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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>remunerazione dei titolari di diritti audiovisivi per l’utilizzo on-line degli stessi. Sultema, l’Autorità ha approvato nel luglio del 2011 uno schema di regolamento, contenutonella delibera n. 398/11/CONS, all’esito di una seconda consultazione pubblica(cfr. cap. 3.2.2.9) e oggetto, altresì, di audizione parlamentare del Presidente dell’Autoritàdinanzi alle commissioni VII e VIII del Senato.Lo scenario delineato, relativo alla moltiplicazione e alla libera fruizione dei contenutidigitali, d’altronde, rivaluta altresì il ruolo del servizio pubblico, chiamato ad adeguarsialla moltiplicazione dell’offerta di nuove tecnologie e servizi, nell’ottica dellagaranzia del pieno pluralismo nell’offerta e nella fruizione dei contenuti. La concessionariapubblica, come espressamente previsto nel contratto di servizio 2010-<strong>2012</strong>, ètenuta a diversificare la programmazione in ragione dei generi ritenuti socialmenterilevanti, includendo specifiche azioni atte a favorire il processo di inclusione sociale,nonché la partecipazione alla vita democratica che deriva dalla visione dei contenuti.Il ruolo sociale ed inclusivo del servizio pubblico, pertanto, non appare più legato alletradizionali piattaforme di broadcasting, quanto piuttosto potenziato dalle possibilitàlegate all’impiego della tecnologia digitale, che consente la sostituibilità fra le diversepiattaforme, e la moltiplicazione dei programmi irradiabili.Sul tema, l’Autorità ha indetto con la delibera n. 130/12/CONS una Indagine conoscitivapropedeutica all’adozione delle Linee guida sul contenuto degli ulteriori obblighidi servizio pubblico generale radiotelevisivo (art. 45, comma 4, del TUSMAR): ilprossimo triennio, infatti, assume un’importanza strategica in relazione ai mutamentidella fruizione dei contenuti indotti dalla piena digitalizzazione del segnale televisivoe dalla presenza di varie piattaforme di distribuzione. In questa fase di transizioneil servizio pubblico radiotelevisivo può giocare un ruolo di primo piano in termini di qualitàe diversificazione della programmazione, di alfabetizzazione mediatica e di riduzionedel cultural divide.Inoltre, nell’ultimo anno, l’Autorità si è ulteriormente concentrata sul rapporto framinore e utilizzo dei media. Il minore, lungi dal rappresentare un mero soggetto passivofruitore dei contenuti altrui, appare rivestire un ruolo rilevante allorquando concludein prima persona transazioni elettroniche, produce contenuti, li diffonde, nonlimitandosi all’utilizzo del Pc, ma avvalendosi degli strumenti tecnologici più disparati,spesso a prescindere dalla reale consapevolezza dei contenuti nocivi appresi o, più omeno volontariamente, diffusi.Al riguardo, l’Autorità, sulla base delle competenze ad essa assegnate con il decretolegislativo n. 44 del 2010, ha inter alia adottato la delibera n. 220/11/CSP, rubricata«Regolamento in materia di accorgimenti tecnici da adottare per l’esclusione dellavisione e dell’ascolto da parte dei minori di film ai quali sia stato negato il nulla osta perla proiezione o la rappresentazione in pubblico, di film vietati ai minori di diciotto annie di programmi classificabili a visione per soli adulti ai sensi dell’articolo 34, commi 5 e11, del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici».In proposito, ai sensi dell’articolo 34, del “Testo unico dei servizi di media audiovisivie radiofonici”, è stato attribuito all’Autorità il compito di adottare, attraverso proceduredi co-regolamentazione, la disciplina di dettaglio contenente l’indicazione degliaccorgimenti tecnicamente idonei a escludere che i minori vedano o ascoltino normalmentefilm ai quali sia stato negato il nulla osta per la proiezione in pubblico, film vietatiai minori di diciotto anni e programmi classificabili a visione per soli adulti. Sicché,dal punto di vista operativo, l’Autorità ha inteso costituire un tavolo tecnico aperto atutti i soggetti interessati, al fine di esaminare le proposte in merito all’individuazione50

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