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Schede Ittiche Schede Ittiche - Provincia di Viterbo

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<strong>Schede</strong> <strong>Ittiche</strong>Scheda n.12 - Carpa• Famiglia: CYPRINIDAE• Nome scientificoCyprinus carpius (Linnaeus, 1758)• Peso: kg 20• Lunghezza: m 1,30E' il più noto tra i Ciprini<strong>di</strong>, ed unodei più <strong>di</strong>ffusi pesci d'acqua dolcedelle zone temperato-calde dellaTerra. Originaria dell'Asia, veniva allevatain Cina già 2000 anni a.C. Esistono alcunevarietà, le più note delle quali sono lacarpa comune, coperta <strong>di</strong> scaglie uniformi,e la carpa <strong>di</strong> Galizia o "a specchio", conpoche grosse placche <strong>di</strong> scaglie sui fianchi.Nella forma comune cosiddetta “reggina”presenta il corpo me<strong>di</strong>amente arcuato,bocca terminale protrattile, con grosselabbra gialle provviste <strong>di</strong> due paia <strong>di</strong> barbigli.Il dorso è <strong>di</strong> colore bruno, i fianchihanno riflessi bronzei, il ventre è chiaro,normalmente giallognolo. Vive in acquestagnanti o a corso lento, ricche <strong>di</strong> vegetazione,con temperatura ottimale compresatra i 15 ed i 25 °C. Si riproduce tra aprile egiugno quando la temperatura dell’acquaraggiunge i 18- 20 °C, deponendo 150-200mila piccole uova adesive per kg <strong>di</strong> pesovivo sulle erbe che schiudono in 4-5 giorni.Negli allevamenti sono state selezionaterazze specializzate per la rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>accrescimento e per la produzione <strong>di</strong>carne: ad es. la Carpa a Specchi con pochegrosse scaglie situate sul dorso e lungo ifianchi, oppure la varietà a pelle nudatotalmente priva <strong>di</strong> scaglie.ALIMENTAZIONE E PESCAE’ onnivora e si alimenta sia d’invertebratisia <strong>di</strong> sostanze vegetali. La carpa, essendoun classico pesce con abitu<strong>di</strong>ni bentoniche,si può pescare sia a fondo, sia alla "bolognese",in entrambi le tecniche la cannadeve essere sufficientemente robusta e <strong>di</strong>una lunghezza compresa tra i 4 e i 5 metri.Nella pesca a fondo il nailon è <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametrodello 0,30 e la lenza è armata con piombi ad203


<strong>Schede</strong> <strong>Ittiche</strong>Scheda n.12 - Carpaoliva <strong>di</strong> tipo scorrevole fermati da uno odue pallini <strong>di</strong> piombo a una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 30cm. dall'amo. Se si vuol usare il galleggianteil <strong>di</strong>ametro del monofilo scende a0,18 con il terminale <strong>di</strong>0,15. Più che la tecnica <strong>di</strong>pesca vera e propria, ilbuon successo <strong>di</strong> unauscita <strong>di</strong>pende dalla sceltadell'esca. L'esca principaleper la pesca delle carpeè la pasta, sia essa nera ogialla amalgamata conaromi e ingre<strong>di</strong>enti vari.Pescando con la pasta, lapasturazione dovrà iniziaremolto tempo prima dell'uscita<strong>di</strong> pesca. Nei giorni<strong>di</strong> pasturazione, èopportuno recarsi sulfiume sempre nello stessopunto ed alla stessa ora egettare in acqua sempre lastessa quantità <strong>di</strong> pastura.Altre esche per le carpesono il granturco, in<strong>di</strong>cato nei mesi cal<strong>di</strong>da giugno a settembre, e, se usate nei mesiche vanno da aprile ad ottobre (estateesclusa), le larve <strong>di</strong> mosca carnaria.CARP-FISHINGIn questi ultimi anni è stato introdotto in Italia un sistema <strong>di</strong> pesca innovativo che permette<strong>di</strong> catturare carpe <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni ed estremamente <strong>di</strong>ffidenti verso l’amo. Questosistema è frutto <strong>di</strong> numerose osservazioni condotte in Inghilterra, patria del carp-fishing,per riuscire ad allamare un pesce che non tocca assolutamente l'esca quando al suo internoè nascosto l'amo. Nasce così una nuova montatura denominata hairrig (inganno delcapello). In pratica si tratta <strong>di</strong> lasciare l'amo completamente nudo e libero, legando con unfilo sottilissimo l'esca a una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 2-3 centimetri dal gambo. In questo modo l'esca èpresentata nelle stesse con<strong>di</strong>zioni in cui si trova in pastura, senza la presenza dell'amo e laresistenza del filo su cui l'amo è montato. Il filo che collega il boccone all'amo deve esseretalmente sottile da risultare quasi invisibile: massimo <strong>di</strong>ametro lo 0,06. Accade così cheil pesce, secondo la sua abitu<strong>di</strong>ne, protenda le labbra verso l'esca limitandosi a trattenerlaper saggiarne la consistenza e scoprire l'eventuale presenza <strong>di</strong> un elemento estraneo, comepotrebbe essere l'amo. Non avvertendo nulla <strong>di</strong> insolito, neppure la resistenza del monofilo,aspira il boccone rimanendo agganciato all’amo.204

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