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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>missione ritiene che le norme sulla trasparenza, sulla possibilità di cambiare operatoree sulla qualità del servizio, che formano parte integrante del nuovo quadro regolamentaredelle comunicazioni elettroniche, possano contribuire efficacemente a promuoverela concorrenza nel settore; nel contempo, si sottolinea la necessità di attenderneil recepimento sul piano nazionale prima di valutare l’opportunità di adottaremisure supplementari, più vincolanti, in tema di neutralità della rete.Servizio universaleNella <strong>Comunicazione</strong> n. 735 del 23 novembre 2011, con la quale la Commissioneeuropea ha relazionato al Parlamento e al Consiglio sui risultati del terzo riesame periodicodel contenuto del servizio universale (conformemente all’articolo 15 della direttiva2002/22/CE), l’organo di governo comunitario ha concluso che attualmente non viè bisogno di modificare l’architettura di base e i principi del servizio universale comestrumento di prevenzione dell’esclusione sociale. In particolare, ad avviso della Commissione,non sarebbe opportuno allo stato attuale includere nel concetto di serviziouniversale la telefonia mobile o rendere obbligatoria a livello comunitario una determinatavelocità di connessione per la banda larga. Ciò non esclude tuttavia la possibilitàper gli Stati membri di includere l’accesso a connessioni in banda larga nella portatadegli obblighi nazionali di servizio universale.Tutela dell’utenzaIl 25 ottobre 2011 è stata adottata la direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori,(che ha modificato le direttive 93/13/CEE e 1999/44/CE e abrogato le direttiva85/577/CEE e 97/7/CE). Gli Stati membri hanno tempo fino al 13 dicembre 2013 peril recepimento nei rispettivi ordinamenti nazionali. Occorrerà poi verificare l’impatto ditale direttiva nell’ordinamento nazionale di settore.FrequenzeIl 10 aprile scorso è entrata in vigore la Decisione del Parlamento europeo e delConsiglio n. 243/<strong>2012</strong>/UE che istituisce un programma pluriennale relativo alla politicain materia di spettro radio per la pianificazione strategica e l’armonizzazione dell’usodello spettro al fine di garantire il funzionamento del mercato interno per i servizie le apparecchiature relativi alle comunicazioni elettroniche wireless.Tra le disposizioni di maggior rilievo meritano di essere menzionate: l’art. 6,comma 4, che fa obbligo agli Stati Membri di completare la procedura di autorizzazioneper consentire l’uso della banda 800 MHz per i servizi a banda larga wirelessentro il 1° gennaio 2013, salva la possibilità di proroghe al 31 dicembre 2015 perquei Paesi Membri che abbiano ancora problemi di coordinamento transfrontaliero;l’art. 6, comma 8, che individua le bande frequenziali per le quali gli Stati Membripossono autorizzare il trasferimento o l’affitto dei diritti d’uso dello spettro radio; el’art. 9, che istituisce un inventario per permettere l’individuazione delle bande difrequenza per le quali l’efficacia degli usi esistenti dello spettro radio potrebbe esseremigliorata o che potrebbero essere riassegnate per garantirne un uso più efficiente.186

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