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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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1. L’ecosistema digitale1.2. Le retiLa digitalizzazione dei segnali radio-televisivi e di telecomunicazioni rende semprepiù attuale e necessario l’adeguamento delle infrastrutture di comunicazione, alfine di favorire una più efficiente veicolazione dei contenuti oramai native digital, ossiaprodotti direttamente nel formato digitale. Allo stesso tempo, la forma digitale agevola,e dunque moltiplica, gli scambi tra i diversi produttori-fruitori. Tali fattori impongonola costruzione e manutenzione di reti dotate di una elevata capacità trasmissiva, inogni segmento dell’infrastruttura.L’esigenza di adeguare le infrastrutture alla “natura digitale” del contenuto da veicolareha dettato, nelle reti di comunicazione, il ricorso sempre crescente alla commutazionea pacchetto e, nelle reti di informazione, l’utilizzo di tecniche trasmissive di tiponumerico. Peraltro, il settore delle telecomunicazioni fa fronte alla maggiore domandadi capacità per mezzo dell’aumento di banda nelle reti di accesso, mentre nel settoretelevisivo l’ampliamento è stato ottenuto, fra l’altro, in virtù dell’introduzione dinuove tecniche di compressione dei contenuti digitali.Nei prossimi paragrafi, tali tendenze sono analizzate più in dettaglio, con particolareriferimento alle tre diverse infrastrutture – rete fissa a banda larga, rete mobile abanda larga e radio-televisiva – su cui insistono i lavori dell’Autorità, anche in un’otticadi promuovere nel breve e medio periodo nuovi investimenti in reti di comunicazioneelettronica.1.2.1. Le reti fisse a banda largaAnche nel <strong>2012</strong> è proseguita l’intensa attività regolamentare avente ad oggetto lereti fisse di telecomunicazione e, in particolare, le nuove reti di accesso ad alta capacità,le cosiddette Next Generation Access Network (NGAN). L’accesso super veloce dellapopolazione a Internet rappresenta, infatti, uno dei punti principali dell’Agenda digitaleeuropea: l’obiettivo è quello di fornire entro il 2020 una connessione ultrabroadband,ad almeno 30 Mbps, a tutti gli utenti, e raggiungere, dunque, una penetrazione del100% di tale servizio nella popolazione dell’Unione europea.La Commissione europea ha recentemente ribadito l’importanza degli investimentiriguardanti la banda larga anche (e soprattutto) in un quadro congiunturalenegativo, come sottolineato nella consultazione pubblica Public Consultation on an EUInitiative to Reduce the Cost of Rolling Out High Speed Communication Infrastructurein Europe avviata il 27 aprile <strong>2012</strong>. Tale consultazione, che si concluderà in estate, hal’obiettivo di individuare le tecniche utili allo scopo di favorire la riduzione dei costi perlo sviluppo di NGAN e di valutare i possibili risparmi ottenibili nel deployment dellenuove reti. “In particolare, la Commissione intende esplorare le modalità per ridurre icosti legati all’ingegneria civile, quali gli scavi sulla rete stradale per la posa di cavi difibra ottica, che possono rappresentare fino all’80% del costo totale. La Commissioneritiene di poter ridurre il costo degli investimenti in banda larga del 25%” (comunicatostampa IP-12-434_IT del 27 aprile u.s.).31

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