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ha pronunciato la presente Sul ricorso numero di registro generale ...

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N. 02032/2010 REG.SEN.N. 01692/2006 REG.RIC.R E P U B B L I C A I T A L I A N AIN NOME DEL POPOLO ITALIANOIl Tribunale Amministrativo Regionale per <strong>la</strong> Puglia<strong>ha</strong> <strong>pronunciato</strong> <strong>la</strong> <strong>presente</strong>Lecce - Sezione TerzaSENTENZA<strong>Sul</strong> <strong>ricorso</strong> <strong>numero</strong> <strong>di</strong> <strong>registro</strong> <strong>generale</strong> 1692 del 2006, proposto da:Fanizza Maria Giovanna, rappresentata e <strong>di</strong>fesa dagli avv.ti Ada Matteo,Riccardo Vil<strong>la</strong>ta, Laura Sommaruga, con domicilio eletto presso AdaMatteo in Lecce, via 95 Rgt Fanteria, 9;Comune <strong>di</strong> Taranto;controper l'annul<strong>la</strong>mentodel<strong>la</strong> nota datata 10 agosto 2006, prot. n. 7002, comunicata il 24 agosto2006, del capo del Servizio Tecnico e del <strong>di</strong>rigente del<strong>la</strong> DirezioneGestionale Amministrativa Risorse Territoriali e Ambientali del Comune <strong>di</strong>Taranto e <strong>di</strong> ogni altro atto presupposto, preparatorio, connesso econsequenziale.Visto il <strong>ricorso</strong> con i re<strong>la</strong>tivi allegati;Viste le memorie <strong>di</strong>fensive;Visti tutti gli atti del<strong>la</strong> causa;


Re<strong>la</strong>tore nell'u<strong>di</strong>enza pubblica del giorno 03/06/2010 <strong>la</strong> dott.ssa Gabriel<strong>la</strong>Caprini e u<strong>di</strong>ti per le parti l’avv. Sticchi Damiani, in sostituzione degliavv.ti Matteo e Vil<strong>la</strong>ta;Ritenuto e considerato in fatto e <strong>di</strong>ritto quanto segue:FATTOLa ricorrente è comproprietaria, unitamente al coniuge, <strong>di</strong> un immobile sitonel Comune <strong>di</strong> Taranto, Litoranea salentina, località Torretta,contrad<strong>di</strong>stinto nel Nuovo Catasto Terreni al fg. 11, p.l<strong>la</strong> 111, categ. A/3,cl. 2. In data 17 febbraio 2005 presentava domanda <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong>costruire per <strong>la</strong> ricostruzione del suddetto fabbricato ad uso residenziale, instato <strong>di</strong> degrado. L’Amministrazione comunale informava l’istantedell’esito favorevole del<strong>la</strong> pratica e<strong>di</strong>lizia, subor<strong>di</strong>nando però il ri<strong>la</strong>scio deltitolo abilitativo all’acquisizione <strong>di</strong> ulteriore documentazione, in parteprodotta, e non accogliendo, per il resto, le reiterate richieste <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> una conferenza <strong>di</strong> servizi, ai sensi dell’art. 20 del d.P.R. n. 380/2001,presentate dal<strong>la</strong> ricorrente per semplificare ed accelerare <strong>la</strong> definizione delproce<strong>di</strong>mento attivato. Da ultimo, con il provve<strong>di</strong>mento gravato, ilComune <strong>ha</strong> riba<strong>di</strong>to che il ri<strong>la</strong>scio del permesso <strong>di</strong> costruire vienecon<strong>di</strong>zionato: “all’acquisizione <strong>di</strong> documenti e pareri mancanti. Considerata<strong>la</strong> <strong>di</strong>ffida al<strong>la</strong> convocazione del<strong>la</strong> Conferenza <strong>di</strong> Servizi, si richiedononuovamente le notizie richieste con l’ultima nostra nota e copie in <strong>numero</strong>sufficiente degli e<strong>la</strong>borati tecnici da trasmettere agli Enti”.La ricorrente, ritenendo il suddetto provve<strong>di</strong>mento illegittimamente lesivodei propri interessi, lo <strong>ha</strong> impugnato chiedendone l’annul<strong>la</strong>mento.All’u<strong>di</strong>enza del 3.06.2010 <strong>la</strong> <strong>presente</strong> causa è stata chiamata e trattenuta indecisione.DIRITTOCon i motivi <strong>di</strong> <strong>ricorso</strong> <strong>la</strong> parte deduce <strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione degli artt. 5 e 20 del


d.P.R. n. 380/2001 e degli art. 1, comma 2, e 14 del<strong>la</strong> l. n. 241/1990nonché <strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione del <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> aggravio del proce<strong>di</strong>mento e dei principi<strong>di</strong> imparzialità e buon andamento del<strong>la</strong> Pubblica Amministrazione.I motivi sono fondati nei termini che seguono.Secondo quanto <strong>di</strong>sposto dall’art. 5, comma 1, del DPR 06/06/2001 n.380, le Amministrazioni comunali, nell'ambito del<strong>la</strong> propria autonomiaorganizzativa, provvedono a costituire un ufficio denominato sportellounico per l'e<strong>di</strong>lizia, che cura tutti i rapporti fra il privato, l'Amministrazionee, ove occorra, le altre Amministrazioni tenute a pronunciarsi in or<strong>di</strong>neall'intervento e<strong>di</strong>lizio oggetto del<strong>la</strong> richiesta <strong>di</strong> permesso o <strong>di</strong> denuncia <strong>di</strong>inizio attività.In partico<strong>la</strong>re, ai commi 3 e 4 del<strong>la</strong> medesima norma, è stabilito: “3. Ai finidel ri<strong>la</strong>scio del permesso <strong>di</strong> costruire o del certificato <strong>di</strong> agibilità, l'ufficio <strong>di</strong>cui al comma 1 acquisisce <strong>di</strong>rettamente, ove questi non siano stati giàallegati dal richiedente: a) il parere dell'A.S.L. nel caso in cui non possaessere sostituito da una autocertificazione ai sensi dell'articolo 20, comma1; b) il parere dei vigili del fuoco, ove necessario, in or<strong>di</strong>ne al rispetto del<strong>la</strong>normativa antincen<strong>di</strong>o. 4. L'ufficio cura altresì gli incombenti necessari aifini dell'acquisizione, anche me<strong>di</strong>ante conferenza <strong>di</strong> servizi ai sensi degliarticoli 14, 14-bis, 14-ter, 14-quater del<strong>la</strong> legge 7 agosto 1990, n. 241, degliatti <strong>di</strong> assenso, comunque denominati, necessari ai fini del<strong>la</strong> realizzazionedell'intervento e<strong>di</strong>lizio. Nel novero <strong>di</strong> detti assensi rientrano, in partico<strong>la</strong>re:a) le autorizzazioni e certificazioni del competente ufficio tecnico del<strong>la</strong>regione, per le costruzioni in zone sismiche <strong>di</strong> cui agli articoli 61, 94 e 62;b) l'assenso dell'amministrazione militare per le costruzioni nelle zone <strong>di</strong>salvaguar<strong>di</strong>a contigue ad opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dello Stato o a stabilimenti militari,<strong>di</strong> cui all'articolo 16 del<strong>la</strong> legge 24 <strong>di</strong>cembre 1976, n. 898; c)l'autorizzazione del <strong>di</strong>rettore del<strong>la</strong> circoscrizione doganale in caso <strong>di</strong>costruzione, spostamento e mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici nelle zone <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a in


prossimità del<strong>la</strong> linea doganale e nel mare territoriale, ai sensi e per glieffetti dell'articolo 19 del decreto legis<strong>la</strong>tivo 8 novembre 1990, n. 374; d)l'autorizzazione dell'autorità competente per le costruzioni su terreniconfinanti con il demanio marittimo, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 55del co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> navigazione; e) gli atti <strong>di</strong> assenso, comunque denominati,previsti per gli interventi e<strong>di</strong>lizi su immobili vinco<strong>la</strong>ti ai sensi degli articoli21, 23, 24, e 151 del decreto legis<strong>la</strong>tivo 29 ottobre 1999, n. 490, fermorestando che, in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssenso manifestato dall'amministrazione prepostaal<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> dei beni culturali, si procede ai sensi dell'articolo 25 del decretolegis<strong>la</strong>tivo 29 ottobre 1999, n. 490; f) il parere vinco<strong>la</strong>nte del<strong>la</strong>Commissione per <strong>la</strong> salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Venezia, ai sensi e per gli effettidell'articolo 6 del<strong>la</strong> legge 16 aprile 1973, n. 171, e successive mo<strong>di</strong>ficazioni,salvi i casi in cui vi sia stato l'adeguamento al piano comprensorialeprevisto dall'articolo 5 del<strong>la</strong> stessa legge, per l'attività e<strong>di</strong>lizia nel<strong>la</strong> <strong>la</strong>gunaveneta, nonché nel territorio dei centri storici <strong>di</strong> Chioggia e <strong>di</strong> Sottomarinae nelle isole <strong>di</strong> Pellestrina, Lido e Sant'Erasmo; g) il parere dell'autoritàcompetente in tema <strong>di</strong> assetti e vincoli idrogeologici; h) gli assensi inmateria <strong>di</strong> servitù viarie, ferroviarie, portuali ed aeroportuali; i) il nul<strong>la</strong>-ostadell'autorità competente ai sensi dell'articolo 13 del<strong>la</strong> legge 6 <strong>di</strong>cembre1991, n. 394, in tema <strong>di</strong> aree naturali protette”.A tal proposito, per inciso, osserva il Collegio che, nell’ottica del<strong>la</strong>semplificazione dell’azione amministrativa che ispira il legis<strong>la</strong>tore, <strong>la</strong>suddetta elencazione degli atti <strong>di</strong> assenso deve essere consideratameramente esemplificativa, e, dunque, priva del carattere del<strong>la</strong> tassatività.Ciò posto, a completamento del<strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplina, l’art. 20, commi 3 e 6 deld.P.R. n. 380/2001, rubricato: “Proce<strong>di</strong>mento per il ri<strong>la</strong>scio del permesso<strong>di</strong> costruire”, specifica: “3. Entro sessanta giorni dal<strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong>domanda, il responsabile del proce<strong>di</strong>mento cura l'istruttoria, acquisisce,


avvalendosi dello sportello unico, i prescritti pareri dagli uffici comunali,nonché i pareri <strong>di</strong> cui all'articolo 5, comma 3, sempre che gli stessi nonsiano già stati allegati al<strong>la</strong> domanda dal richiedente e, valutata <strong>la</strong> conformitàdel progetto al<strong>la</strong> normativa vigente, formu<strong>la</strong> una proposta <strong>di</strong>provve<strong>di</strong>mento, corredata da una dettagliata re<strong>la</strong>zione, con <strong>la</strong> qualificazionetecnico-giuri<strong>di</strong>ca dell'intervento richiesto. … 6. Nell'ipotesi in cui, ai finidel<strong>la</strong> realizzazione dell'intervento, sia necessario acquisire atti <strong>di</strong> assenso,comunque denominati, <strong>di</strong> altre amministrazioni, <strong>di</strong>verse da quelle <strong>di</strong> cuiall'articolo 5, comma 3, il competente ufficio comunale convoca unaconferenza <strong>di</strong> servizi ai sensi degli articoli 14, 14-bis, 14-ter, 14-quater del<strong>la</strong>legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive mo<strong>di</strong>ficazioni. Qualora si tratti <strong>di</strong>opere pubbliche incidenti su beni culturali, si applica l'articolo 25 deldecreto legis<strong>la</strong>tivo 29 ottobre 1999, n. 490”.Ne consegue che l’Ufficio comunale sia, in primo luogo, tenuto ad attivarsi<strong>di</strong>rettamente presso le altre Amministrazioni al fine <strong>di</strong> acquisire gli ulterioriprovve<strong>di</strong>menti ed atti <strong>di</strong> assenso necessari per il ri<strong>la</strong>scio dei permessi <strong>di</strong>costruire o <strong>di</strong> ogni altro atto <strong>di</strong> assenso comunque denominato in materiae<strong>di</strong>lizia, risultando invece l’imposizione del re<strong>la</strong>tivo onere in capo al privatoun ingiustificato ed illegittimo aggravio del proce<strong>di</strong>mento in vio<strong>la</strong>zione deiprincipi <strong>di</strong> buon andamento del<strong>la</strong> Pubblica Amministrazione. A normadell’art. 1 del<strong>la</strong> l. n. 241/1990, infatti, l'attività amministrativa è retta dacriteri <strong>di</strong> economicità e <strong>di</strong> efficacia che tendono dunque anche al<strong>la</strong>semplificazione del<strong>la</strong> procedura nel perseguimento dei fini determinati dal<strong>la</strong>legge volti, essenzialmente, al<strong>la</strong> salvaguar<strong>di</strong>a degli interessi pubblici con ilminore sacrificio per le posizioni dei privati; <strong>la</strong> stessa PubblicaAmministrazione non può aggravare il proce<strong>di</strong>mento se non perstraor<strong>di</strong>narie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.Tali esigenze, nel caso <strong>di</strong> specie, risultano assenti, trattandosi <strong>di</strong> dovereverificare l’esistenza dei presupposti per il ri<strong>la</strong>scio <strong>di</strong> un permesso <strong>di</strong>


costruire, peraltro già ri<strong>la</strong>sciato nel passato.Ciò premesso, <strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplina del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cui al<strong>la</strong> l. n. 241 del 1990introduce una rigida scansione temporale per l’esercizio del potere eprevede meccanismi <strong>di</strong> valutazione contestuale delle varie esigenze, anchetramite il <strong>ricorso</strong> ad uno strumento forte come <strong>la</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi(Consiglio Stato, sez. IV, 08 marzo 2010, n. 1348). Trattasi <strong>di</strong> un moduloorganizzativo suscettibile <strong>di</strong> produrre una accelerazione dei tempiprocedurali ed un esame congiunto degli interessi pubblici coinvolti. Laconferenza <strong>di</strong> servizi decisoria, in partico<strong>la</strong>re, così denominata in quantoconduce al<strong>la</strong> determinazione finale in via col<strong>la</strong>borativa e funzionale daparte <strong>di</strong> Amministrazioni dotate <strong>di</strong> poteri decisori, assume carattereobbligatorio -“è sempre indetta- quando l'amministrazione procedentedeve acquisire intese, concerti, nul<strong>la</strong> osta o assensi comunque denominati<strong>di</strong> altre amministrazioni pubbliche e non li ottenga, entro trenta giorni dal<strong>la</strong>ricezione, da parte dell'amministrazione competente, del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tivarichiesta” (art. 14, comma 2, l. n. 241/1990). Per quanto concernel’iniziativa all’in<strong>di</strong>zione, specifica il successivo comma 4, del medesimoarticolo: “4. Quando l'attività del privato sia subor<strong>di</strong>nata ad atti <strong>di</strong>consenso, comunque denominati, <strong>di</strong> competenza <strong>di</strong> più amministrazionipubbliche, <strong>la</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi è convocata, anche su richiestadell'interessato, dall'amministrazione competente per l'adozione delprovve<strong>di</strong>mento finale”, ovvero, nel caso <strong>di</strong> specie, dall’Amministrazionecomunale.Ne consegue l’illegittimità del provve<strong>di</strong>mento gravato che, in sede <strong>di</strong>ri<strong>la</strong>scio del permesso <strong>di</strong> costruire, ne subor<strong>di</strong>na l’operatività all’acquisizione<strong>di</strong> documenti e pareri, essendo invece obbligo del Comune provvedere<strong>di</strong>rettamente e, al<strong>la</strong> ricorrenza delle con<strong>di</strong>zioni legis<strong>la</strong>tivamente previste(avere formalmente richiesto e non ottenuto, entro trenta giorni, dal<strong>la</strong>


Amministrazione competente, l’assenso necessario), convocare, altresì, unaconferenza <strong>di</strong> servizi finalizzata all’acquisizione del<strong>la</strong> volontà delleAmministrazioni preposte al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> dei vari interessi in gioco (T.A.R.Puglia Lecce, sez. III, 21 novembre 2007, n. 3932; 15 gennaio 2010, n.170).Posto che <strong>la</strong> Conferenza <strong>di</strong> servizi è solo un modulo proce<strong>di</strong>mentale e noncostituisce anche un ufficio speciale del<strong>la</strong> P.A. autonomo rispetto aisoggetti che vi partecipano, limitandosi a facilitare il coor<strong>di</strong>namento tra lesingole PP.AA. interessate, il provve<strong>di</strong>mento finale deve imputarsi al<strong>la</strong> P.A.che lo adotta e, nel caso <strong>di</strong> Conferenza decisoria, alle PP.AA. che,attraverso <strong>la</strong> stessa, esprimono <strong>la</strong> loro volontà provve<strong>di</strong>mentale (T.A.RToscana Firenze, sez. II, 03 marzo 2010, n. 594; T.A.R. Umbria Perugia,09 febbraio 2010, n. 59); nel caso specifico, l'adempimento ol'inadempimento finale con l’adozione del provve<strong>di</strong>mento conclusivovanno imputati all’ente comunale, tito<strong>la</strong>re dell'obbligo e del potere <strong>di</strong>provvedere (Consiglio Stato, sez. IV, 23 settembre 2004, n. 6218).In conclusione, “ai sensi del combinato <strong>di</strong>sposto degli artt. 5 e 20 delD.P.R. 6 Giugno 2001 n° 380 e ss.mm. (Testo unico in materia e<strong>di</strong>lizia), <strong>la</strong>domanda per il ri<strong>la</strong>scio del permesso <strong>di</strong> costruire va presentata al Comunepresso l'ufficio denominato "sportello unico per l'e<strong>di</strong>lizia", che cura tutti irapporti fra il privato, l'Amministrazione Comunale e le altre PubblicheAmministrazioni tenute a pronunciarsi in or<strong>di</strong>ne all'intervento e<strong>di</strong>liziooggetto del<strong>la</strong> richiesta <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> costruire, anche ai finidell'acquisizione degli atti <strong>di</strong> assenso (comunque denominati) necessari per<strong>la</strong> realizzazione dell'intervento richiesto” (T.A.R. Lecce, 6 febbraio 2007, n.312), sia pure attraverso l’in<strong>di</strong>zione obbligatoria del<strong>la</strong> conferenza <strong>di</strong> servizi(art. 14, comma 2, del<strong>la</strong> l. n. 241/1990).<strong>Sul</strong><strong>la</strong> base delle sovra esposte considerazioni, il <strong>ricorso</strong> è meritevole <strong>di</strong>accoglimento.


Spese irripetibili.P.Q.M.Il Tribunale Amministrativo Regionale del<strong>la</strong> Puglia – Lecce - sezione terzaaccoglie il <strong>ricorso</strong> in<strong>di</strong>cato in epigrafe.Spese irripetibili.Or<strong>di</strong>na che <strong>la</strong> <strong>presente</strong> sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.Così deciso in Lecce nel<strong>la</strong> camera <strong>di</strong> consiglio del giorno 03/06/2010 conl'intervento dei Magistrati:Antonio Caval<strong>la</strong>ri, PresidenteEttore Manca, Primo ReferendarioGabriel<strong>la</strong> Caprini, Referendario, EstensoreL'ESTENSOREIL PRESIDENTEDEPOSITATA IN SEGRETERIAIl 28/09/2010(Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186)IL SEGRETARIO

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