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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>sta tendenza sia la creazione di smart grid, che presenta implicazioni non secondarieper la regolamentazione dei relativi mercati 8 . Come è noto, con tale espressione sidefinisce l’applicazione di un insieme più o meno ampio di tecnologie ICT nella gestionedelle reti elettriche esistenti, volte a garantirne una gestione “intelligente” per l’ottimizzazionedei flussi di energia prodotti da fonte tradizionale e da fonte rinnovabile,il cui sfruttamento è sovente limitato da un cattivo dimensionamento dell’infrastrutturaportante. La possibilità di monitorare i flussi di energia pulita prodotta localmenteattraverso l’utilizzo di sensori, di smart meter e di software e, al contempo, diveicolare le informazioni prodotte attraverso reti a banda larga è infatti alla base dellacreazione di smart grid in grado di controllare in dettaglio i consumi lungo la rete, evitandoeventuali perdite e blackout. L’integrazione tra reti di telecomunicazioni edenergetiche, a sua volta, prefigura potenziali implicazioni regolamentari con riferimentoall’esigenza di garantire a condizioni eque e non discriminatorie la fornitura diaccesso alle reti ai fornitori di smart meter, applicazioni innovative che consentonoagli utenti finali di misurare i propri consumi energetici in tempo reale, evitando chegli attuali trend di convergenza nei mercati favoriscano l’instaurarsi di pratiche anticompetitiveo lesive della trasparenza per il consumatore finale. Il rischio in parolanon riguarda soltanto l’accesso alle reti a banda larga, ma anche il mantenimento diadeguate condizioni di interoperabilità tra i protocolli di comunicazione (open standard)al fine di non ostacolare l’innovazione in questo campo. Dal momento che leinfrastrutture IP-based sono il perno su cui ruota lo sviluppo di una vasta gamma diservizi in sinergia, dall’erogazione di energia elettrica al risparmio energetico negliedifici, è infatti essenziale evitare che l’integrazione tra gli attori dei mercati interessatisia accompagnata da strategie di lock-in a danno dei consumatori e della concorrenza.L’integrazione tra operatori di telecomunicazioni e energetici è, del resto, una realtàpresente in molti mercati nazionali. La società australiana ActewAGL ha già lanciatoun’offerta integrata sextuple-play comprensiva di servizi elettrici, acqua, gas, telefoniavocale, traffico dati, TV e mobile. Negli Stati Uniti, a seguito della fusione tra HancockTelecom and Central Indiana Power, i consumatori possono acquistare un’offertaintegrata di servizi di telecomunicazioni ed energetici, cui si aggiungono servizi a valoreaggiunto di home automation e security. Le implicazioni regolamentari di questo tipodi offerta sono allo studio di alcuni regolatori: negli USA, il Dipartimento per l’Energiae la FCC hanno avviato attività di consultazione e coordinamento, anche al fine di integrareil Piano del governo statunitense per la Banda Larga. In Europa, a parte il casodel regolatore tedesco BNetzA competente per entrambi i settori, la convergenza energiae telecomunicazioni potrebbe determinare nuove esigenze di coordinamento tra leautorità di regolazione dei mercati, chiamate in primo luogo a monitorare le tendenzein atto e potenziali scenari competitivi.In definitiva, il nuovo scenario di convergenza tecnologica e di mercato legato allagestione “intelligente” di infrastrutture e servizi mediante l’impiego di innovazioni ICTe reti a banda larga tende ad ampliare i confini dell’ecosistema digitale in cui operanole imprese di telecomunicazioni. Per esempio, se le applicazioni smart meter sono plausibilmentedestinate a restare dispositivi hardware, molte funzioni legate a questi8 OECD (<strong>2012</strong>), “ICT Applications for the Smart Grid: Opportunities and Policy Implications”,OECD Digital Economy Papers, No. 190, OECD Publishing.http://dx.doi.org/10.1787/ 5k9h2q8v9bln-en.58

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