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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>Tabella 2.16. Popolazione per classi di età (in milioni al 1° gennaio 2011)Età % Età %5-19 anni (mln) pop. > 65 anni (mln) pop.Germania 11,7 14,31 16,82 20,6Spagna 6,67 14,45 7,86 17,0Francia 11,97 18,40 10,84 16,7Italia 8,59 14,17 12,29 20,3Regno Unito 10,86 17,39 10,36 16,6Fonte: elaborazioni su dati EurostatCon riguardo alla classe d’età 5-19 anni – quella maggiormente ricettiva in terminidi capacità di adozione dei servizi digitali – l’Italia presenta un deficit, in termini assoluti,rispetto alla Francia e al Regno Unito (paesi aventi una popolazione comparabileall’Italia), pari a 3,3 milioni di individui nel caso del confronto con la Francia e 2,3 nelcaso del Regno Unito. Se si guarda al peso della specifica classe demografica in esamerispetto alla popolazione complessiva, il valore dell’Italia risulta quello più basso(14,17%), benché in linea con i valori registrati in Germania e Spagna, e circa 3-4 puntipercentuali in meno rispetto alla Francia e al Regno Unito.Tali indicazioni sembrano assumere particolare significatività se si considera chenel 2011 poco meno dell’85% delle famiglie italiane dove era presente almeno unminorenne disponeva di un personal computer e di queste quasi l’80% utilizzava internet32 , valori che verosimilmente non sono distanti dai corrispondenti dati rinvenibili neipaesi europei avanzati.In modo speculare, un freno alla diffusione della larga banda sembra essere rappresentatodalla numerosità della classe demografica che comprende gli anziani, chein Italia risulta di norma più popolata rispetto ai partners europei. Se, infatti, si considerala popolazione con un’età maggiore di 65 anni, in Italia sono presenti, rispettivamente,circa 1,5 e poco meno di 2 milioni di individui in più rispetto ai corrispondentivalori di Francia e Regno Unito. Nel confronto con la Spagna, paese di diversa“taglia” demografica, emerge che nel paese iberico la classe demografica in questionerappresenta il 17% della popolazione complessiva, a fronte del 20% registrato inItalia.Di complessa valutazione quantitativa è certamente anche il livello di scolarizzazione,ulteriore fattore che influisce sul “mercato potenziale” dei servizi a larga banda.Anche in questo caso l’Italia esce “penalizzata” dal confronto con i pricipali paesi europei.Difatti, se si considera la quota di popolazione di età compresa tra i 25 ed i 64 annicon titolo di studio non superiore al primo ciclo secondario, solo la Spagna, tra i paesiconsiderati, mostra una percentuale inferiore di popolazione con un basso livello diistruzione (Tabella 2.17).32 Fonte: Istat, “Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle imprese – Anno2011”, ed. 13.12.2011.88

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