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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>all’Autorità, ai sensi dell’art. 2, comma 6, del Contratto di programma 2009-2011. Inparticolare, l’Autorità dovrà valutare la quantificazione dei minori costi e la diminuzionedegli oneri di servizio universale resi disponibili dalla razionalizzazione operata dalsuddetto Piano, al fine di determinarne la conformità ai parametri di qualità del serviziouniversale previsti all’art. 3 del Decreto servizi postali. Sempre in materia di vigilanza,l’Autorità sta analizzando il “Piano di rimodulazione delle aperture estive degliuffici postali per il <strong>2012</strong>”, al fine di poter verificare la corrispondenza agli standard minimidi cui all’art. 2 del decreto del Ministero delle comunicazioni del 28 giugno 2007.Inoltre, l’Autorità è impegnata a esaminare i rapporti sulla verifica della qualitàeffettuati dall’organismo terzo, specializzato ed indipendente, appositamente incaricatodal Ministero dello sviluppo economico.Infine, l’Autorità, con delibera n. 194/12/CONS, ha aggiornato il proprio regolamentosanzioni – delibera n. 136/06/CONS – in attuazione dei poteri ad essa conferitidall’articolo 21 del Decreto servizi postali. L’Autorità può esercitare l’attività sanzionatorianell’ipotesi di violazioni degli obblighi connessi all’espletamento del servizio universale,degli standard prescritti dai titoli abilitativi e, infine, può sanzionare l’inottemperanzaai propri provvedimenti.Tutela degli utentiDi particolare rilievo in un settore in fase di progressiva liberalizzazione è l’attivitàin materia di tutela degli utenti dei servizi postali per offrire all’utente misure e strumenticoncreti di ristoro seguendo un percorso alternativo a quello della giustizia ordinaria.La vigilanza in tale settore fornisce altresì elementi di conoscenza sulle principalicriticità del mercato.In tale prospettiva, l’art. 14 del Decreto servizi postali, in recepimento delle previsionidell’art. 19 della Direttiva 2008/6/CE 146 , stabilisce l’obbligo, posto a carico di ciascunfornitore del servizio postale, di dotarsi di procedure per la gestione dei reclami edi procedure conciliative “uniformate ai principi comunitari”, prefigurando un sistema146 Art. 19 della Direttiva 2008/6/CE:1. Gli Stati membri assicurano che tutti i fornitori di servizi postali stabiliscano procedure trasparenti,semplici e poco onerose per la gestione dei reclami degli utenti, in particolare in caso dismarrimento, furto, danneggiamento o mancato rispetto delle norme di qualità del servizio(comprese le procedure per determinare di chi sia la responsabilità, qualora sia coinvolto più diun operatore, fatte salve le pertinenti disposizioni nazionali e internazionali sui regimi di compensazione.Gli Stati membri adottano misure atte a garantire che le procedure di cui al primo comma consentanodi risolvere le controversie in maniera equa e celere, prevedendo, nei casi giustificati, un sistemadi rimborso e/o compensazione.Gli Stati membri incoraggiano anche lo sviluppo di sistemi extragiudiziali indipendenti per la soluzionedelle controversie fra fornitori di servizi postali e utenti.2. Fatte salve le altre possibilità di ricorso previste dalla legislazione nazionale e comunitaria, gliStati membri garantiscono che gli utenti, agendo individualmente o, quando il diritto nazionale loprevede, in collegamento con gli organismi che salvaguardano gli interessi degli utenti e/o consumatori,possano presentare all’autorità nazionale competente i casi in cui i ricorsi presentati dagliutenti alle imprese che forniscono servizi nell’ambito del servizio universale non abbiano ottenutorisultati soddisfacenti.Ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 16, gli Stati membri assicurano che i fornitori del serviziouniversale e, se del caso, le imprese che forniscono servizi nell’ambito del servizio universale,pubblichino, assieme al rapporto <strong>annuale</strong> sul controllo delle prestazioni, le informazioni relative alnumero di reclami e al modo in cui sono stati gestiti”.326

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