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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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1. L’ecosistema digitaleni di analisi qualitativa dell’offerta, da cui emerge da un lato una polverizzazione dellepreferenze (dai programmi di informazione a quelli di svago), dall’altro una fidelizzazioneper emittente piuttosto che per programmi.Parte IV – TUTELA DEI MINORI NELL’AUDIOVISIVO: LA PRATICALa quarta parte dello studio è di natura più prettamente giuridica e fornisce una rassegnadell’attività pratica di regolazione e sanzionatoria svolta dall’Autorità. La determinazione,in concreto, dei contenuti pregiudizievoli per i minori nella programmazioneradiotelevisiva, è infatti legata ad un’attività valutativa fortemente basata sull’analisidel singolo contenuto e del contesto nel quale è diffuso. Pertanto, a valle dell’analisi dell’offertatelevisiva, sviluppata nella precedente parte, acquista rilevanza, ai fini dellaverifica della efficacia pratica delle misure di salvaguardia del minore telespettatoreindividuate nella legislazione italiana, una rassegna dei casi decisi dalla Commissioneper i servizi e per i prodotti dell’Autorità, esposta sotto forma di “massimario” delle decisionirecanti gli orientamenti AGCOM in materia di tutela del minore.Parte V – NEW MEDIA E MINORI: LA PROSPETTIVA DEGLI ATTORIL’ultima parte dello studio è dedicata al rapporto tra minori e new media ed espone irisultati dell’interlocuzione con diversi soggetti interessati – comitati, associazioni,operatori. Il ciclo di audizioni, a cui hanno partecipato il Comitato media e minori, ilCNU, il Coordinamento dei genitori democratici, il Movimento genitori – MOIGE, Savethe Children Italia, Telefono Azzurro, AESVI, AIIP, ANICA, Audiweb, FAPAV, FedoWEB,FIMI, UNIVIDEO, CONFCONSUMATORI, CITTADINANZATTIVA, FEDERCONSUMATO-RI, Lega Consumatori, ha consentito di raccogliere informazioni in tema di offerta e datidi consumo, iniziative di formazione, tendenze dei mercati, esigenze di riassetto normativoo regolamentare, criticità e potenzialità dei new media.Dai dati di consumo emerge che i minori trainano l’online nelle famiglie italiane: il74,5% dei minori al di sotto degli 11 anni e l’82,8% degli adolescenti di età compresatra i 12 e i 17 anni, dispone di un accesso ad internet, mentre le famiglie più tecnologichesono quelle con almeno un figlio minore. In entrambe le classi d’età prevale la connessionetramite pc dall’abitazione privata e il consumo aumenta in orario pomeridiano.I siti più visitati sono, nell’ordine, motori di ricerca, portali e siti di community:intrattenimento, servizi di posta elettronica e messaggerie, consumi di prodotti elettronici;siti di commercio elettronico, siti di giochi, giocattoli, animali; siti sui viaggi; sitidi bellezza, cucina e ricette; educational. La visione dei filmati su YouTube risulta in crescitae i contenuti più visti sono filmati di genere musicale e spezzoni di programmi televisivi,mentre i video con scene “forti” registrano un interesse più contenuto.Dalle ricerche sui videogiochi effettuate dal Centro Studi Minori e Media (anno 2006)emerge che la fruizione quotidiana dei videogiochi decresce al crescere dell’età ed è piùconsistente nei maschi rispetto alle femmine; i videogiochi preferiti sono quelli diavventura, sport e combattimento; il coinvolgimento emotivo è maggiore tra coloroche giocano per più tempo (più di tre ore al giorno).Sull’uso del telefono cellulare dagli studi emerge che il cellulare è posseduto dal 99%del campione intervistato; l’età in cui si riceve il cellulare si abbassa (9 anni); il 50%degli intervistati usa il cellulare per più di un’ora al giorno, soprattutto per inviare sms,una parte consistente del campione giudica il cellulare uno strumento utile per sviluppareamicizie. La rilevazione sui genitori mette in luce che essi spesso non conosconocome e quando i figli utilizzano il cellulare e che non sanno come intervenire per impedireche i minori accedano a contenuti poco adatti. L’esigenza dei genitori di dotare diun cellulare i propri figli è quella della sicurezza per poter comunicare con loro in ogni55

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