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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>Tabella 2.21. Diffusione degli accessi a larga banda (dicembre 2011, in % delle famiglie)Piemonte 39,9 Molise 30,5Valle d’Aosta 37,6 Campania 52,3Lombardia 46,3 Puglia 41,6Trentino-Alto Adige 38,5 Basilicata 33,0Veneto 39,7 Calabria 34,6Friuli-Venezia Giulia 39,9 Sicilia 41,0Liguria 43,6 Sardegna 41,7Emilia-Romagna 42,0 ITALIA 44,0Toscana 44,2 Principali Comuni 57,3Umbria 38,0 Nord Ovest 44,1Marche 44,3 Nord Est 40,5Lazio 55,1 Centro 48,9Abruzzo 39,4 Sud e Isole 43,0Fonte: elaborazioni e stime dell’Autorità su dati aziendaliCome già sottolineato nella <strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> 2011, la misurazione della diffusionedei servizi broadband presso le imprese risulta di non agevole valutazione, in quantola peculiare struttura occupazionale delle imprese in Italia spesso nasconde sostanzialecoincidenza tra impresa e dimensione familiare 43 . Ciò premesso, si stima che ladiffusione degli accessi broadband presso l’utenza business si collochi al 49% su basenazionale ed a circa il 67% nei grandi centri urbani, con una differenziazione sul territoriomeno marcata rispetto all’utenza residenziale 44 . Ovviamente la diffusione dellalarga banda risulta assai differenziata a seconda della dimensione dell’impresa. Alriguardo, si stima che oltre l’84% delle imprese con almeno 10 addetti utilizza connessionia banda larga su rete fissa 45 .Analogamente agli accessi complessivi alla rete fissa, nella Tabella 2.22 viene fornito,su base regionale, un quadro dell’assetto concorrenziale relativo alla fornitura deiservizi broadband, espresso in termini di linee gestite da ciascun operatore.Su base nazionale, la quota di mercato di Telecom Italia a fine 2011 risulta mediamenteinferiore al 53%, anche se in Lombardia, Liguria, Lazio, Campania, Puglia e Sardegnal’operatore detiene quote inferiori al 50%.Allo stesso tempo è confermato il processo di consolidamento – già evidenziatonella scorsa <strong>Relazione</strong> – delle principali imprese concorrenti di Telecom Italia (Vodafone,Wind e Fastweb) che nel complesso a fine 2011 rappresentano il 40,7% del mercato(contro il 39,7% di fine 2010) 46 . Per Fastweb, in un contesto di complessiva flessionedella propria quota di mercato, si conferma la focalizzazione, in particolare, nei43 Secondo una stima effettuata dalla CGIA di Mestre, nel 2011 3,36 milioni di imprese (su untotale di 5,28 milioni) non supera la classe dimensionale di 1 addetto (cfr. http://www.cgiamestre.com/<strong>2012</strong>/02/articolo-18-interessa-solo-il-3-delle-imprese-ma-tutela-il-65-dei-dipendenti-italiani/.44 I dati utilizzati, che fanno riferimento a 4,845 milioni di unità locali delle imprese a fine 2009,sono contenuti nello studio dell’Istat “Struttura e dimensioni delle unità locali delle imprese”, 21ottobre 2011.45 Istat, “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle imprese, anno 2011”, 13dicembre 2011.46 Cfr tabella 2.20, pag. 104 della <strong>Relazione</strong> Annuale 2011.96

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