13.07.2015 Views

05_maggio - Porto & diporto

05_maggio - Porto & diporto

05_maggio - Porto & diporto

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ORTO&<strong>diporto</strong>IL MAGAZINE CHE APRE IL PORTO ALLA CITTÁTariffa R.O.C. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) - art. 1, comma 1, DCB Napoli - ANNO VIII - N. 5 - Maggio 2012 - Costo singola copia € 2,50Assemblea FederagentiTransport Logistic Chinaalso in english


sommario / porto&<strong>diporto</strong>Anno VIII - N°5 - Maggio 2012Direttore responsabileAntonio De CesareDirettore editorialeMaurizio De CesareQuesta edizione sarà presente alle manifestazioniAssemblea Nazionale Federagenti 2012 - Napoli 24-26/5Transport Logistic China 2012 - Shanghai 5-7/6Hanno collaborato a questo numero:Cosimo Brudetti - Eduardo CagnazziGiacomo Canarsa - Paola de CiuceisMichela Fanis - Brunella GiuglianoPiero Lazzeri - Patrizia LupiAlberto Medina - Sandro MinardoAndrea Moizo - Giovanni PiroRiccardo Russo - Lidia ScarpelliAnnalisa Tirrito - Stefania VerganiTraduzioni a cura di Angus UrquhartAmministrazione e abbonamentiPaola Martinoamministrazione@portoe<strong>diporto</strong>.itabbonamenti@portoe<strong>diporto</strong>.itCosto abbonamentoItalia € 30, estero € 90esclusivamente con versamento suCCP n. 81627671 - AM editori srlPiazzale Immacolatella Vecchia80133 NapoliPubblicità e marketingmarketing@portoe<strong>diporto</strong>.itListini e specifiche tecnichewww.portoe<strong>diporto</strong>.itProgetto e realizzazione graficaAM editori srlStampaMorconia PrintMorcone (BN)Il magazine <strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong>è proprietà diAM editori srl - Tel 081 6581974Tel/Fax 081 5592332redazione@portoe<strong>diporto</strong>.itwww.portoe<strong>diporto</strong>.itAutorizzazione Tribunale di Napolin. 17 del 15 febbraio 2006Periodico associato all’USPIUnione Stampa Periodica ItalianaE’ vietata la riproduzione totale e/oparziale di testi, fotografie e di qualsiasialtro contenuto o allegato.Tutti i diritti sono riservati.TLCHINA 20124 - L’Italia dei porti a Intermodal SouthAmerica in Brasile8 - Il <strong>Porto</strong> di Palermo guarda all’EstremoOriente10 - A Trieste una zona franca “sovra -comunitaria”12 - Protocollo d’intesa per lo sviluppo dellaProvincia di Salerno14 - UIR - Un Piano Generale perl’intermodalità e il futuro degli Interporti18 - Evoluzione del mercato cinese,situazione attuale dei traffici20 - RINA, fatturato in crescita e nuoveacquisizioni22 - Napoli e Bari collegate con un servizioferroviario24 - L’interscambio marittimo dell’Italia conl’Area Med26 - La Palumbo Spa festeggia 45 anni diattivitàASSOAGENTI30 - Il destino di Napoli? Regional Port32 - Con il Grande progetto del <strong>Porto</strong>Napoli non avrà più scusantiCANTIERISTICA34 - Fincantieri pronta a entrare (col botto)nell’offshoreTRASPORTI36 - Al redde rationem la battaglia sui “costiminimi” dell’autotrasporto38 - La Metropolitana dell’Arte inaugurauna nuova stazione40 - Rivivere New York con Meridiana flyCREDITO42 - Ga.Fi. Sud resiste alla crisi43 - A Napoli la direzione di FidiprofCentro-Sud44 - Piccola, ma con muscoli di ferro46 - UniCredit per il Sud ItaliaRICERCHE47 - FIPE ecco la spesa alimentare degliitalianiAZIENDE48 - Da “pizzaioli emigranti” a imprenditoridi successo50 - AMI Italia una giovane azienda allaconquista dei mercatiNAUTICA54 - Il Golfo di Napoli ancora protagonista56 - Marina Admiral, il porto per riscoprirel’AdriaticoTURISMO58 - Turismo internazionale, segnali diripresa anche per l’Italia59 - Irresistibile ascesa del turismo enogastronomico60 - Esperienze ed emozioni catturate dalatvdeiviaggi.it61 - Ipomea del NegomboEVENTI62 - Rencontres de PrintempsENGLISH SUMMARY63 - FINCANTIERI IN THE OFFSHOREMARKET63 - SMALL AND STRONG63 - UNICREDIT IN SOUTHERN ITALY64 - PIZZA CHEFS GO INTERNATIONAL64 - THE THREE GULFS’ SAILING WEEK64 - TOURISM IN ITALY - SIGNS OFIMPROVEMENT


ian ports were present at the Intermodal South Americafair held in San Paolo in Brazil. The fair is the most importantof its kind in South America for numbers of exhibitorsand visitors dedicated to foreign trade, logistics,handling and freight transport. Luigi Merlo, Genoa portpresident said “The benefits of participating in the pastyears’ fairs and the 45,000 visitors in 2011 convinced usto participate again this year when there were 400 exhibitorsincluding many international ports, shipping companies,forwarders and transporters. The ports of Liguriademonstrated the logistics possibilities offered by theSystem Liguria in order to open contacts between possiblepartners from Liguria which Brazilians consider tobe the easiest way of accessing Southern European marketsand Far East container routes serving as a hub withfeeder able to ensure capillary distribution.Local institutions, customers and operators from thethree ports, shipping companies, tour operators and asunPaese dove il clima è favorevoleagli investimenti grazie ad un profondoriassestamento dei fondamentalimacroeconomici. L’ultimo rapportoSACE evidenzia un rischio paese di livellomedio-basso. Le opportunità piùfavorevoli per gli investimenti italianisembrano risiedere nella partecipazione,soli o attraverso joint-ventures, allacostruzione di infrastrutture. Il Governobrasiliano ha infatti varato un pianomassiccio per dotare l’enorme Paese diuna rete di comunicazioni di alto livello,annunciando l’intenzione di costruirestrade per 54 mila chilometri, una dorsaleferroviaria, ventuno nuovi aeroporti.Finmeccanica, Ferrovie dello Stato eTerna hanno esplicitamente manifestatoil loro interesse a partecipare. Maanche il mondo portuale è particolarmenteinteressato al Brasile, non soloper gli scambi commerciali marittimima anche per possibili rapporti di collaborazionenell’implementazione delleinfrastrutture portuali e logistiche e peril trasferimento di know-how.E’ recente la partecipazione a IntermodalSouth America che si è tenutoa San Paolo di una nutrita delegazionein rappresentanza della portualità nazionalecon Assoporti in testa. Genova,Savona, La Spezia, Piombino, Livorno,Carrara, Augusta, Napoli hanno promossoil sistema portuale italiano inun unico grande stand. Per l’occasioneè stato organizzato da Invitalia unseminario dal titolo “Le opportunità delsistema portuale italiano nel contestodell’aumento dell’interscambio tra Brasilee Italia” alla presenza del consolegenerale d’Italia, Mauro Marsili, del direttoredel Dipartimento per la promozionedell’Ambasciata Italiana (ICE),Giovanni Sacchi. Al seminario hannopartecipato i rappresentanti dei principaliporti brasiliani, operatori portuali espedizionieri locali interessati a conoscerea sviluppare nuove sinergie coni porti italiani.I Ligurian PortsDai porti della Liguria partono ognimese 28 navi dirette in Brasile, perun traffico complessivo di cento milacontainer all’anno e più di un milionedi tonnellate di merci dirette verso ilSud America. Dati rilevanti che hannoportato Ligurian Ports a partecipare aIntermodal South America, a San Paolodel Brasile, la più importante manifestazionedel Sud America per livello degliespositori ed affluenza di pubblico,dedicata al commercio estero, alla logistica,alla movimentazione e il trasportodelle merci. Le positive ricadute seguitealla partecipazione dei porti liguri di Genova,La Spezia e Savona alle edizionidegli scorsi anni, dove gli oltre 45 milavisitatori nell’edizione del 2011, hannoconvinto i tre scali a rinnovare la partecipazioneanche per il 2012. “Sono statioltre 400 gli espositori ad IntermodalSouth America – osserva Luigi Merlo,Presidente del porto di Genova - tra iquali molti scali internazionali, compagniedi navigazione, spedizionieri,vettori. Gli scali liguri hanno illustratoagli operatori della logistica le possibilitàofferte dal Sistema Ligure al finedi creare un ponte con i più significativipossibili partner operanti in Liguria, ritenutadagli stessi Brasiliani la porta dipiù agevole accesso ai mercati del SudEuropa e perfettamente inserita nellerotte container con il Far East, servitada hub e servizi feeder in grado di garantireuna distribuzione capillare.”Enti locali, clienti ed operatori deitre porti, le compagnie di navigazione,i tour operator e le associazioni di categoriahanno partecipato agli incontriistituzionali, commerciali e di rappresentanzacon attività preparatorie, promozionalie ricerche di mercato miratealle realtà locali. Senza trascurare ilsettore crocieristico e quello della cantieristicae delle riparazioni navali. Ilprogetto di collaborazione della Liguriacon il Brasile prevede un importanteevento in Liguria, anche attraverso incomingdi istituzioni ed operatori locali,al fine di sottoscrivere accordi bilateralicon consentano di agevolare l’azioneimprenditoriale ligure in Brasile.Il porto di Savona Vado si è presentatoinsieme al porto spagnolo di Tarragonae con quello francese di Sètenell’ambito del sistema denominato“West Med Port Network” messo inatto dai tre porti e dai terminal internazionalidella GF Group, rispettivamenjustwith trading but also collaboration in setting up portinfrastructure and logistics and transferring know-how.Italy recently took a large country stand at the IntermodalSouth America fair in San Paolo. Representatives camefrom Assoporti plus the ports of Genoa, Savona, La Spezia,Piombino, Livorno, Carrara, Augusta and Naples topromote the Italian port system. Invitalia also organiseda seminary on the subject of “Opportunities for ItalianPorts in Trade between Brazil and Italy”. Present wereMauro Marsili Italian consul in San Paolo and GiovanniSacchi promotions director at the Italian Embassy andrepresentatives from Brazil’s main ports plus local operatorsand forwarders interested in developing businesswith Italian ports.Ligurian PortsEach month 28 ships leave Liguria’s ports for Brazil carrying100,000 containers and more than 1 million tonsof freight destined for South America. As a result Ligu-<strong>maggio</strong> 2012 - 5


te il Reefer Terminal di Vado Ligure, ilFruport Tarragona e il Reefer TerminalSète, quest’ultimo operativo dal lugliodello scorso anno, specializzati nellemovimentazioni della frutta fresca, containerdry e frigo. Alla fiera brasilianahanno partecipato anche Savona TerminalAuto, operatore che si affermaper i traffici ro-ro, e l’Interporto di Vado“VIO”.“I mercati centro e sudamericani – haricordato Rino Canavese Presidentedell’Autorità Portuale di Savona - sonoda anni il riferimento principale per ReeferTerminal di Vado Ligure e più ingenerale per il porto scalato dalle compagniedi navigazione CCNI e CSAV,per non parlare del settore dei rotabili,legato alla produzione FIAT in Brasile.”Nonostante la grave crisi economicache ha costretto Hamburg Süd a dismettereil servizio per il Sud AmericaEast Coast, si registra un dato positivo:i global forwarder e gli spedizionierisudamericani, abituati ad operare suimercati di Vado Ligure e Tarragona,hanno fortemente richiesto di ritornaresu Vado Ligure e sullo stesso porto dispagnolo.Tuscan Port AuthoritiesAnche i porti toscani si alleano perpresentarsi uniti su un mercato chevede players internazionali di alto livello.Una nutrita delegazione compostada Camera di Commercio di Livornoin collaborazione con Toscana Promozionee le Autorità portuali di Livorno,Piombino e Marina di Carrara hannopartecipato alla Fiera Intermodal SouthAmerica. Qualche mese fa ToscanaPromozione in collaborazione con laCamera Italo-Brasiliana e l’Ambasciataitaliana, avevano promosso una missionedi scouting per approfondire laconoscenza del Brasile e delle opportunitàche può offrire al sistema economicotoscano. Il Brasile è un mercatoche offre buone prospettive per il madein Tuscany. Ad eccezione di un calotra il 2008 e il 2009, a causa delle crisieconomico-finanziaria, il trend dell’exporttoscano sul mercato brasiliano è,infatti, in costante aumento. Nel 2010le esportazioni sono cresciute di oltreil 76% rispetto al 2009, superando i370 milioni di euro. Dato confermatoanche nel 2011 che ha fatto registrareun +42% sullo stesso periodo del2010. Nei primi nove mesi del 2011 laToscana, infatti, ha esportato in Brasilemerci per un valore di oltre 340 milionidi euro, contro i circa 240 dei primi tretrimestri del 2010 confermandosi terzaregione italiana per export verso quelpaese. I settori più promettenti sono:agroindustria, innovazione tecnologica,logistica e nautica, energie, meccanicae automotive, aerospazio, edilizia eedilizia sostenibile, legno arredo, contracte housing sociale, sistema moda,agroalimentare. “Il Brasile è uno deipaesi target del nuovo Piano per la promozioneeconomica in Toscana varatodalla Giunta regionale. Le iniziative inprogramma rivolte al Brasile – spiegal’assessore regionale alle attività produttiveGianfranco Simoncini – rappresentanouna importante occasione peril sistema economico toscano che riponeproprio nelle esportazioni verso paesiemergenti, fra i quali il Brasile, granparte delle aspettative di incrementaregli scambi. E’ necessario – precisa Simoncini- un presidio <strong>maggio</strong>re di questaeconomia, una tra le più dinamicheal mondo, per agganciare tutte le opportunitàche può offrire alle impresetoscane.” Parlare oggi di Brasile significa,d’altronde, parlare di un mercatoche conta una classe media di oltre 100milioni di persone con una capacità disociations took part in the institutional and commercialmeetings and presentations and in the market researchaimed at the local market. Attention was also given tothe cruise sector, ship building and ship repair. The collaborationproject between Brazil and Liguria includes animportant event to be held in Liguria with institutions andlocal operators to sign bilateral agreement aimed at helpingLiguria business to operate in Brazil.Savona Vado port was present together with Tarragonaand Sète as the“West Med Port Network” set up by thethree ports and the GF Group International terminal respectivelythe Reefer Terminal di Vado Ligure, FruportTarragona and Reefer Terminal Sète which opened lastJuly. The three terminals specialise in handling freshfruit and dry and refrigerated containers. Savona TerminalAuto, a ro-ro vehicle specialist and Vado Interport“VIO”.were also at the Brazil fair.Rino Canavese Savona Port Authority president remarked“for years the markets of Central and South America havebeen the principal users of Vado Ligure Reefer Terminaland in general of the port which has calls from CCNI andCSAV ships as well as FIAT Brazil.Despite the economic crisis which has forced HamburgSouth to close the South America East Coast service,global forwarders and shipping agents who used VadoLigure and Tarragona in the past are now asking to return.Tuscan Port AuthoritiesThe ports of Tuscany are also joining together in a marketwhere players are a high level internationally. A strongdelegation composed of Livorno Chamber of Commercein collaboration with Tuscan Promotions and the PortAuthorities of Livorno, Piombino and Marina di Carraraparticipated at the Intermodal South America Fair. A fewmonths ago Tuscan Promotions in collaboration with theItaly-Brazil Chamber of Commerce and the Italian Embassymade an exploratory mission to increase their knowledgeof Brazil and of the opportunities it offers for theTuscan economy. The Brazilian market has good prospectsfor “made in Tuscany”. Except for a fall between2008 and 2009 exports have constantly increased. In 2010exports were 76% higher than in 2009 with a value of 370million euros. 2011 is reconfirming the trend with exportsup 42% compared with the same period of 2010. In thefirst nine months of 2011 exports amounted to 340 millioneuros making Tuscany the third most important Italianregional exporter to Brazil. Main exports are agriculturalproducts, technological innovation, logistics, boats,energy, machinery, automotive, aerospace, building andsustainable building, wooden furniture, contracting andsocial housing, fashion and food. Gianfranco Simonciniregional assessor for production explained “Brazil is onethe target countries of the new plan prepared by regionalcouncil for the economic promotion of Tuscany. Actionto be taken regarding Brazil is important because Brazil6 - <strong>maggio</strong> 2012


spesa mensile tra i 500 e i 1600 euro.Ma anche di un paese dove è in vigoreun Programma per l’accelerazione dellacrescita (PAC) che prevede per il quinquennio2010-2014 ben 583 miliardi didollari di investimenti per lo sviluppo, lacreazione di nuove infrastrutture e lalogistica. In particolare in vista di dueappuntamenti di rilievo internazionalequali la Coppa del Mondo di Calcio del2014 e le Olimpiadi del 2016.<strong>Porto</strong> di NapoliNella tre giorni brasiliana l’AutoritàPortuale di Napoli ha consolidato i rapporticon le Istituzioni, le imprese ed ipartner dello scalo campano duranteun incontro organizzato dall’ICE Brasilee dal Consolato italiano di San Paolo,per rafforzare le capacità propositivedel porto campano con quelli brasilianie sudamericani. In particolare sonostate analizzate le opportunità di collaborazionenelle dinamiche di importexporttra l’area campana, soprattuttoper quanto riguarda le produzioni diprodotti locali dell’enograstronomia, deltessile e dell’aeronautica. Interessantianche le sinergie grazie al know howsviluppato dallo scalo partenopeo sianel settore delle crociere che in quellodelle Autostrade del Mare, in linea conle tendenze di sviluppo della portualitàbrasiliana.“Napoli si è presentato in Brasile –sottolinea il Presidente Amm. LucianoDassatti – con il suo sistema logisticoportualenell’ottica di una promozioneLuciano Dassatti - PresidenteAutorità Portuale di Napoliforte e rappresentativa delle capacitàcommerciali e produttive dello scalo.Una visione strategicamente vincenteconsiderando che il Brasile rappresentauna realtà consolidata nel panoramaindustriale e produttivo mondiale,potendo contare su un’economia checorre al ritmo di un +7% di Pil nell’ultimobiennio. Intendiamo quindi – haproseguito Dassatti - analizzare i mercatisudamericani per attrarre semprenuovi traffici verso il porto di Napoli chegrazie al piano di completamento infrastrutturalee dei dragaggi può accoglierenavi di grande portata”.<strong>Porto</strong> di AugustaL’Autorità portuale di Augusta conquesta prima partecipazione alla fierain Brasile si proponeva di far conoscereal mercato brasiliano, uno dei più proliferidel mondo, il suo porto come sboccoper i traffici brasiliani.Alla manifestazione ha partecipato ilSegretario Generale l’Amm. FerdinandoLavaggi dell’A.P. di Augusta chenell’incontro tenutosi con i rappresentantiistituzionali e logistici brasiliani hapresentato il porto di Augusta con lesue caratteristiche e potenzialità.Nel corso della presentazione il SegretarioGenerale ha riscontrato il positivofavore dei presenti sulla nuovastrategia dell’Autorità Portuale di Augustabasata sull’ammodernamentodel porto commerciale e lo sviluppo delnuovo Terminal Transhipment.“Ritengo – ha affermato FerdinandoLavaggi - che il convegno organizzatodall’Ice e dallo staff di Invitalia, conla presenza dell’ambasciatore Italianoe dell’A.p, degli imprenditori locali, èstato molto valido e credo, che il nostroporto abbia destato l’interesse da partedegli operatori locali perché ci siamoposti come un porto senza vincoli (fondali- banchine) e con aree libere tantoportuali che limitrofe, post industriali dautilizzare per la produzione, da poteroffrire agli operatori dello shipping”.Patrizia Lupiis an emerging market where we can expect to increaseour exports. More attention needs to be paid to this economywhich is one of the world’s most dynamic in orderthat Tuscany makes the most of its opportunities”. Today,speaking of Brazil means a middle class market of100 million people with spending power of between 500and 1,600 euros per month. Brazil also has a plan in forcefor accelerating the growth of the economy and between2010 and 2014 plans to invest 583,000 million US$ in infrastructureand logistics to be ready for the World Cupin 2014 and the Olympics in 2016Port of NaplesDuring its three days in Brazil the Naples Port Authoritystrengthened its relationships with the Institutions,businesses and partners in a meeting organised by ICEBrazil and the Italian consul in San Paolo. The meetingwas intended to attract more business for Naples fromBrazil and South America. Special attention was given toopportunities for export from the Campania of productssuch as food and wine, textiles and aeronautical products.Interest was also shown in the Naples know-how inthe sectors of cruise ships and motorways of the seaNaples Port Authority president Luciano Dassatti underlined“Naples was present in Brazil with its logistics/portsystem with the intention of strongly promoting its commercialand productive capacity. This is a winning viewpointbecause Brazil represents a reality in the world’sindustrial panorama with an economy growing by 7% inthe last two years. It is our intention to make an analysisof the South American market in order to attract trafficto Naples port. As a result of our plans for completinginfrastructure and for dredging to enable Naples to takelarger vessels”Port of AugustaAugusta Port Authority participated at the Brazil fair forthe first time to get to know the Brazilian market, one ofthe world’s most flourishing and to propose the port fortraffic with Brazil.Admiral Ferdinando Lavaggi the Augusta Port Authoritygeneral secretary was at the fair and took part in themeetings with representatives of Brazilian institutionsand logistics to propose the port, its characteristics andpotential. During his presentation Lavaggi found generalapproval for the new Augusta Port Authority strategy ofmodernisation and development of the new transhipmentterminal. Admiral Lavaggi stated “ I maintain that theconvention organised by ICE and Invitalia with the ItalianEmbassy and the association of local business men wasextremely valid and I believe that our port aroused theinterest of local operators because we proposed our portas a port without complications or restrictions (waterdepth – wharves) with free areas both within and outsidethe port available for production use and for use by theshipping industry.<strong>maggio</strong> 2012 - 7


tlchina2012 / porto&<strong>diporto</strong>Il <strong>Porto</strong> di Palermoguarda all’Estremo OrienteQuella dell’Autorità portuale diPalermo al Transport LogisticChina 2012 di Shangai è unapresenza utile a sviluppare rapportistrategici a sostegno dello sviluppodella logistica e dei trasporti intermodalidelle merci collegati al porto diPalermo e, in particolare, a quello diTermini Imerese. E, nel contempo, aottenere le informazioni più innovativesulla composizione e l’evoluzione delmercato, per favorire la crescita delleattività commerciali e operative neidue porti. Al Transport Logistic China2012 gli operatori e le imprese portualisiciliane avranno un’opportunitàper farsi conoscere nel mercato internazionaledi riferimento, un’occasioneper avviare nuovi rapporti commercialie consolidare quelli esistenti. All’internodel sistema dei Porti Palermo - TerminiImerese, negli ultimi anni è stato pro-prio il porto di Termini Imerese a registrareun evidente trend di crescita nellamovimentazione di merci tradizionalie, soprattutto, nel traffico roll on – rolloff, con la presenza delle linee coperteda Strade Blu, Cartour e Grandi NaviVeloci. L’Autorità portuale di Palermoha creato le condizioni per lo sviluppodei traffici con interventi che hannomigliorato l’operatività del porto, dallapavimentazione delle banchine all’illuminazione,dalla recinzione dell’areaportuale alla rivisitazione delle aree edei terminal in concessione agli operatori,oltre al consolidamento strutturaledelle massicciate delle banchine.Nel dettaglio: sono stati completati ilavori di consolidamento dei cassonidelle banchine del porto commercialeper un importo lordo complessivo 18milioni 750, mentre sono di prossimaconsegna i lavori di ripristino staticodei piazzali del porto commerciale e ilrifacimento di impianti e arredi (importocomplessivo lordo 21 milioni 600 mila).Con il primo intervento si è provvedutoal consolidamento della struttura di sostegnodella banchina di riva (costituitadai cassoni), mentre con il secondo siopera il consolidamento dei retrostantipiazzali, la realizzazione di tutti gliimpianti (elettrico, idrico, fognario e diilluminazione) e degli arredi portuali(parabordi compresi). E’ stata inoltrerealizzata, nel piazzale di 12 mila mq,una struttura di accoglienza per i passeggericon sala d’attesa, servizi e biglietterie.Gli interventi migliorativi hannoriguardato anche il <strong>diporto</strong> nauticoche dispone di circa 250 posti barca.Nei pressi del porto non mancano unristorante e una spiaggia attrezzata.Cosimo BrudettiPALERMO PORT LOOKS EASTThe presence of Palermo Port Authority at the ShanghaiTransport Logistic China 2012 Fair helps to develop contactsin support of logistics and intermodal freight transportin Palermo port and especially in the port of TerminiImerese. It also enables the latest information on thecomposition and evolution of the market to be collectedwith the intention of increasing the business of the twoports. Transport Logistic Shanghai 2012 will give the operatorsand businesses of Sicilian ports the opportunityto make themselves known to international markets andto set up new commercial relationships and consolidateexisting ones. Termini Imerese with Palermo forms thePalermo ports system and it is Termini Imerese that hasposted increases in traditional freight traffic and especiallyin ro-ro traffic with calls from Strade Blu, Cartourand Grandi Navi Veloce. Palermo Port Authority has createdthe conditions for developing traffic by improvingthe port’s operating conditions with resurfaced wharves,improved lighting and fencing, reviewing areas and terminalsin concession and reinforcing the wharf structure.The work included 18,750,000 euros for reinforcing thewharf cofferdams, and new electric power supply, watersupply, drainage, lighting and port fittings includingfenders. The next jobs to be completed will be reinforcingand renewal of the parking areas in the commercial portand renewal of equipment and furnishings with a valueof 21,600,000 euros. A new passenger reception buildingha also been completed on the 12,000 sq meter parkingarea including waiting hall, services and ticket offices.Improvements have also been made to the pleasure boatharbour with moorings for 250 boats. A restaurant andwell equipped beach are to be found nearby.8 - <strong>maggio</strong> 2012


Move Forward with ConfidenceTo increase the profitability of your ships, you arelooking to minimize cost, cut outage to the boneand ensure lasting safety. Among our various specializedservices Veristar, a Bureau Veritas software,is used for classification and certification ofships and their equipment. The seaborne transportsector can count on our responsiveness and arange of key services to help make shipping morereliable, safe and profitable. Bureau Veritas hasbeen putting its comprehensive business experienceto good use since 1828. Our current workforceof 40.000 currently does business in more than140 countries throughout 850 offices, sharing andmanaging knowledge for the greater benefit of our300.000 customers supporting their own valuecreation goalsFor information: MARINE DIVISION ITALY Edificio "Caffa" - Darsena di Genova - 4, Via Paolo Imperiale -16126 Genova - ITALYtel: +39 010 585439 - fax: +39 010 594067 - e-mail: bvmarineitaly@bureauveritas.com - website: www.veristar.comBureau Veritas is authorizedand entrusted for statutorycertificates on behalf of theItalian Administration.


tlchina2012 / porto&<strong>diporto</strong>SA Trieste una zona franca“sovra-comunitaria”i è tenuta a Roma, il 9 Maggioscorso, la presentazione di unaserie di interventi in tema diZona Franca nell’area dello scalo triestino.Un evento che ha visto l’aperturadei lavori da parte del presidente dellaCommissione Trasporti del Senato,Luigi Grillo, del ministro dell’Ambiente,Corrado Clini e la chiusura del presidentedella Commissione Trasporti dellaCamera dei deputati, Mario Valduccitutti concordi nel definire questi interventiuna grande opportunità di sviluppocon riflessi sensibili sull’economiadell’intero Paese.Il Presidente dell’Autorità portuale diTrieste, Marina Monassi e il Presidentedella Camera di Commercio di Trieste,Antonio Paoletti, (promotori del convegno)hanno illustrato le grandi potenzialitàdi uno strumento unico in terminidi normativa: una zona franca potenzialmentein grado di attirare capitali einvestitori internazionali, radicando inaree portuali attività commerciali, turistiche,industriali, high tech, servizi efinanza, improponibili in qualsiasi altrarealtà europea.Và ricordato, infatti, che Trieste èl’unica città portuale europea a detenereuno strumento giuridico anomaloin tema di aree franche. Uno strumentosovra-comunitario in quanto garantitoda un Trattato internazionale di pace,quello del 1947, che riconosce allo scalogiuliano una libertà di azione moltoampia in materia doganale, fiscale ecommerciale, una libertà ben più estesaanche rispetto alle zone franche didiritto comunitario sviluppate con successoad esempio in Irlanda.L’Autorità portuale e l’Ente camerale,TRIESTE PORT A FREE ZONEA presentation was held on May 9 in Rome to announcethe set up of a free zone area at Trieste port. The presentationwas opened by Luigi Grillo president of the SenateTransport Commission and Corrado Clini Environmentminister and closed by Mario Valducci president of theTransport Commission of the Lower House. All agree thatthe free zone represents a great opportunity for developmentwith a positive economic effect on the whole country.Trieste Port Authority President Marina Monassi andAntonio Paoletti Trieste Chamber of Commerce Presidentillustrated the huge potential of such a zone with itsunique legal status in attracting capital and investors andits ability to open the port area to commercial tourism,industrial, High Tec, and service and financial activitiesin ways which cannot be found in other parts of Europe.It should be remembered that Trieste is the only port cityin Europe to posses a unique legal status for a duty freezone. The instrument which resulted from the 1947 InternationalPeace Agreement goes beyond EU legislationand gives wide customs, fiscal and commercial powers.These powers are even wider than those applied to othersuccessful duty free zones such as to be found in Ireland.The Port Authority and the Chamber of Commercein agreement with the City Council and the Prefect haveset up a project which includes the legal aspects capableof creating economic benefit for the region by attractingactivity from other countries. As a result Trieste becomesthe first Italian port to launch and bring to a conclusiona major project for potential development capable of invertingthe economic recession in the area.The timing of the project is not by chance. Trieste portis rediscovering a role of hub in the global market byservicing central Eastern Europe. A role confirmed by thegrowth of traffic (<strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong> April 2012) going againstthe current of recession in many other ports. This growthof the port traffic has been supported by investment inthe sectors of containers, general freight, cruise and logisticsand will lead to the set up of a major logistics platformfor which Cipe has recently approved the finance. Infact Trieste possesses large areas of land for redevelopmentand re-use which represents a real opportunity for10 - <strong>maggio</strong> 2012


in stretta sintonia con Comune e Prefettura,hanno messo a punto un percorso,anche normativo, potenzialmentein grado di generare effetti trainanti perl’economia regionale prevedendo lapossibilità di insediamento nella zonafranca di attività attratte dal regime diextraterritorialità. Grazie a questa fortesinergia Trieste è il primo porto italianoa lanciare (e concretizzare) un grandeprogetto di sviluppo potenzialmente ingrado di invertire il trend recessivo diuna macro area economica.La tempistica di questo progetto nonè casuale: nel mercato globale Triestesta riscoprendo un ruolo di hub portualeal servizio dell’Europa centro orientale,ruolo confermato dalla crescitadei traffici in atto (vedi PORTO&<strong>diporto</strong>edizione di Aprile scorso) e in controtendenzarispetto alla recessione checaratterizza molti altri porti; ruolo cheè sostenuto da un piano di investimentiin atto nel settore dei container, deitraffici di merci varie, delle crociere, deicollegamenti logistici anche nella prospettivaormai certa della realizzazionedi una grande piattaforma logistica,il cui finanziamento è stato di recenteapprovato in modo definitivo dal Cipe.E il fatto che Trieste disponga della piùgrande area da riqualificare e riutilizzarerappresenta in questa ottica unavera opportunità per i grandi playersdei traffici internazionali.Secondo la Presidente Marina Monassi“Il finanziamento del Cipe per laPiattaforma Logistica di appena alcunigiorni fa è in ordine di tempo solo l’ultimo,ma decisamente il più importantetassello di un percorso che nell’ultimoanno ha portato notevoli soddisfazioni:dal +50,12 % di tonnellate movimentatein contenitori che diventano ora 4,7milioni, alla riconferma di Trieste qualehub crocieristico con 40 scali nel 2012e una previsione 2013 di 70 scali, allaridefinizione della logistica interna delloscalo a vantaggio dell’operatività, auna promozione internazionale con glioperatori, a un piano industriale chericomprende e attua queste azioni.Un disegno strategico che pone ora losviluppo dei Punti Franchi come ulterioretessera vincente per creare volanoeconomico e produttivo sul territorio”.Il presidente della Camera di Commerciodi Trieste, Antonio Paoletti, nelladefinizione dei progetti di sviluppo delloscalo giuliano, ha evidenziato comenell’ambito dei Punti Franchi l’ente cameralevede la collocazione del WorldTrade Centre, di cui ha la licenza, edella Borsa merci a termine, con insediamentidirezionali e magazzini perattrarre le economie in forte sviluppocome quelle asiatiche.A sostegno del <strong>Porto</strong> di Trieste, dellasua logistica, della opportunità di sviluppoattraverso l’utilizzo dei punti franchiin chiave economica e produttiva,si sono espressi, nell’ambito del convegno,personaggi come Fabrizio Pallenzona(vice presidente di Unicredit), PierLuigi Maneschi (Italia Marittima Spa),Enrico Samer (Samer & Co. ShippingLtd), Cosmas Cosmidis (AD di CosnavShip Managment), Franco Napp (AD diDepositi costieri Trieste Spa).Per l’aspetto architettonico del recuperodelle aree del <strong>Porto</strong> Vecchio èintervenuto Vittorio Sgarbi ricordandoil vincolo da lui posto su quest’area,quando ricopriva l’incarico di sottosegretariodel ministero per i Beni e leAttività culturali, definendolo un vincolodinamico che consente un riuso rispettosodel valore storico, ma che consenteanche un adeguamento internodelle strutture per creare opportunitàresidenziali, culturali, commerciali e innovazione.In conclusione Sue Wake della WorldFree Zone Convention ha annunciatoche il 2 e 3 luglio prossimi a Triestesi terrà la loro conferenza annuale. “Itempi sono maturi – ha dichiarato – perparlare a Trieste di zone franche e delleopportunità che offrono ai capitali investiti:gli esempi recenti della Cina, delMedio Oriente, ma anche degli StatiUniti, vanno seguiti anche dall’Europa.L’Europa – ha concluso – sta guardandoalla crescita come non aveva mai fattoin passato e il bacino del Mediterraneoè una chiave strategica dello sviluppodi questi porti e dell’innovazione nel businesseuropeo in tal senso parleremoproprio a Trieste a inizio luglio”.redmarthe principal players in International traffic.President Marina Monassi commented “The Cipe financefor the logistics platform is the last and certainly themost important piece of a project which has given muchsatisfaction in the last year. Container freight increasedby 50,12% to 4, 7 million tons. 40 cruise ship calls are expectedto be made in 2012 increasing to 70 calls in 2013.We have also used an industrial plan to redefine logisticsinside the port to help operators. International promotionshave been made with the operators again using anindustrial plan. Our strategy is now to develop the dutyfree zone as a winning card to develop the economy andproductivity of the region”.Antonio Paoletti Trieste Chamber of Commerce presidentexplained that the plan is to include a World TradeCentre in the duty free area and for which the licence isalready issued and a forward market in addition to officepremises and stores to attract strongly growing economiessuch as those in Asia. Those who spoke in supportof Trieste port, its logistics and development opportunitiesarising from the duty free park included Fabrizio Pallenzona(vice president of Unicredit), Pier Luigi Maneschi(Italia Marittima Spa), Enrico Samer (Samer & Co. ShippingLtd), Cosmas Cosmidis (MD of Cosnav Ship Managment),Franco Napp (MD of coastal stores at TriesteSpa).Vittorio Sgarbi spoke of the architectural aspects of doingup the old port. He reminded those present that thearea is subject to a restriction order put on it when he wasundersecretary for Culture and Patrimony which meansthat any re-use of the old port must respect its historicalvalues although the interior may be used for residential,cultural, commercial and innovative purposes.In conclusion Sue Wake of the World Free Zone Conventionannounced that their annual conference is to be heldin Trieste on July 2 and 3. She declared “the time is ripefor Trieste to speak of the free zone and the opportunitiesit offers investors for example from China, the MiddleEast and also the USA. Europe is seeing growth such ashas never been seen before and the Mediterranean basinis a strategic key for the development of these ports andinnovation in European business. It is of these mattersthat we shall discuss in Trieste on July 2 and 3.<strong>maggio</strong> 2012 - 11


tlchina2012 / porto&<strong>diporto</strong>Protocollo d’intesaper lo sviluppodella Provincia di SalernoLo scorso 3 <strong>maggio</strong> presso lasede della Camera di Commerciodi Salerno è stato sottoscrittoil “Protocollo d’intesa sulla portualità,logistica e l’intermodalità”.Allo stesso tavolo, in maniera trasversalea colori politici ed interessiparticolari, si sono riuniti con un unicogrande intento collaborativo Provincia,Camera di Commercio, Autorità Portuale,i Comuni di Battipaglia, Mercato SanSeverino e Nocera Inferiore, ConsorzioASI, Fondazione Carisal, Aeroporto diSalerno “Costa d’Amalfi”, Interporto diSalerno e Assotutela. l protocollo ha,essenzialmente, tre obiettivi: 1) la riconversionedei siti industriali dismessiin aree retro portuali per la creazionedi district park, nei quali allo stoccaggioe alla movimentazione delle mercisi accompagnino anche attività manifatturieredi lavorazione delle materieprime e dei semilavorati; 2) lo sviluppodiffuso del comparto turistico anchegrazie al significativo potenziamentodelle infrastrutture di supporto al trafficopasseggeri del <strong>Porto</strong> Commercialedi Salerno; 3) l’utilizzo a fini economicoproduttividelle aree disponibili esistentianche nelle zone interne del territorioprovinciale, da qui il coinvolgimento deitre comuni geograficamente strategiciper Salerno.Gli Enti firmatari, nell’ambito dellerispettive competenze, hanno assuntoprecisi impegni a cominciare dalla necessariaintegrazione delle rispettiveazioni in materia di sviluppo delle attivitàlogistiche, manifatturiere e crocieristiche.Altro impegno comune sarà quellovolto a sostenere la candidatura perl’ottenimento di fondi europei, nazionalie regionali destinati al perseguimentodelle azioni previste nel protocollo, allastregua dei finanziamenti già concessidall’UE per l’adeguamento dello scalocon 73 milioni di euro e per il collegamentodel <strong>Porto</strong> Commerciale e dellacittà alla rete autostradale (SalernoPorta Ovest) con 146 milioni di euro.Abbiamo raccolto alcune dichiarazionidei principali attori del protocollo.Il Presidente della Provincia di Salerno(e Presidente della CommissioneAGREEMENT FOR DEVELOPMENT OFSALERNO PROVINCEOn May 3 rd an agreement was signed at Salerno Chamberof Commerce regarding ports, logistics and intermodular.Agreement was reached with the participation andcollaboration of all political and other interested partiesincluding Province, Chamber of Commerce, Port Authority,the town councils of Battipaglia, Mercato San Severinoand Nocera Inferiore, the ASI consortium, FoundationCarisal, Salerno Airport, Salerno interport and Assotutela.The agreement contains three objectives. 1) The conversionof the abandoned industrial zone behind the portinto a district park for stocking and handling freight aswell as manufacturing 2) Development of tourism madepossible by the increased capacity of the infrastructurefor passengers in Salerno port. 3) Using the availableareas in the three towns around Salerno for economic/productive purposes.The signatories have committed themselves to begin withthe integration needed to develop logistics, manufacturingand cruise ship business. They are also committed togiving their support to obtain EU, national and regionalfunding for the projects arising from the agreement similarto the EU funds already obtained for updating the port(73 million euros) and linking the commercial port to theautostrada at Salerno Porta Ovest (146 million euros) .<strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong> obtained declarations from a number ofthe signatories to the agreement. The honourable EdmondoCirielli president of Salerno Province and presidentof the Commission for Defence in the Lower Houseof Parliament said “the agreement for port activity, logisticsand interport is a fundamental strategic action inwhich the signing bodies commit themselves to integratingtheir efforts to develop logistics, manufacturing and12 - <strong>maggio</strong> 2012


Difesa della Camera) On. Edmondo Cirielliha dichiarato a <strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong>: “Ilprotocollo d’intesa sulla portualità logisticae l’intermodalità è un atto strategicofondamentale attraverso il quale gliEnti firmatari si impegnano ad integrarele rispettive azioni in materia di sviluppodelle attività logistiche, manifatturiere ecrocieristiche. La Provincia di Salerno,in particolare, si impegna ad assistere iComuni nell’individuare i siti di grandeinteresse turistico che saranno valorizzatigrazie ai flussi di passeggeri provenientidal <strong>Porto</strong> Commerciale. Si trattadi una progettualità frutto di una classedirigente capace di essere centro di attrazionedi finanziamenti, oltre che unagrande occasione per lo sviluppo delDa sinistra Edmondo Cirielli, Andrea Annunziata e Guido Arzanocomparto turistico della nostra provincia,ricca di eccellenze paesaggistiche,culturali, enogastronomiche e su cuil’Amministrazione provinciale, da meguidata, ha puntato sin dal suo insediamento”.Sullo sforzo della Camera di Commercioil Presidente Guido Arzano haaffermato che “l’Ente camerale è fortementeimpegnato nella ricerca a nelconsolidamento di sinergie con le altreIstituzioni territoriali, le Associazioni imprenditorialie le Autonomie funzionaliper condividere la pianificazione e laprogettazione degli interventi, essenzialiper il sostegno e lo sviluppo delterritorio. In tal senso, ritengo il protocollod’intesa appena siglato un validomodello a cui ispirarsi”.Un ruolo centrale, per il raggiungimentodegli obiettivi del protocollo, loricopre l’Autorità Portuale il cui PresidenteAndrea Annunziata ci ha detto:“Considero di strategica importanza lamessa a sistema del porto, dell’interporto,dell’aeroporto (con grandi potenzialitàper il cargo internazionale) e deicomuni con caratteristiche specifichecome quelli coinvolti nel protocollo. Ilcostante lavoro per far crescere il portoin termini di traffici, ad esempio la realizzazionedi importanti opere come idragaggi e la modifica dell’imboccatura,non sono sufficienti per presentarsicompetitivi ai mercati internazionali, èdi vitale importanza l’individuazione dinuove aree per creare un retroportoefficiente e produttivo dove localizzarenuovi progetti di sviluppo. Un protocollocosì allargato a tutti i soggetti chiavedel territorio e della sua economia ciconsentirà di portare all’attenzione delGoverno Europeo progetti concreti disviluppo ed occupazione”.MDCcruise ship business. In particular Salerno Province hascommitted itself to support the towns of the Province inidentifying the most interesting sites which will benefitfrom the flow of tourists from the commercial port. Thisis the project of a group of managers who are able to attractfinance. It is also an excellent moment for developingtourism in the Province which has so much beautifulcountryside, culture and opportunities to enjoy its finefood and wine. In fact the Administration of the Provinceof which I am leader has given special attention to thissince we came to power”.Chamber of Commerce president Guido Arzano declared“the Chamber is fully committed to searching for andconsolidating collaboration with the other local institutions,business associations and other bodies to sharethe planning and drawing up of the projects requiredfor supporting and developing the area. The agreementwhich we have just signed is in fact a valid model for ouraspirations”.The Port Authority has a central role in achieving the objectivesof the agreement and Port Authority presidentAndrea Annunziata told us “I consider the organisationof the port, interport, airport with its potential for internationalcargo and the towns similar to those who are partof the agreement to be of strategic importance. The continuouswork going on to expand port traffic for exampledredging and modifications to the port entrance from thesea are not sufficient for us to be competitive in internationalmarkets. It is vitally important that we identify newareas of land for an interport where we can develop newprojects. An agreement as broad as this one involving allthe key players of the area will enable us to bring seriousprojects for development and job creation to the attentionof the EU government”.<strong>maggio</strong> 2012 - 13


tlchina2012 / porto&<strong>diporto</strong>UIR - Un Piano Generaleper l’intermodalitàe il futuro degli InterportiAttivare risorse per centomiliardi: questo il disegnoambizioso di Corrado Passerache punta sulle infrastrutture perrilanciare l’economia. Il Cipe ha destinatofinora 25 miliardi in opere ritenuteprioritarie per il Sistema Paese chepotrebbero quadriplicarsi grazie ancheai project bond per dare accelerazioneal settore coinvolgendo i privati. La retedei trasporti diventa essenziale in questonuovo quadro dove i collegamentifra i mercati d’Europa e il resto delmondo vedono l’Italia in una posizioneprivilegiata nel Mediterraneo. I porti, sisa, sono le principali porte di accessoper le merci in import ed export, manon bastano da soli a sostenere la domandalogistica se non sono collegati,anzi ben collegati, con l’entroterrae con le infrastrutture dell’hinterland.Quale ruolo giocano quindi gli interporti?Cosa sono le piattaforme logisticheterritoriali?Lo spiega la legge di riforma appenavarata alla Camera che definisce l’ambitod’ influenza di ciascuna piattaformalogistica territoriale, in coerenza con icorridoi transeuropei di trasporto, comedefiniti dalla decisione n. 661/2010/UEdel Parlamento europeo e del Consiglio,del 7 luglio 2010. Dopo più di vent’annidalla prima legge, la n.240/90, in materiadi Interporti essi possono vedersiriconosciuti in un contesto normativorinnovato nei contenuti e soprattuttoadeguato ai recenti cambiamenti chehanno interessato la logistica che adesso,più che mai, richiede un’operativitàOVERALL PLAN FOR INTERMODALAND INTERPORTCorrado Passera’s ambitiously plans to dedicate 100,000million euro to infrastructural projects for a relaunch ofthe economy. Up to now Cipe has made available 25.000million euros for works considered to have priority forthe country. This amount could quadruple by using projectbonds to speed up the work and involve the privatesector. The transport system becomes essential in thisnew situation where connections between Europe’s marketsand the rest of the world see Italy in a privilegedposition in the Mediterranean. As we know ports are themain entry access points for imports and exports butthey are insufficient to support the demand for logisticsif they are not well connected to inland infrastructures.What is the role of interports? Where are the logistic platformsthroughout the country?This is explained in the reforming law just passed by theLower House which defines the role of each logisticsplatform within the logic of the trans-European corridorsas defined in EU parliament decision number 661/2010/UE of July 7 2010. Twenty years after the first Italian law240/90 interports are now recognised in a new frameworkof law which takes account of recent changes in interportand the need to recognise their operation in harmony withthe territory around them, a territory which today signifiesthe whole of Europe. What instrument is required?The National Committee for Intermodal and Logistics hasas its objective the improvement and increased concentrationof flows of transport.After two years of work and parliamentary discussion theUnion of United Interports (UIR) has seen the bill passedin the Lower House and now going to the Senate for finalapproval.<strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong> asked Alessandro Ricci, UIR presidentabout the Committees work and his opinion on the law.Which are the Committee’s priority tasks?The National Committee for Intermodal and Logistics isan institution attached to the Ministry of Transport andaims to rationalise the use that transport makes of thecountry by contributing to the reduction of the impactof transport on the environment. But not only, we havealso taken rail into account by promoting the effectivecompetitive potential of long distance traffic and theavailability of a transport network to take account of the14 - <strong>maggio</strong> 2012


contestualizzata e in armonia con il territoriodi riferimento i cui confini si allarganoall’Europa. Quale lo strumento? IlComitato nazionale per l’intermodalitàe la logistica che ha l’obiettivo di miglioraree incrementare la concentrazionedei flussi di trasporto.Dopo circa due anni di lavori e discussioniparlamentari l’Unione InterportiRiuniti (UIR) vede licenziato ilprovvedimento tanto atteso, che passaora all’esame del Senato per l’approvazionedefinitiva. Chiediamo ad Ales-Intermodal and Logistics with the purposes of planningand promotion plus the clear identification and definitionof the minimum requirements for an infrastructure calledan interport.Was it difficult to draw up the new law?The Transport Commission was almost unanimous includingSilvia Velo and Gaetano Nastri who presented theoriginal text, Daniele Toto the raporteur, Mario ValducciPresident of the 9th Transport Commission, undersecretaryGuido Improta, deputy minister Mario Ciaccia andthe minister Corrado Passera who all believed in the importanceof this reform.What are the requirements for a new interport?The land for the interport must be free of all environmentalor urban restrictions and must be directly connectedto motorways and national railways. It should also beconnected to at least one port and one airport and fit intothe EU corridors as set out in the Cabinet decision ofJuly 7, 2010. The interport requires an intermodal rail terminalable to take complete trains in conformity with EUstandards and must be able to handle a minimum of 10couples of trains per week. Parking space for industrialvehicles is also a necessity plus customs services, ofsandroRicci, Presidente di UIR, qualisono i compiti del Comitato e una suaopinione sulla Legge.Quali sono i compiti prioritari delComitato?Il Comitato nazionale per l’intermodalitàe la logistica è l’organismo, istituitopresso il Ministero delle infrastrutture edei trasporti. Prima di tutto punta a razionalizzarel’utilizzazione del territorioin funzione del trasporto, contribuendoalla diminuzione dell’impatto ambientaledelle attività di trasporto. Ma nonsolo. Si punta sul ferro, superando i limitidel trasporto ferroviario tradizionalee intermodale terrestre e marittimo,promuovendo le effettive potenzialitàcompetitive sui traffici di lunga distanzae la disponibilità di una rete portante dibase finalizzata alla crescita delle impresedel trasporto e della logistica.Spesso si fa confusione nel definirei nodi logistici. Cosa si intende perpiattaforma logistica territoriale?Il complesso delle infrastrutture e deiservizi, presenti su un territorio interregionale,destinati a svolgere funzioniconnettive di valore strategico per l’interoterritorio nazionale, in particolare neisuoi rapporti con la rete transnazionaledei trasporti, per favorire l’interconnessionepiù efficace al fine di migliorare lacompetitività del Paese.E per Interporto?L’interporto è il complesso organicodi infrastrutture e di servizi integratidi rilevanza nazionale gestito da unsoggetto imprenditoriale che opera alfine di favorire la mobilità delle mercitra diverse modalità di trasporto, conl’obiettivo di accrescere l’intermodalitàe l’efficienza dei flussi logistici. L’infrastrutturaintermodale è invece quellaAlessandro Ricciinfrastruttura, lineare o nodale, funzionalealla connettività della piattaformalogistica. E’ importante capire che gliinterporti svolgono un ruolo strategiconon soltanto da un punto di vista meramentetrasportistico, ma anche economicoe socialeQuali sono le novità più significativedel provvedimento?Senza dubbio la costituzione del Comitatonazionale per l’intermodalità e lalogistica, con funzioni programmatichee di promozione, e la chiara individuazionee definizione dei requisiti minimiper cui un’infrastruttura potrà avvalersidel titolo di interporto.E’ stato difficile arrivare al provvedimento?Si è raggiunta la quasi unanimità frai componenti della Commissione Trasporti,a partire da Silvia Velo e GaetanoNastri, presentatori dei testi originali,al relatore, Daniele Toto, al presidentedella IX Commissione Trasporti, postegrowth of transporters and logistics when traditional rail,overland intermodal and maritime systems have reachedtheir limitsThere is often confusion about the meaning of logisticcluster. What is a territorial logistics?The system of infrastructure and services in the countrywhich carry out the function of connecting with strategicvalue especially its relationship with the National transportsystem to improve communication and the ability ofItaly to compete.And Interports?An interport is a complex organisation of infrastructureand services of national importance managed usingbusiness principles to help the movement of freightusing different forms of transport with the objective ofincreasing intermodal and efficient logistic movement.Intermodal infrastructure can either be linear or a clusterand forms part of the logistics platform. It is importantto understand that interports carry out an important rolenot just from the point of view of pure transport but alsohave economic and social ramifications.What are the most important new matters in the law?Without doubt the setting up of a National Committee for<strong>maggio</strong> 2012 - 15


e telecomunicazioni, Mario Valducci. Ilsottosegretario Guido Improta, il viceministro Mario Ciaccia e il ministro CorradoPassera, hanno creduto nell’importanzadi questa riforma.Quali sono i presupposti per individuareun nuovo interporto? Qualicaratteristiche dovrà avere?Il territorio dove sorgerà la nuova infrastrutturadovrà essere privo di vincolipaesaggistici, naturalistici o urbanisticiche ne compromettano la fattibilità oltread essere collegato direttamente con laviabilità di grande comunicazione e conla rete ferroviaria nazionale prioritaria.Dovranno essere collegati almeno conun porto e un aeroporto in coerenzacon i corridoi transeuropei di trasporto,decisi dal Consiglio del 7 luglio 2010.Deve essere fornito di un terminaleferroviario intermodale, idoneo a formareo ricevere treni completi, conformementea standard europei, in gradodi operare con un numero non inferiorea dieci coppie di treni per settimana.Deve avere un’area attrezzata di sostaper i veicoli industriali, un servizio doganale,un centro direzionale, un’areaper i servizi destinati alle persone e unaper i servizi destinati ai veicoli industrialioltre ad aree destinate alle funzionidi trasporto intermodale, di logistica diapprovvigionamento, di logistica industriale,di logistica distributiva e di logisticadistributiva urbana;. Tutto questosenza dimenticare le reti immateriali edi sistemi che garantiscano la sicurezzadelle merci, delle aree e degli operatori.Sono fondamentali le interconnessionicon piattaforme info-telematiche orientatealla gestione dei processi logisticie del trasporto di merci.Da chi è composto il Comitato?il Comitato è presieduto dal Ministrodelle infrastrutture e dei trasporti o daun suo delegato e ne fanno parte i presidentidelle regioni nel cui territoriosono ubicate le piattaforme logisticheterritoriali.In conflitto con le competenze delleAutorità portuali?Non direi. Il Comitato nazionaleper l’intermodalità e la logistica svolgecompiti di indirizzo, programmazionee coordinamento di tutte le iniziativeinerenti allo sviluppo delle piattaformelogistiche territoriali, ai fini dell’integrazionedei sistemi di trasporto terrestre,marittimo, fluviale e aereo nonché dellasemplificazione delle operazioni e delmiglioramento dei servizi intermodali elogistici delle merci. Si punta alla promozionedello sviluppo economico edel miglioramento qualitativo delle areedelle piattaforme logistiche territoriali.Il Sottosegretario per le infrastrutturee i trasporti, Guido Improta, haespresso apprezzamento sulla nuovalegge…Sì, pensa come tutti noi che la leggeben si inserisca sia nel processo comunitariodi definizione dei corridoi TEN-T che in quello più generale del corenetwork. Secondo Improta il suo puntodi forza sta nella valenza programmatoria,con la definizione dei requisitiche devono rispettare le singole strutture,e nella logica della costituzione diun sistema a rete in modo da evitarelocalismi velleitari, non supportati daun’adeguata sostenibilità economicae finanziaria. Si tratta di una leggeche in coerenza con il piano nazionaledella logistica, disciplina in un modoorganico una politica di settore, quelladelle piattaforme logistiche territoriali,ponendo le condizioni perchè il nostroPaese possa competere in modo semprepiù efficiente ed efficace nella mobilitàdelle merci con evidenti beneficisia dal punto di vista trasportistico cheambientale, in linea con l’obiettivo comunitariodi dover far viaggiare almenoil 30 per cento delle merci su ferro entroil 2030.Sarà possibile?Il futuro del trasporto è nell’uso delferro come alternativa alla gomma. Lopensa l’Europa intera.Recentemente ho incontrato a Parigi,Jean-Pierre Loubinoux, Direttore Generaledella UIC – International Union ofRailways, per definire comuni percorsisui quali sviluppare azioni congiunte.Lavoreremo insieme su informationtechnology, best practices, corridoi ditrasporto merce, dialogo con la CommissioneEuropea, per implementare eottimizzare l’intermodalità che in Italiaha in gran parte sede proprio negli interporti.Gli interporti italiani sono unarealtà unica in Europa che vanta numerositentativi di imitazione, ma la nostrastoria, il nostro ruolo, le nostre specializzazioni,la nostra commistione con ilcomparto produttivo nazionale, fannodegli interporti infrastrutture determinantiper il sistema logistico del Paese,ed è bene che tutto questo valore aggiuntovenga messo a profitto dell’Europaintera”.Patrizia Lupifices and areas set aside for intermodal transport, supplylogistics, industrial logistics, and distribution logisticsincluding logistics for towns. An interport also needsservices and security for goods and people. IT systemsand internet access are fundamental for managing freightmovements and transportWho was on the Committee?The Committee was chaired by the Minister forInfrastructure and Transport. Members includedPresidents of Regions with interportsIs there any conflict with the functions of a PortAuthority?I would say not. The National Committee for Intermodaland Logistics carries out functions of policy, planningand coordination of all that involves the development oflogistics platforms in order to integrate transport systemson land, sea and river and air as well as simplifyingoperations and improving intermodal services and logistics.We are pushing to promote economic developmentand improve the quality of areas of logistics platforms.Guido Improta undersecretary for Infrastructure andTransport expressed his appreciation of the new law.Yes indeed, he thinks as we all do that the law fits wellinto the EU definition of the Ten-T corridors and in generalinto the core network. Mr. Impronta believes that thestrength of the law lies in its planning aspects with thedefinition of the requisites which each structure needswithin the logic of setting up a network in order to avoidfoolhardy local ideas not supported by sufficient economicand financial resources. This law fits with the nationallogistics plan and sets out the conditions for Italyto compete more efficiently and effectively in movinggoods with obvious advantages for transport and environmentin order to achieve the EU target of 30% ofgoods to travel by rail by 2030Will that be possible?The whole of Europe is considering the future of transportand the use of rail instead of road. I met Jean-PierreLoubinoux, Director General of the International Unionof Railways recently in Paris to define common actionson IT, best practices, corridors and dialogue with theEuropean Commission to implement and maximise theuse of intermodal which in Italy is usually to be foundin interports. Italian interports are unique in Europe andmany have tried to copy them. But our history, our role,our specialisation, our connection with production makeinterports a determining factor in Italy’s logistics system.It is also an asset which brings added value to the wholeof Europe16 - <strong>maggio</strong> 2012


<strong>maggio</strong> 2012 - - 179


tlchina2012 / porto&<strong>diporto</strong>Evoluzione del mercato cinesesituazione attuale dei trafficiStiamov i v e n d oun’epoca di particolari emozioniquotidiane per le notizie e gliavvenimenti che riguardano da vicinola nostra Europa: la crisi economica, leelezioni politiche in Francia e Grecia,il terrore per i rialzi dello spread, l’aumentodella disoccupazione – e chi neha più ne metta – che non ci rendiamoquasi conto di quello che sta succedendonel resto del mondo.Non che la nostra situazione, ed inparticolare quella dell’Italia, non debbapreoccuparci, intendiamoci, ma ritengosarebbe bene allargare i nostri orizzonti,per due motivi in particolare: perchéviviamo in un mondo globalizzato, nelqualele individualità certamente contanoma non quanto l’insieme, e perché – equi parla lo spedizioniere internazionale– in fondo è dal resto del mondo chepossiamo trarre beneficio, dal commerciocon i paesi terzi, ed in particolarecon la Cina, perché, nonostante il recenterallentamento della sua economia,rimane il player di riferimento,assieme ad India e Brasile, che stannoavendo tassi di crescita da capogiro.Del resto sono i numeri a parlare chiaro:non indicherò percentuali di crescita(peraltro note); mi limito a far notare,ad esempio,che la Cifa – federazionenostra corrispondentein Cina – a <strong>maggio</strong>dello scorso anno aveva più di 25.000aziende associate (con 2 milioni di impiegati)e che è ragionevole supporreche fuori dall’alveo dell’associazioneaderente - come Fedespedi - a Fiata(la nostra federazione mondiale), sianoattive altrettante aziende.Nonostante la flessione nei trafficiverificatasi a fine 2011, stiamo assistendoad un interessante fenomeno:da marzo ad oggi la volatilità dei noli èla caratteristica principale del mercatoma, mentre nell’eastbound è iniziatauna tendenza al rialzo che sta diventandocostante, in direzione contrariaTRAFFIC ON THE CHINESE MARKETEvery day we live with news of Europe, economic crisis,elections in France and Greece, terror of increases in thespread, increased unemployment without realising whatis happening in the rest of the world.It is not that out situation and especially that of Italyshould not cause us to worry but I maintain that weshould lift our eyes to the horizon for two reasons onebecause we live in a globalised world where the singleunit is important but not as important as when they aregrouped together and two because and here speaks theinternational forwarder, in the end it is from the rest of theworld that we can benefit by trading with the third worldparticularly with China because despite the recent slowdown of its economy it is the still the player of referencetogether with India and Brazil which have growth rateswhich make you dizzyThe numbers speak clearly.I am not going to quote growth percentages which are wellknown, but I would point out that Cifa our correspondentfederation in China has more than 25,000 associates with2 million employees.Despite the reduction of traffic at the end of 2011 we arenoting an interesting phenomenon, that since Marcheastbound freight rates have begun to increase steadilywhereas westbound rates have doubled. In my ten yearsin this business I have never seen an increase of 150%in three months.Although hold capacity has been reduced the shippingcompanies have been able to keep a constant offer andto have westbound rates going against the trend. I wouldlike to see other operators in the industry with the abilityand strength to do the same. Unfortunately it is not so.China joining the WTO has meant a more open market:the opening together with rapid development of theeconomy has caused traffic to increase. As an example,traffic has quadrupled since China joined the WTO in2001.Today China is experimenting with the introduction ofVAT with a pilot project in Shanghai which is intended toextend to Peking and other provinces. It is not yet clearhow VAT will be applied but 6% is applied to our sectorwithout the possibility of repayment. Cifa supported byFiata is trying to change this, and the market is adaptingto VAT with returns of goods a first consequence. Chinais rapidly adapting to the market by improving productquality with products of value which demonstrateattention to detail much superior to the past. I maintainthat the possibilities for trade and collaboration are onthe increase and we welcome them.18 - <strong>maggio</strong> 2012


siamo arrivati in 3 mesi al raddoppio:in decine di anni che lavoro nel settorenon ho mai visto, in 90 giorni, un aumentodi una volta e mezza.E’ comunque singolare come, a frontedi disponibilità di stiva – nonostantesia stata diminuita la capacità perché ivolumi sono anch’essi calati – le compagniesiano state capaci di uniformarel’offerta ed avere noli in controtendenza,nel westbound. Mi piacerebbe cheanche gli altri operatori del compartoavessero l’abilità e la forza per fare altrettanto…ma purtroppo non è così.L’adesione alla WTO della Cina hacomportato una <strong>maggio</strong>re liberalizzazione:l’apertura, unitamente al rapidosviluppo dell’economia, ha conseguentementefatto aumentare i traffici; giustoper fare un esempio, dal 2001 (anno diaccesso) al 2011 i volumi di merci trasportatinello scambio con l’estero sonopiù che quadruplicati.La Cina oggigiorno sta sperimentandol’introduzione dell’IVA: il progetto pilotaè in atto a Shanghai e l’intenzioneè di estenderlo a Pechino ed in altreprovince. Al momento non vi è chiarezzarispetto all’esatta applicazione:per il nostro settore l’aliquota è al 6% enon vi è la possibilità di rimborso (Cifa,con il supporto di Fiata, si sta attivandoper una revisione delle norme in questosenso), ma il mercato sta già recependoil mutamento: lentamente stacambiando la resa merce, come primaconseguenza.Il segnale mi pare evidente: la Cinasta rapidamente adattandosi al mercato,aumentando la stessa qualità deiprodotti, con manufatti di fattura pregevole,che denotano un’attenzione aldettaglio, rispetto al passato. Ritengoche le possibilità di interscambio, di collaborazione,di commercio stiano aumentando:noi siamo pronti a coglierle.Piero LazzeriPresidente Fedespedi<strong>maggio</strong> 2012 - 19


tlchina2012 / porto&<strong>diporto</strong>RINA, fatturato in crescitae nuove acquisizioniIl Consiglio di Amministrazione ha approvatoil bilancio 2011 con fatturato +21%ed EBITDA a 41 milioni di euroMegayacht “Prima” (Columbus)di RINA S.p.a– holding del Gruppo RINA -L’Assembleaha approvato recentementeil bilancio consolidato che, anche perl’esercizio 2011, ha confermato il trenddi crescita degli ultimi anni con un fatturatodi 249 milioni di Euro (+21% rispettoal 2010) che è più che raddoppiatodal 20<strong>05</strong> ad oggi.Nel 2011 l’azienda ha visto l’acquisizionedi tre realtà italiane (CisqcertSpa, D’Appolonia Spa e Deam Srl) eduna estera (Simtex srl) grazie alle qualiha rafforzato la propria posizione nelsettore certificativo sopratutto in Italiae nell’Est Europa e nella consulenzaingegneristica.In particolare, con l’entrata di D’Appolonia– società genovese che fornisceservizi integrati di ingegnerianei settori dell’ambiente, dell’energia,oil&gas, delle infrastrutture e trasporti,dell’elettronica e delle telecomunicazioni– il Gruppo RINA entra a pienotitolo nel segmento delle medie/grandiaziende con oltre 2100 risorse in 42paesi del mondo, più di 130 uffici e unfatturato atteso per il 2012 di 300 milionidi Euro. Nel 2011 l’attività di ricercae sviluppo e quella dedicata alla formazionehanno superato, rispettivamente,il 9% del fatturato e le 140.000 ore. Peril 2012 sono stati previsti pari investimenti,a conferma che queste attivitàricopriranno un ruolo strategico anchenei prossimi anni.“Il 2011 è stato un anno memorabile– ha dichiarato Ugo Salerno, AmministratoreDelegato e Presidente di RINAS.p.a. – Non solo abbiamo festeggiatoil nostro 150° anniversario, ma allostesso tempo abbiamo trasformato ilGruppo RINA in una realtà intergratacon un’organizzazione a matrice chele permette di rispondere al meglio alleesigenze dei clienti. Abbiamo scelto dicrescere anche per linee esterne: leimportanti acquisizioni di quest’annotestimoniano la volontà di accrescerele nostre competenze, al fine di esserepresenti al meglio sui mercati più strategici.Nonostante il 2011 si sia confermatoun anno ancora complesso gliesiti sono stati positivi per noi. - ha conclusoSalerno - Il fatturato ha raggiuntoi 249 milioni di euro con un incrementodel 21% rispetto all’anno precedente el’EBITDA è arrivato a 41 milioni di euro.Questi risultati sono il frutto di un intensolavoro di squadra che ha impegnatofortemente tutte le risorse del Gruppoalle quali va il nostro più sincero apprezzamento.Per il 2012 ci aspettiamoun ulteriore “salto” dimensionale cosìda poter proseguire sulla via di crescitaavviata”.Stefania VerganiRINA SALES UPPLUS NEW ACQUISITIONSThe AGM of RINA approved the 2011 financial statementswhich recorded turnover up 21% to 249 million eurosdouble that of 20<strong>05</strong>.RINA made four acquisitions in 2011, Cisqcert Spa,D’Appolonia Spa e Deam Srl in Italy plus Simtex in Romaniato reinforce its position in certification and consultantengineering in Italy and Eastern Europe.The purchase of the Genoa engineering companyD’Appolonia which offers integrated environmental,energy, oil and gas, infrastructure, transport, electronicsand telecommunication services places RINA in theranks of medium/large businesses with 2,100 people in42 countries with 130 offices and expected 2012 salesof 300 million euros. In 2011, 9% of turnover and 140,000hours were invested in R & D. The same investment willbe made in 2012, confirmation of its strategic importancefor the next few years.Ugo Salerno RINA president and managing director declared“2011 was a memorable year. Not only did wecelebrate our 150 th anniversary but we also transformedthe RINA Group into an integrated operating organisationwhich better responds to clients’ needs. We decidedthat our growth should also be overseas. This year’simportant acquisitions demonstrate our willingness toincrease our know-how in order for the Group to have apresence in the most important markets. Although 2011was a complicated year, our year was positive”. EBITDAamounted to 41 million euros. The results are the fruitof intense team work from all the Group employees towhom we give our sincerest thanks. In 2012 we shallmake a quantitative leap in order to continue our growthpattern”.20 - <strong>maggio</strong> 2012


tlchina2012 / porto&<strong>diporto</strong>Napoli e Bari collegatecon un servizio ferroviarioIl tormentato settore delle manovreferroviarie nel porto di Napoli viveuna stagione tra incertezze e volontàdi rilancio che si è concretizzatarecentemente con l’avvio di un servizioferroviario tra Napoli, Foggia e Bari.Antonio Zuccaro, Amministratore Delegatodella Mediterranean Railways, ciparla dell’iniziativa e delle sue possibilitàdi sviluppo.Come nasce la MediterraneanRailways?Questa azienda nasce come impresaferroviaria, dalla volontà di due imprenditori,uno campano e l’altro calabrese,che credono fortemente nell’intermodalitàferroviaria e nella logistica in generale,quali mezzi per creare svilupponel nostro territorio ed in tutto il SudItalia. Al momento siamo sul mercatocome operatori logistici ed intermodalie ci muoviamo dal porto di Napoli con,per ora, tre coppie di treni settimanali,che coprono la tratta Napoli – Foggia– Bari e viceversa. Questo nuovo servizioferroviario nasce in partnership conla Lotras di Foggia e con treni acquistatida Trenitalia.Quali sono le merci trasportate?I settori merceologici trasportati sonoNAPLES PORT AND BARI NOW LINKEDBY RAILThe troubled sector of rail movement in the port of Naplesis suffering from a season of uncertainty but is showingwillingness to improve with the start up of a railway servicefrom Naples to Foggia and Bari. Antonio Zuccaro, MDof Mediterranean Railways spoke to <strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong> aboutthe service and its possibilities for development.How did Mediterranean Railways come about?The company was formed by two businessmen, one fromCampania and the other from Calabria who both stronglybelieved in rail intermodal and logistics in general as away of creating development in our area and throughoutthe South of Italy. Currently we are present on the marketas logistics and intermodal operators departing from theport of Naples with three couples of weekly trains on theroute from Naples to Foggia and Bari. The service is inpartnership with a Foggia company, Lotras, using trainspurchased from Trenitalia.What sort of goods are carried?We transport pasta, furniture and marble, in fact the typeof container traffic that has always been carried to Naplesto or from Puglia. Lately this traffic has also usedTaranto and Gioia Tauro causing a substantial fall in trafficto Naples. We hope that the new rail service will recoverpart of this traffic.Can Naples port respond to operators’ needs in terms of22 - <strong>maggio</strong> 2012


quelli della pasta, dei mobili, del marmo:diciamo, nel suo complesso, quelloche è sempre stato il traffico containerche dalla e per la Puglia giunge nel portodi Napoli. Ultimamente, per la frammentazionedi questi traffici sui porti diTaranto e Gioia Tauro, quelli sul porto diNapoli hanno subito un fortissimo calo.La nostra speranza e che questo nuovoservizio ferroviario possa servire anchea recuperarne almeno una parte.Il porto di Napoli può dare rispostetecniche, infrastrutturali, a queste richiestedegli operatori?Il porto di Napoli, ritengo, per l’attualetraffico ferroviario, può essere consideratoappena sufficiente; ma, se ci saràuno sviluppo delle tratte ferroviarie alloraci saranno problemi in considerazioneagli spazi, pensate che il terminalferroviario è di piccole dimensioni enon ha dei binari abbastanza lunghi. Adesempio, i treni in entrata ed in uscita,devono essere sempre composti dallaFerport, in quanto non possono entrarein tutta la loro lunghezza ma devonoessere segmentati. Esiste poi unaquestione Ferport che è in liquidazione,unica società che effettua le tirate carrinel porto di Napoli. Seguiamo molto attentamentequesta situazione essendodirettamente interessati in quanto, aquel che mi risulta, i nostri sono al momento,gli unici treni funzionali all’intermodalitàdel porto: siamo molto preoccupatiper questa situazione. Mi auguroche trovi soluzione al più presto sia perla continuità ed efficienza del servizio,ma soprattutto per i dipendenti che conoscopersonalmente. Bisognerebbetrasformare questa società per poteravere altri introiti in modo da renderlaattiva.E invece dal lato pugliese, qualirispondenze avete ricevuto?Questo servizio è stato richiesto, confermezza, dall’Unione Industriali di Bariche attraverso alcuni convegni ed addiritturainterpellanze parlamentari daparte di un proprio iscritto, ha invogliatoi propri associati a collaborare a questainiziativa: ricordo inoltre la partecipazionedell’assessore regionale Minerviniche ha portato un fattivo contributodella Regione Puglia per avere questoservizio intermodale che era richiestodallo stesso mercato pugliese. Ed ineffetti sin dal primo treno, partito il 26marzo scorso, ho avuto una confortanterispondenza da tutti gli operatoriinteressati.Giovanni Pirotechnical capacity and infrastructure?Naples port is barely adequate to handle the current railtraffic. If the traffic increases there will be a problem ofspace The rail terminal is small and the platforms notlong enough. For example arriving and departing trainshave to be divided up by Ferport because they are toolong for the terminal. Ferport, a company in liquidation,is another matter as it is the only company in the portwhich transports the rail cars. We are following this situationwith much attention as we are directly interestedand as far as I know the only operator of intermodaltrains in the port. We are very worried. I hope a solutionis found as soon as possible to ensure the continuity andefficiency of the service but above all for the employeesall of whom are personally known to me. The companyneeds to change in order to have other income to makeit profitable.How has the Puglia end reacted?This service was strongly requested by the Bari IndustrialUnion at conventions and in parliamentary questionsput up by a member. The Union also had its members collaboratein the initiative. I also remember the contributionmade by Mr Minerva the regional assessor who brought areal contribution from Puglia Region to set up the serviceas requested by the Puglia market. In fact since March26, when the first train departed we have had a good responsefrom the operators.<strong>maggio</strong> 2012 - 23


tlchina2012 / porto&<strong>diporto</strong>L’interscambio marittimodell’Italia con l’Area MedSettore core per lo sviluppo ela crescita del Sistema Italia ècertamente il trasporto marittimo,soprattutto se si considerano le opportunitàconnesse ad un incrementodelle relazioni economiche e commercialicon i Paesi del Mediterraneo. Loconfermano le analisi di SRM-Studi eRicerche per il Mezzogiorno effettuatenell’ambito del filone di ricerca indirizzatoal settore dei trasporti e della logistica,disponibili sul sito www.sr-m.it.Il Centro Studi - collegato al GruppoIntesa Sanpaolo - sta infatti realizzandouno studio sul comparto dello Shipping,lavoro che, tra l’altro, si soffermasull’interscambio commerciale in esseretra l’Italia ed i Paesi del Mediterraneo.Dall’analisi emerge come talearea rappresenti un punto di riferimentodi grande interesse per il trasportovia mare del nostro Paese assorbendoil 16,8% dello scambio complessivo attivatocon il resto del Mondo attraversotale modalità.In considerazione del solo bacino delMediterraneo, inoltre, il mare è il principalecanale su cui viaggiano le merciitaliane con un interscambio che per il2011 ha assorbito oltre il 70% del totale(40,6 miliardi di euro su un totale di57,7 miliardi).(GRAFICO 1)Il traffico marittimo è relativo soprattuttoai Paesi del Southern Med (Algeria,Egitto, Libia, Marocco, Tunisia);questi, infatti, ne assorbono insiemeoltre la metà del totale (pari a 20,6 miliardidi euro) e si configurano comenostri partner commerciali soprattuttoin riferimento ai prodotti petroliferi. Soloin seconda battuta si ritrovano i Paesidell’Eastern Med (Israele, Libano,Siria e Turchia) con quasi 17 miliardi dieuro pari al 41,8% e, quindi, quelli dellasponda Adriatica (Albania, Bosnia,Croazia e Montenegro) il cui interscambiovia mare con il nostro Paese è paria circa 3 miliardi di euro (7,5%).L’andamento nel tempo di tali trafficirisulta, tuttavia, altalenante con un calocomplessivo che nel 2011 è pari a 11,3punti rispetto all’anno precedente. Vaprecisato, comunque, che tale risultatoè per lo più dovuto ai Paesi del SouthernMed che, anche come conseguenzadegli eventi politici che hanno interessatotali zone, hanno visto un caloMARITIME TRADEIN THE MEDITERRANEANSea transport is certainly a core sector for developmentand growth in System Italy especially if the opportunitiesconnected with the increasing economic and commercialrelationships with the Mediterranean countries are takeninto consideration. These facts are confirmed in an analysiscarried out by SRM-Studi e Richerche (SRM Studyand Research) www.sr-m.itThe Study Centre of Intesa Sanpaolo Bank is also carryingout a study of shipping and trade between Italy andthe Mediterranean area. The study shows that sea transportwith the Mediterranean accounts for 16,8% of all ofItaly’s trading world-wide.Sea is the principal means of transport for Italian goodsin the Mediterranean with 40,600 million euros (70%)out.Maritime traffic is mainly with Southern Mediterraneancountries (Algeria, Egypt, Libya, Morocco and Tunisia)and they account for more than half of the total (20,600milllion euros). The principal product is petroleum. Thosecountries are followed by the Eastern Mediterranean area(Israel, Lebanon, Syria and Turkey) with trade of 17,000million euros (41,8%) and the Adriatic countries (Albania,Bosnia, Croatia and Montenegro) with 3,000 million euros(7,5%) .The traffic tends to vary from year to year with 2011 down11,3% as a result of trade with the Southern Mediterraneancountries falling by 27% due to the political situationbut partially set off by increases in the other areas(plus 14,5% with the Eastern Mediterranean and plus24 - <strong>maggio</strong> 2012


di oltre il 27% bilanciato, solo in parte,dagli aumenti registrati nelle due restantiaree (+12,8% per l’Adriatic Med e+14,5% per l’Eastern Med).Considerando i singoli Paesi, invece,il nostro principale partner è la Turchiacon un flusso di merci quantificabile incirca 11,3 miliardi di euro. Seguono,con un traffico notevolmente inferiore(compreso tra i 4 ed i 6 miliardi di euro)Tunisia, Egitto, Algeria e Libia.Tale situazione rispecchia però soloin parte lo scenario dei traffici degli ultimianni. Se si osservano, infatti, i datidel periodo 2008-2011 si nota comefino al 2010 è stata la Libia il Paese<strong>maggio</strong>rmente interessato dagli stessi,ma il calo che questa ha vissuto nel2011 (pari al 77,5% rispetto al 2008) haimplicato un mutamento nella configurazionecomplessiva. I restanti Paesi,seppur con valori assoluti spesso diminore entità e nonostante la diminuzionedegli scambi dovuta alla generalecrisi del 2009, hanno, invece, riportatoun incremento del loro business marittimocon l’Italia; incremento che nelcaso della Turchia ha superato il 20%.(GRAFICO 2)In riferimento all’aspetto qualitativodelle merci trasportate via mare dae per l’Italia, si osserva come oltre il18% del totale è relativo a macchinee apparecchi meccanici. Seguono lecategorie afferenti i prodotti petroliferi(raffinati e non) che nel loro insiemeassorbono il 32,5% del totale e, infine,i prodotti dell’industria tessile edell’abbigliamento (11,1%) e quelli relativial settore dei metalli (10,8%).Anche in questo caso, scendendo neldettaglio delle singole ripartizioni territorialiè possibile trarre considerazionidiverse. Ad esempio, per gli scambi coni Paesi del Southern Med si nota una rilevantepresenza dei prodotti petroliferiil cui peso complessivo è pari ad oltreil 40% del totale ed è quantificabile in8,5 miliardi di euro; mentre se si osservanogli scambi che l’Italia ha conGRAFICO 1Il commercio estero dell’Italia con l’Area Medper modalità di trasporto – Anno 2011Italian foreign trade in the Mediterranean by transport type - 2011FONTE: elaborazione SRM su dati ISTAT Coeweb, 2012SOURCE: SRM based on ISTAT Coeweb, 2012GRAFICO 2Il commercio marittimo dell’Italia in import ed export versol’Area Med: i primi 5 partner – Anno 2011Italian import and export maritime trade with the Mediterraneanarea – 5 principal partners – 2011FONTE: elaborazione SRM su dati ISTAT Coeweb, 2012SOURCE: SRM based on ISTAT Coeweb, 2012i Paesi dell’Eastern Med si nota comesono le macchine e gli apparecchimeccanici ad assorbire la <strong>maggio</strong>r quotacon un traffico quantificabile in circa3,3 miliardi di euro.Dall’analisi presentataemerge, quindi, tutta l’importanzache il trasporto marittimo riveste perl’economia italiana. Si tratta, infatti, nonsono di una delle principali modalitàdi trasporto utilizzate per l’ingresso el’uscita delle merci dal nostro territorio,ma anche di un comparto in crescitarispetto al passato; un comparto che,rispetto ai valori del 2009 e nonostantela crisi che ha caratterizzato tale anno,ha fatto registrare una ripresa di 3 puntipercentuali in rapporto al PIL.Riccardo Russo12,8% with the Adriatic countries).Turkey is Italy’s principal partner with a flow of goods of11,300 million euros followed by Tunisia, Egypt, Algeriaand Libya with trade of between 4,000 and 6,000 millioneuros each.These numbers reflect only a part of the last few yearstrading pattern. Between 2008 and 2011 Libya was Italy’smain trading partner. But trade fell with Libya by 77,5%in 2011 compared with 2008 which caused the overallpicture to change. The other countries, although withlower individual trading volumes, and the reduction intrade caused by the 2009 general crisis gave rise to anincrease in maritime trade with Italy. In fact trade withTurkey increased by more than 20% (GRAPH 2)With reference to the types of goods transported by seato and from Italy, 18% refers to machinery and equipmentfollowed by petroleum products both refined andnot refined 32,5%, textiles and clothing 11,1% and metals10,8%.An analysis of the trading by country gives rise to a numberof different conclusions. For example more than 40%of trade with Southern Mediterranean countries comesfrom petroleum products with a value of 8,500 millioneuros. On the other hand trading with the Eastern Mediterraneancountries consists mainly of machinery andequipment with a value of 3,300 million euros.The analysis demonstrates the importance of maritimetransport for the Italian economy. In fact sea transport isnot just one of principal systems used to transport Italy’simports and exports but is a growth sector. Comparedwith 2009 and its crisis, sea transport increased its shareof GNP by 3 points.<strong>maggio</strong> 2012 - 25


per il nostro settore”.Successi ottenuti nonostante le oggettivedifficoltà ad operare nel portodi Napoli ove la gestione degli spazinon è avvenuta con criteri manageriali,privilegiando la produttività: “E’ da circadieci anni – afferma ancora AntonioPalumbo – che si discute del riordinodella cantieristica nel porto di Napoli,ma nessun piano concreto ha visto finorala luce; la difesa di piccoli interessidi parte ha prevalso sulla possibilità dicreare occupazione e sviluppo ed infattisenza la possibilità di espanderciabbiamo cercato spazio altrove”.E allora la scelta di puntare su Messinae su Malta. Bastano pochi numeriper dare il senso di queste scelte: aNapoli la Palumbo gestisce due bacinicon capacità di 6000 e 2500 tonnellatedi stazza lorda, a Messina il cantieredispone di un bacino di 100mila tonn.e di capannoni per oltre 60mila mq; aMalta poi Palumbo lavora su sei bacini,il più grande può ospitare navi finoa 360 metri di lunghezza. “Ma il centrodirezionale – spiega ancora Palumbo– è ancora nel porto di Napoli doveseguiamo costantemente l’evolversidel grande progetto di trasformazionedel porto che vede finalmente interlocutoripreparati e determinati. Noi nondimentichiamo che siamo partiti da quie per coerenza siamo pronti ad investireancora sul porto di Napoli se questanuova importante iniziativa metterà ordineanche nel comparto della cantieristica”.Nel frattempo Antonio Palumbo sigode giustamente il grande successoriscontrato da “Prima”, il MegayachtColumbus da 54 metri varato a Napolilo scorso giugno e premiato dal principeAlberto al Monaco Yacht Show allapresenza del re di Spagna Juan Carlosdi Borbone: i cantieri Palumbo sonoriusciti a imporsi immediatamente nelmercato della nautica extralusso. Scafoe sovrastrutture tutte in alluminio, 40metri di lunghezza, 8,2 di larghezza,tre ponti, 190 tonnellate a pieno carico,15 nodi di velocità di crociera conpunte di 22 nodi e un’autonomia di 5mila miglia, il secondo modernissimomegayacht prodotto dalla Palumbosta già prendendo forma nei cantierinapoletani sulla base del progetto di<strong>maggio</strong> 2012 - 27


architettura navale affidato alla HydroTec di Sergio Cutolo. L’imbarcazionedi lusso capace di affrontare gli oceanisarà dotata di una particolare tecnologiaa bassissimo impatto ambientale:avrà infatti una motorizzazione ibridache permetterà anche la propulsioneelettrica alimentata da due generatori equindi con emissioni ridottissime, navigazionesilenziosa e riduzione dei costidi gasolio e di manutenzione. Con trecabine ospiti, una cabina armatorialee quattro cabine di equipaggio potràtrasportare fino a 9 persone più lo staffdi bordo. L’appartamento Vip può anchetrasformarsi in due comode suitee i letti singoli di una cabina ospiti potrannodiventare un letto matrimonialeattraverso lo scorrimento di uno deiletti singoli. Il progetto del Megayachtpersegue i desideri dell’armatore: l’imbarcazioneconsentirà di “sentire” e“respirare” l’essenza del mare grazieanche al salone del ponte principale disegnatocon grandi finestre scorrevoli eapribili. Ogni dettaglio è stato accuratamentestudiato per imprimere uno stileelegante e raffinato.Cosimo Brudetti“Prima”Il primo megayacht prodotto nel porto di Napoli entra subito nel gotha del lussomondiale e fa incetta dei premi più ambiti. Il superyacht “Prima”, realizzato dai CantieriPalumbo e varato a Napoli lo scorso giugno, si è aggiudicato la menzione specialedella giuria del “World Superyacht Awards 2012”, la rassegna internazionale,svoltasi a Istanbul. “Prima” è stato riconosciuto tra le migliori undici imbarcazioni dilusso al mondo tra quelle a motore. Nella categoria “displacement motor yacht of500gt to 1.299gt”, il primo megayacht costruito dal cantiere napoletano guidato daAntonio Palumbo ha ricevuto il prestigioso attestato per il miglior rapporto tra “altaqualità” di costruzione, design e comfort e “prezzo competitivo”. Il premio è statoritirato a Istanbul da Giuseppe Palumbo, general manager del cantiere di Napoli,insieme al fratello Raffaele, responsabile dei cantieri di Messina e Malta. L’attestatodel “World Superyacht Awards 2012” arriva dopo che “Prima” aveva già conquistatoil “Green Star Plus”, consegnato a ottobre scorso a Montecarlo dal principe AlbertoII alla presenza del re di Spagna Juan Carlos.elsewhere”.These are the motives for going to Messina and Malta. Afew numbers explains the choice. Palumbo manages twodocks in Naples with a capacity of 6,000 and 2,500 grosstons whereas at Messina they have a 100,000 ton dockplus 60,000 sq mt of supporting buildings and in Maltasix docks of which the largest is 360 meters long. Mr Palumbocontinued “ our management remains in Naplesport where we are constantly following the evolution ofthe major project for the transformation of the port whichfinally is using informed and determined people. We donot forget that this is where we started and we are readyto continue to invest in the port of Naples provided thenew project puts order into the shipyard sector”.In the meantime Antonio Palumbo is rightly enjoying thegreat success of the 54 meter mega yacht Prima of theColumbus range which was launched in Naples last Juneand received an award from Prince Alberto at the MonacoYacht Show in the presence of the King of Spain JuanCarlos. The yacht enabled Palumbo to enter the extraluxury yacht market immediately. The second yacht fromPalumbo is a 40 meter 190 ton vessel with an aluminiumhull and superstructure It has a beam of 8, 2 meters, threedecks, top speed of 22 knots, cruising speed of 15 knotsand a range of 5,000 nautical miles. The yacht is currentlyunder construction in Naples using a Sergio Cutolo HydroTec design. This luxury yacht is able to sail all theoceans of the world using very low environmental impacttechnology with hybrid power from two electric generators.The yacht will therefore generate low emissions, silentsailing and reduced fuel and maintenance costs. It isfitted with three guest cabins, an owner’s cabin and fourcrew cabins and can carry nine people plus crew. Theowner’s cabin can be transformed into two suites andthe single beds in one of the guest cabins can changedinto a double bed.The mega yacht project reflects the desires of the ownerand enables him to feel and breathe the essence of thesea thanks a saloon on the main deck with a large slidingwindow opening onto the sea. Every detail has beenstudied in detail to give the yacht an elegant and refinedlook.28 - <strong>maggio</strong> 2012


infrastrutture/ porto&<strong>diporto</strong><strong>maggio</strong> 2012 - 29


assoagenti / porto&<strong>diporto</strong>Il destino di Napoli?Regional portAndrea Mastellone (Agenzia Marittima Marinter) neopresidente Associazione Agenti Marittimi Napoletaniha risposto alle domande di <strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong>.Quali saranno le linee d’azionedella nuova presidenza?Penso di dare molta importanza allavoro delle commissioni, perché abbiamobisogno di un lavoro di squadrafatto di una partecipazione massiccia aiproblemi della categoria, riferiti ovviamentealle singole tipologie di carico,rinfuse, passeggeri, contenitori. Ho notatoultimamente che in associazione siè posta molta attenzione soprattutto aiproblemi delle navi passeggeri, mentreho notato una certa assenza di interesseverso le problematiche degli altri settorimerceologici. Uno dei miei obiettivisarà quello di coinvolgere tutti, sia perquanto riguarda i problemi dei contenitoriche del carico secco e liquido.A cosa ritiene sia dovuta questascarsa attenzione?Deve crescere lo spirito associativoin quanto la dialettica fra gli associatistimola la ricerca delle soluzioni.Per quanto riguarda le crociere cisono sempre i soliti tre ormeggi allaStazione Marittima, quali prospettive?Per il Molo San Vincenzo finalmenteinizia a profilarsi una soluzione (purtropponon immediata) che permetteràdi assegnare un ormeggio in una loca-tion prestigiosa a navi di dimensionicontenute: attualmente in attesa delSan Vincenzo abbiamo solo gli ormeggidella Stazione Marittima e l’ormeggioalla banchina 21 e dobbiamo quindi gestirel’operatività in rada di alcune naviche in giorni particolari non trovano ormeggioa queste banchine .Quali previsioni sono sortitedal piano ormeggi per il prossimoanno?Nel 2013 sono stati annunciati 480scali di navi da crociera contro i 520 diquesto anno ma sicuramente perverrannoalcuni scali addizionali e quindisostanzialmente i numeri resterannoinvariati.Quali sono invece le problematichedegli altri settori di traffico?Il problema dei contenitori vede il Busanormai insufficiente per accogliere latipologia di navi moderne, non mi riferiscoa quelle di terza generazione, ma aquelle attualmente in esercizio, quelleda 8.000 teus: ultimamente abbiamoperso una grande opportunità, quella dipoter portare questo tipo di navi a Napoliin quanto gli armatori interessati,dopo aver effettuato vari sopralluoghihanno ritenuto la banchina non idoneaad ospitare le loro navi. Quindi attualmenteormeggiamo navi da circa 5.500teus scontando questo grande limiteallo sviluppo del porto.Quindi quali sono le previsioni peril settore contenitori?Nel futuro dei traffici ci sono ormaile grandi navi da 18.000 teus, che quipotranno venire solo se il nuovo terminalDarsena Levante verrà realizzato.In mancanza di quest’ultimo purtroppoil destino di Napoli sarà quello di un regionalport.Cosimo Brudetti30 - <strong>maggio</strong> 2012


<strong>maggio</strong> 2012 - 31


assoagenti / porto&<strong>diporto</strong>Con il Grande progetto del portoNapoli non avrà più scusantiIntervista a Michele Pappalardo (Agenzia MarittimaPappalardo) Presidente uscente Associazione AgentiMarittimi NapoletaniPossiamo tracciare un quadrodella presidenza quadriennaleappena trascorsa?Quattro anni sono tanti, anzi forseanche troppi, perché poi l’impegno chesi chiede ad un presidente di un’associazionecome la nostra non è soltantoformale: ci deve essere il contatto continuocon quella che è la realtà portuale,sia perché abbiamo la presenza incomitato portuale che negli ultimi anniè stato il motivo pregnante della presidenza.In comitato, in tutti questi anni,si sono discussi i problemi attuali ed ilfuturo del porto.Motivi di soddisfazione?Mi ritengo molto soddisfatto di quelloche si è fatto fino ad ora, ci sono sicuramentedei rammarichi perché ci siaspettava di vedere realizzata qualcosapreannunciata da anni ma che poinon viene fatta, ma siamo sempre lì.Un esempio?Uno dei problemi sostanziali del portoè l’escavo dei fondali, che significaanche tante altre cose, come il recuperodi banchine ad oggi inoperose,la migliore distribuzione delle aree,la tombatura della darsena di Levante,discorsi collegati che vanno tutti inun’unica direzione; su tutto ciò qualchepiccolo passo è stato fatto, però francamenteavrei preferito un camminoun pochettino più lungo. Un settore incui ci siamo profondamente impegnatiè quello del traffico crocieristico per ilmantenimento e miglioramento dellaricettività e dei livelli di traffico attuali.Abbiamo cercato di inventarci dovepossibile spazi alternativi nel porto perevitare che le navi operassero in rada esu questo si innesta il discorso sul MoloSan Vincenzo in cui noi agenti marittimisiamo in prima linea da anni.Vivendo per diversi anni il comitatoportuale del didentro quali sono imotivi di questo “non fare”?Io non penso che sia un problemanapoletano, soffriamo come tutti i portinazionali, di un grande problema di burocratizzazioneper cui tutto diventa piùdifficile e tutto diventa più complicato:per quanto riguarda gli escavi a Napolic’è la complicazione di essere sito diprevalente interesse nazionale e quindiabbiamo anche un’aggravante di quelleche sono le procedure di smaltimentodel materiale di risulta dello scavo.Inoltre ci scontriamo con una cronicacarenza di fondi.Però sono previsti in arrivo ingentifondi per lo sviluppo delle infrastruttureportuali.Speriamo nel grande progetto dellaportualità che dovrebbe portare a Napolioltre 200 milioni di euro dalla ComunitàEuropea e se passa, ricordiamoche è stato dichiarato ammissibile manon significa che sarà necessariamentefinanziato, diverrà un grande volanoper il porto e una grande sfida per noi,perché non avremo più scusanti. Se isoldi ci saranno li dovremo spenderedando prova di concretezza.Ci sono previsioni sui tempi?Esiste un calendario delle scadenzemolto stretto che indica entro l’anno lafine dell’iter burocratico e quindi l’annoprossimo potremmo avere già notiziecerte.Ripensando alla presidenza trascorsa,come definisce i rapporticon le istituzioni cittadine?Posso sinceramente affermare diaver riscontrato nelle nuove amministrazioni,mi riferisco al Comune e allaCamera di Commercio, una <strong>maggio</strong>revolontà di partecipazione, di capire iproblemi del porto e di farsene caricoper condividere soluzioni.Cosimo Brudetti32 - <strong>maggio</strong> 2012


cantieristica / porto&<strong>diporto</strong>Fincantieri pronta a entrare(col botto) nell’offshoreQuando Bloomberg a metàaprile aveva riportato la notiziache Fincantieri era statainserita nella shortlist degli offerenti rimastiin gara per acquisire il 50,75% diSTX OSV Holdings Ltd., azienda norvegesequotata a Singapore, la notizianon era stata commentata dal colossonavalmeccanico di Stato, sebbene afine marzo fosse stato lo stesso amministratoredelegato Giuseppe Bono, inoccasione del varo della fregata VirginoFasan, a parlare della necessità di affiancareuna nuova ‘gamba’, l’offshoreappunto, a quelle tradizionali di crociere,militare e maxiyachts.Un mese dopo, però, a margine dellacerimonia per la consegna di CostaFascinosa, lo stesso Bono, pur senzaespliciti riferimenti, dopo una domandasu STX OSV, ha lasciato chiaramenteintendere che l’azienda è al lavoro sunuove acquisizioni all’estero. In partnership,secondo indiscrezioni, col privateequity Carlyle.Ad ulteriore conferma della decisionedi Fincantieri di entrare nel settoreoffshore, il fatto poi che, da pochesettimane, sul sito dell’azienda talecomparto è stato inserito fra le lineeproduttive, con la pubblicazione, inoltre,di un articolata e recente brochurededicata alla strategia che si intendeseguire per affermarsi nel settore. Incentrata,parrebbe, su quattro cardini:focalizzazione su alcune tipologie produttivecon elevati margini di competitività(unità di perforazione tradizionalie semisommergibili), offerta innovativae tailor-made, creazione di un “PoloOffshore” in cui rientrerebbero anchealcune aziende di subfornitura italiane(Blue Edge, Drillmec, Goriziane Group,Meccano net, Navalimpianti, Navalprogettie Rosetti Marino) ed estere (NLI,Ulstein, F&G, Frigstad e Gustomsc) e,soprattutto, individuazione degli stabilimentiitaliani dedicati in quelli di SestriPonente, Ancona e Palermo, a cui siaggiungerebbero non meglio precisati“other external partner shipyards”.Che potrebbero essere proprio glistabilimenti (9 fra Norvegia, Romania,Vietnam e Brasile, per oltre 9.000 dipendenti)di STX OSV, specializzatanella produzione di navi di appoggioalle strutture offshore (quindi complementaria quelle che Fincantieri vorrebbeprodurre in house), un mercato che,secondo l’analista inglese Douglas-Westwood potrebbe valere nei prossimicinque anni circa 232 miliardi di dollari.Certo è che acquisire STX OSVsarebbe ben più che la semplice partnershipda qualche settimana ventilatada diverse fonti di stampa, del restodifficilmente ipotizzabile con la societàin mano ad uno dei più accesi rivali diFincantieri in ambito crocieristico attraversole controllate europee (STXFrance ha da poco perso un ordine perdue nuove unità di Viking Ocean Cruisesproprio a causa dell’interferenza diFincantieri).Il 51% di STX OSV è infatti proprie-34 - <strong>maggio</strong> 2012


Giuseppe Bonotà del gruppo navalmeccanico coreanoSTX, che a gennaio avrebbe deciso divendere per racimolare 1,1 miliardi didollari necessari a coprire i debiti derivantida altre attività. Una cifra relativamentenon lontana dagli oltre 800 milionidi dollari che la quota in questionevarrebbe secondo le ultime valutazionidella Borsa di Singapore. Ma, al di là diun prevedibile sovrapprezzo, l’alleanzaFincantieri-Carlyle dovrebbe sborsareanche di più, dal momento che peracquisire il 51% di una quotata a Singaporeè necessaria un’opa sul restodel capitale.Senza contare che STX OSV, il cuititolo è cresciuto del 44% dall’iniziodell’anno, porterebbe in dote (oltre a unknow-how eccezionale, essendo la societàemanazione dello storico cantierenorvegese Aker, acquisito nel 2009 daSTX) gli ottimi risultati del passato esercizio,fra cui un fatturato 2011 di 12,4miliardi di corone norvegesi (circa 2,14miliardi di dollari), un Ebitda in crescitadel 19% e un portafoglio ordini valutato16,7 miliardi di corone norvegesi (circa2,88 miliardi di dollari). Inoltre, secondoBloomberg, Fincantieri dovrà vederselacon almeno un altro offerente (un fondod’investimento non identificato), mentrenelle passate settimane erano emersianche i nomi di altri colossi della navalmeccanicacome Keppel, Sembcorp eSamsung Heavy Industries.Resta da capire l’impatto che l’operazione– che Bono sembra convinto dipoter chiudere entro l’estate – avrebbesull’occupazione nei cantieri italiani: sedavvero Fincantieri riuscisse a portarlaa termine in parallelo allo sviluppodi un’attività navalmeccanica dedicataall’offshore da condursi in Italia – comele parole di Bono e la summenzionatabrochure farebbero pensare – leprospettive per gli stabilimenti oggi<strong>maggio</strong>rmente toccati dalla crisi (conl’eccezione di Castellammare di Stabia)potrebbero migliorare radicalmente(posto che si risolvano i problemi diproduttività da sempre lamentati dalmanagement di Fincantieri).In caso contrario, l’investimento inSTX OSV potrebbe avere comunqueun senso industrialmente, in ragionedel fatto che è sempre più forte latendenza (il Brasile è un esempio inambito offshore, ma per gli Usa è avvenutolo stesso in campo militare e nona caso Fincantieri ha acquisito alcunistabilimenti negli Stati Uniti in passato)a pretendere che certe commesse navalmeccanichevengano assegnate acantieri domestici. Ma è evidente chetale evenienza sarebbe assai meno roseaper Sestri, Ancona e Palermo.Andrea Moizo<strong>maggio</strong> 2012 - 35


trasporti / porto&<strong>diporto</strong>Al redde rationemla battagliasui “costi minimi”dell’autotrasportoFin dalla sua adozione, avvenutanel 2008 con la Leggen.133, il sistema dei costi minimidell’autotrasporto, normativa voltaformalmente a obbligare il pagamento,da parte della committenza, di tariffetali da consentire standard minimi disicurezza, è stato oggetto di un’asprabattaglia.Per combattere la quale, chi avversala norma (la committenza nelle suevarie declinazioni, da Fedespedi aConfetra) ha trovato un fedele alleatonell’Autorità Garante della Concorrenzae del Mercato. “L’Antitrust” ricordal’avvocato Luca Cavagnaro dello studiolegale milanese NCTM, che ha recentementecondotto un’approfondita disaminasull’argomento, “ha censurato lepossibili distorsioni della concorrenzaderivanti dall’applicazione della normativain tema di costi minimi in tre diverseoccasioni e, precisamente, con le propriesegnalazioni AS723 del 15 luglio2010, AS885 del 29 novembre 2011 eAS901 del <strong>05</strong> gennaio 2012”.Concetti che sono stati ribaditi conun parere pubblicato a inizio marzodall’Authority: “Le determinazioni chefissano i costi minimi dispongono un’artificiosafissazione dei prezzi minimi perle attività di autotrasporto che, senzaoffrire alcuna fondata parametrazionea istanze di sicurezza proprie dellacircolazione stradale, corrispondonodi fatto all’introduzione di tariffe obbligatoriesull’intero territorio nazionale,con significativi effetti anche rispetto alcommercio tra Stati membri dell’UnioneEuropea”. Insomma, per l’AGCM lanorma è “in contrasto con i principi e ledisposizioni di tutela della concorrenza,a livello nazionale e comunitario”.Nonostante ciò e nonostante il fattoche l’indirizzo assunto al riguardodall’AGCM fosse stato impostato sottola presidenza di Antonio Catricalà, oggisottosegretario del Governo, quest’ultimo,a dispetto dei proclami sulla neces-sarie liberalizzazioni dell’economia italiana,ha ribadito l’intenzione di proseguiresulla strada dei costi minimi, conla “conferma dell’operatività e dell’impiantodella norma sui costi minimi diautotrasporto” assicurata in un elencodi interventi in materia di autotrasportoinviato a fine aprile alle associazionidi categoria. Anzi, l’esecutivo ha provvedutoad un decreto interministeriale(mentre scriviamo ancora in via di registrazione)per stabilire le sanzioni perla violazione della normativa sui costiminimi.Al di là delle considerazioni di ordinepolitico sulla scelta di un Governo comequello attualmente in carica di accondiscenderealle pressioni della lobbycamionistica onde evitare (o cercaredi evitare, perché alcune sigle sonocomunque sul piede di guerra) scioperiselvaggi come quelli di fine gennaio, ilrischio di complessi strascichi giuridicied operativi è alto. “L’AGCM” riprendeCavagnaro “ha ritenuto necessarioazionare la nuova procedura di cuiall’art. 21 bis della Legge n.287 del 10ottobre 1990, rubricato ‘Poteri dell’AutoritàGarante della Concorrenza e delMercato sugli atti amministrativi chedeterminano distorsioni della concorrenza”.In base a ciò, l’Authority, preso attoche le amministrazioni destinatarie36 - <strong>maggio</strong> 2012


dell’ultimo succitato parere (Ministrodello Sviluppo Economico e delle Infrastrutturee dei Trasporti, DirettoreGenerale per il Trasporto Stradale el’Intermodalità presso il Ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti, Presidentedella Consulta generale per l’autotrasportoe la logistica, Presidentedell’Osservatorio sulle attività di autotrasporto)non hanno inteso disapplicarei provvedimenti adottati e ripristinarecosì “le dinamiche concorrenziali nelsettore dell’autotrasporto”, sarà legittimata,entro l’inizio di giugno ad adirele vie giudiziarie, presentando appositoricorso tramite l’Avvocatura di Stato.Oltre a ciò, il rischio è quello di unafase di incertezza giuridica: “Non puòcomunque escludersi che, già da ora,i giudici nazionali, facendo proprie lemotivazioni addotte dall’AGCM, disapplichinola normativa sui costi minimi inquanto contrastante con il diritto nazionaleed europeo”.Fintantoché comunque l’AGCM nonagisca o che non si concluda il procedimentoavviato da Confindustria,Confetra ed altri innanzi al TAR Lazio,chiamato all’udienza del prossimo 28giugno 2012, la norma sui costi minimirimarrà valida, ragion per cui Cavagnaro,in conclusione, ha un suggerimentoper la tutela della committenza: “Inottica cautelativa, potrebbe essere comunqueopportuno adottare particolarimisure nella gestione dei rapporti contrattualiinteressati dall’applicazionedella norma in discussione, ad esempiospecificando che la quantificazionedei corrispettivi ed i relativi pagamentivengono effettuati ‘con espressa riservadi ripetizione’. Sotto altro profilo valeinfine la pena chiedersi quali potrannoessere le responsabilità patrimonialiin capo alle imprese di trasporto che,avendo applicato le norme di legge,potrebbero comunque sentirsi chiederela restituzione di una parte del prezzoriscosso per le prestazioni rese”.Andrea Moizo<strong>maggio</strong> 2012 - 37


trasporti / porto&<strong>diporto</strong>La Metropolitana dell’Arteinaugura una nuova stazioneUna nuova stazione per la Linea1 della Metropolitana diNapoli. E’ stata inauguratanei giorni scorsi la fermata “Toledo”cheservirà per spostarsi sia nella zona delMunicipio e degli adiacenti QuartieriSpagnoli, che della vicina piazza Carità.Via le transenne del cantiere, quindi,tutto è pronto e finalmente la grande Mche domina la strada è stata scoperta.Liberato dal traffico quotidiano, così,l’ultimo tratto di via Diaz si trasforma inun salotto all’aperto adatto al riposo deipassanti, un respiro di tranquillità perl’affollata via Toledo. Ma per il momentosi tratta di una inaugurazione a metà,visto che per la partenza dei treni bisogneràattendere il prossimo 30 giugno.Mancano, infatti, ancora i collaudi tecnici,mentre la nuova fermata sarà visitabiledurante il Maggio dei monumenti.In particolare, lo scalo appena apertosi congiunge con quello di Municipio,Università, Duomo e Garibaldi, dove cisaranno gli interscambi con la stazionecentrale delle Ferrovie dello Statoe le linee della Circumvesuviana. Peradesso gli ingressi alla stazione sonodue, entrambi collocati sulla strada, maentro il 2013 sarà completata l’uscita aMontecalvario, collegata da una galleriasotterranea di oltre 150 metri. Progettatadall’architetto spagnolo OscarTusquets Blanca, la nuova fermata faparte della cosiddetta «Metropolitanadell’Arte», dal progetto curato da AchilleBonito Oliva, elaborato per renderei luoghi della mobilità più attraenti eoffrire a tutti la possibilità di un incontrocon l’arte contemporanea. Gli spaziinterni ed esterni delle stazioni hannoaccolto, così, oltre 180 opere di 90 trai più prestigiosi autori contemporanei,costituendo uno degli esempi più interessantidi museo decentrato e distribuitosull’intera area urbana. Profonda50 metri con un volume di 43 mila metricubi, la stazione “Toledo” è stata costruitaal di sotto di una falda acquifera(posta a 12 metri) che in passato erautilizzata dai Romani per le terme. Graziea un susseguirsi di mosaici e giochidi luci, la struttura riproduce i fondalimarini, riportando Napoli indietro nelpassato, quando all’altezza di via Toledoancora arrivava il mare. Il succedersidei colori sottolinea e ricorda, manmano che si scende verso il centro dellaterra, i diversi livelli di profondità: ilnero della terra, l’ocra del tufo, l’azzurrodegli abissi. A rendere unica questastazione, sono anche le opere esposte.A partire dall’ampio pannello musivo diWilliam Kentridge con figure dell’iconografianapoletana e della mitologia classica,per arrivare ad Achille Cevoli cheripropone il lavoro operaio in galleria eagli interventi di Bob Wilson, autore deilightbox con pannelli lenticolari che riproduconoil movimento delle onde delmare e del gioco di luci realizzato in unodei tronchi di cono a sezione esagonale.Il corridoio non ancora inauguratoche condurrà all’uscita Montecalvario,sarà attraversato da lavori di OlivieroToscani. All’esterno, invece, una fila digrandi alberi a Nord fornirà ombra inestate e permetterà il soleggiamentodurante l’inverno. Slanciate piramidia base esagonale (ispirate ai capirotesdella Settimana Santa spagnola),oltre a fornire luce naturale al primolivello della metropolitana, diventanonuovi punti di riferimento per la città.38 - <strong>maggio</strong> 2012


Immancabili, inoltre, le testimonianzedel passato riaffiorate nel corso deilavori di scavo, restaurate e visibili nelpercorso per accedere ai treni. Sonostati messi in luce scantinati di abitazionidel XVI secolo, attribuibili agli interventiedilizi promossi da Don Pedrodi Toledo in occasione dell’apertura diVia Toledo. E’ stato rinvenuto, inoltre, ilprimo suolo arato del Paleolitico (il cuicalco è conservato al Museo Archeologico)e mura di epoca aragonese.Ma l’inaugurazione della stazione Toledoè solo parte di un progetto complessivoben più ampio. Secondo il cronoprogramma dei lavori, l’appuntamentopiù importante sarà quello di dicembre2012 o, al massimo, di febbraiodel 2013, quando i treni provenienti daPiscinola arriveranno direttamente finoa Piazza Garibaldi su doppio binario,senza fermarsi nelle stazioni Municipioe Duomo, che saranno inaugurate entroil 2014. Poi vi sarà l’ultimo sforzo,la tratta Garibaldi - Capodichino cheè ancora in progettazione e che consentiràdi arrivare all’aeroporto in metròpassando per il Centro direzionale ePoggioreale.“Il trasporto su ferro è una granderisorsa, ma noi dobbiamo lavorare dipiù - ha affermato il governatore dellaCampania, Stefano Caldoro - Fino adoggi lo Stato ha contribuito per circail 70% al finanziamento dell’opera, glienti locali, insieme con l’Europa, con il30%. Ora, però, il Governo ha previstol’abbassamento della sua quota di partecipazioneal di sotto del 40%. Il restodobbiamo farlo noi. Regione, Comunee Provincia di Napoli e il Ministero peril Trasporti devono riuscire a dare vita,per la prima volta, a una governancecomune del sistema sul ferro. Oggi siamoa un po’ più della metà del percorsocon 14 stazioni realizzate su 25 previste”.Brunella Giugliano<strong>maggio</strong> 2012 - 39


trasporti / porto&<strong>diporto</strong>Rivivere New Yorkcon Meridiana flyCi sono mete che varrebbela pena rivivere ogni anno,perché hanno la capacità dirinnovarsi e offrire sempre qualcosadi nuovo a chi le osserva. New Yorkè senza dubbio tra queste, una visitaall’anno sarebbe opportuna per turistidi ogni età. Facilitati dai voli stagionaliche all’inizio della bella stagione,ripropongono tratte per gli Stati Unitid’America anche dalla propria città. E’il caso di Meridiana fly Air Italy che prevedeper il proprio network da giugno,voli diretti da Napoli, per New York, JFKil lunedì e il mercoledì, da aggiungereai due previsti da Palermo nello stessoperiodo. Voli non-stop, operati coni comodi e moderni Airbus A330 dellaflotta del gruppo, che permettono divisitare la Grande Mela, anche se sihanno a disposizione pochi giorni divacanza. Imperdibile la promozionetariffaria sui siti www.meridiana.com ewww.airitaly.it, che prevede la spesa di609.00 euro per aggiudicarsi un bigliettodi andata e ritorno su New York, tuttocompreso. Viaggi per giovanissimi, perfamiglie, per coppie, per single, NewYork è adatta ad ogni età e condizione.Recentissimo è il lancio della nuovaapplicazione per Iphone NYC Map,disponibile gratuitamente su iTunes,l’unica destinazione degli Stati Uniti adavere co-firmato un’app con CityMaps.Permette di visualizzare la mappa digitaledei cinque distretti di New YorkCity e di visualizzare con facilità lestrade della città, localizzando 90.000hotel, ristoranti, bar, negozi e attrazioni.Uno strumento estremamente intuitivo,perfetto anche per visitatori che nonparlano inglese, oltre a essere fonte diinformazioni a disposizione dei viaggiatoridurante la visita della città. Fino adaprile 2013 saranno i Muppet, i celebripupazzi creati da Jim Hanson, i nuoviNYC Family Ambassador, proponendouna serie di novità e iniziative dedicatea chi viaggia con bambini al seguito.E chi meglio dei Muppet potrebberaccontare alle famiglie tutto quello cheè possibile fare a New York City? Trale mete perfette per tutta la famiglia cisono il Bronx Zoo, il Brooklyn BridgePark, Coney Island, l’East River Ferry,il MoMA PS1, il Museum of the MovingImage, Rockaway Beach, Snug Harbor,il Natural History Museum e molto altro,tutto su nycgo.com/family per scoprireuna New York City sempre più familyfriendly. Quest’estate inoltre sarà lanciatoun nuovo trasporto pubblico ecofriendly:parte infatti il programma dibike sharing, con 600 postazioni in giroper la città e 7.000 biciclette disponibili,un mezzo di trasporto ideale soprattuttodurante la bella stagione quando approfittaredegli oltre 1.100 chilometri dipiste ciclabili nei cinque distretti. Moltedelle attrazioni culturali della città, tracui il Bronx Zoo, il Brooklyn BotanicGarden, il Solomon R. GuggenheimMuseum, The Metropolitan Museum ofArt, The Museum of Modern Art, il NewMuseum, il New York Aquarium e loStaten Island Museum, offrono scontiper studenti, accesso a offerta libera eingresso gratuito in alcune giornate. Epoi giugno è il mese del Museum MileFestival, giunto alla 34° edizione, chequest’anno si tiene il 12 giugno dalle 18alle 21 nel celebre miglio (1,6km) dellaFifth Avenue nell’Upper East Side dovesi concentrano dieci tra i più importantimusei di New York City e del mondo.Per l’occasione la Fifth Avenue vienechiusa al traffico tra la 82nd e la 1<strong>05</strong>thStreet e i visitatori possono ammiraregratuitamente le collezioni e le mostredei musei e partecipare alle tante attivitàpreviste.Annalisa Tirrito40 - <strong>maggio</strong> 2012


mt2012 / porto&<strong>diporto</strong><strong>maggio</strong> 2012 - 41


credito / porto&<strong>diporto</strong>Ga.Fi. Sud resiste alla crisiUtile di bilancio di circa 700.000 euro, + 9% di nuoviassociati e <strong>maggio</strong>re solidità patrimonialeHa avuto luogo nei giorni scorsi,a Caserta, presso l’AulaMagna della Facoltà di StudiPolitici “Jean Monnet”, Belvederedi San Leucio, l’Assemblea GeneraleOrdinaria dei Soci di Ga.Fi Sud, allapresenza di numerosi esponenti delmondo imprenditoriale e bancario. Nellasua relazione, il Presidente RosarioCaputo ha illustrato l’attività che Ga.Fi.Sud svolge a favore delle imprese in unmomento di straordinaria difficoltà congiunturaleper soffermarsi poi sulla necessitàdel rafforzamento patrimonialedi tutti i Confidi mediante interventi ingrado di dotare i consorzi di più ampiedisponibilità finanziarie e di assicurarneuna adeguata capitalizzazione.Ga.Fi. Sud, al 31dicembre delloscorso anno, ha registrato le performancessoddisfacenti: il bilancio, revisionatodalla società Deloitte & Touchespa e approvato all’unanimità, ha registratoun brillante risultato di esercizio,con un utile di circa 700.000 euro; leimprese associate sono salite a 1.444,con una crescita del 9% rispetto all’annoprecedente. Attualmente le aziendehanno superato quota 1.500. Gli affidamentigarantiti nel 2011 sono staticirca 80 milioni di euro, mentre dallacostituzione ammontano a oltre 750milioni di euro erogati dai 18 Istituti diRosario Caputocredito convenzionati. Inoltre il ricorsoalla controgaranzia del Fondo Centraledi Garanzia ha interessato il 73% deivolumi garantiti a testimonianza dell’importanzadello strumento quale levaper assicurare sempre più affidamentiai Soci nell’ambito di un giusto indicedi patrimonializzazione del Confidi. Imezzi patrimoniali disponibili a presidiodell’attività di garanzia superano gliotto milioni di euro con un aumento del16,37% rispetto al 2010. Infine l’incidenzadelle sofferenze storiche sui creditigarantiti segue il trend degli ultimianni ed è pari al 1,50% (1,35% al 2010)con accantonamenti già effettuati parial 92%. Il che indica quanto sia oculatoil presidio sui rischi creditizi assunti.“Mi preme ribadire – ha dichiaratoRosario Caputo, Presidente di Ga.Fi.Sud – la necessità di individuare percorsie strumenti di intervento in gradodi valorizzare al massimo la funzioneche i Confidi sono chiamati a interpretarenell’attuale contesto economico.Le Istituzioni pubbliche devono quindisforzarsi di essere linfa vitale per iConfidi senza creare una inutile quantodannosa polverizzazione del sistema.Nonostante le oggettive difficoltà congiunturali,alla luce dei risultati conseguitinel corso del 2011, Ga.Fi. Sud hadimostrato di essere, ancora una volta,un confidi virtuoso. Guardando avanti,proporremo alle imprese e al sistemabancario una politica volta a stimolaregli investimenti mediante il ricorso aoperazioni di finanziamento a mediotermine, auspicando – conclude Caputo- che i sistemi di mitigazione del rischiomessi in campo dai vari operatoripubblici vengano incentivati e, elementoancora più importante, adeguati tenendopresente l’oggettivo e progressivodeterioramento dei bilanci aziendalidi questi ultimi anni”.Alberto Medina42 - <strong>maggio</strong> 2012


credito / porto&<strong>diporto</strong>A Napoli la direzionedi Fidiprof Centro-SudArriva a Napoli il primo consorziodi garanzia collettiva fididedicato ai liberi professionistiche operano nelle regioni del Centroe del Mezzogiorno: si chiama FidiprofCentro Sud e rappresenta una rispostadi Confprofessioni, la Confederazioneitaliana delle libere professioni, allegravi difficoltà economiche in cui versail settore dei liberi professionisti. Difficoltàdeterminate dai forti ritardi nei pagamentidegli onorari e dalle restrizioninell’erogazione del credito da partedelle banche. Il consorzio è già attivoa Milano, dove è stato varato lo scorsofebbraio Fidiprof Nord. Ora si ripartedal capoluogo campano per stimolaree sostenere la crescita degli studiprofessionali nelle regioni meridionali.Con Fidiprof Centro-Sud, quindi, sicompleta il panorama nazionale deiConfidi. L’iniziativa prende le mossedalle modifiche introdotte nel “Decretosviluppo” del giugno 2011, con cuiConfprofessioni ha ottenuto che i consorzifidi siano finalmente aperti ancheai liberi professionisti, superando ladiscriminazione che prevedeva questaopportunità solo per le Piccole e MedieImprese. Da luglio, quindi, è statapromossa la costituzione dei due consorzifidi interregionali. “I professionistiitaliani stanno accusando una crisi chenon ha precedenti - sottolinea GaetanoStella, presidente della Confederazioneitaliana libere professioni - Dauna parte la congiunturanegativa ha determinatopesanti ritardi nel pagamentodegli onorari professionali,anche daparte della pubblica amministrazione;dall’altro lato le banche hanno chiusoi rubinetti del credito e con i nuoviparametri di capitalizzazione introdottida Basilea 2 non fanno più sconti anessuno. Questa situazione non è piùsostenibile perché frena gli investimentie rischia di bloccare il ricambiogenerazionale di un intero settore economicoe sociale. Del resto proprio unsondaggio da noi promosso nel 2010ha rivelato che l’accesso al creditorappresenta, anche per il mondo delleprofessioni, il problema più preoccupante”.Per aderire a Fidiprof, ciascunprofessionista dovrà versare 250 euro.Finora sono stati raccolti in tutte le regionicentro-meridionali oltre 200 milaeuro versati da medici, avvocati, notai,etc. Le risorse saranno utilizzate persbloccare fatture, aiutare i giovani infase di start up, acquistare beni strumentali,pagare le casse di previdenza,creare unioni tra professionisti. L’iniziativa,inoltre, dovrebbe contribuire a crearea Napoli oltre 100 posti di lavoro.“L’accesso ai confidi per le libere professioniè un risultato molto importante- afferma Mina Maisto, presidente diFidiprof - Centro Sud - Rappresenta ilfrutto di una lunga battaglia parlamentarecondotta in prima persona insiemealla Confprofessioni e con il supportodi parlamentari sia di destra chedi sinistra. Abbiamocosìsanato la iniqua carenza normativa delnostro sistema che non includeva i liberiprofessionisti tra i soggetti abilitatialla costituzione di confidi, e abbiamorimosso una palese discriminazione dimercato per questa categoria”. La primabanca che ha creduto nel progettoè stata Unicredit. “Siamo convinti – diceil sindaco di Napoli, Luigi De Magistris– che in tempo di crisi si debba puntaresulla valorizzazione del capitale umano.Iniziative come quella di Fidiprof CentroSud vanno proprio in questa direzione,anche in considerazione del fatto chele professioni rappresentano una significativarealtà del nostro Paese e inparticolare del Mezzogiorno”. D’accordoMarco Esposito, assessore comunaleallo Sviluppo, che spiega: “Negliultimi venti anni il Mezzogiorno è statoprivato di quasi tutti i centri decisionali.Collocare a Napoli la sede di un consorziogaranzia fidi che ha competenzaper tutto il Centro e il Sud del Paeseè una significativa inversione di tendenza,con un valore sia concreto chesimbolico. Concreto in quanto il confidisarà uno strumento specifico di sostegnoagli investimenti e simbolico per laritrovata centralità di Napoli nel campodel credito”. Rincara la dose GiuseppeDella Rocca, presidente di ConfprofessioniSud: “Non ci arrendiamo allacrisi – sostiene – progettiamo iniziativeconcrete per respingere la tentazionedi gettare la spugna. Proprio come ilnostro confidi che renderà meno onerosol’accesso al credito e permetteràdi allontanare per il nostro comparto laminaccia del credit crunch”.Brunella Giugliano<strong>maggio</strong> 2012 - 43


credito / porto&<strong>diporto</strong>Piccola, macon muscoli di ferroSi può così paragonare la Bancadi credito cooperativo diNapoli che mostra nei numeritutta la sua forza. Un trend positivoconfermato dal conseguimento dell’utiledopo appena tre esercizi finanziari,dalla crescita della raccolta, degli impieghie dei soci. Un risultato raggiuntoin assoluta controtendenza con quantosta accadendo nel sistema creditizio atestimonianza della grande fiducia cheè riuscita a trasmettere. La sua peculiarità:essere vicina al territorio, alle famiglieed alle imprese, spaziando dal manifatturiero,ai servizi, dall’innovazionetecnologica allo shipping.Puntando soprattutto suigiovani soci. Non è uncaso che nel consigliodi amministrazione,presieduto da AmedeoManzo, siedaAlessandraBottiglieri, che ricopre la carica di amministratoredelegato della società dinavigazione napoletana Bottiglieri. Ladinamica positiva è, dunque, tutta neinumeri. Ne parliamo con il presidenteAmedeo Manzo.Partiamo dai numeri?E’ un’azienda in assoluta buona salute.Gli impieghi sono cresciuti fino araggiungere 24,6 milioni di euro (+46%rispetto al 2010 e già saliti a quota 27mln nei primi quattro mesi del 2012 ), laraccolta complessiva registra 59,8 milionidi euro, con un incremento del 39%(oggi è di 62,1 mln) ed il capitale socialeè paria 7,3 milioni, pari a +7,9%. E chiudonoin positivo sia il rapporto sofferenzeimpieghi (1,2%) che il conto economicocon un risultato netto d’esercizio di54mila euro, dopo la rilevazione deglioneri fiscali e di svalutazione.E’ un risultato significativo, nonostantei venti di crisi.Certamente ed è ancora più significativodal momento che altre aziendecreditizie impiegano cinque - sei anniper raggiungere il pareggio di bilancio.E’ la dimostrazione che anche a Napolisi può intraprendere una grande sfida,nonostante la crisi economica, le difficoltàfinanziarie e il pesante disagiosociale di questo territorio.Einstein diceva che non si possonopretendere che le cose cambinose si continua a farle nello stessomodo e che lo sbaglio delle personeè la pigrizianel trovaresoluzioni.Noi abbiamoapplicatoquestafilosofia, trasformandoi sogni inprogetti e questiin realtà. La Bccdi Napoli è riuscitanell’impresa di fareancora meglio, ottenendogià da quest’ultimoesercizio il primoutile di bilancio e accordandocredito, cioè fiducia,per circa 34 milionidi euro. La crisi l’abbiamotrasformata in opportunità,dimostrando di essere44 - <strong>maggio</strong> 2012


meritevoli di fiducia, di non fare finanzafine a se stessa, ma destinata a crearesviluppo. Un percorso che è costatofatica, che non produce vantaggi népersonali né immediati, ma che resteràalla comunità per le generazioni future.Quali sono gli altri segni distintividella banca?Oltre ad aver investito nella propriatradizione, appunto quella del creditocooperativo in cui l’etica si fa azioneconcreta e la solidarietà è un tassellofondamentale, la Bcc è la prima bancadi questa forma mutualistica che nascenel cuore di una città (generalmentenascono in periferia e poi si allargano),ad aver sottoscritto un accordoper l’accesso al credito dei fornitori creditoridel comune di Portici, e che hadato vita al suo interno di un comitato disorveglianza, quest’ultimo affidato allaresponsabilità dell’ex procuratore dellarepubblica di Napoli, GiovandomenicoLepore. Il comitato valuterà il rispettodelle regole e delle procedure interne,l’efficienza dei processi operativi,la salvaguardia delle informazioni finoalla responsabilità penale ed amministrativadei dipendenti che commettonoreati, come il riciclaggio di danaroproveniente da attività illegali.Quali sono i vantaggi per il socio?Il socio della Bcc di Napoli -oggi sene contano 3.400- ha una funzionecentrale. Oltre ai vantaggi propri delcliente, gli sono dedicati in via esclusivaparticolari benefici: il trattamentoeconomico di favore, servizi nei campidella previdenza, dell’assistenza e dellasalute, della consulenza e financhedel tempo libero.E per i clienti?Per sua natura la Bcc è portata a conosceredirettamente i propri clienti: èun rapporto immediato, semplice e personalizzatoche consente anche un piùfacile accesso al credito. Tutto ciò valeanche per le imprese che trovano nellaBcc un soggetto interessato a svilupparel’economia del territorio e le esigenzedel mercato locale.Quali sono i vantaggi per la collettività?Per legge, il 95% delle attività devonoessere mantenute nel territorio nelquale le raccoglie. Ma una particolareattenzione è rivolta anche alle iniziativedi carattere sociale, culturale, assistenziale,sportiva e di tutela dell’ambiente.Non solo crescita economica, ma attenzionealla persona in senso ampio.Sono questi gli ingredienti per riusciread incidere in una realtà che ha bisognodel lavoro di tutti per rilanciare leproprie imprese, l’occupazione e l’economia.Ma questo significa soprattutto unAmedeo Manzicambiamento della realtà quotidiana.Ogni giorno chiediamo alle istituzioni,alla società e alla città di vedere cambiamenti.Ma non possiamo chiedereagli altri ciò che non siamo disponibili afare noi per primi. Bisogna fare in modoche il vero cambiamento parta da noi.Tempo e fiducia, assieme a coraggio ecambiamento. Affinchè la speranza siarealtà.Eduardo Cagnazzi<strong>maggio</strong> 2012 - 45


credito / porto&<strong>diporto</strong>UniCredit per il Sud ItaliaUn duplice impegno: mettere adisposizione 4 miliardi di eurodi nuova finanza per le migliorieccellenze del Meridione e accompagnareoltre 1000 aziende di questoterritorio, dal manifatturiero alla nauticae allo shipping, nel percorso di internazionalizzazione.Il tutto da questa primaveraal 2015.Questi gli obiettivi di “UniCredit per ilSud” che rientra nel manifesto di Uni-Credit per l’economia del Paese. Il progettosi basa su due filoni: il supporto aipiani di crescita delle imprese meridionalie l’incentivazione dell’export e dipolitiche virtuose di internazionalizzazione.Afferma Gabriele Piccini, CountryChairman Italia di UniCredit: “Dopoaver portato a termine un’importanteoperazione di rafforzamento del capitaleda 7,5 miliardi di euro, che rendonoUniCredit una delle banche più solidenel panorama europeo, stiamo ora lanciandoun progetto di sostegno dell’economiareale del Paese con l’obiettivo difavorire la ripresa e il ritorno alla crescitadel Mezzogiorno. La linea di azioneè duplice: supportare con azioni concretei piani di crescita delle imprese eincentivare l’export, nella convinzioneche la ricerca di nuovi mercati può essereuna valida strategia di uscita dallacrisi”. E Felice Delle Femine, responsabileper il Sud di UniCredit: “Mettiamoa disposizione delle scelte strategichedelle imprese 4 miliardi di euro. E’ unsostegno concreto e un impegno fortedel nostro Istituto per puntare oltre chesull’ internazionalizzazione su tre fattorifondamentali per le imprese: patrimonializzazione,aggregazione e innovazione.Le imprese meridionali soffrono,come tutte le imprese italiane, del problemadimensionale. Oggi più che maiassistiamo inoltre ad un fenomeno dipolarizzazione tra imprese a vocazioneexport che stanno vincendo la sfidaed altre che soffrono <strong>maggio</strong>rmente lacaduta dei consumi interni. Unicreditrisponde - con prontezza - alle peculiaritàdel Sud, mettendo a disposizionedel sistema produttivo tutte le leve strategicheatte a determinare un percorsodi sviluppo e di crescita”.Una parte dei fondi, pari a 600 milionidi euro verrà destinata al rafforzamentopatrimoniale delle imprese attraversoprodotti che ne facilitino la ricapitalizzazionee consentano di usufruire degli incentivi,un’offerta e un modello dedicatoper la costituzione di reti di imprese e lavalorizzazione delle garanzie dei Confidi.La parte più consistente però, paria 2 miliardi di euro, verrà destinata alfinanziamento e all’ottimizzazione delcapitale circolante con un piano specificoche fa leva su UniCredit Factoringper accelerare lo smobilizzo dei creditiverso la Pubblica amministrazione.Nello specifico, UniCredit aumenteràdel 50% il proprio livello di operativitàper quanto riguarda l’anticipo fatturedei crediti delle imprese verso gli entistatali, superando la quota di mercatoche la banca detiene attualmente nelsettore. L’attenzione alla crescita dimensionaledelle imprese meridionaliè strettamente collegata al supportodiretto all’innovazione (1,4 miliardi dieuro), altra condizione necessaria percompetere su mercati contraddistintida sempre <strong>maggio</strong>re concorrenza eda una spinta decisa verso le nuovetecnologie; in questo ambito un focusparticolare sarà riservato allanuova imprenditoria e allaprogettazione di “laboratori”dedicati a filiere specifichedel territorio come l’agroalimentaree l’automotive.Per completare il quadrodi interventi a sostegnodell’economia reale, Uni-Credit, principale banca italianaall’estero, si impegnaa supportare il percorso diinternazionalizzazione di1000 imprese attraverso lanuova piattaforma UniCreditInternational che prevede unpiano di orientamento e formazioneper gli imprenditoriche si aprono all’export; unpercorso di facilitazione nellaricerca di clienti all’estero;una nuova rete con oltre 40Risorse dedicate in due CentriUniCredit International suBari e Napoli, in stretto collegamentocon 22 desk Internazionaliattivi presso le banchecommerciali del gruppobancario presenti all’estero e28 fra filiali estere e uffici dirappresentanza che la bancaconta oltre confine.Eduardo Cagnazzi46 - <strong>maggio</strong> 2012


icerche / porto&<strong>diporto</strong>Gli italiani mangianosempre meno.Sia per gli oltre15 milioni che si nutronofuori casa (12 milioni apranzo e 3,5 a cena),sia per chi lo fa in casail piatto è più vuoto. Manel ridurre la spesa alimentaredi oltre settemiliardi di euro per ipasti in casa e di oltreun miliardo perquelli fuori casa negliultimi cinque anni,gli italiani hanno peròfatto attenzione ad eliminareil superfluo, limitandocosì gli sprechi e orientandodi nuovo la scelta sui prodottitradizionali. La crisi sta dunqueconsolidando un comportamentogià in atto da tempo dovuto anchea nuovi stili di vita: primi piatti e contornivengono preferiti ai secondi,aumenta il consumo di spuntini emerendine e in tutto si spendonocirca 5 euro a testa al giornoper mangiare in casa.È quanto emerge da unaricerca Fipe - Confcommerciopresentata a Sapore2012 nel convegno inauguraledella Fiera di Rimini dedicata all’alimentazione.«Sono dati – ha commentato il vicepresidenteFipe, Alfredo Zini – chein qualche modo ci aspettavamo. Ilsegreto per gli imprenditori della ristorazioneè sempre quello di adeguarel’offerta alla domanda anche quandomuta così profondamente nel corso deidecenni».A tavola si preferisce la tradizione(+8% le specialità gastronomiche regionalinegli ultimi quattro anni) allanovità etnica verso la quale non mancalo sguardo di curiosità di un italiano suquattro. Persiste solo in parte l’andamentosalutistico, l’unico in grado davent’anni di generare un leggero incrementodi spesa, a dispetto comunquedi un 10% della popolazione in stato diobesità e di un 35,5% in sovrappeso.La recessione si ripercuoterà anchesui consumi alimentari (-0,8%), anche seil fuori casa continuerà a fare da traino.Fipeecco la spesa alimentaredegli italianiG i àora nelle regioni del Centro-Sud si registrala sofferenza <strong>maggio</strong>re nei consumifamiliari di alimenti e bevande,mentre il settentrione ha ridotto soprattuttopasti e consumazioni fuori casa.C’è meno pesce, caffè, bevande, pastae cereali. A livello di spesa alimentare,finora si registrano 215 miliardi di euro(dati Istat 2010) di cui 142,5 per i pastiin casa con cui si acquistano soprattuttopane, carne, latte, latticini e uova. Alivello di consumo, però il paniere sembraaver registrato un cambiamento:pesano di più pane e cerali, dolci e bevande,mentre scende il peso di carne,pesce e latte.A livello di spesa reale, quella alimentareè cresciuta poco rispetto adaltre: 0,7% di tasso medio annuo inquarant’anni a fronte di quella per lecomunicazioni (+6,2%, ma va consideratoil livello modesto di spesa in questosettore neglianni ‘70) e dellasalute (+5,6% ancheper l’invecchiamentocrescente dellapopolazione e per una<strong>maggio</strong>r cura della persona).In poco meno di mezzosecolo la spesa alimentare èscesa del 20% nel budget destinatoai consumi, rendendocisempre più simili al Regno Unito.È negli anni ’80 e ’90 che prendepiede il pasto destrutturato.Si moltiplicanoi luoghi dovemangiare velocemente,manel 2000 gli italianisembrano volersiriappropriare del tempo da dedicarealla tavola con il fenomeno delloslow-food in contrapposizione al fast edi un ritrovato amore per la terra conl’acquisto dei prodotti direttamente daicontadini.A guidare la scelta per la spesa alimentaredegli italiani adesso è il confrontopiù ragionato dei prodotti in riferimentoa prezzo e la qualità con una<strong>maggio</strong>re disponibilità a cambiare marca.Al consumo alimentare viene destinatomeno di un quinto dei soldi destinatia tutti gli acquisti (19% dei consumiche nelle famiglie giovani scende al14%) con una situazione sempre piùprossima al livello di guardia, ma paradossalmentepiù del 50% pensa chein casa si spenda molto per il cibo, forseinfluenzato psicologicamente dallaspesa del supermercato dove si cercadi riempire il carrello.Sandro Minardo<strong>maggio</strong> 2012 - 47


aziende / porto&<strong>diporto</strong>Da “pizzaioli emigranti”a imprenditori di successoSembra non conoscere crisi ilgruppo partenopeo di ristorazione“Fratelli La Bufala”. Lasocietà, infatti, ha chiuso il 2011 con unfatturato in crescita a 70 milioni, rispettoai 64 milioni dell’anno precedente,l’apertura di 17 nuovi store e 500 nuoveassunzioni. Così oggi il gruppo vanta98 punti vendita in Italia e all’estero.Numeri da capogiro considerando l’attualecongiuntura economica fortementenegativa. “L’espansione territorialedi Fratelli La Bufala è un progetto sulquale abbiamo scommesso da qualcheanno - ha commentato GiuseppeMarotta, amministratore delegato dellasocietà - La strategia prevede di individuareimprenditori di successo a cuidare l’opportunità di realizzare nel proprioterritorio una vera e propria rete diristoranti”. E la conquista di nuove locationcontinua anche nel 2012, quandosono previste aperture sia in Europache Oltreoceano. Già nel primo trimestrela catena di ristorazione ha inauguratotre prestigiose sedi a Londra,Berlino e Istanbul. Mozzarelle, ovviamente,ma anche carne di bufalo, pizzanapoletana, vini campani, prodotti biologici.Il brand ora punta ad allargareancora i propri orizzonti a Brodway, aNew York, dove è prevista la prossimaapertura. E quella dei Fratelli La Bufalacon la Grande Mela è una storia cheparte da lontano, quando Giuseppe, il<strong>maggio</strong>re dei tre fratelli, dopo la prematurascomparsa del padre, un produttoredi mozzarelle, arriva lì da Aversa, inprovincia di Caserta, come emigranteper cercare fortuna.Qui trova lavoro tra le pareti di unapizzeria. Con il passare degli anni,Giuseppe apre un suo locale e arrivail successo. Ispirato dal suo esempio,anche Antonio, il secondo dei fratelli asua volta emigrato in Spagna, decidedi aprire una pizzeria, la più grandedi Madrid. Nel frattempo Gennaro, ilpiù giovane dei tre, torna in Italia dallaFrancia, dove si era trasferito per seguireil suo sogno della pittura, e apreuna pizzeria a Milano. Entusiasti per larisposta di pubblico ottenuta dalle loroattività, i tre fratelli decidono di riprenderein mano l’antica attività paterna,ovvero la produzione della mozzarelladi bufala, e nel 2003 danno vita a unmarchio che racchiude la loro storia:“Fratelli La Bufala- Pizzaioli Emigranti”,gestito dalla società Emme Sei Spa.Da subito il brand si ritaglia un’immaginedi catena di ristoranti e pizzeriein espansione legata alla genuinità deiprodotti campani e alla cucina semplicedai costi contenuti. La tradizione, infatti,viene portata a tavola col cibo poveroe, a un tempo, prezioso della cucinalocale. Alla base di tutto, il rispetto peri tempi della terra, utilizzando solo iprodotti freschi di stagione. “A rendereindimenticabili le nostre pietanze – diceGennaro La Bufala- bastano gli ingredientinaturali che selezioniamo accuratamente,la nostra cura e la nostrafantasia nel prepararli e nel presentarli.Abbiamo tanto a cuore la natura el’ambiente, in tutte le sue sfaccettature,che poniamo attenzione anche a tuttii materiali usati, nella tensione al miglioramentocontinuo verso una pienaeco compatibilità.” Oggi il loro nome èdiventato un food brand internazionale,sinonimo all’estero della qualità culinariaitaliana, con ristoranti sparsi fra l’Italia,l’Europa e gli Stati Uniti. Nel 2011le nuove aperture del marchio italianosono state, come detto, 17: Cornuda,Perugia, Milano, Udine, Barletta, Sassari,Matera, Casoria, Cosenza, Monza,Madrid, Istanbul, Catania, Eboli,Marcianise (Caserta), Cinisello Balsamo,San Giovanni la Punta (Catania). Ildesign dei locali è molto curato e caratterizzatoda dipinti e murales dai coloripop. “Mentre un preoccupante numerodi realtà aziendali in Italia e all’esteroè costretto a tagli del personale o, nelpeggiore dei casi, a chiudere la propriaattività- spiegano gli imprenditori- ilgruppo partenopeo Fratelli la Bufalaè riuscito a imporsi anno dopo annocome realtà leader nel proprio settorecreando non solo nuove location in Europae Oltreoceano, ma anche nuovaoccupazione.” Il gruppo, infatti, offre lavoroa circa 1.500 persone e serve circa12.000 coperti al giorno. Dopo l’areaanglo – americana, cruciale nei mercatimaturi, l’azienda guarda a piazzepotenzialmente importanti, come SudAmerica, area dell’ex Urss e Cina.Brunella Giugliano48 - <strong>maggio</strong> 2012


aziende / porto&<strong>diporto</strong>Spedizioni Internazionali – Nazionali – LogisticaServizi di allestimento e montaggio di arredi e complementi di arredo per ufficio e comunitàFiliale operativa: Via A. De Gasperi, 55 - 80133 NAPOLITel. 081 5529455 (operativo) Tel. 081 5520856 (amministrazione) Fax 081 5424135 (operativo) Fax 081 7901279 (amministrazione)e-mail: info@pbspedizioni.com - info@pblogistica.com - www.pbspedizioni.comSede legale: Viale Monza n. 7 - 20125 Milano - Tel. 02 2883501/502 Fax 02 28835510Filiale di Caserta: Via Appia Antica, 43a – 81020 S. Nicola La Strada (CE) - 5000 mq di magazzinoTel. 0823 494709 - Fax 0823 259027 - info@pdlogistica.com - www.pdlogistica.com<strong>maggio</strong> 2012 - 49


aziende / porto&<strong>diporto</strong>AMI italiauna giovane aziendaalla conquista dei mercatiItalia è una societàoperante da anni nel settoremedicale in qualità di A.M.I.produttore ed importatore diretto siaper quanto concerne le apparecchiatureelettromedicali che per il materialemonouso specialistico. A.M.I. Italia èSergio Arbitriodiventata in 20 anni una realtà industrialee tecnologica di grande successo,in un settore ad elevato contenutodi innovazione. Giovane, flessibile e dinamica,in grado di captare in anticipole esigenze dei clienti si è affermata sulmercato italiano e sui mercati internazionalipuntando su una strategia selettiva,focalizzata, di prodotti/mercati,ed investendo nelle attività di Ricercae Sviluppo fino a diventare, oggi, unatra le migliori realtà italiane emergentinel mondo.Sergio Arbitrio, ingegnere, presidentee CEO A.M.I. Italia srl ha risposto adalcune domande per <strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong>.“A.M.I. Italia nasce con un progettoper apparecchiatura dopler, poi neglianni abbiamo fatto anche distribuzioneoltre che fabbricazione fino ad unadecina di anni fa quando ci siamo avvicinatial settore della defibrillazione;circa tre anni fa abbiamo finito di studiareil settore per poter poi iniziare aprodurre, diciamo faticosamenteperchéun’apparecchiaturasalvavita deve farcollimare tanteesigenze, qualiescursioni termiche,protettadall’umidità,dalla polvere,semprepronta all’usoanche se è inutilizzatada dueanni, anche tre. Daquesto si comprende che parliamo diun’apparecchiatura molto particolare,non tanto nella parte elettronica, inverità nostro cavallo di battaglia, cheriesce a fare un’analisi del ritmocardiaco e quindi valutare se si èin presenza si ritmi defibrillabili onon. Questa funzione è gestitada un algoritmo molto complessoda sviluppare tanto che nelmondo siamo solo una dozzinadi produttori, tra cui grandi colossiinternazionali”.Come vi ponete nei confrontidi tale concorrenza?Abbiamo sviluppato un prodottopartendo dalle esperienze dei concorrenti.Mi spiego: esistono due scuoledi pensiero in questo campo, una èportata avanti dalla Philips, la secondada Medtronich. Una produce defibrillatoriche scaricano a 150 joule, moltopiù economici, l’altra fa defibrillatori chescaricano a 360 joule. Entrambe lesocietà, da buoni colossi hannosponsorizzato fior di ricerchescientifiche cheattestassero la superioritàdel proprioprodotto. In effettimolto differentitra loro e noi cisiamo posti inmezzo a questedue scuoledi pensiero conuna versione a200 joule ed una360. In effetti la50 - <strong>maggio</strong> 2012


<strong>maggio</strong> 2012 - 51


turismo / porto&<strong>diporto</strong>nostra macchina misura l’impedenzadell’infartuato edin funzione di questa adeguain frazioni di secondol’energia della scarica.Avete quindi investitomolto in ricerca?AMI Italia è da sempreun’impresa innovativa eparticolarmente sensibileall’Evoluzione Tecnologicae allo Sviluppo Sperimentale.Coniugando questesue insite vocazioni conle decennali conoscenze,competenze edesperienze acquisitein tanti anni di attività,AMI Italia hacreato, presso lapropria sede diQuarto (Napoli),un Centro di Ricerca& Sviluppoorientato alla Progettazioneavanzatae innovativa di Sistemielettronici applicati al settore Elettromedicale.Frequente e molto attiva èla cooperazione con Enti Pubblici diRicerca, in particolar modo con le Universitàed i Centri di Competenza Regionale.Attualmente sono in esserecollaborazioni operative su progettidi ricerca sviluppati con il Dipartimentodi Ingegneria Biomedica,Elettronica e Telecomunicazioni(DIBET) dell’ Università di NapoliFederico II, con la Cattedra di Medicinad’Emergenza e Pronto Soccorso dellaSeconda Università di Napoli (SUN).Il fatto di essere arrivati dopo ci haconsentito di realizzare un dispositivoinnovativo, ma che allo stesso temporacchiude le migliori caratteristichedegli altri presenti sul mercato. Naturalmentenon ci sediamo sugli allori edè già pronta una nuova generazione diprodotti più completi nelle varie funzioniche presenteremo nel prossimo inverno.Quale è il vostro mercato di riferimento?Fino a poco tempo fa vendevamopochissimo in Italia, anche perché incerti paesi la legislazione è già da tempoattiva su questa problematica. Nelnostro Paese siamo arrivati con sostanziosoritardo, ma sia per la grandesensibilizzazione dell’opinione pubblicache per l’arrivo di una regolamentazionelegislativa, possiamo dire che anchel’Italia rappresenta un nuovo grandissimomercato: noi siamo pronti e ci avvantaggiamodel fatto di essere gli unicifabbricanti italiani di questo prodotto,fatto in questa difficile regione che è laCampania. Alla fine dei conti nel temposi sono resi conto che produciamoun prodotto d’eccellenza, vivisezionatoe testato da tanti, che si vende bene:ovviamente se fossimo stati a Vareseo Milano avremmo lavorato la metà perottenere gli stessi lusinghieri risultati.Michela FanisA.M.I. Italia nasce agli inizi degli anni novanta, grazie all’unionedelle competenze e delle esperienze dei suoi fondatori.1995 Vede la nascita del primo dispositivo, “ANGIODIN PC”. UnDoppler vascolare – transcranico che ha dato il là all’espansionsionenel difficile settore.1997 Vede la nascita del dipartimento BIOMEDICALE con l’obiettivodi offrire alle più importanti Aziende Sanitarie Locali un servizio diassistenza tecnica altamente professionale e celere su molti dispositivimedicali. 2000 Vengono stipulati importanti contratti con aziendeinternazionali leader nella produzione di dispositivi medicali per ladistribuzione ed assistenza tecnica in esclusiva su territorio nazionale.20<strong>05</strong> Dopo esser stata per anni un distributore deipiù prestigiosi marchi mondiali sul territorio italiano edeuropeo, A.M.I. Italia crea una linea di monitoraggiopaziente firmandola con il proprio brand.2007 Dopo anni di ricerca e sviluppo nasce il SaverOne il primo AED ad accesso pubblico madein Italy.2008 Sulla stregua del successo riscontrato dadefibrillatore Saver One, A.M.I. Italia immette sulmercato altri 2 modelli di defibrillatore il Saver OneP ed il Saver One D.2009 Nasce il Saver One T un dispositivo atto adistruire il personale laico ad utilizzare i defibrillatori AED.2011 La gamma Saver One Series si arricchisce di un nuovomodello il Saver One AUTOMATICO.52 - <strong>maggio</strong> 2012


<strong>maggio</strong> 2012 - 53


nautica / porto&<strong>diporto</strong>Il Golfo di NapoliancoraprotagonistaPiù di 100 vele colorerannole acque del golfo di Napoli.Parte la “Settimana dei TreGolfi”, la manifestazione velica per barched’altura che da oltre mezzo secolocostituisce l’evento di punta dello yachtingnapoletano ed un appuntamentocostante per gli equipaggi italiani. Organizzatadal circolo del Remo e dellaVela Italia di Napoli, guidato da RobertoMottola di Amato, l’evento è in programmada giovedì 17 <strong>maggio</strong> e fino adomenica 22. Quest’anno sarà il golfodi Napoli il teatro naturale della manifestazione.Con il trasferimento da Capri,dove si è svolta per ben 10 anni, adIschia, sede delle ultime due edizioni,la kermesse velica si sposta ora nel capoluogocampano per cavalcare il successodelle World Series dell’America’sCup appena conclusa e per garantireuna continuità della vela nel Golfo. Inparticolare, il Circolo del Remo e dellaVela Italia, oltre ad essere la base dipartenza per le regate, rappresenteràanche il punto di ritrovo per i partecipanti.Previsto l’arrivo di oltre millevelisti e di altre cinquecento unità peril supporto a terra, che disputerannosei regate costiere valide anche peril Campionato nazionale del Tirreno2012 e come selezione al CampionatoRegata dei Tre Golfi eRolex Volcano Racecontinuano la stagionedi gare nel magnificoscenario partenopeonazionale assoluto. La competizionevelica è stata preceduta nel week-enddell’11 <strong>maggio</strong> dalla 58° edizione della“Regata dei Tre golfi”, con la suggestivapartenza a mezzanotte e conequipaggi che sono salpati dalla radadi Santa Lucia e hanno veleggiato perdue giorni e due notti per un percorsodi circa 170 miglia nei golfi di Napoli,Salerno e Gaeta. La sfida rappresentauna delle prove del Trofeo d’Alturadel Mediterraneo e del Campionatoitaliano Offshore. Dopo qualche giornodi riposo, poi, i velisti torneranno in acqua.Ferrarelle Spa e Banca Popolaredi Ancona restano i fedelissimi spon-54 - <strong>maggio</strong> 2012


sor ufficiali a supporto della kermesse,mentre Marina Yachting Spa, la griffeligure dedicata all’abbigliamento sportivo,presenterà una collezione specificaper i partecipanti. Si prevedono oltre100 equipaggi che confermano i numeridello scorso anno, con la differenzache stavolta quasi il 35% degli yachtsprovengono da molte regioni italiane:una vera e propria flotta dalla Sicilia,molte dall’Adriatico e dal Lazio, Toscana,Liguria e persino dalla Lombardia.Quest’anno, inoltre, in occasione dellaSettimana dei Tre Golfi, il Circolo Italia,rafforzando l’iniziativa dello scorsoanno, diventa sponsor di un’iniziativaa favore del Fondo ambiente italiano(Fai), che da 35 anni promuove la culturadel rispetto della natura, dell’arte,della storia e delle tradizioni.A difesa del patrimonio campano,saranno, infatti, raccolte iscrizioni econtributi per il sostegno della Fondazioneed in particolare per la valorizzazionedella Baia di Ieranto, all’internodell’area di Punta della Campanella,che la flotta doppierà durante le garee che sarà meta di escursione per gliarmatori, gli equipaggi e gli accompagnatori.Al termine dell’appuntamentovelico sarà consegnato il “Trofeo Fai –Baia di Ieranto”.Ma la Tre Golfi non è l’unico appuntamentovelico nel Golfo partenopeo. Il18 <strong>maggio</strong> ha debuttato a Gaeta anchel’edizione 2012 della Rolex VolcanoRace dedicata ai maxi yacht e che interesseràl’isola di Capri come punto diarrivo della flotta. Alla manifestazione,che durerà fino al giorno 25, hanno giàaderito ben 23 imbarcazioni in rappresentanzadi 12 nazioni, più del doppiodi quanti parteciparono all’edizioneinaugurale dello scorso anno. L’organizzazionedi quest’anno è stata leggermentemodificata rispetto a quantoproposto nel 2011, e si articolerà in 3diversi momenti agonistici: sabato 19<strong>maggio</strong> le barche disputeranno unaregata costiera nelle acque di Gaeta,mentre il giorno dopo, domenica 20,prenderanno il largo da Gaeta versoCapri (circa 100 miglia nautiche), salutatedal concerto della banda musicaledella Marina Militare che chiuderà lacerimonia di apertura della manifestazione.L’arrivo della flotta a Capri èprevisto entro la serata di lunedì 21 equi armatori ed equipaggi si fermerannofino al mattino seguente,quando partiranno per la partepiù impegnativa della rotta:circa 300 miglia verso le isoleEolie, patrimonio dell’Unesco,selvaggio arcipelago a Norddella Sicilia. Destinazione finaledi nuovo Capri, anche invista della premiazione chesi terrà venerdì 25 durante laprestigiosa cena di gala Rolexalla “Canzone del Mare”. AllaRolex Volcano Race possonopartecipare esclusivamentemaxi yacht, cioè barchecon lunghezza minima di18,29 metri/60 piedi. La flottadell’edizione 2012 comprendeun buon numero di mini-maxi(fino ai 24,08 metri), maxi (dai24,09 fino ai 30,50 metri) e supermaxiNilaya, con i suoi 34metri di lunghezza. Sono inoltrepresenti molti dei cantieriche producono maxi yacht:dai Wally agli Swan Maxi del cantiereNautor’s fino alle creature Baltic e agliOyster. «I buoni numeri di quest’anno -spiega Gianfranco Alberini, SegretarioGenerale di Ima (la International MaxiAssociation, classe di riferimento pergli armatori dei maxi yacht e organizzatricedell’evento) - ci riempiono di soddisfazionee ci spingono a lavorare inquesta direzione. Rispetto allo scorsoanno è praticamente raddoppiato il numerodegli iscritti: vuol dire che il concettodella regata lunga piace, e anchegli eventi collaterali, sapientemente ritmatitra Gaeta e Capri».Brunella Giugliano<strong>maggio</strong> ottobre 2012 2011 - 55


nautica / porto&<strong>diporto</strong>Marina Admiralil porto per scoprire l’AdriaticoIl punto di partenza ideale per iniziareuna crociera sull’Adriatico.E’ la Riviera Opatija, sulla costaorientale dell’Istria, nel cuore del Golfodel Quarnero, in Croazia. Una dellemete turistiche più attraenti dell’Adriatico,che ogni anno attira un gran numerodi diportisti e turisti. Il merito è anchedella Marina Admiral, che si trova in pienocentro, a Opatija, di fronte all’hotelAdmiral (struttura del gruppo Liburnia),i cui servizi sono accessibili dagli utentidella Marina. Uno spazio aperto tuttol’anno, che dispone di 160 posti barcain mare e 40 posti barca a secco. Tuttepostazioni provviste di allacciamentocon acqua e corrente elettrica, checontribuiscono alla qualità del servizioofferto dalla Marina Admiral, categorizzatacon quattro ancore (equivalentealle cinque stelle di un hotel). Un porticcioloche, per le sue caratteristiche,è ideale anche per le imbarcazioni dipiccole dimensioni.Come detto, Opatija costituisce unpunto di partenza ideale per tutti gliamanti del mare, vista la vicinanza conle varie isole dell’arcipelago del Quarnerocome Krk, Cres, Rab e Losinj.Senza tralasciare le numerose baie, lespiagge bellissime e le molte attrazioniculturali di questa zona della Crozia.Marina Admiral è uno dei servizi dicui dispone Liburnia Riviera Hotel, lacatena di alberghi più importante dellariviera di Opatija. Una realtà nata nel1947, che mette a disposizione 1.969camere con 3.721 posti letto, oltre adun campeggio con una capienza di 980persone.Riccardo Russo


<strong>maggio</strong> 2012 - 57


turismo / porto&<strong>diporto</strong>Turismo internazionalesegnali di ripresaanche per l’ItaliaNove turisti stranieri su 10 indicanol’Italia come meta delproprio viaggio dei sogni. E,nei primi 10 mesi del 2011, il 4,1% inpiù del 2010 ha coronato questo desiderio,raggiungendo il BelPaese. E’un buon segno per rimettere in sesto ilbilancio annuale dell’industria della vacanzamade in Italy? Si e no, mostranole ultime analisi effettuate dall’Osservatoriosul turismo di Unioncamere, vistoche una parte importante del fatturatodel sistema turistico nazionale provienedai viaggi degli italiani. E quelli,purtroppo, causa la crisi ma anche uninverno in cui la neve prima è statalungamente attesa e poi è giunta sottoforma di bufera, sono diminuiti: complessivamente,l’anno scorso, 26,9milioni di italiani hanno fatto almenouna vacanza nel corso dell’anno (parial 53,4% della popolazione residente),mentre nel 2010 sono stati 32 milioni (il63,5%). D’altronde, un po’ tutti i viaggiatori,ma in particolar modo gli italiani,lo scorso anno hanno deciso di utilizzarele proprie risorse con una certaoculatezza, “tagliando” soprattutto sul-le spese “extra”.Le performance del sistema ricettivonel 2011Andamento complesso quello del2011, con il turismo che tiene in Italianei primi 5 mesi del 2011, cresce inestate e cala in autunno fino a dicembre.Il saldo di fine anno, però, è di stabilità(-0,2% di camere vendute), conuna media del tasso di occupazionedelle strutture ricettive pari al 43,8%,dovuta soprattutto a un lieve incrementodel comparto alberghiero (+1,5%)che compensa la contrazione del 2,3%dell’extralberghiero. Tutte le aree prodottochiudono in sostanziale stabilità,con tassi medi di occupazione dellecamere più elevati nelle città d’arte enei laghi, meta di vacanza in sensibileincremento lo scorso anno (+5,4%). Alivello territoriale, il bilancio è <strong>maggio</strong>rmentepositivo nel Nord-Est (+1,4%),in lieve incremento nel Mezzogiorno(+0,3%), in contenuta diminuzione nelNord-Ovest (-0,8%) e in più sensibilecontrazione al Centro (-2,2%).Il turismo internazionaleNella ripresa del turismo internazionaleil miglior segnale per l’industriadella vacanza italiana. L’Italia resta altop tra le destinazioni richieste ai touroperator mondiali (90,6%), seguitadalla Francia (53,6%) e dalla Spagna(47,5%). Il nostro Paese, inoltre, consolidala sua presenza sui mercati piùimportanti, quello europeo e statunitense.Nel primo caso la quota dell’Italiasul totale dei viaggi venduti dagli operatoriinternazionali si attesa al 29,2%,in linea con quanto registrato nel 2010;nel secondo caso raggiunge il 50,2%,contro il 47,5% dell’anno precedente.La ripresa del turismo mondiale,di cui ha beneficiato anche l’Italia nel2011, dovrebbe protrarsi, sebbene tramille cautele, anche nel 2012: complessivamente,il 62% dei tour operatorindica che la domanda di viaggi in Italiasarà stabile ed il 33% che aumenterà,soprattutto quella proveniente dagliStati Uniti e dalla Cina, paesi per i qualisi stima un incremento del 20%. Pochigli operatori che prevedono una diminuzione(5%).Eduardo Cagnazzi58 - <strong>maggio</strong> 2012


turismo / porto&<strong>diporto</strong>Irresistibile ascesadel turismo eno-gastronomicoIl turismo all’insegna dei cibi tipici e del buon vino. E iviaggi di gusto sono in crescita esponenziale, soprattuttodurante i weekend confermandosi in vetta alle scelte deigolosi d’Italia, come dimostra la Top Ten dell’Indice di popolaritàstilata da PaesiOnLine che fornisce un ventaglio di consiglisulle nuove tendenze turistiche. Secondo l’indice e l’attivitàdella Community di PaesiOnLine, portale leader nel travelon line con oltre 2 milioni di visite mensili, dalla fine dell’estatescorsa il turismo è tutto all’insegna del gusto e della gastronomia,di eventi e sagre fuori porta. Con le strade del vino,del tartufo e dei formaggi che si stanno sviluppando un po’ovunque e fanno la parte del leone. Ad aggiudicarsi il primoposto nella speciale graduatoria del turismo da gourmet sonocomunque le grandi e medie città: Roma, Firenze e Siena,Napoli, Palermo, Cagliari, Genova, Bologna, Lecce e Torino,che sono collocate tra le prime venti secondo l’indice di popolarità,segno tangibile che la cultura gastronomica è un fattoredi forte richiamo che riguarda l’intero territorio nazionale. I primipiatti regionali, con ingredienti a Km 0, la fanno da padronein assoluto, per seguire poi con le carni tipiche toscane piùrichieste o la cangiante pasticceria del Sud come quella sicilianao salentina. Il trend della stagione è anche rappresentatoda un’altra coppia vincente che sta registrando un notevoleincremento con oltre un +15% di richieste, la gastronomia edi piccoli borghi: i centri di Toscana, Umbria ed Italia centralesono tra i più favoriti grazie alle loro tradizioni, sagre e rievocazionistoriche. Spiccano così San Gimignano e Montalcino(Siena), Orvieto (Terni), Suvereto (Livorno), Greve in Chiantie San Casciano in Val di Pesa (Firenze), e a chiudere la listac’è Montefalco (Perugia). Se la parola d’ordine è gastronomiada vivere, ecco che la Community suggerisce gli eventi più‘cliccati’ e preferiti dagli utenti: dalla Sagra del Tordo, kermessestorica di Montalcino per rivivere la magia del Medioevocon le sfilate del corteo storico e gli assaggi della cucina dellaVal d’Orcia, alla celebre Sagra del Cinghiale, Arte e Folklorea Suvereto, fino alla manifestazione Orvieto con Gusto, dedicataalla cucina ed i prodotti tipici locali in onore ai valori SlowFood e Cittaslow, molto apprezzati dagli interessati al turismogastronomico. Non mancano neanche i consigli per gli enoappassionatiattratti da degustazioni e visite delle cantine:per PaesiOnline primeggiano una serie di località imperdibilicon ottimi risultati per il miglior rapporto vino/posizionamento,come Montalcino con il suo Brunello, Montefalco con laStrada del Sagrantino, la Toscana con Greve in Chianti, il Laziocon il centro storico Montefiascone padre dell’EST! EST!!EST!!!, Noto per il Nero d’Avola siciliano e il Nord Italia con ilBarolo, sempre a testimonianza dell’apprezzata produzionevinicola dislocata su tutto il territorio nazionale. Le preferenzedegli utenti e dei viaggiatori sembrano essere tutte a favoredell’enogastronomia (53% delle preferenze), seguite da artee cultura; ulteriori dettagli sull’indice di popolarità e spunti diviaggio sono disponibili sul sito www.paesionline.it.Eduardo Cagnazzi<strong>maggio</strong> 2012 - 59


turismo / porto&<strong>diporto</strong>Esperienze ed emozionicatturate da latvdeiviaggi.itvent’anni sarete delusiper le cose che non avetefatto che per quelle che “Traavete fatto. Quindi, mollate le cime.Allontanatevi dal porto sicuro. Prendetecon le vostre vele i venti. Esplorate,sognate, scoprite”. Ubaldo Petrosino eAlessandra Ardore, nella vita marito emoglie, hanno preso alla lettera quantoesortava Mark Twain ai suoi lettori,mettendolo in pratica. E con desiderioe passione si sono specializzati in produzionitelevisive per il turismo, proponendosisul mercato specializzatoall’attenzione di grandi e piccoli operatoriprofessionali del settore turisticoalberghiero. E quando si è giovani eal desiderio si unisce la passione, siè di fronte ad un sicuro successo. Nascecosì latvdeiviaggi.it, una società diproduzioni televisive per il turismo, la tvche con un semplice click porta il mondoin casa. Una finestra sulle mete piùbattute dalle piste del turismo, ma anchesui paesi meno conosciuti, ma nonper questo meno affascinanti, come ilGuatemala, la Tanzania, la Giordania, ilCosta Rica, il Salvador, il Madagascar,la Repubblica Dominicana, tanto percitarne alcuni. “E’ un’avventura nataquasi per gioco, iniziata dal comunedesiderio di viaggiare e di amare sia lafotografia che la cinepresa. Abbiamocosì iniziato a pubblicare video on-linedieci anni fa quando nessuno parlavaancora di web-tv. I primi dieci anni dellanostra attività, che coincidono poi coni nostri primi anni di matrimonio, sonostati una grande scuola di vita. Abbiamovisitato tanti luoghi, conosciuto tantepersone e popoli diversi. Tutti avevanoqualche cosa da dire, da mostrare,da insegnare”, raccontano Ubaldo eAlessandra. ”Abbiamo catturato emozioniche abbiamo racchiuso nei nostrivideo, nelle nostre foto, ma soprattuttonei nostri cuori. Questo probabilmenteè il nostro piccolo segreto”. Se peril turista poter visionare con un videol’albergo o il villaggio di destinazioneè pertanto motivo di tranquillità, perl’operatore è motivo di trasparenza edaffidabilità. Attraverso le immagini e lavoce fuori campo di speaker nazionalivengono illustrate le caratteristiche diun particolare territorio da promuovereo della struttura ricettiva, gli interni, lestanze, le attività previste, la cucina,lo svolgimento di una giornata tipo. Iltutto attraverso un video emozionalee tecnico, che si rivolge al mercato ecoinvolge il potenziale viaggiatore. Iservizi sono realizzati sotto forma diredazionali, come in una visita guidata.“In questi anni abbiamo raggiuntoalcune delle mete più ambite dai moderniviaggiatori, realizzando puntatedi grande interesse storico, paesaggistico,culturale o semplicemente turistico,pari ad oltre duemila ore di giratoin tutto il mondo”. Oggi la società si èaffermata grazie alla professionalitàdello staff e alla qualità delle produzioni.Tutto ciò ha permesso il consolidarsidei rapporti con i protagonisti dell’universodel turismo: tour operator, enti,agenzie di stampa, compagnie aeree,di navigazione e strutture ricettive diogni genere.Eduardo Cagnazzi60 - <strong>maggio</strong> 2012


turismo / porto&<strong>diporto</strong>Ipomea del NegomboA Ischia, tra farfalle e rarità botanichenel giardino termale di Lacco AmenoALacco Ameno, tra gli angolipiù suggestivi dell’Isolad’Ischia per quella suacaratteristica roccia a forma di fungo,le sorprese non finiscono mai. Ognistagione una. E se d’estate, per i villeggiantivoyeristi, le più intriganti vengonofuori dalla caccia alle curiositàattorno alla banchina del Seventh HeavenYachting Club che accoglie barchee yacht di grande dimensione (da24 a 110 metri) che con i loro assettilussuosi scatenano la caccia al vip, piùd’elite sono le chicche di primavera checonducono allo spettacolare parco botanicoidrotermale del Negombo. Qui,secondo tradizione, anche quest’annoè ritornata “Ipomea” la tradizionale“Mostra mercato di piante rare e inconsuetedella fascia temperata calda”che è giunta alla sua X edizione (18,19 ,20 <strong>maggio</strong> 2012). Davvero un preziososcrigno quanto a novità, servizied eccellenza legate allo straordinariomondo di giardini e terrazzi che, aIschia come nel resto nel golfo, spessotrovano habitat ideale per fiorire semprepiù rigogliosi. Ecologia e paesaggistica,d’altro canto, sono sempre piùdi moda e fanno tendenza. Tra operatoriveri ed esperti come tra sempliciappassionati cui il mercato del verdeoffre sempre un’infinità di alberi, piantee fiori provenienti dalle più diverseparti del mondo. E si spazia davvero unbel po’. Ipomea è il luogo giusto per icultori di piante rare e in estinzione cuitanto si dedicano gli artigiani che recuperanole arti tradizionali come gli artistiche lavorano con la natura, i coltivatoridelle piante acclimatabili nella macchiamediterranea. Oltre la mostra, difatti, ilprogramma della tre giorni è stato riccoanche d’incontri, conferenze, dibattiti,seminari sulla qualità del giardino edel paesaggio in Italia come nel mondotra i quali, interessantissimi, anche“La storia di Ipomea imperati” e “Lanomenclatura botanica”. Intanto, pertutti gli altri resta l’occasione per ritemprantipasseggiate nel verde, quelle delNegombo come quelle della mostra,per recuperare energia, ritmo lento equalità della vita complice la natura emagari stimolare finalmente un atteggiamentonuovo, più responsabile versoil territorio e in barba alla velocità deltran tran contemporaneo. Infine, tra glieventi, anche la mostra mercato e degustazionedel peperoncino piccante eornamentale e, meraviglia, The ButterflyHouse, la serra con farfalle vive perascoltarne la voce e apprezzare la rarae bellissima “Attacus atlas” che con lasua apertura alare di quasi trenta centimetrisi classifica come la farfalla piùgrande del mondo.Paola de Ciuceis<strong>maggio</strong> 2012 - 61


eventi / porto&<strong>diporto</strong>Rencontres de PrintempsPer la primavera si aprono le porte di Roche Bobois,in Via Santa Brigida 35, dove giovedi 24<strong>maggio</strong> dalle ore 18 e 30, si terrà Rencontresde Printemps, tra vino, food, moda, arte, beauty e design,sotto il segno pervinca, il colore del glicine, della lavanda,della rinascita dopo l’autunno.Lo stile particolare e ricercato degli arredi Roche Boboisfarà da cornice per un primo appuntamento, gli altriseguiranno come le stagioni, aprendo le porte del grandeed elegante show room per aperitivi originali e raffinati,coadiuvati da aziende che interpretano il susseguirsidel tempo, come un cadenzato ritmo di gioie. Dai vinidell’Azienda Poggio alla Meta, in privincia di Frosinone, ilMaturano bianco in primis, un antico vitigno della MediaValle del Liri e della Val di Comino di cui si erano persele tracce e non si conoscevano le potenzialità viticole ele caratteristiche organolettiche. Ai fascinosi smalti Opi,con la colorata collezione primavera/estate, alla Fabbricadella Pasta, con il nuovo formato Caccavella, presentatoin anteprima da uno dei famosi chef di Campania Gold,solo per fare qualche nome e introdurre la serata nella suaveste poliedrica. Un evento nell’evento, con le letture live,l’angolo beauty di Nausicaa Dibi Center di Rossella Giaquinto,l’ecotecnology e il design. Una festa da Roche Bobois,tra i mobili di classe dalla personalità unica, forme ecolori originali che conferiscono fascino agli ambienti chearreda, così l’azienda apre casa, e accoglie gli ospiti perfeste entusiasmanti tra arredi che fanno tendenza, collezioniin stile contemporaneo, design moderno e colorato,fino ad arredi classici eleganti e con un tocco rétro. www.rocheboboisnapoli.comLidia Scarpelli62 - <strong>maggio</strong> 2012


English summaryFINCANTIERI IN THE OFFSHORE MARKETIn April Fincantieri was included on theshort list for the purchase of STX OSV HoldingsLtd a Norwegian ship builder quotedon the Singapore stock exchange specialisingin building offshore and supply vesselswith 9 yards in Norway, Rumania, Vietnamand Brazil and 9,000 employees. The STXshares up for sale, are owned by the KoreanGroup STX and the rest by Fincantierecruise ship builder rival STX France. Thecost of the operation is expected to be atleast 1,000 million US $ and Fincantiere willbe supported by Carlyle. STX has unrivalledknow-how and an order book of 2,880 millionUS $. Fincantiere is expected to createan offshore group of sub contractors andsuppliers and could use one of its yards inSestri, Ancona or Palermo.SMALL AND STRONGThe Naples Bank of Co-operative Credit is “small and strong”.After opening three years ago it is in profit. It offers bankingservices in its own territory to local business and families Theboard includes Alessandro Bottiglieri MD of International shippingcompany Bottiglieri. Bank president Amedeo Manzo kindly gave<strong>Porto</strong>&<strong>diporto</strong> some information. Net profit for 2011 was 54,000euros with lending of 24,6 million and deposits of 59,8 million.It is the first mutual bank to be set up in a city centre. The bankhas a supervisory committee chaired by an ex Procurator of theRepublic to ensure that regulations and internal procedures arerespected.There are 3,400 shareholders who apart from having the advantagesof being clients also enjoy favourable treatment from thebank and health care, consultancies and even free time services.The Bank knows its customers personally and this makes it easierto respond to their requests.By law, 95% of the bank’s business must be kept within its operating territory and it pays particular attention to social,cultural assistance, sport and the environment.UNICREDIT IN SOUTHERN ITALYUnicredit’s policy for the South of Italy from now until 2015 includes4,000 million euros of fresh finance for the best businesses in the Southand support for internationalisation of manufacturing, and shipping.The plan will support the growth plans of companies to help exports.There are fundamental matters requiring action such as patrimonialisation,aggregation and innovation. 600 million euros will be availableto help recapitalisation. Help will also be available for setting upnetworks of companies and making more use of Confidi guarantees.2,000 million euros are earmarked for increasing working capital withthe support of UniCredit Factoring.to advance on public administrationdebt. 1,400 million euros will support innovation, an essential for thegrowth of business in Southern Italy. UniCredit as Italy’s principal bankoutside Italy will help 1,000 companies to go international with the supportof UniCredit International’s 40 staff in Bari and Napoli.luglio 2011 - 63


English summaryPIZZA CHEFS GO INTERNATIONALThe Naples restaurant group “Fratelli La Bufala” closed its2011 financial statements with sales of 70 million euros (2010,64 million euros) 17 new restaurants opened bringing the totalto 98 and 500 new employees were taken on. The policy ofthe group is to join up with successful businessmen. New openingsare planned this year in Europe and elsewhere. In the firstquarter of this year restaurants were opened in London, Berlinand Istanbul. Typical products offered include mozzarella, buffalomeat, pizza napolitana, wines from Campania and biologicalproducts. Opening is about to take place on Broadway. In factGiuseppe the eldest of the three brothers emigrated to New Yorkfrom Aversa after the death of his father, a mozzarella producer,and opened a restaurant. The second brother Antonio emigratedto Spain and opened the largest pizzeria in Madrid. Gennaro theyoungest brother returned from France and opened a pizzeria inMilan. Their success led to production of their own mozzarellaand in 2003 they created the brand “Fratelli La Bufala Pizzaioli Emigranti”. Today the group employees 1,500 people andserves 12,000 covers per day.THE THREE GULFS’ SAILING WEEKMore than 100 yachts will take part in the ThreeGulfs’ Sailing week based in Naples from May 17until May 22 which follows on from the recentlyheld America’s Cup World Series. The week startswith the 58th edition of the Three Gulfs Regattawhich in two days and nights covers 170 nauticalmiles in the Gulfs of Naples, Salerno and Gaeta.More than 1,000 sailors and 500 staff on landare expected for the six regattas which are validfor the National Tirreno championship 2012 andfor selection for the overall National championships.May 18 th sees the 2012 Rolex VolcanoRace for 23 maxi yachts from 12 countries startingfrom Gaeta and finishing at Capri.TOURISM IN ITALY - SIGNS OF IMPROVEMENTNine out ten tourists say Italy is their dreamdestination. The first ten months of 2011showed 4,1 % more tourists than in the sameperiod of 2010. In 2011, 26,9 million Italianstook at least one holiday compared with 32million in 2010.Overall 2011 was stable with numbers andoccupancy much the same as 2010 throughoutthe country. However International tourismshowed more positive signs with 90,6%of tour operators considering Italy the mostrequested destination. Italy has 29,2% of Europeanholiday trade and 50,2% of touristsfrom the USA.The 2011 improvement is expected to continuein 2012. 62% of tour operators expectdemand for Italy to be stable and 33% expectan increase.64 - <strong>maggio</strong> 2012

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!