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Catatonia: una revisione critica del concetto e indicazioni terapeutiche

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<strong>Catatonia</strong>: <strong>una</strong> <strong>revisione</strong> <strong>critica</strong> <strong>del</strong> <strong>concetto</strong> e <strong>indicazioni</strong> <strong>terapeutiche</strong>Antipsicotici atipiciIl ruolo degli antipsicotici atipici nel trattamento <strong>del</strong>la catatoniarimane controverso. Tali farmaci, oltre a bloccarei recettori D2 <strong>del</strong>la dopamina, possiedono <strong>una</strong> deboleazione GABAergica e un antagonismo serotoninergico5-HT2, che potrebbe stimolare il rilascio di dopaminanella corteccia prefrontale, migliorando le manifestazionicatatoniche 141 . Sebbene molti case report descrivanol’efficacia degli antipsicotici atipici nella schizofreniacatatonica e nelle forme con prevalenti sintomi psicotici,alcuni studi sembrano evidenziare invece che questistessi farmaci possono essere causa di sindromi catatoniniamaligna e la sindrome maligna da neurolettici 123 . Inparticolare, i casi refrattari al lorazepam 124 , il sottotipoeccitato-confuso e le forme maligne di catatonia rappresentanoun’indicazione assoluta al trattamento precocecon TEC 125 .In <strong>una</strong> recente valutazione retrospettiva di 27 pazienticatatonici trattati con la TEC 126 , la risposta migliore eraassociata all’età più giovane, alla maggior durata <strong>del</strong>lecrisi comiziali, alla più grave compromissione <strong>del</strong> sistemavegetativo (in particolare: maggior rialzo febbrile)e all’inizio <strong>del</strong> trattamento. Un ritardo nell’esecuzione<strong>del</strong>la TEC, <strong>una</strong> diagnosi diversa da quella di disturbo<strong>del</strong>l’umore e un trattamento prolungato con antipsicoticiantecedente l’inizio <strong>del</strong>la terapia elettroconvulsivante,sembrano invece influenzare negativamente la rispostaterapeutica 90 126 .Per quanto riguarda il posizionamento degli elettrodi, lavalutazione <strong>del</strong>la soglia convulsiva, la frequenza e il numerodi applicazioni, non vi è ancora un protocollo standardizzatodi trattamento. Generalmente è raccomandatoil posizionamento bitemporale degli elettrodi conun breve impulso di corrente iniziale 24 . Anche nel casodi <strong>una</strong> rapida risposta alla prima applicazione di TEC,le evidenze cliniche suggeriscono il completamento diun ciclo di almeno 6 sessioni per prevenire la possibilitàdi <strong>una</strong> rapida ricaduta. Nei casi di sindrome maligna daneurolettici e di catatonia maligna va considerata la possibilitàdi somministrazione quotidiana <strong>del</strong>la TEC durantela prima settimana di trattamento 126 o comunque fino allarisoluzione <strong>del</strong>la sintomatologia 24 . Questo tipo di procedurapuò aumentare la probabilità di sviluppare effetticollaterali di tipo cognitivo (transitorio disorientamentotemporale, disturbi <strong>del</strong>la memoria a breve termine), maogni decisione clinica va valutata alla luce <strong>del</strong> rischio dimorbilità e mortalità associate a queste forme di catatonia127-129 . È stato inoltre osservato che gli effetti collateralicognitivi appaiono soggettivamente più marcati, rispettoa quanto rilevato con valutazioni neuropsicologiche oggettivestandardizzate 130 131 .Una rapida interruzione <strong>del</strong>le benzodiazepine prima <strong>del</strong>laTEC potrebbe causare <strong>una</strong> esacerbazione <strong>del</strong>le manifestazionicatatoniche 132 , pertanto alcuni Autori suggerisconodi continuare la somministrazione durante e dopola TEC 133 , sfruttando il probabile effetto sinergico tra idue trattamenti 121 .La terapia elettroconvulsivante pone un rischio aggiuntivonei pazienti immobilizzati a lungo: l’aumento transitorio<strong>del</strong>la kaliemia, normalmente causato dalla TEC, puòaumentare la probabilità di andare incontro a un’aritmiacardiaca potenzialmente letale 134 . In questo gruppo dipazienti è inoltre importante indagare accuratamenteed escludere la presenza di trombosi venosa profondae quindi evitare il rischio di embolia polmonare, complicanzache è stata riportata, in rari casi, associata allastessa TEC 135-137 . Adeguate misure profilattiche, in primoluogo di tipo farmacologico, come la prescrizione di anticoagulanti(eparina a basso peso molecolare o warfarin),consentirebbero comunque, in questi casi, di effettuarecon sufficiente sicurezza la TEC 138 139 . È opportunoad ogni modo, un’attenta valutazione <strong>del</strong> rapporto rischi/benefici nei pazienti a maggior rischio.Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva(SMTr)Alcuni case report suggeriscono l’efficacia <strong>del</strong>la stimolazionemagnetica transcranica ripetitiva (SMTr) nel trattamento<strong>del</strong>la catatonia 92-94 ed è stato proposto il suo utilizzonei casi resistenti al lorazepam 93 .Antagonisti NMDAGli antagonisti <strong>del</strong> recettore N-metil-D-aspartato <strong>del</strong> glutammatopotrebbero costituire un’alternativa terapeuticanel trattamento <strong>del</strong>la catatonia nei casi resistenti oin presenza di contro<strong>indicazioni</strong> alle benzodiazepine ealla TEC 140 . Alcuni case report suggeriscono l’efficacia<strong>del</strong>l’amantadina e <strong>del</strong>la memantina nel trattamento <strong>del</strong>lacatatonia 61 95 96 . È da considerare tuttavia che l’amantadinapuò avere effetti collaterali anticolinergici e puòinoltre aumentare il tono dopaminergico 60 . In <strong>una</strong> recentereview 61 è descritto l’uso efficace <strong>del</strong>l’amantadina(200‐500 mg per os o parenterale) e <strong>del</strong>la memantina(5-20 mg per os) come terapia aggiuntiva al trattamentostandard BDZ/TEC. L’effetto degli antagonisti NMDA è ingenere più lento <strong>del</strong>le benzodiazepine: i primi segni dirisposta possano essere osservata già entro 24 ore, tuttavia<strong>una</strong> risposta completa si ottiene in un lasso di tempodi 3 settimane 95 .EPUBAntiepiletticiVi sono alcune evidenze di un potenziale utilizzo di antiepiletticicome il topiramato 100 e l’acido valproico 99 incasi di catatonia resistente alle benzodiazepine. La loroefficacia potrebbe ascriversi alle proprietà GABA-ergichedi tali anticonvulsivanti.9

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