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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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2. Il settore delle comunicazioni in ItaliaFigura 2.11. Ripartizione degli individui residenti nelle province con diffusionebroadband minore della media nazionale (dic. 2011)Fino al -10%valori compresiTra -10% e -20%SI26,4% NE36,2%SI43,0%NE16,9%CE13,8%NO23,7%CE15,9%NO24,1%Tra -20% e -30%Inferiore a -30%NO7,5%CE9,1%NE12,7%SI83,4%SI87,3%Legenda macroaree regionali: SI (Sud e Isole) = Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,Sardegna, Sicilia; CE (Centro) = Marche, Lazio, Umbria, Toscana; NE (Nord-Est) = Friuli V.G., EmiliaRomagna, Trentino A.A., Veneto; NO (Nord-Ovest) = Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta.Fonte:elaborazioni dell'Autorità su dati Telecom Italia e IstatCon riferimento alla diffusione degli accessi a larga banda 41 sul territorio, nel complessocirca il 44% delle famiglie 42 dispone di una linea broadband, con una certa variabilitàtra le diverse regioni italiane (Tabella 2.21). Si evidenziano ad esempio valorisuperiori alla media nel caso del Lazio (55,1%), Campania (52,3%) e Lombardia(46,3%), mentre Basilicata, Calabria e Molise si attestano su valori mediamente pario di poco superiori al 30%.41 Gli accessi a larga banda sono costituiti da quelli xDSL di Telecom Italia e, per gli OLO,oltre che da quelli “unbundling dati”, “shared access”, “bitstream” e “fibra” coerentementecon l’attuale struttura della reportistica comunitaria in materia, anche da quelli “virtual unbundling”.42 Il numero delle famiglie italiane al 31.12.2011 è stato stimato applicando l’ampiezza mediafamiliare (circa 2,4 individui) risultante dai dati Istat a fine 2010 al valore della popolazione complessiva(circa 60,85 milioni indicata nella pubblicazione dell’Istituto Nazionale di Statistica “Indicatoridemografici – stime per l’anno 2011”, gennaio <strong>2012</strong>.95

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