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Relazione annuale 2012 - Prima Comunicazione

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<strong>Relazione</strong> <strong>annuale</strong> sull’attività svolta e sui programmi di lavoro <strong>2012</strong>ste (ad esempio, quelle di taglio femminile, maschile, di moda) in cui la presentazionedel contenuto pubblicitario è legata sinergicamente al contenuto editoriale degli articoli.In relazione alla tipologia di prodotto venduto, l’editoria periodica appare connotatada una multimedialità meno marcata rispetto a quella che caratterizza la raccoltasui quotidiani, poiché di regola i periodici sono utilizzati per promuovere prodotti le cuicaratteristiche si adattano particolarmente ai tempi e alla modalità di fruizione di taletipo di testate, con l’effetto che le dimensioni delle audience dei siti legati ai periodicihanno al momento una rilevanza più contenuta di quella dei quotidiani.Con riguardo all’andamento economico, il mercato ha subito un’ulteriore contrazione,pari al 4%, con un valore complessivo, nel 2011, di poco inferiore a 3,3 miliardidi euro (cfr. Tabella 2.60). Tale flessione si è inserita in un andamento che dimostrail carattere strutturale, non solo congiunturale, della crisi che sta attraversando il mercatodei periodici e che riguarda tanto la periodica generalista quanto quella specializzata.L’analisi dei ricavi relativi alle attività caratteristiche ha mostrato, rispettoall’anno precedente, una riduzione analoga dei ricavi da vendita di copie (-5%) e deiricavi da pubblicità (-2,6%), mentre il declino dei collaterali rimane su livelli elevati(-4,3%).Tabella 2.60. Editoria periodica – Ricavi da attività caratteristicheIncidenzaΔRicavi (Mln. euro)sul totale2011/20102010 2011*** (2011)Vendita di copie 1.795,41 1.705,28 -5,0% 52,1%Pubblicità 1.351,88 1.317,01 -2,6% 40,2%Collaterali* 227,15 217,33 -4,3% 6,6%Provvidenze e convenzioni** 34,71 34,71 0,0% 1,1%Totale 3.409,15 3.274,33 -4,0% 100,0%* Il dato include anche il valore dei collaterali non librari o fonografici, i quali non rientrano nellavalorizzazione del SIC.** Il dato riguarda i ricavi derivanti da convenzioni con soggetti pubblici e da provvidenze pubbliche.Si è ipotizzato che tale dato sia rimasto costante nel 2011.*** Valori stimati.Fonte: elaborazioni dell’Autorità su dati aziendaliA causa della natura fortemente eterogenea del settore, il risultato, come abbiamogià evidenziato, è frutto di dinamiche assai diverse, espressione di contesti moltovariegati, che nel loro andamento riflettono diversamente l’impatto delle variabili e deifattori esogeni, al punto di registrare in alcuni casi situazioni congiunturali antitetiche.Da qualche studio di settore 82 sono emerse alcune caratteristiche di segmenti specifici,seppur differenziati anche al proprio interno. È stato rilevato, ad esempio, un calogeneralizzato di fatturato delle aziende di editoria specializzata, che si traduce, nell’ambitodelle analisi per classi di fatturato, nello slittamento di molte aziende a una82 ANES, “4° Osservatorio Economico Anes”, dicembre 2011.150

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