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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>delle frequenze. Sono stati previsti anche sconti sulle offerte aggiudicatarie per colorointenzionati a realizzare reti “verdi” di nuova generazione a basso impatto ambientale.Per gli aggiudicatari è stato anche previsto l’obbligo di avvio del servizio commercialeentro tempi prefissati e il mantenimento di un’offerta commerciale che segua iprincipi di net neutrality, con benefici per l’utenza.Le menzionate procedure di assegnazione sono state quindi gestite dal Comitatodei ministri, costituitosi su proposta dell’Autorità, e dal Ministero dello sviluppo economico,con la pubblicazione alla fine del mese di giugno 2011 del bando e del disciplinaredi gara e con il successivo espletamento dell’asta. Tale asta multifrequenza è iniziatail 30 agosto 2011 e dopo oltre 400 tornate i 4 operatori Wind, Telecom Italia, H3G eVodafone sono risultati aggiudicatari dei vari blocchi di frequenza messi a gara per untotale di 240 MHz di banda. Solo una ridotta porzione di 15 MHz in banda 2.000 è risultatanon opzionata, per carenza al momento di idonei apparati e tecnologie d’uso. L’incassocomplessivo ha sfiorato i 4 miliardi di euro, il maggiore introito registrato in Europase rapportato alla durata e alla popolazione e che, dal punto di vista economico, rappresentaun risultato per le casse dello Stato di gran lunga superiore agli obiettivi previstidalla Legge di stabilità.L’asta multifrequenza, a completamento delle attività avviate dall’Autorità, haquindi posto le condizioni per lo sviluppo dell’offerta da parte degli attuali operatori delmercato mobile, promuovendo, tra l’altro, un miglioramento delle dotazioni frequenziali.La maggior dotazione spettrale raggiunta dagli operatori dovrebbe quindi rispondere,perlomeno nel breve-medio termine, alle esigenze già emerse in relazione al deficitdi capacità delle attuali reti mobili, dovuto all’enorme successo dei nuovi servizi datie dalla diffusione di palmari e tablet.Con tali attività l’Autorità, fra le prime in Europa per quanto riguarda l’assegnazionedelle nuove bande a 800 MHz e 2.600 MHz, ha quindi consolidato il percorso di sviluppodel mercato radiomobile nazionale che da anni si è dimostrato tra i più avanzatied innovativi a livello europeo.Nel corso del periodo di riferimento ha continuato a trovare attuazione anche ladelibera n. 541/08/CONS del 17 settembre 2008, recante “Procedure e regole per l’assegnazionee l’utilizzo delle bande di frequenza a 900 e 2.100 MHz da parte dei sistemidi comunicazione elettronica”. Con tale delibera, infatti, l’Autorità aveva aggiornato ilquadro regolamentare per l’assegnazione delle frequenze nelle bande radiomobili,prevedendo anche la riorganizzazione della banda GSM a 900 MHz e ponendo le premesseper l’avvio ordinato del refarming. Il refarming del GSM, che in virtù delle disposizionidi cui alla delibera n. 282/11/CONS potrà essere effettuato oltre che a 900 MHzanche a 1.800 MHz, consiste nell’utilizzo delle dette bande con sistemi broadbandavanzati di tipo 3G e successivi, tra i quali l’UMTS (Universal Mobile TelecommunicationsSystem), LTE (Long Term Evolution) e Wimax (Worldwide interoperability formicrowave access). I gestori GSM hanno quindi portato avanti il piano di riorganizzazionedella banda a 900 MHz, attraverso la progressiva liberazione sul territorio nazionaledi un blocco da 5 MHz per il quarto operatore. In particolare, all’inizio del <strong>2012</strong>, èstata autorizzata la seconda attività di refarming da parte di un operatore GSM, che hapotuto dunque iniziare a convertire l’uso di 5 MHz GSM verso l’UMTS in alcune aree delterritorio nazionale. Attraverso la riorganizzazione e l’avvio del refarming della bandaa 900 MHz si sta, pertanto, realizzando un uso più efficiente dello spettro e, in particolare,un ampliamento dei servizi mobili a banda larga offerti a vantaggio dell’utenzafinale.216

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