ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - Sezione Modena
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<strong>ASSOCIAZIONE</strong> <strong>NAZIONALE</strong> <strong>ALPINI</strong><br />
10 -17-18 Ottobre 2009<br />
Fiorano Modenese - Formigine - Maranello - Sassuolo<br />
Supplemento al n. 32 anno XIII de L’Alpino Modenese • quadrimestrale della sezione ANA di <strong>Modena</strong><br />
TARIFFA R.O.C.: “Poste Ialiane S.p.A.” - Spedizione in abbonamento postale<br />
D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 1, DCB <strong>Modena</strong><br />
Foto Giacomo Martinez<br />
SEZIONE DI MODENA<br />
Foto Luigi Ottani
2<br />
SOMMARIO<br />
Presentazione pag. 3<br />
Il saluto del Presidente<br />
A.N.A. <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> pag. 4<br />
Il saluto del Presidente<br />
Nazionale A.N.A. pag. 5<br />
Il saluto dei Sindaci del Distretto pag. 6<br />
Il Distretto leader mondiale<br />
della ceramica, ma anche natura,<br />
emozioni, relax pag. 7<br />
Le truppe alpine pag. 8<br />
Un po’ di storia e un po’ di statuto pag. 12<br />
Il Labaro pag. 12<br />
La Protezione Civile pag. 13<br />
L’Adunata Nazionale pag. 15<br />
La cultura alpina: giornali e internet pag. 16<br />
La <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> pag. 17<br />
I Gruppi ospitanti pag. 19<br />
I Gruppi della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> pag. 24<br />
Il Cappellano Alpino Don Gnocchi<br />
quest’anno sarà nominato Beato pag. 43<br />
I nostri valori morali pag. 44<br />
Preghiera dell’Alpino pag. 45<br />
La Bandiera pag. 45<br />
Il nostro cappello pag. 46<br />
Gli Alpini... cosa fanno pag. 46<br />
Un doveroso, sentito ringraziamento pag. 47<br />
Periodico quadrimestrale di proprietà della sezione ANA di <strong>Modena</strong><br />
Presidente Guido Manzini Direttore responsabile Eliseo Baroni<br />
Grafica, impaginazione e stampa Tipografia Azzi - Pavullo (MO)
Raduno del<br />
2° Raggruppamento<br />
La <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> ha l’onore di ospitare,<br />
per la prima volta in Emilia Romagna,<br />
il Raduno del 2° Raggruppamento.<br />
Per celebrare un avvenimento tanto importante si è pensato<br />
di dar vita a questo opuscolo, con la pretesa di conservare<br />
il ricordo di questo raduno e condividere con i nostri lettori,<br />
un po’ di storia, di ricordi, di informazioni, di immagini.<br />
Soprattutto, queste pagine sono state scritte,<br />
per non dimenticare quanto dobbiamo a coloro<br />
che hanno lavorato nei nostri Gruppi e per fortificare<br />
i valori nei quali crediamo.<br />
Dedicato a tutti gli Alpini, di ieri e di oggi<br />
della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>, ai loro famigliari<br />
ed ai loro numerosi amici<br />
A.N.A.<br />
<strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong><br />
a cura di Santo Chichi<br />
3
4<br />
Il saluto del Presidente<br />
A.N.A. <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong><br />
Carissimi Alpini<br />
A.N.A.<br />
<strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong><br />
Lombardi ed Emiliano-Romagnoli, i vostri fratelli<br />
modenesi vi aspettano con grande entusiasmo all’adunata<br />
del 2° Raggruppamento, non a caso scelta e fortemente voluta<br />
nel territorio intercomunale del comprensorio della ceramica.<br />
A voi tutti sono particolarmente onorato di esprimere<br />
il più cordiale saluto mio personale e quello del Consiglio<br />
Direttivo Sezionale e del Comitato Organizzativo, a<br />
cui, permettetemi, vada un particolare ringraziamento per il<br />
grande impegno profuso.<br />
<strong>Modena</strong> ha visto protagonisti gli alpini in occasione<br />
della 51 a Adunata Nazionale svoltasi il 13-14 maggio 1978,<br />
e ci rivede di nuovo protagonisti, dopo 31 anni, a festeggiare<br />
il 90° compleanno della nostra grande Associazione.<br />
Noi giovani di allora abbiamo assorbito il naturale cambio<br />
generazionale da “bocia” a “veci” senza quasi rendercene<br />
conto, e se ci volgiamo indietro non scorgiamo più la fiumana verde dei “giovani” con cappello alpino che<br />
noi “bocia” di allora costituivamo, ma scorgiamo ugualmente un fronte compatto di divise giallo-bleu, e non<br />
importa molto se hanno il capello alpino o no: sicuramente hanno gli stessi sentimenti che hanno animato noi<br />
trenta-quaranta anni fa, quegli stessi ideali tramandateci dai nostri padri fondatori.<br />
E’ con questi sentimenti che la terra “modenese”, pur perseguendo, nella sua più moderna tradizione<br />
le più avanzate tecnologie, vuole accogliere oggi gli alpini nello spirito di quei valori di un tempo che ancora<br />
oggi, a maggior ragione, sono attualissimi, e che ci tramandiamo di generazione in generazione, custodendoli<br />
gelosamente, testimoni verso le nuove generazioni.<br />
Un arrivederci a presto, Viva l’Italia, Viva gli Alpini<br />
Guido Manzini
Alpini carissimi,<br />
sono particolarmente felice di esprimere il più<br />
cordiale saluto mio personale e quello del Consiglio Direttivo<br />
Nazionale a voi tutti riuniti a Fiorano per l’annuale<br />
Raduno del vostro Raggruppamento.<br />
A prima vista potrebbe sembrare strano un raduno<br />
di alpini nella terra della Ferrari. Si incontreranno,<br />
infatti, due realtà che sembrano lontane mille miglia:<br />
da un lato la tecnologia più avanzata e la ricerca della<br />
massima velocità possibile e dall’altro uomini dal passo<br />
lento e cadenzato, più avvezzi ai muli che al... cavallino<br />
rampante.<br />
Eppure queste due realtà hanno qualcosa in comune:<br />
rappresentano le migliori tradizioni dell’Italia e<br />
sono entrambe, nei rispettivi ambiti, punte di assoluta<br />
eccellenza.<br />
Certo noi non correremo in circuito ma sfileremo<br />
mostrando la compostezza e la compattezza tipiche<br />
degli alpini e lo faremo anche per ricordare questi 90<br />
anni di vita della nostra bella famiglia alpina.<br />
Il saluto del Presidente<br />
Nazionale A.N.A.<br />
90 anni di cammino sulla strada che ci hanno indicato i nostri Padri; 90 anni di amore incondizionato<br />
per l’Italia; 90 anni di difesa della memoria; 90 di amicizia vera perchè fondata sulla condivisione di valori<br />
semplici ed eterni; 90 anni, insomma, spesi bene e portati meglio.<br />
Viva l’Italia, Viva gli Alpini.<br />
Corrado Perona<br />
5
6<br />
Il saluto dei Sindaci del Distretto<br />
Salutiamo con calore e diamo il<br />
benvenuto nel distretto leader mondiale<br />
della ceramica e nei comuni di Fiorano<br />
Modenese, Formigine, Maranello<br />
e Sassuolo a tutti gli Alpini, ai loro famigliari,<br />
ai dirigenti dell’Associazione<br />
Nazionale Alpini e di tutte le Sezioni<br />
della Lombardia e dell’Emilia-Romagna,<br />
alle autorità civili, militari e religiose<br />
che con la loro partecipazione<br />
rendono il Raduno del 2° Raggruppamento<br />
A.N.A. un evento memorabile e,<br />
ci auguriamo, una grande festa capace<br />
di coinvolgere tutta la popolazione, a<br />
cominciare dalle scuole e dai giovani,<br />
per promuovere i valori che contraddistinguono<br />
l’attività degli Alpini: l’impegno<br />
nel volontariato a favore dei più<br />
deboli e nella protezione civile, in Italia<br />
e all’estero; l’impegno a favore della<br />
montagna e del rispetto dell’ambiente<br />
naturale; l’impegno per promuovere<br />
nella comunità i valori della solidarietà,<br />
della fratellanza e dell’amicizia.<br />
Quest’anno ricorre il 90° anniversario<br />
della fondazione dell’Associazione<br />
Nazionale Alpini ed è con la consapevolezza<br />
della importante ricorrenza<br />
che abbiamo offerto la nostra collabo-<br />
Ma r a n e l l oFi o r a n oFo r M i<br />
razione alla sezione A.N.A. di <strong>Modena</strong> e ai gruppi<br />
di Sassuolo, Braida, Maranello, Formigine e Fiorano<br />
nel loro sforzo organizzativo per accogliere nel migliore<br />
dei modi le migliaia di persone che, spesso per<br />
la prima volta, scopriranno che il nostro territorio ha<br />
molti piccoli tesori da rivelare e, soprattutto, un forte<br />
spirito di accoglienza.<br />
I nostri comuni sono terre di reclutamento alpino<br />
perché la concretezza, la tenacia, la forza di volontà,<br />
la capacità di fare squadra, l’attaccamento al<br />
proprio dovere, l’intraprendenza sono le doti che<br />
hanno saputo conquistare al distretto posizioni di eccellenza<br />
internazionale, grazie a marchi noti in tutto<br />
il mondo, dalla Ferrari alla ceramica, dalla meccanica<br />
all’enogastronomia, dall’agricoltura all’al-<br />
Claudio Pistoni<br />
Sindaco di Fiorano Modenese<br />
Lucia Bursi<br />
Sindaco di Maranello<br />
Franco Richeldi<br />
Sindaco di Formigine<br />
Luca Caselli<br />
Sindaco di Sassuolo<br />
levamento suinicolo. Sono le stesse doti che fanno<br />
degli Alpini un corpo speciale, capace di scrivere<br />
pagine di umanità e solidarietà nei tempi di pace; di<br />
abnegazione e di sacrificio estremo nei durissimi anni<br />
della guerra, che vogliamo per sempre relegati al passato.<br />
I nostri comuni si sentono parte della famiglia alpina<br />
e le chiedono di continuare l’impegno per testimoniare<br />
i valori della pace e dell’amicizia; le chiedono<br />
di continuare a essere presente con serietà, professionalità,<br />
passione e cuore quando l’Italia li chiama. Gli<br />
Alpini rappresentano una risorsa fondamentale e una<br />
certezza per la nostra nazione; per questo ci auguriamo<br />
che la loro presenza nel nostro distretto risulti per<br />
loro una giornata da ricordare a lungo, con gioia; sarà<br />
questo il nostro ringraziamento e l’arrivederci.
g i n eSa S S u o l o<br />
Il Distretto leader mondiale della ceramica,<br />
ma anche natura, emozioni, relax<br />
Il territorio dei comuni di Sassuolo, Formigine, Fiorano e<br />
Maranello, riuniti nell’Associazione dei Comuni Modenesi<br />
del Distretto Ceramico, si estende a sud della città di<br />
<strong>Modena</strong>, nella fascia pedemontana dove la fertile pianura<br />
padana si increspa nei primi colli appenninici, che alternano<br />
le dilavate creste dei calanchi a poggi con ville e parchi<br />
alberati, cipressi, siepi di rosa canina, terreni agricoli e vigneti.<br />
I quattro comuni costituiscono un unico complesso<br />
urbanistico di 100.000 abitanti, industrialmente sviluppato,<br />
guidato da imprese di grandi dimensioni, affiancato<br />
da piccole e medie aziende, con un articolato indotto artigianale<br />
e commerciale. L’agricoltura raggiunge livelli di<br />
eccellenza nella produzione vinicola, dell’aceto balsamico<br />
e dei distillati, nell’allevamento suinicolo e degli insaccati,<br />
nella produzione di parmigiano-reggiano.<br />
Nel distretto viene prodotta l’80% della ceramica italiana<br />
da pavimento e rivestimento; è leader mondiale delle<br />
macchine per la ceramica e laterizi; ha le principali aziende<br />
produttrici di corredi e i pezzi speciali, in grado di garantire<br />
l’estetica e il design del Made in Italy, apprezzati in<br />
tutto il mondo.<br />
Gli altri poli di eccellenza nel distretto sono: l’industria automobilistica<br />
con la Ferrari spa e il suo indotto; l’agricoltura<br />
e l’allevamento che con le industrie di<br />
trasformazione della carne e dell’uva;<br />
il commercio.<br />
ITER, sistema turistico territoriale, ha<br />
scelto quattro itinerari di eccellenza<br />
per scoprire il distretto: l’ingegno, il<br />
territorio, le emozioni, il relax.<br />
L’INGEGNO e la passione del lavoro<br />
sono raccontate nel Museo della Ceramica<br />
presso il Castello di Spezzano<br />
a Fiorano, per ripercorrere la storia<br />
ceramica dal neolitico a oggi: un’evoluzione<br />
che ha portato il distretto a diventare<br />
il polo ceramico di riferimento<br />
nel mondo.<br />
La Galleria Ferrari a Maranello espone<br />
i più importanti esemplari delle<br />
storiche rosse, mentre sulla celebre<br />
pista di Fiorano è possibile ammirare<br />
in azione le protagoniste della Formula Uno.<br />
IL TERRITORIO ha una natura che offre risorse inaspettate<br />
all’insegna della conservazione e valorizzazione ambientale.<br />
Tra i tipici calanchi e i dolci paesaggi pedecollinari<br />
è un piacere scoprire patrimoni naturalistici come<br />
la riserva naturale delle Salse di Nirano, con il fenomeno<br />
geologico delle salse eruttive, l’Oasi di Colombarone, un<br />
ambiente incontaminato ricco di flora e fauna spontanea e<br />
le Terme della Salvarola, già conosciute in epoca romana<br />
per le proprietà benefiche delle loro acque.<br />
Il distretto è anche EMOZIONE: le eccellenze artistiche<br />
che popolano il territorio parlano di un passato fiorente,<br />
capace di regalare emozioni ancora autentiche. Il Palazzo<br />
Ducale di Sassuolo, vera “Delizia” per i Duchi d’Este, il<br />
Castello Medievale di Formigine, il Castello di Spezzano,<br />
il Santuario di Fiorano Modenese, la Pieve romanica di<br />
Colombaro, le Ville Storiche, il parco di Villa Rangoni Machiavelli,<br />
con le sue importanti sculture contemporanee, e<br />
i Centri Storici comunali costituiscono tappe fondamentali<br />
che testimoniano la predilezione dei Signori di <strong>Modena</strong><br />
verso questi luoghi, eletti sede di residenza estiva. Oggi<br />
la vita nel territorio offre momenti di divertimento e arricchimento<br />
culturale con iniziative di carattere artistico, enogastronomico,<br />
sportivo e ricreativo in<br />
ogni momento dell’anno.<br />
Lavoro, impegno... e RELAX: soggiornare<br />
in questi luoghi significa anche<br />
gustare i sapori di una delle regioni più<br />
rinomate in termini enogastronomici:<br />
l’Emilia. Tortellini, parmigiano reggiano,<br />
salumi, aceto balsamico e lambrusco<br />
non mancano mai sulle tavole<br />
di ogni famiglia, trattoria o ristorante<br />
in cui viene servito come antipasto<br />
il tipico gnocco fritto. Da assaggiare<br />
anche le tigelle, originariamente cotte<br />
accanto al fuoco del camino, servite<br />
con affettati e formaggi. Relax vuol<br />
dire anche ospitalità, quella di un popolo<br />
abituato ad accogliere, restituendo<br />
al visitatore un’atmosfera familiare<br />
e autentica.<br />
7
8<br />
A volte basta poco per evocare un<br />
mondo. Se diciamo <strong>ALPINI</strong>, tutti corrono<br />
con il pensiero a figure ben precise,<br />
uniche inconfondibili.<br />
Figure caratterizzate da precisi particolari,<br />
quali: il loro cappello grigioverde,<br />
la penna nera, lo spirito di corpo, i<br />
canti, la cordialità.<br />
Merito riconosciuto degli alpini è l’aver<br />
saputo mantenere uno straordinario<br />
spirito di corpo, un’ammirevole concordia,<br />
una rara capacità di stabilire rapporti<br />
umani tra la gente.<br />
Per tutti e per tutto hanno avuto una<br />
generosità incondizionata.<br />
Le radici<br />
L’atto ufficiale della nascita degli alpini porta la<br />
data del 15 ottobre 1872, ma i loro più lontani parenti<br />
risalgono a 18 secoli prima, cioè ai tempi di<br />
Augusto. Fu infatti il grande imperatore romano<br />
a costituire tre legioni alpine, dando loro il nome<br />
di JULIA.<br />
Completato il processo di unità nazionale, il Regno<br />
d’Italia si trovava ad affrontare il problema<br />
della difesa dei propri confini terrestri, che coincidevano<br />
quasi interamente con l’arco alpino.<br />
Il Cap. Giuseppe Perrucchetti, considerato il<br />
“padre degli Alpini”, propose di affidare la difesa<br />
dei valichi di montagna a soldati<br />
reclutati sul luogo, che avrebbero permesso<br />
un’efficace difesa grazie alla<br />
conoscenza perfetta della zona d’impiego.<br />
La proposta fu accolta e così<br />
nel 1872 furono create le prime 15<br />
Compagnie Alpine, ciascuna composta<br />
da uomini provenienti dalla stessa<br />
vallata. Il reclutamento locale, oltre a<br />
fornire uomini già abituati alla dura vita<br />
in montagna, era un forte elemento di<br />
coesione, che determinò fin da allora<br />
l’elevato spirito di corpo delle Truppe<br />
Alpine. Le compagnie furono inserite<br />
in alcuni Distretti di città prealpine:<br />
Cuneo, Torino, Novara, Como, Brescia,<br />
Treviso e Udine. Il Comandante<br />
Le truppe alpine<br />
della compagnia era la massima autorità, guida e<br />
giudice.La convivenza degli Ufficiali con la truppa<br />
sotto le tende, le fatiche ed anche i pericoli<br />
affrontati insieme, favoriscono la reciproca conoscenza<br />
e la severità intransigente nel pretendere<br />
l’adempimento del dovere era resa accettabile<br />
per la devozione e la fiducia che il superiore sa<br />
accattivarsi con il personale prestigio e la cura<br />
del benessere. Gli Alpini, nati per le Alpi, scelsero<br />
come simbolo il cappello con la penna nera.<br />
Le dimensioni del Corpo degli Alpini crebbero<br />
ben presto, tanto che nel 1882 furono costituiti
i primi 6 Reggimenti (su 3/4 Battaglioni), che divennero<br />
7 nel 1887 e 8 nel 1910. Nati per la difesa<br />
delle Alpi, gli Alpini ebbero il loro battesimo<br />
di fuoco in Africa, durante la Campagna d’Eritrea<br />
del 1887-88. Negli anni seguenti gli Alpini furono<br />
ancora impiegati in terra d’Africa in occasione<br />
della II Campagna d’Eritrea del 1896-97 e della<br />
Guerra di Libia del 1911, dando prova di valore e<br />
di non comune capacità di adattamento.<br />
Durante la Grande Guerra del 1915-18 le Truppe<br />
Alpine furono i protagoniste di un conflitto<br />
che si combattè quasi interamente sulle Alpi, e<br />
su tutti i fronti, dai ghiacciai dell’Adamello alle<br />
crode dolomitiche, dal Carso al Monte Grappa,<br />
dagli Altipiani al Piave, dimostrarono il loro valore,<br />
come testimoniano gli oltre 35.000 caduti e<br />
85.000 feriti. La 2 a Guerra Mondiale vide gli Alpini<br />
impegnati inizialmente sul Fronte Alpino Occidentale,<br />
quindi le Divisioni “Cuneense”, “Tridentina”<br />
e “Pusteria” furono spostate sul Fronte<br />
Struttura attuale<br />
Le Truppe Alpine sono una specialità pluriarma,<br />
in quanto riuniscono reparti appartenenti<br />
alle varie Armi e Corpi dell’Esercito: Fanteria,<br />
Artiglieria, Genio, Trasmissioni, Trasporti<br />
e Materiali, Corpi Logistici. Quasi tutti i reparti<br />
alpini fanno oggi capo al Comando Truppe Alpine<br />
(COMALP), un comando a livello Corpo<br />
d’Armata (erede del 4° C.A. Alpino) con<br />
sede a Bolzano. Da COMALP dipendono:<br />
• le due Brigate Alpine: entrambe le Brigate<br />
sono impiegate in missione all’estero.<br />
• il Centro Addestramento Alpino di Aosta: ere-<br />
Greco-Albanese dove era già<br />
presente la “Julia”. Nel 1942 fu inviato<br />
sul Fronte Russo un Corpo d’Armata<br />
Alpino, composto dalle Divisione “Cuneense”,<br />
“Tridentina” e “Julia”. Dopo<br />
aver partecipato alla difesa del Don,<br />
il Corpo d’Armata Alpino, circondato<br />
dall’Armata Rossa, fu costretto a ripiegare,<br />
con una lunghissima marcia,<br />
tra le gelide pianure russe ed aprirsi<br />
la strada con epici combattimenti.<br />
La ritirata di Russia fu l’odissea degli<br />
alpini, erano partiti in 57mila ne ritornarono<br />
meno di un terzo. Ogni metro di<br />
quella marcia, lunga più di settecento<br />
Km, costantemente a più di trenta gradi<br />
sotto zero, fu costellata di eroismi,<br />
di atti di incredibile altruismo e generosità, ma fu<br />
anche costellata di morti e di amici lasciati indietro<br />
perchè l’impossibilità e la tragicità della situazione<br />
non dava alternativa. Ritornati in Patria gli<br />
alpini decisero che non avrebbero mai più lasciato<br />
indietro nessuno e si caratterizzarono rapidamente<br />
come l’associazione d’arma più incisiva in<br />
assoluto nel sociale, creando in ogni comune soprattutto<br />
delle regioni del nord Italia i gruppi alpini<br />
che costituiscono spesso punto di riferimento<br />
per le istituzioni e per i cittadini.Gli alpini in armi<br />
e gli alpini in congedo lo hanno poi dimostrato<br />
con i fatti in occasione delle calamità naturali.<br />
Nel dopo guerra l’adesione dell’Italia alla NATO<br />
diede il via alla ricostituzione dell’Esercito. Le<br />
Truppe Alpine furono portate a cinque Brigate:<br />
TAURINENSE, OROBICA, TRIDENTINA, CA-<br />
DORE E JULIA. Con la ristrutturazione si sciolse<br />
L’OROBICA, poi la CADORE, poi la TRIDENTI-<br />
NA, fino a giungere all’attuale ordinamento.<br />
de della Scuola Militare Alpina è l’istituto preposto<br />
all’addestramento in campo sci-alpinistico<br />
dei quadri delle Truppe Alpine, nonchè<br />
del personale di altre Armi e Forze Armate,<br />
italiane o straniere. Svolge inoltre attività agonistica<br />
di alto livello con il proprio reparto di<br />
atleti.<br />
• i Supporti, notevolmente ridimensionati rispetto<br />
al passato, sono oggi costituiti dal Reparto<br />
Comando a Bolzano, che assicura il supporto<br />
logistico al COMALP; dal 6° Reggimento Alpini,<br />
di stanza in Val Pusteria con<br />
9
10<br />
il compito di controllare e gestire<br />
le aree addestrative della<br />
zona; dal 4° Reggimento Alpini<br />
Paracadutisti, unità d’elitè delle<br />
Truppe Alpine utilizzata per operazioni<br />
speciali.<br />
Pur non dipendendo direttamente<br />
dal Comando di Bolzano, sono<br />
dislocati in regione ancora 3 reggimenti<br />
con cappello alpino e specificatamente:<br />
• il 24° reggimento di manovra Alpino<br />
“Dolomiti”, con sede a Merano;<br />
• il 2° reggimento trasmissioni,<br />
con sede a Bolzano;<br />
• il 2° reggimento artiglieria terrestre<br />
“Vicenza”, con sede a Trento.<br />
Le Truppe Alpine, negli ultimi anni<br />
sono state costantemente impiegate<br />
in operazioni all’estero ed hanno confermato<br />
le eccellenti capacità operative<br />
che le rendono protagoniste nel<br />
consesso internazionale e strumenti<br />
efficaci per il conseguimento della<br />
pace e della sicurezza nel mondo.
Op e r a z iO n i r e c e n t i s u l t e r r i tO r iO na z iO n a l e<br />
a. strade sicure circa 250 unità (decreto legge n. 92 23/5/2008 “misure urgenti in materia di sicurezza<br />
pubblica” Legge 125 del 24 luglio 2008)<br />
b. strade pulite (concorso in Campania per emergenza rifiuti)<br />
c. S.Barbara (vigilanza dei depositi)<br />
d. soccorso nelle zone terremotate dell’Aquila<br />
Op e r a z iO n i<br />
“Fu O r i a r e a”<br />
a. Afghanistan (in corso dal 2002)<br />
circa 1000 unità all’inizio del 2009<br />
(intero contingente di ITALFOR<br />
KABUL/BG3, Cdo ISAF)<br />
b. Libano (in corso dal 2006)<br />
c. Kosovo (in corso dal 1999, operazione<br />
KFOR concorso a TF SLO-<br />
VENA)<br />
Op e r a z iO n i c O n c l u s e<br />
a. Mozzambico 1993-1994 (1750 unità) operazione “Albatros”<br />
b. Albania 1991-2001 (2240 unità) operazione “Pellicano”<br />
c. Iraq 2003-2005 (150 unità) operazione “Antica Babilonia”<br />
d. Bosnia 1997-2007 (10000 unità) operazioni “Joint Guardian”, “Joint Forge” e “Altea”<br />
Tra le attività svolte in Patria, sono<br />
da evidenziare alcuni servizi poco conosciuti<br />
dall’opinione pubblica, ma di<br />
notevole rilievo sociale, il merito della<br />
loro realizzazione va in gran parte agli<br />
alpini.Queste attività sono il Servizio<br />
Meteomont ed il servizio di soccorso<br />
sulle piste da sci.<br />
Lo spirito di corpo, la solidarietà e l’abnegazione,<br />
che sin dalle origini hanno<br />
contraddistinto l’operato delle Truppe<br />
Alpine, trovano ancora oggi nello spirito<br />
di emulazione e di attaccamento<br />
al reparto, che si sviluppa durante il<br />
servizio, la facoltà di auto perpetuarsi<br />
proiettandosi nell’Associazione Nazionale<br />
Alpini (ANA)<br />
11
12<br />
Associazione Nazionale Alpini (Novant’anni 1919-2009...e non li dimostra)<br />
Un po’ di storia e un po’ di statuto<br />
L’Associazione Nazionale Alpini (A.N.A.),<br />
nasce,in modo informale nel 1919 a Milano.<br />
Principali promotori di questi incontri<br />
sono il Colonnello avvocato<br />
Pizzagalli e il Capitano<br />
ragionier Andreoletti.<br />
Il primo Presidente è il<br />
Maggiore pluridecorato<br />
al valor militare, Onorevole<br />
Daniele Crespi.<br />
Dal 5 al 7 settembre<br />
1920 si svolge la prima<br />
Adunata Nazionale.<br />
Sull’Ortigara, 800 Alpini<br />
assistono alla messa celebrata<br />
da Padre Bevilacqua.<br />
Da allora sono stati fatti passi<br />
da gigante, l’ A.N.A. all’inizio del<br />
2009 presenta un’organico di quasi 384.000<br />
soci (312.000 soci ordinari e 72.000 soci aggregati),<br />
con 81 Sezioni in Italia, 31 Sezioni<br />
all’estero.<br />
Il Labaro<br />
COsA si PrOPONe di fAre?<br />
tenere vive e tramandare le tradizioni degli<br />
Alpini, difendendone le caratteristiche,<br />
illustrarne le glorie e le gesta; rafforzare<br />
tra gli Alpini di qualsiasi grado e<br />
condizione i vincoli di fratellanza<br />
nati dall’espletamento del comune<br />
dovere verso la Patria e<br />
curarne, entro i limiti di competenza,<br />
gli interessi e l’assistenza;<br />
favorire i rapporti<br />
con i Reparti e con gli Alpini<br />
in armi; promuovere e favorire<br />
lo studio dei problemi della<br />
montagna e del rispetto dell’ambiente<br />
naturale anche ai fini della<br />
formazione spirituale ed intellettuale<br />
delle nuove generazioni; concorrere,<br />
quale Associazione volontaria, al conseguimento<br />
dei fini dello Stato e delle pubbliche<br />
amministrazioni in materia di protezione civile<br />
in occasione di catastrofi e calamità naturali.<br />
Sul Labaro, simbolo dell’Associazione, che sfila<br />
in testa al corteo, sono appuntate 213 Medaglie<br />
d’Oro così suddivise:<br />
• 207 Medaglie d’Oro al Valor Militare di cui 16<br />
a reparti e 191 individuali, conferite ad alpini<br />
inquadrati nei reparti alpini;<br />
• 4 al Valor Civile;<br />
• 1 al Merito Civile;<br />
• 1 medaglia d’Oro C.R.I. (2004).<br />
Esiste inoltre il medagliere dell’Associazione<br />
(che non sfila all’adunata) che si fregia di 115<br />
Medaglie d’Oro al Valor Militare conferite ad alpini<br />
non inquadrati in reparti alpini.<br />
All’A.N.A. sono state conferite anche una medaglia<br />
d’Argento al Merito Civile per quanto fatto in<br />
Italia e all’estero dall’ospedale da campo e una<br />
di Bronzo al Merito Civile per gli interventi della<br />
nostra Protezione civile in Armenia e in Valtellina<br />
sconvolta da una alluvione.
La Protezione Civile<br />
La Protezione Civile dell’ A.N.A. nasce in pratica<br />
all’inizio degli anni ottanta, come attività organica,<br />
ma si può dire che il germe sia stato gettato<br />
nel 1976 nel Friuli devastato dal terremoto in cui<br />
l’Associazione Nazionale Alpini,<br />
prendeva coscienza di avere<br />
nelle sue fila un patrimonio di<br />
esperienze, volontà ed entusiasmo<br />
che poteva essere canalizzato<br />
là dove se ne rilevava la<br />
necessità.<br />
Fedele a sentimenti quali l’amor<br />
di Patria, l’amicizia, la solidarietà,<br />
il senso del dovere, l’Associazione<br />
ha saputo esprimere<br />
queste doti intervenendo in<br />
drammatiche circostanze, nazionali<br />
e internazionali - dal Vajont<br />
(1963), al Friuli (1976/77),<br />
dall’Irpinia (1980/81), alla Valtellina<br />
(1987), all’Armenia (1989),<br />
all’Albania a favore dei kosovari (1999), alla Valle<br />
d’Aosta (2000), al Molise (2002), all’Abruzzo<br />
(2009) con i volontari della Protezione Civile che<br />
risultano essere oltre dodicimila.<br />
Dal 1980 è stato un crescendo di coinvolgimenti,<br />
addestramenti, acquisizioni di materiali, mezzi<br />
ed esperienze ma anche e, forse, soprattutto di<br />
realizzazioni di interventi.<br />
Sempre pronta per interventi di emergenza, la<br />
Protezione Civile A.N.A. è comunque impegnata<br />
costantemente nelle importanti e strategiche at-<br />
tività di prevenzione e previsione con interventi<br />
di recupero e salvaguardia dei territori soprattutto<br />
montani.<br />
Per capire quanto questa organizzazione sia<br />
importante soprattutto nelle nostre valli, basta<br />
pensare che il primo responsabile della Protezione<br />
Civile in ogni Comune è il Sindaco, che<br />
organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti<br />
per fronteggiare i rischi specifici del suo<br />
territorio. Poter contare, sul posto, su volontari<br />
che possono aiutare in momenti di calamità<br />
non solo e’ estremamente utile dal punto si vista<br />
economico ma e’ impagabile dal punto di vista<br />
psicologoco. Da ricordare anche l’Ospedale da<br />
Campo, realizzato nel corso degli anni e gestito<br />
da volontari A.N.A., che è stato<br />
attivo in Armenia, in Albania<br />
ed anche con aliquote in tutte le<br />
emergenze nazionali, non ultimo<br />
a Roma per il Giubileo mondiale<br />
dei giovani ed ovviamente<br />
per il terremoto in Abruzzo.<br />
L’Ospedale da Campo dell’A.N.A<br />
con i suoi operatori del Gruppo<br />
di Intervento Medico Chirurgico,<br />
ha prestato assistenza nelle<br />
diverse operazioni a decine di<br />
migliaia di pazienti guadagnandosi<br />
sul campo numerose benemerenze<br />
nazionali ed internazionali.<br />
13
14<br />
I dati in sintesi<br />
della Protezione Civile<br />
• Sono 13.711 i volontari attivi;<br />
• Oltre 350 mezzi operativi;<br />
• Utilizzo di frequenze radio riservate, autorizzate<br />
dal Ministero delle Poste Telecomunicazioni;<br />
• Convenzioni stipulate con Regioni, Provincie,<br />
Comunità Montane e altri enti sovraterritoriali;<br />
• 1 ospedale da campo composto da 20<br />
shelter con unità operatorie, radiologiche,<br />
cardiografiche, di analisi, farmacia, 13 tensiostrutture<br />
di supporto, officina, cucina,<br />
ecc;<br />
• 5 magazzini con materiali ed attrezzature;<br />
• 113 Unità cinofile;<br />
• 75 squadre sezionali attive a livello provinciale<br />
con autosufficienza logistica ed operativa;<br />
• 3 Sezioni a rotazione sempre allertate 24<br />
ore;<br />
• 19 squadre antincendio boschivo (A.I.B.) di<br />
2° livello.<br />
L’impegno<br />
in Abruzzo<br />
Fin dal giorno successivo ai tragici eventi, più di<br />
trenta volontari della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> erano pronti<br />
a partire. Volevano unirsi immediatamente alle 16<br />
squadre cinofile dell’ANA che dalle prime ore di lunedì<br />
6 aprile sono state impegnate negli interventi con<br />
i cani addestrati nella ricerca di persone sotto le macerie.<br />
Solo alcuni, rispettando le disposizioni dell’organizzazione<br />
regionale, sono partiti subito, molti altri<br />
hanno dato il cambio nelle settimane successive.<br />
L’impegno, (mentre scriviamo queste poche<br />
Il libro verde<br />
Dal 2001 la Direzione Nazionale<br />
ha giustamente deciso<br />
di rendere noto l’impegno<br />
degli Alpini nel sociale.<br />
E’ iniziata così la pubblicazione<br />
del “Libro verde della<br />
solidarietà” che riporta<br />
senza enfasi e con delle<br />
tabelle le ore lavorative e<br />
le somme devolute. Non<br />
sono riportati tutti gli impegni<br />
degli Alpini, poichè<br />
molti Gruppi sono ancora<br />
restii a questa “novità”<br />
e preferiscono restare<br />
fedeli al tradizionale<br />
“quando fai del bene,<br />
scrivilo sulla neve”.<br />
Quelli contenuti nel libro verde 2008 sono numeri che<br />
impressionano:<br />
- oltre 5.660.000 di euro raccolti ed erogati,<br />
- più di 1.730.000 ore di lavoro donate alla comunità.<br />
A questa società che tende a dare a qualunque cosa un<br />
valore economico, non può sfuggire il fatto che la valorizzazione<br />
economica delle ore lavoro porta alla cifra,<br />
davvero da capogiro, di oltre 40 milioni di euro. Nel 2009,<br />
a causa del terremoto in Abruzzo è facile prevedere che<br />
questi numeri saranno decisamente maggiori.<br />
righe è settembre), continua ancora, infatti senza<br />
clamore, i nostri volontari stanno dando il proprio<br />
contributo, per periodi di sette/quindici giorni.<br />
Intanto a metà giugno, è giunta la notizia che Cariparma<br />
FriulAdria ha chiesto agli Alpini di farsi carico dei<br />
lavori di allestimento di alcuni prefabbricati pesanti,<br />
per un valore di 1,5-2 milioni di euro, nel comune<br />
di Fossa. E’ senza dubbio un’ulteriore testimonianza<br />
della fiducia che riscuotono gli Alpini nel Paese.<br />
Il nostro Presidente Perona ha dichiarato “Essere<br />
scelti da Cariparma per questa joint-venture della<br />
solidarietà ci onora e ci impegna ad aumentare i<br />
nostri sforzi per dare ai cittadini abbruzzesi la possibilità<br />
di affrontare al meglio la complessa fase di<br />
ricostruzione”.<br />
L’Ospedale da Campo ANA ha concluso l’8 luglio<br />
scorso il suo intervento in Abruzzo a seguito del devastante<br />
terremoto ed è rientrato nella sede stanziale<br />
di Orio al Serio. Un modulo era collocato a Monticchio,<br />
all’interno del campo allestito dalla Regione<br />
Lombardia. L’attività di pronto soccorso era iniziata il<br />
30 aprile. Positivo il bilancio, con 750 prestazioni di<br />
varie urgenze e l’impiego di 65 volontari in 10 turni,<br />
con 2 medici, 2 infermieri, 2 logisti 24 ore su 24.
L’Adunata Nazionale<br />
Per gli Alpini, l’appuntamento più importante e di anno in anno atteso con impazienza è l’Adunata<br />
Nazionale. Si svolge sempre nel mese di maggio, ma ogni Gruppo inizia ad organizzare la partecipazione<br />
dei suoi soci molto prima. Per tutti è un po’ come ritornare un’altra volta “a baita” per ritrovare<br />
amici vicini e lontani, vecchi e nuovi. Neanche il brutto tempo riuscirà a guastare la festa, che<br />
certamente è un momento di gioia, ma soprattutto di ricordo e commemorazione.<br />
15
16<br />
Le adunate continuano,con entusiasmanti livelli partecipativi (l’ultima del 2009, a Latina ha visto<br />
la partecipazione di 300.000 persone, tanto che la sfilata iniziata alle 08,30 è terminata alle 18,30)<br />
conservando alcune caratteristiche fondamentali: rendere omaggio ai caduti e rinnovare i vincoli di<br />
fratellanza tra gli Alpini di qualsiasi grado e condizione.<br />
I caduti si onorano sfilando davanti al Labaro ed alle 207 Medaglie d’Oro al Valor Militare.<br />
La cultura alpina: giornali e internet<br />
Fondato nel 1919 dal tenente degli alpini Italo Balbo, L’Alpino è l’organo<br />
ufficiale dell’Associazione. Diretto oggi da Vittorio Brunello, è diffuso in<br />
390 mila copie mensili agli iscritti italiani e stranieri. All’Alpino si aggiungono<br />
81 testate di sezione e 88 giornali di gruppo che complessivamente<br />
raggiungono circa un milione e mezzo di lettori.<br />
Dal 2002 è attivo il sito www.ana.it che ha una media di 80 mila contatti<br />
mensili.
La <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> A.N.A.<br />
<strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong><br />
dATA di fONdAZiONe - La <strong>Sezione</strong> Alpini di <strong>Modena</strong><br />
è stata fondata nel gennaio del 1922.<br />
sOCi fONdATOri - Col.Cagnolati Avv. Francesco,<br />
Medaglia d’Argento al Valor Militare. Segretario: Ten.<br />
Fantini Rag. Piero. Consiglieri: S. Ten. Baccarani<br />
Giovanni, Magg. Benassati Aldo Medaglia d’Argento<br />
al Valor Militare, Magg. Bergamini Prof. Marco Medaglia<br />
di Bronzo al Valor Militare, Magg. Boni Dott.<br />
Giuseppe, Magg. Bucci Verginio, Cap. Castellari<br />
Giovanno, Ten. Col. Cavani Geom Mario, Cap. Dallari<br />
Bruno, Cap. Giorgini Carlo, Rag. Goldoni, Cap.<br />
Palazzi, Cap. Palladini Dott. Cesare.<br />
MOTTO deLLA seZiONe - “Di qui non si passa!”.<br />
fOrZA deLLA seZiONe - Attualmente la <strong>Sezione</strong><br />
conta su 3548 soci e su 896 soci aggregati suddivisi<br />
in 42 Gruppi.<br />
eLeNCO PresideNTi - Col Cagnolati avv. France-<br />
sco 1922/1940; Col Dallari comm. Bruno 1947/1973;<br />
Ten. Col. Cortellini dr. Giovanni 1974/1978; Gen.<br />
Tonelli cav. uff. Tullio 1979/1989; Serg. Montanini<br />
cav. uff. Trento 1989/1994; Alp. Bertarini Alcide<br />
1995/2003; Alp. Bassi Corrado 2003/2009; Serg.<br />
Manzini Guido dal 2009.<br />
OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - I volontari della<br />
<strong>Sezione</strong> hanno prestato la loro opera in occasione<br />
dei terremoti in Friuli, in Umbria ed infine quest’anno<br />
2009 in Abruzzo; nelle alluvioni in Val Padana, in Valtellina,<br />
in Versilia, a Dardogne in Francia, nella “Missione<br />
Arcobaleno” (inquadrati nel contingente della<br />
Provincia di <strong>Modena</strong>), per le esequie di Papa Giovanni<br />
Paolo II, per contenere diversi incendi boschivi<br />
ed in numerosi altri interventi fra i quali la costruzione<br />
dell’asilo di Rossoch in Russia (in quell’occasione<br />
guidati dal Gen. C.A. Mario Gariboldi al quale oggi la<br />
<strong>Sezione</strong> è dedicata).<br />
Sul territorio della <strong>Sezione</strong> sono stati innumerevoli<br />
gli interventi a favore delle comunità locali<br />
17
18<br />
con la costruzione ed il ripristino di fontane, cappelle<br />
votive, manufatti vari, inoltre con la pulizia<br />
del sottobosco e di aree verdi, la manutenzione di<br />
sentieri, tratturi e passerelle, la pulizia di torrenti e<br />
fiumi. Fedeli al proprio Statuto ed ai propri valori,<br />
gli Alpini della <strong>Sezione</strong>, hanno sempre reso onore<br />
ai caduti, con la cura, la costruzione e l’ inaugurazione<br />
di targhe e monumenti a loro dedicati.<br />
Numerose le bandiere tricolori consegnate agli<br />
istituti scolastici di ogni ordine e grado, da alcuni<br />
anni si tiene il concorso letterario “Alpini sempre”<br />
riservato agli studenti del comprensorio, con temi<br />
specifici inerenti alla nostra storia, alle tradizioni<br />
del territorio, ed all’ impegno degli Alpini in ambito<br />
sociale.<br />
Tra le attività di rilievo, organizzate dalla <strong>Sezione</strong>,<br />
devono essere ricordate: l’Adunata Nazionale del<br />
1978, i Campionati ANA di sci di fondo del 2007 e<br />
l’Adunata del 2° Raggruppamento del 2009.<br />
Nel 2008 gli Alpini modenesi hanno “donato” alla comunità<br />
20.991 ore di lavoro ed elargito in beneficenza<br />
37.819 euro.<br />
ATTUALe direTTiVO - Presidente: Manzini Guido.<br />
Vice Presidenti: Di Croce Gino, Muzzarelli Franco.<br />
Segretario di <strong>Sezione</strong>: Mussini Giorgio.<br />
Consiglieri: Colombini Giorgio, Fontana Matteo, Florini<br />
Giorgio, Gambaiani Mauro, Lovati Giancarlo,<br />
Marchesini Roberto, Martensi Walter, Masi Mauro,<br />
Nardini Graziano, Torlai Maurizio.<br />
iL VessiLLO deLLA seZiONe - Sul Vessillo della<br />
<strong>Sezione</strong> sono appuntate tre Medaglie d’Oro al V.M.<br />
Asssegnate a:<br />
• Ten. art. mont. rodolfo Boselli da<br />
<strong>Modena</strong> del 1° rgt Art.Mont., per l’intrepidezza<br />
con la quale comandò la propria<br />
sezione di cannoni nel corso dei<br />
combattimenti di Derna (Ma-<br />
rabutto) il 3 marzo 1912, fino al supremo olocausto<br />
della propria esistenza, dando esempio di eroica fermezza.<br />
• Col. Gaetano Tavoni da Vignola, Comandante del<br />
9° rgt.Alpini, Divisione “Julia” perchè con l’esempio<br />
personale, con l’ardente sua fedee con<br />
le sue preclare virtù di Comandante,<br />
guidava il reggimento a brillanti successi<br />
infondendo ai suoi Alpini sempre<br />
maggior spirito di lotta e di resistenza,<br />
noncurante delle ferite riportate che in<br />
seguito ne causavano la morte. Eroica<br />
figura di Capo, superbo esempio di fede e sacrificiodurante<br />
i combattimenti di Pindo (Grecia), Monte<br />
Chiarista (28 ottobre -31dicembre1940)<br />
Mali Topoianit (8 gennaio 1941).<br />
• Ten. alp. Vittorio Barbieri da <strong>Modena</strong>,<br />
(arruolato con il btg. Tirano e poi<br />
richiamato con l’11° rgt.Alp in Albania).<br />
perchè fu tra i primi a interpretare la lotta<br />
clandestina alla quale si dedicò con<br />
attività instancabile. Comandante della<br />
2 a Brigata “Carlo Rosselli” condusse più<br />
volte i suoi uomini alla<br />
vittoria. Dopo un violento<br />
combattimento contro il<br />
preponderante nemico,<br />
riordinate le forze dei superstiti,<br />
cercò di aprirsi<br />
la strada verso Firenze,<br />
nel supremo tentativo di continuare la<br />
lotta per la difesa della città. Catturato<br />
dai tedeschi mentre procedeva in avanscoperta,<br />
assumeva di fronte al nemico, con sublime gesto di<br />
abnegazione, ogni diretta responsabilità, dichiarando<br />
apertamente la propria qualità di Comandante<br />
e salvando in tal modo la vita al partigiano che lo<br />
accompagnava. Dopo atroci sevizie sopportate con<br />
sereno coraggio, veniva fucilato. Fulgido esempio di<br />
dedizione alla causa della libertà (Paretaia - Fiesole,<br />
7 agosto 1944).
i gr u p p i oS p i t a n t i<br />
Il Gruppo di Sassuolo<br />
dATA di fONdAZiONe - 1931. Sciolto durante il periodo<br />
bellico, viene ricostituito nel 1948 dall’alpino Quartieri<br />
Manlio.<br />
fOrZA deL GrUPPO<br />
Soci Alpini 249; Soci aggregati 32.<br />
eLeNCO CAPiGrUPPO - Barbieri Sante 1931/1932,<br />
Levrini Bonfiglio 1933/1934, Cantelli Antonio 1934/1936,<br />
Gandolfi Lino 1936/1938, Bellei 1938/1939, Benedetto<br />
Secondo 1939/1940, Quartieri Manlio 1948/19509, Gandolfi<br />
Lino 1951/1953, Bucciardi avv. Andrea 1954/1955,<br />
Cristoni Walter 1955/1956, Quartieri Manlio 1957/1967,<br />
Pifferi Emilio 1967/1968, Pellacani Mario 1968/1982, Giacobazzi<br />
Erminio 1982/1999, Palladini Piero 1999/2005,<br />
Bellei Enzo 2005/2007, Vacondio Marino 2008/2009, Palladini<br />
Piero dal 2009.<br />
OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il Gruppo è sempre<br />
stato presente, con un forte numero di partecipanti,<br />
alle principali manifestazioni nazionali e sezionali.Tra gli<br />
impegni organizzativi, merita di essere menzionata l’organizzazione<br />
(per la prima volta nell’ambito della <strong>Sezione</strong>),<br />
nel 1986 del raduno regionale dell’Emilia Romagna.<br />
Il Gruppo ha partecipato, prima con volontari, poi in forma<br />
sempre più organica con il costituito nucleo di Protezione<br />
Civile, alle più importanti attività di soccorso realizzate a<br />
livello Nazionale e Sezionale. Tra le calamità naturali che<br />
hanno determinato gli interventi dei volontari della protezione<br />
civile si ricordano: i terremoti del Friuli, dell’ Irpinia,<br />
del Molise, dell’Umbria e dell’Abruzzo, quelle relative alle<br />
alluvioni di Asti e Piacenza. Importante il sostegno dato<br />
alla missione “Arcobaleno” in Albania, il contributo per la<br />
costruzione dell’asilo di Rossosch in Russia. Il nucleo di<br />
protezione civile del Gruppo ha partecipato alle esercitazioni<br />
di Clusone (1987), Busana (1987), Luino (2000),<br />
Lecco (2001), Borgotaro (2003), Ferrara (2005). Anche la<br />
partecipazione con personale in soccorso ai terremotati<br />
Piazza Garibaldi<br />
Il Co m u n e d I Sa S S u o l o<br />
dell’Abruzzo del 2009 è stata consistente. In ambito locale<br />
il Gruppo ha contribuito alla realizzazione di numerosi<br />
progetti ed alla ristrutturazione di vari manufatti ed aree<br />
ecologiche, utili alla collettività. Motivo di orgoglio sono<br />
la ristrutturazione della sede del Gruppo (1983), le successive,<br />
costanti opere di miglioramento della stessa e<br />
la realizzazione del monumento all’alpino (2005). Oltre ai<br />
tradizionali interventi annuali a carattere benefico, a favore<br />
del ricovero di “Casa Serena” e del Banco Alimentare,<br />
meritano menzione, tra le donazioni più recenti, la donazione<br />
al Centro Oncologico di Sassuolo (2001), il contributo<br />
per l’operazione della piccola Giulia negli Stati Uniti ed il<br />
versamento a favore di varie opere di beneficenza in memoria<br />
dell’alpino Baccarani Ugo. Da evidenziare la fattiva<br />
disponibilità del Gruppo per l’organizzazione del Raduno<br />
del 2° Raggruppamento.<br />
ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Palladini Piero.<br />
Cassiere: Vandelli Emilio. Consiglieri: Belloi Antonio,<br />
Berselli Domenico, Chichi Santo, Gherardi Giovanni,<br />
Mescoli Giancarlo, Munari Romano, Piccinini Ermanno,<br />
Taglini Francesco. Responsabile Protezione Civile: Guidelli<br />
Danilo<br />
Sassuolo, terza città della provincia con 42.000 abitanti, è<br />
la capitale della ceramica italiana e il centro più importante<br />
del distretto industriale che si estende nel pedemonte modenese<br />
e reggiano, da dove parte verso ogni continente<br />
del mondo, l’80% della produzione nazionale di piastrelle<br />
da pavimento, rivestimento e arredo urbano.<br />
Sassuolo capitale lo è sempre stata, grazie alla sua posizione,<br />
in quanto luogo di passaggio obbligato di genti e<br />
merci verso la pianura, verso la montagna e verso i territori<br />
reggiani, con il fiume Secchia a garantire la difesa,<br />
l’irrigazione, la forza motrice per gli opifici, nonché una via<br />
di trasporto, in particolare per il legname.<br />
Fin dal medioevo si è perciò sviluppata come città<br />
19
20<br />
dATA di fONdAZiONe - 1969.<br />
fOrZA deL GrUPPO<br />
Soci Alpini 45; Soci aggregati 7.<br />
Il Co m u n e d I Sa S S u o l o<br />
i gr u p p i oS p i t a n t i<br />
Il Gruppo di Braida<br />
eLeNCO CAPiGrUPPO - Acai Armando 1969/1971,<br />
Quartieri Manlio 1978/1984, Bertacchini Ettore 1984/1995,<br />
Barbieri Alessandro 1995/2004, Bortolotti Remo 2004, Ardilli<br />
Gianni dal 2004.<br />
OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il gruppo si è sempre<br />
distinto per la disponibilità e la partecipazione, in occasione<br />
della maggiori emergenze nazionali, quali il terremoto<br />
del Friuli, l’alluvione della Valtellina, l’alluvione del<br />
Piemonte, il terremoto dell’Umbria e delle Marche.<br />
Il Gruppo ha partecipato, con alcuni suoi soci, anche alla<br />
costruzione dell’asilo a Rossosch. Tra le attività svolte<br />
nell’ambito della protezione civile, particolare rilievo assume<br />
la partecipazione alle attività di ricezione e controllo,<br />
realizzate a favore dei pellegrini, durante i funerali del<br />
Pontefice Giovanni Paolo II°. In ambito locale, oltre alle<br />
elargizioni in denaro, si ricordano i lavori di restauro della<br />
chiesetta di Montagnana e la donazione all’AVIS di un apparecchio<br />
per l’elettrocardiogramma.<br />
Anche nel 2009 il Gruppo non ha fatto mancare la propria<br />
di commercio e di mercati, intraprendente verso le più<br />
svariate iniziative industriali, perché “I omini sassolesi a<br />
ciò che si mettono riescono atti” scriveva già nel 1603 il<br />
governatore estense Brusantini.<br />
Il centro storico di Sassuolo, ricco di negozi e dove si svolge<br />
due volte alla settimana un grande mercato, conserva<br />
il sistema di piazze ed edifici ideato durante la signoria dei<br />
Pio nel XVI secolo e completato dagli Estense nel XVII<br />
e XVIII secolo. Piazza Garibaldi (o Piazza Piccola) è il<br />
salotto cittadino, con i fronti porticati che proteggono la<br />
passeggiata e le vetrine di bar e boutique. Su Piazza Martiri<br />
Partigiani (Piazza Grande) si affaccia il Duomo di San<br />
Giorgio e al centro vi si erge la “Guglia”, emblema della<br />
città. Da qui si accede in “rocca”, nel complesso di edifici<br />
dell’antico castello, trasformato poi in lussuosa residenza<br />
e luogo di villeggiatura ducale, così da meritare a Sassuolo<br />
l’appellativo di “delizia estense”. Il Palazzo Ducale è un<br />
gioiello di architettura<br />
barocca,<br />
oggi riaperto<br />
al pubblico per<br />
ammirare i tesori<br />
artistici e<br />
soprattutto gli<br />
straordinari ci-<br />
Il Parco Ducale<br />
solidarietà, in personale e fondi, per alleviare le esigenze<br />
dei terremotati abbruzzesi. Disponibilità e fattiva collaborazione<br />
hanno distinto il Gruppo anche nella impegnativa<br />
preparazione del Raduno del 2° Raggruppamento.<br />
ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Ardilli Gianni. Vice<br />
Capogruppo: Cavani Omer. Consiglieri: Bortolotti Remo,<br />
Caselli Marino, Macchioni Antonio, Venturelli Elio, Venturelli<br />
Mauro.<br />
cli pittorici, la “Peschiera” e il vasto parco. La chiesa facente<br />
parte del Palazzo Ducale, San Francesco in Rocca,<br />
è anch’essa un capolavoro barocco, cara ai sassolesi perché<br />
vi si conserva il venerato “Santo Tronco”, portato in<br />
solenne processione il Giovedì Santo, nel più importante<br />
evento religioso della città.<br />
Tutto il centro storico merita una visita alla scoperta delle<br />
linee liberty di Villa Guerzoni, del Politeama, del Teatro<br />
Carani, passeggiando fra le contrade, visitando Piazzale<br />
Teggia con la chiesa di San Giuseppe, il cimitero di<br />
San Prospero con la tomba in ceramica ottocentesca dei<br />
Rubbiani, Piazzale Porrino con la chiesa di Sant’Anna.<br />
Uscendo dalla cinta antica verso la pianura, alle Casiglie<br />
ha sede Confindustria Ceramica, con annesso centro di<br />
documentazione e raccolta di antiche maioliche sassolesi.<br />
In direzione delle colline, si raggiungono le Terme della<br />
Salvarola con tre tipi di acqua, un reparto di fango-balneoterapia<br />
e il centro Balnea.<br />
A Montegibbio è possibile godere del parco pubblico che<br />
circonda il castello e borgo fortificato di origine medievale.<br />
Sono numerose le iniziative che si snodano durante<br />
l’anno, fra le quali si citano: il Giovedì Santo con la Processione<br />
del Santo Tronco, l’apertura serale dei negozi e<br />
le iniziative dei giovedì di luglio, le pluricentenarie “Fiere<br />
di ottobre”, il Festival della Filosofia, le feste e le sagre<br />
delle diverse parrocchie di Sassuolo, la processione a piedi<br />
scalzi di San Michele, le mostre al Palazzo Ducale, la<br />
stagione al Teatro Carani.
i gr u p p i oS p i t a n t i<br />
Il Gruppo di Fiorano Modenese<br />
dATA di fONdAZiONe - 1925, sciolto nel 1939 e ricostituito<br />
nel 1947.<br />
fOrZA deL GrUPPO<br />
Soci Alpini 153; Soci aggregati 19.<br />
eLeNCO CAPiGrUPPO - Castellani 1925/1939, Boni<br />
Luigi 1947/1967, Pierotti Cav. Luciano 1967/1997, Bedini<br />
Claudio 1997/2000, Leonardi Celsino 2000/2007, Iaccheri<br />
Franco dal 2007.<br />
OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il Gruppo ha sempre<br />
manifestato particolare predisposizione per gli interventi<br />
a favore delle attività sociali, diventando, grazie<br />
anche alla ottimale collaborazione con gli amministratori<br />
comunali, punto di riferimento per la comunità Fioranese.<br />
Costante la beneficienza nei riguardi delle persone bisognose<br />
ed anziane, per le quali vengono organizzati gli ormai<br />
tradizionali pranzi annuali.<br />
Il simbolo degli alpini è uscito dai confini nazionali ed è<br />
presente presso le missioni di Rumuruti e Mararal in Kenia,<br />
dove alpini del gruppo hanno partecipato direttamente<br />
o con la raccolta di importanti fondi alla reale trasformazione<br />
delle missioni.<br />
Sempre presente a tutte le più importanti manifestazioni<br />
che hanno luogo su tutto il territorio provinciale e con un<br />
notevole numero di partecipanti all’Adunata Nazionale,<br />
tra le attività di maggior rilievo realizzate dal Gruppo, va<br />
ricordata la partecipazione diretta alla costruzione dell’asilo<br />
a Rossosch nel 1992 e 1993 e la concreta collaborazione<br />
alle attività di ricostruzione delle zone terremotate<br />
del Friuli, delle Marche e quest’anno dell’Abruzzo. In am-<br />
bito comunale, vanno ricordati alcuni interventi a favore<br />
dell’ambiente, quali la cura di alcuni stradelli e la messa<br />
in opera di staccionate, come avvenuto anche nel 2009 in<br />
zona Salse di Nirano. Cura particolare viene riservata alla<br />
ristrutturata sede del Gruppo.Importante, anche per la numerosa<br />
partecipazione di concittadini, la manifestazione<br />
del decennale dei gemellaggi con altri 4 Gruppi, realizzata<br />
nell’aprile 2009, che ha visto la presenza di ben 3 Vessilli<br />
Sezionali e 4 Gonfaloni. Notevole l’impegno, in svariate<br />
attività, del nucleo di protezione civile.<br />
ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Iaccheri Franco.<br />
Vice Capogruppo: Bedini Claudio. Consiglieri: Ricci Lorenzo,<br />
Agnani Otello, Alicchi Ivano, Boccaleoni William,<br />
Cavani Amos, Casolari Mario, Ferrari Arduino, Leonardi<br />
Luigi, Meglioli Romano, Sernesi Luciano, Tagliati Paolo.<br />
Il Co m u n e d I FI o r a n o mo d e n e S e<br />
Fiorano Modenese, comune di 17.000 abitanti e 14.000 oggi offerto ai visitatori<br />
posti di lavoro, è il cuore produttivo del distretto, dove han- con sentieri guidati, un<br />
no sede o stabilimenti i più importanti gruppi industriali ce- centro visite, parchegramici<br />
e dell’indotto. Deve però la sua fama alla Pista della gi, laboratori didattici.<br />
Ferrari; alla seicentesca basilica dedicata alla Beata Vergi- Il miniautodromo Jody<br />
ne del Castello, che miracolosamente salvò il paese dalla Sceckter è uno dei più<br />
peste e dal colera; al Castello di Spezzano, con cicli pitto- importanti e attrezzarici<br />
cinquecenteschi, dove è ospitato il Museo della Cerati circuiti europei per<br />
mica; alla eneolitica automodelli. Durante<br />
“Cultura di Fiora- l’anno sono diverse le<br />
no”. Nella zona col- manifestazioni di rilielinare<br />
si estende la vo: il Maggio Fiorane-<br />
Riserva Regionase, la trecentenaria sale<br />
delle Salse di Nigra dell’8 Settembre,<br />
rano, importante fe- la Fiera di San Rocnomeno<br />
geologico co a Spezzano, il gui-<br />
di rilevanza intertar festival Maf Musica<br />
nazionale studiato a Fiorano, le sagre di<br />
Una foto aerea del centro (foto Franchini) fin dalla antichità e Ubersetto e Nirano.<br />
Il Castello di Spezzano<br />
21
22<br />
i gr u p p i oS p i t a n t i<br />
Il Gruppo di Formigine<br />
dATA di fONdAZiONe - 1923, sciolto dal 1930 al 1934<br />
e dal 1940 al 1956.<br />
fOrZA deL GrUPPO<br />
Soci Alpini 92; Soci aggregati 54.<br />
eLeNCO CAPiGrUPPO - Costa A.B. Pietro 1923/1930,<br />
Buffagni Giovanni 1934 /1940, Costa A. B. Pietro 1956/<br />
1964, Giovanardi Giovanni 1965/1967, Varini Cav. Ettore<br />
1968/1978, Casolari Giuliano 1979/1980, Bondavalli Goliardo<br />
1980/1983, Giacobazzi Cav. Mario 1983/1989, Tassi<br />
Zoello 1989/1989, Bondavalli Goliardo 1989/1998, Mucci<br />
Paolo 1998/2000, Bassi Corrado (commissario 2000 ),<br />
Serri Luciano 2000/2003, Fogliani Tonino 2003/2009, Bosco<br />
Ludovico dal 2009.<br />
OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il Gruppo ha operato<br />
con disponibilità alla realizzazione di interventi a favore<br />
della comunità locale, ha tenuto alti i valori alpini con la<br />
consegna di bandiere nazionali alle scuole del paese, alla<br />
consegna di targhe ricordo agli alpini reduci ed ha contribuito<br />
con donazioni per l’associazione ricerca sul cancro<br />
e ad altre organizzazioni civili e religiose.<br />
Con l’inaugurazione della sede del Gruppo, completamente<br />
ristrutturata a cura dei suoi Alpini nel 1988 e con<br />
la costituzione del nucleo di protezione civile nel 1990, il<br />
Gruppo ha ampliato i suoi interventi dall’ambiente locale,<br />
anche in campo nazionale, in particolare vanno ricordati:<br />
la partecipazione di volontari ad Asti ed a Piacenza per le<br />
alluvioni dei fiumi Tanaro e Po. L’ultimo importante impe-<br />
gno è stato, il notevole apporto dato alla protezione civile<br />
della <strong>Sezione</strong> per il ripristino di un campo di accoglienza,<br />
situato nel territorio comunale. Attività pianificata in concomitanza<br />
e per celebrare il Raduno del 2° Raggruppamento.<br />
Sempre nel 2009, il Gruppo ha dato il suo contributo<br />
per il terremoto dell’Abruzzo.<br />
Costante la presenza degli Alpini del Gruppo alle più importanti<br />
manifestazioni della <strong>Sezione</strong> ed all’Adunata Nazionale.<br />
ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Bosco Ludovico.<br />
Vice Capogruppo: Buffagni Giorgio. Consiglieri: Fogliani<br />
Tonino, Tagliati Tiziano, Zinanni Danilo, Bruni Graziano,<br />
Stefani Dario.<br />
Il Co m u n e d I Fo r m I g I n e<br />
Formigine, 33.000 abitanti, è il quarto comune della provincia<br />
di <strong>Modena</strong>, con una economia diversificata che<br />
all’agricoltura (vino, distillati, aceto balsamico, insaccati<br />
suini) ha affiancato produzioni industriali di eccellenza, in<br />
particolare nella meccanica,<br />
nell’elettronica e nella<br />
chimica. Simbolo della<br />
città è il castello, divenuto<br />
Museo e Centro di documentazioneall’avanguardia,<br />
con installazioni multimediali<br />
che raccontano<br />
la storia e le vicende dei<br />
suoi oltre 800 anni di storia.<br />
Attorno alla rocca si<br />
estende il centro storico<br />
con la Chiesa della Madonna<br />
del Ponte, la Chiesa<br />
della S.S. Annunziata,<br />
la neoclassica Villa Gan-<br />
Il Castello di Formigine<br />
dini e il suo parco. La<br />
frazione di Colombaro<br />
conserva il più antico<br />
monumento formiginese:<br />
la pieve matildica<br />
di San Giacomo,<br />
mentre tutto il territorio<br />
comunale è costel-<br />
I “Ludi di San Bartolomeo”<br />
lato di ville gentilizie<br />
dalle pregevoli linee architettoniche. Sono numerose e importanti<br />
le iniziative di richiamo durante il corso dell’anno:<br />
il “Carnevale dei ragazzi”, la “Fiera di San Lorenzo”, i “Ludi<br />
di San Bartolomeo”, il<br />
“Settembre Formiginese”,<br />
le sagre nelle<br />
frazioni. Il <strong>Modena</strong><br />
Golf & Country Club e<br />
il circolo La Meridiana<br />
per il tennis ospitano<br />
competizioni di livello<br />
internazionale. Villa Gandini
i gr u p p i oS p i t a n t i<br />
Il Gruppo di Maranello<br />
dATA di fONdAZiONe - 1931, sciolto nel 1940 viene<br />
ricostituito nel 1954.<br />
fOrZA deL GrUPPO<br />
Soci Alpini167 ; Soci aggregati 50.<br />
eLeNCO CAPiGrUPPO - Montorsi Francesco 1931/1940,<br />
Morandi Gino 1954/1957, Colombini Romano 1958/1959,<br />
Bosi Primo 1961/1992, Gianelli Domenico 1993/1996, Ori<br />
Giuseppe 1997/1999, Amadori Ermanno 2000/2009, Ori<br />
Giuseppe dal 2009.<br />
OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il Gruppo, nel corso<br />
degli anni ha saputo aumentare le sue attività e la sua<br />
importanza sociale grazie ad un impegno costante, diventando<br />
una realtà ben radicata, sia all’interno della <strong>Sezione</strong><br />
di <strong>Modena</strong> che nell’ambito della comunità di Maranello.<br />
Sempre significativamente presente a tutte le manifestazione<br />
ed alle attività pianificate dalla <strong>Sezione</strong>, ha ospitato<br />
tra l’altro l’ adunata sezionale del 2002.<br />
Ha organizzato sottoscrizioni a favore di terremotati e alluvionati<br />
in ambito nazionale, senza dimenticare le minori<br />
ma non meno importanti necessità sociali nell’area comunale,<br />
infatti è costante la collaborazione con i vari enti assistenziali<br />
del territorio comunale.<br />
Il nucleo di protezione civile fornisce un importante apporto<br />
alla stessa organizzazione della <strong>Sezione</strong>, distinguendosi<br />
per spirito di collaborazione anche in preparazione del<br />
Raduno che stiamo celebrando.<br />
Con un certo orgoglio va ricordata l’inaugurazione nel<br />
1996 della baita alpina del Gruppo, frutto di sacrifici e notevole<br />
impegno degli Alpini e degli Amici degli Alpini.<br />
Sacrifici di mantenimento e di gestione ben ricompensati<br />
se si considera che la baita è stata proposta per ospitare<br />
il Presidente Nazionale dell’A.N.A. ed i Presidenti delle 20<br />
Sezioni del 2° Raggruppamento, in occasione del Raduno<br />
del 2009.<br />
ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Ori Giuseppe. Vice<br />
Capogruppo: Orlandi Mario. Segretario: Masi Marco, Tesoriere:<br />
Vinazzani Carlo. Revisori dei conti: Orlandi Mario,<br />
Scarabelli Antonio. Capo nucleo P.C.: Bedini Amelio. Consiglieri:<br />
Mosca Alfonso, Predieri Domenico.<br />
Il Co m u n e d I ma r a n e l l o<br />
Maranello, comune di 17.000 abitanti, è universalmente<br />
nota come patria della Ferrari spa, simbolo di alta<br />
tecnologia unita alla passione per il lavoro, innovazione<br />
e capacità di fare. Maranallo è diventata meta di turisti<br />
dall’Italia e dal mondo,<br />
che qui possono visitare<br />
la Galleria Ferrari, il più<br />
visitato museo della provincia<br />
con oltre 200.000<br />
presenze annue; ammirare<br />
la Galleria del Vento<br />
progettata da Renzo Piano,<br />
il monumento a Enzo<br />
Ferrari di Marino Quartieri,<br />
la statua del cavallino<br />
rampante dello scultore<br />
Helidon Xhixha, la sede<br />
degli uffici Ferrari progettata<br />
da Fuksas. Possono<br />
assistere alle principali<br />
Il Castello di Maranello<br />
corse di Formula Uno<br />
sui maxischermi in piazza<br />
o all’Auditorium Enzo<br />
Ferrari o scoprire gli altri<br />
tesori offerti da Maranello,<br />
come il parco di Villa<br />
Rangoni Machiavelli<br />
dove sono posizionate le<br />
sculture di arte moderna<br />
della collezione Severi;<br />
oppure le suggestioni<br />
naturali del percorso naturalistico<br />
lungo il torrente<br />
Tiepido. Le principali<br />
manifestazioni della tradizione<br />
sono il Giugno<br />
La Galleria Ferrari (esterno e interno)<br />
Maranellese e la Sagra<br />
dell’Assunta, oggi affiancate dalle primaverili “Parco in fiore”,<br />
“Maranello terra di motori in corsa per la sicurezza”,<br />
le autunnali “Gran premio del gusto” e la partenza della<br />
Maratona d’Italia Memorial Enzo Ferrari.<br />
23
24<br />
i gr u p p i della Se z i o n e d i Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Acquaria<br />
dATA di fONdAZiONe - 1924 ( da parte di 15 Soci fondatori,<br />
tutti provenienti dal 6° Rgt Alp.).<br />
fOrZA deL GrUPPO<br />
Soci Alpini 21; Soci aggregati 3.<br />
eLeNCO CAPiGrUPPO - Baratti Alfonso 1924/1956, Albinelli<br />
Aldo 1957/1962, Barattini Alfonso 1963/1964, Bosi<br />
Amidei 1964/1966, Chiavelli Pellegrino 1966/1989, Bosi<br />
Ruggero 1989/2001, Marasti Giuseppe dal 2001.<br />
OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il Gruppo è sempre<br />
stato presente, con alcuni rappresentanti, alle principali<br />
manifestazioni nazionali e sezionali. Nelle diverse<br />
epoche, quando il Gruppo poteva contare su un organico<br />
maggiore, ha contribuito significativamente, alle esigenze<br />
operative della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>, non facendo mancare<br />
la propria disponibilità in occasione delle maggiori catastrofi<br />
naturali a livello nazionale.<br />
Nell’ambito delle attività locali ha collaborato con gli amministratori<br />
per il conseguimento di scopi utili all’intera comunità.<br />
Sempre elevato lo spirito per il mantenimento dei<br />
valori alpini.<br />
ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Marasti Giuseppe,<br />
Vice Capogruppo: Silvestini Marino<br />
Il Gruppo di<br />
Boccassuolo<br />
dATA di fONdAZiONe - 1932, sciolto nel 1935, ricostituito<br />
nel 1998.<br />
fOrZA deL GrUPPO<br />
Soci Alpini 45; Soci aggregati 39.<br />
eLeNCO CAPiGrUPPO - Moretti Secondo 1932/1933,<br />
Digani Puro 1933/1935, Bassi Corrado 1998/2003, Poggioli<br />
Gianni, dal 2003.<br />
OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Dalla data della<br />
ricostituzione, il Gruppo, ha partecipato con il nucleo di<br />
protezione civile a tutte le iniziative della <strong>Sezione</strong>. Oltre ad<br />
aver partecipato a tutte le Adunate Nazionali e Sezionali<br />
con un’alta percentuale di soci, va sottolineata la presenza<br />
del Gruppo al pelleggrinaggio al Contrin, all’adunata<br />
del 4° Raggruppamento a Cagliari, al raduno della Cadore<br />
a Belluno, al raduno del battaglione Cividale in Friuli ed al<br />
raduno della Julia a Moggio Udinese.<br />
Tra i vari interventi, meritano di essere segnalati la ristrutturazione<br />
dell’oratorio dedicato a S. Elisabetta, la ristrutturazione<br />
del monumento ai caduti e la costante manutenzione<br />
dello stesso, la realizzazione della sede del Gruppo,<br />
che per la sua funzionalità e capacita organizzativa ha<br />
ospitato anche riunioni a livello sezionale, infine la costruzione<br />
e la manutenzione, in collaborazione con altre entità<br />
locali della sede del comune.<br />
Le elargizioni in denaro, negli ultimi due anni sono state<br />
di 5600 euro.<br />
Notevole l’impegno anche in quest’ultimo anno a favore<br />
dei terremotati dell’Abruzzo.<br />
ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Poggioli Gianni.<br />
Vice Capogruppo: Guigli Alfeo. Consiglieri: Barozzini Bruno,<br />
Bernardi Ivano, Bernardi Silvano, Digani Fernando,<br />
Galvani Giosuè, Telleri Francesco, Tosi Ernesto, Pacchiarini<br />
Luigi (tesoriere).
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Carpi<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1932.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 32; Soci aggregati 8.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Cap. Po Ettore 1932/1937;<br />
Magg. Rocca Agostino 1937/1953; Rovina Enrico<br />
1953/1958; Cav. Masimi Ivo 1958/1985; Cav. Riva Ferruccio<br />
1985/1995 ; Saltini Daniele 1995/2002; Pasi Duilio<br />
dal 2002.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le attività principali,<br />
merita di essere segnalata la partecipazione alla<br />
ricostruzione delle zone terremotate del Friuli, in quell’occasione<br />
fu notevole il contributo, soprattutto in materiale<br />
e fondi. Anche negli anni successivi, a volte andando ben<br />
oltre le aspettative della <strong>Sezione</strong>, il Gruppo non ha fatto<br />
mancare il proprio concorso alle attività operative oganizzate<br />
e dirette dalla <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>. Tra le attività volte<br />
a vivificare i valori alpini va menzionata la consegna del<br />
tricolore alle scuole di Carpi. Assidua la presenza del Gagliardetto,<br />
simbolo del Gruppo, e di alcuni soci alle principali<br />
manifestazioni alpine della <strong>Sezione</strong> ed all’Adunata<br />
Nazionale.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo Pasi Duilio. Vice<br />
Capogruppo: Saltini Daniele.<br />
Il Gruppo di<br />
Casine<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1976<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 10.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Tintorri Antonio 1976/1983,<br />
Marchetti Giuseppe 1984/1986, Bonacorsi Luciano<br />
1987/1990, Bonacorsi Luigi 1990/1998, Mammei Dino dal<br />
1998.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha operato<br />
con volontà realizzatrice, fino agli anni novanta. E’ ancora<br />
vivo il ricordo dell’impegno a favore delle popolazioni<br />
colpite da calamità naturali, soprattutto in quel periodo ha<br />
costituito un punto di riferimento per le autorità locali e per<br />
i propri concittadini. Il rapido calo dei soci, dovuto anche<br />
al fenomeno dello spopolamento, ha ridotto le sue capacità<br />
operative, pur permanendo il desiderio di mantenere<br />
in vita il Gruppo ed il desiderio di partecipazione alla vita<br />
della <strong>Sezione</strong>.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Mammei Dino.<br />
25
26<br />
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Castelfranco Emilia<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1929, sciolto nel 1940 e ricostituito<br />
nel 1947.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 51; Soci aggregati 17.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - S. Ten. Ferrarini Luigi 1929/<br />
1933, Mar. Magg. Dallari Guido 1933/1934, Dall’Eva Enrico<br />
1935/1970, Quaderviri Carlo 1970/1971, rag. Degli<br />
Angeli Sergio 1972/1975, Ricci Germano 1976/1981,<br />
Col. Milioli Raffaele 1981/1984, geom. Trebbi Ferdinando<br />
1985/1989, Ricci Germano 1990/ 2005, Scaramelli Vanni<br />
dal 2006.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Con un crescente<br />
fervore realizzativo, il Gruppo ha provveduto, negli anni,<br />
alla ristrutturazione ed alla successiva cura strutturale<br />
del Santuario di San Maurizio, protettore degli alpini. Il<br />
Santuario situato in Recovato è diventato meta di pelleggrinaggi<br />
annuali da parte deli alpini della <strong>Sezione</strong>. Altra<br />
opera degna di menzione è la ristrutturazione della sede<br />
del Gruppo e nel 2008, con la collaborazione dell’Amministrazione<br />
comunale, la sistemazione di una palizzata nel<br />
parco cittadino. Sempre presente, con personale e con<br />
donazioni, nell’aiutare le popolazioni colpite da calamità<br />
naturali, nel proprio ambito, da anni il Gruppo partecipa<br />
alla colletta alimentare, fa visita a centri sociali,ospizi ed<br />
asili. Altre forme benefiche vengono realizzate a favore di<br />
enti sociali presenti sul territorio comunale. Il Gruppo fin<br />
dagli anni novanta è gemellato con i Gruppi di Monguelfo<br />
(BZ) e di S. Martino di Campagna. Nel 2008, il Gruppo<br />
incaricato di organizzare l’Adunata sezionale, ha per<br />
l’occasione realizzato concorsi scolastici e consegnato la<br />
Bandiera Nazionale a due istituti della città.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Scaramelli Vanni.<br />
Vice Capogruppo onorario: Onofri Egidio. Vice Capogruppo:<br />
Ricci Germano. Segretario: Sita Angelo. Cassiere: Federici<br />
Mauro. Consiglieri: dott. Micagni Giovanni, Trebbi<br />
Ferdinando, Bussoli Dino, Bursi Claudio, Pedrini Paolo,<br />
Bazzani Oscar.<br />
Il Gruppo di<br />
Castelvetro<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto nel 1940 e ricostituito<br />
nel 1953.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 94; Soci aggregati: 16.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Caula Mario 1934/1940, Cavallini<br />
Adelchi 1953/1978, Rinaldi Romeo 1979/1989, Cavedoni<br />
Pietro 1989/1990, Samuel Giuseppe 1990/2002,<br />
Manzini Guido 2003/2005, Samuel Giuseppe dal 2006.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il gruppo, animato<br />
dal particolare spirito degli alpini fondatori, ha partecipato<br />
attivamente alla ricostruzione delle zone terremotate del<br />
Friuli nel 1976 e nel 1977. Costanti le attività benefiche<br />
nell’ambito del sociale, tra queste le donazioni per l’AVIS.<br />
Nel 1994 il Gruppo da vita, presso il Santuario della B.V.<br />
della salute di Puianello, alla Pasqua dell’Alpino, manifestazione<br />
che con gli anni è diventata un punto di riferimento<br />
per tutti i Gruppi della <strong>Sezione</strong>. Il Gruppo ha ospitato<br />
due Adunate Sezionali e organizzato la consegna di Bandiere<br />
Nazionali alle scuole. Presenti all’emergenza del<br />
terremoto dell’Umbria e delle Marche, nel 2000 il Gruppo<br />
riorganizza l’unità di protezione civile con l’inserimento di<br />
forze nuove che hanno contribuito a consolidare i riconoscimenti<br />
acquisiti negli anni precedenti. Fra i numerosi<br />
interventi meritano di essere citati: la manutenzione dei<br />
materiali nel campo di accoglienza di Monteveglio, i lavori<br />
esterni a favore del monastero di Baggiovara e l’attività<br />
logistica, a Roma, per le esequie del S. Padre Giovanni<br />
Paolo II. Il Gruppo si è sempre distinto per una costante e<br />
larga partecipazione alle principali esercitazioni di protezione<br />
civile ed alle manifestazioni nazionali e sezionali.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Samuel Giuseppe.<br />
Vice Capogruppo: Manzini Guido e Bonomi Carlo. Consiglieri<br />
: Baruffi Riziero, Franchini Luca, Franchini Paolo,<br />
Orini Marcello, Pelloni Stefano, Ruini Giovanni, Tagliazucchi<br />
Antonino, Verucchi Paride, Zanardi Augusto. Segretario<br />
e tesoriere: Cavedoni Pietro. Capo Unità di Protezione<br />
Civile: Pelloni Adriano.
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Fanano<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto nel 1940 e ricostituito<br />
nel 1946.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 96 ; Soci aggregati 31.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Magg. Meneguz Giovanni<br />
1931/1940, Pellati Umberto 1946/ 1948,Mar.<br />
Magg. Bastagli Alfonso 1949/1973, Cav. Pasquali Alfonso<br />
1974/1983, Cav. Zanarini Giuseppe 1983/1999, Col. Gerardini<br />
Alfonso 1999/2002, Giambi Giampiero dal 2002.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le principali<br />
attività che il Gruppo (intitolato alla M.A.V.M. dr. Fogliani<br />
Gaetano) ha contribuito a realizzare nel corso degli anni<br />
viene ricordata la costruzione del monumento dedicato<br />
agli alpini fananesi caduti sul fronte russo e in tutte le<br />
guerre. Il monumento costruito sul passo di Croce Arcana<br />
è diventato, dal 1975, meta di pellegrinaggio da parte<br />
di tutti gli alpini della <strong>Sezione</strong> durante la prima domenica<br />
d’agosto. Il Gruppo ha partecipato, con l’invio di personale<br />
e con donazioni, alle opere di ricostruzione delle zone terremotate<br />
del Friuli nel 1976 e nel 1977 e successivamente<br />
dell’Irpinia e delle zone alluvionate di Asti ed Alessandria.<br />
Un’altra attività che ha impegnato il gruppo per quattro<br />
anni è la costruzione della sede, inaugurata nel 1988.<br />
L’inaugurazione del sentiero della pace e la collocazione<br />
di un cippo commemorativo, la sistemazione di un altare<br />
al passo di Croce Arcana, l’organizzazione del museo<br />
alpino all’interno della sede ed infine l’ospitalità fornita ai<br />
bambini di Chernobyl, contribuiscono a fornire un quadro<br />
più completo delle attività del Gruppo. Importante è attualmente<br />
l’impegno fornito dal nucleo di protezione civile.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Giambi Gianpietro.<br />
Vice Capogruppo:<br />
Gambaiani Mauro.<br />
Cassiere: Zanarini<br />
Giuseppe.<br />
Segretario: Zanarini<br />
Stefano. Consiglieri:<br />
Pellegrini<br />
Loredano, Struzzi<br />
Gianfranco, Ferrari<br />
Attilio,Nicoletti<br />
Zosimo Augusto.<br />
Il Gruppo di<br />
Fellicarolo<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1953<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 25 ; Soci aggregati 4 (dati riferiti al 2008).<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Corsini Italo 1953/1955, Menozzi<br />
Giovanni 191956/1957, Cantelli Adelmo 1957/1958,<br />
Corsini Italo 1958/1962, Nesti Antonio 1963/1964, Cantelli<br />
Cav. Adelmo 1964/1973, Pellegrini Carlo 1974/1988, Cantelli<br />
Lauro 1988/1998, Corsini Stefano 1998/2002, Guidarini<br />
Giuseppe 2003/2008;<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione<br />
il Gruppo ha evidenziato la volontà di essere parte<br />
attiva nell’ambito della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> e con l’esempio<br />
dei suoi soci è stato spesso punto di riferimento per gli<br />
altri gruppi. Sempre presenti alle manifestazioni e generosamente<br />
disponibili in occasione dei disastri naturali che<br />
hanno colpito la penisola, il Gruppo ha inviato volontari<br />
presso il cantiere di Osoppo in Friuli ed ha elargito significative<br />
donazioni in tutte lealtre necessità. Da evidenziare,<br />
tra le altre iniziative, il ritrovo annuale dei reduci a Fellicarolo<br />
e il monumento in ricordo dei caduti, inaugurato<br />
nel 2007, per volontà del capogruppo Guidarini presso la<br />
sede della <strong>Sezione</strong>.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Dopo la recente scomparsa del<br />
Capogruppo Guidarini, il Gruppo ha deciso di sciogliersi<br />
e di confluire nel gruppo di Fanano. Nonostante ciò, in<br />
memoria di tutti i Capigruppo ed in omaggio di Giuseppe<br />
Guidarini, per anni anima del Gruppo, viene comunque<br />
riportata la storia del Gruppo.<br />
27
28<br />
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Fiumalbo<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto nel 1940 viene<br />
ricostituito nel 1946.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 96; Soci aggregati 22.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Bonan Paolo 1923/1924, Ten.<br />
Col. me. Giambi Luigi 1924/1932, Donati Francesco<br />
1933/1953, Lenzini Siro 1954/1957, Stefanini Ludovico<br />
1958/1962, Lenzini Siro 1963/1964, Andreoli Athos<br />
1965/1966, Lenzini Siro 1967/1968, Santi Livio 1968/1971,<br />
Coppi Battista 1972/1974, Nizzi Ivano 1975/1976, Nardini<br />
Graziano 1977/1979, Marchetti Antonio 1980/1981, Nizzi<br />
Silvano 1981/1986, Nardini Graziano 1987/2004, Fraulini<br />
Yuri dal 2008.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />
costituito punto di riferimento per le Istituzioni locali,<br />
grazie alla sua disponibilità. Tra gli impegni maggiori,<br />
oltre al monumento ai caduti, realizzato nel 1975, raffigurante<br />
la Colonna Mozza dell’Ortigara,sono seguiti, in<br />
concomitanza con il succedersi delle emergenze, l’invio<br />
di volontari ad Osoppo in Friuli, ad Asti, ad Alessandria<br />
in Piemonte ed a Foligno in Umbria. Nel 1984 invia una<br />
cospicua somma per i terremotati dell’Armenia. Nel 1988<br />
in collaborazione con L’AVIS e con i materiali forniti dal comune<br />
di Fiumalbo, è stato costruito un edificio antisismico<br />
che oggi ospita la sede sociale, l’ambulatorio medico, ed<br />
il garage dell’ambulanza. Nel 2000, in occasione dell’adunata<br />
provinciale,l’edificio fu inaugurato alla presenza del<br />
Col Villy Lenzini Comandante dell’8° Rgt. Alpini di Cividale<br />
e del coro della Julia. Il nucleo di Protezione Civile<br />
di Fiumalbo fu tra i primi della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>, ed attualmente<br />
conta su 22 volontari, con specifiche mansioni<br />
per antincendioboschivo,rischio idrogeologico soccorritori<br />
e generici. Attualmente il Gruppo è impegnato nella riqualificazione<br />
dell’area<br />
antistante la sede, che<br />
in accordo con l’Amministrazione<br />
Comunale,<br />
verrà denominata: “Parco<br />
degliAlpini”.<br />
ATTUALE DIRETTIVO<br />
- Capogruppo: Fraulini<br />
Yuri. Vice Capogruppo:<br />
Nardini Graziano. Consiglieri:<br />
Nizzi Giovanni,<br />
Ugolini Daniele, Nizzi<br />
Roberto, Colò Federico,<br />
Nizzi Piergiovanni.<br />
Il Gruppo di<br />
Frassinoro<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto nel 1940 viene<br />
ricostituito nel 1946.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 55; Soci aggregati 23.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Ferrari Giuseppe 1931/1932,<br />
Piacentini Giuseppe 1933 /1940, Capitani Luigi 1946/1970,<br />
Marcolini Ulderico 1971/1978, Tollari Fausto 1978/1991,<br />
Marcolini Edoardo 1991, Tollari Fausto 1991/2001, Marcolini<br />
Marco 2002/2003, Ruffaldi Alberto dal 2003.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />
dato il suo fattivo contributo alle attività della <strong>Sezione</strong>,<br />
tanto che ha organizzato ben tre adunate provinciali e<br />
nel 2007 il 72° campionato nazionale A.N.A. per lo sci di<br />
fondo, attività quest’ultima che, realizzata con particolare<br />
impegno e professionalità, ha valorizzato l’immagine della<br />
<strong>Sezione</strong> in ambito nazionale.<br />
Meritano particolare menzione, tra le numerose iniziative<br />
realizzate, il monumento ai caduti, costruito su monte<br />
Mondino che è diventato meta di pelleggrinaggio annuale<br />
e l’invio di personale per collaborare alla ricostruzione<br />
delle zone terremotate del Friuli e dell’asilo di Rossosch<br />
in Russia. Costantemente disponibile alla collaborazione<br />
con le autorità comunali e parrocchiali, per la realizzazione<br />
di attività a favore della comunità locale, il Gruppo, oltre<br />
alla normale manutenzione dei monumenti ai caduti<br />
ha provveduto all’inaugurazione a Pian di Venano della<br />
“Maestà Votiva”. Nell’ambito della protezione civile è stata<br />
creata la squadra antincendio boschivi, dotata di adeguata<br />
attrezzatura.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ruffaldi Alberto.<br />
Vice Capogruppo: Nello Fontana. Cassiere: Sergio Tazzioli.<br />
Consiglieri: Nono Piacentini, Virginio Righi, Matteo<br />
Fontana, Erio Schenetti, Luca Marcolini, Nello Fontana.
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Gombola<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1956<br />
e dal 1976 al 1985.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Tesseramento in corso.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Bedini Antonio 1931/1940,<br />
Turrini Leo 1956/1958, Torri Franco 1959/1971, Bedini Armando<br />
1972/1976, Torri Franco 1985/2000, Veratti Zeno<br />
2000/2006, Gianpetruzzi Luigi dal 2006.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />
partecipato con spirito collaborativo alle manifestazioni<br />
alpine, dando un contributo significativo in occasione<br />
di calamità e nella realizzazione di opere di pubblica<br />
utilità. Tra le attività più significative non possono essere<br />
dimenticate l’inaugurazione, nel settembre del 1989, del<br />
monumento a ricordo di tutti gli alpini caduti. Sono ancora<br />
vive nella memoria di tutti gli abitanti di Gombola le<br />
commoventi cerimonie tenutesi, nel 1997 e nel 1999, in<br />
occasione del rientro delle salme di commilitoni caduti in<br />
Russia. Durante le ricorrenti manifestazioni alpine locali,<br />
il Gruppo, ha sempre posto in evidenza l’attaccamento al<br />
territorio ed alle tradizioni, premiando con attestati di benemerenza,<br />
quanti tra i propri iscritti, si distinguevano per<br />
professionalità e fedeltà nell’agricoltura.<br />
Attualmente nell’ambito di una ristrutturazione interna, il<br />
Gruppo, che aveva nel 2004, inglobato il Gruppo di Polinago,<br />
si è nuovamente scisso. Non vi è dubbio che nonostante<br />
la diminuzione numerica, non diminuiranno in<br />
futuro partecipazione ed impegno.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Gianpetruzzi Luigi.<br />
Il Gruppo di<br />
Guiglia<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1953.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 50.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Pasini Melchiorre1931/1940,<br />
Pasini Melchiorre 1954/1965, Pedroni Mario 1966/1969,<br />
Pedretti Primo 1970/1975, Galantini Gianfranco 1976/<br />
1978, Menzani Augusto 1979/1981, Bevelinotti Pietro<br />
1982/1985, Pedretti Primo 1986/1995, Ballotta Gaetano<br />
1996/1998, Pedretti Primo 1999/2007, Nannini Luigi dal<br />
2008.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />
svolto con particolare incisività la sua funzione sociale,<br />
distinguendosi per impegno e disponibilità. Ha raggiunto<br />
il suo massimo sviluppo negli anni settanta, quando il<br />
suo organico comprendeva ben 110 iscritti. In quegli anni<br />
furono diverse le collaborazioni ed i progetti realizzati con<br />
le autorità religiose ed amministrative locali. Successivamente<br />
parte dei suoi soci sono confluiti nel nuovo Gruppo<br />
di Roccamalatina e questo ha determinato una minore incisività<br />
sull’attività sociale. Il Gruppo continua ad essere<br />
presente alle principali manifestazioni dell’associazione,<br />
a rendere omaggio, presenziando agli atti commemorativi,<br />
a quanti hanno offerto la propria vita per la Patria e<br />
continua a contribuire alle iniziative di carattere umanitario<br />
organizzate dalla <strong>Sezione</strong>.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Nannini Luigi. Vice<br />
Capogruppo: Pedretti Primo. Consiglieri: Rosei Martino,<br />
Menzani Augusto, Rebacchi Roberto, Cassanelli Aldo, Lamandini<br />
Armando.<br />
29
30<br />
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Lama Mocogno<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 149; Soci aggregati 45.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Baldoni Palmo 1923/1940,<br />
Cav. Baldoni Oreste 1946/1969, Cav. Amidei Giuseppe<br />
1970/1991, Borri Marino 1992/2006, Ricchi Nello dal<br />
2007.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, fin dalla<br />
sua costituzione ed in modo sempre più attivo dopo la seconda<br />
guerra mondiale, ha costituito punto di riferimento<br />
per tutti i concittadini in ambito comunale.<br />
Tra le numerose attività svolte vanno poste in risalto: la costruzione<br />
della chiesetta degli alpini dedicata ai caduti per<br />
la Patria, inaugurata nel 1964 e la costruzione del rifugio<br />
delle Piane di Mocogno nel 1989. La sede del Gruppo è<br />
a disposizione anche dei volontari della protezione civile.<br />
Numerosi sono stai gli interventi nell’ambito del sociale,<br />
spesso sotto forma di mano d’opera per la sistemazione<br />
di aree e strade comunali. Il Gruppo, sempre presente alle<br />
principali manifestazioni alpine, ha sempre contribuito in<br />
forma significativa in occasione delle calamità nazionali.<br />
In particolare, alcune decine di volontari si sono alternati<br />
presso i campi di lavoro in Friuli per la ricostruzione delle<br />
zone terremotate.<br />
La consegna della bandiera nazionale alle scuole ed il tradizionale,<br />
annuale, pranzo, per i disabili del comprensorio<br />
di Pavullo, presso il rifugio delle Piane sono altri tasselli<br />
che compongono il mosaico dell’attività del Gruppo.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ricchi Nello. Vice<br />
Capogruppo: Martagni Moreno. Consiglieri: Florini Giorgio,<br />
Poggioli Ermanno, Castelli Adolfo, Poggioli Francesco,<br />
Ricchi Vittorio, Casacci Lorenzo, Martagni Ivo, Orsini<br />
Daniele, Ricchi Maurizio.<br />
Il Gruppo di<br />
Mirandola<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1981<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 43.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Briccoli Emidio 1931/1933,<br />
Ten. Meschieri Senen 1934/1940, Bergamini Marco<br />
1982/1988,S. Ten. Manfredini Emilio 1988/1996, Magg.<br />
Gavioli Livio 1997/1999, S. Ten.Varini Alberto dal 2000.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Ricostituito in<br />
tempi relativamente recenti, il Gruppo si è prodigato per<br />
il mantenimento dello spirito alpino tra i suoi soci. Ha costantemente<br />
partecipato alle manifestazioni alpine a livello<br />
nazionale e sezionale. In stretta collaborazione con il<br />
gruppo alpini di San Prospero che mette a disposizione<br />
la propria sede per gli incontri del Gruppo, i soci hanno<br />
contribuito con donazioni e personale, in occasione delle<br />
calamità che nel tempo hanno colpito l’Italia.<br />
Tra le attività a carattere sociale va evidenziata la disponibilità<br />
offerta alle autorità locali e l’impegno a favore dei<br />
bambini malati di neoplasie nell’ambito della sezione.<br />
Alcuni rappresentanti del Gruppo, quale dimostrazione<br />
di attaccamento all’Associazione ed ai suoi valori, sono<br />
sempre presenti alle manifestazioni organizzate dai gruppi<br />
limitrofi anche della sezione di Bologna.<br />
ATTUALE DIRETTIVO<br />
Capogruppo: S. Ten. Varini Alberto.
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
<strong>Modena</strong><br />
DATA DI FONDAZIONE - 1922, sciolto dal 1940 al 1946.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 71; Soci aggregati 61.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Magg. Cambi Adolfo<br />
1922/1953, Malagoli Oreste 1953/1957, Cav. Ronchetti<br />
Alcide 1958/1972, Magg. Poggi Giuseppe 1973/1984,<br />
Cav.Incerti Luciano 1985/1998, Ten. Col. Rinaldi Gianluigi<br />
1998/2002, Pizzolari Enrico 2002 (interinale), Magg. me.<br />
Curti Gianluigi (Commissario 2002/2003), Gen. Fregni<br />
Francesco 2003/2006, Gaetani Gianluigi 2006/2009, Salvioli<br />
Federico dal 2009.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha<br />
sempre dato, fin dalla sua costituzione, il suo importante<br />
contributo alle attività della <strong>Sezione</strong>. Peraltro è il Gruppo<br />
alpini di <strong>Modena</strong> il titolare del contratto d’affitto con il comune<br />
di <strong>Modena</strong> della sede che ospita anche la <strong>Sezione</strong><br />
con annesse strutture di protezione civile. Tale sede,<br />
inaugurata nel 1990 è stata completamente ristrutturata,<br />
ampliata e completata con la recente posa di un monumento<br />
dedicato ai caduti di tutte le guerre. Oltre ad aver<br />
contribuito con fondi, alcuni soci hanno partecipato alle<br />
attività di ricostruzione delle zone colpite da calamità naturali<br />
ed alla costruzione dell’asilo in Rossosch. Il Gruppo<br />
ospita periodicamente nei mesi estivi, dei bambini affetti<br />
da autismo per facilitarne la terapia di gruppo. Trovano<br />
ospitalità presso la sede, per lo sviluppo delle loro attività<br />
sociali, anche la C.R.I e L’ASEOP. Il Gruppo ha collaborato<br />
alla realizzazione di un campo di calcio per il CEIS a<br />
Cognento, partecipa annualmente alla colletta alimentare<br />
e organizza viaggi/pellegrinaggi, recentemente anche al<br />
“Ponte di Perati” in Albania. Motivo di orgoglio, per l’impegno<br />
ed i risultati conseguiti, è il “Coro la Secchia A.N.A..<br />
Gruppo Alpini di <strong>Modena</strong>” diretto dal maestro Boschelle.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Salvioli Federico.<br />
Vice Capogruppo: Rosenthal Roberto. Consiglieri: Bandieri<br />
Alfonso, Boschelle Grazioso, Curti Luigi, Fregni Francesco,<br />
Notari Fabrizio,<br />
Strapparava<br />
Bernardino, Vignudini<br />
Artemisio, Gaetani<br />
Gianluigi.<br />
Il Gruppo di<br />
Monfestino<br />
DATA DI FONDAZIONE - 2001.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 78; Soci aggregati 21.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Mulinazzi Marino dal 2001.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, seppur<br />
di recente costituzione è sempre stato significativamente<br />
presente a tutte le manifestazioni ed alle attività pianificate<br />
dalla <strong>Sezione</strong>. Seguendo le orme della miglior tradizione<br />
alpina, il Gruppo ha operato in particolar modo nel sociale,<br />
elargendo denaro alla “Casa del Fanciullo “di Piacenza,<br />
alla casa “Bambini di casa Giulia “ di Serramazzoni, alla<br />
Lega Italiana per la lotta contro i Tumori di <strong>Modena</strong> ed a<br />
missionari in Eritrea. Tra i lavori significativi in ambito sociale<br />
va ricordato la costruzione di un monumento dedicato<br />
a tutti i caduti per la pace.L’impegno in ambito sociale si<br />
è ampliato con la consegna, nel 2008, di tre borse di studio<br />
ai ragazzi più meritevoli del comune di Serramazzoni.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo : Mulinazzi Marino.<br />
Vice Capogruppo: Ciamaroni Enzo. Consiglieri : Beneventi<br />
Anselmo, Venturelli Enrico, Verdi Primo, Guicciardi<br />
Ambride, Gubertini Giancarlo, Ingrami Adriano. Tesoriere:<br />
Pavone Gian Paolo.<br />
31
32<br />
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Montecreto<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 19; Soci aggregati 1.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Lancellotti Severo 1923/1924,<br />
Beneventi Antonio 1925/1933, Tagliani Giuseppe 1934/<br />
1953, Bonaccorsi Silvio 1954/1963, Masinelli Gianluigi<br />
1964, Tagliani Leardo1965/1983, Galli Lorenzo 1983/<br />
2006, Magnani Viviano dal 2006.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, in funzione<br />
della sua forza organica, ha sempre partecipato,<br />
con ampia disponibilità, alle principali attività della <strong>Sezione</strong>,<br />
alle adunate nazionali ed alle adunate sezionali.<br />
Meritano menzione anche i contributi elargiti in occasione<br />
delle sciagure nazionali, quali terremoti ed inondazioni<br />
ed alla realizzazione di iniziative intraprese da altre organizzazioni<br />
di carattere sociale, in particolare quelle rivolte<br />
all’assistenza sanitaria.<br />
Per molti anni il Gruppo si è fatto carico della manutenzione<br />
dei monumenti ai caduti di tutte le guerre presenti sul<br />
proprio territorio.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Magnani Viviano.<br />
Vice Capogruppo: Galli Lorenzo. Consiglieri: Santi Romano,<br />
Balocchi Marco, Masinelli Gianluigi.<br />
Il Gruppo di<br />
Montefiorino<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 101; Soci aggregati 40.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Serradimigi Enrico 1923/<br />
1940, Cav. Barozzi Emilio 1946/1949, Rocchi Giulio<br />
1949/1956, Bernardi Amerigo 1957/1958, Rocchi Giulio<br />
1958/1963, Coriani Egidio 1963/1976,Cav. Gualmini Sergio<br />
1974/1985, Cav. Corti Aldo 1985/2000, Medici Dino<br />
dal 2001.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, ricco di<br />
storia e di tradizioni alpine è stato punto di riferimanto per<br />
la comunità di Montefiorino.Dopo la ricostituzione il Gruppo<br />
ha ospitato le adunate Sezionali del 1958 e del 2003.<br />
Ha testimoniato concretamente il proprio impegno in campo<br />
sociale con l’invio di denaro e personale in occasione<br />
dei terremoti del Friuli e dell’Irpinia. La chiesetta, costruita<br />
ed inaugurata nel 1985 dal Gruppo, in memoria dei Caduti<br />
di tutte le guerre conserva un’ icona raffigurante la Madonna<br />
del Don. Annualmente, presso il parco attrezzato della<br />
chiesetta, viene organizzata la festa del Gruppo. Nel 1988<br />
viene inaugurata la sede del Gruppo che, negli anni, verrà<br />
resa sempre più accogliente e nel 1994 ampliata. Nel contempo<br />
è sempre continuato l’impegno sociale, innanzitutto<br />
collaborando con le Autorità comunali e parrocchiali,<br />
quindi operando a favore di altre organizzazioni quali “la<br />
tenda di Abramo” e L’Avap. Significativi sono stati anche<br />
gli interventi in denaro a favore della costruzione dell’Asilo<br />
di Rossosch in Russia. Nel 1989 veniva costituito un nucleo<br />
di protezione civile che ha partecipato attivamente<br />
alle attività provinciali, regionali e nazionali.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Medici Dino. Vice<br />
Capogruppo: Gherardelli Mauro. Cassiere: Ruggi Piersergio.<br />
Revisori dei conti: Franchi Giuseppe, Manelli Romualdo.<br />
Consiglieri: Gherardi Evaristo, Giunzioni Silvio, Marchetti<br />
Pellegrino, Rosini Emore, Ruggi Daniele, Zanotti<br />
Fernando.
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Montese<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1931. Disciolto nel 1940 e ricostituito<br />
nel 1953.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 140; Soci aggregati 35.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Poli Giovanni 1931/1940,<br />
Borri Aristide 1953/1966, Monari Florio 1967/1971, Cav.<br />
Managlia Eligio1972/1988, Turrini Mario 1989/2004, Cav.<br />
Managlia Luigi 2005/2006, Muzzarelli Aldo 2007/2008,<br />
Mattioli Marino dal 2008.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Dal lungo elenco<br />
di attività sociali svolte negli anni, meritano menzione<br />
la ristrutturazione della chiesetta del Terminale di Iola di<br />
Montese,(ex oratorio del 1700), l’invio di denaro e personale<br />
per la ricostruzione dell’asilo di Rossosch in Russia,<br />
la restaurazione del monumento in piazza IV novembre e<br />
l’inaugurazione del monumento agli Alpini.<br />
Nel 1999 il Gruppo ha l’onore di ospitare l’adunata sezionale<br />
e con l’occasione inaugura la sede. Ogni anno partecipa<br />
a varie iniziative di solidarietà concordate con l’amministrazione<br />
comunale, in particolare aiuta la casa per<br />
anziani ed il centro per diversamente abili. Con le associazioni<br />
turistiche la collaborazione è rivolta alla realizzazione<br />
della festa di Montese, festa del parmigiano reggiano,<br />
festa della patata, festa del maiale.Particolare, tra le altre,<br />
è la partecipazione con il comune ed altre organizzazioni,<br />
alla realizzazione della festa per la commemorazione del<br />
25 aprile e della liberazione di Montese da parte della forza<br />
di spedizione brasiliana. L’attaccamento alle tradizioni<br />
ed ai valori alpini del Gruppo, ha avuto un significativo riconoscimento<br />
con l’assegnazione del premio “Fedeltà alla<br />
Montagna”, nel 1973, al socio alpino Lucchi Amilcare.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Mattioli Marino.<br />
Consiglieri: Bernabei Valeriano,Pedrucci Luciano, Bazzani<br />
Floriano, Lucchi Guido, Biagini Federico, Tamburini<br />
Dante, Righetti Grazio, Mazzetti Ugo, Turrini Mario, Nardi<br />
Giuseppe, Demaria Franco, Venturelli Luigi.<br />
Il Gruppo di<br />
Olina<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1969.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 40; Soci aggregati 8.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Lovati Giancarlo 1969/1978,<br />
Vinazzani Anselmo1978/1986, Caselli Roberto1986/2002,<br />
Lovati Giancarlo dal 2002.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua<br />
costituzione il Gruppo ha dato prova di notevole vitalità<br />
partecipativa,distinguendosi in più di una occasione per<br />
la voglia di fare, diventando un punto di riferimento per le<br />
altre organizzazioni del luogo.<br />
Tra le varie iniziative di carattere sociale svolte a favore<br />
di attività locali e nazionali alle quali il Gruppo non ha mai<br />
fatto mancare la propria adesione con personale o con<br />
materiale e fondi, va certamente sottolineata l’installazione,<br />
unitamente al Gruppo frazionale, della propria sede.<br />
Oltre all’installazione la sede ha richiesto numerosi interventi<br />
di ripristino e manutentivi che con il tempo, hanno<br />
reso la sede non solo esteticamente piacevole ma soprattutto<br />
funzionale alle esigenze, di qui il giusto orgoglio per<br />
questa realizzazione. La costante presenza alle principali<br />
attività celebrative e sociali, sottolinea lo spirito di collaborazione<br />
che anima i soci del Gruppo.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Lovati Giancarlo.<br />
Vice Capogruppo: Caselli Roberto. Consiglieri:Vinazzani<br />
Anselmo, Corsinotti Luigi, Ghiddi Elio, Adani Luca, Iseppi<br />
Paolo.<br />
33
34<br />
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Ospitale<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1990.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 23; Soci aggregati 21.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Seghi Marino 1990/1998, Seghi<br />
Ezio 1999/2003,Bellettini Francesco dal 2003.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - La recente costituzione<br />
del Gruppo e di conseguenza la sua breve storia,<br />
sono tuttavia testimonianza di una concreta volontà realizzatrice<br />
e di un impegno commisurato alle possibilità numeriche,<br />
ma costante nel tempo. Il gagliardetto del Gruppo,<br />
benedetto nel 1990 con una significativa cerimonia,<br />
è sempre presente, non solo alle adunate nazionali ma<br />
con encomiabile costanza, anche alle manifestazioni più<br />
importanti della <strong>Sezione</strong> e dei Gruppi modenesi. Fedeli<br />
custodi delle tradizioni e dei nostri valori, gli Alpini di Ospitale<br />
commemorano ogni anno, in occasione del raduno di<br />
“Croce Arcana” i caduti di tutte le guerre.<br />
ATTUALE DIRETTIVO<br />
Capogruppo: Bellettini Francesco.<br />
Il Gruppo di<br />
Palagano<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1952.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 51; Soci aggregati 4.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Fiori Rocco Giuseppe 1931/<br />
1979, Nanetti Gian Domenico 1979/1983, Ugolini Dino,<br />
Col Espamer Antonio 2002/2005, Maestri Marco 2005,<br />
Ferrarini Giuseppe 2005/2008, Bertelli Danilo dal 2009.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua nascita<br />
il Gruppo costituì un punto di riferimento per tanti Alpini<br />
presenti sulla riva destra del torrente Dragone, pur mantenendo<br />
stretti vincoli di collaborazione con i Gruppi della<br />
sponda sinistra del fiume ed in particolare con il Gruppo di<br />
Montefiorino.Tra le diverse attività svolte in campo sociale,<br />
si ricorda la costruzione del monumento all’Alpino, posto<br />
in piazza Fontana, la costruzione della sede del Gruppo,<br />
il gemellaggio con la <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> degli Autieri, il<br />
ripristino della “Croce” e la collocazione in località Vigne<br />
di una preziosa statua della Madonna. Il Gruppo è stato<br />
spesso presente con materiali e personale alle operazioni<br />
di soccorso che hanno interessato negli anni tutta la<br />
Penisola. Tra questi interventi si ricorda con particolare<br />
piacere lo sforzo ed il favorevole risultato raggiunto nella<br />
raccolta di derrate alimentari e di vestiario in occasione<br />
dell’alluvione di Alessandria. Costante la collaborazione<br />
con le autorità locali nella realizzazione di numerose iniziative.<br />
Proprio quest’anno, nel mese di maggio, il Gruppo<br />
ha ospitato la 67 a Adunata sezionale.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bertelli Danilo.
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Pavullo nel Frignano<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1953.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 268; Soci aggregati 30.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Jacoli Ugo 1931/1933,<br />
Stradi Remo 1934/1940, Contri Angelo 1953/1956, Ten.<br />
Col. Bartolazzi Carlo 1956/1977, Ferrari Giuseppe 1978/<br />
1991, Pini Giovanni,1991/19991, Rosci Francesco 1991/<br />
2000, Martensi Walter 2001/2006, Verucchi Santino dal<br />
2006.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo di Pavullo<br />
è certamente uno dei Gruppi della <strong>Sezione</strong> più ricco di<br />
storia e di tradizioni alpine. Per dare l’idea della sua trainante<br />
attività, basti ricordare che ha organizzato, in modo<br />
impeccabile, ben sette adunate provinciali. Nel 1974 è stato<br />
consegnato il premio, a livello nazionale, “Fedeltà alla<br />
Montagna” all’alpino Barbari Pietro. Per ricordare anche<br />
concretamente il continuo apporto in personale, materiale<br />
e fondi a favore di numerose iniziative in ambito sociale,<br />
nel 1977 è stato inaugurato il monumento dedicato al<br />
“Cuore generoso degli Alpini”, soprattutto per testimoniare<br />
l’importante contributo offerto a favore dei terremotati del<br />
Friuli. Degne di nota sono inoltre il rifacimento del tetto<br />
della chiesetta di San Pellegrino, lo spostamento e la sistemazione<br />
della fontana del “Canone”, la ristrutturazione<br />
dell’oratorio del “Cuminello”, il rifacimento del monumento<br />
a Benedello, le numerose donazioni a favore di famiglie<br />
bisognose e gli interventi a favore delle zone terremotate<br />
o alluvionate dell’Irpinia, delle Marche, della Valtellina e<br />
del Piemonte. Con la loro attività gli alpini del Gruppo hanno<br />
sempre commemorato i caduti aiutando i vivi.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Verucchi Santino.<br />
Vice Capogruppo:Rovandi Vittorio. Segretario: Rosci<br />
Francesco. Consiglieri: Soci Alfonso, Chiletti Alessandro,<br />
Bortolani Giancarlo, Cuoghi Giorgio, Manni Leandro, Gandolfi<br />
Luciano, Pasini Luigi, Andreoli Valerio, Badiali Giustiniano,<br />
Vignali Dario.<br />
Il Gruppo di<br />
Piandelagotti<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1963.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 39; Soci aggregati 9.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Petraglia Pasquale1923/1932,<br />
Lamberti Antonio 1932/1934, Palandri Giovanni 1934/<br />
1940, Piacentini Nello 1963/1963, Gualtieri Guido<br />
1964/1982, Palandri Elio 1983/2002, Palandri Simone dal<br />
2003.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />
operato nelle manifestazioni alpine e nella realizzazione<br />
delle opere di pubblica utilità, profondendo passione e<br />
spirito di abnegazione. Tra le attività più significative non<br />
possono essere dimenticate l’organizzazione di una Adunata<br />
provinciale e di un Raduno interprovinciale. Gli alpini<br />
del Gruppo non hanno mai fatto mancare il loro contributo<br />
in personale e denaro in occasione dei vari disastri naturali<br />
che hanno colpito il territorio nazionale.<br />
Sempre attenti alle necessità del loro comune, sono un<br />
importante punto di riferimento per l’amministrazione,<br />
hanno ristrutturato, tra l’altro, la chiesetta in località Prati<br />
di San Geminiano, la prima volta nel 1983, quindi dopo un<br />
ulteriore intervento radicale, hanno nuovamente rimesso<br />
a nuovo la chiesetta, inaugurando la sua riapertura al culto<br />
nell’agosto del 2009. E’ ormai un appuntamento fisso,<br />
nel mese di dicembre, il pranzo per tutti gli over 80 del<br />
paese.<br />
Con orgoglio viene ricordata l’attività del gruppo di protezione<br />
civile, che con i suoi nove volontari è sempre pronto<br />
a rispondere ad ogni chiamata.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Palandri Simone.<br />
Consiglieri: Palandri Elio, Lamberti Alberto, Fontanini Roberto,<br />
Biondi Daniele, Piacentini Riccardo, Zanni paolo,<br />
Ferrari Giancarlo.<br />
35
36<br />
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Pievepelago<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1953.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 78; Soci aggregati 17.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - S. Ten Fantoni Tullio1931/1940,<br />
Crovetti Arturo 1953/1955, Montali Dino 1956/1957, Marchetti<br />
Giuseppe 1958/1968, Santi Martino 1969/1978,<br />
Bortolai Gianpaolo dal 1979.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le manifestazioni<br />
alpine più significative organizzate dal Gruppo, vengono<br />
ricordate le adunate provinciali del 1960, del 1979 e del<br />
1994. In particolare, in occasione dell’adunata provinciale<br />
del 1994 è stato realizzato un intervento di protezione civile<br />
nel territorio del comune di Pievepelago. Nella stessa<br />
occasione, con la partecipazione della fanfara della Brigata<br />
Julia,è stata inaugurata la sede del Gruppo. La ristrutturazione<br />
della chiesetta del Lago Santo, la staccionata<br />
del sentiero che collega l’abitato con gli impianti di risalita<br />
sono frutto del lavoro degli alpini del Gruppo. Numerosi gli<br />
interventi per organizzare gare campestri, servizi logistici<br />
a favore di varie organizzazioni sportive o per supportare<br />
l’annuale incontro tra le comunità di Pievepelago e Barga<br />
in località Lago Santo. Sempre presenti alle principali manifestazioni<br />
dell’associazione in ambito Sezionale e Nazionale,<br />
il Gruppo ha sempre fornito il proprio contributo<br />
in occasione delle numerose alluvioni e dei terremoti. Dal<br />
2007 il Gruppo invia atleti in rappresentanza della <strong>Sezione</strong><br />
ai campionati A.N.A. di sci di fondo.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bartolai Gianpaolo.<br />
Vice Capogruppo: Santi Giorgio. Consiglieri: Amidi<br />
Andrea,Carani Fermo, Fraulini Elia, Galassini Luigi, Lotti<br />
Gian Franco, Nizzi Nicola, Pighetti Emiliano, Vanoni Angelo,<br />
Vignocchi Domenico.<br />
Il Gruppo di<br />
Polinago<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1947<br />
e dal 2004 al 2009.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 45; Soci aggregati 3.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Bonvicini Bruno 1923/1932,<br />
Bertoni Giovanni 1933/1940, Bonvicini Bruno 1947/1966,<br />
Bonvicini Nando 1967/1976, Bruni Renato 1977/1978,<br />
Bonvicini Nando 1978/1986, Croci Sante 1986/2001, Bedosti<br />
Raffaele 2001/2004, Bernardi Antonio dal 2009.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Gruppo di antica<br />
tradizione e di significativa presenza sul territorio, ha costituito<br />
per lungo tempo un concreto punto di riferimento<br />
per gli amministratori locali. Elemento significativo della<br />
sua capacità realizzatrice è stato l’onere di organizzare<br />
l’adunata sezionale nel 1952.<br />
Nonostante il depauperarsi del numero organico del Gruppo,<br />
dovuto al trasferimento in pianura di numerosi iscritti,<br />
sempre gli alpini di Polinago hanno partecipato con generoso<br />
entusiasmo alle manifestazioni alpine. E non hanno<br />
mai fatto mancare il loro contributo per alleviare le sofferenze<br />
di quanti, in ambito nazionale, erano stati colpiti da<br />
calamità naturali.<br />
A dimostrazione di una ferrea volontà realizzatrice il Gruppo,<br />
che si era fuso nel 2004 con il Gruppo di Gombola, ha<br />
ripreso vita in questi mesi, siamo certi che memore della<br />
storia passata, il ricostituito Gruppo, saprà distinguersi per<br />
collaborazione impegno e disponibilità, sia in ambito locale<br />
che in ambito sezionale.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bernardi Antonio.<br />
Consiglieri: Bedosti Raffaele, Torri Cristian, Bonaccini Antonio,<br />
Giacobazzi Antonio, Madrigali Arduino, Muccini Bruno,<br />
Cadegiani Mauro.
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Prignano sulla Secchia<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1960.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 130; Soci aggregati 30.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Casolari Renato1931/1940,<br />
Pietri Ermete 1960/1963, Marchetti Liborio 1964/1997,<br />
Marchetti Ivan 1997/2001, Marchetti Giovanni dal 2001.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione<br />
il Gruppo si mette in evidenza per lo spirito alpino,<br />
la generosità e la capacità realizzatrice. Sempre tra i primi<br />
a rispondere ad ogni chiamata della <strong>Sezione</strong>, ha inviato,<br />
per esempio, 12 volontari nel cantiere di Osoppo in Friuli<br />
ed in quell’occasione rafforza la sua disponibilità con 14<br />
autotreni con rimorchio carichi di materiale edile e con 12<br />
milioni di lire. Altri alpini partiranno per successive esigenze<br />
in Italia (Piemonte, Valtellina, Umbria e l’ultimo terremoto<br />
dell’Abruzzo del 2009) ed in Russia (Rossosch).<br />
Tra i vari lavori realizzati dai volontari del Gruppo, merita<br />
particolare menzione il restauro del monumento ai caduti<br />
della frazione di Pigneto e la partecipazione alla recente<br />
realizzazione ed inaugurazione (2008) di un nuovo imponente<br />
monumento all’alpino, posto in una piazza del<br />
paese. Con l’esempio gli alpini hanno saputo coinvolgere<br />
nelle loro attività gran parte dei concittadini, diventando a<br />
ragione, punto di riferimento anche per le autorità comunali.<br />
Gelosi custodi delle tradizioni, gli alpini di Prignano<br />
sono sempre presenti alle cerimonie più significative dei<br />
Gruppi modenesi, della <strong>Sezione</strong> ed ovviamente all’Adunata<br />
Nazionale, con un folto numero di soci.<br />
Sempre disponibile anche l’efficiente nucleo della protezione<br />
civile.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Marchetti Giovanni.<br />
Vice Capogruppo: Castellari Carlo, Torlai Maurizio.<br />
Consiglieri: Costi Guerrino, Farioli Ferdinando, Giovannini<br />
Pellegrino, Macchioni Massimo, Lensotti Walter, Cassinadri<br />
Umberto, Marchetti Liborio, Turbati Pietro.<br />
Il Gruppo di<br />
Riolunato<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1932, sciolto dal 1940 al 1955<br />
e dal 1958 al 1961.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 47; Soci aggregati 3.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Carbonari Luigi 1932/1940,<br />
Ten Migliori Pierluigi 1955/1958, Pini Giovanni 1961/1962,<br />
Fini Pietro 1963/1968, Bosi Bartolomeo 1969/1974, Contri<br />
Romeo 1975/1976, Razzoli Giuseppe1977/1978, Bosi<br />
Bartolomeo 1978, ContriRomeo 1979, Contri Erio 1980,<br />
Migliori Ugo dal 1980.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione<br />
il Gruppo ha dato prova di buona volontà per<br />
essere parte attiva nell’ambito della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>,<br />
fronteggiando con caparbietà ogni tipo di difficoltà organizzativa<br />
che gli eventi hanno posto sul suo cammino.<br />
Sempre presenti alle manifestazioni più significative in<br />
ambito sezionale e nazionale e generosamente disponibili<br />
in occasione dei disastri naturali che hanno colpito la<br />
penisola, il Gruppo ha elargito significative donazioni, in<br />
base alle proprie disponibilità, in tutte le evenienze. Da<br />
evidenziare, in ambito locale, l’organizzazione di una adunata<br />
provinciale e tra le altre iniziative, la costruzione della<br />
cappelletta in località Polle di Riolunato diventata meta di<br />
pellegrinaggio soprattutto durante il periodo estivo. Presso<br />
la stessa cappelletta il Gruppo organizza annualmente<br />
una significativa manifestazione.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Migliori Ugo. Vice<br />
Capogruppo: Mattei Walter, Cassiere: Contri Erio. Consigliere:<br />
Saielli Adrian.<br />
37
38<br />
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Roccamalatina<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1954<br />
e dal 1982 al 1985.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 68; Soci aggregati 34.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Pasini Melchiorre 1934/1940,<br />
Pasini Melchiorre 1954/1965, Ferrari Giovanni 1966/1968,<br />
Pasini Melchiorre 1969/1971, Ravera Giorgio 1972/1981,<br />
Bevelinotti Pietro 1985/19994, Lamandini Arnaldo 1995/<br />
2006, Casalgrandi Corrado dal 2007.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />
operato con grande disponibilità a favore della comunità<br />
e con elargizioni alle persone più bisognose. Il<br />
Gruppo è sempre stato inoltre punto di riferimento per le<br />
Istituzioni locali per aver contribuito alla realizzazione di<br />
alcune attività a carattere sociale e religioso.Tra le principali<br />
opere realizzate, vanno ricordate: la realizzazione del<br />
monumento ai caduti, il restauro della chiesetta dei “Sassi”,<br />
il restauro della sede sociale, ora confortevole e dotata<br />
di moderne attrezzature, in collaborazione con il comune<br />
di Guiglia. Con la costituzione del nucleo di protezione<br />
civile, il Gruppo ha partecipato con l’invio di volontari in<br />
occasione di catastrofi e calamità naturali. Il Gruppo ha<br />
organizzato nel 1994, riscuotendo l’unanime consenso,<br />
l’Adunata Sezionale.<br />
Costante e numerosa la partecipazione degli iscritti alle<br />
più importanti manifestazioni organizzate dalla <strong>Sezione</strong><br />
ed all’adunata nazionale<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Casalgrandi Corrado.<br />
Vice Capogruppo: Lamandini Arnaldo. Segretario: Pini<br />
Pier Paolo. Consiglieri: Botri Zelio, Lolli Amilcare, Rivieri<br />
Vito, De Luca Giuseppe, Bevelinotti Angelo, Martinelli<br />
Giuseppe, Degli Esposti Orfeo.<br />
Il Gruppo di<br />
S. Annapelago<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1937, sciolto dal 1940 al 1953<br />
e dal 1978 al 1987.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
19 Soci Alpini; 14 Soci aggregati.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Bernardi Amerigo 1937/<br />
1940, Tognarelli Giovanni 1953/1955, Serg. Bernardi<br />
Amerigo 1956/1968, Picchetti Franco 1969/1972, Carani<br />
Fermo 1973/1978, Galli Graziano1987/1992, Giannasi<br />
Giuseppe 1992/2009 dal 2009 Tognarini Massimo.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo si è<br />
sempre impegnato in varie iniziative per il Paese. Tra gli<br />
interventi più significativi, nel 1987, in occasione della ricostituzione<br />
del Gruppo, è stato ripulito e completamente<br />
ristrutturato il monumento ai Caduti di tutte le guerre,<br />
monumento che era stato inaugurato nel 1953. Nel 1991<br />
venne eretto il monumento all’Alpino in località Poggiolo<br />
di S. Annapelago. Nel 2004 il Gruppo ha ricostruito il<br />
monumento della Faggiaccia (deturpato da ignoti vandali)<br />
eretto a ricordo della barbara uccisione da parte nazista<br />
di cinque donne Santannesi. Imponente la partecipazione<br />
dei Gruppi alpini e della popolazione alla nuova inugurazione<br />
del monumento avvenuta lo stesso anno. A dimostrazione<br />
della vitalità del gruppo, nel marzo 2009, è stata<br />
organizzata, in collaborazione con la <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>,<br />
la prima edizione della “sgambata sugli sci da fondo”, che<br />
ha visto la partecipazione di Alpini e soci aggregati di numerosi<br />
Gruppi. Sulla base delle proprie capacità numeriche,<br />
ma sempre con la generosità che contraddistingue<br />
gli Alpini il Gruppo ha fornito il proprio contributo in tutte le<br />
emergenze locali e nazionali di eventi calamitosi.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Tognarini Massimo.<br />
Vice Capogruppo: Menoni Alessio. Segretario: Manfredini<br />
Alberto. Consiglieri: Bernardi Giorgio, Bernardi Mario,<br />
Colò G.Franco, Giannasi Giuseppe.
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
S. Prospero<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1984.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 47; Soci aggregati 39.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Calzolai Zeno 1984/1990,<br />
Costanzini Andrea 1990/2005, Spezzani Ferdinando<br />
2005/2007, Nascimbene Mauro dal 2007.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, pur di<br />
costituzione relativamente recente, si è subito segnalato<br />
per volontà partecipativa. Infatti il suo gagliardetto è sempre<br />
presente a tutte le principali manifestazioni dell’Associazione<br />
fieramente portato da alcuni dei suoi iscritti.<br />
Anche in campo sociale il Gruppo di San Prospero ha fornito<br />
prove di generosità, contribuendo in modo significativo<br />
all’ aiuto delle popolazioni colpite da calamità naturali.<br />
In ambito locale ha sempre dato la propria disponibilità<br />
alle Istituzioni civili e religiose, allo scopo di tenere sempre<br />
vivi i valori alpini.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Nascimbeni Mauro.<br />
Vice Capogruppo: Reggiani Andrea. Cassiere e Segretario:<br />
Marchesini Roberto, Baraldi Paolo. Consiglieri:<br />
Biancolino Denis, Costanzini Andrea, Neri Isideo, Zanon<br />
Mirco, Spezzani Ferdinando.<br />
Il Gruppo di<br />
Savignano sul Panaro<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1964.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 117; Soci aggregati 13.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Grandi Cav. Carlo 1964/1971,<br />
Barbieri Mario 1972, Grandi Cav.Carlo 1972/1995, Castagna<br />
Cav. Roberto 1995/2007, Montanari Enrico dal 2008.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Nato con grande<br />
volontà realizzatrice, il Gruppo ha iniziato immediatamente<br />
a partecipare alle iniziative provinciali e nazionali<br />
dell’ANA. Tra le attività di maggior spicco si ricordano gli<br />
interventi in Friuli nel 1976, la raccolta di fondi, devoluti al<br />
comune di San Marzanotto per l’alluvione del Piemonte,<br />
varie iniziative nel 1997 a favore dei terremotati delle Marche<br />
e dell’Umbria. Dal 1964 al 1969 il Gruppo ha organizzato<br />
ogni 4 mesi, viaggi per i famigliari delle giovani reclute<br />
che prestavano giuramento all’Aquila. In ambito locale va<br />
menzionata la costruzione del monumento ai caduti posto<br />
davanti alla chiesa di Mulino e l’inaugurazione della sede<br />
del Gruppo nel 1989, in concomitanza con l’adunata sezionale.<br />
Attualmente il Gruppo è impegnato nel volontariato<br />
con il proprio nucleo di protezione civile nato nel 1998.<br />
L’ultimo intervento da parte di alcuni volontari è avvenuto<br />
nel giugno 2009 nelle zone abruzzesi terremotate. Viene<br />
inoltre gestita la manutenzione del parco adiacente alla<br />
sede del Gruppo, in collaborazione con altre associazioni,<br />
organizza la camminata non competitiva “da la zresa a la<br />
barbera” e realizza la manifestazione “lotta per la spada<br />
dei Contrari” che si tiene nel borgo antico di Savignano in<br />
settembre.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Montanari Enrico.<br />
Vice Capogruppo:<br />
Morotti Adriano, Castagna<br />
Roberto. Tesoriere:<br />
Ognibene Giancarlo. Segretario:<br />
Rosolen Angelo.<br />
Consiglieri: Cassanelli<br />
Raffaele, Marchi Erino,<br />
Andreoli Athos, Camassi<br />
Francesco, Gibertini<br />
Claudio, Minelli Maurizio,<br />
Giuliani Guerrino, Albertazzi<br />
Roberto.<br />
39
40<br />
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Serramazzoni<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1927, sciolto dal 1940 al 1946.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 112; Soci aggregati 18.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Bartolacelli Guido 1927/1934,<br />
Sernesi Giuseppe 1935/1940, Artoni Ottorino 1946/1951,<br />
Bernardi Sotero 1952/1978, Tagliani Tomaso 1979/2005,<br />
Ranuzzini Amedeo dal giugno 2005.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />
contribuito in forma concreta ed attiva con la <strong>Sezione</strong><br />
di <strong>Modena</strong>, nella organizzazione delle manifestazioni alpine<br />
e nella realizzazione di opere di pubblica utilità, ponendo<br />
in ogni attività, passione e spirito di abnegazione.Tra<br />
le attività più significative non possono essere dimenticate<br />
l’organizzazione di ben 5 adunate provinciali. La stupenda<br />
posizione geografica del paese può essere stato uno<br />
dei motivi che hanno privilegiato per tante volte questa<br />
sede, ma questo nulla toglie alle indiscusse capacità organizzative<br />
dei suoi Alpini, che per Serramazzoni hanno<br />
costantemente operato, collaborando con la pubblica amministrazione,<br />
in numerose iniziative sociali.<br />
Notevoli le cooperazioni fornite, in personale e materiale<br />
per interventi realizzati, in occasione delle calamità naturali<br />
(Friuli, Irpinia, Piemonte e nel 2009 in Abruzzo), a livello<br />
nazionale. In questi ultimi anni, pur restando disponibili<br />
in caso di emergenza, gli alpini del Gruppo si impegnano<br />
principalmente a organizzare la festa dei propri soci ed<br />
una festa a favore di tutti i nonni di Serramazzoni.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ranuzzini Amedeo.<br />
Vice Capogruppo: Manfredini Giovanni. Cassiere:<br />
Magnani Anacleto. Responsabile Attrezzature: Gubertini<br />
Luigi. Consiglieri: Mandrioli Natale, Macchioni Eliseo,<br />
Marchionni Ercole, Roggiani Primo.<br />
Il Gruppo di<br />
Sestola<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1921, sciolto dal 1940 al 1946.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 60; Soci aggregati 34.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Col. Manaresi Angelo<br />
1921/1931, Magnani Vincenzo 1932/1940, Bartoli Luigi<br />
1940/1955, Menetti Gandolfo 1955/1985, Lenzini Giuseppe<br />
1985/1998, Quattrini Battista 1998/2002, Righetti Alberto<br />
dal 2002.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, dalla<br />
forte tempra e tradizione alpina, (è stato il primo costituito<br />
in provincia) vanta un lungo elenco di attività, sia nel campo<br />
associativo, sia nel campo sociale e sportivo. Il gagliardetto<br />
del Gruppo di Sestola è sempre tra i primi, in ambito<br />
della <strong>Sezione</strong>, a presenziare ed a sfilare alle cerimonie<br />
alpine, in montagna ed in pianura, ovunque si tratti di dare<br />
una dimostrazione di attaccamento ai valori fondamentali<br />
dell’Associazione. Importante il contributo che il Gruppo<br />
ha saputo fornire ad ogni chiamata per fronteggiare qualsiasi<br />
tipo di avversità naturale. In ambito locale, grazie agli<br />
stretti rapporti creati con le Istituzioni, viene realizzata una<br />
costante collaborazione con il comune, le scuole e l’ufficio<br />
turistico. Questo permette di realizzare, con l’unione<br />
delle forze, diverse attività socioculturali ed allegoriche.<br />
Tra le più importanti collaborazioni degli ultimi due anni,<br />
si ricordano i campionati nazionali di sci di fondo, il giro<br />
ciclistico d’Italia e l’Adunata Sezionale in occasione dell’<br />
85° anniversario della fondazione del Gruppo.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Righetti Alberto.<br />
Capogruppo onorario: Quattrini Battista. Vice Capogruppo:<br />
Lenzini Giancarlo. Consiglieri: Boselli Mauro (segretario),<br />
Zecchini Alberto (cassiere), Bonaccorsi Marino,<br />
BettiniLuigi, Guidarini Silvano, Galli Gianluigi, Flori Pietro<br />
Augusto, Bartoli Nino, Galli Stefano, Protti Stefano, Rossi<br />
Vitaliano.
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di<br />
Spilamberto<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1947.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 61; Soci aggregati 1.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Bergonzini Remo 1934/1940,<br />
Solmi Renzo 1947/1962, Freschi Mario 1963/1988, Scorzoni<br />
Giuseppe 1989/2005, Vecchi Giorgio dal 2006.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, nel corso<br />
degli anni, ha saputo aumentare la propria presenza<br />
nella comunità di Spilamberto. Partecipa con regolarità<br />
alle manifestazioni che l’Amministrazione Comunale e la<br />
Parrocchia di Spilamberto organizzano in occasione di ricorrenze<br />
civili e religiose. Sempre presente alle più importanti<br />
manifestazioni alpine, nel 1983 il Gruppo ha organizzato<br />
ed ospitato l’Adunata Sezionale ed in tale occasione<br />
è stato inaugurato il monumento dedicato agli alpini, sito<br />
nel parco omonimo. Già da parecchi anni, nella serata del<br />
primo venerdi del mese di ottobre, il Gruppo organizza<br />
una festa denominata “in festa con gli Alpini”, alla quale<br />
partecipa con entusiasmo tutta la cittadinanza e gli alpini<br />
dei paesi limitrofi. Tra i più recenti atti ufficiali va ricordato<br />
il gemellaggio, del 5 ottobre 2008, con il Gruppo Alpini di<br />
Cortemilia (Cuneo).<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Vecchi Giorgio.<br />
Consiglieri: Colombini Giorgio, Righi Franco, Giusti Renato,<br />
Aratri Illias, Cantergiani Giordano, Parmeggiani Enrico,<br />
Lambertini Pier Luigi, Rosari Gian Paolo, Malmusi Giovanni,<br />
Malagoli Marco.<br />
Il Gruppo di<br />
Verica<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1984.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 68; Soci aggregati 16.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Flandri Arturo1931/1940,<br />
Alcide Bertarini 1984/1992, Fulgeri Giuseppe “Pepo”<br />
1992/2006, Gandolfi Giminiano dal 2006.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Dalla data di costituzione<br />
il Gruppo si è sempre reso disponibile per la<br />
realizzazione di opere utili alla comunità di Verica, tutt’ora<br />
esegue lo sfalcio dell’erba nel cimitero locale e del vasto<br />
parco pubblico denominato “Fondi”. Ha partecipato ai<br />
principali interventi di protezione civile sotto la direzione<br />
dell’Associazione Nazionale ed in particolare, a più riprese,<br />
nel 1995 e nel 1996, è intervenuto, con 10 volontari, in<br />
Alessandria colpita dall’alluvione.<br />
In ambito locale gli interventi che meritano menzione sono:<br />
la costruzione delle fontane in piazza di Verica 1993, “del<br />
Madigo” 1997, “La Doccia” 2001, “Mora” 2003. La ristrutturazione<br />
della copertura dell’antico Santuario di Verica.<br />
La costruzione del passaggio pedonale per l’attraversamento<br />
del parco dei “Fondi”. La donazione di un impianto<br />
acustico, utile per esercitazioni didattiche, alle scuole elementari<br />
di Verica.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Gandolfi Geminiano.<br />
Vice Capogruppo: Fulgeri Giuseppe, Segretario Balocchi<br />
Robin. Cassiere: Marescotti Luca. Resp. Protezione<br />
Civile: Fulgeri Giuseppe. Consiglieri: Costi Vittorio, Vivi<br />
Mauro, Marescotti Luca, Marescotti Matteo, Bernardoni<br />
Paolo, Quattrini Walter, Ridolfi Pietro, Balocchi Robin,<br />
Fulgeri Giuseppe.<br />
41
42<br />
I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />
Il Gruppo di Vignola<br />
Marano sul Panaro<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1924, sciolto dal 1940 al 1953.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 162; Soci aggregati 38.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Cap. Rinaldi Bettino 1924/<br />
1953, Col. Ballestri Franco 1953/1984, Castagnoli Carlo<br />
1984/2002, Bazzani Guido dal 2002.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, a ragione,<br />
costituisce punto di riferimento nell’ambito della <strong>Sezione</strong><br />
per il suo impegno, per la sua disponibilità e per la sua<br />
capacità realizzatrice. Sempre in prima fila, con la forza<br />
datagli dal numero dei suoi iscritti, ha organizzato due adunate<br />
provinciali, ha contribuito generosamente, con personale<br />
e con fondi a tutti gli interventi patrocinati dall’Associazione<br />
a livello nazionale e sezionale.L’ultimo intervento<br />
nel 2009 a favore dei paesi terremotati dell’Abruzzo. Del<br />
Gruppo di Vignola faceva parte il Col. Gaetano Tavoni,<br />
medaglia d’oro al valor militare e Comandante del 9° Reggimento<br />
Alpini. Tra i numerosi e costanti contributi offerti<br />
in ambito locale è doveroso ricordare che il Gruppo, con la<br />
collaborazione degli Alpini di Marano, ha il merito di aver<br />
salvato dalla rovina, riportandolo alla bellezza originale,<br />
il Santuario del “Nino”, in località Ospitaletto. Il Gruppo<br />
ha costruito anche “La Casa dell’Alpino”, la nuova bella<br />
ed ospitale sede, certo la più bella tra quelle dei Gruppi<br />
della <strong>Sezione</strong>, inaugurata nel 2001, che ha richiesto un<br />
ingente sforzo economico, ma che soprattutto ha messo<br />
in evidenza la tenacia di chi crede nell’amicizia e lavora<br />
per favorirla.<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bazzani Guido,<br />
Vice Capogruppo: Callisti Silvano, Baraldi Giorgio. Consiglieri:<br />
Castagnoli Carlo, Fantozzi Giuseppe, Ferrari Paolo,<br />
Galli Ermanno, Grandi Franco, Lazzaroni Leonardo,<br />
Luccarini Paolo, Magni Italo, Miani Enzo, Neri Marco, Roli<br />
Giulio, Salusti Augusto, Sola Graziano, Toni Savino, Leonelli<br />
Primo.<br />
Il Gruppo di<br />
Zocca<br />
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1951.<br />
FORZA DEL GRUPPO<br />
Soci Alpini 75; Soci aggregati 7.<br />
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Soranzo Umberto 1931/<br />
1954, Arrighi Domenico 1954/1958, Serg. Battistini Primo<br />
1958/2002, Giusti Walter 2002/2006, Ropa Rino dal<br />
2006.<br />
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Già dalla sua fondazione<br />
il Gruppo ha contribuito all’organizzazione delle<br />
adunate Sezionali. Oltre all’impegno prettamente associativo<br />
che lo vede sempre in prima fila tra coloro che partecipano<br />
alle più importanti adunate Nazionali e Sezionali,<br />
il Gruppo si è reso disponibile con generosità in attività<br />
legate a varie iniziative. Tra queste meritano menzione<br />
la ristrutturazione di una chiesetta alpina sul Monte della<br />
Riva, l’offerta di un altare alla chiesa parrocchiale di Zocca,<br />
l’offerta di una barella a cucchiaio all’associazione volontari<br />
ambulanza del paese. Gli Alpini del Gruppo hanno<br />
preso parte con grande umanità e sollecitudine alle attività<br />
resesi necessarie a seguito dei disastri naturali che hanno<br />
colpito la penisola. Lodevole l’impegno del Gruppo nella<br />
raccolta di fondi da inviare in Valtellina dopo l’alluvione,<br />
l’adesione alla sottoscrizione per l’Armenia ed il contributo<br />
all’iniziativa “Operazione Sorriso” a favore della costruzione<br />
dell’asilo a Rossoch, in Russia. Nell’ambito delle attività<br />
del Gruppo a favore della propria collettività si ricordano<br />
l’organizzazione annuale del raduno alpino presso<br />
il “Monte della Riva”, o nell’abitato di Zocca, della festa<br />
dell’Epifania per gli anziani ospiti del centro Polifunzionale,<br />
così come l’allestimento dell’albero di Natale in piazza.<br />
Sito dedicato all’indirizzo: www.alpinizocca.com<br />
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ropa Rino. Vice<br />
Capogruppo: Calizzani Pier Paolo. Cassiere: Bignami<br />
Leo. Segretario: Bignami Daniele. Consiglieri: Capponi<br />
Luigi, Bertarini Abramo, Tonioni Michele, Creda Gabriele,<br />
Casagrandi Paolo, Rifranti Silla, Sapori Walter, Solastri<br />
Dino, Grotti Osvaldo, Ricci Franco, Battistini Primo.
Il Cappellano Alpino Don Gnocchi<br />
quest’anno sarà nominato Beato<br />
Tra le tante figure di alpini che hanno<br />
reso importante il corpo degli<br />
alpini, alcune sono veramente indimenticabili.Uno<br />
che fu’ un eroe, non<br />
solo per il suo coraggio sul campo<br />
di battaglia in aiuto degli altri, ma<br />
poi per tutta la vita, ispirandosi sempre<br />
al ricordo dei suoi alpini caduti,<br />
è il cappellano alpino don Gnocchi,<br />
nato a San Colombano al Lambro,<br />
vicino Lodi, il 25 ottobre 1902.<br />
Nel 1940 l’Italia entra in guerra e<br />
molti giovani studenti vengono chiamati<br />
al fronte. Don Carlo, coerente<br />
alla tensione educativa che lo vuole<br />
sempre presente con i suoi giovani<br />
anche nel pericolo, si arruola come<br />
cappellano volontario nel battaglione<br />
“Val Tagliamento” degli alpini: la<br />
sua destinazione è il fronte greco<br />
albanese.<br />
Terminata la campagna<br />
nei Balcani, dopo un breve<br />
intervallo a Milano, nel<br />
1942 Don Carlo Gnocchi<br />
riparte per il fronte. Questa<br />
volta la meta è la Russia,<br />
con gli alpini della Tridentina.<br />
Nel gennaio del 1943 inizia<br />
la drammatica ritirata<br />
del contingente italiano:<br />
Don Gnocchi, caduto stremato<br />
ai margini della pista<br />
dove passava la fiumana dei soldati,<br />
viene miracolosamente soccorso,<br />
raccolto da una slitta e salvato.<br />
È proprio in questa tragica esperienza<br />
che, assistendo gli alpini<br />
feriti e morenti e raccogliendone le<br />
ultime volontà, matura in lui l’idea<br />
di realizzare una grande opera di<br />
carità che troverà compimento,<br />
dopo la guerra, nella “Fondazione<br />
Pro Juventute”. Che è nota con un<br />
nome più semplice, i mutilatini di<br />
Don Gnocchi.<br />
Vittima di una malattia incurabile<br />
Don Gnocchi non riuscirà a vedere<br />
completata l’opera nella quale aveva<br />
investito le maggiori energie: il<br />
28 febbraio 1956, la morte lo rag-<br />
giunge prematuramente presso la<br />
Columbus, clinica di Milano dove è<br />
da tempo ricoverato per una grave<br />
forma di tumore.<br />
I funerali, celebrati il giorno 1 marzo<br />
dall’arcivescovo Montini (poi Papa<br />
Paolo VI), furono grandiosi per partecipazione<br />
e commozione. La sensazione<br />
generale era che la scomparsa<br />
di Don Carlo Gnocchi avesse<br />
privato la comunità di un vero santo.<br />
Durante il rito venne portato al microfono<br />
un bambino. Un’ovazione<br />
seguì le parole del fanciullo: “Prima<br />
ti dicevo: ciao don Carlo. Adesso<br />
ti dico: ciao, San Carlo”. A sorreggere<br />
la bara c’erano quattro alpini;<br />
altri portavano sulle spalle i piccoli<br />
mutilatini in lacrime. Tra amici, conoscenti<br />
e semplici cittadini erano<br />
in centomila a gremire il Duomo di<br />
Milano e la sua piazza.<br />
L’intera città listata a lutto.<br />
Dall’81 la Fondazione ha<br />
compreso nella propria<br />
azione, con apposita modifica<br />
statutaria, l’assistenza<br />
alle persone anziane,<br />
in prevalenza non autosufficienti<br />
(diventando formalmente<br />
nel ‘98 “Fondazione<br />
Don Carlo Gnocchi<br />
Onlus”), e dal 2000 anche<br />
ai malati oncologici in fase<br />
terminale.<br />
Oggi la Fondazione Don Carlo<br />
Gnocchi ha alle proprie dipendenze<br />
oltre 3700 operatori (oltre ad un migliaio<br />
di collaboratori professionali),<br />
eroga le proprie attività in regime di<br />
convenzione con il Servizio Sanitario<br />
Nazionale ed opera in 28 Centri<br />
ubicati in 9 Regioni italiane.<br />
Il solenne rito di beatificazione -<br />
come annunciato dall’arcivescovo<br />
di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi<br />
- sarà celebrata a Milano domenica<br />
25 ottobre 2009, anniversario<br />
della nascita di don Carlo.<br />
Nelle foto, dall’alto:<br />
Il libro su Don Gnocchi<br />
Don Gnocchi in Albania<br />
Don Gnocchi con una bambina<br />
43
44<br />
I nostri valori morali<br />
La Patria, il dovere, le tradizioni, la serietá, lo spirito<br />
di servizio, la fedeltá alla parola data, l’amicizia,<br />
sono quei valori che, astratti come concetti,<br />
si realizzano in concreti comportamenti umani.<br />
Sono valori insiti nell’animo umano ma che vanno<br />
coltivati. Non sono un patrimonio esclusivo<br />
degli Alpini o di chi a fatto la naia, ma certo essi<br />
hanno avuto la possibilitá di viverli e di metterli in<br />
pratica. Sono valori tanto cari alla nostra gente<br />
e che è facile farli condividere da tutti e la prova<br />
più evidente sono gli amici degli alpini, molti dei<br />
quali, dopo aver conosciuto il nostro ambiente<br />
diventano essi stessi elementi attivi e trainanti.<br />
Gli anni passano cambiano le mode e le morali,<br />
ma lo spirito alpino resta. Lo dimostrano le nostre<br />
adunate, i molteplici raduni, il nostro ritrovarci in<br />
clima di fraternitá, amicizia e solidale simpatia.<br />
Ci unisce la penna che portiamo sul cappello e<br />
la comune esperienza del servizio militare prestate<br />
nelle truppe alpine, dove si impararono la<br />
disciplina, l’osservanza delle regole, l’ordine, la<br />
franchezza; anche se con un tirocinio<br />
non privo di difficoltá, come puó essere<br />
l’ambiente in montagna, ma dove,<br />
come logica conseguenza, maturano<br />
lo spirito di corpo, l’amicizia, la solidarietá.<br />
Fatti e valori, trasparenza e dialogo,<br />
fiducia e solidarietà questi sono i segnali<br />
che dobbiamo far conoscere perché<br />
sono i segnali che realmente crea<br />
la nostra associazione e contemporaneamente<br />
sono i segnali che vogliono<br />
ricevere i cittadini italiani, preoccupati<br />
da altri segnali che accrescono l’incertezza per<br />
il futuro.<br />
Vitaliano Peduzzi grande scrittore alpino, in un numero<br />
dell’alpino di molti anni fà scrisse :<br />
Le attività fondate su quello slancio<br />
di amore umano che si chiama solidarietà<br />
(parola bella in tutte le lingue),<br />
danno gioia.<br />
(Viviamo la meravigliosa vicenda della solidarietà: esaltiamola.<br />
Ognuno di noi dà, quello che può, come meglio può, senza voltarsi<br />
indietro e senza aspettare il ringraziamento.)<br />
PAROLE TROPPO BELLE<br />
PER ESSERE COMMENTATE.
Preghiera<br />
dell’Alpino<br />
Sulle nude rocce, sui perenni ghiacciai,<br />
su ogni balza delle Alpi ove la Provvidenza<br />
ci ha posto a baluardo fedele delle nostre contrade,<br />
noi, purificati dal dovere pericolosamente compiuto,<br />
eleviamo l’animo a Te, o Signore,<br />
che proteggi le nostre mamme,<br />
le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani<br />
e ci aiuti a essere degni della gloria dei nostri avi.<br />
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,<br />
salva noi, armati come siamo di fede e di amore.<br />
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della tormenta,<br />
dall’impeto della valanga.<br />
Fa’ che il nostro piede posi sicuro sulle creste vertiginose,<br />
sulle diritte pareti, oltre i crepacci insidiosi;<br />
rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci<br />
la nostra Patria, la nostra bandiera,<br />
la nostra millenaria civiltà cristiana.<br />
E tu, Madre di Dio, candida più della neve,<br />
Tu che hai conosciuto e raccolto ogni sofferenza<br />
ed ogni sacrificio di tutti gli Alpini caduti,<br />
Tu che conosci e raccogli ogni anelito ed ogni speranza<br />
di tutti gli Alpini vivi ed in armi,<br />
benedici e proteggi i nostri Battaglionie i nostri Gruppi.<br />
Così sia.<br />
La Bandiera<br />
SONO<br />
la terra, i monti, i mari, il cielo<br />
e tutte le bellezze<br />
della natura che ti circondano,<br />
l’aria che respiri<br />
il sangue di chi è caduto<br />
nell’adempimento di un dovere<br />
o nel raggiungimento di un ideale,<br />
per permetterti<br />
di vivere libero,<br />
la zolla che ricopre i tuoi Morti,<br />
la Fede, l’amore,<br />
il vibrante entusiasmo dei tuoi avi,<br />
la fatica, l’affanno, la gioia di chi studia<br />
e di chi produce con la mente e con il braccio,<br />
il dolore, il sudore<br />
e la struggente nostalgia degli emigranti<br />
la tua famiglia, la tua casa<br />
ed i tuoi affetti più cari,<br />
la speranza, la vita dei tuoi figli<br />
SONO LA BANDIERA, l’ITALIA,<br />
LA TUA PATRIA<br />
Ricordati di me, onorami,<br />
rispettami e difendimi<br />
Ricordati che al di sopra di ogni ideologia<br />
mi avrai sempre<br />
unico simbolo di concordia<br />
e di fratellanza, tra gli Italiani<br />
Ricordati che finchè apparirò libera<br />
nelle tue strade<br />
tu sarai libero<br />
Fammi sventolare alle tue finestre,<br />
mostra a tutti che<br />
tu sei ITALIANO.<br />
45
46<br />
Il nostro cappello<br />
“Sapete cos’è un cappello alpino?”<br />
E’ il sudore che l’ha bagnato<br />
e le lacrime che gli occhi piangevano<br />
e tu dicevi: “Nebbia schifa”.<br />
Polvere di strade, sole di estati, di pioggia<br />
e fango di terre balorde,<br />
gli hanno dato il colore.<br />
Neve e vento freddo di notti infinite,<br />
pesi di zaini e sacchi, colpi di armi<br />
e impronte di sassi<br />
gli hanno dato la forma.<br />
Un cappello così hanno messo<br />
sulle croci dei morti,<br />
sepolti nella terra scura,<br />
lo hanno baciato i moribondi<br />
come baciavano la mamma.<br />
L’han tenuto come un bandiera.<br />
Lo hanno portato sempre.<br />
Insegna nel combattimento<br />
e guanciale per le notti.<br />
Vangelo peri giuramenti<br />
e coppa per la sete.<br />
Amore per il cuore e canzone di dolore.<br />
Per un Alpino il suo<br />
CAPPELLO E’ TUTTO.<br />
Tutti conoscono l’Alpino come:<br />
MAESTRO NEL BERE<br />
MAESTRO NEL MANGIARE<br />
MAESTRO NEL CANTARE<br />
MAESTRO NEL DIVERTIRSI<br />
MAESTRO NEL RIUNIRISI IN GIGANTESCHE ADUNATE<br />
Qualcuno dirà: “è tutto e solo questo l’Alpino??”<br />
NO rispondiamo:<br />
egli e il Maestro in tutto quanto detto sopra:<br />
MA DOPO<br />
SEMPRE DOPO<br />
e cioè:<br />
- DOPO AVER LAVORATO<br />
- DOPO AVER DATO QUALCOSA A CHI HA BISOGNO<br />
DEL SUO AIUTO<br />
- DOPO AVER DONATO IL SANGUE<br />
-<br />
-<br />
-<br />
-<br />
-<br />
Gli Alpini...<br />
cosa fanno<br />
DOPO AVER SOFFERTO E SUDATO SUI LUOGHI<br />
DEI TERREMOTI, DELLE ALLUVIONI, DI ALTRI<br />
DISASTRI<br />
DOPO AVER CONCORSO A DOMARE INCENDI<br />
DOPO AVER DECISO CHE, ALLA SUA MORTE, I SUOI<br />
ORGANI VIVANO IN ALTRI ESSERI<br />
DOPO AVER PORTATO L’EFFIGE DEI SUOI PATRONI<br />
O IL SIMBOLO DELLA SUA FEDE SU INSIDIOSE<br />
CIME<br />
DOPO AVER SOCCORSO IN MONTAGNA<br />
SFORTUNATE ED IMPRUDENTI PERSONE<br />
ALLORA SI’<br />
ALLORA SI’<br />
che l’Alpino sa anche scatenarsi e non c’è nessuno che lo<br />
superi nel giocare, nel cantare, nel bere...<br />
DOPO PERO’, DOPO<br />
Dr. Lorenzo Daniele – <strong>Sezione</strong> A.N.A. – Vittorio Veneto
Un doveroso, sentito ringraziamento<br />
A tutti coloro che hanno contribuito, in vario modo, alla realizzazione del Raduno del 2° Ragguppamento<br />
per l’anno 2009, grazie di cuore.<br />
Per questa scelta ed opportunità concessaci, grazie ai Presidenti del 2° Raggruppamento.<br />
Per l’appoggio, non solo morale del Comando delle Truppe Alpine e della Regione Emilia Romagna, grazie<br />
ai loro responsabili.<br />
Per la concreta ed a volte entusiastica collaborazione, grazie agli amministratori<br />
dei quattro comuni del comprensorio modenese della ceramica.<br />
Per il lavoro svolto, ai componenti la commissione operativa, ai Capi<br />
Gruppo, agli Alpini direttamente coinvolti ed agli Alpini della protezione<br />
civile grazie.<br />
Ho ben presente e tengo in grande considerazione l’aiuto morale e<br />
materiale ricevuto, solo il timore di dimenticare qualcuno mi impedisce di<br />
citare nomi di singole persone o attività.<br />
Concedetemi il privilegio di dirigermi direttamente a tutti coloro che,<br />
nell’ambito della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>, sono stati contagiati dall’ “alpinità”,<br />
quella strana malattia che porta gli Alpini e gli amici degli Alpini ad incontrarsi<br />
con una certa frequenza per condividere ricordi, pensieri e progetti<br />
futuri.<br />
Forse è vero, come qualcuno sostiene, che a volte abbiamo pensato di far parte e di vivere in una nostra<br />
“isola verde”, anzi con una certa megalomania, ci siamo costruiti anche un nostro Paradiso, quello del Generale<br />
Cantore, (peraltro non ricordo che qualche Cappellano abbia mai negato l’esistenza di questo nostro<br />
Paradiso) forse ora è giunto il momento di aprirci di più, di gettare dei ponti per collegare maggiormente l’isola<br />
verde con il resto dei cittadini o, se volete, di incoraggiare il loro percorso verso di noi.<br />
Amici Alpini, se riterrete che anche questo opuscolo possa servire per farci conoscere meglio, allora non<br />
tenetelo solo per voi fatelo leggere a conoscenti ed amici.<br />
Certamente nelle pagine che riportano la storia dei nostri Gruppi potranno essere riscontrate dimenticanze<br />
ed incompletezze, era inevitabile, anche in considerazione dello spazio disponibile. Ho ritenuto comunque di<br />
correre questo rischio pur di avere finalmente una raccolta di dati, omogenea ed aggiornata. Mi considererei<br />
già soddisfatto se, nell’ambito dei rispettivi Comuni, i nostri concittadini, leggendo i nomi dei vari Presidenti<br />
della <strong>Sezione</strong> e dei Capi Gruppo e rammentando quanto hanno realizzato nel tempo gli Alpini provassero un<br />
sentimento di riconoscenza.<br />
Lo scopo più ampio del Raduno ed in minima parte di questa pubblicazione è quello di ricordare spiritualmente<br />
tutti gli Alpini della <strong>Sezione</strong>, anche coloro che non figurano nei vari elenchi, tutti coloro cioè che, nel<br />
tempo, hanno aderito all’Associazione condividendone i principi.<br />
Un altro sentito ringraziamento vada alle famiglie degli Alpini ed in modo particolare alle donne degli<br />
Alpini, madri, sorelle, mogli, figlie, che condividono questa nostra passione che ci aiutano nelle nostre attività<br />
e che spesso perdonano le nostre assenze.<br />
A tutti grazie di vero cuore.<br />
Il Generale Santo Chichi<br />
Il Coordinatore Responsabile<br />
Santo Chichi<br />
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