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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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2. Il settore delle comunicazioni in ItaliaTabella 2.66. I primi 15 siti degli operatori dei media classici (febbraio <strong>2012</strong>)Sito Rank Audience % % Tempo Pagine(000) utenti popola- per perattivi zione utente utenteLa Repubblica 12 9.398 33,9 17,2 00:27:42 38,1Corriere della Sera 13 8.622 31,1 15,8 00:23:51 36,6SeatPG Directories Online 21 6.519 23,5 11,9 00:06:10 11,9TGCOM24 23 6.143 22,2 11,2 00:13:58 25,6Rai 26 5.210 18,8 9,5 00:10:47 17,7Quotidiano.net 30 4.726 17,1 8,6 00:05:33 8,6La Gazzetta dello Sport 35 4.054 14,6 7,4 00:23:04 35,7Il Sole 24 ORE 36 4.013 14,5 7,3 00:12:48 18,2La Stampa.it 40 3.760 13,6 6,9 00:11:42 15,5ANSA 45 3.561 12,9 6,5 00:14:58 22,5Donna Moderna 46 3.537 12,8 6,5 00:08:00 20,2SKY.it 47 3.519 12,7 6,4 00:09:15 24,2VideoMediaset 52 3.210 11,6 5,9 00:12:21 20,2Mediaset.it 69 2.653 9,6 4,9 00:07:47 15,7Quotidiani Espresso 82 2.243 8,1 4,1 00:10:37 18,8Fonte: AudiwebIl versante pubblicitarioLa raccolta pubblicitaria on line riguarda tutte le inserzioni diffuse su internet, aprescindere dall’apparecchiatura di navigazione dell’utente (pc fisso, laptop, tablet,smartphone, etc.), dalle modalità (fissa, mobile, nomadica) e dalle altre caratteristichedi navigazione. Si distingue da quella degli altri mezzi per l’idoneità di individuaree raggiungere efficientemente specifici target di utenti, per la capacità di tracciare esegmentare il consumatore, e per la possibilità di misurare puntualmente l’efficaciadelle inserzioni, con conseguenze dirette sulle modalità di definizione e sull’entità deiprezzi delle stesse. La pubblicità on line si contraddistingue inoltre per un investimentominimo di una campagna pubblicitaria, estremamente più basso di quello degli altrimezzi. Ciò consente anche a piccoli inserzionisti di poter definire campagne pubblicitarie,peraltro a carattere nazionale, su un mezzo di comunicazione di massa.Ciò non toglie che il prezzo medio delle inserzioni sul web calcolato in CPM (Costoper Mille Impressioni) sia, almeno per la componente display, più elevato di quello deglialtri mezzi. Tale risultato deriva dal fatto che, come visto in precedenza, il web permetteuna più precisa targetizzazione del messaggio pubblicitario che raggiunge generalmenteun pubblico più mirato; pertanto, il tasso di conversione dal contatto visivoall’acquisto (click-through-rate, CTR) e quindi il suo valore unitario, è più elevato suinternet che su qualunque altro media.D’altronde, da un confronto internazionale emergono ulteriori margini di crescita,considerato che il rapporto tra investimenti pubblicitari e numero di pagine viste outenti attivi è pari in Italia rispettivamente a 1,75 e 38, mentre all’estero assume valorisignificativamente maggiori (v. Tabella 2.67).159

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