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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>In linea con le esperienze internazionali, le imprese di telecomunicazioni italianesono impegnate nella realizzazione delle reti LTE, attraverso le prime sperimentazioni.In particolare, i quattro operatori mobili aggiudicatari delle frequenze LTE hannoavviato dei progetti pilota per l’implementazione delle reti mobili a banda larga e lacommercializzazione dei relativi servizi. Ad esempio TIM, nella città di Torino, hamostrato le potenzialità del 4G, mettendo a disposizione connessioni in grado di arrivarea 90 Mbps in download e oltre 30 Mbps in upload, sebbene in condizioni dedicate.Anche l’operatore Vodafone ha scelto il capoluogo piemontese, e in particolare lo stadiotorinese, per un trial LTE: il servizio è stato testato durante i principali eventi calcisticida gruppi selezionati di clienti, i quali hanno avuto la possibilità di accedere gratuitamentealla connessione super-veloce per verificarne sul campo le funzionalità.Wind, a sua volta, ha annunciato una collaborazione con Huawei, l’azienda produttricedi dispositivi ICT, per promuovere la distribuzione di soluzioni LTE TDD in sette diverseregioni. Infine, H3G ha dichiarato l’avvio dei test della tecnologia 4G in una decinadi città capoluogo di provincia, con copertura iniziale sui 1,8 e 2,6 GHz.Peraltro, un’analisi dello stato di avanzamento relativo alla costruzione delle retiLTE deve tenere conto altresì della banda di frequenze utilizzate: quanto sopra evidenziatorelativamente alla banda a 2,6 GHz non è necessariamente valido per le altrebande disponibili per la tecnologia Long Term Evolution, ad esempio la banda 800 MHz.D’altronde, anche diverse ANR hanno sottolineato la specificità della banda a 800 MHz.Ad esempio, Ofcom nello scorso febbraio ha pubblicato il report “LTE interference intodomestic digital television system”, commissionato alla società di consulenza CobhamTechnical Services, in cui è valutato il potenziale impatto interferenziale della trattauplink dello standard LTE (se operante nella banda 832-862 MHz) con i ricevitori dellatelevisione digitale terrestre (quando trasmessa su frequenze al di sotto dei 790 MHz),mentre Anacom ha previsto particolari obblighi di copertura delle zone rurali in digitaldivide per la banda a 800 MHz. Pertanto, sia il processo di assegnazione da parte delleANR che le operazioni commerciali degli operatori risultano meno diffusi in Europa intale banda (vedi Figura 1.13).Figura 1.13. Reti broadband in mobilità – 800 MHz, assegnazione (sx)e commercializzazione (dx)Fonte: elaborazioni dell’Autorità su dati Cullen International e imprese36

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