strong> caso di erogazione dimiscele di gas ipossici e un al<strong>la</strong>rme che <strong>in</strong>dichi l'<strong>in</strong>terruzione del<strong>la</strong> somm<strong>in</strong>istrazione diossigeno.Devono essere costantemente misurate e visualizzate su disp<strong>la</strong>y <strong>la</strong> concentrazione di CO 2espirata e <strong>la</strong> sua curva (capnografia) <strong>per</strong> confermare il corretto posizionamento del tuboendotracheale e l'adeguatezza del<strong>la</strong> venti<strong>la</strong>zione.Deve essere utilizzato un Monitor paziente con canale ECG dotato di frequenza m<strong>in</strong>ima emassima <strong>per</strong> monitorare <strong>la</strong> frequenza cardiaca ed il ritmo.Deve essere sempre disponibile un defibril<strong>la</strong>tore cardiaco.~ovemoclInICO~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti16


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Deve essere eseguita quotidianamente <strong>la</strong> verifica del corretto funzionamentodell' apparecchiatura di anestesia.Deve essere monitorata <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura corporea, tramite apposito dispositivo <strong>per</strong> <strong>la</strong>misurazione cont<strong>in</strong>ua o ripetuta, nei pazienti esposti al rischio di ipotermia passiva (neonato,grande anziano) e durante procedure accompagnate da termodis<strong>per</strong>sione (ad esempio, ampie<strong>la</strong>paratomie). Per quanto riguarda il rischio di i<strong>per</strong>termia maligna: deve essere disponibiledantrolene sodico all'<strong>in</strong>terno del<strong>la</strong> struttura, <strong>in</strong> un ambiente noto a tutte le professionalitàco<strong>in</strong>volte.Devono essere misurate senza soluzione di cont<strong>in</strong>uità le concentrazioni di alogenati cosìcome il volume dei gas <strong>in</strong>spiratori o espiratori.Deve essere effettuato almeno ogni 5 m<strong>in</strong>uti o più frequentemente, se <strong>in</strong>dicato dallecondizioni cl<strong>in</strong>iche, il monitoraggio del<strong>la</strong> pressione arteriosa.Deve essere sempre disponibile il monitoraggio del<strong>la</strong> trasmissione neuromusco<strong>la</strong>re.Deve essere fornita a tutti i pazienti una misce<strong>la</strong> di gas arricchita con ossigeno.Deve essere monitorata l'ossigenazione e <strong>la</strong> <strong>per</strong>fusione dei tessuti <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo utilizzando unpulsossimetro a tono acustico variabile <strong>in</strong> base al<strong>la</strong> <strong>per</strong>centuale di saturazione dell'ossigeno<strong>per</strong>iferico ed udibile all'<strong>in</strong>terno di tutta <strong>la</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria.Qovemo clInICO~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti17


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.6 Obiettivo 6. Gestire le vie aeree e <strong>la</strong> funzione respiratoriaL'<strong>in</strong>adeguata gestione delle vie aeree, anche a seguito di <strong>in</strong>adeguata identificazione dei rischi,rappresenta un importante fattore che contribuisce al<strong>la</strong> morbilità e mortalità evitabile associataall'anestesia.Prima dell'avvio di qualsiasi tipo di anestesia, tutti i pazienti dovrebbero essere valutaticl<strong>in</strong>icamente ed essere oggetto di un'anamnesiaccurata al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>dividuare eventualidifficoltà di gestione delle vie aeree, anche quando non sia prevista l'<strong>in</strong>tubazione.La direzione aziendale dovrebbe predisporre ed implementare una procedura <strong>per</strong> <strong>la</strong>corretta gestione delle vie aeree anche nei casi critici e gli anestesisti di sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoriadovrebbero essere adeguatamente formati e preparati a metter<strong>la</strong> <strong>in</strong> pratica<strong>in</strong> caso diimprevista <strong>per</strong>dita del<strong>la</strong> <strong>per</strong>vietà delle vie aeree.La procedura dovrà prevedere che, allorquando il paziente presenta caratteristicheanatomiche tali da far prevedere un possibile quadro di difficoltà nel<strong>la</strong> gestione delle vieaeree, o una anamnesi suggestiva <strong>in</strong> tal senso, deve essere previsto l'<strong>in</strong>terventodi unsecondo anestesista es<strong>per</strong>to e deve essere predisposta l'<strong>in</strong>tubazione tracheale mediantefibrobroncoscopiocon il paziente <strong>in</strong> respiro spontaneo, garantendo, comunque, tutte leprocedure idonee al<strong>la</strong> risoluzione del problema.In qualunque caso, anche quando non sia disponibileuna procedura aziendale <strong>in</strong> merito,<strong>la</strong>ddove si verifichi una improvvisa ed imprevista difficoltà di <strong>in</strong>tubazione e l'anestesia siagià stata <strong>in</strong>dotta, l'anestesista dovrà garantire l'ossigenazione e <strong>la</strong> venti<strong>la</strong>zione, richiederel'<strong>in</strong>tervento di un secondo anestesista e decidere se procedere con l'<strong>in</strong>tervento chirurgico or<strong>in</strong>viarlo.Dopo aver eseguito l'<strong>in</strong>tubazione, l'anestesista deve control<strong>la</strong>re che il tubo endotracheale siacorrettamente posizionato tramite auscultazione, osservando <strong>la</strong> comparsa del<strong>la</strong> curvacapnografica sul monitor e verificando l'adeguatezza dell'ossigenazione.I parametri di valutazione delle difficoltà di gestione delle vie aeree e <strong>la</strong> descrizione del<strong>la</strong>facilità o del<strong>la</strong> prevista/imprevista difficoltà al<strong>la</strong> <strong>in</strong>tubazione e/o venti<strong>la</strong>zione devono essereregistrati nel<strong>la</strong> scheda anestesiologica e comunicati successivamente ai pazienti.Tutti gli anestesisti dovrebberoessere es<strong>per</strong>ti nel<strong>la</strong> gestione delle vie aeree ed averecompetenza, familiarità e padronanza nell'utilizzo delle diverse strategie <strong>per</strong> <strong>la</strong> risoluzionedei problemi re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> gestione delle vie aeree, prevedendo <strong>la</strong> possibilità di simu<strong>la</strong>zioni~ovemoclInICO.~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti18


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009o<strong>per</strong>ative con le metodiche già <strong>la</strong>rgamente diffuse e/o di un "affiancamento" <strong>per</strong> glio<strong>per</strong>atori alle prime es<strong>per</strong>ienze.governo clIniCO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti19


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atonOa- Ottobre 20094.7 Obiettivo 7. Control<strong>la</strong>re e gestire il rischio emorragicoLa <strong>per</strong>dita di quantità rilevanti di sangue può provocare gravissime conseguenze ai pazientichirurgici, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di complicanze e mortalità evitabile.La Direzione aziendale, con il supporto del Comitato del buon uso del sangue (CBUS),deve adottare il protocollo aziendale <strong>per</strong> <strong>la</strong> corretta valutazione e gestione del rischioemorragico <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria e <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong> richiesta massima di sangue <strong>per</strong> tipodi <strong>in</strong>tervento (MSBOS: Maximum Surgical Blood arder Schedule), predispome emonitorame l'adozione da parte delle équipe chirurgiche.L'équipe o<strong>per</strong>atoria deve sempre valutare il rischio del<strong>la</strong> <strong>per</strong>dita di grandi quantità di sanguee, se il rischio risulta significativo, l'anestesista dovrà provvedere ad assicurare adeguatiaccessi venosi.In ogni caso, deve essere prevista una modalità di comunicazione tempestiva tra <strong>la</strong> sa<strong>la</strong>o<strong>per</strong>atoria e il Servizio trasfusionale <strong>per</strong> il rapido approvvigionamento di sangue edemocomponenti a seguito di improvvise ed impreviste necessità.Negli <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong> cui è previsto il rischio di <strong>per</strong>dita di grandi volumi ematici, è opportunoavere a disposizione un sistema <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o <strong>per</strong>io<strong>per</strong>atorio del sangue e un dispositivo<strong>per</strong> l'<strong>in</strong>fusione rapida di fluidi.La Direzione aziendale dovrà predisporre un protocollo <strong>per</strong> l'approccio al sangu<strong>in</strong>amentomaggiore che possa prevedere una soluzione adeguata <strong>per</strong> le diverse condizioni nell'ambito,ad esempio, del politrauma, chirurgia maggiore epatica, trapianti, chirurgia cardiaca evasco<strong>la</strong>re, con eventuale ricorso a trattamenti terapeutici condivisi.~ovemoclInICO~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti20


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.8 Obiettivo 8. Prevenire le reazioni allergiche e gli eventi avversi del<strong>la</strong> terapia farmacologicaGli errori <strong>in</strong> terapia, occorsi <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria possono avvenire durante <strong>la</strong> fase di prescrizione,preparazione o somm<strong>in</strong>istrazione dei farmaci e possono provocare morte o gravi complicazioniai pazienti.Tutti i componenti dell'équipe devono avere un'ampia conoscenza del<strong>la</strong> farmacologia ditutti i farmaci che prescrivono e somm<strong>in</strong>istrano, <strong>in</strong>clusa <strong>la</strong> loro tossicità.Il medico e/o l'<strong>in</strong>fermiere devono sempre identificare <strong>in</strong> maniera esplicita il paziente a cuisomm<strong>in</strong>istrano un farmaco.Prima di somm<strong>in</strong>istrare una terapia farmacologica deve essere sempre raccolta una anamnesicompleta del paziente e dei farmaci assunti, <strong>in</strong>cluso le <strong>in</strong>formazioni sulle allergie e sullereazioni di i<strong>per</strong>sensibilità.I preparati farmaceutici, soprattutto se <strong>in</strong> sir<strong>in</strong>ghe, devono riportare etichette compi<strong>la</strong>te <strong>in</strong>maniera appropriata e comprensibile e devono essere verificati prima di effettuare qualsiasisomm<strong>in</strong>istrazione. e riportare tutte le <strong>in</strong>formazioni utili (ad esempio, concentrazione, data discadenza).All'atto di somm<strong>in</strong>istrare un farmaco, un'esplicita comunicazione tra il prescrittore e chisomm<strong>in</strong>istra dovrebbe assicurare che entrambi abbiano pienamente acquisito e compreso le<strong>in</strong>dicazioni, le contro<strong>in</strong>dicazioni ed ogni altra rilevante <strong>in</strong>formazione.I farmaci custoditi <strong>in</strong> scaffali e armadi o disponibili su carrelli devono esseresistematicamente ord<strong>in</strong>ati anche <strong>per</strong> assicurare una corretta conservazione dei farmaci,separando quelli ad "alto livello di attenzione"e quelli di aspetto e con nome simili (LASA)che possono generare confusione neII'o<strong>per</strong>atore.I farmaci <strong>per</strong> l'anestesia devono essere preparati ed etichettati dall'anestesista o dal<strong>per</strong>sonale qualificato che li somm<strong>in</strong>istra.I farmaci appartenenti al<strong>la</strong> stessa categoria terapeutica devono riportare un codice coloreconcordato, facilmente riconoscibile e comprensibile da tutta l'équipe.Gli eventi avversi da farmaci ed i near misses avvenuti durante <strong>la</strong> somm<strong>in</strong>istrazioneendovenosa di farmaci <strong>in</strong> corso di <strong>in</strong>tervento chirurgico devono essere segna<strong>la</strong>ti, riesam<strong>in</strong>atied analizzati.Qovemo clIniCO:!j <strong>sicurezza</strong> dei pazienti21


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Si raccomanda l'implementazione del<strong>la</strong> Raccomandazione del M<strong>in</strong>istero del Lavoro, del<strong>la</strong>Salute e delle Politiche Sociali <strong>per</strong> <strong>la</strong> prevenzione del<strong>la</strong> morte, coma o grave danno derivatida errori <strong>in</strong> terapia farmacologia, Raccomandazione n. 7 - Marzo 2008 (20).~ovemoclInICO:.y<strong>sicurezza</strong>dei pazienti22


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.9 Obiettivo 9. Gestire <strong>in</strong> modo corretto il risveglio ed il controllo posto<strong>per</strong>atorioLa sorveglianza idonea e temporanea da parte di <strong>per</strong>sonale medico ed <strong>in</strong>fermieristicospecializzato <strong>in</strong> un'area che può essere <strong>la</strong> stessa sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria oppure un ambiente adeguato eappositamente attrezzato è necessaria <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dei pazienti sottoposti ad <strong>in</strong>terventichirurgici.L'Azienda sanitaria deve formalizzare una procedura aziendale sul<strong>la</strong> corretta gestione delrisveglio e del controllo post o<strong>per</strong>atorio che <strong>in</strong>cluda anche i tempi di osservazione, lemodalità di dimissione e di trasferimento dei pazienti dal blocco o<strong>per</strong>atorio ai reparti e <strong>la</strong>prevenzione delle cadute.L'osservazione temporanea del paziente consta di un monitoraggio cl<strong>in</strong>ico (respiratorio,cardiocirco<strong>la</strong>torio, neurologico, neuromusco<strong>la</strong>re, colorito cute e tem<strong>per</strong>atura corporea) e,ove le condizioni del paziente lo richiedano, di uno strumentale (pulsossimetria,elettrocardiogramma, pressione arteriosa cruenta ed <strong>in</strong>cruenta, impiego di devices attivi epassivi <strong>per</strong> garantire <strong>la</strong> normotermia).Un report verrà redatto durante tutto il tempo di osservazione. Questi dati possono essereannotati sul<strong>la</strong> cartel<strong>la</strong> di anestesia oppure su una scheda apposita da allegare al<strong>la</strong> cartel<strong>la</strong>cl<strong>in</strong>ica del paziente. Deve essere <strong>in</strong>coraggiato l'uso di appropriati sistemi a punteggio (tipoAlderete) al momento del<strong>la</strong> dimissione.La dimissione dall'area di risveglio viene decisa dall' anestesista dopo aver verificato lecondizioni del paziente.QovernocIlIDCO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti23


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.10 Obiettivo lO. Prevenire il tromboembolismo posto<strong>per</strong>atorioIl tromboembolismo post-o<strong>per</strong>atorio rappresenta un importante problema associatoall'assistenza sanitaria, che può causare aumento significativo del<strong>la</strong> mortalità, complicanze eprolungamento del<strong>la</strong> degenza. I pazienti sottoposti ad <strong>in</strong>terventi di chirurgia generale presentanouna prevalenza di trombosi venosa profonda pari al 15-40%, <strong>in</strong> assenza di profi<strong>la</strong>ssiantitromboembolica.Le aziende sanitarie devono adottare una strategia aziendale proattiva e formalizzata <strong>per</strong> <strong>la</strong>prevenzione del tromboembolismo post-o<strong>per</strong>atorio.La strategia aziendale <strong>per</strong> <strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi del tromboembolismo post-o<strong>per</strong>atorio deve essereformalizzata dal<strong>la</strong> direzione aziendale con procedura scritta.La procedura aziendale <strong>per</strong> <strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi antitromboembolica deve contenereraccomandazioni basate sull'evidenza ed <strong>in</strong>cludere i criteri <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione dei fattori dirischio, <strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi meccanica e <strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi farmacologia.La procedura aziendale deve <strong>in</strong>cludere le <strong>in</strong>dicazioni <strong>per</strong> una efficace comunicazione conpazienti e/o familiari sui possibili rischi di trombosi venosa profonda ed emboliapolmonare e sull' efficacia del<strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi, sostenuta anche da <strong>in</strong>formazioni basatesull' evidenza.Si raccomanda l'utilizzo di metodi attivi <strong>per</strong> migliorare l'implementazione delle procedure<strong>per</strong> <strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi del tromboembolismo post-o<strong>per</strong>atorio, quali i sistemi <strong>in</strong>formatizzati disupporto al<strong>la</strong> decisione, schede prestampate, audit <strong>per</strong>iodici.I metodi passivi (ad esempio distribuzione di materiale educativo, orgamzzazIone dimeet<strong>in</strong>g), non devono essere usati come unica strategia <strong>per</strong> migliorare l'aderenza al<strong>la</strong>profi<strong>la</strong>ssi del tromboembolismo post-o<strong>per</strong>atorio.Nel caso <strong>in</strong> cui il paziente sia candidato ad anestesia sp<strong>in</strong>ale o <strong>per</strong>idurale dovranno essere prese tuttele precauzioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> anestesia loco regionale <strong>in</strong> tema di profi<strong>la</strong>ssi del<strong>la</strong> trombosivenosa profonda. È consigliato <strong>in</strong>iziare dopo l'<strong>in</strong>tervento <strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi del<strong>la</strong> TVP mediante l'uso diepar<strong>in</strong>e non frazionate o frazionate, fondapar<strong>in</strong>ux o anticoagu<strong>la</strong>nti <strong>per</strong> via orale adattando gli oraridi somm<strong>in</strong>istrazione di tali farmaci a quanto riportato <strong>in</strong> scheda tecnica e all'esecuzione del<strong>la</strong>manovra anestesiologica (<strong>in</strong>clusa l'estrazione del catetere <strong>per</strong>idurale), senza correre il rischio diematoma sp<strong>in</strong>ale.~overnoclInICOy <strong>sicurezza</strong> dei pazienti24


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.11 Obiettivo 11. Prevenire le <strong>in</strong>fezioni del sito chirurgicoLe <strong>in</strong>fezioni del sito chirurgico rappresentano un importante problema del<strong>la</strong> qualitàdell'assistenza sanitaria e possono determ<strong>in</strong>are aumento significativo del<strong>la</strong> mortalità, dellecomplicanze e del<strong>la</strong> degenza ospedaliera.Le direzioni aziendali devono adottare una strategia aziendale proattiva e formalizzata <strong>per</strong> <strong>la</strong>prevenzione delle <strong>in</strong>fezioni del sito chirurgico.La procedura aziendale <strong>per</strong> <strong>la</strong> prevenzione delle <strong>in</strong>fezioni del sito chirurgico deve contenere<strong>in</strong>formazioni basate sull'evidenza e deve comprendere le raccomandazioni contenute nel<strong>la</strong>l<strong>in</strong>ea guida "Antibioticoprofi<strong>la</strong>ssi <strong>per</strong>io<strong>per</strong>atoria nell'adulto - 2008", e<strong>la</strong>borata nell' ambitodel Sistema Nazionale L<strong>in</strong>ee guida (21) <strong>in</strong>cluse le raccomandazioni sull'<strong>in</strong>dicazione al<strong>la</strong>profi<strong>la</strong>ssi antibiotica <strong>per</strong> tipologia di <strong>in</strong>tervento chirurgico (Raccomandata, Nonraccomandata) .La decisione f<strong>in</strong>ale riguardante i benefici e i rischi del<strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi antibiotica <strong>per</strong> ognis<strong>in</strong>golo paziente dipenderà dal rischio di <strong>in</strong>fezione del sito, dal<strong>la</strong> potenziale gravitàdell'eventuale <strong>in</strong>fezione, dal<strong>la</strong> efficacia del<strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi <strong>per</strong> quel determ<strong>in</strong>ato <strong>in</strong>tervento,dalle possibili conseguenze del<strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi <strong>per</strong> quel determ<strong>in</strong>ato paziente.Gli antibiotici utilizzati <strong>per</strong> <strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi delle <strong>in</strong>fezioni devono essere somm<strong>in</strong>istrati entro i30-60 m<strong>in</strong>uti precedenti l'<strong>in</strong>cisione, con il dosaggio appropriato e con lo spettro d'azioneefficace nei confronti dei probabili agenti contam<strong>in</strong>ati.Prima dell'<strong>in</strong>cisione del<strong>la</strong> cute, l'équipe o<strong>per</strong>atoria deve control<strong>la</strong>re che gli antibiotici sianostati somm<strong>in</strong>istrati entro i 30-60 m<strong>in</strong>uti precedenti l'<strong>in</strong>cisione. Qualora si rendessenecessario l'impiego del<strong>la</strong> Vancomic<strong>in</strong>a, l'<strong>in</strong>izio del<strong>la</strong> <strong>in</strong>fusione deve essere effettuataprevedendo che il suo completamento debba avvenire entro 1 ora dall'<strong>in</strong>cisione del<strong>la</strong> cute.Dovrebbe essere tenuta <strong>in</strong> considerazione <strong>la</strong> somm<strong>in</strong>istrazione di una dose aggiuntiva<strong>in</strong>trao<strong>per</strong>atoria di antibiotico se:• l'<strong>in</strong>tervento è ancora <strong>in</strong> corso dopo un tempo dall'<strong>in</strong>izio dell'<strong>in</strong>tervento pari aldoppio dell'emivita del farmaco impiegato;• se <strong>la</strong> procedura chirurgica ha una durata su<strong>per</strong>iore alle quattro ore;• se è presente di una notevole <strong>per</strong>dita di sangue.~ovemocl<strong>in</strong>ICO-y <strong>sicurezza</strong> dei pazienti25


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Qualora si rendesse necessario l'impiego del<strong>la</strong> Vancomic<strong>in</strong>a, non è necessario ripetere ildosaggio nelle o<strong>per</strong>azioni di durata <strong>in</strong>feriore a lO ore.L'estensione del<strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi alle prime 24 ore posto<strong>per</strong>atorie non è giustificata, se non <strong>in</strong>presenza di situazioni cl<strong>in</strong>iche def<strong>in</strong>ite, quando l'<strong>in</strong>dice di rischio di <strong>in</strong>fezioni posto<strong>per</strong>atorieè alto. La decisione di prolungare <strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi oltre <strong>la</strong> durata stabilita dal<strong>la</strong> l<strong>in</strong>ea guidaadottata dovrebbe essere sempre motivata <strong>in</strong> cartel<strong>la</strong> cl<strong>in</strong>ica.Tutte le sale o<strong>per</strong>atorie devono sempre avvalersi di procedure <strong>per</strong> <strong>la</strong> verifica del<strong>la</strong> sterilitàdegli strumenti chirurgici, dispositivi e materiali. Indicatori devono essere utilizzati <strong>per</strong>valutare <strong>la</strong> sterilità e devono essere control<strong>la</strong>ti prima che <strong>la</strong> strumentazione venga <strong>in</strong>trodottasul campo sterile.Prima dell' <strong>in</strong>duzione dell'anestesia, l'<strong>in</strong>fermiere o un altro o<strong>per</strong>atore responsabile <strong>per</strong> <strong>la</strong>preparazione del set chirurgico deve confermare <strong>la</strong> sterilità degli strumenti, tramite ilcontrollo e <strong>la</strong> valutazione degli <strong>in</strong>dicatori di sterilità e deve comunicare eventuali problemial chirurgoe all' anestesista.Evitare <strong>la</strong> tricotomia a meno che i peli nell'area di <strong>in</strong>cisione non <strong>in</strong>terferiscano conl'<strong>in</strong>tervento. Se <strong>la</strong> tricotomia è necessaria, dovrebbe essere eseguita solo nelle aree<strong>in</strong>teressate, immediatamente prima dell'<strong>in</strong>tervento e utilizzando rasoi elettrici con test<strong>in</strong>emonouso.Durante l'<strong>in</strong>tero <strong>per</strong>iodo o<strong>per</strong>atorio <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura corporea dovrebbe essere mantenuta neilimiti del<strong>la</strong> norma, <strong>per</strong> ridurre le possibilità di <strong>in</strong>sorgenza di <strong>in</strong>fezioni.La glicemia deve essere control<strong>la</strong>ta e mantenuta all'<strong>in</strong>terno di valori <strong>per</strong> i quali <strong>la</strong> resistenzaalle <strong>in</strong>fezioni e i normali processi di cicatrizzazione non siano compromessi.La cute dei pazienti chirurgici deve essere preparata con un agente antisettico appropriatoprima dell'<strong>in</strong>izio dell'<strong>in</strong>tervento. L'agente antimicrobico dovrebbe essere scelto sul<strong>la</strong> basedel<strong>la</strong> capacità <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca di dim<strong>in</strong>uire rapidamente <strong>la</strong> conta microbica cutanea e dimantenere tale effetto <strong>per</strong> l'<strong>in</strong>tera durata dell'<strong>in</strong>tervento.L'antisepsi chirurgica delle mani dovrebbe essere assicurata da un sapone antimicrobico.Le mani e gli avambracci dovrebbero essere <strong>la</strong>vati <strong>per</strong> 2-5 m<strong>in</strong>uti. Quando le mani sonofisicamente pulite, un antisettico deve essere utilizzato <strong>per</strong> l'antisepsi.I componenti dell'équipe chirurgica, prima dell'<strong>in</strong>tervento, devono <strong>in</strong>dossare unamascher<strong>in</strong>a che copra adeguatamente bocca e naso, una cuffia/copricapo <strong>per</strong> coprire icapelli o un copricapo<strong>in</strong>tegrale <strong>per</strong> capelli e barba;~ovemoclInICOy<strong>sicurezza</strong> dei pazienti26


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009I componenti dell'équipe chirurgica devono <strong>in</strong>dossare guanti sterili dopo aver effettuato il<strong>la</strong>vaggio e l'asepsi delle mani e dopo aver <strong>in</strong>dossato il camice sterile.Se possibile, <strong>in</strong>coraggiare il paziente a sospendere il fumo di tabacco nel 30 giorniprecedenti l'<strong>in</strong>tervento programmato.I pazienti chirurgici dovrebbero effettuare una doccia pre-o<strong>per</strong>atoria con sapone antisettico<strong>in</strong> monodose.Eventuali <strong>in</strong>fezioni preesistenti devono essere elim<strong>in</strong>ate prima di ogni <strong>in</strong>terventoprogrammato.Usare teli chirurgici <strong>in</strong> grado di m<strong>in</strong>imizzare il rischio di trasmissione di <strong>in</strong>fezioni e chemantengano l'efficacia di barriera anche quando sono bagnati.Proteggere le ferite chirurgiche <strong>per</strong> 24-48 ore con medicazioni sterili.In sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria deve essere mantenuta una venti<strong>la</strong>zione a pressione positiva, rispetto ailocali adiacenti.L'<strong>in</strong>gresso al<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria deve essere limitato al <strong>per</strong>sonale strettamente necessario <strong>per</strong>l'attività chirurgicaLa sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria deve essere pulita accuratamente, con detergenti antisettici, dopo<strong>in</strong>terventi su ferite sporche o <strong>in</strong>fette e al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e di ogni giornata o<strong>per</strong>atoria.Dovrebbero essere implementate procedure standardizzate di controllo delle <strong>in</strong>fezioni.La sorveglianza attiva delle <strong>in</strong>fezioni del sito chirurgico dovrebbe essere condotta <strong>in</strong> ogniazienda prospetticamente da <strong>per</strong>sonale specificamente formato nel controllo delle <strong>in</strong>fezioni.Le équipe chirurgiche devono essere formate e aggiornate sulle tecniche <strong>per</strong> <strong>la</strong> prevenzionee il controllo delle <strong>in</strong>fezioni almeno una volta l'anno.Il Comitato <strong>in</strong>fezioni ospedaliere (CIO) deve adottare una procedura aziendale <strong>per</strong> ilmonitoraggio dell'<strong>in</strong>cidenza delle <strong>in</strong>fezioni del sito chirurgico, prevedendo <strong>per</strong>iodicamentel'<strong>in</strong>vio bidirezionale delle re<strong>la</strong>tive <strong>in</strong>formazioni alle direzioni sanitarie, ai chirurghi e a tutti iprofessionisti delle équipe o<strong>per</strong>atorie.governo clInICO.y <strong>sicurezza</strong> dei pazienti27


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.12 Obiettivo 12. Promuovere un'efficace comunicazione <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoriaE' sempre più forte l'evidenza che i fallimenti del<strong>la</strong> comunicazione, quali omissioni di<strong>in</strong>formazioni, errate <strong>in</strong>terpretazioni, conflitti <strong>in</strong>tercorrenti tra i componenti dell'équipe, sono unafrequente causa di errori sanitari ed eventi avversi, che possono generare gravi danni ai pazienti,costituendo un rilevante ostacolo al<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> e qualità dell'assistenza.Le politiche aziendali devono favorire le discussioni <strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>ari <strong>per</strong> assicurareun'adeguata pianificazione e preparazione di ogni <strong>in</strong>tervento chirurgico e l'<strong>in</strong>serimento degli<strong>in</strong>terventi nel<strong>la</strong> lista o<strong>per</strong>atoria, .rafforzando i processi di comunicazione ali' <strong>in</strong>ternodeIl' équipe.Nel<strong>la</strong> fase preo<strong>per</strong>atoria deve essere garantita <strong>la</strong> comunicazione tra tutti componentidell'équipe:• il chirurgo deve sempre assicurarsi che i componenti dell'<strong>in</strong>tera équipe siano<strong>in</strong>formati sulle criticità dell'atto o<strong>per</strong>atorio, sull'entità del rischio emorragico,sull'uso di eventuali dispositivi necessari <strong>per</strong> l'<strong>in</strong>tervento (strumenti, impianti, eapparecchiature <strong>per</strong> <strong>la</strong> diagnostica <strong>per</strong> immag<strong>in</strong>i <strong>in</strong>trao<strong>per</strong>atoria o di anatomiapatologica) e su qualsiasi eventuale variazione tecnica rispetto al<strong>la</strong> procedurastandard;• L'anestesista deve comunicare, SIn dal<strong>la</strong> fase preo<strong>per</strong>atoria, aI componentidell'équipe le eventuali criticità legate al<strong>la</strong> condizione cl<strong>in</strong>ica del paziente;• L'<strong>in</strong>fermiere deve comunicare ai componenti dell'équipe o<strong>per</strong>atoria eventualicriticità organizzative, come ad esempio <strong>la</strong> non disponibilità di partico<strong>la</strong>ristrumentazioni.Nei casi di bi<strong>la</strong>teralità, parti del corpo multiple (ad esempio, dita di mani o piedi) o livellimultipli (ad esempio, colonna vertebrale) o quando si devono prendere decisioni<strong>in</strong>trao<strong>per</strong>atorie sul<strong>la</strong> estensione del<strong>la</strong> resezione chirurgica con il supporto delle immag<strong>in</strong>iradiografiche, l'équipe dovrebbe accertarsi che le immag<strong>in</strong>i necessarie siano disponibili evisualizzabili <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria.AI term<strong>in</strong>e dell'<strong>in</strong>tervento <strong>la</strong> comunicazione dovrà prevedere:• il chirurgo deve <strong>in</strong>formare i componenti dell'équipe o<strong>per</strong>atoria di tutte le eventualivariazioni apportate al<strong>la</strong> strategia chirurgica nel corso del<strong>la</strong> procedura, di possibili~overnoclInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti28


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009problematicheposto<strong>per</strong>atorie e degli elementi essenziali del piano posto<strong>per</strong>atorio(antibiotici, profi<strong>la</strong>ssi del<strong>la</strong> trombosi venosa profonda,ferita);drenaggi e medicazione del<strong>la</strong>• L'anestesista deve riferire ai componenti dell'équipe le condizioni cl<strong>in</strong>iche delpaziente registrate durante l'<strong>in</strong>tervento e dare tutte le successive istruzioni necessarie<strong>per</strong> garantire un sicuro recu<strong>per</strong>o nel post o<strong>per</strong>atorio. Le consegne devono esserededicate e differenziate a seconda che si trasferisca il paziente <strong>in</strong> reparto o <strong>in</strong> terapia<strong>in</strong>tensiva;• L'<strong>in</strong>fermiere deve rendere note ali' équipe eventuali problematiche riscontrate durantel'<strong>in</strong>tervento o nel<strong>la</strong> fase posto<strong>per</strong>atoria.Tutte le <strong>in</strong>formazioniriguardanti il paziente chirurgico devono essere registrate nel<strong>la</strong>documentazione sanitaria <strong>in</strong> modo accurato e completo e devono recare <strong>la</strong> firma di chi le hariportate. La documentazione sanitaria, <strong>in</strong>oltre, deve possedere i seguenti requisiti:a) chiarezza: scrittura chiara e comprensibile;b) veridicità: le <strong>in</strong>formazioni registrate devono contenere elementi oggettivi;c) contemporaneità: le <strong>in</strong>formazioni devono essere registrate contestualmente al loroverificarsi o nell'immediato;d) protezione: protetta da manomissione, smarrimento, distruzione, accesso od uso nonautorizzato;e) orig<strong>in</strong>alità e tracciabilità: una volta conclusa <strong>la</strong> compi<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> documentazionesanitaria, essa non deve essere soggetta a modificazioni o cancel<strong>la</strong>zioni; ognirettifica, modifica, nota aggiuntiva o correzione deve sempre risultare tracciabile eriportare data, autore e firma. Inoltre, deve essere riportata <strong>la</strong> motivazione che possaIgiustificare <strong>la</strong> correzione da parte dell'autore.Le <strong>in</strong>formazioni registrate dal chirurgo dovrebbero contenere almeno i seguenti elementi: <strong>la</strong>procedura pr<strong>in</strong>cipale e ogni altra procedura secondaria, il nome di ogni assistente chirurgoche ha partecipato all'<strong>in</strong>tervento, i dettagli tecnici re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> procedura, strumenti o garzespecificatamente ed <strong>in</strong>tenzionalmente <strong>la</strong>sciate all'<strong>in</strong>terno del paziente, <strong>la</strong> stima delle <strong>per</strong>diteematiche <strong>in</strong>trao<strong>per</strong>atorie.Le <strong>in</strong>formazioni registrate dall'anestesista devono <strong>in</strong>cludere almeno i seguenti elementi: oradi <strong>in</strong>izio e f<strong>in</strong>e <strong>in</strong>tervento, parametri vitali monitorati ad <strong>in</strong>tervelli rego<strong>la</strong>ri, farmaci e liquidisomm<strong>in</strong>istrati durante l'<strong>in</strong>tervento con bi<strong>la</strong>ncio delle entrate e delle uscite, ogni evento ogoverno clInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti29


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009presenza di <strong>in</strong>stabilità <strong>in</strong>trao<strong>per</strong>atoria, (vedi obiettivo 15 sul<strong>la</strong> corretta documentazioneanestesiologica).Le <strong>in</strong>formazioni registrate dagli <strong>in</strong>fermieri devono <strong>in</strong>cludere almeno i seguenti elementi:conta di garze, aghi, taglienti e strumenti chirurgici effettuata nelle varie fasi dell'<strong>in</strong>tervento;nome ed ruolo del <strong>per</strong>sonale che ha eseguito il conteggio; strumenti o garzespecificatamente ed <strong>in</strong>tenzionalmente <strong>la</strong>sciate all'<strong>in</strong>terno del paziente, qualsiasiprovvedimento preso <strong>in</strong> seguito ad una discrepanza nel conteggio, eventuali motivazioni <strong>per</strong>cui non è stato eseguito il conteggio.~ovemoclInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti30


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.13 Obiettivo 13. Gestire <strong>in</strong> modo corretto il programma o<strong>per</strong>atorioLa non corretta programmazione degli <strong>in</strong>terventi chirurgici può causare errori o <strong>in</strong>cidenti <strong>in</strong> sa<strong>la</strong>o<strong>per</strong>atoria e costituire un rilevante ostacolo al<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> e qualità dell'assistenza.<strong>la</strong> direzione aziendale, <strong>in</strong> col<strong>la</strong>borazione con le unità o<strong>per</strong>ative chirurgiche, deve def<strong>in</strong>ire edadottare una procedura aziendale <strong>per</strong> garantire <strong>la</strong> pianificazione sistematica degli <strong>in</strong>terventio<strong>per</strong>atori;<strong>la</strong> procedura aziendale deve prevedere i criteri di <strong>in</strong>serimento dei pazienti nel<strong>la</strong> listao<strong>per</strong>atoria (ad esempio tipologia di <strong>in</strong>tervento, priorità cl<strong>in</strong>iche, disponibilità dei posti lettodi terapia <strong>in</strong>tensiva);il responsabile dell'unità o<strong>per</strong>ativa chirurgica, sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> procedura aziendale ed <strong>in</strong>accordo con l'anestesista e con il coord<strong>in</strong>atore di sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria, effettua una pianificazionerealisti ca dell'attività chirurgica settimanale, specificando i seguenti elementi: sa<strong>la</strong>o<strong>per</strong>atoria, dati identificativi del paziente, patologia e tipo di <strong>in</strong>tervento previsto, ora di<strong>in</strong>izio dell'<strong>in</strong>tervento, durata prevista, équipe o<strong>per</strong>atoria, tipo di anestesia pianificata <strong>in</strong>re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> valutazione preo<strong>per</strong>atoria, <strong>la</strong>to dell' <strong>in</strong>tervento, posizione del paziente,necessità di emocomponenti, eventuali allergie (ad esempio, farmaci, <strong>la</strong>ttice, ecc), ricoveroprogrammato <strong>in</strong> terapia <strong>in</strong>tensiva;il programma o<strong>per</strong>atorio settimanale deve giungere tempestivamente, ad esempio il giovedìprecedente <strong>la</strong> settimana programmata, alle figure co<strong>in</strong>volte attivamente nell'organizzazionedei processi, quali i responsabili di blocco o<strong>per</strong>atorio, del reparto di degenza, anestesia erianimazione e del<strong>la</strong> direzione sanitaria;il programma o<strong>per</strong>atorio giornaliero deve giungere puntualmente entro le ore 12:00 delgiorno precedente l'<strong>in</strong>tervento alle figure co<strong>in</strong>volte attivamente nell'organizzazione deiprocessi, quali i responsabili di blocco o<strong>per</strong>atorio, del reparto di degenza, anestesia erianimazione e del<strong>la</strong> direzione sanitaria;modalità <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione degli eventuali cambiamenti dei programmi o<strong>per</strong>atori; eventualiurgenze/emergenze devono essere condivise da parte di tutti i componenti dell'équipe;verifica dell'attività chirurgica: al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e dell'<strong>in</strong>tervento dovrebbe essere trascritto sulprogramma o<strong>per</strong>atorio giornaliero se l'<strong>in</strong>tervento è stato effettuato ovvero se non è statoeseguito, specificandone il motivo;~overnoclInICOy<strong>sicurezza</strong>deipazienti31


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009modalità di archiviazione del programma o<strong>per</strong>atorio giornaliero al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> giornata;responsabilità re<strong>la</strong>tivamente al<strong>la</strong> programmazione, verifica ed archiviazione del programmao<strong>per</strong>atorio giornaliero;monitoraggio dell'effettiva implementazione del<strong>la</strong> procedura aziendale <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione delprogramma o<strong>per</strong>atorio giornaliero, adottando <strong>in</strong>dicatori specifici, anche con riferimento allecancel<strong>la</strong>zioni di <strong>in</strong>terventi programmati (<strong>la</strong>te cancel<strong>la</strong>tions).~overnoclInICO~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti32


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.14 Obiettivo 14. Garantire <strong>la</strong> corretta redazione del registro o<strong>per</strong>atorioIl Registro o<strong>per</strong>atorio è il verbale ufficiale di ogni <strong>in</strong>tervento chirurgico e <strong>per</strong> tale ragionecostituisce parte <strong>in</strong>tegrante e rilevante del<strong>la</strong> documentazione cl<strong>in</strong>ica; il RO documenta il numero ele modalità di esecuzione degli <strong>in</strong>terventi chirurgici e di qualunque procedura <strong>in</strong>vasiva eseguita <strong>in</strong>sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria.Le aziende sanitarie devono e<strong>la</strong>borare una procedura <strong>per</strong> <strong>la</strong> redazione del registro o<strong>per</strong>atorio.Il registro o<strong>per</strong>atorio deve comprendere almeno i seguenti requisiti formali:• unità o<strong>per</strong>ativa dove è ricoverato il paziente;• data dell'<strong>in</strong>tervento chirurgico o qualunque procedura <strong>in</strong>vasiva;• ora di <strong>in</strong>gresso e ora di uscita del paziente dal<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria;• ora di <strong>in</strong>izio dell'<strong>in</strong>tervento chirurgico (momento di <strong>in</strong>cisione del<strong>la</strong> cute) ed ora diconclusione (momento di sutura del<strong>la</strong> cute);• dati anagrafici del paziente;• c<strong>la</strong>sse ASA come da valutazione preo<strong>per</strong>atoria;• c<strong>la</strong>ssificazione dell'<strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> pulito, pulito-contam<strong>in</strong>ato, contam<strong>in</strong>ato e sporco;• tipo di antibiotico somm<strong>in</strong>istrato, dose, via di somm<strong>in</strong>istrazione, numero di dosi emomento del<strong>la</strong> somm<strong>in</strong>istrazione;• diagnosi f<strong>in</strong>ale e denom<strong>in</strong>azione del<strong>la</strong> procedura eseguita (compreso il codice ICD-9-CM);• descrizione chiara e sufficientemente partico<strong>la</strong>reggiata del<strong>la</strong> procedura attuata;• chirurghi, anestesisti ed <strong>in</strong>fermieri componenti dell'équipe o<strong>per</strong>atoria, specificandoqualifica, cognome e nome;• eventuali farmaci utilizzati dal chirurgo nel campo o<strong>per</strong>atorio.Il primo o<strong>per</strong>atore al<strong>la</strong> conclusione dell' <strong>in</strong>tervento chirurgico e prima che il paziente vengadimesso dal blocco o<strong>per</strong>atorio redige e firma il registro o<strong>per</strong>atorio.La redazione del registro o<strong>per</strong>atorio è un atto pubblico <strong>per</strong> cui ogni modifica, aggiunta,alterazione o cancel<strong>la</strong>zione di quanto già scritto si configura come falso <strong>in</strong> atto pubblico.Nell'ipotesi di una annotazione errata, è possibile redigere l'annotazione corretta, senzacancel<strong>la</strong>re le precedenti scritture, che vanno barrate e firmate.~ovemocl<strong>in</strong>iCO~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti33


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.15 Obiettivo 15. Garantire una corretta documentazione anestesiologicaLa non corretta documentazioneanestesiologica può causare errori o generare gravi danni aipazienti e costituisce un rilevante ostacolo al<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> e qualità dell'assistenza.Le aziende sanitarie devono e<strong>la</strong>borare una procedura <strong>per</strong> <strong>la</strong> redazione del<strong>la</strong> documentazioneanestesiologica.I requisiti generali richiesti da una cartel<strong>la</strong> anestesiologica <strong>per</strong>io<strong>per</strong>atoria possono esserecosÌ s<strong>in</strong>tetizzati:• fornire una base <strong>in</strong>formativa <strong>per</strong> le scelte assistenziali razionali e <strong>per</strong> documentare <strong>la</strong>cont<strong>in</strong>uità assistenziale, descrivendo il quadro cl<strong>in</strong>ico, i processi diagnosticoterapeuticirealizzati ed i risultati conseguiti;• consentire <strong>la</strong> tracciabilità, <strong>per</strong> le diverse attività svolte, di responsabilità delle azioni,cronologia delle stesse e modalità del<strong>la</strong> loro esecuzione;• facilitare l'<strong>in</strong>tegrazione di competenze multiprofessionali nel processo diagnosticoterapeutico;• costituire una fonte <strong>in</strong>formativa <strong>per</strong> ricerche cl<strong>in</strong>ico-scientifiche, formazione deglio<strong>per</strong>atori, studi valutativi dell'attività assistenziale ed esigenze amm<strong>in</strong>istrative egestionali.In partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> cartel<strong>la</strong> cl<strong>in</strong>ica anestesiologica sarà composta dalle seguenti sezioni:1) valutazione preo<strong>per</strong>atoria, comprendente anagrafica, anamnesi anestesiologica e generale(eventualmente raccolta anche mediante questionario), esame obiettivo anestesiologico,s<strong>in</strong>tesi delle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i preo<strong>per</strong>atorie, terapia farmacologica <strong>in</strong> atto, giudizio di idoneità al<strong>la</strong>procedura e consenso anestesiologico.Al term<strong>in</strong>e del<strong>la</strong> valutazione preo<strong>per</strong>atoria deve essere prevista una sezione <strong>per</strong> <strong>la</strong>comunicazione delle <strong>in</strong>dicazioni <strong>per</strong> il reparto, da utilizzarsi <strong>in</strong> caso di necessità (adesempio: necessità trasfusionali, prescrizione del<strong>la</strong> premedicazione o altre terapie).2) valutazione immediatamente precedente l'<strong>in</strong>tervento: il giorno dell'<strong>in</strong>tervento ènecessario effettuare una rivalutazione delle condizioni del paziente, <strong>per</strong> escluderel'<strong>in</strong>sorgenza di nuove modificazioni dello stato di salute.governo clInICO.-Y <strong>sicurezza</strong> dei pazienti34


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20093) scheda <strong>in</strong>tra-o<strong>per</strong>atoria comprendente le seguenti <strong>in</strong>formazioni:nome dell'anestesista che pratica il trattamento,tipo di anestesia praticata,presidi utilizzati,modalità di venti<strong>la</strong>zione scelta,griglia <strong>per</strong> il rilievo dei parametri vitali, dei farmaci e delle <strong>in</strong>fusioni praticate,schema <strong>per</strong> il bi<strong>la</strong>ncio idrico <strong>in</strong>trao<strong>per</strong>atorio,spazio <strong>per</strong> eventuali segna<strong>la</strong>zioni;4) risveglio, comprendente le seguenti <strong>in</strong>formazioni:registrazione dei parametri monitorati,valutazione del dolore,farmaci e <strong>in</strong>fusioni praticate nell'area di risveglio o sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria,rilievo degli orari di <strong>in</strong>gresso ed uscita dall'area,ora e parametri rilevati all'uscita del paziente dal blocco o<strong>per</strong>atorio;L'ora <strong>in</strong> cui viene autorizzata l'uscita del paziente dal blocco o<strong>per</strong>atorio e le re<strong>la</strong>tivecondizioni cl<strong>in</strong>iche (eventualmente valutate mediante scale a punteggio) dovranno essereannotati <strong>in</strong> cartel<strong>la</strong>.5) <strong>in</strong>dicazioni <strong>per</strong> il reparto re<strong>la</strong>tive ai trattamenti terapeutici, al<strong>la</strong> terapia antalgica e almonitoraggio posto<strong>per</strong>atorio.~ovemoclInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti35


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20094.16 Obiettivo 16. Attivare sistemi di valutazione dell'attività <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoriaI miglioramenti del<strong>la</strong> qualità e del<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria sono associati al<strong>la</strong> capacità delsistema di valutare i propri successi ed <strong>in</strong>successi. L'OMS raccomanda fortemente l'adozione diuna lista di <strong>in</strong>dicatori semplici ed essenziali, "vital statistics", <strong>per</strong> <strong>la</strong> sorveglianza dell'attività <strong>in</strong> sa<strong>la</strong>o<strong>per</strong>atoria da utilizzarsi sia a livello delle strutture sanitarie, sia a livello dei professionisti.Le Direzioni Aziendali dovrebbero utilizzare strumenti <strong>per</strong> <strong>la</strong> misurazione del<strong>la</strong> qualitàdeIl'attività <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria.Le Direzioni Aziendali devono avviare una valutazione standardizzata e sistematica di tutti icasi di decesso occorsi nelle prime 24 ore post-<strong>in</strong>tervento.Iseguenti <strong>in</strong>dicatori devono essere sistematicamente calco<strong>la</strong>ti a livello ospedaliero:• Tasso di mortalità nelle prime 24 ore post-<strong>in</strong>tervento: numero di pazienti decedutientro le prime 24 ore post <strong>in</strong>tervento sul totale delle procedure chirurgiche eseguite<strong>in</strong> un anno.• Tasso di mortalità post o<strong>per</strong>atoria <strong>in</strong>traospedaliera: numero di pazienti decedutiall'<strong>in</strong>terno dell'ospedale entro 30 giorni dall'<strong>in</strong>tervento chirurgico <strong>per</strong> categoria di<strong>in</strong>tervento sul totale delle procedure chirurgiche eseguite <strong>in</strong> un determ<strong>in</strong>ato <strong>per</strong>iododi tempo.• Tasso di <strong>in</strong>fezioni del sito chirurgico: numero di <strong>in</strong>fezioni del sito chirurgico <strong>in</strong>sortenel post o<strong>per</strong>atorio <strong>per</strong> categoria di <strong>in</strong>tervento sul totale delle procedure chirurgicheeseguite <strong>in</strong> un determ<strong>in</strong>ato <strong>per</strong>iodo di tempo.Non è appropriato utilizzaie tali <strong>in</strong>dicatori <strong>per</strong> effettuare comparazioni tra regioni, strutture os<strong>in</strong>goli professionisti; <strong>per</strong> attuare tali corifronti, <strong>in</strong>fatti, sarebbe necessario prendere <strong>in</strong>considerazione valutazione del case mb: e delle comorbidità mediante l'applicazione dimetodologie più complesse di risk adjustment. La f<strong>in</strong>alità, <strong>in</strong>vece, è quel<strong>la</strong> di migliorare <strong>la</strong> qualitàassistenziale consentendo al<strong>la</strong> s<strong>in</strong>go<strong>la</strong> struttura sanitaria di identificare le aree <strong>per</strong> ilmiglioramento e tracciarne il trend temporale.~ovemoclInICOy<strong>sicurezza</strong>deipazienti36


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20095. La checkIist <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong><strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria~ovemocl<strong>in</strong>ICOy<strong>sicurezza</strong>deipazienti37


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20095.1 IntroduzioneSul<strong>la</strong> base delle raccomandazioni "Guidel<strong>in</strong>es for Surgery" (1) l'OMS ha costruito una checklist <strong>per</strong><strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria contenente 19 item, quale strumento guida <strong>per</strong> l'esecuzione deicontrolli, a supporto delle équipe o<strong>per</strong>atorie, con <strong>la</strong> f<strong>in</strong>alità di favorire <strong>in</strong> modo sistematicol'aderenza all'implementazione degli standard di <strong>sicurezza</strong> raccomandati <strong>per</strong> prevenire <strong>la</strong> mortalitàe le complicanze post-o<strong>per</strong>atorie. Tale strumento sostiene sia i cambiamenti di sistema, sia icambiamenti dei comportamenti <strong>in</strong>dividuali rafforzando gli standard <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> ed i processi dicomunicazione, contrastandone i possibili fattori di fallimento.La checklist è stata oggetto di s<strong>per</strong>imentazione <strong>in</strong> un recente studio prospettico (17), condotto su uncampione di otto ospedali di diversi Paesi, con un disegno dello studio di tipo before - after; dallostudio è emerso che l'implementazione del<strong>la</strong> checklist è associata ad una concomitante riduzionedel tasso di mortalità e delle complicanze post-o<strong>per</strong>atorie. In partico<strong>la</strong>re, si è rilevato che il tasso dicomplicanze che era dell' 11% nel<strong>la</strong> fase precedente l'implementazione del<strong>la</strong> checklist è sceso f<strong>in</strong>oal 7% dopo l'<strong>in</strong>troduzione del<strong>la</strong> stessa (p


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009La checklist <strong>in</strong>clude 3 fasi (Sign In, Time Out, Sign Out), 20 item con i controlli da effettuare nelcorso dell'<strong>in</strong>tervento chirurgico e le re<strong>la</strong>tive caselle da contrassegnare CV) dopo l'avvenutocontrollo.FasiI 20 controlli del<strong>la</strong> checklistSign InOuando: prima dell'<strong>in</strong>duzionedell' anestesiaChi: è richiesto il co<strong>in</strong>volgimento ditutti i componenti dell' équipeI) il paziente ha confermato identità, sede di <strong>in</strong>tervento, procedura e consensi2) conferma marcatura del sito di <strong>in</strong>tervento3) conferma dei controlli <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dell'anestesia4) conferma posizionamento del pulsossimetro e verifica del correttofunzionamento5) identificazione rischi allergie6) identificazione rischi difficoltà di gestione delle vie aeree o rischio diaspirazione7) identificazione rischio di <strong>per</strong>dita ematicaTime Out1) si sono presentati tutti i componenti dell' équipe con il proprio nome eOuando: dopo l'<strong>in</strong>duzionefunzionedell'anestesia e prima dell'<strong>in</strong>cisione 2) il chirurgo, l'anestesista e l'<strong>in</strong>fermiere hanno confermato identità del pazientechirurgica <strong>per</strong> confermare che i diversicontrolli siano stati eseguitiChi: è richiesto il co<strong>in</strong>volgimento ditutti i componenti dell'équipe- sede d'<strong>in</strong>tervento - procedura - corretto posizionamento3) criticità chirurgo4) criticità anestesista5) criticità <strong>in</strong>fermiere6) conferma profi<strong>la</strong>ssi antibiotica eseguita negli ultimi 60 m<strong>in</strong>uti7) visualizzazione immag<strong>in</strong>i diagnosticheSign Out 1) conferma nome del<strong>la</strong> procedura effettuata e sua registrazioneOuando: si svolge durante o 2) conferma conteggio f<strong>in</strong>ale di garze, bisturi, aghi e altro strumentarioimmediatamente dopo <strong>la</strong> chiusura del<strong>la</strong> chirurgicoferita chirurgica e prima che il paziente 3) conferma etichettatura del campione chirurgicoabbandoni <strong>la</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria4) conferma problemi re<strong>la</strong>tivamente all'uso di dispositivi mediciChi: è richiesto il co<strong>in</strong>volgimento di 5) chirurgo, anestesista e <strong>in</strong>fermiere revisionano gli aspetti importanti e glitutti i componenti dell'équipe elementi critici <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione dell'assistenza post o<strong>per</strong>atoria6) conferma del piano <strong>per</strong> <strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi del tromboembolismo venosogoverno clIniCO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti39


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Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20095.3 Come applicare <strong>la</strong> checklist5.3.1 Sostituzione del<strong>la</strong> "Scheda preo<strong>per</strong>atoria <strong>per</strong> <strong>la</strong> verifica del<strong>la</strong> corretta identificazione delpaziente e del sito chirurgico e del<strong>la</strong> procedura"Re<strong>la</strong>tivamente al<strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria, il M<strong>in</strong>istero ha pubblicato nel 2006 <strong>la</strong>Raccomandazione <strong>per</strong> <strong>la</strong> corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e del<strong>la</strong> procedura,revisionata ed aggiornata nel 2008, <strong>in</strong> condivisione con il Coord<strong>in</strong>amento delle Regioni e Prov<strong>in</strong>ceAutonome <strong>per</strong> <strong>la</strong> Sicurezza dei pazienti. Tale raccomandazione comprende l'<strong>Allegato</strong> l,raffigurante le 5 fasi <strong>per</strong> garantire <strong>la</strong> corretta identificazione del paziente e del sito chirurgico el'allegato 2 contenente <strong>la</strong> Checklist o scheda pre-o<strong>per</strong>atoria <strong>per</strong> <strong>la</strong> verifica del<strong>la</strong> correttaidentificazione del paziente e del sito chirurgico e del<strong>la</strong> procedura e del<strong>la</strong> procedura.Per evitare <strong>la</strong> sovrapposizione di controlli, si precisa che <strong>la</strong> nuova checklist <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong>o<strong>per</strong>atoria sostituisce <strong>la</strong> checklist "Scheda pre-o<strong>per</strong>atoria <strong>per</strong> <strong>la</strong> verifica del<strong>la</strong> correttaidentificazione del paziente e del sito chirurgico e del<strong>la</strong> procedura" contenuta nell'allegato 2del<strong>la</strong> raccomandazione sopracitata.5.3.2 IIcoord<strong>in</strong>atore del<strong>la</strong> ChecklistPer migliorare l'implementazione del<strong>la</strong> checklist è consigliabile <strong>la</strong> designazione di un coord<strong>in</strong>atoredel<strong>la</strong> checklist tra i componenti dell'équipe o<strong>per</strong>atoria, che sarà responsabile del<strong>la</strong> verifica deicontrolli da parte dei rispettivi componenti dell'équipe o<strong>per</strong>atoria e, soltanto dopo aver accertatol'avvenuto controllo, si farà carico di contrassegnare <strong>la</strong> casel<strong>la</strong> del re<strong>la</strong>tivo item; l'OMS suggerisce<strong>la</strong> designazione dell' <strong>in</strong>fermiere di sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria.E' previsto che <strong>la</strong> maggioranza dei controlli venga effettuata verbalmente <strong>per</strong> verificare checontrolli previsti siano stati eseguiti.In ciascuna fase è importante creare un ambiente <strong>la</strong>vorativo che faciliti il compito del coord<strong>in</strong>atore;l'équipe o<strong>per</strong>atoria 'deve agevo<strong>la</strong>re il coord<strong>in</strong>atore nel porre le specifiche domande e fornire ledovute risposte.5.3.3 Adattamento del<strong>la</strong> checklist al<strong>la</strong> propria organizzazioneAnche sul<strong>la</strong> base dei risultati positivi riportati dal<strong>la</strong> letteratura <strong>in</strong>ternazionale, si raccomanda allestrutture sanitarie del SSN di implementare <strong>la</strong> checklist nelle proprie sale o<strong>per</strong>atorie, adattando<strong>la</strong>alle caratteristiche del<strong>la</strong> propria organizzazione. Infatti, <strong>la</strong> checklist non ha valore esaustivo ed è~ovemoclInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti41


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009stata e<strong>la</strong>borata anche <strong>per</strong> essere modificata ed <strong>in</strong>tegrata, sul<strong>la</strong> base delle specifiche esigenze locali.Ad esempio, se <strong>in</strong> una determ<strong>in</strong>ata realtà, <strong>la</strong> pulsossimetria viene utilizzata <strong>in</strong> modo sistematico, ire<strong>la</strong>tivi controlli potrebbero essere rimossi dal<strong>la</strong> checklist, poiché potrebbero apparire pocorilevanti. E' fortemente sconsigliata <strong>la</strong> rimozione di item se <strong>la</strong> motivazione è riferita a resistenzeall'<strong>in</strong>terno del contesto <strong>la</strong>vorativo (ad esempio l'équipe non comprende l'utilità di questostrumento).Se partico<strong>la</strong>ri esigenze locali o specifiche procedure rendono opportuna l'aggiunta di ulterioricontrolli, sarà possibile arricchire <strong>la</strong> checklist con ulteriori item, avendo cura di non rendere troppocomplessa <strong>la</strong> gestione e <strong>la</strong> praticabilità dei controlli stessi.~ovemoclInICO.~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti42


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20095.4 Le tre fasi del<strong>la</strong> checklist10 Fase: Sign InIl Sign In si svolge prima dell'<strong>in</strong>duzione dell'anestesia, richiede <strong>la</strong> presenza di tutti i componentidell' équipe e comprende i seguenti controlli:• Conferma da parte del paziente di identità, procedura, sito e consensoIl coord<strong>in</strong>atore deve verificare verbalmente con il paziente <strong>la</strong> correttezza dell'identità, del sito, del<strong>la</strong>procedura e che sia stato dato il consenso all'<strong>in</strong>tervento chirurgico. Se il paziente, <strong>per</strong> <strong>la</strong> propriacondizione cl<strong>in</strong>ica o <strong>per</strong> età, non è <strong>in</strong> grado di rispondere alle domande poste sul<strong>la</strong> correttaidentificazione, è necessario co<strong>in</strong>volgere i familiari o altre <strong>per</strong>sone <strong>in</strong> grado di risponderecorrettamente.• Sito marcatoIl coord<strong>in</strong>atore dovrà contrassegnare <strong>la</strong> corrispettiva casel<strong>la</strong> soltanto dopo aver verificato,guardando, che il sito chirurgico sia stato marcato, ovvero che tale controllo non sia applicabile altipo di <strong>in</strong>tervento chirurgico (ad esempio <strong>in</strong>terventi su organi s<strong>in</strong>goli), come <strong>in</strong>dicato nel<strong>la</strong>Raccomandazione n. 3 <strong>per</strong> <strong>la</strong> corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e del<strong>la</strong>procedura (J8).• Controlli <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dell'anestesiaIl coord<strong>in</strong>atore dovrà control<strong>la</strong>re verbalmente con l'anestesista che siano stati effettuati i controlli<strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> dell' anestesia (gestione paziente, farmaci e presidi, apparecchiature) e che sia statoconfermato il corretto posizionamento e funzionamento del pulsossimetro.• Identificazione dei rischi del pazienteIl coord<strong>in</strong>atore dovrà control<strong>la</strong>re verbalmente con l'anestesista che sia stato valutato il rischio direazioni allergiche, di difficoltà di gestione delle vie aeree, di <strong>per</strong>dita ematica.governo clInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti43


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20092° fase: Time OutIl time out è un breve momento di "pausa chirurgica" che si svolge dopo l'<strong>in</strong>duzione dell'anestesiae prima dell'<strong>in</strong>cisione cutanea, richiede il co<strong>in</strong>volgimento di tutti i componenti dell'équipe ecomprende i seguenti sette controlli:• Presentazione dell'équipeIl coord<strong>in</strong>atore chiede ad ogni componente dell'équipeo<strong>per</strong>atoria di presentarsi, enunciando ilproprio nome e il proprio ruolo. Se tale presentazione è già avvenuta nel corso del<strong>la</strong> giornatao<strong>per</strong>atoria, può essere sufficiente che ognuno confermi di conoscere tutti gli altri componentidell'équipe.• Chirurgo, anestesista ed <strong>in</strong>fermiere confermano il paziente, il sito, <strong>la</strong> procedura ed ilcorretto posizionamentoIl coord<strong>in</strong>atore chiede all'équipeo<strong>per</strong>atoria di confermare ad alta voce il nome del paziente, <strong>la</strong>procedura chirurgica, il sito chirurgico e il corretto posizionamento del paziente rispettoall'<strong>in</strong>tervento programmato (ad esempio il coord<strong>in</strong>atore dice ad alta voce: "Adesso è l'ora del timeout", qu<strong>in</strong>di cont<strong>in</strong>ua: "Siete d'accordo che il nome del paziente è XY, che sta <strong>per</strong> essere sottopostoad <strong>in</strong>tervento di riparazione di ernia <strong>in</strong>gu<strong>in</strong>ale destra?").La casel<strong>la</strong> deve essere riempita soltanto dopo che il chirurgo, l'anestesista e l'<strong>in</strong>fermiereprofessionale abbiano dato conferma.• Anticipazione di eventuali criticitàSuccessivamente ogni componente, a turno, revisiona gli elementi critici del proprio programmao<strong>per</strong>atorio, utilizzando, come guida, le domande del<strong>la</strong> checklist; (ad esempio il chirurgo potrebbedire: "Questo è un <strong>in</strong>tervento di rout<strong>in</strong>e di X durata" e successivamente chiedere all'anestesista edall'<strong>in</strong>fermiere se ci sono elementi di preoccupazione; l'anestesista potrebbe rispondere: "non hopartico<strong>la</strong>re preoccupazioni <strong>per</strong> questo caso", mentre l'<strong>in</strong>fermiere potrebbe dire: "La sterilità è stataverificata, non ci sono altri elementi di partico<strong>la</strong>re preoccupazione").• Profi<strong>la</strong>ssi antibioticaIl coord<strong>in</strong>atore chiede ad alta voce di confermare che <strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi antibiotica sia stata somm<strong>in</strong>istratanei 60 m<strong>in</strong>uti precedenti. Il responsabile del<strong>la</strong> somm<strong>in</strong>istrazione del<strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi antibiotica devefornire conferma verbale.Nel caso <strong>in</strong> cui l'antibiotico sia stato somm<strong>in</strong>istrato da oltre i 60 m<strong>in</strong>uti, dovrà essere somm<strong>in</strong>istrata<strong>la</strong> dose aggiuntiva di antibiotico.~overnocIIIDCO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti44


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009F<strong>in</strong>o a quando <strong>la</strong> dose aggiuntiva non sia stata somm<strong>in</strong>istrata, il coord<strong>in</strong>atore deve <strong>la</strong>sciare <strong>la</strong>re<strong>la</strong>tiva casel<strong>la</strong> <strong>in</strong> bianco.• Visualizzazione immag<strong>in</strong>iLa visualizzazione delle immag<strong>in</strong>i è importante <strong>per</strong> garantire l'adeguata pianificazione edesecuzione degli <strong>in</strong>terventi chirurgici. Il coord<strong>in</strong>atore deve chiedere al chirurgo se <strong>la</strong> visualizzazionedelle immag<strong>in</strong>i è necessaria <strong>per</strong> l'<strong>in</strong>tervento; <strong>in</strong> caso affermativo, conferma che le immag<strong>in</strong>iessenziali sono disponibili nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> e pronte <strong>per</strong> essere visualizzate durante l'<strong>in</strong>tervento.governocIIIDCO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti45


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 20093° fase: Sign OutL'obiettivo del Sign aut è quello di facilitare l'appropriato trasferimento delle <strong>in</strong>formazioniall'équipe ed al <strong>per</strong>sonale responsabile <strong>per</strong> l'assistenza del paziente dopo l'<strong>in</strong>tervento. Il Sign outdovrebbe essere completato prima che il paziente abbandoni <strong>la</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria, può ancheco<strong>in</strong>cidere con <strong>la</strong> chiusura del<strong>la</strong> ferita chirurgica, dovrebbe essere completato prima che il chirurgoabbia <strong>la</strong>sciato <strong>la</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria e comprende i seguenti sei controlli• L'<strong>in</strong>fermiere di sa<strong>la</strong> conferma verbalmente <strong>in</strong>sieme all'équipe o<strong>per</strong>atoria:- Nome del<strong>la</strong> procedura chirurgica registrataDal momento che <strong>la</strong> procedura potrebbe essere modificata nel corso dell'<strong>in</strong>tervento, il coord<strong>in</strong>atoredeve confermare con il chirurgo e con il resto dell'équipe <strong>la</strong> procedura che è stata effettuata (adesempio potrebbe chiedere: "Quale procedura è stata effettuata?" oppure chiedere conferma: "Noiabbiamo effettuato <strong>la</strong> procedura X, è vero?").- Conteggio di strumenti, garze, bisturi, aghi e altro strumentario chirurgicoIl ferrista o l'<strong>in</strong>fermiere di sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria deve confermare ad alta voce l'effettuato conteggio sul<strong>la</strong>base delle <strong>in</strong>dicazioni riportate nel<strong>la</strong> Raccomandazione n. 2 <strong>per</strong> prevenire <strong>la</strong> ritenzione di garze,strumenti o altro materiale all'<strong>in</strong>terno del sito chirurgico (19). Nel caso <strong>in</strong> cui si verifich<strong>in</strong>odiscrepanze nel conteggio f<strong>in</strong>ale, l'équipe o<strong>per</strong>atoria deve essere avvisata tempestivamente, <strong>in</strong>modo da poter adottare gli opportuni provvedimenti.- Etichettatura del campione chirurgico (<strong>in</strong>cluso nome del paziente e descrizione)L'<strong>in</strong>fermiere di sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria conferma <strong>la</strong> corretta etichettatura dei campioni chirurgici leggendoad alta voce i dati anagrafici del paziente e <strong>la</strong> descrizione dei campioni.- Problemi o malfunzionamenti nell'utilizzo dei dispositiviIl coord<strong>in</strong>atore assicura che qualora siano emersi eventuali problemi nel funzionamento deidispositivi, essi vengano identificati e segna<strong>la</strong>ti, <strong>in</strong> modo da evitare che il dispositivo vengariutilizzato prima che il problema sia stato risolto.• Revisione degli elementi critici <strong>per</strong> l'assistenza post-o<strong>per</strong>atoria:Il coord<strong>in</strong>atore conferma che il chirurgo, l'anestesista e l'<strong>in</strong>fermiere abbiano revisionato gli aspettiimportanti e gli elementi critici <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione dell'assistenza posto<strong>per</strong>atoria del paziente,focalizzando l'attenzione sugli eventuali problemi <strong>in</strong>trao<strong>per</strong>atori o anestesiologici che possono<strong>in</strong>fluire negativamente sul decorso posto<strong>per</strong>atorio.governo clInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti46


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009• Profi<strong>la</strong>ssi del tromboembolismo post-o<strong>per</strong>atorioIl coord<strong>in</strong>atore chiede confenna al chirurgo che sia stato predisposto il piano <strong>per</strong> <strong>la</strong> profi<strong>la</strong>ssi deltromboembolismo posto<strong>per</strong>atorio, come da procedura aziendale (mobilizzazione precoce,dispositivi compressivi, fannaci);La checklist compi<strong>la</strong>ta può essere collocata nel<strong>la</strong> documentazionearchiviata <strong>per</strong> <strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong> qualità degli <strong>in</strong>terventi.cl<strong>in</strong>ica del paziente oppure5.5 Come si usa e come non si usa <strong>la</strong> CheckIist: i Video esplicativiA corredo del<strong>la</strong> checklist e <strong>per</strong> rendeme un uso più fruibile, è stato prodotto un materiale di<strong>in</strong>fonnazione, che è composto dai seguenti tre video illustrativi:1. Come si usa <strong>la</strong> checklist <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria nelle procedure semplici2. Come si usa <strong>la</strong> checklist <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria nelle procedure complesse3. Come non si usa <strong>la</strong> checklist <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoriaIl M<strong>in</strong>istero <strong>in</strong>vita ed autorizza tutte le strutture o<strong>per</strong>anti nel SSN a riprodurre il materiale <strong>per</strong> f<strong>in</strong>ididattici e non commerciali.~ovemoclIniCO~ <strong>sicurezza</strong> dei pazienti47


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Bibliografia1. M<strong>in</strong>istero del Lavoro del<strong>la</strong> Salute e delle Politiche Sociali, Attività di ricovero 2007. Disponibilesul sito http://www.m<strong>in</strong>isterosalute.it/programmazione/sdo/sezDocumentijsp?<strong>la</strong>bel=osp2. Pros<strong>per</strong>o E, Cavicchi A, Bacelli S, Barbadoro P, Tantucci L, D'Errico MM Survel<strong>la</strong>nce jorSurgical Site Injection After Hospital Discharge: A Surgical Procedure-Specifico Perspective InfectControl Hosp Epidemiol 2006; 27; 12: 1313-1317.3. Greco D, Moro ML, Tozzi AE, De Giacomi Gv. Effectiveness oj an <strong>in</strong>tervention program <strong>in</strong>reduc<strong>in</strong>gposto<strong>per</strong>ative <strong>in</strong>fections. Italian PRINOS Study Group. Am J Med 1991 91: 164S-169S.4. Moro ML, Sommel<strong>la</strong> L, Gialli M, Tavanti L, Ciolli L, Masetti R, Capaccioli L, Torrioli R,Tresalti E, Mas<strong>in</strong>i R. Surgical <strong>in</strong>fections surveil<strong>la</strong>nce: results oj a six-month <strong>in</strong>cidence study <strong>in</strong> twoItalian hospitals. Eur J Epidemiol 1991; 7: 641-48.5. Barana L, Gastaldo L, Maestri F, Sgarel<strong>la</strong> A, Rescigno G, Prati U, Berti A, Mourad Z, Nazari S,Zonta A. Posto<strong>per</strong>ative <strong>in</strong>jections. A prospective analysis oj 1.396 cases. M<strong>in</strong>erva Chir1992; 47:1177-87.6. Agenzia regionale del<strong>la</strong> sanità, <strong>Regione</strong> Friuli Venezia Giulia. Programma di sorveglianza econtrollo delle <strong>in</strong>fezioni ospedaliere. Rete di sorveglianza delle <strong>in</strong>fezioni del<strong>la</strong> jerita chirurgica.Report anno 2000. (www.sanita.fvg.il<strong>la</strong>rslspecializza/progetti<strong>la</strong>llegatilreport%20IFC. doc)7. Brennan TA, Leape LL, Laird N et al. Incidence oj adverse events and negligence <strong>in</strong> hospitalisedpatients: results ojthe Harvard MedicaI Practice Study. NewEng<strong>la</strong>nd Joumal oj Medic<strong>in</strong>e, 1991,324 (6):370-7.8. Leape LL, Brennan TA, Laird N et al. The nature oj adverse events <strong>in</strong> hospitalized patients.Results oj the Harvard MedicaI Practice Study Il New Eng<strong>la</strong>nd Joumal oj Medic<strong>in</strong>e, 1991, 324(6):377-84.9. Wilson RM, Runciman WB, Gibberd RW et al. The Quality <strong>in</strong> Australian Health Care Study.MedicaI Joumal oj Australia, 1995, 163:458-71.lO. V<strong>in</strong>cent C, Neale G, Woloshynowych M Adverse events <strong>in</strong> British hospitals: prelim<strong>in</strong>aryretrospective record review. British MedicaI Joumal, 2001, 322:517-9.11. Davis P, Lay-Yee R, Briant R et al. Adverse events <strong>in</strong> New Zea<strong>la</strong>nd public hospitals I:occurrence and impact. New Zea<strong>la</strong>nd MedicaI Joumal, 2002, 115 (J167): U271.12. Davis P, Lay-Yee R, Briant R et al. Adverse events <strong>in</strong> New Zea<strong>la</strong>nd public hospitals II:occurrence and impact. New Zea<strong>la</strong>nd MedicaI Joumal, 2003, 116 (1183):U624.governo clInICO.y <strong>sicurezza</strong> dei pazienti48


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 200913. Baker GR, Norton PG, Fl<strong>in</strong>tolf V, et al. The Canadian Adverse events Study: the <strong>in</strong>cidence ofadverse events among hospital patients <strong>in</strong> Canada. Canadian Medicai Association Journal, 2004,179(11): 1678 - 1686.14. Thomas EJ, Studdert DM, Runchiman, WB et al. A comparison of iatronic <strong>in</strong>jury studies <strong>in</strong>Australia and the USA I: context, method, casemix, popu<strong>la</strong>tion, patient and hospital characteristics.International Journal ofQuality <strong>in</strong> Health Care, 2000,12 (5):371-378.15. Schioler T, Lipezak H, Pedersen BL et al. Danish Adverse Event Study. Incidence of adverseevents <strong>in</strong> hospitals. A retrospective study ofmedical records, Ugeskr <strong>la</strong>eger, 2001, 163 (39):5370-8.16. Gawande AA. Weiser TG. World Health Organization Guidel<strong>in</strong>es for Safe Surgery. Geneva:World Health Organization, 2008.17. Haynes AB, Weiser TG, Gawande AA et al A Surgical Safety Checklist to Reduce Morbidityand Mortality <strong>in</strong> a Global Popu<strong>la</strong>tion. New Eng<strong>la</strong>nd Journal of Medic<strong>in</strong>e. 2009; 360(5):491-9.18. Raccomandazione n. 3 del M<strong>in</strong>istero del Lavoro, del<strong>la</strong> Salute e delle Politiche Sociali <strong>per</strong> <strong>la</strong>corretta identificazione dei pazienti, del sito e del<strong>la</strong> procedura (disponibile sul sitohttp://l1,wvv.m<strong>in</strong>isterosalute.it/qualita/ qualita.jsp).19. Raccomandazione n. 2 del M<strong>in</strong>istero del Lavoro, del<strong>la</strong> Salute e delle Politiche Sociali <strong>per</strong>prevenire <strong>la</strong> ritenzione di garze, strumenti o altro materiale all '<strong>in</strong>terno del sito chirurgico(disponibile sul sito http://www.m<strong>in</strong>isterosalute.it/qualita/qualita.jsp)20. Raccomandazione n. 7 del M<strong>in</strong>istero del Lavoro, del<strong>la</strong> Salute e delle Politiche Sociali <strong>per</strong> <strong>la</strong>prevenzione del<strong>la</strong> morte, coma o grave danno derivati da errori <strong>in</strong> terapia farmacologia(disponibile sul sito http://www.m<strong>in</strong>isterosalute.it/qualita/qualitajsp).21. SNLG-ISS Antibioticoprofi<strong>la</strong>ssi yerio<strong>per</strong>atoria _adulto _2008 (http://www.snlgiss.it/lgn_antibioticoprofi<strong>la</strong>ssiyerio<strong>per</strong>atoria _adulto _2008)22. Informazioni disponibili sul sito dell'NPSA: http://www.npsa.nhs.uklQovemo clInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti49


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009<strong>Allegato</strong> A: Lavoro di New Eng<strong>la</strong>nd Journal of Medic<strong>in</strong>e.Haynes AB, Weiser TG, Gawande AA et al A Surgical Safety Checklist to Reduce Morbidityand Mortality <strong>in</strong> a Global Popu<strong>la</strong>tion. New Eng<strong>la</strong>nd Journal ofMedic<strong>in</strong>e. 2009; 360(5):491-9.TIIt NEW ENGLAND ]OUR.NAL oJ MEDICINEI~I S_PE_C_IAL_._A_R_TI_C_LE_· ~IIA Surgical Safety Checklist to Reduce MorbidityandMortality <strong>in</strong> a Global Popu<strong>la</strong>tionAlex B. Haynes, M.D., M.P.H., Thomas G. Weiser, M.D., M.P.H.,William R. Serr)', M.D., M.P.H., Stuart R. Lipsitz, Se.D .•Abdel-Hadi S. Breizat, M.D., Ph.D., E. Patellen Dell<strong>in</strong>ger, M.D.,Teodoro Herbosa, M.D., Sudhir Joseph, M.S., Pasdence L Kibata<strong>la</strong>, M.D.,Marie Carme<strong>la</strong> M. Lapitan, M.D., A<strong>la</strong>n F. Merry, M.B., Ch.B., F.AN.z.CA., F.R.CA.,Krishna.Moorthy, M.D., F.R.CS., Richard K.Reznick, M.D., M.Ed., BryceTaylor, M.D.,and Atul A Gawande, M.D., M. P.H., for tne Safe Surgery Saves Lives Study Group*ABSTRACTBACKGROUNDSurgery has become an <strong>in</strong>tegraI part of globa! bealili care, with an estimated 234million o<strong>per</strong>atìOlls <strong>per</strong>formed yearly. Surgica1 complicatìons are common and oftenpreventable. We hypotbesized that aprogram to implement a 19-item surgicalsafety checldìst designed te improve team communicatìqn and consistency of carewould reduce complicatìons and deaths associated with surgery.METHODSBetween October 2007 and September 2008, eight bospitals <strong>in</strong> eight cities (Toronto,canada; New Delhi, India; Amman, Jordani Auddand, New Zea<strong>la</strong>nd; Mani<strong>la</strong>, Philipp<strong>in</strong>esiI&kara, Tanzania; London, Eng<strong>la</strong>od; and Seattle, WA)represent<strong>in</strong>g a varietyof economie circumstances and diverse popuIatìons of patients partìcipated <strong>in</strong>the World HeaIth Organltation's safe surgezy Saves Lives program. We prospectivelycollected data 00 cl<strong>in</strong>ica1 processes and outcomes from 3733 COIlsecutivelyenroUed patients 16years of age or o1derwno we•.•. e undergo1ng noncardiac surgery.We subsequent1y collected data on 3955 consecutivelyenrolled patients after the<strong>in</strong>troductlon ofthe Surgical Safety Chec]dist. Tbe primary end po<strong>in</strong>twas the rateofcomplicatìOlls, <strong>in</strong>clud<strong>in</strong>g death, dut<strong>in</strong>g bospitalization with<strong>in</strong> the fim 30 days a.fterthe o<strong>per</strong>ation.REliULTSFrom the Harvard School cfPllbUc Heatth(A.B.H", T:GW", W.R.S", A.A.G.), MassachllSettsGenerai Hospital (A.a.H.), andBrighml and Women's Hospital (S.!t.L,A.A.Ci.) - ali <strong>in</strong> Boston; Universìty cfCalifomia-Davis, Sacrmlento (T.Ci.W.);Pr<strong>in</strong>ce Hamzah Hospit:al, M<strong>in</strong>istry cfHealth, Amman, Jordan (A ••H.S.S.); Uni·versity of Wash<strong>in</strong>gton,Seattle (E.P.D.);CoRege of Medidne. Unjversity of thePhi&pp<strong>in</strong>es, Manl<strong>la</strong> (f.H.); Sto Stephen'sHospital, New DelhI, India (S.).); StoFrand!Designateci District Hospital, Ifakara,Tanzania (P.Ul); National Inslitllte clHealtb-Universlty of the Philipp<strong>in</strong>es.Manl<strong>la</strong> {M.CM.L}; University of Audc·<strong>la</strong>nd and Auddand City Hospitlll, Avck<strong>la</strong>nd,New Zea<strong>la</strong>nd (A.F.M.}; Im<strong>per</strong>ia!College Healthcare National Health ServiceTrust, London (K.M.); and UnlversityHl!alth Network, Unlversity cf Toronto,Toronio (R.ItR, B.T.}.Address repr<strong>in</strong>t re·quests t.o Dr. Gawande al the De'parlomeni of Surgery. Srigham and Women'sHospital, 7S Franos s:t..l3osIon, MA02ll5,or at 5lIfesurgery@hsph.hatvard.edu.1he rate of death was 1.5% before the cnecldist was <strong>in</strong>troduced and decl<strong>in</strong>ed to "'MembersoftheSafeSurgerySavesUveso.~ afterward (P= 0.003). Inpatìent complicatìons occurred <strong>in</strong> 11.a:/ç of patients at study Group are listed <strong>in</strong> the Appendix.baseI<strong>in</strong>e and <strong>in</strong> 7.0% after <strong>in</strong>troduction of the checklist (1)


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Tb NEW ENGLAND JOU.R.NAL uf MEDICINESllRGlCAL CM. E IS·AN I.NTEGRA.. L PART.. OFheaIth care tllroughout the wodd. with anestimateci 234 million o<strong>per</strong>ations <strong>per</strong>furmedannually.1 This yearly volume now exceeds that ofc:hildbirt:h.2 Surgezy is <strong>per</strong>formed <strong>in</strong> ~ community:wealthy and poor, ruraI and urban, and <strong>in</strong>alI reglons. The World Bank report:ed that <strong>in</strong> 2002,an estimated 164 million disability-adjusted lifeyears,represent<strong>in</strong>g 11%. ofthe entiredìsease burden,were attributable to surgically treatable conditions.3Although surgical care can prevent los5oflife or limb, ìt i5 also associateci with a cons}derablerlsk of complications and death. The riskof cOiDplications is poody cbaracterlzed <strong>in</strong> manyparts of the world, but studìes <strong>in</strong> ludusttializedcountries have shO\lVU a <strong>per</strong>ìo<strong>per</strong>ative rate of deathfrom <strong>in</strong>patient surgery ofO.4 10 0.8% and a rateof major complications of 3 to 17%•.• ·5 Theserates are lìkely to be mucb higher <strong>in</strong> deveIop<strong>in</strong>gcountrìes. 6 - 9 Thus, surgìcal care and its attendantcomplications represent a substantiaI burden ofdiseaseworthy of attention ftom me public heaIthcommunlty woddwide.Data suggest that at least balf of all surgicalcompUcatìons are avoidabIe.".5 Prev:ìous efforts tolmpIement practices desigued to reduce surgica1-site <strong>in</strong>fections or anesthesia-re!ated misbapsharebeen shown to reduce complicat1ons significant;.ly.1O-12 A grow<strong>in</strong>g body of evidence aISO l<strong>in</strong>ksteamwork <strong>in</strong> surgery to ìmproved outcomes, wjthhigh-function<strong>in</strong>g teams acblev<strong>in</strong>g significantIyreduced rates of adverse events.13,1 ••In 2008, the world Health Organjzation(WHO) publisbed guide11nes identitY<strong>in</strong>g multiplerecommended practices 10 ensure the safety ofsurgicaI patients worldwide. 15 On tbe basis ofBefore t~ patient leaves the o<strong>per</strong>at<strong>in</strong>g room:Nurse reviews items aloud wì1h the teamName of the procedureas recordedSip1 <strong>in</strong>Before ìndudlon cf IInesthesia, members ortne team (at least the nurse and an anesthesia professional) orally conmm thatThe patient hai verified his or her IcIen~, tne Sl.Irgical site and procedure, and consentThe surgìalThe pulse axìmetersite is marked or sile mark<strong>in</strong>g ili nm applicableis on the patient and functionìngAli members ofthe team lire aWllre of wnether the patient has II. Itnawn allergyThe patient' s aìrway and risk of aspiration have been evaluated and appropriate equipment and assistrnce areavaì<strong>la</strong>bleIfthere is a risk ofblood los5 of at lent SOOmi (or 7 mlJ1cgofbodyweìght, <strong>in</strong> dJildren). appropriate access md fluidsare avaì<strong>la</strong>bleTimeoutBefore mn <strong>in</strong>cision, the errtire team (nurses, su~n5. anestnesia professionalI, and ali)' others partìcipat<strong>in</strong>g <strong>in</strong> the CI1eof tne patient} orally:Connrms !hat ali team memDers bave been <strong>in</strong>troduced by name and mIeConfirms the patient's iclentìty. surgìcal site, and procedureRetiews the anticipatedcriticai eventsSurgeon reYÌews criticai and unexpected steps, o<strong>per</strong>ativech.lration., anò anticipated blood 1055Anes1hesia stalf revìew concerns spedlic to the patientNursìng staff ret/iew conlirmation of sterifity, equipment iiliòìÌl.bili4l, .;,Q otT,et· COI'lcernsConfirms that pmphy<strong>la</strong>ctic antibìotics have been. adm<strong>in</strong>istereds60 m<strong>in</strong> before <strong>in</strong>cisìon is made orthat amibìotics arenet <strong>in</strong>dìcatedConfirm! that 1111essential ìmag<strong>in</strong>g results for the correct patient are dìsp<strong>la</strong>yed <strong>in</strong> the o<strong>per</strong>at<strong>in</strong>g 100mSign outThat!he needle, sponge, and <strong>in</strong>strument counts are complete (or not applìcable)That!he specimen (if any) i.s corredly <strong>la</strong>betee!, <strong>in</strong>dud<strong>in</strong>gwith tne patient's nameWhetherthere are any iSlue! wi!h equipment to be addressedThe surgeon, nurse, and anestnesia prcfesslonal review 011000the key concerns fo1"1he recovery and care cf the patlent•.The dJecklist is based on the first edìtion cf the WHO Gl.lìdel<strong>in</strong>es for Safe Surgery.u For the complete checkljs~ Sei! 1heSupplementary Appendile:.N ENGLJ MEDJ6o;S NEJM.ORG }J.NUARY 29, 2009~ Y <strong>sicurezza</strong> dei pazienti51


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009A SU1l0rCAL SAPETY CHECKLISTthese guidel<strong>in</strong>es, we designed a 19-jtem checklistlntended to be globally appllcable and IOreduce the rate of major surgieaI compUcatiQls(fable 1). (For the formatted checklist. see theSllpplementaty Appendix. avai<strong>la</strong>ble with the fullte.x:t ofthis articIe atNEJM.org.) We hypothesizedthat implementation of this checkIist and tbeassociated culture cha.oges it sign.ified wouId reducethe rates of death and major complìcatiQlsafter surgery <strong>in</strong> diverse settlogs.STUD'fDESICNM.ETHODSWe CQlducted a prospective study of pre<strong>in</strong>terventiQ<strong>la</strong>nd post<strong>in</strong>tervention peòods at the eighth05pitals participat<strong>in</strong>g as pilot SlteS <strong>in</strong> the SafeSUrgery Saves IJves program (Table 2). These <strong>in</strong>stitutionswere selected on the basis oftheir geograpblcdistrlbutioa with<strong>in</strong> WHO regioas. withthe goal of represent<strong>in</strong>g a diverse set of socioeconmruceavirooments<strong>in</strong>whichsurgezy 1s<strong>per</strong>furmed.Table 3 lists surgìcal safèty policies <strong>in</strong> piace ateach <strong>in</strong>stitutioo befure the study. We required thata co<strong>in</strong>vestigator at each site lead the pr


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009The NEW ENGLAND ]OURNAL •• fMEDICINEDATA COLLECTIONWe obta<strong>in</strong>ed data on each o<strong>per</strong>ation from standardizeddata sheets completed by the Ioca1datacollectors or the cl<strong>in</strong>ica! teams <strong>in</strong>volved <strong>in</strong> surgica1care.The data collectors received tra<strong>in</strong><strong>in</strong>g andsupetvision from the primary <strong>in</strong>vestigators <strong>in</strong> theidentificatjon and c<strong>la</strong>ssification ofcomplicationsand process measures. Perio<strong>per</strong>ative data <strong>in</strong>dudedthe demograph.ic cbaractetistlcs of patients.procedurnl data, type of anesthetic used, and saretydata. Data collectors followed patients prospectiveIyuntil dlscharge or far 30 days, whichevercarne first, far death and complications.Ontcomes were identif.!ed through ehm monitor<strong>in</strong>gand communication with cl<strong>in</strong>ica1 staff. Completeddata forms were stripped of direct identifiersof patients and transmitted to the primaty<strong>in</strong>vestigators. We aimed to collect data on 500consecutive\y enrolled patients at each slte with<strong>in</strong>a <strong>per</strong>iod of less than 3 months far each of thetwo phases cf the study. Al: the three sites at whichthis goal couId not be achieved, the <strong>per</strong>iod ofdata coIIectionwas extended for up to 3 additionaImonths to al10wfor accrual of a sufficient numberofpatients ..The sample sìze was caIcu<strong>la</strong>ted todetect a 20% reduction <strong>in</strong> complications after thechecklist was implemented, with a Statisticalpower of80% and an aIpha value ofO.05.OUTCOMESThe primary end po<strong>in</strong>twas the occurrence of anymajor complication, <strong>in</strong>duwng death, dur<strong>in</strong>g the<strong>per</strong>iod of posto<strong>per</strong>ative hospitaIization, up to 30days. CompUcatìons were def<strong>in</strong>ed as they are <strong>in</strong>theAmeòcan CoIIege ofSurgeons' NationaI SurgicalQuaIity Improvement Program1'1:acute renaIfaiture, bleedìng requir<strong>in</strong>g the transfusiOD of 4 ormore units of red cells with<strong>in</strong> the first 72 hoursafter surgery, cardiac arrest requìr<strong>in</strong>g cardiopulmonaryresuscitation, coma of24 b~rs' durationor more, deep-ve<strong>in</strong> thrombosis, myocard<strong>la</strong>l <strong>in</strong>fuctioo,unp<strong>la</strong>nned iotubation, venti<strong>la</strong>tor use fur 48hours or more, pneumonia, pulmonary embollsm,stroke, major wsruption ofwound, lofection ofsurgica1 site, sepsis, septic shock, the systemic<strong>in</strong>f<strong>la</strong>mmatory respanse syndrome, unp<strong>la</strong>nned retumto the o<strong>per</strong>at<strong>in</strong>g room, vascu<strong>la</strong>r grafi: fili!-ure, and death. udnary tract <strong>in</strong>fection was notconsìdered a major complication. A group of physicìanrevielNersdeterm<strong>in</strong>ed, by consensus, wbetherposto<strong>per</strong>ative events reported as "other compUcations"qualified as major complications,us<strong>in</strong>g tbe C<strong>la</strong>vien c<strong>la</strong>sslfication fur guidance. 18We assessed adherence to a subgroup of Slxsafety me:asures as an <strong>in</strong>dicator of process adherence.The six measures were tbe objective evaJuatiODand documentation of the status of thepatient's airway before adm<strong>in</strong>istration of me anesthetic;the use of pulse oximetry at the time of<strong>in</strong>itiation of anesthesia; the presence of at IeastLWO <strong>per</strong>ipheral <strong>in</strong>travenous catbeters or a centralvenaus catheter before <strong>in</strong>cìsion <strong>in</strong> cases <strong>in</strong>volv<strong>in</strong>gan estimated blood 10ss of 500 mJ or more; meadm<strong>in</strong>istration ofprophy<strong>la</strong>ctic antibiotics with<strong>in</strong>60 m<strong>in</strong>utes before Incision except <strong>in</strong> tbe case ofpreexist<strong>in</strong>g <strong>in</strong>fection, a procedure not <strong>in</strong>volv<strong>in</strong>g<strong>in</strong>cìsion, or a contam<strong>in</strong>ated o<strong>per</strong>ative field; araiconfirmation,lmmed1ateIy before .<strong>in</strong>cision, of tbeRout<strong>in</strong>e 0raI Conf'rmation Stlncbnl Pian bInlnlll<strong>per</strong>ative of Patients Identity Rcut<strong>in</strong>e Aclm<strong>in</strong>istration Intravenous AccesaMonitor<strong>in</strong>, .ith and Su~caI Sile of Prophy<strong>la</strong>ctic Antibiotic:s far c.- of HpSite No." Pu<strong>la</strong>e Oxim.'Y <strong>in</strong> O<strong>per</strong>at<strong>in</strong>, Room <strong>in</strong> O<strong>per</strong>ati": Room BIood L=ss Fo:-m:1T=:n 9:idil",.Preopel'lltive Postopel'lltiveNoNoVes No Ves No No NoNoVes Ves Ves No No NoNoNoNo No Ves No No NoNo No No No No11 Ves No No No No No* Sìtes l through " are located <strong>in</strong> hìgh-<strong>in</strong>come countrìes; sites 5 through g are located <strong>in</strong> 10lIl- or middle-ìncome countries. 16~ovemoclInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti53


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009A SURGICALSAF.ETY CHECKLlSTidentity of tbe patient, tbe o<strong>per</strong>ative site, and theprocedure to be <strong>per</strong>formedj and completion ofa sponge count at me end of the procedure, ifan <strong>in</strong>cision was made. We recorded whemer aH&ixof mese safety measures were taken far eachpatient.io, or otber. To determ<strong>in</strong>e whether me effect ofthe checld.ist at any one site dom<strong>in</strong>ated th.e results.we <strong>per</strong>formed cross-valìdation by sequentiaI1yremov<strong>in</strong>geach site from me anaIysis..F'mal-1y, we disaggregated the sites on the basis ofwhether theywere located <strong>in</strong> high-<strong>in</strong>came or lowormIddle-lncome counrries and repeated aurSTATISTICAL ANALYSISana.ly&is of primary end po<strong>in</strong>ts.. AU repattedStatistica! analyses were <strong>per</strong>formed wim tbe useoftbe SAS statistica1 software packa.ge,version 9.1p values are two-sided, and no adjustments weremade for multiple compaòsons..(SAS Institute). To m<strong>in</strong>ìmize the effect of djfferences<strong>in</strong> the numbers of patients at each site,westandardized the rates ofvariaus end po<strong>in</strong>ts tollESULTSreflect the proportion of patients from each site. We enrolled 3733 patients dur<strong>in</strong>g the basel<strong>in</strong>eThese standardized .rates were used to compute <strong>per</strong>iod and 3955 patieots after implementatioo ofme frequencies of <strong>per</strong>formance of specifred safe. tbe checldist. TabIe 4 lists characteristics of thety measures, major complications. and death at patients and their distribution among the sites;each site befure and after implementation of the there were no sigoif":rcantditlerences between thechecldJsr. 19 We used Iogistic-regression anaIysis patients io tbe two pbases of the study.to calcu1ate two-sided p vaIuesfor each comparisan,The rate of any complication at all siteswith site as a fixed efièct. We used general-dropped from 11.0% at basel<strong>in</strong>e to 7.C'F(çafteriz~estimat<strong>in</strong>g-equation methods to test for any <strong>in</strong>troduction of the checldist (P


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Ti. NEW ENGLAND JOUltNAL "fMEDICINENo. of Pati ••ts Surgical-Site Unp<strong>la</strong>n* Rctum loSile No. Enrolled Infection tfte O<strong>per</strong>at<strong>in</strong>c 100m Pneumonia Death Any Complic:ationBefole After Serore After Before After Before After Berore After Before After1 524 59& 4.0 20 ,U 1.1 0.8 1.2 1.0 0.0 lU 7.G2 357 351 2.0 1.7 0.6 1.1 3.6 3.7 1.1 0.3 7.8 6.33 497 486 5.8 4.3 4.6 2.7 1.6 1.7 0.8 1.4 13.5 9.74 520 545 l.l 2.6 2.5 2.2 0,6 0.9 1.0 0.6 7.5 5,5370 330 20.53-'1.4 1.8 0.3 0.0 1.4 0.0 21.4 S5496 476 4.0 4.0 3.0 3.2 1.0 1.9 3.6 1.7 10.1 9.7S2S !l.5 S.8 1.3 0.2 1.0 1.7 2.1 1.7 124 &.O8 «4 584 4.1 2.4 0.5 1,1 0.0 0.0 1.4 0.3 6.1 3.6Total 3733 3955 U 3•• lA 1.a 1.1 Q.8 11.0 7.0Pvalue


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009A SUR.GICAL SAFETY C H.ECKLISTact mechanism of lmprovement i5 less clearandmost likely multifactoòa.!. Use of the checldist..r<strong>in</strong>volved botb cha.nges <strong>in</strong> systems and changes « '"•...• .... ...• là o ••• •...• SifilI l N "l Cl•... Cl! .... .,.;.;t •... ....; ...Id""'ln the bebavior of <strong>in</strong>dividuaI surgicaI t:eams. To .5,sic:ì...• ...•8!! v""!implernent the checldìst, alI sites had to <strong>in</strong>troduce '!;!..5 ~ ~ ••• ...• q "II; •... q ì"1J',l ...•. .... ò ...•~ Q \Jll Q ...•.Il Cft .... ...•.a:I•••a formal pause <strong>in</strong> care durlng surgery for preo<strong>per</strong>ativeteam lntroductioos aod bòefiogs and...posto<strong>per</strong>atlve debrief<strong>in</strong>gs, practices that 1: g q •....• "II; "II; Qteam"'! .,;J! 8 ::!: ...• '"g ~ ~dl5'"!0'0•...bave previously beeo shown to be associated with« ...• ....• "" "" .... ...•impro.red safèty processes md att:it:udes1+,20,21 and."11. ... 8III E • c:ì30Z !!'" q ""! "II; Q ""!"'! ~ vwith a rate of complicadoos and death reduced a,Y- oò ~ ... Si g ...•!Il0'0"" ..•.o ~a:I....by as mucb as 80%.13 The phlIosophy ofensur- '" ""....<strong>in</strong>g the correct identity of the patient and site~:-j •...through preo<strong>per</strong>ative site marldng. ora! confirma-g .... •..... ..•. "1 00 ""!,.,; ,.,;~illJ ~ci...•. 00..•. Sl


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Th NEW ENGLAND ]OVRNAL uf MEDICINEwith post<strong>in</strong>terVention data and the consecutiverecruitment of the two groops of patients fromthe same o<strong>per</strong>at<strong>in</strong>g rooms at me same hospìtals,was chosen because it Was oot possìble to randomlyassign me use of me checkJjst to specifico<strong>per</strong>at<strong>in</strong>g rooms wìthout significant cross-contam<strong>in</strong>ation.Ooe danger of this design 1s confound<strong>in</strong>gby secu<strong>la</strong>r trends. We therefore confmedthe duration of the study to less man 1year. s<strong>in</strong>cea change <strong>in</strong> outcomes or the observed magnitude15 unIike1y to ocmr <strong>in</strong> such a shart <strong>per</strong>iod as aresult of secu<strong>la</strong>r trends alone. In addition, mevaluation of me American COIJegeof Surgeons'NationaI SurgicaI Quality Improvement Programcohort <strong>in</strong> the united States dur<strong>in</strong>g 2007 did notreveal a substantial change io the rate of deathand complications (Ashley S. <strong>per</strong>sonal communication,http://acsnsqip.org). We also fuund nochange <strong>in</strong> OUIstudy groups with regard ID merates or urgent cases. outpatient surgery, or useof generaI anesthetic, md we found that changes<strong>in</strong> tbe case mix: had no efièct on the signiflcaneeor the outcomes. Other temporaI effects.BUch as seasonaI variation and tbe tim<strong>in</strong>g ofsurgical tra<strong>in</strong><strong>in</strong>g <strong>per</strong>lods, were mitigated. s<strong>in</strong>cethe study sites are geographicaIly mixed mdhave diflèrent cycles of surgical tra<strong>in</strong><strong>in</strong>g. Tberefare,jtis unlike1y that a temporal trend was respODsibleforthe difference we observed betweenthe two groups io this study.Another limitation of me study is that datacollection was restricted tu <strong>in</strong>patient complications.The effect of the <strong>in</strong>tervention on outpatientcompUcations is not known. This limitation isparticu1ar1y re1evant to patients undergo<strong>in</strong>g outpatientprocedures, for whom the collection ofoutcome data ceased OD their discharge from thehospita1 on the day of the procedure, result<strong>in</strong>g<strong>in</strong> m underestimadon of me rates of complications.lo addition, data coIIectors were traioed <strong>in</strong>the identification of complications and collectionof compUcations data at the beg<strong>in</strong>n<strong>in</strong>g or thestudy. There may have been a Jearniog curve <strong>in</strong>the process of collect<strong>in</strong>g me data. However, if thiswere the case, it is like1y that <strong>in</strong>creas<strong>in</strong>g nUffibersor compIìcations would be identified as thestudy progressed. whlch woold bias the results <strong>in</strong>the direction of m underestimation of me eff'ect.One additional concern 1s how feasible thecheckUst <strong>in</strong>tervention might be fur other hospitals.Implementation proved neither costly norIengthy. AlI sites were able to <strong>in</strong>troduce thecheckIist aver a <strong>per</strong>iod of 1week to 1 month.On1ytwo of the safety measures <strong>in</strong> the checkIistentail me commitment of significant resources:use or pulse oximetry and use or prophy<strong>la</strong>cticantlòiotics. Both were avai<strong>la</strong>ble at. a11me sites,<strong>in</strong>clud<strong>in</strong>g the Iow-<strong>in</strong>come sites. before the <strong>in</strong>tero.vendon. although their use was <strong>in</strong>consistent.SUrgica1complicatiODsare a considerab1ecauseof death and disabiHty around me world3 Theyare devastat<strong>in</strong>g to patients. costly to health caresystems, and often preventable, though their preventionlypical1yrequires a change <strong>in</strong> systems and<strong>in</strong>dividuaI behavior. In this stud}', a checkHstbasedprogram was associated with a significantded<strong>in</strong>e <strong>in</strong> the rate of complications and deathfrom surgery <strong>in</strong> a diverse group of .<strong>in</strong>stitutionsaround the world. Applied ODa global basis. thischeck:Iist program has the potential lO preventIarge numbers of deaths and disabHng compIication~although further study is needed to determ<strong>in</strong>ethe precise mechanism and durabllity orthe effect <strong>in</strong> specific settìngs.Suppomd by grant:5 from the Wodd Healdi Organ<strong>in</strong>tion.No potential conBic:t of <strong>in</strong>tere st relc:vant to tbis article wasreported.APP':NDIXThe members ofdie Salè Surgety Saves Uves SlUdy Group vrere as ro!1aws: Amman,Jord.m: A.S.lkeIzat. A.F. Awamleh. 0.0. Sadieb;AIdIand.NewZe.<strong>la</strong>nd:A.F. Merl)', S.].MitclI~, v. Cochrane. A.~M. WIlk<strong>in</strong>son.]. Wiudsor. N. Il.obertson. N.Smlth, w. Guthtie. v.Beavis;-ara, Tmzania: P. Kibzta1a. B. Ju,lh1, L MayaG, M. Kasuga.w. Sawaki, N. Pak; LoDdou,.En&fmd: A. Darzi, J(. Moottby, A.VIti, R. Dar!es, K. Uagpal. M. Sacks;Mmi<strong>la</strong>.PhilippiDe&; T. Herbosa, M.C.M. Lapjtan, G. Herbosa, c.Meghnjmù; New Delhi,Iadia:S. Josepb, A. Kumar, H. Siogb Cbauhan: Seatde, Washial:lOD: E.P. DelliIIger, K. Gerber; Tomato. em.ia: R.K. R=nick, t. Taylor. A.S<strong>la</strong>ler: Boston.~ W.R. amy, A.A. Gawande, A.B. Haynes, S.L llpsitz. T.G. Weis~ Geoea,Swàeri.and:L Donaldson,G. ~ekan. P. Pbilip; lIaJl:imore.. Ma!ylmd: M. Makary; ADbra, ~ I. Sayek;Sydney. Austr:aIia: B. Barraclougb.RI:FI:R':NCUl. W~ser: TG, iù.'gmbogm .SE. Tbomp- .billied on aval<strong>la</strong>bledata. Lancrt 2008;372: mottality: wbo,when. wbere, ;md w1ly. 57Sar! KO, eta!. An estimation oflhe glotnl 139-44. Lancel: 2006;;.68,U89-200.volume of surgel)'o il modell<strong>in</strong>g strategy 2. Ronsmans C, Grabam WJ. Materna,13. Del<strong>la</strong>s HT, Gossel<strong>in</strong> R. McCord C,~ y <strong>sicurezza</strong> dei pazienti


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009A SURGICALSAFETY CHECKLISTTlIiDd A. Sazgeq. In, Jamiwn D1: Ere-_ JG. Me:ul<strong>la</strong>m AR.eta! ••eds. DiseaseCOIltrolprlorities:n dfl'dopillg COIlIItries.2nd ed. Disease Ccwro! Ptiorities Project.WashiDgtnn. DC, 11lImIational Eank furRl!constnlccion md DevelopmentJWarld.Baak, 2006:1245-60.•• Gawancle AA, Tbomas li],. Z<strong>in</strong>ner M],.Brennan TA. The iDddence and nnure orsurgìcal advene events io Colorado andUtah iD 1992. Surgery 1999;126:66-75.5. ICable AK, Gibberd R..w, SpigelmanAD. Adverse eventi <strong>in</strong> surgical patieats <strong>in</strong>Australia. Int J Qual Health Care 2002;14:269-76.Go lliclder Sw, Sanno-PuandaB. Epid.miolllBYofpaediatric rurg!cal admissionstD a gavemmeat re!èrta! hospita! iD tbeGamhja.adIWOl!dHea.1t:b0rgan2OOO;7E:1.330-6.1. fil MK. Ng ICI. lUsll-adju sted suzgica<strong>la</strong>uditwith t:hePOSSUM scar<strong>in</strong>g system <strong>in</strong>a cleve!opillg COQI'Itty.Br J Surg 2002;89:110-3.L McConlrey SJ. Case series or acute abdommalIlIlrgeIJ 1n rota! SIerra Leone.Wodd J Surg 2002;2&509-13-9. Ouro-iallg'na Maman AF, 'Ibmta K.Ah~ S, Chobli M. Dea!:!••assodatedwiI:h iIIaesdlesia io Toga, WestAfii.ca. Trop J)oc:f; 2005;~5:220-2.lO. DeIIiDgerEP, ~smann SM, BraI:%JerDW, et al. Hospita.ls col<strong>la</strong>borate to d.crease rurg!cal me <strong>in</strong>fectioo. Am J Surg.2005;190:9-15.n. C<strong>la</strong>ssen DC, EVans llS. PestOl:ll!k st,Horn SO, Mealove ltL. BIllke JP. DI.e dmiDgofprop,y<strong>la</strong>rtic adm<strong>in</strong>istration cf antibiotiCIand the risk cf lIlrg!caJ..woondiD1èc:tion. N Eag! J Med 1992;326:2&1.-6.U. Rllnciman WB. Iatrogenic harm andan;esthesia io Australia. Anaesth IntensiveCare 2005;33:297-300.ll.Mauocco K, Petitti Da. 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Demart<strong>in</strong>es N, C!avien PA.QlISsjE"JCa!:ioaor IlIlrgical compIications:li new propo<strong>la</strong>l widl evaluation <strong>in</strong> a callori:of S36 patlentB and reSlb'ts ofa SUlvey.AnD Surg 2004;240-...205-13.l!I.. Fldss]L,!.eviD S. Paik MC. Statistica!methods for rates and proportions. 3rd ed.Hoboken, NJ: Jolln Wlley, 2003.20. Sextoa },B. Makary MA, 1èrstgni Ai.et ;l. 'Team!ifolk <strong>in</strong> !:he o<strong>per</strong>at<strong>in</strong>g roam:froat!<strong>in</strong>e <strong>per</strong>specti\!es arnong hosplt2ls~d o<strong>per</strong>atiltg lOOm <strong>per</strong>sonne.l. Anesthesio!lIBY2006;105:877-84.21. Makary MA. Senon JE, Freisch<strong>la</strong>g]A.et al. O<strong>per</strong>at<strong>in</strong>g roam tamwork: amoagphysic<strong>la</strong>n. and lIlUse5: teamwork <strong>in</strong> dleeye of the beholder. 1 Am CoU Surg2006;202:746-52.22. P<strong>la</strong>tt l. Zalemik DF, HopkiDs Cc, etal. Per.io<strong>per</strong>ative 2Iltibiotic prophy<strong>la</strong>xis fOrherniorQapby and breasl: suzgery. N &lgl1Meli 1990:322:153-00.n. Ansl<strong>in</strong> TW, CoIes]C, Btmlel:t R. GaldbaellM. Aortocoronary bypass proceduresand sternotomy <strong>in</strong>fà:t.lons: a stody afantistaphylococcalpropby<strong>la</strong>xis, Can JSurg19I1tl;23:483-S.U Bzm ML, An!lh DS, Chalmers Te,Sacks HS, Smith H Jr. Fagerstrom RM.A survey cf cliDica! trials cf anabioticprophy<strong>la</strong>xi I <strong>in</strong> colon IlIlrgery: evidenceaga<strong>in</strong> si: iùrther ase or no-treatmfDt contwIs.N .&lgl J Med 1981;lOS,795-9.25. Bemard Hl. Cole Wl!.. The propby-Iaxis or surgical lnfecthm: the eflèc:t ofprophy<strong>la</strong>ctic aatimicrobi;l drugs on the.Incldeace of<strong>in</strong>!èa:<strong>la</strong>n fol!ow<strong>in</strong>g pot:eI'Ida.'-ly CQ!ltamiDatedo<strong>per</strong>atioas. surgery 1964;%:151-7.2'- Hasselgren PO, Ivarssoa L. Rlsberg:a,Seeman T. Bffects or prophy<strong>la</strong>ctic: antlbiot:ics<strong>in</strong> YascuJar surgery: a prospecU\Ie,randcmized, double-bliod study. Ann Sarg19E4;2OO:86-92.:D. BarJrerFa n. Efficacy of propby<strong>la</strong>cticantibiotics for craaiotomy: a meta-ana.'fqs.Neurosurgery 1994;~.21. Norden cw. Antihiotic propby!axis <strong>in</strong>orthoped:i: fIIrgery; RlNInl8:tDi 1l991;13:SuppJ 10:S$42-S&46 •or iii2'. Mayo Il. lbe human probIems<strong>in</strong>dustriai civ!!i%ati{lJ1. New l'orli::: MacmilJa:n.1.93l.CDpp12MCl2f»9~_,M!o:G""s.a.,..N _NGLJ M_D ,60;s N ijlol.ORG JJ.NU4AY 29.2.009~ Y <strong>sicurezza</strong>deipazienti58


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Supplementary AppendixIbis appendix bas been pnMded by the authms ID give readen;.additional <strong>in</strong>fòrmadon about theìrwork.Supplement 00: Haynes Alì. Weiser TG. Eeny WR, et al. A surgica1 safely checldist to reduce morbidity :md morblity<strong>in</strong> a global popu<strong>la</strong>tion. N Engi J Med 2009;360:491-9. DOI: 10.1056INEJMsa0810ll9.~ y <strong>sicurezza</strong> dei pazienti


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009R<strong>in</strong>graziamentiII presente <strong>Manuale</strong> è stata e<strong>la</strong>borato dall'Ufficio III - Qualità delle attività e dei servizi del<strong>la</strong>Direzione Generale del<strong>la</strong> Programmazione Sanitaria, dei livelli essenziali di assistenza e dei pr<strong>in</strong>cipietici di sistema dello scrivente Dicastero (Alessandro Ghirard<strong>in</strong>i, Roberta Andrioli Stagno,Giandomenico Cannizzaro, Rosetta Cardone, Antonietta Colonna, Guer<strong>in</strong>o Carnevale, SusannaCiampal<strong>in</strong>i, Ange<strong>la</strong> De Feo, Danie<strong>la</strong> Fur<strong>la</strong>n, Giorgio Leomporra, Carme<strong>la</strong> Matera, Gaia Mirando<strong>la</strong>,Maria Concetta Patisso, Giuseppe Murolo e C<strong>la</strong>udio Seraschi), anche con il supporto tecnico dies<strong>per</strong>ti e dei componenti del Gruppo di <strong>la</strong>voro "Valutazione degli approcci metodologici <strong>in</strong> tema diRischio cl<strong>in</strong>ico"II documento è stato qu<strong>in</strong>di sottoposto ad un processo di consultazione a<strong>per</strong>ta con es<strong>per</strong>ti delleseguenti Istituzioni, Società Scientifiche, Ord<strong>in</strong>i e Collegi Professionali, che si r<strong>in</strong>graziano <strong>per</strong> <strong>la</strong>col<strong>la</strong>borazione fornita:Società Italiana di Chirurgia - SICAssociazione Chirurghi Ospedalieri Italiani - ACOISocietà Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva - SIAARTIAssociazione Infermieri di Camera O<strong>per</strong>atoria - AICOSocietà Italiana di Anatomia, Patologia e Citopatologia Diagnostica - SIAPECSocietà Italiana Farmacia Ospedaliera - SIFOAssociazione Nazionale Medici Direzioni Ospedaliere - ANMDOSocietà Italiana <strong>per</strong> <strong>la</strong> Qualità dell'Assistenza Sanitaria - SIQuAS- VRQFederazione Nazionale degli Ord<strong>in</strong>i dei Medici Chirurghi e Odontoiatri - FNOMCEOFederazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigi<strong>la</strong>tricid'<strong>in</strong>fanzia -IPASVIFederazione Nazionale Collegi Ostetriche - FNCO,nonché l'AOU di Modena (Massimo Saviano, Alberto Tassi, Livio Presutti, Alberto Pasetto,Consuelo Basili, Elena Vecchi, Massimo Lugli, Raimondo Fem<strong>in</strong>ò, Roberta Gelm<strong>in</strong>i, Piera Zu<strong>in</strong>,Marco Marietta, Patrizia Marchegiano, Antonia Gherard<strong>in</strong>i, Gianfranco Baragh<strong>in</strong>i) ed il Policl<strong>in</strong>icoUniversitario A. Gemelli, Roma (Dott. Andrea Cambieri e il gruppo di risk management).Un partico<strong>la</strong>re r<strong>in</strong>graziamento <strong>per</strong> il loro contributo ai seguenti es<strong>per</strong>ti: Prof. Guido Fanelli(Direttore U.O.c. 2a Anestesia, rianimazione e terapia antalgica, A.O.U. Parma), Dott.ssa Gabriel<strong>la</strong>Bettelli (Direttore U.O.C. Anestesia e Rianimazione, INRCA Ancona), Prof. Giorgio Del<strong>la</strong> Rocca(Direttore U.O.C Anestesia e Rianimazione, AOU Ud<strong>in</strong>e), Dott.ssa Rita Maria Melotti (U.O.C.Anestesia e Rianimazione,), Dott.ssa Maria Luisa Moro (Agenzia Sanitaria e Sociale dell'EmiliaRomagna), Dott. V<strong>in</strong>cenzo Parr<strong>in</strong>ello (Responsabile U.O. Qualità, A.O.U. Vittorio Emanuele,Catania).Si r<strong>in</strong>graziano <strong>per</strong> <strong>la</strong> loro partecipazione al video, <strong>per</strong> il Cast: Stefano Cencetti, Direttore GeneraleAzienda Ospedaliero-Universitaria Policl<strong>in</strong>ico di Modena, Gianfranco F<strong>in</strong>zi, PresidentedeIl'Associazione Nazionale Medici delle Direzioni Ospedaliere, Francesco Basile, Preside del<strong>la</strong>Facoltà di Medic<strong>in</strong>a e Chirurgia dell'Università di Catania, Azienda Ospedaliera-UniversitariaVittorio Emanuele, Ferrarotto, S.Bamb<strong>in</strong>o di Catania, Luigi Conte, Associazione ChirurghiOspedalieri Italiani - ACOI, Consigliere Comitato Centrale FNOMCeO, Azienda Ospedaliera-Universitaria di Ud<strong>in</strong>e, Giorgio Del<strong>la</strong> Rocca, Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazionee Terapia Intensiva - SIAARTI, Azienda Ospedaliera-Universitaria di Ud<strong>in</strong>e, Giuseppe Greco,Coord<strong>in</strong>atore Nazionale Conferenza Regionale Cittad<strong>in</strong>anza Attiva, Tribunale del Ma<strong>la</strong>to, GianluigiMelotti, Presidente eletto del<strong>la</strong> Società Italiana di Chirurgia - SIC Azienda USL di Modena, Walter~ovemoclInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti61


Raccomandazioni <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>sicurezza</strong> <strong>in</strong> sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria - Ottobre 2009Mazzucco, Presidente Nazionale Segretario Italiano medici Specializzandi, Barbara Mangiacavalli,Segretario Generale Federazione Nazionale IPASVI, IRCCS San Matteo di Pavia, GiuseppeManc<strong>in</strong>i, Presidente Associazione Infermieri di camera o<strong>per</strong>atoria - AICO, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ancona. Si r<strong>in</strong>graziano <strong>per</strong> il gruppo di <strong>la</strong>voro del video: Alessandro Ghirard<strong>in</strong>i,Direzione Generale del<strong>la</strong> Programmazione Sanitaria, M<strong>in</strong>istero del Lavoro, del<strong>la</strong> Salute e dellePolitiche Sociali, Salvatore Paolo Cantaro, Azienda Ospedaliera-Universitaria Vittorio Emanuele,Ferrarotto, S. Bamb<strong>in</strong>o di Catania, Stefano Cencetti, Direttore Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria Policl<strong>in</strong>ico di Modena, Giuseppe Murolo, Direzione Generale del<strong>la</strong> ProgrammazioneSanità, M<strong>in</strong>istero del Lavoro, del<strong>la</strong> Salute e delle Politiche Sociali, Salvatore Favitta, CentroServizio Multimediale, Francesco Pa<strong>la</strong>zzo, U.O. Chirurgia Generale, V<strong>in</strong>cenzo Parr<strong>in</strong>ello, U.O. <strong>per</strong><strong>la</strong> Qualità, V<strong>in</strong>cenzo Scuderi, U.O. Anestesia e Rianimazione, A.O.U. Vittorio Emanuele,Ferrarotto, S. Bamb<strong>in</strong>o di Catania, GBVideo di Giuseppe Boccacc<strong>in</strong>i & Figli - CataniaIl documento è stato condiviso con il Coord<strong>in</strong>amento delle Regioni e Prov<strong>in</strong>ce Autonome <strong>per</strong> <strong>la</strong>Sicurezza dei pazienti.In co<strong>per</strong>t<strong>in</strong>a: La più antica sa<strong>la</strong> o<strong>per</strong>atoria d'Inghilterra presso il St Thomas 's Hospital.governo clInICO.y <strong>sicurezza</strong>deipazienti62

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