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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>ne delle persone 93 . Tendenzialmente, rispetto a dieci anni fa, oggi più persone fannouso – peraltro più frequente – di un maggior numero di media. Nel 2006, solo il 29%della popolazione italiana aveva confidenza con le tecnologie informatiche e telematiche,mentre nel 2011 tale quota sfiora il 50%.In via preliminare, come evidenziato già nell’analisi dei mercati rilevanti del SIC 94 ,sul versante degli utenti, tra internet e le altre piattaforme di comunicazione non siriscontra un fenomeno di sostituibilità. Internet è un nuovo media contraddistinto dauna specifica tipologia di utenza. La sua affermazione presso il pubblico ha ovviamenteprofondi riflessi anche sull’utilizzo degli altri mezzi di comunicazione di massa, cosìcome è storicamente avvenuto per tutti i media (ad esempio, la diffusione della televisioneprodusse significativi effetti sul consumo radiofonico). Più che un fenomeno disostituibilità tra prodotti (legato a variazioni nei prezzi relativi), è in atto un gradualeprocesso di parziale sostituzione degli altri media (al momento dell’editoria cartaceain particolare) con internet, tipico delle fasi di sviluppo di un nuovo mezzo di comunicazionedi massa.A partire dalla metà del decennio scorso si è assistito alla crescita repentina degliutenti digitali, avvenuta prevalentemente a discapito dei lettori (scesi nel 2011 al23,3%), mentre la quota degli utenti audiovisivi è rimasta praticamente stabile (il28,7% nel 2011). Anche la fruizione televisiva ha però subito delle modifiche, indirizzandosiin una certa misura verso una personalizzazione dei palinsesti.Ma il settore più interessato dall’avvento delle nuove tecnologie è senz’altro lastampa, in particolare quella quotidiana. Gli altri media, che consentono anche unafruizione contemporanea, come la radio e la televisione, hanno avvertito meno la “rivoluzionedel web”. È da considerare d’altro canto, che internet è una piattaforma su cuiconvergono tutti i media e le interazioni sono inevitabili. Gli utenti hanno scopertonuove forme di fruizione dei mezzi classici, non solo leggendo le notizie on line, maanche “rivedendo” i contenuti televisivi o scoprendo nuovi contenuti 95 . Il IX RapportoCensis/Ucsi sulla comunicazione, segnala che, indipendentemente dall’uso del televisore,il 12,3% della popolazione attinge ai siti internet delle emittenti televisive perseguire i programmi prescelti, superando il vincolo del palinsesto, il 22,7% utilizza You-Tube 96 , e il 17,5% segue programmi scaricati tramite il web da altre persone. Inaggiunta a ciò, si evidenzia la nascita di nuovi prodotti, specifici del web (quali ad esempiole webseries) e nuovi formati, con linguaggi più diretti, prodotti anche da non pro-93 Censis, “VIII Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione. I media tra crisi e metamorfosi”,2010; Censis, “IX Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione. I media personali nell’era digitale”,2011.94 Delibera 555/10/CONS.95 Nel corso del 2011 in Italia è stato realizzato un programma di matrice televisiva, ServizioPubblico, diffuso su alcune reti televisive locali e su internet, attraverso un sito dedicato e attraversoaltri siti di testate on line. L’esperimento ha raggiunto un notevole risultato in termini di contattiregistrati al flusso streaming sul sito dedicato durante ogni puntata (2 milioni di media le primepuntate, attestate intorni a 1,5 milioni le seguenti) oltre a quelli registrati sui siti di Repubblica,del Corriere e del Fatto Quotidiano.96 In tal senso è sufficiente considerare che YouTube (del gruppo Google) in Italia registra unacontinua crescita, essendo passato dall’ottavo sito in termini di visitatori unici nel 2009 al terzo sitopiù visitato nel novembre del 2011, con una audience nel febbraio <strong>2012</strong> pari al 65% di utenti attivi(e del 32,9% dell’intera popolazione, rispetto a 47,9% e 18,4% rispettivamente nel 2009), econ un deciso incremento del tempo speso per persona.156

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