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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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3. Gli interventi dell’AutoritàAlessandria, Asti, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Bergamo, Brescia,Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e della Brianza, Pavia, Sondrio, Varese,Piacenza e Parma, e nelle aree tecniche 5, 6 e 7, corrispondenti al territorio delle regioniEmilia Romagna, Veneto (incluse le province di Mantova e Pordenone) e Friuli VeneziaGiulia.Infine, per uniformare la pianificazione di dettaglio delle risorse da destinare alleemittenti locali nelle aree già transitate al digitale prima del 2011 ai dettami della normativasopra evidenziata, si è provveduto a rivedere la pianificazione relativa a questeultime aree tecniche che interessano le Regioni Sardegna, Valle D’Aosta, Piemonte,Lombardia,Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio eCampania; tale provvedimento è stato adottato con la delibera n. 265/12/CONS del 7maggio <strong>2012</strong>.La radiofonia digitaleUn capitolo a parte merita la pianificazione della radiofonia digitale in Italia, mercatoil cui sviluppo non è ancora ai livelli di quello della televisione digitale terrestre, mache possiede le potenzialità per costituire in futuro una risorsa strategica per il sistemaradiofonico. La radiofonia digitale, evoluzione naturale della radiofonia analogica,è infatti di notevole interesse per tutte le imprese del settore, e ha la possibilità di aprirea nuovi editori il mercato della fornitura dei contenuti che possono essere veicolatisu detta piattaforma.In previsione di ciò, e per dare un impulso al mercato, anche su richiesta di alcuneassociazioni di categorie e di emittenti nazionali tra cui la Concessionaria del serviziopubblico, l’Autorità ha ritenuto opportuno adottare un provvedimento per l’avvio di unprogetto pilota per il DAB, sulla base di quanto previsto dalla delibera n. 664/09/CONS,che interessasse la Provincia Autonoma di Trento. Per tale motivo si è provveduto adefinire una prima pianificazione nella Regione Trentino Alto Adige. Infatti, sulla basedella disponibilità di risorse destinate al servizio di radiodiffusione radiofonica in tecnicadigitale dalla Conferenza di Ginevra 2006, unitamente alla valutazione delle frequenzeutilizzabili in banda III-VHF, a seguito dell’avvenuta conversione del sistematelevisivo in tecnica digitale, è stata adottata la delibera n. 180/12/CONS che reca ilpiano provvisorio di assegnazione delle frequenze per il servizio radiofonico digitaleterrestre nelle Provincie Autonome di Trento e Bolzano, per l’attivazione di un progettopilota nella Provincia Autonoma di Trento.In parallelo a quanto sopra riportato, è stata condotta una intensa attività internazionaleal fianco del Ministero dello sviluppo economico – Dipartimento comunicazioni,finalizzato a massimizzare le possibilità di utilizzo delle frequenze ben oltre quantopianificato per l’Italia dalla Conferenza di Ginevra del 2006, attraverso accordi bilateralicon i Paesi confinanti (vedi paragrafo 4.1.2.)Si vuole da ultimo sottolineare l’importanza che ha avuto sull’insieme delle attivitàsopra descritte, il sistema di gestione on-line del Catasto nazionale delle frequenze,avviato a gennaio 2009. Il Catasto (vedi paragrafo 3.5.2.) si è affermato come unimportante strumento di conoscenza del sistema radiotelevisivo italiano e come unpunto di riferimento per numerose attività tecniche e amministrative tra cui, in particolare,quelle legate al processo di pianificazione per la transizione alla televisione digitaleterrestre. L’aggiornamento on-line dei dati da parte degli operatori consente un255

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