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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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1. L’ecosistema digitalesione “connessa o ibrida”, che integra elementi di internet e web 2.0 nei più recentiapparati televisivi, segnando una nuova tappa della convergenza di internet e televisione.Oltre alla radiodiffusione televisiva tradizionale, i dispositivi connessi, che comprendonotablet, smartphone e console, forniscono anch’essi accesso a servizi di videosu richiesta ai consumatori, mediante applicazioni e servizi di programmazione TV 7 .Nel Regno Unito, Ed Richards di Ofcom, nel gennaio <strong>2012</strong>, ha sottolineato come i serviziofferti da tali dispositivi ibridi potrebbero essere regolamentati tramite un approccioglobale, comune ai vari media digitali, attraverso l’individuazione di un “noccioloduro” di principi e di obiettivi rinvenibile nei diversi contesti normativi. Il ConsiglioSuperiore dell’Audiovisivo francese – dopo l’avvio e la conclusione di una consultazionepubblica di iniziativa governativa – ha istituito un gruppo di lavoro (composto daivari rappresentanti delle autorità pubbliche, stakeholder e associazioni di categoria)incaricato di formulare alcune raccomandazioni relative a cinque aree specifiche:finanziamenti, protezione del pubblico, nuovi formati pubblicitari, sfide tecnologiche,e le questioni economiche e concorrenziali. Infine, la Commissione europea nella relazionesull’applicazione della direttiva servizi di media audiovisivi ha manifestato lavolontà di organizzare una consultazione pubblica sulla TV connessa nella secondametà del <strong>2012</strong>.In siffatto contesto, l’azione dell’Autorità a difesa del diritto di fruire dei contenutidiffusi sulle reti tradizionali e sulle nuove piattaforme tecnologiche è proseguita nelcorso degli ultimi dodici mesi, in stretta continuità con le attività già intraprese neglianni precedenti.Particolarmente vivace è stato il dibattito relativo al rapporto tra il principio dellanet neutrality e le pratiche di traffic management: ossia fra la necessità che qualsiasiforma di comunicazione elettronica sia veicolata a prescindere dall’impiego di forme digestione del traffico della rete adottate dagli operatori. Appare chiaro come il trattamentodel segnale digitale sia strettamente connesso con la garanzia di accesso a internete ai suoi contenuti, e che quindi sia in grado di incidere sui rapporti fra gli operatoricoinvolti nella catena del valore, nonché sul diritto all’informazione in rete da partedel cittadino utente. Sul punto, l’Autorità ha pubblicato nel dicembre del 2011, con ladelibera n. 714/11/CONS, le sintesi della consultazione “La neutralità della rete: pubblicazionedelle risultanze della consultazione pubblica di cui alla delibera n.40/11/CONS” (cfr. cap. 1.5).Il tema della tutela dei contenuti digitali appare strettamente legato anche allacomplessa problematica relativa alla regolamentazione sul diritto d’autore. Sul punto,nel luglio del 2011 la Commissione europea ha pubblicato il “Libro Verde sulla distribuzioneon-line di opere audiovisive nell’Unione europea – Verso un mercato unico digitale:opportunità e sfide”. Il documento analizza l’effetto degli sviluppi tecnologici sulladistribuzione e sull’accesso alle opere audiovisive e cinematografiche, nell’intento diavviare un dibattito sulle opzioni politiche disponibili per sviluppare un contesto dovel’industria e i consumatori europei possano avvantaggiarsi delle economie di scalaofferte dal mercato unico digitale. Il documento, partendo dalla constatazione di un’offertasempre più diversificata, si concentra sulla gestione dei diritti per la distribuzioneon-line dei servizi media audiovisivi, trattando altresì la questione relativa alla7 Cfr. Commissione europea, <strong>Prima</strong> relazione della Commissione al Parlamento europeo, alConsiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull’applicazionedella direttiva 2010/13/UE “Direttiva sui servizi di media audiovisivi”, presentata nel maggio <strong>2012</strong>.49

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