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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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3. Gli interventi dell’Autoritàcomunitaria di liberalizzazione del settore lascia agli Stati membri una certa flessibilitànel definire l’ambito oggettivo delle prestazioni universali. Il Legislatore nazionalenel recepire tale direttiva (art. 3 del Decreto servizi postali) ha optato per un’ampiaestensione, tale da ricomprendere i seguenti servizi, incluse le prestazioni transfrontaliere:(a) la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione degli invii postalifino a 2 kg; (b) la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione dei pacchipostali fino a 20 kg; (c) i servizi relativi agli invii raccomandati e assicurati; (d) la c.d.“posta massiva” (comunicazioni bancarie, bollette e bollettini di pagamento, ecc.); (e)la pubblicità diretta per corrispondenza (fino al 1° giugno <strong>2012</strong>). Va, inoltre, notato chei servizi postali rientranti nel servizio postale universale si distinguono in due tipologie:(a) i servizi riservati che vengono erogati in esclusiva solo da Poste Italiane; (b) i servizinon riservati, che possono essere svolti anche da operatori postali diversi da PosteItaliane. I servizi postali riservati, affidati in esclusiva a Poste Italiane, sono la notificazionedegli atti giudiziari e delle contravvenzioni irrogate ai sensi del Codice della Strada.Attualmente, Poste Italiane (di seguito anche Poste) risulta designata quale fornitoredi servizio universale per un arco temporale di 15 anni 143 , fino al 2026. Ogni cinqueanni, il Ministero dello sviluppo economico, in base ad un’analisi di competenza dell’Autorità,verifica che l’affidamento sia conforme ai criteri elencati all’articolo 3 comma11 – lettere da a) ad f) – del Decreto servizi postali. In particolare, ogni quinquennio,l’Autorità è chiamata a definire gli indicatori volti ad apprezzare i guadagni di efficienza144 che Poste deve conseguire nell’erogazione del basket dei servizi universali. Invero,la definizione degli standard di efficienza, nonché la selezione di indicatori di ottimizzazionedelle performance sono soltanto alcuni dei molteplici poteri che fanno capoall’Autorità in tema di servizio universale. Nel complesso, si tratta di poteri di regolazione,analisi e verifica, quali la fissazione delle tariffe dei servizi universali, la previsionee il monitoraggio di standard di quantità e di qualità di tali servizi a garanzia degliutenti finali, il calcolo del costo netto, l’eventuale estensione di obblighi di universalitàin capo ai futuri licenziatari e, da ultimo, ma non di minor rilievo, il varo delle condizionigenerali di espletamento dei servizi ricadenti nel perimetro di universalità.Conclusa la premessa sul servizio universale, si illustrano le attività alle quali, insede di esercizio dei propri poteri di regolazione, l’Autorità ha già dato avvio, nonchégli ambiti di prossimo intervento.<strong>Prima</strong> del conferimento di poteri regolamentari all’Autorità, la disciplina attuativadi riferimento per il servizio universale era contenuta nel Contratto di Programma stipulato,con ciclicità triennale, tra il Ministero dello sviluppo economico e Poste Italiane,il cui varo è subordinato all’invio alle commissioni parlamentari competenti (Trasportipresso la Camera dei deputati e Cultura e lavori pubblici al Senato), per acquisirneparere motivato, e alla Commissione europea. Tale Contratto è stato, finora, lasede per fissare le tariffe, gli obiettivi di contenimento dei costi del servizio universale,le modalità di erogazione, i livelli di qualità, le stesse procedure di tutela degli utenti delservizio universale. Nel nuovo contesto regolamentare, secondo l’art. 3 comma 12 delDecreto servizi postali, il Contratto di programma è l’atto nel quale viene indicato l’importodell’onere per la fornitura del servizio universale, che è posto a carico del bilanciodello Stato. È quindi evidente che il Contratto di Programma per il triennio <strong>2012</strong>-2014, non potrà essere impostato secondo una logica di continuità con il quadro rego-143 Cfr. l’articolo 23, comma 2, del Decreto Servizi postali.144 Cfr. gli articoli 23, comma 2, e 3, comma 11, del Decreto Servizi postali.323

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