03.12.2012 Views

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - Sezione Modena

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - Sezione Modena

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - Sezione Modena

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>ASSOCIAZIONE</strong> <strong>NAZIONALE</strong> <strong>ALPINI</strong><br />

10 -17-18 Ottobre 2009<br />

Fiorano Modenese - Formigine - Maranello - Sassuolo<br />

Supplemento al n. 32 anno XIII de L’Alpino Modenese • quadrimestrale della sezione ANA di <strong>Modena</strong><br />

TARIFFA R.O.C.: “Poste Ialiane S.p.A.” - Spedizione in abbonamento postale<br />

D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 1, DCB <strong>Modena</strong><br />

Foto Giacomo Martinez<br />

SEZIONE DI MODENA<br />

Foto Luigi Ottani


2<br />

SOMMARIO<br />

Presentazione pag. 3<br />

Il saluto del Presidente<br />

A.N.A. <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> pag. 4<br />

Il saluto del Presidente<br />

Nazionale A.N.A. pag. 5<br />

Il saluto dei Sindaci del Distretto pag. 6<br />

Il Distretto leader mondiale<br />

della ceramica, ma anche natura,<br />

emozioni, relax pag. 7<br />

Le truppe alpine pag. 8<br />

Un po’ di storia e un po’ di statuto pag. 12<br />

Il Labaro pag. 12<br />

La Protezione Civile pag. 13<br />

L’Adunata Nazionale pag. 15<br />

La cultura alpina: giornali e internet pag. 16<br />

La <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> pag. 17<br />

I Gruppi ospitanti pag. 19<br />

I Gruppi della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> pag. 24<br />

Il Cappellano Alpino Don Gnocchi<br />

quest’anno sarà nominato Beato pag. 43<br />

I nostri valori morali pag. 44<br />

Preghiera dell’Alpino pag. 45<br />

La Bandiera pag. 45<br />

Il nostro cappello pag. 46<br />

Gli Alpini... cosa fanno pag. 46<br />

Un doveroso, sentito ringraziamento pag. 47<br />

Periodico quadrimestrale di proprietà della sezione ANA di <strong>Modena</strong><br />

Presidente Guido Manzini Direttore responsabile Eliseo Baroni<br />

Grafica, impaginazione e stampa Tipografia Azzi - Pavullo (MO)


Raduno del<br />

2° Raggruppamento<br />

La <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> ha l’onore di ospitare,<br />

per la prima volta in Emilia Romagna,<br />

il Raduno del 2° Raggruppamento.<br />

Per celebrare un avvenimento tanto importante si è pensato<br />

di dar vita a questo opuscolo, con la pretesa di conservare<br />

il ricordo di questo raduno e condividere con i nostri lettori,<br />

un po’ di storia, di ricordi, di informazioni, di immagini.<br />

Soprattutto, queste pagine sono state scritte,<br />

per non dimenticare quanto dobbiamo a coloro<br />

che hanno lavorato nei nostri Gruppi e per fortificare<br />

i valori nei quali crediamo.<br />

Dedicato a tutti gli Alpini, di ieri e di oggi<br />

della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>, ai loro famigliari<br />

ed ai loro numerosi amici<br />

A.N.A.<br />

<strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong><br />

a cura di Santo Chichi<br />

3


4<br />

Il saluto del Presidente<br />

A.N.A. <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong><br />

Carissimi Alpini<br />

A.N.A.<br />

<strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong><br />

Lombardi ed Emiliano-Romagnoli, i vostri fratelli<br />

modenesi vi aspettano con grande entusiasmo all’adunata<br />

del 2° Raggruppamento, non a caso scelta e fortemente voluta<br />

nel territorio intercomunale del comprensorio della ceramica.<br />

A voi tutti sono particolarmente onorato di esprimere<br />

il più cordiale saluto mio personale e quello del Consiglio<br />

Direttivo Sezionale e del Comitato Organizzativo, a<br />

cui, permettetemi, vada un particolare ringraziamento per il<br />

grande impegno profuso.<br />

<strong>Modena</strong> ha visto protagonisti gli alpini in occasione<br />

della 51 a Adunata Nazionale svoltasi il 13-14 maggio 1978,<br />

e ci rivede di nuovo protagonisti, dopo 31 anni, a festeggiare<br />

il 90° compleanno della nostra grande Associazione.<br />

Noi giovani di allora abbiamo assorbito il naturale cambio<br />

generazionale da “bocia” a “veci” senza quasi rendercene<br />

conto, e se ci volgiamo indietro non scorgiamo più la fiumana verde dei “giovani” con cappello alpino che<br />

noi “bocia” di allora costituivamo, ma scorgiamo ugualmente un fronte compatto di divise giallo-bleu, e non<br />

importa molto se hanno il capello alpino o no: sicuramente hanno gli stessi sentimenti che hanno animato noi<br />

trenta-quaranta anni fa, quegli stessi ideali tramandateci dai nostri padri fondatori.<br />

E’ con questi sentimenti che la terra “modenese”, pur perseguendo, nella sua più moderna tradizione<br />

le più avanzate tecnologie, vuole accogliere oggi gli alpini nello spirito di quei valori di un tempo che ancora<br />

oggi, a maggior ragione, sono attualissimi, e che ci tramandiamo di generazione in generazione, custodendoli<br />

gelosamente, testimoni verso le nuove generazioni.<br />

Un arrivederci a presto, Viva l’Italia, Viva gli Alpini<br />

Guido Manzini


Alpini carissimi,<br />

sono particolarmente felice di esprimere il più<br />

cordiale saluto mio personale e quello del Consiglio Direttivo<br />

Nazionale a voi tutti riuniti a Fiorano per l’annuale<br />

Raduno del vostro Raggruppamento.<br />

A prima vista potrebbe sembrare strano un raduno<br />

di alpini nella terra della Ferrari. Si incontreranno,<br />

infatti, due realtà che sembrano lontane mille miglia:<br />

da un lato la tecnologia più avanzata e la ricerca della<br />

massima velocità possibile e dall’altro uomini dal passo<br />

lento e cadenzato, più avvezzi ai muli che al... cavallino<br />

rampante.<br />

Eppure queste due realtà hanno qualcosa in comune:<br />

rappresentano le migliori tradizioni dell’Italia e<br />

sono entrambe, nei rispettivi ambiti, punte di assoluta<br />

eccellenza.<br />

Certo noi non correremo in circuito ma sfileremo<br />

mostrando la compostezza e la compattezza tipiche<br />

degli alpini e lo faremo anche per ricordare questi 90<br />

anni di vita della nostra bella famiglia alpina.<br />

Il saluto del Presidente<br />

Nazionale A.N.A.<br />

90 anni di cammino sulla strada che ci hanno indicato i nostri Padri; 90 anni di amore incondizionato<br />

per l’Italia; 90 anni di difesa della memoria; 90 di amicizia vera perchè fondata sulla condivisione di valori<br />

semplici ed eterni; 90 anni, insomma, spesi bene e portati meglio.<br />

Viva l’Italia, Viva gli Alpini.<br />

Corrado Perona<br />

5


6<br />

Il saluto dei Sindaci del Distretto<br />

Salutiamo con calore e diamo il<br />

benvenuto nel distretto leader mondiale<br />

della ceramica e nei comuni di Fiorano<br />

Modenese, Formigine, Maranello<br />

e Sassuolo a tutti gli Alpini, ai loro famigliari,<br />

ai dirigenti dell’Associazione<br />

Nazionale Alpini e di tutte le Sezioni<br />

della Lombardia e dell’Emilia-Romagna,<br />

alle autorità civili, militari e religiose<br />

che con la loro partecipazione<br />

rendono il Raduno del 2° Raggruppamento<br />

A.N.A. un evento memorabile e,<br />

ci auguriamo, una grande festa capace<br />

di coinvolgere tutta la popolazione, a<br />

cominciare dalle scuole e dai giovani,<br />

per promuovere i valori che contraddistinguono<br />

l’attività degli Alpini: l’impegno<br />

nel volontariato a favore dei più<br />

deboli e nella protezione civile, in Italia<br />

e all’estero; l’impegno a favore della<br />

montagna e del rispetto dell’ambiente<br />

naturale; l’impegno per promuovere<br />

nella comunità i valori della solidarietà,<br />

della fratellanza e dell’amicizia.<br />

Quest’anno ricorre il 90° anniversario<br />

della fondazione dell’Associazione<br />

Nazionale Alpini ed è con la consapevolezza<br />

della importante ricorrenza<br />

che abbiamo offerto la nostra collabo-<br />

Ma r a n e l l oFi o r a n oFo r M i<br />

razione alla sezione A.N.A. di <strong>Modena</strong> e ai gruppi<br />

di Sassuolo, Braida, Maranello, Formigine e Fiorano<br />

nel loro sforzo organizzativo per accogliere nel migliore<br />

dei modi le migliaia di persone che, spesso per<br />

la prima volta, scopriranno che il nostro territorio ha<br />

molti piccoli tesori da rivelare e, soprattutto, un forte<br />

spirito di accoglienza.<br />

I nostri comuni sono terre di reclutamento alpino<br />

perché la concretezza, la tenacia, la forza di volontà,<br />

la capacità di fare squadra, l’attaccamento al<br />

proprio dovere, l’intraprendenza sono le doti che<br />

hanno saputo conquistare al distretto posizioni di eccellenza<br />

internazionale, grazie a marchi noti in tutto<br />

il mondo, dalla Ferrari alla ceramica, dalla meccanica<br />

all’enogastronomia, dall’agricoltura all’al-<br />

Claudio Pistoni<br />

Sindaco di Fiorano Modenese<br />

Lucia Bursi<br />

Sindaco di Maranello<br />

Franco Richeldi<br />

Sindaco di Formigine<br />

Luca Caselli<br />

Sindaco di Sassuolo<br />

levamento suinicolo. Sono le stesse doti che fanno<br />

degli Alpini un corpo speciale, capace di scrivere<br />

pagine di umanità e solidarietà nei tempi di pace; di<br />

abnegazione e di sacrificio estremo nei durissimi anni<br />

della guerra, che vogliamo per sempre relegati al passato.<br />

I nostri comuni si sentono parte della famiglia alpina<br />

e le chiedono di continuare l’impegno per testimoniare<br />

i valori della pace e dell’amicizia; le chiedono<br />

di continuare a essere presente con serietà, professionalità,<br />

passione e cuore quando l’Italia li chiama. Gli<br />

Alpini rappresentano una risorsa fondamentale e una<br />

certezza per la nostra nazione; per questo ci auguriamo<br />

che la loro presenza nel nostro distretto risulti per<br />

loro una giornata da ricordare a lungo, con gioia; sarà<br />

questo il nostro ringraziamento e l’arrivederci.


g i n eSa S S u o l o<br />

Il Distretto leader mondiale della ceramica,<br />

ma anche natura, emozioni, relax<br />

Il territorio dei comuni di Sassuolo, Formigine, Fiorano e<br />

Maranello, riuniti nell’Associazione dei Comuni Modenesi<br />

del Distretto Ceramico, si estende a sud della città di<br />

<strong>Modena</strong>, nella fascia pedemontana dove la fertile pianura<br />

padana si increspa nei primi colli appenninici, che alternano<br />

le dilavate creste dei calanchi a poggi con ville e parchi<br />

alberati, cipressi, siepi di rosa canina, terreni agricoli e vigneti.<br />

I quattro comuni costituiscono un unico complesso<br />

urbanistico di 100.000 abitanti, industrialmente sviluppato,<br />

guidato da imprese di grandi dimensioni, affiancato<br />

da piccole e medie aziende, con un articolato indotto artigianale<br />

e commerciale. L’agricoltura raggiunge livelli di<br />

eccellenza nella produzione vinicola, dell’aceto balsamico<br />

e dei distillati, nell’allevamento suinicolo e degli insaccati,<br />

nella produzione di parmigiano-reggiano.<br />

Nel distretto viene prodotta l’80% della ceramica italiana<br />

da pavimento e rivestimento; è leader mondiale delle<br />

macchine per la ceramica e laterizi; ha le principali aziende<br />

produttrici di corredi e i pezzi speciali, in grado di garantire<br />

l’estetica e il design del Made in Italy, apprezzati in<br />

tutto il mondo.<br />

Gli altri poli di eccellenza nel distretto sono: l’industria automobilistica<br />

con la Ferrari spa e il suo indotto; l’agricoltura<br />

e l’allevamento che con le industrie di<br />

trasformazione della carne e dell’uva;<br />

il commercio.<br />

ITER, sistema turistico territoriale, ha<br />

scelto quattro itinerari di eccellenza<br />

per scoprire il distretto: l’ingegno, il<br />

territorio, le emozioni, il relax.<br />

L’INGEGNO e la passione del lavoro<br />

sono raccontate nel Museo della Ceramica<br />

presso il Castello di Spezzano<br />

a Fiorano, per ripercorrere la storia<br />

ceramica dal neolitico a oggi: un’evoluzione<br />

che ha portato il distretto a diventare<br />

il polo ceramico di riferimento<br />

nel mondo.<br />

La Galleria Ferrari a Maranello espone<br />

i più importanti esemplari delle<br />

storiche rosse, mentre sulla celebre<br />

pista di Fiorano è possibile ammirare<br />

in azione le protagoniste della Formula Uno.<br />

IL TERRITORIO ha una natura che offre risorse inaspettate<br />

all’insegna della conservazione e valorizzazione ambientale.<br />

Tra i tipici calanchi e i dolci paesaggi pedecollinari<br />

è un piacere scoprire patrimoni naturalistici come<br />

la riserva naturale delle Salse di Nirano, con il fenomeno<br />

geologico delle salse eruttive, l’Oasi di Colombarone, un<br />

ambiente incontaminato ricco di flora e fauna spontanea e<br />

le Terme della Salvarola, già conosciute in epoca romana<br />

per le proprietà benefiche delle loro acque.<br />

Il distretto è anche EMOZIONE: le eccellenze artistiche<br />

che popolano il territorio parlano di un passato fiorente,<br />

capace di regalare emozioni ancora autentiche. Il Palazzo<br />

Ducale di Sassuolo, vera “Delizia” per i Duchi d’Este, il<br />

Castello Medievale di Formigine, il Castello di Spezzano,<br />

il Santuario di Fiorano Modenese, la Pieve romanica di<br />

Colombaro, le Ville Storiche, il parco di Villa Rangoni Machiavelli,<br />

con le sue importanti sculture contemporanee, e<br />

i Centri Storici comunali costituiscono tappe fondamentali<br />

che testimoniano la predilezione dei Signori di <strong>Modena</strong><br />

verso questi luoghi, eletti sede di residenza estiva. Oggi<br />

la vita nel territorio offre momenti di divertimento e arricchimento<br />

culturale con iniziative di carattere artistico, enogastronomico,<br />

sportivo e ricreativo in<br />

ogni momento dell’anno.<br />

Lavoro, impegno... e RELAX: soggiornare<br />

in questi luoghi significa anche<br />

gustare i sapori di una delle regioni più<br />

rinomate in termini enogastronomici:<br />

l’Emilia. Tortellini, parmigiano reggiano,<br />

salumi, aceto balsamico e lambrusco<br />

non mancano mai sulle tavole<br />

di ogni famiglia, trattoria o ristorante<br />

in cui viene servito come antipasto<br />

il tipico gnocco fritto. Da assaggiare<br />

anche le tigelle, originariamente cotte<br />

accanto al fuoco del camino, servite<br />

con affettati e formaggi. Relax vuol<br />

dire anche ospitalità, quella di un popolo<br />

abituato ad accogliere, restituendo<br />

al visitatore un’atmosfera familiare<br />

e autentica.<br />

7


8<br />

A volte basta poco per evocare un<br />

mondo. Se diciamo <strong>ALPINI</strong>, tutti corrono<br />

con il pensiero a figure ben precise,<br />

uniche inconfondibili.<br />

Figure caratterizzate da precisi particolari,<br />

quali: il loro cappello grigioverde,<br />

la penna nera, lo spirito di corpo, i<br />

canti, la cordialità.<br />

Merito riconosciuto degli alpini è l’aver<br />

saputo mantenere uno straordinario<br />

spirito di corpo, un’ammirevole concordia,<br />

una rara capacità di stabilire rapporti<br />

umani tra la gente.<br />

Per tutti e per tutto hanno avuto una<br />

generosità incondizionata.<br />

Le radici<br />

L’atto ufficiale della nascita degli alpini porta la<br />

data del 15 ottobre 1872, ma i loro più lontani parenti<br />

risalgono a 18 secoli prima, cioè ai tempi di<br />

Augusto. Fu infatti il grande imperatore romano<br />

a costituire tre legioni alpine, dando loro il nome<br />

di JULIA.<br />

Completato il processo di unità nazionale, il Regno<br />

d’Italia si trovava ad affrontare il problema<br />

della difesa dei propri confini terrestri, che coincidevano<br />

quasi interamente con l’arco alpino.<br />

Il Cap. Giuseppe Perrucchetti, considerato il<br />

“padre degli Alpini”, propose di affidare la difesa<br />

dei valichi di montagna a soldati<br />

reclutati sul luogo, che avrebbero permesso<br />

un’efficace difesa grazie alla<br />

conoscenza perfetta della zona d’impiego.<br />

La proposta fu accolta e così<br />

nel 1872 furono create le prime 15<br />

Compagnie Alpine, ciascuna composta<br />

da uomini provenienti dalla stessa<br />

vallata. Il reclutamento locale, oltre a<br />

fornire uomini già abituati alla dura vita<br />

in montagna, era un forte elemento di<br />

coesione, che determinò fin da allora<br />

l’elevato spirito di corpo delle Truppe<br />

Alpine. Le compagnie furono inserite<br />

in alcuni Distretti di città prealpine:<br />

Cuneo, Torino, Novara, Como, Brescia,<br />

Treviso e Udine. Il Comandante<br />

Le truppe alpine<br />

della compagnia era la massima autorità, guida e<br />

giudice.La convivenza degli Ufficiali con la truppa<br />

sotto le tende, le fatiche ed anche i pericoli<br />

affrontati insieme, favoriscono la reciproca conoscenza<br />

e la severità intransigente nel pretendere<br />

l’adempimento del dovere era resa accettabile<br />

per la devozione e la fiducia che il superiore sa<br />

accattivarsi con il personale prestigio e la cura<br />

del benessere. Gli Alpini, nati per le Alpi, scelsero<br />

come simbolo il cappello con la penna nera.<br />

Le dimensioni del Corpo degli Alpini crebbero<br />

ben presto, tanto che nel 1882 furono costituiti


i primi 6 Reggimenti (su 3/4 Battaglioni), che divennero<br />

7 nel 1887 e 8 nel 1910. Nati per la difesa<br />

delle Alpi, gli Alpini ebbero il loro battesimo<br />

di fuoco in Africa, durante la Campagna d’Eritrea<br />

del 1887-88. Negli anni seguenti gli Alpini furono<br />

ancora impiegati in terra d’Africa in occasione<br />

della II Campagna d’Eritrea del 1896-97 e della<br />

Guerra di Libia del 1911, dando prova di valore e<br />

di non comune capacità di adattamento.<br />

Durante la Grande Guerra del 1915-18 le Truppe<br />

Alpine furono i protagoniste di un conflitto<br />

che si combattè quasi interamente sulle Alpi, e<br />

su tutti i fronti, dai ghiacciai dell’Adamello alle<br />

crode dolomitiche, dal Carso al Monte Grappa,<br />

dagli Altipiani al Piave, dimostrarono il loro valore,<br />

come testimoniano gli oltre 35.000 caduti e<br />

85.000 feriti. La 2 a Guerra Mondiale vide gli Alpini<br />

impegnati inizialmente sul Fronte Alpino Occidentale,<br />

quindi le Divisioni “Cuneense”, “Tridentina”<br />

e “Pusteria” furono spostate sul Fronte<br />

Struttura attuale<br />

Le Truppe Alpine sono una specialità pluriarma,<br />

in quanto riuniscono reparti appartenenti<br />

alle varie Armi e Corpi dell’Esercito: Fanteria,<br />

Artiglieria, Genio, Trasmissioni, Trasporti<br />

e Materiali, Corpi Logistici. Quasi tutti i reparti<br />

alpini fanno oggi capo al Comando Truppe Alpine<br />

(COMALP), un comando a livello Corpo<br />

d’Armata (erede del 4° C.A. Alpino) con<br />

sede a Bolzano. Da COMALP dipendono:<br />

• le due Brigate Alpine: entrambe le Brigate<br />

sono impiegate in missione all’estero.<br />

• il Centro Addestramento Alpino di Aosta: ere-<br />

Greco-Albanese dove era già<br />

presente la “Julia”. Nel 1942 fu inviato<br />

sul Fronte Russo un Corpo d’Armata<br />

Alpino, composto dalle Divisione “Cuneense”,<br />

“Tridentina” e “Julia”. Dopo<br />

aver partecipato alla difesa del Don,<br />

il Corpo d’Armata Alpino, circondato<br />

dall’Armata Rossa, fu costretto a ripiegare,<br />

con una lunghissima marcia,<br />

tra le gelide pianure russe ed aprirsi<br />

la strada con epici combattimenti.<br />

La ritirata di Russia fu l’odissea degli<br />

alpini, erano partiti in 57mila ne ritornarono<br />

meno di un terzo. Ogni metro di<br />

quella marcia, lunga più di settecento<br />

Km, costantemente a più di trenta gradi<br />

sotto zero, fu costellata di eroismi,<br />

di atti di incredibile altruismo e generosità, ma fu<br />

anche costellata di morti e di amici lasciati indietro<br />

perchè l’impossibilità e la tragicità della situazione<br />

non dava alternativa. Ritornati in Patria gli<br />

alpini decisero che non avrebbero mai più lasciato<br />

indietro nessuno e si caratterizzarono rapidamente<br />

come l’associazione d’arma più incisiva in<br />

assoluto nel sociale, creando in ogni comune soprattutto<br />

delle regioni del nord Italia i gruppi alpini<br />

che costituiscono spesso punto di riferimento<br />

per le istituzioni e per i cittadini.Gli alpini in armi<br />

e gli alpini in congedo lo hanno poi dimostrato<br />

con i fatti in occasione delle calamità naturali.<br />

Nel dopo guerra l’adesione dell’Italia alla NATO<br />

diede il via alla ricostituzione dell’Esercito. Le<br />

Truppe Alpine furono portate a cinque Brigate:<br />

TAURINENSE, OROBICA, TRIDENTINA, CA-<br />

DORE E JULIA. Con la ristrutturazione si sciolse<br />

L’OROBICA, poi la CADORE, poi la TRIDENTI-<br />

NA, fino a giungere all’attuale ordinamento.<br />

de della Scuola Militare Alpina è l’istituto preposto<br />

all’addestramento in campo sci-alpinistico<br />

dei quadri delle Truppe Alpine, nonchè<br />

del personale di altre Armi e Forze Armate,<br />

italiane o straniere. Svolge inoltre attività agonistica<br />

di alto livello con il proprio reparto di<br />

atleti.<br />

• i Supporti, notevolmente ridimensionati rispetto<br />

al passato, sono oggi costituiti dal Reparto<br />

Comando a Bolzano, che assicura il supporto<br />

logistico al COMALP; dal 6° Reggimento Alpini,<br />

di stanza in Val Pusteria con<br />

9


10<br />

il compito di controllare e gestire<br />

le aree addestrative della<br />

zona; dal 4° Reggimento Alpini<br />

Paracadutisti, unità d’elitè delle<br />

Truppe Alpine utilizzata per operazioni<br />

speciali.<br />

Pur non dipendendo direttamente<br />

dal Comando di Bolzano, sono<br />

dislocati in regione ancora 3 reggimenti<br />

con cappello alpino e specificatamente:<br />

• il 24° reggimento di manovra Alpino<br />

“Dolomiti”, con sede a Merano;<br />

• il 2° reggimento trasmissioni,<br />

con sede a Bolzano;<br />

• il 2° reggimento artiglieria terrestre<br />

“Vicenza”, con sede a Trento.<br />

Le Truppe Alpine, negli ultimi anni<br />

sono state costantemente impiegate<br />

in operazioni all’estero ed hanno confermato<br />

le eccellenti capacità operative<br />

che le rendono protagoniste nel<br />

consesso internazionale e strumenti<br />

efficaci per il conseguimento della<br />

pace e della sicurezza nel mondo.


Op e r a z iO n i r e c e n t i s u l t e r r i tO r iO na z iO n a l e<br />

a. strade sicure circa 250 unità (decreto legge n. 92 23/5/2008 “misure urgenti in materia di sicurezza<br />

pubblica” Legge 125 del 24 luglio 2008)<br />

b. strade pulite (concorso in Campania per emergenza rifiuti)<br />

c. S.Barbara (vigilanza dei depositi)<br />

d. soccorso nelle zone terremotate dell’Aquila<br />

Op e r a z iO n i<br />

“Fu O r i a r e a”<br />

a. Afghanistan (in corso dal 2002)<br />

circa 1000 unità all’inizio del 2009<br />

(intero contingente di ITALFOR<br />

KABUL/BG3, Cdo ISAF)<br />

b. Libano (in corso dal 2006)<br />

c. Kosovo (in corso dal 1999, operazione<br />

KFOR concorso a TF SLO-<br />

VENA)<br />

Op e r a z iO n i c O n c l u s e<br />

a. Mozzambico 1993-1994 (1750 unità) operazione “Albatros”<br />

b. Albania 1991-2001 (2240 unità) operazione “Pellicano”<br />

c. Iraq 2003-2005 (150 unità) operazione “Antica Babilonia”<br />

d. Bosnia 1997-2007 (10000 unità) operazioni “Joint Guardian”, “Joint Forge” e “Altea”<br />

Tra le attività svolte in Patria, sono<br />

da evidenziare alcuni servizi poco conosciuti<br />

dall’opinione pubblica, ma di<br />

notevole rilievo sociale, il merito della<br />

loro realizzazione va in gran parte agli<br />

alpini.Queste attività sono il Servizio<br />

Meteomont ed il servizio di soccorso<br />

sulle piste da sci.<br />

Lo spirito di corpo, la solidarietà e l’abnegazione,<br />

che sin dalle origini hanno<br />

contraddistinto l’operato delle Truppe<br />

Alpine, trovano ancora oggi nello spirito<br />

di emulazione e di attaccamento<br />

al reparto, che si sviluppa durante il<br />

servizio, la facoltà di auto perpetuarsi<br />

proiettandosi nell’Associazione Nazionale<br />

Alpini (ANA)<br />

11


12<br />

Associazione Nazionale Alpini (Novant’anni 1919-2009...e non li dimostra)<br />

Un po’ di storia e un po’ di statuto<br />

L’Associazione Nazionale Alpini (A.N.A.),<br />

nasce,in modo informale nel 1919 a Milano.<br />

Principali promotori di questi incontri<br />

sono il Colonnello avvocato<br />

Pizzagalli e il Capitano<br />

ragionier Andreoletti.<br />

Il primo Presidente è il<br />

Maggiore pluridecorato<br />

al valor militare, Onorevole<br />

Daniele Crespi.<br />

Dal 5 al 7 settembre<br />

1920 si svolge la prima<br />

Adunata Nazionale.<br />

Sull’Ortigara, 800 Alpini<br />

assistono alla messa celebrata<br />

da Padre Bevilacqua.<br />

Da allora sono stati fatti passi<br />

da gigante, l’ A.N.A. all’inizio del<br />

2009 presenta un’organico di quasi 384.000<br />

soci (312.000 soci ordinari e 72.000 soci aggregati),<br />

con 81 Sezioni in Italia, 31 Sezioni<br />

all’estero.<br />

Il Labaro<br />

COsA si PrOPONe di fAre?<br />

tenere vive e tramandare le tradizioni degli<br />

Alpini, difendendone le caratteristiche,<br />

illustrarne le glorie e le gesta; rafforzare<br />

tra gli Alpini di qualsiasi grado e<br />

condizione i vincoli di fratellanza<br />

nati dall’espletamento del comune<br />

dovere verso la Patria e<br />

curarne, entro i limiti di competenza,<br />

gli interessi e l’assistenza;<br />

favorire i rapporti<br />

con i Reparti e con gli Alpini<br />

in armi; promuovere e favorire<br />

lo studio dei problemi della<br />

montagna e del rispetto dell’ambiente<br />

naturale anche ai fini della<br />

formazione spirituale ed intellettuale<br />

delle nuove generazioni; concorrere,<br />

quale Associazione volontaria, al conseguimento<br />

dei fini dello Stato e delle pubbliche<br />

amministrazioni in materia di protezione civile<br />

in occasione di catastrofi e calamità naturali.<br />

Sul Labaro, simbolo dell’Associazione, che sfila<br />

in testa al corteo, sono appuntate 213 Medaglie<br />

d’Oro così suddivise:<br />

• 207 Medaglie d’Oro al Valor Militare di cui 16<br />

a reparti e 191 individuali, conferite ad alpini<br />

inquadrati nei reparti alpini;<br />

• 4 al Valor Civile;<br />

• 1 al Merito Civile;<br />

• 1 medaglia d’Oro C.R.I. (2004).<br />

Esiste inoltre il medagliere dell’Associazione<br />

(che non sfila all’adunata) che si fregia di 115<br />

Medaglie d’Oro al Valor Militare conferite ad alpini<br />

non inquadrati in reparti alpini.<br />

All’A.N.A. sono state conferite anche una medaglia<br />

d’Argento al Merito Civile per quanto fatto in<br />

Italia e all’estero dall’ospedale da campo e una<br />

di Bronzo al Merito Civile per gli interventi della<br />

nostra Protezione civile in Armenia e in Valtellina<br />

sconvolta da una alluvione.


La Protezione Civile<br />

La Protezione Civile dell’ A.N.A. nasce in pratica<br />

all’inizio degli anni ottanta, come attività organica,<br />

ma si può dire che il germe sia stato gettato<br />

nel 1976 nel Friuli devastato dal terremoto in cui<br />

l’Associazione Nazionale Alpini,<br />

prendeva coscienza di avere<br />

nelle sue fila un patrimonio di<br />

esperienze, volontà ed entusiasmo<br />

che poteva essere canalizzato<br />

là dove se ne rilevava la<br />

necessità.<br />

Fedele a sentimenti quali l’amor<br />

di Patria, l’amicizia, la solidarietà,<br />

il senso del dovere, l’Associazione<br />

ha saputo esprimere<br />

queste doti intervenendo in<br />

drammatiche circostanze, nazionali<br />

e internazionali - dal Vajont<br />

(1963), al Friuli (1976/77),<br />

dall’Irpinia (1980/81), alla Valtellina<br />

(1987), all’Armenia (1989),<br />

all’Albania a favore dei kosovari (1999), alla Valle<br />

d’Aosta (2000), al Molise (2002), all’Abruzzo<br />

(2009) con i volontari della Protezione Civile che<br />

risultano essere oltre dodicimila.<br />

Dal 1980 è stato un crescendo di coinvolgimenti,<br />

addestramenti, acquisizioni di materiali, mezzi<br />

ed esperienze ma anche e, forse, soprattutto di<br />

realizzazioni di interventi.<br />

Sempre pronta per interventi di emergenza, la<br />

Protezione Civile A.N.A. è comunque impegnata<br />

costantemente nelle importanti e strategiche at-<br />

tività di prevenzione e previsione con interventi<br />

di recupero e salvaguardia dei territori soprattutto<br />

montani.<br />

Per capire quanto questa organizzazione sia<br />

importante soprattutto nelle nostre valli, basta<br />

pensare che il primo responsabile della Protezione<br />

Civile in ogni Comune è il Sindaco, che<br />

organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti<br />

per fronteggiare i rischi specifici del suo<br />

territorio. Poter contare, sul posto, su volontari<br />

che possono aiutare in momenti di calamità<br />

non solo e’ estremamente utile dal punto si vista<br />

economico ma e’ impagabile dal punto di vista<br />

psicologoco. Da ricordare anche l’Ospedale da<br />

Campo, realizzato nel corso degli anni e gestito<br />

da volontari A.N.A., che è stato<br />

attivo in Armenia, in Albania<br />

ed anche con aliquote in tutte le<br />

emergenze nazionali, non ultimo<br />

a Roma per il Giubileo mondiale<br />

dei giovani ed ovviamente<br />

per il terremoto in Abruzzo.<br />

L’Ospedale da Campo dell’A.N.A<br />

con i suoi operatori del Gruppo<br />

di Intervento Medico Chirurgico,<br />

ha prestato assistenza nelle<br />

diverse operazioni a decine di<br />

migliaia di pazienti guadagnandosi<br />

sul campo numerose benemerenze<br />

nazionali ed internazionali.<br />

13


14<br />

I dati in sintesi<br />

della Protezione Civile<br />

• Sono 13.711 i volontari attivi;<br />

• Oltre 350 mezzi operativi;<br />

• Utilizzo di frequenze radio riservate, autorizzate<br />

dal Ministero delle Poste Telecomunicazioni;<br />

• Convenzioni stipulate con Regioni, Provincie,<br />

Comunità Montane e altri enti sovraterritoriali;<br />

• 1 ospedale da campo composto da 20<br />

shelter con unità operatorie, radiologiche,<br />

cardiografiche, di analisi, farmacia, 13 tensiostrutture<br />

di supporto, officina, cucina,<br />

ecc;<br />

• 5 magazzini con materiali ed attrezzature;<br />

• 113 Unità cinofile;<br />

• 75 squadre sezionali attive a livello provinciale<br />

con autosufficienza logistica ed operativa;<br />

• 3 Sezioni a rotazione sempre allertate 24<br />

ore;<br />

• 19 squadre antincendio boschivo (A.I.B.) di<br />

2° livello.<br />

L’impegno<br />

in Abruzzo<br />

Fin dal giorno successivo ai tragici eventi, più di<br />

trenta volontari della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> erano pronti<br />

a partire. Volevano unirsi immediatamente alle 16<br />

squadre cinofile dell’ANA che dalle prime ore di lunedì<br />

6 aprile sono state impegnate negli interventi con<br />

i cani addestrati nella ricerca di persone sotto le macerie.<br />

Solo alcuni, rispettando le disposizioni dell’organizzazione<br />

regionale, sono partiti subito, molti altri<br />

hanno dato il cambio nelle settimane successive.<br />

L’impegno, (mentre scriviamo queste poche<br />

Il libro verde<br />

Dal 2001 la Direzione Nazionale<br />

ha giustamente deciso<br />

di rendere noto l’impegno<br />

degli Alpini nel sociale.<br />

E’ iniziata così la pubblicazione<br />

del “Libro verde della<br />

solidarietà” che riporta<br />

senza enfasi e con delle<br />

tabelle le ore lavorative e<br />

le somme devolute. Non<br />

sono riportati tutti gli impegni<br />

degli Alpini, poichè<br />

molti Gruppi sono ancora<br />

restii a questa “novità”<br />

e preferiscono restare<br />

fedeli al tradizionale<br />

“quando fai del bene,<br />

scrivilo sulla neve”.<br />

Quelli contenuti nel libro verde 2008 sono numeri che<br />

impressionano:<br />

- oltre 5.660.000 di euro raccolti ed erogati,<br />

- più di 1.730.000 ore di lavoro donate alla comunità.<br />

A questa società che tende a dare a qualunque cosa un<br />

valore economico, non può sfuggire il fatto che la valorizzazione<br />

economica delle ore lavoro porta alla cifra,<br />

davvero da capogiro, di oltre 40 milioni di euro. Nel 2009,<br />

a causa del terremoto in Abruzzo è facile prevedere che<br />

questi numeri saranno decisamente maggiori.<br />

righe è settembre), continua ancora, infatti senza<br />

clamore, i nostri volontari stanno dando il proprio<br />

contributo, per periodi di sette/quindici giorni.<br />

Intanto a metà giugno, è giunta la notizia che Cariparma<br />

FriulAdria ha chiesto agli Alpini di farsi carico dei<br />

lavori di allestimento di alcuni prefabbricati pesanti,<br />

per un valore di 1,5-2 milioni di euro, nel comune<br />

di Fossa. E’ senza dubbio un’ulteriore testimonianza<br />

della fiducia che riscuotono gli Alpini nel Paese.<br />

Il nostro Presidente Perona ha dichiarato “Essere<br />

scelti da Cariparma per questa joint-venture della<br />

solidarietà ci onora e ci impegna ad aumentare i<br />

nostri sforzi per dare ai cittadini abbruzzesi la possibilità<br />

di affrontare al meglio la complessa fase di<br />

ricostruzione”.<br />

L’Ospedale da Campo ANA ha concluso l’8 luglio<br />

scorso il suo intervento in Abruzzo a seguito del devastante<br />

terremoto ed è rientrato nella sede stanziale<br />

di Orio al Serio. Un modulo era collocato a Monticchio,<br />

all’interno del campo allestito dalla Regione<br />

Lombardia. L’attività di pronto soccorso era iniziata il<br />

30 aprile. Positivo il bilancio, con 750 prestazioni di<br />

varie urgenze e l’impiego di 65 volontari in 10 turni,<br />

con 2 medici, 2 infermieri, 2 logisti 24 ore su 24.


L’Adunata Nazionale<br />

Per gli Alpini, l’appuntamento più importante e di anno in anno atteso con impazienza è l’Adunata<br />

Nazionale. Si svolge sempre nel mese di maggio, ma ogni Gruppo inizia ad organizzare la partecipazione<br />

dei suoi soci molto prima. Per tutti è un po’ come ritornare un’altra volta “a baita” per ritrovare<br />

amici vicini e lontani, vecchi e nuovi. Neanche il brutto tempo riuscirà a guastare la festa, che<br />

certamente è un momento di gioia, ma soprattutto di ricordo e commemorazione.<br />

15


16<br />

Le adunate continuano,con entusiasmanti livelli partecipativi (l’ultima del 2009, a Latina ha visto<br />

la partecipazione di 300.000 persone, tanto che la sfilata iniziata alle 08,30 è terminata alle 18,30)<br />

conservando alcune caratteristiche fondamentali: rendere omaggio ai caduti e rinnovare i vincoli di<br />

fratellanza tra gli Alpini di qualsiasi grado e condizione.<br />

I caduti si onorano sfilando davanti al Labaro ed alle 207 Medaglie d’Oro al Valor Militare.<br />

La cultura alpina: giornali e internet<br />

Fondato nel 1919 dal tenente degli alpini Italo Balbo, L’Alpino è l’organo<br />

ufficiale dell’Associazione. Diretto oggi da Vittorio Brunello, è diffuso in<br />

390 mila copie mensili agli iscritti italiani e stranieri. All’Alpino si aggiungono<br />

81 testate di sezione e 88 giornali di gruppo che complessivamente<br />

raggiungono circa un milione e mezzo di lettori.<br />

Dal 2002 è attivo il sito www.ana.it che ha una media di 80 mila contatti<br />

mensili.


La <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> A.N.A.<br />

<strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong><br />

dATA di fONdAZiONe - La <strong>Sezione</strong> Alpini di <strong>Modena</strong><br />

è stata fondata nel gennaio del 1922.<br />

sOCi fONdATOri - Col.Cagnolati Avv. Francesco,<br />

Medaglia d’Argento al Valor Militare. Segretario: Ten.<br />

Fantini Rag. Piero. Consiglieri: S. Ten. Baccarani<br />

Giovanni, Magg. Benassati Aldo Medaglia d’Argento<br />

al Valor Militare, Magg. Bergamini Prof. Marco Medaglia<br />

di Bronzo al Valor Militare, Magg. Boni Dott.<br />

Giuseppe, Magg. Bucci Verginio, Cap. Castellari<br />

Giovanno, Ten. Col. Cavani Geom Mario, Cap. Dallari<br />

Bruno, Cap. Giorgini Carlo, Rag. Goldoni, Cap.<br />

Palazzi, Cap. Palladini Dott. Cesare.<br />

MOTTO deLLA seZiONe - “Di qui non si passa!”.<br />

fOrZA deLLA seZiONe - Attualmente la <strong>Sezione</strong><br />

conta su 3548 soci e su 896 soci aggregati suddivisi<br />

in 42 Gruppi.<br />

eLeNCO PresideNTi - Col Cagnolati avv. France-<br />

sco 1922/1940; Col Dallari comm. Bruno 1947/1973;<br />

Ten. Col. Cortellini dr. Giovanni 1974/1978; Gen.<br />

Tonelli cav. uff. Tullio 1979/1989; Serg. Montanini<br />

cav. uff. Trento 1989/1994; Alp. Bertarini Alcide<br />

1995/2003; Alp. Bassi Corrado 2003/2009; Serg.<br />

Manzini Guido dal 2009.<br />

OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - I volontari della<br />

<strong>Sezione</strong> hanno prestato la loro opera in occasione<br />

dei terremoti in Friuli, in Umbria ed infine quest’anno<br />

2009 in Abruzzo; nelle alluvioni in Val Padana, in Valtellina,<br />

in Versilia, a Dardogne in Francia, nella “Missione<br />

Arcobaleno” (inquadrati nel contingente della<br />

Provincia di <strong>Modena</strong>), per le esequie di Papa Giovanni<br />

Paolo II, per contenere diversi incendi boschivi<br />

ed in numerosi altri interventi fra i quali la costruzione<br />

dell’asilo di Rossoch in Russia (in quell’occasione<br />

guidati dal Gen. C.A. Mario Gariboldi al quale oggi la<br />

<strong>Sezione</strong> è dedicata).<br />

Sul territorio della <strong>Sezione</strong> sono stati innumerevoli<br />

gli interventi a favore delle comunità locali<br />

17


18<br />

con la costruzione ed il ripristino di fontane, cappelle<br />

votive, manufatti vari, inoltre con la pulizia<br />

del sottobosco e di aree verdi, la manutenzione di<br />

sentieri, tratturi e passerelle, la pulizia di torrenti e<br />

fiumi. Fedeli al proprio Statuto ed ai propri valori,<br />

gli Alpini della <strong>Sezione</strong>, hanno sempre reso onore<br />

ai caduti, con la cura, la costruzione e l’ inaugurazione<br />

di targhe e monumenti a loro dedicati.<br />

Numerose le bandiere tricolori consegnate agli<br />

istituti scolastici di ogni ordine e grado, da alcuni<br />

anni si tiene il concorso letterario “Alpini sempre”<br />

riservato agli studenti del comprensorio, con temi<br />

specifici inerenti alla nostra storia, alle tradizioni<br />

del territorio, ed all’ impegno degli Alpini in ambito<br />

sociale.<br />

Tra le attività di rilievo, organizzate dalla <strong>Sezione</strong>,<br />

devono essere ricordate: l’Adunata Nazionale del<br />

1978, i Campionati ANA di sci di fondo del 2007 e<br />

l’Adunata del 2° Raggruppamento del 2009.<br />

Nel 2008 gli Alpini modenesi hanno “donato” alla comunità<br />

20.991 ore di lavoro ed elargito in beneficenza<br />

37.819 euro.<br />

ATTUALe direTTiVO - Presidente: Manzini Guido.<br />

Vice Presidenti: Di Croce Gino, Muzzarelli Franco.<br />

Segretario di <strong>Sezione</strong>: Mussini Giorgio.<br />

Consiglieri: Colombini Giorgio, Fontana Matteo, Florini<br />

Giorgio, Gambaiani Mauro, Lovati Giancarlo,<br />

Marchesini Roberto, Martensi Walter, Masi Mauro,<br />

Nardini Graziano, Torlai Maurizio.<br />

iL VessiLLO deLLA seZiONe - Sul Vessillo della<br />

<strong>Sezione</strong> sono appuntate tre Medaglie d’Oro al V.M.<br />

Asssegnate a:<br />

• Ten. art. mont. rodolfo Boselli da<br />

<strong>Modena</strong> del 1° rgt Art.Mont., per l’intrepidezza<br />

con la quale comandò la propria<br />

sezione di cannoni nel corso dei<br />

combattimenti di Derna (Ma-<br />

rabutto) il 3 marzo 1912, fino al supremo olocausto<br />

della propria esistenza, dando esempio di eroica fermezza.<br />

• Col. Gaetano Tavoni da Vignola, Comandante del<br />

9° rgt.Alpini, Divisione “Julia” perchè con l’esempio<br />

personale, con l’ardente sua fedee con<br />

le sue preclare virtù di Comandante,<br />

guidava il reggimento a brillanti successi<br />

infondendo ai suoi Alpini sempre<br />

maggior spirito di lotta e di resistenza,<br />

noncurante delle ferite riportate che in<br />

seguito ne causavano la morte. Eroica<br />

figura di Capo, superbo esempio di fede e sacrificiodurante<br />

i combattimenti di Pindo (Grecia), Monte<br />

Chiarista (28 ottobre -31dicembre1940)<br />

Mali Topoianit (8 gennaio 1941).<br />

• Ten. alp. Vittorio Barbieri da <strong>Modena</strong>,<br />

(arruolato con il btg. Tirano e poi<br />

richiamato con l’11° rgt.Alp in Albania).<br />

perchè fu tra i primi a interpretare la lotta<br />

clandestina alla quale si dedicò con<br />

attività instancabile. Comandante della<br />

2 a Brigata “Carlo Rosselli” condusse più<br />

volte i suoi uomini alla<br />

vittoria. Dopo un violento<br />

combattimento contro il<br />

preponderante nemico,<br />

riordinate le forze dei superstiti,<br />

cercò di aprirsi<br />

la strada verso Firenze,<br />

nel supremo tentativo di continuare la<br />

lotta per la difesa della città. Catturato<br />

dai tedeschi mentre procedeva in avanscoperta,<br />

assumeva di fronte al nemico, con sublime gesto di<br />

abnegazione, ogni diretta responsabilità, dichiarando<br />

apertamente la propria qualità di Comandante<br />

e salvando in tal modo la vita al partigiano che lo<br />

accompagnava. Dopo atroci sevizie sopportate con<br />

sereno coraggio, veniva fucilato. Fulgido esempio di<br />

dedizione alla causa della libertà (Paretaia - Fiesole,<br />

7 agosto 1944).


i gr u p p i oS p i t a n t i<br />

Il Gruppo di Sassuolo<br />

dATA di fONdAZiONe - 1931. Sciolto durante il periodo<br />

bellico, viene ricostituito nel 1948 dall’alpino Quartieri<br />

Manlio.<br />

fOrZA deL GrUPPO<br />

Soci Alpini 249; Soci aggregati 32.<br />

eLeNCO CAPiGrUPPO - Barbieri Sante 1931/1932,<br />

Levrini Bonfiglio 1933/1934, Cantelli Antonio 1934/1936,<br />

Gandolfi Lino 1936/1938, Bellei 1938/1939, Benedetto<br />

Secondo 1939/1940, Quartieri Manlio 1948/19509, Gandolfi<br />

Lino 1951/1953, Bucciardi avv. Andrea 1954/1955,<br />

Cristoni Walter 1955/1956, Quartieri Manlio 1957/1967,<br />

Pifferi Emilio 1967/1968, Pellacani Mario 1968/1982, Giacobazzi<br />

Erminio 1982/1999, Palladini Piero 1999/2005,<br />

Bellei Enzo 2005/2007, Vacondio Marino 2008/2009, Palladini<br />

Piero dal 2009.<br />

OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il Gruppo è sempre<br />

stato presente, con un forte numero di partecipanti,<br />

alle principali manifestazioni nazionali e sezionali.Tra gli<br />

impegni organizzativi, merita di essere menzionata l’organizzazione<br />

(per la prima volta nell’ambito della <strong>Sezione</strong>),<br />

nel 1986 del raduno regionale dell’Emilia Romagna.<br />

Il Gruppo ha partecipato, prima con volontari, poi in forma<br />

sempre più organica con il costituito nucleo di Protezione<br />

Civile, alle più importanti attività di soccorso realizzate a<br />

livello Nazionale e Sezionale. Tra le calamità naturali che<br />

hanno determinato gli interventi dei volontari della protezione<br />

civile si ricordano: i terremoti del Friuli, dell’ Irpinia,<br />

del Molise, dell’Umbria e dell’Abruzzo, quelle relative alle<br />

alluvioni di Asti e Piacenza. Importante il sostegno dato<br />

alla missione “Arcobaleno” in Albania, il contributo per la<br />

costruzione dell’asilo di Rossosch in Russia. Il nucleo di<br />

protezione civile del Gruppo ha partecipato alle esercitazioni<br />

di Clusone (1987), Busana (1987), Luino (2000),<br />

Lecco (2001), Borgotaro (2003), Ferrara (2005). Anche la<br />

partecipazione con personale in soccorso ai terremotati<br />

Piazza Garibaldi<br />

Il Co m u n e d I Sa S S u o l o<br />

dell’Abruzzo del 2009 è stata consistente. In ambito locale<br />

il Gruppo ha contribuito alla realizzazione di numerosi<br />

progetti ed alla ristrutturazione di vari manufatti ed aree<br />

ecologiche, utili alla collettività. Motivo di orgoglio sono<br />

la ristrutturazione della sede del Gruppo (1983), le successive,<br />

costanti opere di miglioramento della stessa e<br />

la realizzazione del monumento all’alpino (2005). Oltre ai<br />

tradizionali interventi annuali a carattere benefico, a favore<br />

del ricovero di “Casa Serena” e del Banco Alimentare,<br />

meritano menzione, tra le donazioni più recenti, la donazione<br />

al Centro Oncologico di Sassuolo (2001), il contributo<br />

per l’operazione della piccola Giulia negli Stati Uniti ed il<br />

versamento a favore di varie opere di beneficenza in memoria<br />

dell’alpino Baccarani Ugo. Da evidenziare la fattiva<br />

disponibilità del Gruppo per l’organizzazione del Raduno<br />

del 2° Raggruppamento.<br />

ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Palladini Piero.<br />

Cassiere: Vandelli Emilio. Consiglieri: Belloi Antonio,<br />

Berselli Domenico, Chichi Santo, Gherardi Giovanni,<br />

Mescoli Giancarlo, Munari Romano, Piccinini Ermanno,<br />

Taglini Francesco. Responsabile Protezione Civile: Guidelli<br />

Danilo<br />

Sassuolo, terza città della provincia con 42.000 abitanti, è<br />

la capitale della ceramica italiana e il centro più importante<br />

del distretto industriale che si estende nel pedemonte modenese<br />

e reggiano, da dove parte verso ogni continente<br />

del mondo, l’80% della produzione nazionale di piastrelle<br />

da pavimento, rivestimento e arredo urbano.<br />

Sassuolo capitale lo è sempre stata, grazie alla sua posizione,<br />

in quanto luogo di passaggio obbligato di genti e<br />

merci verso la pianura, verso la montagna e verso i territori<br />

reggiani, con il fiume Secchia a garantire la difesa,<br />

l’irrigazione, la forza motrice per gli opifici, nonché una via<br />

di trasporto, in particolare per il legname.<br />

Fin dal medioevo si è perciò sviluppata come città<br />

19


20<br />

dATA di fONdAZiONe - 1969.<br />

fOrZA deL GrUPPO<br />

Soci Alpini 45; Soci aggregati 7.<br />

Il Co m u n e d I Sa S S u o l o<br />

i gr u p p i oS p i t a n t i<br />

Il Gruppo di Braida<br />

eLeNCO CAPiGrUPPO - Acai Armando 1969/1971,<br />

Quartieri Manlio 1978/1984, Bertacchini Ettore 1984/1995,<br />

Barbieri Alessandro 1995/2004, Bortolotti Remo 2004, Ardilli<br />

Gianni dal 2004.<br />

OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il gruppo si è sempre<br />

distinto per la disponibilità e la partecipazione, in occasione<br />

della maggiori emergenze nazionali, quali il terremoto<br />

del Friuli, l’alluvione della Valtellina, l’alluvione del<br />

Piemonte, il terremoto dell’Umbria e delle Marche.<br />

Il Gruppo ha partecipato, con alcuni suoi soci, anche alla<br />

costruzione dell’asilo a Rossosch. Tra le attività svolte<br />

nell’ambito della protezione civile, particolare rilievo assume<br />

la partecipazione alle attività di ricezione e controllo,<br />

realizzate a favore dei pellegrini, durante i funerali del<br />

Pontefice Giovanni Paolo II°. In ambito locale, oltre alle<br />

elargizioni in denaro, si ricordano i lavori di restauro della<br />

chiesetta di Montagnana e la donazione all’AVIS di un apparecchio<br />

per l’elettrocardiogramma.<br />

Anche nel 2009 il Gruppo non ha fatto mancare la propria<br />

di commercio e di mercati, intraprendente verso le più<br />

svariate iniziative industriali, perché “I omini sassolesi a<br />

ciò che si mettono riescono atti” scriveva già nel 1603 il<br />

governatore estense Brusantini.<br />

Il centro storico di Sassuolo, ricco di negozi e dove si svolge<br />

due volte alla settimana un grande mercato, conserva<br />

il sistema di piazze ed edifici ideato durante la signoria dei<br />

Pio nel XVI secolo e completato dagli Estense nel XVII<br />

e XVIII secolo. Piazza Garibaldi (o Piazza Piccola) è il<br />

salotto cittadino, con i fronti porticati che proteggono la<br />

passeggiata e le vetrine di bar e boutique. Su Piazza Martiri<br />

Partigiani (Piazza Grande) si affaccia il Duomo di San<br />

Giorgio e al centro vi si erge la “Guglia”, emblema della<br />

città. Da qui si accede in “rocca”, nel complesso di edifici<br />

dell’antico castello, trasformato poi in lussuosa residenza<br />

e luogo di villeggiatura ducale, così da meritare a Sassuolo<br />

l’appellativo di “delizia estense”. Il Palazzo Ducale è un<br />

gioiello di architettura<br />

barocca,<br />

oggi riaperto<br />

al pubblico per<br />

ammirare i tesori<br />

artistici e<br />

soprattutto gli<br />

straordinari ci-<br />

Il Parco Ducale<br />

solidarietà, in personale e fondi, per alleviare le esigenze<br />

dei terremotati abbruzzesi. Disponibilità e fattiva collaborazione<br />

hanno distinto il Gruppo anche nella impegnativa<br />

preparazione del Raduno del 2° Raggruppamento.<br />

ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Ardilli Gianni. Vice<br />

Capogruppo: Cavani Omer. Consiglieri: Bortolotti Remo,<br />

Caselli Marino, Macchioni Antonio, Venturelli Elio, Venturelli<br />

Mauro.<br />

cli pittorici, la “Peschiera” e il vasto parco. La chiesa facente<br />

parte del Palazzo Ducale, San Francesco in Rocca,<br />

è anch’essa un capolavoro barocco, cara ai sassolesi perché<br />

vi si conserva il venerato “Santo Tronco”, portato in<br />

solenne processione il Giovedì Santo, nel più importante<br />

evento religioso della città.<br />

Tutto il centro storico merita una visita alla scoperta delle<br />

linee liberty di Villa Guerzoni, del Politeama, del Teatro<br />

Carani, passeggiando fra le contrade, visitando Piazzale<br />

Teggia con la chiesa di San Giuseppe, il cimitero di<br />

San Prospero con la tomba in ceramica ottocentesca dei<br />

Rubbiani, Piazzale Porrino con la chiesa di Sant’Anna.<br />

Uscendo dalla cinta antica verso la pianura, alle Casiglie<br />

ha sede Confindustria Ceramica, con annesso centro di<br />

documentazione e raccolta di antiche maioliche sassolesi.<br />

In direzione delle colline, si raggiungono le Terme della<br />

Salvarola con tre tipi di acqua, un reparto di fango-balneoterapia<br />

e il centro Balnea.<br />

A Montegibbio è possibile godere del parco pubblico che<br />

circonda il castello e borgo fortificato di origine medievale.<br />

Sono numerose le iniziative che si snodano durante<br />

l’anno, fra le quali si citano: il Giovedì Santo con la Processione<br />

del Santo Tronco, l’apertura serale dei negozi e<br />

le iniziative dei giovedì di luglio, le pluricentenarie “Fiere<br />

di ottobre”, il Festival della Filosofia, le feste e le sagre<br />

delle diverse parrocchie di Sassuolo, la processione a piedi<br />

scalzi di San Michele, le mostre al Palazzo Ducale, la<br />

stagione al Teatro Carani.


i gr u p p i oS p i t a n t i<br />

Il Gruppo di Fiorano Modenese<br />

dATA di fONdAZiONe - 1925, sciolto nel 1939 e ricostituito<br />

nel 1947.<br />

fOrZA deL GrUPPO<br />

Soci Alpini 153; Soci aggregati 19.<br />

eLeNCO CAPiGrUPPO - Castellani 1925/1939, Boni<br />

Luigi 1947/1967, Pierotti Cav. Luciano 1967/1997, Bedini<br />

Claudio 1997/2000, Leonardi Celsino 2000/2007, Iaccheri<br />

Franco dal 2007.<br />

OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il Gruppo ha sempre<br />

manifestato particolare predisposizione per gli interventi<br />

a favore delle attività sociali, diventando, grazie<br />

anche alla ottimale collaborazione con gli amministratori<br />

comunali, punto di riferimento per la comunità Fioranese.<br />

Costante la beneficienza nei riguardi delle persone bisognose<br />

ed anziane, per le quali vengono organizzati gli ormai<br />

tradizionali pranzi annuali.<br />

Il simbolo degli alpini è uscito dai confini nazionali ed è<br />

presente presso le missioni di Rumuruti e Mararal in Kenia,<br />

dove alpini del gruppo hanno partecipato direttamente<br />

o con la raccolta di importanti fondi alla reale trasformazione<br />

delle missioni.<br />

Sempre presente a tutte le più importanti manifestazioni<br />

che hanno luogo su tutto il territorio provinciale e con un<br />

notevole numero di partecipanti all’Adunata Nazionale,<br />

tra le attività di maggior rilievo realizzate dal Gruppo, va<br />

ricordata la partecipazione diretta alla costruzione dell’asilo<br />

a Rossosch nel 1992 e 1993 e la concreta collaborazione<br />

alle attività di ricostruzione delle zone terremotate<br />

del Friuli, delle Marche e quest’anno dell’Abruzzo. In am-<br />

bito comunale, vanno ricordati alcuni interventi a favore<br />

dell’ambiente, quali la cura di alcuni stradelli e la messa<br />

in opera di staccionate, come avvenuto anche nel 2009 in<br />

zona Salse di Nirano. Cura particolare viene riservata alla<br />

ristrutturata sede del Gruppo.Importante, anche per la numerosa<br />

partecipazione di concittadini, la manifestazione<br />

del decennale dei gemellaggi con altri 4 Gruppi, realizzata<br />

nell’aprile 2009, che ha visto la presenza di ben 3 Vessilli<br />

Sezionali e 4 Gonfaloni. Notevole l’impegno, in svariate<br />

attività, del nucleo di protezione civile.<br />

ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Iaccheri Franco.<br />

Vice Capogruppo: Bedini Claudio. Consiglieri: Ricci Lorenzo,<br />

Agnani Otello, Alicchi Ivano, Boccaleoni William,<br />

Cavani Amos, Casolari Mario, Ferrari Arduino, Leonardi<br />

Luigi, Meglioli Romano, Sernesi Luciano, Tagliati Paolo.<br />

Il Co m u n e d I FI o r a n o mo d e n e S e<br />

Fiorano Modenese, comune di 17.000 abitanti e 14.000 oggi offerto ai visitatori<br />

posti di lavoro, è il cuore produttivo del distretto, dove han- con sentieri guidati, un<br />

no sede o stabilimenti i più importanti gruppi industriali ce- centro visite, parchegramici<br />

e dell’indotto. Deve però la sua fama alla Pista della gi, laboratori didattici.<br />

Ferrari; alla seicentesca basilica dedicata alla Beata Vergi- Il miniautodromo Jody<br />

ne del Castello, che miracolosamente salvò il paese dalla Sceckter è uno dei più<br />

peste e dal colera; al Castello di Spezzano, con cicli pitto- importanti e attrezzarici<br />

cinquecenteschi, dove è ospitato il Museo della Cerati circuiti europei per<br />

mica; alla eneolitica automodelli. Durante<br />

“Cultura di Fiora- l’anno sono diverse le<br />

no”. Nella zona col- manifestazioni di rilielinare<br />

si estende la vo: il Maggio Fiorane-<br />

Riserva Regionase, la trecentenaria sale<br />

delle Salse di Nigra dell’8 Settembre,<br />

rano, importante fe- la Fiera di San Rocnomeno<br />

geologico co a Spezzano, il gui-<br />

di rilevanza intertar festival Maf Musica<br />

nazionale studiato a Fiorano, le sagre di<br />

Una foto aerea del centro (foto Franchini) fin dalla antichità e Ubersetto e Nirano.<br />

Il Castello di Spezzano<br />

21


22<br />

i gr u p p i oS p i t a n t i<br />

Il Gruppo di Formigine<br />

dATA di fONdAZiONe - 1923, sciolto dal 1930 al 1934<br />

e dal 1940 al 1956.<br />

fOrZA deL GrUPPO<br />

Soci Alpini 92; Soci aggregati 54.<br />

eLeNCO CAPiGrUPPO - Costa A.B. Pietro 1923/1930,<br />

Buffagni Giovanni 1934 /1940, Costa A. B. Pietro 1956/<br />

1964, Giovanardi Giovanni 1965/1967, Varini Cav. Ettore<br />

1968/1978, Casolari Giuliano 1979/1980, Bondavalli Goliardo<br />

1980/1983, Giacobazzi Cav. Mario 1983/1989, Tassi<br />

Zoello 1989/1989, Bondavalli Goliardo 1989/1998, Mucci<br />

Paolo 1998/2000, Bassi Corrado (commissario 2000 ),<br />

Serri Luciano 2000/2003, Fogliani Tonino 2003/2009, Bosco<br />

Ludovico dal 2009.<br />

OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il Gruppo ha operato<br />

con disponibilità alla realizzazione di interventi a favore<br />

della comunità locale, ha tenuto alti i valori alpini con la<br />

consegna di bandiere nazionali alle scuole del paese, alla<br />

consegna di targhe ricordo agli alpini reduci ed ha contribuito<br />

con donazioni per l’associazione ricerca sul cancro<br />

e ad altre organizzazioni civili e religiose.<br />

Con l’inaugurazione della sede del Gruppo, completamente<br />

ristrutturata a cura dei suoi Alpini nel 1988 e con<br />

la costituzione del nucleo di protezione civile nel 1990, il<br />

Gruppo ha ampliato i suoi interventi dall’ambiente locale,<br />

anche in campo nazionale, in particolare vanno ricordati:<br />

la partecipazione di volontari ad Asti ed a Piacenza per le<br />

alluvioni dei fiumi Tanaro e Po. L’ultimo importante impe-<br />

gno è stato, il notevole apporto dato alla protezione civile<br />

della <strong>Sezione</strong> per il ripristino di un campo di accoglienza,<br />

situato nel territorio comunale. Attività pianificata in concomitanza<br />

e per celebrare il Raduno del 2° Raggruppamento.<br />

Sempre nel 2009, il Gruppo ha dato il suo contributo<br />

per il terremoto dell’Abruzzo.<br />

Costante la presenza degli Alpini del Gruppo alle più importanti<br />

manifestazioni della <strong>Sezione</strong> ed all’Adunata Nazionale.<br />

ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Bosco Ludovico.<br />

Vice Capogruppo: Buffagni Giorgio. Consiglieri: Fogliani<br />

Tonino, Tagliati Tiziano, Zinanni Danilo, Bruni Graziano,<br />

Stefani Dario.<br />

Il Co m u n e d I Fo r m I g I n e<br />

Formigine, 33.000 abitanti, è il quarto comune della provincia<br />

di <strong>Modena</strong>, con una economia diversificata che<br />

all’agricoltura (vino, distillati, aceto balsamico, insaccati<br />

suini) ha affiancato produzioni industriali di eccellenza, in<br />

particolare nella meccanica,<br />

nell’elettronica e nella<br />

chimica. Simbolo della<br />

città è il castello, divenuto<br />

Museo e Centro di documentazioneall’avanguardia,<br />

con installazioni multimediali<br />

che raccontano<br />

la storia e le vicende dei<br />

suoi oltre 800 anni di storia.<br />

Attorno alla rocca si<br />

estende il centro storico<br />

con la Chiesa della Madonna<br />

del Ponte, la Chiesa<br />

della S.S. Annunziata,<br />

la neoclassica Villa Gan-<br />

Il Castello di Formigine<br />

dini e il suo parco. La<br />

frazione di Colombaro<br />

conserva il più antico<br />

monumento formiginese:<br />

la pieve matildica<br />

di San Giacomo,<br />

mentre tutto il territorio<br />

comunale è costel-<br />

I “Ludi di San Bartolomeo”<br />

lato di ville gentilizie<br />

dalle pregevoli linee architettoniche. Sono numerose e importanti<br />

le iniziative di richiamo durante il corso dell’anno:<br />

il “Carnevale dei ragazzi”, la “Fiera di San Lorenzo”, i “Ludi<br />

di San Bartolomeo”, il<br />

“Settembre Formiginese”,<br />

le sagre nelle<br />

frazioni. Il <strong>Modena</strong><br />

Golf & Country Club e<br />

il circolo La Meridiana<br />

per il tennis ospitano<br />

competizioni di livello<br />

internazionale. Villa Gandini


i gr u p p i oS p i t a n t i<br />

Il Gruppo di Maranello<br />

dATA di fONdAZiONe - 1931, sciolto nel 1940 viene<br />

ricostituito nel 1954.<br />

fOrZA deL GrUPPO<br />

Soci Alpini167 ; Soci aggregati 50.<br />

eLeNCO CAPiGrUPPO - Montorsi Francesco 1931/1940,<br />

Morandi Gino 1954/1957, Colombini Romano 1958/1959,<br />

Bosi Primo 1961/1992, Gianelli Domenico 1993/1996, Ori<br />

Giuseppe 1997/1999, Amadori Ermanno 2000/2009, Ori<br />

Giuseppe dal 2009.<br />

OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il Gruppo, nel corso<br />

degli anni ha saputo aumentare le sue attività e la sua<br />

importanza sociale grazie ad un impegno costante, diventando<br />

una realtà ben radicata, sia all’interno della <strong>Sezione</strong><br />

di <strong>Modena</strong> che nell’ambito della comunità di Maranello.<br />

Sempre significativamente presente a tutte le manifestazione<br />

ed alle attività pianificate dalla <strong>Sezione</strong>, ha ospitato<br />

tra l’altro l’ adunata sezionale del 2002.<br />

Ha organizzato sottoscrizioni a favore di terremotati e alluvionati<br />

in ambito nazionale, senza dimenticare le minori<br />

ma non meno importanti necessità sociali nell’area comunale,<br />

infatti è costante la collaborazione con i vari enti assistenziali<br />

del territorio comunale.<br />

Il nucleo di protezione civile fornisce un importante apporto<br />

alla stessa organizzazione della <strong>Sezione</strong>, distinguendosi<br />

per spirito di collaborazione anche in preparazione del<br />

Raduno che stiamo celebrando.<br />

Con un certo orgoglio va ricordata l’inaugurazione nel<br />

1996 della baita alpina del Gruppo, frutto di sacrifici e notevole<br />

impegno degli Alpini e degli Amici degli Alpini.<br />

Sacrifici di mantenimento e di gestione ben ricompensati<br />

se si considera che la baita è stata proposta per ospitare<br />

il Presidente Nazionale dell’A.N.A. ed i Presidenti delle 20<br />

Sezioni del 2° Raggruppamento, in occasione del Raduno<br />

del 2009.<br />

ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Ori Giuseppe. Vice<br />

Capogruppo: Orlandi Mario. Segretario: Masi Marco, Tesoriere:<br />

Vinazzani Carlo. Revisori dei conti: Orlandi Mario,<br />

Scarabelli Antonio. Capo nucleo P.C.: Bedini Amelio. Consiglieri:<br />

Mosca Alfonso, Predieri Domenico.<br />

Il Co m u n e d I ma r a n e l l o<br />

Maranello, comune di 17.000 abitanti, è universalmente<br />

nota come patria della Ferrari spa, simbolo di alta<br />

tecnologia unita alla passione per il lavoro, innovazione<br />

e capacità di fare. Maranallo è diventata meta di turisti<br />

dall’Italia e dal mondo,<br />

che qui possono visitare<br />

la Galleria Ferrari, il più<br />

visitato museo della provincia<br />

con oltre 200.000<br />

presenze annue; ammirare<br />

la Galleria del Vento<br />

progettata da Renzo Piano,<br />

il monumento a Enzo<br />

Ferrari di Marino Quartieri,<br />

la statua del cavallino<br />

rampante dello scultore<br />

Helidon Xhixha, la sede<br />

degli uffici Ferrari progettata<br />

da Fuksas. Possono<br />

assistere alle principali<br />

Il Castello di Maranello<br />

corse di Formula Uno<br />

sui maxischermi in piazza<br />

o all’Auditorium Enzo<br />

Ferrari o scoprire gli altri<br />

tesori offerti da Maranello,<br />

come il parco di Villa<br />

Rangoni Machiavelli<br />

dove sono posizionate le<br />

sculture di arte moderna<br />

della collezione Severi;<br />

oppure le suggestioni<br />

naturali del percorso naturalistico<br />

lungo il torrente<br />

Tiepido. Le principali<br />

manifestazioni della tradizione<br />

sono il Giugno<br />

La Galleria Ferrari (esterno e interno)<br />

Maranellese e la Sagra<br />

dell’Assunta, oggi affiancate dalle primaverili “Parco in fiore”,<br />

“Maranello terra di motori in corsa per la sicurezza”,<br />

le autunnali “Gran premio del gusto” e la partenza della<br />

Maratona d’Italia Memorial Enzo Ferrari.<br />

23


24<br />

i gr u p p i della Se z i o n e d i Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Acquaria<br />

dATA di fONdAZiONe - 1924 ( da parte di 15 Soci fondatori,<br />

tutti provenienti dal 6° Rgt Alp.).<br />

fOrZA deL GrUPPO<br />

Soci Alpini 21; Soci aggregati 3.<br />

eLeNCO CAPiGrUPPO - Baratti Alfonso 1924/1956, Albinelli<br />

Aldo 1957/1962, Barattini Alfonso 1963/1964, Bosi<br />

Amidei 1964/1966, Chiavelli Pellegrino 1966/1989, Bosi<br />

Ruggero 1989/2001, Marasti Giuseppe dal 2001.<br />

OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Il Gruppo è sempre<br />

stato presente, con alcuni rappresentanti, alle principali<br />

manifestazioni nazionali e sezionali. Nelle diverse<br />

epoche, quando il Gruppo poteva contare su un organico<br />

maggiore, ha contribuito significativamente, alle esigenze<br />

operative della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>, non facendo mancare<br />

la propria disponibilità in occasione delle maggiori catastrofi<br />

naturali a livello nazionale.<br />

Nell’ambito delle attività locali ha collaborato con gli amministratori<br />

per il conseguimento di scopi utili all’intera comunità.<br />

Sempre elevato lo spirito per il mantenimento dei<br />

valori alpini.<br />

ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Marasti Giuseppe,<br />

Vice Capogruppo: Silvestini Marino<br />

Il Gruppo di<br />

Boccassuolo<br />

dATA di fONdAZiONe - 1932, sciolto nel 1935, ricostituito<br />

nel 1998.<br />

fOrZA deL GrUPPO<br />

Soci Alpini 45; Soci aggregati 39.<br />

eLeNCO CAPiGrUPPO - Moretti Secondo 1932/1933,<br />

Digani Puro 1933/1935, Bassi Corrado 1998/2003, Poggioli<br />

Gianni, dal 2003.<br />

OPere e fATTi PiÙ siGNifiCATiVi - Dalla data della<br />

ricostituzione, il Gruppo, ha partecipato con il nucleo di<br />

protezione civile a tutte le iniziative della <strong>Sezione</strong>. Oltre ad<br />

aver partecipato a tutte le Adunate Nazionali e Sezionali<br />

con un’alta percentuale di soci, va sottolineata la presenza<br />

del Gruppo al pelleggrinaggio al Contrin, all’adunata<br />

del 4° Raggruppamento a Cagliari, al raduno della Cadore<br />

a Belluno, al raduno del battaglione Cividale in Friuli ed al<br />

raduno della Julia a Moggio Udinese.<br />

Tra i vari interventi, meritano di essere segnalati la ristrutturazione<br />

dell’oratorio dedicato a S. Elisabetta, la ristrutturazione<br />

del monumento ai caduti e la costante manutenzione<br />

dello stesso, la realizzazione della sede del Gruppo,<br />

che per la sua funzionalità e capacita organizzativa ha<br />

ospitato anche riunioni a livello sezionale, infine la costruzione<br />

e la manutenzione, in collaborazione con altre entità<br />

locali della sede del comune.<br />

Le elargizioni in denaro, negli ultimi due anni sono state<br />

di 5600 euro.<br />

Notevole l’impegno anche in quest’ultimo anno a favore<br />

dei terremotati dell’Abruzzo.<br />

ATTUALe direTTiVO - Capogruppo: Poggioli Gianni.<br />

Vice Capogruppo: Guigli Alfeo. Consiglieri: Barozzini Bruno,<br />

Bernardi Ivano, Bernardi Silvano, Digani Fernando,<br />

Galvani Giosuè, Telleri Francesco, Tosi Ernesto, Pacchiarini<br />

Luigi (tesoriere).


I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Carpi<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1932.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 32; Soci aggregati 8.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Cap. Po Ettore 1932/1937;<br />

Magg. Rocca Agostino 1937/1953; Rovina Enrico<br />

1953/1958; Cav. Masimi Ivo 1958/1985; Cav. Riva Ferruccio<br />

1985/1995 ; Saltini Daniele 1995/2002; Pasi Duilio<br />

dal 2002.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le attività principali,<br />

merita di essere segnalata la partecipazione alla<br />

ricostruzione delle zone terremotate del Friuli, in quell’occasione<br />

fu notevole il contributo, soprattutto in materiale<br />

e fondi. Anche negli anni successivi, a volte andando ben<br />

oltre le aspettative della <strong>Sezione</strong>, il Gruppo non ha fatto<br />

mancare il proprio concorso alle attività operative oganizzate<br />

e dirette dalla <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>. Tra le attività volte<br />

a vivificare i valori alpini va menzionata la consegna del<br />

tricolore alle scuole di Carpi. Assidua la presenza del Gagliardetto,<br />

simbolo del Gruppo, e di alcuni soci alle principali<br />

manifestazioni alpine della <strong>Sezione</strong> ed all’Adunata<br />

Nazionale.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo Pasi Duilio. Vice<br />

Capogruppo: Saltini Daniele.<br />

Il Gruppo di<br />

Casine<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1976<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 10.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Tintorri Antonio 1976/1983,<br />

Marchetti Giuseppe 1984/1986, Bonacorsi Luciano<br />

1987/1990, Bonacorsi Luigi 1990/1998, Mammei Dino dal<br />

1998.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha operato<br />

con volontà realizzatrice, fino agli anni novanta. E’ ancora<br />

vivo il ricordo dell’impegno a favore delle popolazioni<br />

colpite da calamità naturali, soprattutto in quel periodo ha<br />

costituito un punto di riferimento per le autorità locali e per<br />

i propri concittadini. Il rapido calo dei soci, dovuto anche<br />

al fenomeno dello spopolamento, ha ridotto le sue capacità<br />

operative, pur permanendo il desiderio di mantenere<br />

in vita il Gruppo ed il desiderio di partecipazione alla vita<br />

della <strong>Sezione</strong>.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Mammei Dino.<br />

25


26<br />

I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Castelfranco Emilia<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1929, sciolto nel 1940 e ricostituito<br />

nel 1947.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 51; Soci aggregati 17.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - S. Ten. Ferrarini Luigi 1929/<br />

1933, Mar. Magg. Dallari Guido 1933/1934, Dall’Eva Enrico<br />

1935/1970, Quaderviri Carlo 1970/1971, rag. Degli<br />

Angeli Sergio 1972/1975, Ricci Germano 1976/1981,<br />

Col. Milioli Raffaele 1981/1984, geom. Trebbi Ferdinando<br />

1985/1989, Ricci Germano 1990/ 2005, Scaramelli Vanni<br />

dal 2006.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Con un crescente<br />

fervore realizzativo, il Gruppo ha provveduto, negli anni,<br />

alla ristrutturazione ed alla successiva cura strutturale<br />

del Santuario di San Maurizio, protettore degli alpini. Il<br />

Santuario situato in Recovato è diventato meta di pelleggrinaggi<br />

annuali da parte deli alpini della <strong>Sezione</strong>. Altra<br />

opera degna di menzione è la ristrutturazione della sede<br />

del Gruppo e nel 2008, con la collaborazione dell’Amministrazione<br />

comunale, la sistemazione di una palizzata nel<br />

parco cittadino. Sempre presente, con personale e con<br />

donazioni, nell’aiutare le popolazioni colpite da calamità<br />

naturali, nel proprio ambito, da anni il Gruppo partecipa<br />

alla colletta alimentare, fa visita a centri sociali,ospizi ed<br />

asili. Altre forme benefiche vengono realizzate a favore di<br />

enti sociali presenti sul territorio comunale. Il Gruppo fin<br />

dagli anni novanta è gemellato con i Gruppi di Monguelfo<br />

(BZ) e di S. Martino di Campagna. Nel 2008, il Gruppo<br />

incaricato di organizzare l’Adunata sezionale, ha per<br />

l’occasione realizzato concorsi scolastici e consegnato la<br />

Bandiera Nazionale a due istituti della città.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Scaramelli Vanni.<br />

Vice Capogruppo onorario: Onofri Egidio. Vice Capogruppo:<br />

Ricci Germano. Segretario: Sita Angelo. Cassiere: Federici<br />

Mauro. Consiglieri: dott. Micagni Giovanni, Trebbi<br />

Ferdinando, Bussoli Dino, Bursi Claudio, Pedrini Paolo,<br />

Bazzani Oscar.<br />

Il Gruppo di<br />

Castelvetro<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto nel 1940 e ricostituito<br />

nel 1953.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 94; Soci aggregati: 16.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Caula Mario 1934/1940, Cavallini<br />

Adelchi 1953/1978, Rinaldi Romeo 1979/1989, Cavedoni<br />

Pietro 1989/1990, Samuel Giuseppe 1990/2002,<br />

Manzini Guido 2003/2005, Samuel Giuseppe dal 2006.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il gruppo, animato<br />

dal particolare spirito degli alpini fondatori, ha partecipato<br />

attivamente alla ricostruzione delle zone terremotate del<br />

Friuli nel 1976 e nel 1977. Costanti le attività benefiche<br />

nell’ambito del sociale, tra queste le donazioni per l’AVIS.<br />

Nel 1994 il Gruppo da vita, presso il Santuario della B.V.<br />

della salute di Puianello, alla Pasqua dell’Alpino, manifestazione<br />

che con gli anni è diventata un punto di riferimento<br />

per tutti i Gruppi della <strong>Sezione</strong>. Il Gruppo ha ospitato<br />

due Adunate Sezionali e organizzato la consegna di Bandiere<br />

Nazionali alle scuole. Presenti all’emergenza del<br />

terremoto dell’Umbria e delle Marche, nel 2000 il Gruppo<br />

riorganizza l’unità di protezione civile con l’inserimento di<br />

forze nuove che hanno contribuito a consolidare i riconoscimenti<br />

acquisiti negli anni precedenti. Fra i numerosi<br />

interventi meritano di essere citati: la manutenzione dei<br />

materiali nel campo di accoglienza di Monteveglio, i lavori<br />

esterni a favore del monastero di Baggiovara e l’attività<br />

logistica, a Roma, per le esequie del S. Padre Giovanni<br />

Paolo II. Il Gruppo si è sempre distinto per una costante e<br />

larga partecipazione alle principali esercitazioni di protezione<br />

civile ed alle manifestazioni nazionali e sezionali.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Samuel Giuseppe.<br />

Vice Capogruppo: Manzini Guido e Bonomi Carlo. Consiglieri<br />

: Baruffi Riziero, Franchini Luca, Franchini Paolo,<br />

Orini Marcello, Pelloni Stefano, Ruini Giovanni, Tagliazucchi<br />

Antonino, Verucchi Paride, Zanardi Augusto. Segretario<br />

e tesoriere: Cavedoni Pietro. Capo Unità di Protezione<br />

Civile: Pelloni Adriano.


I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Fanano<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto nel 1940 e ricostituito<br />

nel 1946.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 96 ; Soci aggregati 31.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Magg. Meneguz Giovanni<br />

1931/1940, Pellati Umberto 1946/ 1948,Mar.<br />

Magg. Bastagli Alfonso 1949/1973, Cav. Pasquali Alfonso<br />

1974/1983, Cav. Zanarini Giuseppe 1983/1999, Col. Gerardini<br />

Alfonso 1999/2002, Giambi Giampiero dal 2002.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le principali<br />

attività che il Gruppo (intitolato alla M.A.V.M. dr. Fogliani<br />

Gaetano) ha contribuito a realizzare nel corso degli anni<br />

viene ricordata la costruzione del monumento dedicato<br />

agli alpini fananesi caduti sul fronte russo e in tutte le<br />

guerre. Il monumento costruito sul passo di Croce Arcana<br />

è diventato, dal 1975, meta di pellegrinaggio da parte<br />

di tutti gli alpini della <strong>Sezione</strong> durante la prima domenica<br />

d’agosto. Il Gruppo ha partecipato, con l’invio di personale<br />

e con donazioni, alle opere di ricostruzione delle zone terremotate<br />

del Friuli nel 1976 e nel 1977 e successivamente<br />

dell’Irpinia e delle zone alluvionate di Asti ed Alessandria.<br />

Un’altra attività che ha impegnato il gruppo per quattro<br />

anni è la costruzione della sede, inaugurata nel 1988.<br />

L’inaugurazione del sentiero della pace e la collocazione<br />

di un cippo commemorativo, la sistemazione di un altare<br />

al passo di Croce Arcana, l’organizzazione del museo<br />

alpino all’interno della sede ed infine l’ospitalità fornita ai<br />

bambini di Chernobyl, contribuiscono a fornire un quadro<br />

più completo delle attività del Gruppo. Importante è attualmente<br />

l’impegno fornito dal nucleo di protezione civile.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Giambi Gianpietro.<br />

Vice Capogruppo:<br />

Gambaiani Mauro.<br />

Cassiere: Zanarini<br />

Giuseppe.<br />

Segretario: Zanarini<br />

Stefano. Consiglieri:<br />

Pellegrini<br />

Loredano, Struzzi<br />

Gianfranco, Ferrari<br />

Attilio,Nicoletti<br />

Zosimo Augusto.<br />

Il Gruppo di<br />

Fellicarolo<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1953<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 25 ; Soci aggregati 4 (dati riferiti al 2008).<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Corsini Italo 1953/1955, Menozzi<br />

Giovanni 191956/1957, Cantelli Adelmo 1957/1958,<br />

Corsini Italo 1958/1962, Nesti Antonio 1963/1964, Cantelli<br />

Cav. Adelmo 1964/1973, Pellegrini Carlo 1974/1988, Cantelli<br />

Lauro 1988/1998, Corsini Stefano 1998/2002, Guidarini<br />

Giuseppe 2003/2008;<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione<br />

il Gruppo ha evidenziato la volontà di essere parte<br />

attiva nell’ambito della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> e con l’esempio<br />

dei suoi soci è stato spesso punto di riferimento per gli<br />

altri gruppi. Sempre presenti alle manifestazioni e generosamente<br />

disponibili in occasione dei disastri naturali che<br />

hanno colpito la penisola, il Gruppo ha inviato volontari<br />

presso il cantiere di Osoppo in Friuli ed ha elargito significative<br />

donazioni in tutte lealtre necessità. Da evidenziare,<br />

tra le altre iniziative, il ritrovo annuale dei reduci a Fellicarolo<br />

e il monumento in ricordo dei caduti, inaugurato<br />

nel 2007, per volontà del capogruppo Guidarini presso la<br />

sede della <strong>Sezione</strong>.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Dopo la recente scomparsa del<br />

Capogruppo Guidarini, il Gruppo ha deciso di sciogliersi<br />

e di confluire nel gruppo di Fanano. Nonostante ciò, in<br />

memoria di tutti i Capigruppo ed in omaggio di Giuseppe<br />

Guidarini, per anni anima del Gruppo, viene comunque<br />

riportata la storia del Gruppo.<br />

27


28<br />

I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Fiumalbo<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto nel 1940 viene<br />

ricostituito nel 1946.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 96; Soci aggregati 22.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Bonan Paolo 1923/1924, Ten.<br />

Col. me. Giambi Luigi 1924/1932, Donati Francesco<br />

1933/1953, Lenzini Siro 1954/1957, Stefanini Ludovico<br />

1958/1962, Lenzini Siro 1963/1964, Andreoli Athos<br />

1965/1966, Lenzini Siro 1967/1968, Santi Livio 1968/1971,<br />

Coppi Battista 1972/1974, Nizzi Ivano 1975/1976, Nardini<br />

Graziano 1977/1979, Marchetti Antonio 1980/1981, Nizzi<br />

Silvano 1981/1986, Nardini Graziano 1987/2004, Fraulini<br />

Yuri dal 2008.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />

costituito punto di riferimento per le Istituzioni locali,<br />

grazie alla sua disponibilità. Tra gli impegni maggiori,<br />

oltre al monumento ai caduti, realizzato nel 1975, raffigurante<br />

la Colonna Mozza dell’Ortigara,sono seguiti, in<br />

concomitanza con il succedersi delle emergenze, l’invio<br />

di volontari ad Osoppo in Friuli, ad Asti, ad Alessandria<br />

in Piemonte ed a Foligno in Umbria. Nel 1984 invia una<br />

cospicua somma per i terremotati dell’Armenia. Nel 1988<br />

in collaborazione con L’AVIS e con i materiali forniti dal comune<br />

di Fiumalbo, è stato costruito un edificio antisismico<br />

che oggi ospita la sede sociale, l’ambulatorio medico, ed<br />

il garage dell’ambulanza. Nel 2000, in occasione dell’adunata<br />

provinciale,l’edificio fu inaugurato alla presenza del<br />

Col Villy Lenzini Comandante dell’8° Rgt. Alpini di Cividale<br />

e del coro della Julia. Il nucleo di Protezione Civile<br />

di Fiumalbo fu tra i primi della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>, ed attualmente<br />

conta su 22 volontari, con specifiche mansioni<br />

per antincendioboschivo,rischio idrogeologico soccorritori<br />

e generici. Attualmente il Gruppo è impegnato nella riqualificazione<br />

dell’area<br />

antistante la sede, che<br />

in accordo con l’Amministrazione<br />

Comunale,<br />

verrà denominata: “Parco<br />

degliAlpini”.<br />

ATTUALE DIRETTIVO<br />

- Capogruppo: Fraulini<br />

Yuri. Vice Capogruppo:<br />

Nardini Graziano. Consiglieri:<br />

Nizzi Giovanni,<br />

Ugolini Daniele, Nizzi<br />

Roberto, Colò Federico,<br />

Nizzi Piergiovanni.<br />

Il Gruppo di<br />

Frassinoro<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto nel 1940 viene<br />

ricostituito nel 1946.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 55; Soci aggregati 23.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Ferrari Giuseppe 1931/1932,<br />

Piacentini Giuseppe 1933 /1940, Capitani Luigi 1946/1970,<br />

Marcolini Ulderico 1971/1978, Tollari Fausto 1978/1991,<br />

Marcolini Edoardo 1991, Tollari Fausto 1991/2001, Marcolini<br />

Marco 2002/2003, Ruffaldi Alberto dal 2003.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />

dato il suo fattivo contributo alle attività della <strong>Sezione</strong>,<br />

tanto che ha organizzato ben tre adunate provinciali e<br />

nel 2007 il 72° campionato nazionale A.N.A. per lo sci di<br />

fondo, attività quest’ultima che, realizzata con particolare<br />

impegno e professionalità, ha valorizzato l’immagine della<br />

<strong>Sezione</strong> in ambito nazionale.<br />

Meritano particolare menzione, tra le numerose iniziative<br />

realizzate, il monumento ai caduti, costruito su monte<br />

Mondino che è diventato meta di pelleggrinaggio annuale<br />

e l’invio di personale per collaborare alla ricostruzione<br />

delle zone terremotate del Friuli e dell’asilo di Rossosch<br />

in Russia. Costantemente disponibile alla collaborazione<br />

con le autorità comunali e parrocchiali, per la realizzazione<br />

di attività a favore della comunità locale, il Gruppo, oltre<br />

alla normale manutenzione dei monumenti ai caduti<br />

ha provveduto all’inaugurazione a Pian di Venano della<br />

“Maestà Votiva”. Nell’ambito della protezione civile è stata<br />

creata la squadra antincendio boschivi, dotata di adeguata<br />

attrezzatura.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ruffaldi Alberto.<br />

Vice Capogruppo: Nello Fontana. Cassiere: Sergio Tazzioli.<br />

Consiglieri: Nono Piacentini, Virginio Righi, Matteo<br />

Fontana, Erio Schenetti, Luca Marcolini, Nello Fontana.


I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Gombola<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1956<br />

e dal 1976 al 1985.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Tesseramento in corso.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Bedini Antonio 1931/1940,<br />

Turrini Leo 1956/1958, Torri Franco 1959/1971, Bedini Armando<br />

1972/1976, Torri Franco 1985/2000, Veratti Zeno<br />

2000/2006, Gianpetruzzi Luigi dal 2006.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />

partecipato con spirito collaborativo alle manifestazioni<br />

alpine, dando un contributo significativo in occasione<br />

di calamità e nella realizzazione di opere di pubblica<br />

utilità. Tra le attività più significative non possono essere<br />

dimenticate l’inaugurazione, nel settembre del 1989, del<br />

monumento a ricordo di tutti gli alpini caduti. Sono ancora<br />

vive nella memoria di tutti gli abitanti di Gombola le<br />

commoventi cerimonie tenutesi, nel 1997 e nel 1999, in<br />

occasione del rientro delle salme di commilitoni caduti in<br />

Russia. Durante le ricorrenti manifestazioni alpine locali,<br />

il Gruppo, ha sempre posto in evidenza l’attaccamento al<br />

territorio ed alle tradizioni, premiando con attestati di benemerenza,<br />

quanti tra i propri iscritti, si distinguevano per<br />

professionalità e fedeltà nell’agricoltura.<br />

Attualmente nell’ambito di una ristrutturazione interna, il<br />

Gruppo, che aveva nel 2004, inglobato il Gruppo di Polinago,<br />

si è nuovamente scisso. Non vi è dubbio che nonostante<br />

la diminuzione numerica, non diminuiranno in<br />

futuro partecipazione ed impegno.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Gianpetruzzi Luigi.<br />

Il Gruppo di<br />

Guiglia<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1953.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 50.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Pasini Melchiorre1931/1940,<br />

Pasini Melchiorre 1954/1965, Pedroni Mario 1966/1969,<br />

Pedretti Primo 1970/1975, Galantini Gianfranco 1976/<br />

1978, Menzani Augusto 1979/1981, Bevelinotti Pietro<br />

1982/1985, Pedretti Primo 1986/1995, Ballotta Gaetano<br />

1996/1998, Pedretti Primo 1999/2007, Nannini Luigi dal<br />

2008.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />

svolto con particolare incisività la sua funzione sociale,<br />

distinguendosi per impegno e disponibilità. Ha raggiunto<br />

il suo massimo sviluppo negli anni settanta, quando il<br />

suo organico comprendeva ben 110 iscritti. In quegli anni<br />

furono diverse le collaborazioni ed i progetti realizzati con<br />

le autorità religiose ed amministrative locali. Successivamente<br />

parte dei suoi soci sono confluiti nel nuovo Gruppo<br />

di Roccamalatina e questo ha determinato una minore incisività<br />

sull’attività sociale. Il Gruppo continua ad essere<br />

presente alle principali manifestazioni dell’associazione,<br />

a rendere omaggio, presenziando agli atti commemorativi,<br />

a quanti hanno offerto la propria vita per la Patria e<br />

continua a contribuire alle iniziative di carattere umanitario<br />

organizzate dalla <strong>Sezione</strong>.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Nannini Luigi. Vice<br />

Capogruppo: Pedretti Primo. Consiglieri: Rosei Martino,<br />

Menzani Augusto, Rebacchi Roberto, Cassanelli Aldo, Lamandini<br />

Armando.<br />

29


30<br />

I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Lama Mocogno<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 149; Soci aggregati 45.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Baldoni Palmo 1923/1940,<br />

Cav. Baldoni Oreste 1946/1969, Cav. Amidei Giuseppe<br />

1970/1991, Borri Marino 1992/2006, Ricchi Nello dal<br />

2007.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, fin dalla<br />

sua costituzione ed in modo sempre più attivo dopo la seconda<br />

guerra mondiale, ha costituito punto di riferimento<br />

per tutti i concittadini in ambito comunale.<br />

Tra le numerose attività svolte vanno poste in risalto: la costruzione<br />

della chiesetta degli alpini dedicata ai caduti per<br />

la Patria, inaugurata nel 1964 e la costruzione del rifugio<br />

delle Piane di Mocogno nel 1989. La sede del Gruppo è<br />

a disposizione anche dei volontari della protezione civile.<br />

Numerosi sono stai gli interventi nell’ambito del sociale,<br />

spesso sotto forma di mano d’opera per la sistemazione<br />

di aree e strade comunali. Il Gruppo, sempre presente alle<br />

principali manifestazioni alpine, ha sempre contribuito in<br />

forma significativa in occasione delle calamità nazionali.<br />

In particolare, alcune decine di volontari si sono alternati<br />

presso i campi di lavoro in Friuli per la ricostruzione delle<br />

zone terremotate.<br />

La consegna della bandiera nazionale alle scuole ed il tradizionale,<br />

annuale, pranzo, per i disabili del comprensorio<br />

di Pavullo, presso il rifugio delle Piane sono altri tasselli<br />

che compongono il mosaico dell’attività del Gruppo.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ricchi Nello. Vice<br />

Capogruppo: Martagni Moreno. Consiglieri: Florini Giorgio,<br />

Poggioli Ermanno, Castelli Adolfo, Poggioli Francesco,<br />

Ricchi Vittorio, Casacci Lorenzo, Martagni Ivo, Orsini<br />

Daniele, Ricchi Maurizio.<br />

Il Gruppo di<br />

Mirandola<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1981<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 43.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Briccoli Emidio 1931/1933,<br />

Ten. Meschieri Senen 1934/1940, Bergamini Marco<br />

1982/1988,S. Ten. Manfredini Emilio 1988/1996, Magg.<br />

Gavioli Livio 1997/1999, S. Ten.Varini Alberto dal 2000.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Ricostituito in<br />

tempi relativamente recenti, il Gruppo si è prodigato per<br />

il mantenimento dello spirito alpino tra i suoi soci. Ha costantemente<br />

partecipato alle manifestazioni alpine a livello<br />

nazionale e sezionale. In stretta collaborazione con il<br />

gruppo alpini di San Prospero che mette a disposizione<br />

la propria sede per gli incontri del Gruppo, i soci hanno<br />

contribuito con donazioni e personale, in occasione delle<br />

calamità che nel tempo hanno colpito l’Italia.<br />

Tra le attività a carattere sociale va evidenziata la disponibilità<br />

offerta alle autorità locali e l’impegno a favore dei<br />

bambini malati di neoplasie nell’ambito della sezione.<br />

Alcuni rappresentanti del Gruppo, quale dimostrazione<br />

di attaccamento all’Associazione ed ai suoi valori, sono<br />

sempre presenti alle manifestazioni organizzate dai gruppi<br />

limitrofi anche della sezione di Bologna.<br />

ATTUALE DIRETTIVO<br />

Capogruppo: S. Ten. Varini Alberto.


I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

<strong>Modena</strong><br />

DATA DI FONDAZIONE - 1922, sciolto dal 1940 al 1946.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 71; Soci aggregati 61.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Magg. Cambi Adolfo<br />

1922/1953, Malagoli Oreste 1953/1957, Cav. Ronchetti<br />

Alcide 1958/1972, Magg. Poggi Giuseppe 1973/1984,<br />

Cav.Incerti Luciano 1985/1998, Ten. Col. Rinaldi Gianluigi<br />

1998/2002, Pizzolari Enrico 2002 (interinale), Magg. me.<br />

Curti Gianluigi (Commissario 2002/2003), Gen. Fregni<br />

Francesco 2003/2006, Gaetani Gianluigi 2006/2009, Salvioli<br />

Federico dal 2009.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha<br />

sempre dato, fin dalla sua costituzione, il suo importante<br />

contributo alle attività della <strong>Sezione</strong>. Peraltro è il Gruppo<br />

alpini di <strong>Modena</strong> il titolare del contratto d’affitto con il comune<br />

di <strong>Modena</strong> della sede che ospita anche la <strong>Sezione</strong><br />

con annesse strutture di protezione civile. Tale sede,<br />

inaugurata nel 1990 è stata completamente ristrutturata,<br />

ampliata e completata con la recente posa di un monumento<br />

dedicato ai caduti di tutte le guerre. Oltre ad aver<br />

contribuito con fondi, alcuni soci hanno partecipato alle<br />

attività di ricostruzione delle zone colpite da calamità naturali<br />

ed alla costruzione dell’asilo in Rossosch. Il Gruppo<br />

ospita periodicamente nei mesi estivi, dei bambini affetti<br />

da autismo per facilitarne la terapia di gruppo. Trovano<br />

ospitalità presso la sede, per lo sviluppo delle loro attività<br />

sociali, anche la C.R.I e L’ASEOP. Il Gruppo ha collaborato<br />

alla realizzazione di un campo di calcio per il CEIS a<br />

Cognento, partecipa annualmente alla colletta alimentare<br />

e organizza viaggi/pellegrinaggi, recentemente anche al<br />

“Ponte di Perati” in Albania. Motivo di orgoglio, per l’impegno<br />

ed i risultati conseguiti, è il “Coro la Secchia A.N.A..<br />

Gruppo Alpini di <strong>Modena</strong>” diretto dal maestro Boschelle.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Salvioli Federico.<br />

Vice Capogruppo: Rosenthal Roberto. Consiglieri: Bandieri<br />

Alfonso, Boschelle Grazioso, Curti Luigi, Fregni Francesco,<br />

Notari Fabrizio,<br />

Strapparava<br />

Bernardino, Vignudini<br />

Artemisio, Gaetani<br />

Gianluigi.<br />

Il Gruppo di<br />

Monfestino<br />

DATA DI FONDAZIONE - 2001.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 78; Soci aggregati 21.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Mulinazzi Marino dal 2001.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, seppur<br />

di recente costituzione è sempre stato significativamente<br />

presente a tutte le manifestazioni ed alle attività pianificate<br />

dalla <strong>Sezione</strong>. Seguendo le orme della miglior tradizione<br />

alpina, il Gruppo ha operato in particolar modo nel sociale,<br />

elargendo denaro alla “Casa del Fanciullo “di Piacenza,<br />

alla casa “Bambini di casa Giulia “ di Serramazzoni, alla<br />

Lega Italiana per la lotta contro i Tumori di <strong>Modena</strong> ed a<br />

missionari in Eritrea. Tra i lavori significativi in ambito sociale<br />

va ricordato la costruzione di un monumento dedicato<br />

a tutti i caduti per la pace.L’impegno in ambito sociale si<br />

è ampliato con la consegna, nel 2008, di tre borse di studio<br />

ai ragazzi più meritevoli del comune di Serramazzoni.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo : Mulinazzi Marino.<br />

Vice Capogruppo: Ciamaroni Enzo. Consiglieri : Beneventi<br />

Anselmo, Venturelli Enrico, Verdi Primo, Guicciardi<br />

Ambride, Gubertini Giancarlo, Ingrami Adriano. Tesoriere:<br />

Pavone Gian Paolo.<br />

31


32<br />

I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Montecreto<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 19; Soci aggregati 1.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Lancellotti Severo 1923/1924,<br />

Beneventi Antonio 1925/1933, Tagliani Giuseppe 1934/<br />

1953, Bonaccorsi Silvio 1954/1963, Masinelli Gianluigi<br />

1964, Tagliani Leardo1965/1983, Galli Lorenzo 1983/<br />

2006, Magnani Viviano dal 2006.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, in funzione<br />

della sua forza organica, ha sempre partecipato,<br />

con ampia disponibilità, alle principali attività della <strong>Sezione</strong>,<br />

alle adunate nazionali ed alle adunate sezionali.<br />

Meritano menzione anche i contributi elargiti in occasione<br />

delle sciagure nazionali, quali terremoti ed inondazioni<br />

ed alla realizzazione di iniziative intraprese da altre organizzazioni<br />

di carattere sociale, in particolare quelle rivolte<br />

all’assistenza sanitaria.<br />

Per molti anni il Gruppo si è fatto carico della manutenzione<br />

dei monumenti ai caduti di tutte le guerre presenti sul<br />

proprio territorio.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Magnani Viviano.<br />

Vice Capogruppo: Galli Lorenzo. Consiglieri: Santi Romano,<br />

Balocchi Marco, Masinelli Gianluigi.<br />

Il Gruppo di<br />

Montefiorino<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 101; Soci aggregati 40.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Serradimigi Enrico 1923/<br />

1940, Cav. Barozzi Emilio 1946/1949, Rocchi Giulio<br />

1949/1956, Bernardi Amerigo 1957/1958, Rocchi Giulio<br />

1958/1963, Coriani Egidio 1963/1976,Cav. Gualmini Sergio<br />

1974/1985, Cav. Corti Aldo 1985/2000, Medici Dino<br />

dal 2001.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, ricco di<br />

storia e di tradizioni alpine è stato punto di riferimanto per<br />

la comunità di Montefiorino.Dopo la ricostituzione il Gruppo<br />

ha ospitato le adunate Sezionali del 1958 e del 2003.<br />

Ha testimoniato concretamente il proprio impegno in campo<br />

sociale con l’invio di denaro e personale in occasione<br />

dei terremoti del Friuli e dell’Irpinia. La chiesetta, costruita<br />

ed inaugurata nel 1985 dal Gruppo, in memoria dei Caduti<br />

di tutte le guerre conserva un’ icona raffigurante la Madonna<br />

del Don. Annualmente, presso il parco attrezzato della<br />

chiesetta, viene organizzata la festa del Gruppo. Nel 1988<br />

viene inaugurata la sede del Gruppo che, negli anni, verrà<br />

resa sempre più accogliente e nel 1994 ampliata. Nel contempo<br />

è sempre continuato l’impegno sociale, innanzitutto<br />

collaborando con le Autorità comunali e parrocchiali,<br />

quindi operando a favore di altre organizzazioni quali “la<br />

tenda di Abramo” e L’Avap. Significativi sono stati anche<br />

gli interventi in denaro a favore della costruzione dell’Asilo<br />

di Rossosch in Russia. Nel 1989 veniva costituito un nucleo<br />

di protezione civile che ha partecipato attivamente<br />

alle attività provinciali, regionali e nazionali.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Medici Dino. Vice<br />

Capogruppo: Gherardelli Mauro. Cassiere: Ruggi Piersergio.<br />

Revisori dei conti: Franchi Giuseppe, Manelli Romualdo.<br />

Consiglieri: Gherardi Evaristo, Giunzioni Silvio, Marchetti<br />

Pellegrino, Rosini Emore, Ruggi Daniele, Zanotti<br />

Fernando.


I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Montese<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1931. Disciolto nel 1940 e ricostituito<br />

nel 1953.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 140; Soci aggregati 35.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Poli Giovanni 1931/1940,<br />

Borri Aristide 1953/1966, Monari Florio 1967/1971, Cav.<br />

Managlia Eligio1972/1988, Turrini Mario 1989/2004, Cav.<br />

Managlia Luigi 2005/2006, Muzzarelli Aldo 2007/2008,<br />

Mattioli Marino dal 2008.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Dal lungo elenco<br />

di attività sociali svolte negli anni, meritano menzione<br />

la ristrutturazione della chiesetta del Terminale di Iola di<br />

Montese,(ex oratorio del 1700), l’invio di denaro e personale<br />

per la ricostruzione dell’asilo di Rossosch in Russia,<br />

la restaurazione del monumento in piazza IV novembre e<br />

l’inaugurazione del monumento agli Alpini.<br />

Nel 1999 il Gruppo ha l’onore di ospitare l’adunata sezionale<br />

e con l’occasione inaugura la sede. Ogni anno partecipa<br />

a varie iniziative di solidarietà concordate con l’amministrazione<br />

comunale, in particolare aiuta la casa per<br />

anziani ed il centro per diversamente abili. Con le associazioni<br />

turistiche la collaborazione è rivolta alla realizzazione<br />

della festa di Montese, festa del parmigiano reggiano,<br />

festa della patata, festa del maiale.Particolare, tra le altre,<br />

è la partecipazione con il comune ed altre organizzazioni,<br />

alla realizzazione della festa per la commemorazione del<br />

25 aprile e della liberazione di Montese da parte della forza<br />

di spedizione brasiliana. L’attaccamento alle tradizioni<br />

ed ai valori alpini del Gruppo, ha avuto un significativo riconoscimento<br />

con l’assegnazione del premio “Fedeltà alla<br />

Montagna”, nel 1973, al socio alpino Lucchi Amilcare.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Mattioli Marino.<br />

Consiglieri: Bernabei Valeriano,Pedrucci Luciano, Bazzani<br />

Floriano, Lucchi Guido, Biagini Federico, Tamburini<br />

Dante, Righetti Grazio, Mazzetti Ugo, Turrini Mario, Nardi<br />

Giuseppe, Demaria Franco, Venturelli Luigi.<br />

Il Gruppo di<br />

Olina<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1969.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 40; Soci aggregati 8.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Lovati Giancarlo 1969/1978,<br />

Vinazzani Anselmo1978/1986, Caselli Roberto1986/2002,<br />

Lovati Giancarlo dal 2002.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua<br />

costituzione il Gruppo ha dato prova di notevole vitalità<br />

partecipativa,distinguendosi in più di una occasione per<br />

la voglia di fare, diventando un punto di riferimento per le<br />

altre organizzazioni del luogo.<br />

Tra le varie iniziative di carattere sociale svolte a favore<br />

di attività locali e nazionali alle quali il Gruppo non ha mai<br />

fatto mancare la propria adesione con personale o con<br />

materiale e fondi, va certamente sottolineata l’installazione,<br />

unitamente al Gruppo frazionale, della propria sede.<br />

Oltre all’installazione la sede ha richiesto numerosi interventi<br />

di ripristino e manutentivi che con il tempo, hanno<br />

reso la sede non solo esteticamente piacevole ma soprattutto<br />

funzionale alle esigenze, di qui il giusto orgoglio per<br />

questa realizzazione. La costante presenza alle principali<br />

attività celebrative e sociali, sottolinea lo spirito di collaborazione<br />

che anima i soci del Gruppo.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Lovati Giancarlo.<br />

Vice Capogruppo: Caselli Roberto. Consiglieri:Vinazzani<br />

Anselmo, Corsinotti Luigi, Ghiddi Elio, Adani Luca, Iseppi<br />

Paolo.<br />

33


34<br />

I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Ospitale<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1990.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 23; Soci aggregati 21.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Seghi Marino 1990/1998, Seghi<br />

Ezio 1999/2003,Bellettini Francesco dal 2003.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - La recente costituzione<br />

del Gruppo e di conseguenza la sua breve storia,<br />

sono tuttavia testimonianza di una concreta volontà realizzatrice<br />

e di un impegno commisurato alle possibilità numeriche,<br />

ma costante nel tempo. Il gagliardetto del Gruppo,<br />

benedetto nel 1990 con una significativa cerimonia,<br />

è sempre presente, non solo alle adunate nazionali ma<br />

con encomiabile costanza, anche alle manifestazioni più<br />

importanti della <strong>Sezione</strong> e dei Gruppi modenesi. Fedeli<br />

custodi delle tradizioni e dei nostri valori, gli Alpini di Ospitale<br />

commemorano ogni anno, in occasione del raduno di<br />

“Croce Arcana” i caduti di tutte le guerre.<br />

ATTUALE DIRETTIVO<br />

Capogruppo: Bellettini Francesco.<br />

Il Gruppo di<br />

Palagano<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1952.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 51; Soci aggregati 4.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Fiori Rocco Giuseppe 1931/<br />

1979, Nanetti Gian Domenico 1979/1983, Ugolini Dino,<br />

Col Espamer Antonio 2002/2005, Maestri Marco 2005,<br />

Ferrarini Giuseppe 2005/2008, Bertelli Danilo dal 2009.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua nascita<br />

il Gruppo costituì un punto di riferimento per tanti Alpini<br />

presenti sulla riva destra del torrente Dragone, pur mantenendo<br />

stretti vincoli di collaborazione con i Gruppi della<br />

sponda sinistra del fiume ed in particolare con il Gruppo di<br />

Montefiorino.Tra le diverse attività svolte in campo sociale,<br />

si ricorda la costruzione del monumento all’Alpino, posto<br />

in piazza Fontana, la costruzione della sede del Gruppo,<br />

il gemellaggio con la <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong> degli Autieri, il<br />

ripristino della “Croce” e la collocazione in località Vigne<br />

di una preziosa statua della Madonna. Il Gruppo è stato<br />

spesso presente con materiali e personale alle operazioni<br />

di soccorso che hanno interessato negli anni tutta la<br />

Penisola. Tra questi interventi si ricorda con particolare<br />

piacere lo sforzo ed il favorevole risultato raggiunto nella<br />

raccolta di derrate alimentari e di vestiario in occasione<br />

dell’alluvione di Alessandria. Costante la collaborazione<br />

con le autorità locali nella realizzazione di numerose iniziative.<br />

Proprio quest’anno, nel mese di maggio, il Gruppo<br />

ha ospitato la 67 a Adunata sezionale.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bertelli Danilo.


I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Pavullo nel Frignano<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1953.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 268; Soci aggregati 30.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Jacoli Ugo 1931/1933,<br />

Stradi Remo 1934/1940, Contri Angelo 1953/1956, Ten.<br />

Col. Bartolazzi Carlo 1956/1977, Ferrari Giuseppe 1978/<br />

1991, Pini Giovanni,1991/19991, Rosci Francesco 1991/<br />

2000, Martensi Walter 2001/2006, Verucchi Santino dal<br />

2006.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo di Pavullo<br />

è certamente uno dei Gruppi della <strong>Sezione</strong> più ricco di<br />

storia e di tradizioni alpine. Per dare l’idea della sua trainante<br />

attività, basti ricordare che ha organizzato, in modo<br />

impeccabile, ben sette adunate provinciali. Nel 1974 è stato<br />

consegnato il premio, a livello nazionale, “Fedeltà alla<br />

Montagna” all’alpino Barbari Pietro. Per ricordare anche<br />

concretamente il continuo apporto in personale, materiale<br />

e fondi a favore di numerose iniziative in ambito sociale,<br />

nel 1977 è stato inaugurato il monumento dedicato al<br />

“Cuore generoso degli Alpini”, soprattutto per testimoniare<br />

l’importante contributo offerto a favore dei terremotati del<br />

Friuli. Degne di nota sono inoltre il rifacimento del tetto<br />

della chiesetta di San Pellegrino, lo spostamento e la sistemazione<br />

della fontana del “Canone”, la ristrutturazione<br />

dell’oratorio del “Cuminello”, il rifacimento del monumento<br />

a Benedello, le numerose donazioni a favore di famiglie<br />

bisognose e gli interventi a favore delle zone terremotate<br />

o alluvionate dell’Irpinia, delle Marche, della Valtellina e<br />

del Piemonte. Con la loro attività gli alpini del Gruppo hanno<br />

sempre commemorato i caduti aiutando i vivi.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Verucchi Santino.<br />

Vice Capogruppo:Rovandi Vittorio. Segretario: Rosci<br />

Francesco. Consiglieri: Soci Alfonso, Chiletti Alessandro,<br />

Bortolani Giancarlo, Cuoghi Giorgio, Manni Leandro, Gandolfi<br />

Luciano, Pasini Luigi, Andreoli Valerio, Badiali Giustiniano,<br />

Vignali Dario.<br />

Il Gruppo di<br />

Piandelagotti<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1963.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 39; Soci aggregati 9.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Petraglia Pasquale1923/1932,<br />

Lamberti Antonio 1932/1934, Palandri Giovanni 1934/<br />

1940, Piacentini Nello 1963/1963, Gualtieri Guido<br />

1964/1982, Palandri Elio 1983/2002, Palandri Simone dal<br />

2003.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />

operato nelle manifestazioni alpine e nella realizzazione<br />

delle opere di pubblica utilità, profondendo passione e<br />

spirito di abnegazione. Tra le attività più significative non<br />

possono essere dimenticate l’organizzazione di una Adunata<br />

provinciale e di un Raduno interprovinciale. Gli alpini<br />

del Gruppo non hanno mai fatto mancare il loro contributo<br />

in personale e denaro in occasione dei vari disastri naturali<br />

che hanno colpito il territorio nazionale.<br />

Sempre attenti alle necessità del loro comune, sono un<br />

importante punto di riferimento per l’amministrazione,<br />

hanno ristrutturato, tra l’altro, la chiesetta in località Prati<br />

di San Geminiano, la prima volta nel 1983, quindi dopo un<br />

ulteriore intervento radicale, hanno nuovamente rimesso<br />

a nuovo la chiesetta, inaugurando la sua riapertura al culto<br />

nell’agosto del 2009. E’ ormai un appuntamento fisso,<br />

nel mese di dicembre, il pranzo per tutti gli over 80 del<br />

paese.<br />

Con orgoglio viene ricordata l’attività del gruppo di protezione<br />

civile, che con i suoi nove volontari è sempre pronto<br />

a rispondere ad ogni chiamata.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Palandri Simone.<br />

Consiglieri: Palandri Elio, Lamberti Alberto, Fontanini Roberto,<br />

Biondi Daniele, Piacentini Riccardo, Zanni paolo,<br />

Ferrari Giancarlo.<br />

35


36<br />

I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Pievepelago<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1953.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 78; Soci aggregati 17.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - S. Ten Fantoni Tullio1931/1940,<br />

Crovetti Arturo 1953/1955, Montali Dino 1956/1957, Marchetti<br />

Giuseppe 1958/1968, Santi Martino 1969/1978,<br />

Bortolai Gianpaolo dal 1979.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le manifestazioni<br />

alpine più significative organizzate dal Gruppo, vengono<br />

ricordate le adunate provinciali del 1960, del 1979 e del<br />

1994. In particolare, in occasione dell’adunata provinciale<br />

del 1994 è stato realizzato un intervento di protezione civile<br />

nel territorio del comune di Pievepelago. Nella stessa<br />

occasione, con la partecipazione della fanfara della Brigata<br />

Julia,è stata inaugurata la sede del Gruppo. La ristrutturazione<br />

della chiesetta del Lago Santo, la staccionata<br />

del sentiero che collega l’abitato con gli impianti di risalita<br />

sono frutto del lavoro degli alpini del Gruppo. Numerosi gli<br />

interventi per organizzare gare campestri, servizi logistici<br />

a favore di varie organizzazioni sportive o per supportare<br />

l’annuale incontro tra le comunità di Pievepelago e Barga<br />

in località Lago Santo. Sempre presenti alle principali manifestazioni<br />

dell’associazione in ambito Sezionale e Nazionale,<br />

il Gruppo ha sempre fornito il proprio contributo<br />

in occasione delle numerose alluvioni e dei terremoti. Dal<br />

2007 il Gruppo invia atleti in rappresentanza della <strong>Sezione</strong><br />

ai campionati A.N.A. di sci di fondo.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bartolai Gianpaolo.<br />

Vice Capogruppo: Santi Giorgio. Consiglieri: Amidi<br />

Andrea,Carani Fermo, Fraulini Elia, Galassini Luigi, Lotti<br />

Gian Franco, Nizzi Nicola, Pighetti Emiliano, Vanoni Angelo,<br />

Vignocchi Domenico.<br />

Il Gruppo di<br />

Polinago<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1947<br />

e dal 2004 al 2009.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 45; Soci aggregati 3.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Bonvicini Bruno 1923/1932,<br />

Bertoni Giovanni 1933/1940, Bonvicini Bruno 1947/1966,<br />

Bonvicini Nando 1967/1976, Bruni Renato 1977/1978,<br />

Bonvicini Nando 1978/1986, Croci Sante 1986/2001, Bedosti<br />

Raffaele 2001/2004, Bernardi Antonio dal 2009.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Gruppo di antica<br />

tradizione e di significativa presenza sul territorio, ha costituito<br />

per lungo tempo un concreto punto di riferimento<br />

per gli amministratori locali. Elemento significativo della<br />

sua capacità realizzatrice è stato l’onere di organizzare<br />

l’adunata sezionale nel 1952.<br />

Nonostante il depauperarsi del numero organico del Gruppo,<br />

dovuto al trasferimento in pianura di numerosi iscritti,<br />

sempre gli alpini di Polinago hanno partecipato con generoso<br />

entusiasmo alle manifestazioni alpine. E non hanno<br />

mai fatto mancare il loro contributo per alleviare le sofferenze<br />

di quanti, in ambito nazionale, erano stati colpiti da<br />

calamità naturali.<br />

A dimostrazione di una ferrea volontà realizzatrice il Gruppo,<br />

che si era fuso nel 2004 con il Gruppo di Gombola, ha<br />

ripreso vita in questi mesi, siamo certi che memore della<br />

storia passata, il ricostituito Gruppo, saprà distinguersi per<br />

collaborazione impegno e disponibilità, sia in ambito locale<br />

che in ambito sezionale.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bernardi Antonio.<br />

Consiglieri: Bedosti Raffaele, Torri Cristian, Bonaccini Antonio,<br />

Giacobazzi Antonio, Madrigali Arduino, Muccini Bruno,<br />

Cadegiani Mauro.


I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Prignano sulla Secchia<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1960.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 130; Soci aggregati 30.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Casolari Renato1931/1940,<br />

Pietri Ermete 1960/1963, Marchetti Liborio 1964/1997,<br />

Marchetti Ivan 1997/2001, Marchetti Giovanni dal 2001.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione<br />

il Gruppo si mette in evidenza per lo spirito alpino,<br />

la generosità e la capacità realizzatrice. Sempre tra i primi<br />

a rispondere ad ogni chiamata della <strong>Sezione</strong>, ha inviato,<br />

per esempio, 12 volontari nel cantiere di Osoppo in Friuli<br />

ed in quell’occasione rafforza la sua disponibilità con 14<br />

autotreni con rimorchio carichi di materiale edile e con 12<br />

milioni di lire. Altri alpini partiranno per successive esigenze<br />

in Italia (Piemonte, Valtellina, Umbria e l’ultimo terremoto<br />

dell’Abruzzo del 2009) ed in Russia (Rossosch).<br />

Tra i vari lavori realizzati dai volontari del Gruppo, merita<br />

particolare menzione il restauro del monumento ai caduti<br />

della frazione di Pigneto e la partecipazione alla recente<br />

realizzazione ed inaugurazione (2008) di un nuovo imponente<br />

monumento all’alpino, posto in una piazza del<br />

paese. Con l’esempio gli alpini hanno saputo coinvolgere<br />

nelle loro attività gran parte dei concittadini, diventando a<br />

ragione, punto di riferimento anche per le autorità comunali.<br />

Gelosi custodi delle tradizioni, gli alpini di Prignano<br />

sono sempre presenti alle cerimonie più significative dei<br />

Gruppi modenesi, della <strong>Sezione</strong> ed ovviamente all’Adunata<br />

Nazionale, con un folto numero di soci.<br />

Sempre disponibile anche l’efficiente nucleo della protezione<br />

civile.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Marchetti Giovanni.<br />

Vice Capogruppo: Castellari Carlo, Torlai Maurizio.<br />

Consiglieri: Costi Guerrino, Farioli Ferdinando, Giovannini<br />

Pellegrino, Macchioni Massimo, Lensotti Walter, Cassinadri<br />

Umberto, Marchetti Liborio, Turbati Pietro.<br />

Il Gruppo di<br />

Riolunato<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1932, sciolto dal 1940 al 1955<br />

e dal 1958 al 1961.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 47; Soci aggregati 3.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Carbonari Luigi 1932/1940,<br />

Ten Migliori Pierluigi 1955/1958, Pini Giovanni 1961/1962,<br />

Fini Pietro 1963/1968, Bosi Bartolomeo 1969/1974, Contri<br />

Romeo 1975/1976, Razzoli Giuseppe1977/1978, Bosi<br />

Bartolomeo 1978, ContriRomeo 1979, Contri Erio 1980,<br />

Migliori Ugo dal 1980.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione<br />

il Gruppo ha dato prova di buona volontà per<br />

essere parte attiva nell’ambito della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>,<br />

fronteggiando con caparbietà ogni tipo di difficoltà organizzativa<br />

che gli eventi hanno posto sul suo cammino.<br />

Sempre presenti alle manifestazioni più significative in<br />

ambito sezionale e nazionale e generosamente disponibili<br />

in occasione dei disastri naturali che hanno colpito la<br />

penisola, il Gruppo ha elargito significative donazioni, in<br />

base alle proprie disponibilità, in tutte le evenienze. Da<br />

evidenziare, in ambito locale, l’organizzazione di una adunata<br />

provinciale e tra le altre iniziative, la costruzione della<br />

cappelletta in località Polle di Riolunato diventata meta di<br />

pellegrinaggio soprattutto durante il periodo estivo. Presso<br />

la stessa cappelletta il Gruppo organizza annualmente<br />

una significativa manifestazione.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Migliori Ugo. Vice<br />

Capogruppo: Mattei Walter, Cassiere: Contri Erio. Consigliere:<br />

Saielli Adrian.<br />

37


38<br />

I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Roccamalatina<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1954<br />

e dal 1982 al 1985.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 68; Soci aggregati 34.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Pasini Melchiorre 1934/1940,<br />

Pasini Melchiorre 1954/1965, Ferrari Giovanni 1966/1968,<br />

Pasini Melchiorre 1969/1971, Ravera Giorgio 1972/1981,<br />

Bevelinotti Pietro 1985/19994, Lamandini Arnaldo 1995/<br />

2006, Casalgrandi Corrado dal 2007.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />

operato con grande disponibilità a favore della comunità<br />

e con elargizioni alle persone più bisognose. Il<br />

Gruppo è sempre stato inoltre punto di riferimento per le<br />

Istituzioni locali per aver contribuito alla realizzazione di<br />

alcune attività a carattere sociale e religioso.Tra le principali<br />

opere realizzate, vanno ricordate: la realizzazione del<br />

monumento ai caduti, il restauro della chiesetta dei “Sassi”,<br />

il restauro della sede sociale, ora confortevole e dotata<br />

di moderne attrezzature, in collaborazione con il comune<br />

di Guiglia. Con la costituzione del nucleo di protezione<br />

civile, il Gruppo ha partecipato con l’invio di volontari in<br />

occasione di catastrofi e calamità naturali. Il Gruppo ha<br />

organizzato nel 1994, riscuotendo l’unanime consenso,<br />

l’Adunata Sezionale.<br />

Costante e numerosa la partecipazione degli iscritti alle<br />

più importanti manifestazioni organizzate dalla <strong>Sezione</strong><br />

ed all’adunata nazionale<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Casalgrandi Corrado.<br />

Vice Capogruppo: Lamandini Arnaldo. Segretario: Pini<br />

Pier Paolo. Consiglieri: Botri Zelio, Lolli Amilcare, Rivieri<br />

Vito, De Luca Giuseppe, Bevelinotti Angelo, Martinelli<br />

Giuseppe, Degli Esposti Orfeo.<br />

Il Gruppo di<br />

S. Annapelago<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1937, sciolto dal 1940 al 1953<br />

e dal 1978 al 1987.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

19 Soci Alpini; 14 Soci aggregati.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Bernardi Amerigo 1937/<br />

1940, Tognarelli Giovanni 1953/1955, Serg. Bernardi<br />

Amerigo 1956/1968, Picchetti Franco 1969/1972, Carani<br />

Fermo 1973/1978, Galli Graziano1987/1992, Giannasi<br />

Giuseppe 1992/2009 dal 2009 Tognarini Massimo.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo si è<br />

sempre impegnato in varie iniziative per il Paese. Tra gli<br />

interventi più significativi, nel 1987, in occasione della ricostituzione<br />

del Gruppo, è stato ripulito e completamente<br />

ristrutturato il monumento ai Caduti di tutte le guerre,<br />

monumento che era stato inaugurato nel 1953. Nel 1991<br />

venne eretto il monumento all’Alpino in località Poggiolo<br />

di S. Annapelago. Nel 2004 il Gruppo ha ricostruito il<br />

monumento della Faggiaccia (deturpato da ignoti vandali)<br />

eretto a ricordo della barbara uccisione da parte nazista<br />

di cinque donne Santannesi. Imponente la partecipazione<br />

dei Gruppi alpini e della popolazione alla nuova inugurazione<br />

del monumento avvenuta lo stesso anno. A dimostrazione<br />

della vitalità del gruppo, nel marzo 2009, è stata<br />

organizzata, in collaborazione con la <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>,<br />

la prima edizione della “sgambata sugli sci da fondo”, che<br />

ha visto la partecipazione di Alpini e soci aggregati di numerosi<br />

Gruppi. Sulla base delle proprie capacità numeriche,<br />

ma sempre con la generosità che contraddistingue<br />

gli Alpini il Gruppo ha fornito il proprio contributo in tutte le<br />

emergenze locali e nazionali di eventi calamitosi.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Tognarini Massimo.<br />

Vice Capogruppo: Menoni Alessio. Segretario: Manfredini<br />

Alberto. Consiglieri: Bernardi Giorgio, Bernardi Mario,<br />

Colò G.Franco, Giannasi Giuseppe.


I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

S. Prospero<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1984.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 47; Soci aggregati 39.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Calzolai Zeno 1984/1990,<br />

Costanzini Andrea 1990/2005, Spezzani Ferdinando<br />

2005/2007, Nascimbene Mauro dal 2007.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, pur di<br />

costituzione relativamente recente, si è subito segnalato<br />

per volontà partecipativa. Infatti il suo gagliardetto è sempre<br />

presente a tutte le principali manifestazioni dell’Associazione<br />

fieramente portato da alcuni dei suoi iscritti.<br />

Anche in campo sociale il Gruppo di San Prospero ha fornito<br />

prove di generosità, contribuendo in modo significativo<br />

all’ aiuto delle popolazioni colpite da calamità naturali.<br />

In ambito locale ha sempre dato la propria disponibilità<br />

alle Istituzioni civili e religiose, allo scopo di tenere sempre<br />

vivi i valori alpini.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Nascimbeni Mauro.<br />

Vice Capogruppo: Reggiani Andrea. Cassiere e Segretario:<br />

Marchesini Roberto, Baraldi Paolo. Consiglieri:<br />

Biancolino Denis, Costanzini Andrea, Neri Isideo, Zanon<br />

Mirco, Spezzani Ferdinando.<br />

Il Gruppo di<br />

Savignano sul Panaro<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1964.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 117; Soci aggregati 13.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Grandi Cav. Carlo 1964/1971,<br />

Barbieri Mario 1972, Grandi Cav.Carlo 1972/1995, Castagna<br />

Cav. Roberto 1995/2007, Montanari Enrico dal 2008.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Nato con grande<br />

volontà realizzatrice, il Gruppo ha iniziato immediatamente<br />

a partecipare alle iniziative provinciali e nazionali<br />

dell’ANA. Tra le attività di maggior spicco si ricordano gli<br />

interventi in Friuli nel 1976, la raccolta di fondi, devoluti al<br />

comune di San Marzanotto per l’alluvione del Piemonte,<br />

varie iniziative nel 1997 a favore dei terremotati delle Marche<br />

e dell’Umbria. Dal 1964 al 1969 il Gruppo ha organizzato<br />

ogni 4 mesi, viaggi per i famigliari delle giovani reclute<br />

che prestavano giuramento all’Aquila. In ambito locale va<br />

menzionata la costruzione del monumento ai caduti posto<br />

davanti alla chiesa di Mulino e l’inaugurazione della sede<br />

del Gruppo nel 1989, in concomitanza con l’adunata sezionale.<br />

Attualmente il Gruppo è impegnato nel volontariato<br />

con il proprio nucleo di protezione civile nato nel 1998.<br />

L’ultimo intervento da parte di alcuni volontari è avvenuto<br />

nel giugno 2009 nelle zone abruzzesi terremotate. Viene<br />

inoltre gestita la manutenzione del parco adiacente alla<br />

sede del Gruppo, in collaborazione con altre associazioni,<br />

organizza la camminata non competitiva “da la zresa a la<br />

barbera” e realizza la manifestazione “lotta per la spada<br />

dei Contrari” che si tiene nel borgo antico di Savignano in<br />

settembre.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Montanari Enrico.<br />

Vice Capogruppo:<br />

Morotti Adriano, Castagna<br />

Roberto. Tesoriere:<br />

Ognibene Giancarlo. Segretario:<br />

Rosolen Angelo.<br />

Consiglieri: Cassanelli<br />

Raffaele, Marchi Erino,<br />

Andreoli Athos, Camassi<br />

Francesco, Gibertini<br />

Claudio, Minelli Maurizio,<br />

Giuliani Guerrino, Albertazzi<br />

Roberto.<br />

39


40<br />

I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Serramazzoni<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1927, sciolto dal 1940 al 1946.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 112; Soci aggregati 18.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Bartolacelli Guido 1927/1934,<br />

Sernesi Giuseppe 1935/1940, Artoni Ottorino 1946/1951,<br />

Bernardi Sotero 1952/1978, Tagliani Tomaso 1979/2005,<br />

Ranuzzini Amedeo dal giugno 2005.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre<br />

contribuito in forma concreta ed attiva con la <strong>Sezione</strong><br />

di <strong>Modena</strong>, nella organizzazione delle manifestazioni alpine<br />

e nella realizzazione di opere di pubblica utilità, ponendo<br />

in ogni attività, passione e spirito di abnegazione.Tra<br />

le attività più significative non possono essere dimenticate<br />

l’organizzazione di ben 5 adunate provinciali. La stupenda<br />

posizione geografica del paese può essere stato uno<br />

dei motivi che hanno privilegiato per tante volte questa<br />

sede, ma questo nulla toglie alle indiscusse capacità organizzative<br />

dei suoi Alpini, che per Serramazzoni hanno<br />

costantemente operato, collaborando con la pubblica amministrazione,<br />

in numerose iniziative sociali.<br />

Notevoli le cooperazioni fornite, in personale e materiale<br />

per interventi realizzati, in occasione delle calamità naturali<br />

(Friuli, Irpinia, Piemonte e nel 2009 in Abruzzo), a livello<br />

nazionale. In questi ultimi anni, pur restando disponibili<br />

in caso di emergenza, gli alpini del Gruppo si impegnano<br />

principalmente a organizzare la festa dei propri soci ed<br />

una festa a favore di tutti i nonni di Serramazzoni.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ranuzzini Amedeo.<br />

Vice Capogruppo: Manfredini Giovanni. Cassiere:<br />

Magnani Anacleto. Responsabile Attrezzature: Gubertini<br />

Luigi. Consiglieri: Mandrioli Natale, Macchioni Eliseo,<br />

Marchionni Ercole, Roggiani Primo.<br />

Il Gruppo di<br />

Sestola<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1921, sciolto dal 1940 al 1946.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 60; Soci aggregati 34.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Col. Manaresi Angelo<br />

1921/1931, Magnani Vincenzo 1932/1940, Bartoli Luigi<br />

1940/1955, Menetti Gandolfo 1955/1985, Lenzini Giuseppe<br />

1985/1998, Quattrini Battista 1998/2002, Righetti Alberto<br />

dal 2002.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, dalla<br />

forte tempra e tradizione alpina, (è stato il primo costituito<br />

in provincia) vanta un lungo elenco di attività, sia nel campo<br />

associativo, sia nel campo sociale e sportivo. Il gagliardetto<br />

del Gruppo di Sestola è sempre tra i primi, in ambito<br />

della <strong>Sezione</strong>, a presenziare ed a sfilare alle cerimonie<br />

alpine, in montagna ed in pianura, ovunque si tratti di dare<br />

una dimostrazione di attaccamento ai valori fondamentali<br />

dell’Associazione. Importante il contributo che il Gruppo<br />

ha saputo fornire ad ogni chiamata per fronteggiare qualsiasi<br />

tipo di avversità naturale. In ambito locale, grazie agli<br />

stretti rapporti creati con le Istituzioni, viene realizzata una<br />

costante collaborazione con il comune, le scuole e l’ufficio<br />

turistico. Questo permette di realizzare, con l’unione<br />

delle forze, diverse attività socioculturali ed allegoriche.<br />

Tra le più importanti collaborazioni degli ultimi due anni,<br />

si ricordano i campionati nazionali di sci di fondo, il giro<br />

ciclistico d’Italia e l’Adunata Sezionale in occasione dell’<br />

85° anniversario della fondazione del Gruppo.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Righetti Alberto.<br />

Capogruppo onorario: Quattrini Battista. Vice Capogruppo:<br />

Lenzini Giancarlo. Consiglieri: Boselli Mauro (segretario),<br />

Zecchini Alberto (cassiere), Bonaccorsi Marino,<br />

BettiniLuigi, Guidarini Silvano, Galli Gianluigi, Flori Pietro<br />

Augusto, Bartoli Nino, Galli Stefano, Protti Stefano, Rossi<br />

Vitaliano.


I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di<br />

Spilamberto<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1947.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 61; Soci aggregati 1.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Bergonzini Remo 1934/1940,<br />

Solmi Renzo 1947/1962, Freschi Mario 1963/1988, Scorzoni<br />

Giuseppe 1989/2005, Vecchi Giorgio dal 2006.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, nel corso<br />

degli anni, ha saputo aumentare la propria presenza<br />

nella comunità di Spilamberto. Partecipa con regolarità<br />

alle manifestazioni che l’Amministrazione Comunale e la<br />

Parrocchia di Spilamberto organizzano in occasione di ricorrenze<br />

civili e religiose. Sempre presente alle più importanti<br />

manifestazioni alpine, nel 1983 il Gruppo ha organizzato<br />

ed ospitato l’Adunata Sezionale ed in tale occasione<br />

è stato inaugurato il monumento dedicato agli alpini, sito<br />

nel parco omonimo. Già da parecchi anni, nella serata del<br />

primo venerdi del mese di ottobre, il Gruppo organizza<br />

una festa denominata “in festa con gli Alpini”, alla quale<br />

partecipa con entusiasmo tutta la cittadinanza e gli alpini<br />

dei paesi limitrofi. Tra i più recenti atti ufficiali va ricordato<br />

il gemellaggio, del 5 ottobre 2008, con il Gruppo Alpini di<br />

Cortemilia (Cuneo).<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Vecchi Giorgio.<br />

Consiglieri: Colombini Giorgio, Righi Franco, Giusti Renato,<br />

Aratri Illias, Cantergiani Giordano, Parmeggiani Enrico,<br />

Lambertini Pier Luigi, Rosari Gian Paolo, Malmusi Giovanni,<br />

Malagoli Marco.<br />

Il Gruppo di<br />

Verica<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1984.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 68; Soci aggregati 16.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Flandri Arturo1931/1940,<br />

Alcide Bertarini 1984/1992, Fulgeri Giuseppe “Pepo”<br />

1992/2006, Gandolfi Giminiano dal 2006.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Dalla data di costituzione<br />

il Gruppo si è sempre reso disponibile per la<br />

realizzazione di opere utili alla comunità di Verica, tutt’ora<br />

esegue lo sfalcio dell’erba nel cimitero locale e del vasto<br />

parco pubblico denominato “Fondi”. Ha partecipato ai<br />

principali interventi di protezione civile sotto la direzione<br />

dell’Associazione Nazionale ed in particolare, a più riprese,<br />

nel 1995 e nel 1996, è intervenuto, con 10 volontari, in<br />

Alessandria colpita dall’alluvione.<br />

In ambito locale gli interventi che meritano menzione sono:<br />

la costruzione delle fontane in piazza di Verica 1993, “del<br />

Madigo” 1997, “La Doccia” 2001, “Mora” 2003. La ristrutturazione<br />

della copertura dell’antico Santuario di Verica.<br />

La costruzione del passaggio pedonale per l’attraversamento<br />

del parco dei “Fondi”. La donazione di un impianto<br />

acustico, utile per esercitazioni didattiche, alle scuole elementari<br />

di Verica.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Gandolfi Geminiano.<br />

Vice Capogruppo: Fulgeri Giuseppe, Segretario Balocchi<br />

Robin. Cassiere: Marescotti Luca. Resp. Protezione<br />

Civile: Fulgeri Giuseppe. Consiglieri: Costi Vittorio, Vivi<br />

Mauro, Marescotti Luca, Marescotti Matteo, Bernardoni<br />

Paolo, Quattrini Walter, Ridolfi Pietro, Balocchi Robin,<br />

Fulgeri Giuseppe.<br />

41


42<br />

I Gr u p p I della Se z Io n e d I Mo d e n a<br />

Il Gruppo di Vignola<br />

Marano sul Panaro<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1924, sciolto dal 1940 al 1953.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 162; Soci aggregati 38.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Cap. Rinaldi Bettino 1924/<br />

1953, Col. Ballestri Franco 1953/1984, Castagnoli Carlo<br />

1984/2002, Bazzani Guido dal 2002.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, a ragione,<br />

costituisce punto di riferimento nell’ambito della <strong>Sezione</strong><br />

per il suo impegno, per la sua disponibilità e per la sua<br />

capacità realizzatrice. Sempre in prima fila, con la forza<br />

datagli dal numero dei suoi iscritti, ha organizzato due adunate<br />

provinciali, ha contribuito generosamente, con personale<br />

e con fondi a tutti gli interventi patrocinati dall’Associazione<br />

a livello nazionale e sezionale.L’ultimo intervento<br />

nel 2009 a favore dei paesi terremotati dell’Abruzzo. Del<br />

Gruppo di Vignola faceva parte il Col. Gaetano Tavoni,<br />

medaglia d’oro al valor militare e Comandante del 9° Reggimento<br />

Alpini. Tra i numerosi e costanti contributi offerti<br />

in ambito locale è doveroso ricordare che il Gruppo, con la<br />

collaborazione degli Alpini di Marano, ha il merito di aver<br />

salvato dalla rovina, riportandolo alla bellezza originale,<br />

il Santuario del “Nino”, in località Ospitaletto. Il Gruppo<br />

ha costruito anche “La Casa dell’Alpino”, la nuova bella<br />

ed ospitale sede, certo la più bella tra quelle dei Gruppi<br />

della <strong>Sezione</strong>, inaugurata nel 2001, che ha richiesto un<br />

ingente sforzo economico, ma che soprattutto ha messo<br />

in evidenza la tenacia di chi crede nell’amicizia e lavora<br />

per favorirla.<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bazzani Guido,<br />

Vice Capogruppo: Callisti Silvano, Baraldi Giorgio. Consiglieri:<br />

Castagnoli Carlo, Fantozzi Giuseppe, Ferrari Paolo,<br />

Galli Ermanno, Grandi Franco, Lazzaroni Leonardo,<br />

Luccarini Paolo, Magni Italo, Miani Enzo, Neri Marco, Roli<br />

Giulio, Salusti Augusto, Sola Graziano, Toni Savino, Leonelli<br />

Primo.<br />

Il Gruppo di<br />

Zocca<br />

DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1951.<br />

FORZA DEL GRUPPO<br />

Soci Alpini 75; Soci aggregati 7.<br />

ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Soranzo Umberto 1931/<br />

1954, Arrighi Domenico 1954/1958, Serg. Battistini Primo<br />

1958/2002, Giusti Walter 2002/2006, Ropa Rino dal<br />

2006.<br />

OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Già dalla sua fondazione<br />

il Gruppo ha contribuito all’organizzazione delle<br />

adunate Sezionali. Oltre all’impegno prettamente associativo<br />

che lo vede sempre in prima fila tra coloro che partecipano<br />

alle più importanti adunate Nazionali e Sezionali,<br />

il Gruppo si è reso disponibile con generosità in attività<br />

legate a varie iniziative. Tra queste meritano menzione<br />

la ristrutturazione di una chiesetta alpina sul Monte della<br />

Riva, l’offerta di un altare alla chiesa parrocchiale di Zocca,<br />

l’offerta di una barella a cucchiaio all’associazione volontari<br />

ambulanza del paese. Gli Alpini del Gruppo hanno<br />

preso parte con grande umanità e sollecitudine alle attività<br />

resesi necessarie a seguito dei disastri naturali che hanno<br />

colpito la penisola. Lodevole l’impegno del Gruppo nella<br />

raccolta di fondi da inviare in Valtellina dopo l’alluvione,<br />

l’adesione alla sottoscrizione per l’Armenia ed il contributo<br />

all’iniziativa “Operazione Sorriso” a favore della costruzione<br />

dell’asilo a Rossoch, in Russia. Nell’ambito delle attività<br />

del Gruppo a favore della propria collettività si ricordano<br />

l’organizzazione annuale del raduno alpino presso<br />

il “Monte della Riva”, o nell’abitato di Zocca, della festa<br />

dell’Epifania per gli anziani ospiti del centro Polifunzionale,<br />

così come l’allestimento dell’albero di Natale in piazza.<br />

Sito dedicato all’indirizzo: www.alpinizocca.com<br />

ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ropa Rino. Vice<br />

Capogruppo: Calizzani Pier Paolo. Cassiere: Bignami<br />

Leo. Segretario: Bignami Daniele. Consiglieri: Capponi<br />

Luigi, Bertarini Abramo, Tonioni Michele, Creda Gabriele,<br />

Casagrandi Paolo, Rifranti Silla, Sapori Walter, Solastri<br />

Dino, Grotti Osvaldo, Ricci Franco, Battistini Primo.


Il Cappellano Alpino Don Gnocchi<br />

quest’anno sarà nominato Beato<br />

Tra le tante figure di alpini che hanno<br />

reso importante il corpo degli<br />

alpini, alcune sono veramente indimenticabili.Uno<br />

che fu’ un eroe, non<br />

solo per il suo coraggio sul campo<br />

di battaglia in aiuto degli altri, ma<br />

poi per tutta la vita, ispirandosi sempre<br />

al ricordo dei suoi alpini caduti,<br />

è il cappellano alpino don Gnocchi,<br />

nato a San Colombano al Lambro,<br />

vicino Lodi, il 25 ottobre 1902.<br />

Nel 1940 l’Italia entra in guerra e<br />

molti giovani studenti vengono chiamati<br />

al fronte. Don Carlo, coerente<br />

alla tensione educativa che lo vuole<br />

sempre presente con i suoi giovani<br />

anche nel pericolo, si arruola come<br />

cappellano volontario nel battaglione<br />

“Val Tagliamento” degli alpini: la<br />

sua destinazione è il fronte greco<br />

albanese.<br />

Terminata la campagna<br />

nei Balcani, dopo un breve<br />

intervallo a Milano, nel<br />

1942 Don Carlo Gnocchi<br />

riparte per il fronte. Questa<br />

volta la meta è la Russia,<br />

con gli alpini della Tridentina.<br />

Nel gennaio del 1943 inizia<br />

la drammatica ritirata<br />

del contingente italiano:<br />

Don Gnocchi, caduto stremato<br />

ai margini della pista<br />

dove passava la fiumana dei soldati,<br />

viene miracolosamente soccorso,<br />

raccolto da una slitta e salvato.<br />

È proprio in questa tragica esperienza<br />

che, assistendo gli alpini<br />

feriti e morenti e raccogliendone le<br />

ultime volontà, matura in lui l’idea<br />

di realizzare una grande opera di<br />

carità che troverà compimento,<br />

dopo la guerra, nella “Fondazione<br />

Pro Juventute”. Che è nota con un<br />

nome più semplice, i mutilatini di<br />

Don Gnocchi.<br />

Vittima di una malattia incurabile<br />

Don Gnocchi non riuscirà a vedere<br />

completata l’opera nella quale aveva<br />

investito le maggiori energie: il<br />

28 febbraio 1956, la morte lo rag-<br />

giunge prematuramente presso la<br />

Columbus, clinica di Milano dove è<br />

da tempo ricoverato per una grave<br />

forma di tumore.<br />

I funerali, celebrati il giorno 1 marzo<br />

dall’arcivescovo Montini (poi Papa<br />

Paolo VI), furono grandiosi per partecipazione<br />

e commozione. La sensazione<br />

generale era che la scomparsa<br />

di Don Carlo Gnocchi avesse<br />

privato la comunità di un vero santo.<br />

Durante il rito venne portato al microfono<br />

un bambino. Un’ovazione<br />

seguì le parole del fanciullo: “Prima<br />

ti dicevo: ciao don Carlo. Adesso<br />

ti dico: ciao, San Carlo”. A sorreggere<br />

la bara c’erano quattro alpini;<br />

altri portavano sulle spalle i piccoli<br />

mutilatini in lacrime. Tra amici, conoscenti<br />

e semplici cittadini erano<br />

in centomila a gremire il Duomo di<br />

Milano e la sua piazza.<br />

L’intera città listata a lutto.<br />

Dall’81 la Fondazione ha<br />

compreso nella propria<br />

azione, con apposita modifica<br />

statutaria, l’assistenza<br />

alle persone anziane,<br />

in prevalenza non autosufficienti<br />

(diventando formalmente<br />

nel ‘98 “Fondazione<br />

Don Carlo Gnocchi<br />

Onlus”), e dal 2000 anche<br />

ai malati oncologici in fase<br />

terminale.<br />

Oggi la Fondazione Don Carlo<br />

Gnocchi ha alle proprie dipendenze<br />

oltre 3700 operatori (oltre ad un migliaio<br />

di collaboratori professionali),<br />

eroga le proprie attività in regime di<br />

convenzione con il Servizio Sanitario<br />

Nazionale ed opera in 28 Centri<br />

ubicati in 9 Regioni italiane.<br />

Il solenne rito di beatificazione -<br />

come annunciato dall’arcivescovo<br />

di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi<br />

- sarà celebrata a Milano domenica<br />

25 ottobre 2009, anniversario<br />

della nascita di don Carlo.<br />

Nelle foto, dall’alto:<br />

Il libro su Don Gnocchi<br />

Don Gnocchi in Albania<br />

Don Gnocchi con una bambina<br />

43


44<br />

I nostri valori morali<br />

La Patria, il dovere, le tradizioni, la serietá, lo spirito<br />

di servizio, la fedeltá alla parola data, l’amicizia,<br />

sono quei valori che, astratti come concetti,<br />

si realizzano in concreti comportamenti umani.<br />

Sono valori insiti nell’animo umano ma che vanno<br />

coltivati. Non sono un patrimonio esclusivo<br />

degli Alpini o di chi a fatto la naia, ma certo essi<br />

hanno avuto la possibilitá di viverli e di metterli in<br />

pratica. Sono valori tanto cari alla nostra gente<br />

e che è facile farli condividere da tutti e la prova<br />

più evidente sono gli amici degli alpini, molti dei<br />

quali, dopo aver conosciuto il nostro ambiente<br />

diventano essi stessi elementi attivi e trainanti.<br />

Gli anni passano cambiano le mode e le morali,<br />

ma lo spirito alpino resta. Lo dimostrano le nostre<br />

adunate, i molteplici raduni, il nostro ritrovarci in<br />

clima di fraternitá, amicizia e solidale simpatia.<br />

Ci unisce la penna che portiamo sul cappello e<br />

la comune esperienza del servizio militare prestate<br />

nelle truppe alpine, dove si impararono la<br />

disciplina, l’osservanza delle regole, l’ordine, la<br />

franchezza; anche se con un tirocinio<br />

non privo di difficoltá, come puó essere<br />

l’ambiente in montagna, ma dove,<br />

come logica conseguenza, maturano<br />

lo spirito di corpo, l’amicizia, la solidarietá.<br />

Fatti e valori, trasparenza e dialogo,<br />

fiducia e solidarietà questi sono i segnali<br />

che dobbiamo far conoscere perché<br />

sono i segnali che realmente crea<br />

la nostra associazione e contemporaneamente<br />

sono i segnali che vogliono<br />

ricevere i cittadini italiani, preoccupati<br />

da altri segnali che accrescono l’incertezza per<br />

il futuro.<br />

Vitaliano Peduzzi grande scrittore alpino, in un numero<br />

dell’alpino di molti anni fà scrisse :<br />

Le attività fondate su quello slancio<br />

di amore umano che si chiama solidarietà<br />

(parola bella in tutte le lingue),<br />

danno gioia.<br />

(Viviamo la meravigliosa vicenda della solidarietà: esaltiamola.<br />

Ognuno di noi dà, quello che può, come meglio può, senza voltarsi<br />

indietro e senza aspettare il ringraziamento.)<br />

PAROLE TROPPO BELLE<br />

PER ESSERE COMMENTATE.


Preghiera<br />

dell’Alpino<br />

Sulle nude rocce, sui perenni ghiacciai,<br />

su ogni balza delle Alpi ove la Provvidenza<br />

ci ha posto a baluardo fedele delle nostre contrade,<br />

noi, purificati dal dovere pericolosamente compiuto,<br />

eleviamo l’animo a Te, o Signore,<br />

che proteggi le nostre mamme,<br />

le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani<br />

e ci aiuti a essere degni della gloria dei nostri avi.<br />

Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,<br />

salva noi, armati come siamo di fede e di amore.<br />

Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della tormenta,<br />

dall’impeto della valanga.<br />

Fa’ che il nostro piede posi sicuro sulle creste vertiginose,<br />

sulle diritte pareti, oltre i crepacci insidiosi;<br />

rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci<br />

la nostra Patria, la nostra bandiera,<br />

la nostra millenaria civiltà cristiana.<br />

E tu, Madre di Dio, candida più della neve,<br />

Tu che hai conosciuto e raccolto ogni sofferenza<br />

ed ogni sacrificio di tutti gli Alpini caduti,<br />

Tu che conosci e raccogli ogni anelito ed ogni speranza<br />

di tutti gli Alpini vivi ed in armi,<br />

benedici e proteggi i nostri Battaglionie i nostri Gruppi.<br />

Così sia.<br />

La Bandiera<br />

SONO<br />

la terra, i monti, i mari, il cielo<br />

e tutte le bellezze<br />

della natura che ti circondano,<br />

l’aria che respiri<br />

il sangue di chi è caduto<br />

nell’adempimento di un dovere<br />

o nel raggiungimento di un ideale,<br />

per permetterti<br />

di vivere libero,<br />

la zolla che ricopre i tuoi Morti,<br />

la Fede, l’amore,<br />

il vibrante entusiasmo dei tuoi avi,<br />

la fatica, l’affanno, la gioia di chi studia<br />

e di chi produce con la mente e con il braccio,<br />

il dolore, il sudore<br />

e la struggente nostalgia degli emigranti<br />

la tua famiglia, la tua casa<br />

ed i tuoi affetti più cari,<br />

la speranza, la vita dei tuoi figli<br />

SONO LA BANDIERA, l’ITALIA,<br />

LA TUA PATRIA<br />

Ricordati di me, onorami,<br />

rispettami e difendimi<br />

Ricordati che al di sopra di ogni ideologia<br />

mi avrai sempre<br />

unico simbolo di concordia<br />

e di fratellanza, tra gli Italiani<br />

Ricordati che finchè apparirò libera<br />

nelle tue strade<br />

tu sarai libero<br />

Fammi sventolare alle tue finestre,<br />

mostra a tutti che<br />

tu sei ITALIANO.<br />

45


46<br />

Il nostro cappello<br />

“Sapete cos’è un cappello alpino?”<br />

E’ il sudore che l’ha bagnato<br />

e le lacrime che gli occhi piangevano<br />

e tu dicevi: “Nebbia schifa”.<br />

Polvere di strade, sole di estati, di pioggia<br />

e fango di terre balorde,<br />

gli hanno dato il colore.<br />

Neve e vento freddo di notti infinite,<br />

pesi di zaini e sacchi, colpi di armi<br />

e impronte di sassi<br />

gli hanno dato la forma.<br />

Un cappello così hanno messo<br />

sulle croci dei morti,<br />

sepolti nella terra scura,<br />

lo hanno baciato i moribondi<br />

come baciavano la mamma.<br />

L’han tenuto come un bandiera.<br />

Lo hanno portato sempre.<br />

Insegna nel combattimento<br />

e guanciale per le notti.<br />

Vangelo peri giuramenti<br />

e coppa per la sete.<br />

Amore per il cuore e canzone di dolore.<br />

Per un Alpino il suo<br />

CAPPELLO E’ TUTTO.<br />

Tutti conoscono l’Alpino come:<br />

MAESTRO NEL BERE<br />

MAESTRO NEL MANGIARE<br />

MAESTRO NEL CANTARE<br />

MAESTRO NEL DIVERTIRSI<br />

MAESTRO NEL RIUNIRISI IN GIGANTESCHE ADUNATE<br />

Qualcuno dirà: “è tutto e solo questo l’Alpino??”<br />

NO rispondiamo:<br />

egli e il Maestro in tutto quanto detto sopra:<br />

MA DOPO<br />

SEMPRE DOPO<br />

e cioè:<br />

- DOPO AVER LAVORATO<br />

- DOPO AVER DATO QUALCOSA A CHI HA BISOGNO<br />

DEL SUO AIUTO<br />

- DOPO AVER DONATO IL SANGUE<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

-<br />

Gli Alpini...<br />

cosa fanno<br />

DOPO AVER SOFFERTO E SUDATO SUI LUOGHI<br />

DEI TERREMOTI, DELLE ALLUVIONI, DI ALTRI<br />

DISASTRI<br />

DOPO AVER CONCORSO A DOMARE INCENDI<br />

DOPO AVER DECISO CHE, ALLA SUA MORTE, I SUOI<br />

ORGANI VIVANO IN ALTRI ESSERI<br />

DOPO AVER PORTATO L’EFFIGE DEI SUOI PATRONI<br />

O IL SIMBOLO DELLA SUA FEDE SU INSIDIOSE<br />

CIME<br />

DOPO AVER SOCCORSO IN MONTAGNA<br />

SFORTUNATE ED IMPRUDENTI PERSONE<br />

ALLORA SI’<br />

ALLORA SI’<br />

che l’Alpino sa anche scatenarsi e non c’è nessuno che lo<br />

superi nel giocare, nel cantare, nel bere...<br />

DOPO PERO’, DOPO<br />

Dr. Lorenzo Daniele – <strong>Sezione</strong> A.N.A. – Vittorio Veneto


Un doveroso, sentito ringraziamento<br />

A tutti coloro che hanno contribuito, in vario modo, alla realizzazione del Raduno del 2° Ragguppamento<br />

per l’anno 2009, grazie di cuore.<br />

Per questa scelta ed opportunità concessaci, grazie ai Presidenti del 2° Raggruppamento.<br />

Per l’appoggio, non solo morale del Comando delle Truppe Alpine e della Regione Emilia Romagna, grazie<br />

ai loro responsabili.<br />

Per la concreta ed a volte entusiastica collaborazione, grazie agli amministratori<br />

dei quattro comuni del comprensorio modenese della ceramica.<br />

Per il lavoro svolto, ai componenti la commissione operativa, ai Capi<br />

Gruppo, agli Alpini direttamente coinvolti ed agli Alpini della protezione<br />

civile grazie.<br />

Ho ben presente e tengo in grande considerazione l’aiuto morale e<br />

materiale ricevuto, solo il timore di dimenticare qualcuno mi impedisce di<br />

citare nomi di singole persone o attività.<br />

Concedetemi il privilegio di dirigermi direttamente a tutti coloro che,<br />

nell’ambito della <strong>Sezione</strong> di <strong>Modena</strong>, sono stati contagiati dall’ “alpinità”,<br />

quella strana malattia che porta gli Alpini e gli amici degli Alpini ad incontrarsi<br />

con una certa frequenza per condividere ricordi, pensieri e progetti<br />

futuri.<br />

Forse è vero, come qualcuno sostiene, che a volte abbiamo pensato di far parte e di vivere in una nostra<br />

“isola verde”, anzi con una certa megalomania, ci siamo costruiti anche un nostro Paradiso, quello del Generale<br />

Cantore, (peraltro non ricordo che qualche Cappellano abbia mai negato l’esistenza di questo nostro<br />

Paradiso) forse ora è giunto il momento di aprirci di più, di gettare dei ponti per collegare maggiormente l’isola<br />

verde con il resto dei cittadini o, se volete, di incoraggiare il loro percorso verso di noi.<br />

Amici Alpini, se riterrete che anche questo opuscolo possa servire per farci conoscere meglio, allora non<br />

tenetelo solo per voi fatelo leggere a conoscenti ed amici.<br />

Certamente nelle pagine che riportano la storia dei nostri Gruppi potranno essere riscontrate dimenticanze<br />

ed incompletezze, era inevitabile, anche in considerazione dello spazio disponibile. Ho ritenuto comunque di<br />

correre questo rischio pur di avere finalmente una raccolta di dati, omogenea ed aggiornata. Mi considererei<br />

già soddisfatto se, nell’ambito dei rispettivi Comuni, i nostri concittadini, leggendo i nomi dei vari Presidenti<br />

della <strong>Sezione</strong> e dei Capi Gruppo e rammentando quanto hanno realizzato nel tempo gli Alpini provassero un<br />

sentimento di riconoscenza.<br />

Lo scopo più ampio del Raduno ed in minima parte di questa pubblicazione è quello di ricordare spiritualmente<br />

tutti gli Alpini della <strong>Sezione</strong>, anche coloro che non figurano nei vari elenchi, tutti coloro cioè che, nel<br />

tempo, hanno aderito all’Associazione condividendone i principi.<br />

Un altro sentito ringraziamento vada alle famiglie degli Alpini ed in modo particolare alle donne degli<br />

Alpini, madri, sorelle, mogli, figlie, che condividono questa nostra passione che ci aiutano nelle nostre attività<br />

e che spesso perdonano le nostre assenze.<br />

A tutti grazie di vero cuore.<br />

Il Generale Santo Chichi<br />

Il Coordinatore Responsabile<br />

Santo Chichi<br />

47

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!