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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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1. L’ecosistema digitaleNel contesto regolamentare, è da segnalare la recente approvazione del Parlamentoeuropeo di una posizione comune riguardo al Radio Spectrum Policy Programme(RSPP). Nella common position è prevista, inter alia, la possibilità di deroga al processodi attribuzione della banda a 800 MHz entro il primo gennaio <strong>2012</strong>, qualora visiano eccezionali problemi di coordinamento trans-frontaliero sulla gestione delle frequenze.Più precisamente, a livello europeo prosegue l’opera di armonizzazione e valorizzazionedello spettro radio, il cui uso efficiente è ritenuto un obiettivo indispensabileper la crescita economica. D’altronde, nell’RSPP è esplicitamente indicata l’importanzadi una revisione dell’utilizzo delle frequenze (spectrum inventory) al fine di individuarele migliori bande (comprese nell’intervallo 400÷6.000 MHz) per sostenere i servizidi connettività in mobilità, e l’autorità italiana è stata tra le prime a recepire taleindicazione, studiando il potenziale impatto positivo della sistematizzazione delle frequenzee dell’utilizzo delle tecnologie cognitive. L’Agcom ha infatti avviato diverse iniziativein materia, tra le quali si segnala l’analisi conoscitiva sull’attribuzione, l’assegnazionee l’utilizzo dello spettro radioelettrico, i cui lavori sono stati avviati all’iniziodel corrente anno. In particolare, con la delibera n. 707/11/CONS, l’Autorità ha definitol’esecuzione di un progetto esecutivo di ricerca, da sviluppare in collaborazione conla Fondazione Ugo Bordoni, in materia di spectrum inventory. Il progetto è volto “allaformulazione di una metodologia per l’acquisizione di ulteriori informazioni circa l’effettivouso delle frequenze a livello nazionale, con l’obiettivo di identificare le azioni idoneead ampliare, ove necessario, il patrimonio conoscitivo in materia, tenuto contodelle fonti di informazione attualmente disponibili (ad esempio, nel Catasto nazionaledelle frequenze)” (cfr. cap. 4.1.3.).1.2.3. Le reti televisiveIl <strong>2012</strong> rappresenta l’anno dello spegnimento definitivo delle trasmissioni in tecnicaanalogica (switch-off) nella quasi totalità dei paesi che compongono l’Unioneeuropea: difatti, nel corso degli ultimi dodici mesi, diversi paesi quali la Francia, la Slovenia,l’Austria e Cipro hanno completato il processo di migrazione verso il digitale e aiquali si aggiungeranno a breve l’Italia, il Regno Unito e il Portogallo.Nel complesso, gli Stati europei che hanno completato il processo di transizione aldigitale terrestre sono oltre 20, tra cui Andorra, Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca,Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Norvegia,Paesi Bassi, Slovenia, Spagna, Svizzera e Svezia. Nei paesi dell’Europa orientale,invece, il processo di spegnimento degli impianti operanti in tecnica digitale si concluderànel corso della seconda metà del decennio (vedi Figura 1.14).37

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