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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>Nel gennaio di quest’anno è intervenuta sul tema la Commissione europea, che haavviato una consultazione pubblica sul Libro Verde Verso un mercato europeo integratodei pagamenti tramite carte, internet e telefono. All’interno del documento, ampiospazio è dedicato ai mobile-payment e internet-payment, giudicati, in maniera prospettica,estremamente rilevanti in ragione del sempre crescente numero di transazioniconcluse via smartphone e internet. Al contempo, la Commissione sottolinea: “ipagamenti su internet e per mezzo di dispositivi mobili rappresentano ancora ambitid’intervento relativamente nuovi a livello europeo” e con “un’ampia gamma di areed’intervento che rivestono un potenziale interesse”.Le principali questioni individuate dalla Commissione come meritevoli di approfondimento– sia con riferimento al complesso dei sistemi di pagamento elettronico che inparticolare alle transazioni via rete mobile – riguardano: l’accesso al mercato e l’entratadei fornitori di servizi nuovi ed esistenti; la sicurezza dei pagamenti e la protezionedei dati; la trasparenza e l’efficacia della determinazione dei prezzi per i servizi di pagamento;la normalizzazione tecnica; l’interoperabilità tra i fornitori di servizi.Dal punto di vista normativo, tali tematiche si inseriscono in quella più generale deipagamenti alternativi al contante. Al riguardo, la direttiva 2007/64/CE sui servizi dipagamento (Payment Service Directive, PSD) è stata recepita in Italia con il D.lgs. n.11/2010, cui sono seguiti due provvedimenti attuativi della Banca d’Italia, circa ladisposizione di vigilanza per gli istituti di pagamento e i diritti e obblighi delle parti, mentrela direttiva 2009/110/CE sulla Moneta Elettronica (E-money Directive, EMD) è incorso di recepimento nell’ordinamento nazionale. Le direttive perseguono principalmentefinalità di armonizzazione a livello europeo, al fine di garantire regole comuni inmateria di pagamenti elettronici. La PSD permette inoltre che, oltre le banche, nuoviistituti di pagamento (società che effettuano servizi di trasferimento di denaro, negoziantie operatori telefonici) forniscano servizi di pagamento. Infatti, la PSD si applicaa tutti i tipi di pagamenti elettronici e alle operazioni di pagamento non effettuate incontante, quali, inter alia, i bonifici, gli addebiti diretti, i pagamenti con carta (compresii pagamenti con carta di credito), le rimesse di denaro, i pagamenti online e/o effettuatiattraverso telefoni cellulari. Sempre in tale direttiva, è stata individuata la Bancacentrale quale istituzione competente in materia di tenuta del registro pubblico degliistituti di pagamento autorizzati (art. 13), di autorizzazione e vigilanza degli istituti dipagamento (art. 20), di reclami (art. 80) e di ricorso extragiudiziale (art. 83).Allo stesso tempo, la diffusione del mobile payment presenta risvolti specifici nel campodell’ecosistema digitale. Infatti, le transazioni elettroniche presuppongono l’interazionedi più soggetti: il mobile network provider (che fornisce le funzionalità di comunicazionee la connettività agli utenti), il service provider (che fornisce i beni e servizi agliutenti finali) e il trusted service manager (che gestisce le piattaforme e le relative funzionalitànecessarie alla conclusione della transazione tra l’impresa e l’utente finale).In tal senso, come visto in precedenza, crescono gli accordi tra operatori di rete, impresedel settore creditizio e retailer, configurando dunque il mobile payment come un’ulteriorevariabile strategica utilizzata dagli operatori di telecomunicazione nel contestoconcorrenziale.In tale scenario, il regolatore è chiamato a svolgere un’azione di monitoraggio inerentea temi quali: i) la trasparenza informativa e, in generale, la definizione degli strumentia tutela del consumatore (ad esempio le Carte dei servizi, etc.); ii) le questionidi natura concorrenziale e tecnologica, analizzate in un’ottica attuale e prospettica (adesempio, nella disciplina dei servizi a sovrapprezzo forniti attraverso reti di comunicazioneelettronica, accessibili al pubblico, anche mediante l’uso di specifiche numerazioni,definite nel piano nazionale di numerazione); iii) le possibili implicazioni delledinamiche emergenti in materia di traffic management; iv) l’interoperabilità tra i diver-44

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