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Catatonia: una revisione critica del concetto e indicazioni terapeutiche

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N. Bartolommei et al.rali, a eziologia infettiva, metabolica, endocrinologicao neurologica, che possono essere causa anche di <strong>del</strong>irium.Tuttavia la diagnosi di catatonia non può essereformulata se il disturbo si presenta unicamente in corsodi <strong>del</strong>irium. La corretta distinzione tra le due sindromi harilevanti implicazioni <strong>terapeutiche</strong> in quanto la somministrazionedi antipsicotici sia tipici che atipici, indicatain caso di <strong>del</strong>irium, potrebbe aggravare invece il quadrocatatonico.Dibattuto è anche il rapporto <strong>del</strong>la catatonia con il coma.Si discute in particolare se la catatonia possa essere inclusanella diagnosi differenziale <strong>del</strong> paziente comatosoe se allo stesso modo, stupore e perdita di coscienza possanorappresentare da sole manifestazioni di catatonia 53 .In case report descritti recentemente è riportato che pazienticon alterazioni <strong>del</strong>lo stato di coscienza simili al comae senza ulteriori caratteristiche catatoniche, a eccezione<strong>del</strong>la resistenza all’apertura degli occhi, rispondevanoalla somministrazione endovenosa di BDZ e alla TEC 54 .Altre condizioni che possono essere confuse con la catatoniasono lo stupor non psichiatrico, la meningoencefalite,lo stroke, lo stato epilettico non convulsivo, l’autismo.In questi casi, il trattamento <strong>del</strong>la condizione dibase di solito risolve i sintomi catatonici e preannunciaun esito favorevole.NeurobiologiaEPUBIl rinnovarsi <strong>del</strong>l’interesse nei confronti <strong>del</strong>la catatonia hacomportato un approfondimento <strong>del</strong>le conoscenze sullebasi neurobiologiche <strong>del</strong> fenomeno, sebbene queste sianoancora insufficienti alla formulazione di un esaurienteinterpretazione patofisiologica <strong>del</strong> disturbo.Correlati neuroanatomiciLa lesione di varie regioni cerebrali è stata associataall’insorgenza di manifestazioni catatoniche (incluso i lobifrontale e parietale, i gangli <strong>del</strong>la base, il ponte, il cervelletto,il corpo calloso) 55 . Tuttavia i soggetti con lesionicerebrali focali localizzate in queste sedi raramente sviluppano<strong>una</strong> sindrome catatonica. Più frequente è invecel’osservazione di sintomi catatonici in associazione conpatologie neurologiche che interessano in modo diffusoil SNC. Questo dato sembrerebbe suffragare l’ipotesi 43che la catatonia derivi dalla disfunzione di circuiti neuralicon coinvolgimento di molteplici strutture piuttostoche da alterazioni focali.Correlati neurochimiciLa disfunzione di vari sistemi neurotrasmettitoriali è stataimplicata nella patogenesi dei sintomi catatonici. L’esperienzaclinica sull’efficacia <strong>del</strong>le benzodiazepine (BDZ)nel trattamento <strong>del</strong> paziente catatonico sembra chiamarein causa in modo particolare il sistema GABAergico. Unaprima importante evidenza empirica <strong>del</strong> ruolo di disfunzioni<strong>del</strong> GABA nella catatonia è rappresentata dai risultatidi uno studio di neuroimaging <strong>del</strong> 1999, in cui Northoffet al. 56 . hanno analizzato la densità <strong>del</strong> recettoreGABA-A in 10 pazienti catatonici e confrontato i risultaticon quelli riportati in soggetti sani e pazienti psichiatricinon catatonici. Dall’indagine emergeva che il legame<strong>del</strong> radioligando, iomazenil, con il recettore GABA-A erasignificativamente più basso nei pazienti catatonici rispettosia ai controlli sani che ai pazienti psichiatrici noncatatonici. Inoltre la bassa densità <strong>del</strong> recettore GABA-Anella corteccia orbito-frontale laterale destra e in quellaparietale posteriore destra correlava con la presenza disintomi motori e affettivi. Studi di neuroimaging hannoevidenziato che la somministrazione di lorazepam è ingrado correggere l’anomala attività <strong>del</strong>la corteccia orbitofrontale destra, che i pazienti catatonici mostrano, quandosono sottoposti a stimolazioni emotive negative 57 58 .Indicazioni sui meccanismi <strong>del</strong> coinvolgimento <strong>del</strong> sistemaGABAergico nella patogenesi <strong>del</strong>la catatonia possonoessere tratte anche da un approfondimento sulle normalicompetenze funzionali <strong>del</strong> neurotrasmettitore. È stato attributoinfatti un ruolo centrale al GABA nella inibizionetonica dei circuiti neurali alla base <strong>del</strong>le sequenzecomportamentali innate o apprese 59 . Nella varietà <strong>del</strong>lemanifestazioni catatoniche psicomotorie sono compresidue sintomi apparentemente opposti come l’immobilitàe l’agitazione afinalistica, che tuttavia possono essere anchedescritti come primitive modalità di risposta riflessa acondizioni di opprimente stress o pericolo, attivate quandocircuiti neurali innati e geneticamente programmatisono liberati dalla loro inibizione tonica 36 .È stata avanzata anche l’ipotesi di un coinvolgimento<strong>del</strong> sistema glutammatergico 60 61 , suggerito dall’evidenzaclinica <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong> trattamento con antagonisti <strong>del</strong>recettore NMDA nei casi di catatonia resistente al lorazepam.In particolare si ipotizza che l’iperattività <strong>del</strong> recettoreNMDA possa essere all’origine <strong>del</strong>la disfunzione <strong>del</strong>GABA-A e quindi che l’efficacia clinica degli antagonistiglutamatergici, come la memantina, sia mediata dall’effettoindiretto sulla funzione <strong>del</strong> sistema gabaergico e ciòspiegherebbe anche la maggiore lentezza <strong>del</strong>l’azioneterapeutica rispetto alle benzodiazepine 61 . Northoff hainoltre suggerito che l’iperattività <strong>del</strong> NMDA o l’eccesso<strong>del</strong> glutammato possa essere alla base di <strong>una</strong> disfunzione<strong>del</strong> lobo parietale destro, associata a posture bizzarre ealtri sintomi catatonici già osservati in pazienti con lesioni<strong>del</strong> lobo parietale destro 62 .Il ruolo <strong>del</strong>la dopamina nella patogenesi catatonica apparecomplesso e di difficile definizione. Secondo Northoffil riscontro in vari studi di un aumento dei livelliplasmatici e urinari di metaboliti <strong>del</strong>la dopamina, comel’acido omovanillico, nei pazienti catatonici suggerisce6

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